Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Radiofrecuencia Nuova Elettronica
Radiofrecuencia Nuova Elettronica
Per realizzare un qualsiasi trasmettitore necessario partire da un oscillatore che riesca a generare un segnale di alta frequenza.
Ammesso che si voglia trasmettere sulle Onde Medie, bisogna innanzitutto realizzare uno stadio oscillatore RF che generi queste frequenze.
Se si vuole trasmettere sui 14,5 megahertz, cio
sulla gamma delle Onde Corte, necessario realizzare uno stadio oscillatore che generi un segnale RF sulla frequenza di 14,5 MHz.
Per trasmettere sulla gamma degli 88-108 MHz bisogna realizzare uno stadio oscillatore che riesca
a generare tali frequenze.
Poich la potenza erogata da uno stadio oscillatore irrisoria, per aumentarla sufficiente aggiungere degli stadi amplificatori di potenza, come in pratica si fa anche per gli amplificatori di
bassa frequenza.
Infatti, se in bassa frequenza amplifichiamo il segnale captato da un microfono con un solo transistor, questo non sar mai in grado di fornire in uscita una potenza sufficiente per pilotare un altoparlante da 30 watt o da 5 watt.
Per pilotare un altoparlante necessario amplificare il segnale captato dal microfono con transistor di potenza fino ad ottenere i watt richiesti.
Sapendo che gli stadi oscillatori forniscono in uscita pochi milliwatt, per realizzare un trasmettitore da 3 o 50 watt occorre amplificare questo segnale con dei transistor di potenza fino ad ottenere i watt richiesti.
SCELTA del transistor OSCILLATORE
Per realizzare uno stadio oscillatore bisogna scegliere dei transistor che abbiano un guadagno non
inferiore a 50 volte.
Se si scelgono dei transistor con un guadagno minore di 50 si otterr minore potenza.
Per conoscere il guadagno di un transistor potete
utilizzare il kit siglato LX.5014 che vi abbiamo presentato nella Lezione N.13.
Oltre al guadagno necessario scegliere un transistor con una frequenza di taglio maggiore rispetto alla frequenza che si desidera generare.
La frequenza di taglio la frequenza limite che il
transistor in grado di amplificare.
L1
C1
Fig.289 Per sintonizzare una frequenza occorre un circuito composto da una induttanza (bobina L1) con in parallelo una capacit (vedi condensatore C1).
L1
C1
L1 H = 25.300 :
C1 pF x L1 H
( MHz x MHz ) x C1 pF
LINDUTTANZA e la CAPACIT
Conoscendo il valore in microhenry della bobina
L1 e il valore in picofarad del condensatore C1 posto in parallelo (vedi fig.289), possibile calcolare
con buona approssimazione la frequenza generata utilizzando la formula:
frequenza MHz = 159 :
C1 pF x L1 H
Conoscendo il valore in megahertz della frequenza che si vuole generare e il valore in picofarad
del condensatore C1, possibile calcolare con una buona approssimazione il valore della bobina in
microhenry utilizzando la formula:
L1 H = 25.300 : [ (MHz x MHz) x C1 pF]
Conoscendo il valore in megahertz della frequenza che si vuole generare e il valore in microhenry
della bobina L1, possibile calcolare con una buona approssimazione il valore in picofarad del condensatore utilizzando la formula:
C1 pF = 25.300 : [ (MHz x MHz) x L1 H]
Nota: il simbolo H significa microhenry, mentre
il simbolo pF significa picofarad.
Ammettiamo ora di voler realizzare uno stadio oscillatore che generi una frequenza di 90 MHz scegliendo un condensatore da 30 pF.
Come prima operazione dovremo calcolare il valore della induttanza L1 con la formula:
anche essere sostituito con un diodo varicap, molto vicino ai due terminali della bobina.
R4
C4
2 - Tenere molto corti i collegamenti tra la bobina di sintonia L/C e quelli del transistor quando si
lavora su frequenze superiori a 15 MHz.
R2
TR1
C2
3 - Le estremit delle resistenze e dei condensatori che vanno collegate a massa, non devono essere collegate a caso ad una qualsiasi pista di massa (vedi fig.293), perch lo stadio potrebbe generare una infinit di frequenze spurie.
Pertanto, tutti i componenti presenti in uno stadio
oscillatore devono essere collegati ad ununica pista di massa. In fig.294 vi proponiamo un esempio in cui il condensatore C4 collegato alla pista
di massa di L1-C1-R1.
4 - Se la bobina di sintonia provvista di un nucleo ferromagnetico, questo andr sempre inserire nel lato freddo della bobina. Per lato freddo si
intende il lato in cui il filo terminale della bobina
collegato a massa (fig.295). Se la bobina collegata al Collettore del transistor, il lato freddo quello in cui il suo filo terminale collegato al positivo
della tensione di alimentazione (vedi fig.296).
Inserendo questo nucleo nel lato opposto, loscillatore funzioner ugualmente, ma aumenter la
corrente di assorbimento del transistor e non il suo
rendimento.
L1
R3
C1
C5
R1
C3
Fig.292 In uno schema elettrico, tutti i punti di Massa vengono sempre collocati vicino ai componenti, per evitare complessi intrecci di fili che renderebbero lo schema elettrico poco leggibile.
C4
R2
R1
R4
TR1 C
C1
B
C2
E
R3
L1
5 - Se il VFO viene usato per pilotare dei transistor di potenza sempre consigliabile farlo seguire da uno stadio separatore costituito da un fet o
un transistor. Questo stadio separatore, che non
amplifica il segnale, serve solo a non sovraccaricare lo stadio oscillatore. Se il segnale generato
viene amplificato con dei transistor di potenza, sarebbe sempre consigliabile racchiudere lo stadio oscillatore entro una piccola scatola metallica in
modo da schermarlo; in questo modo si eviter
che la bobina oscillatrice capti per via induttiva il
segnale RF presente sulluscita del finale di potenza rendendo il circuito instabile.
C5
C3
MASSA
Fig.293 In uno stadio oscillatore o amplificatore RF, non si dovrebbero mai collegare a punti di massa molto distanziati i terminali dei condensatori o resistenze, perch il circuito potrebbe autoscillare.
R2
6 - Al transistor o fet utilizzati nello stadio oscillatore non bisogna mai far assorbire delle correnti elevate. La corrente di un transistor oscillatore
deve aggirarsi intorno ai 10-12 mA, mentre quella
di un fet oscillatore intorno ai 9-10 mA.
SCHEMI di VFO
Nelle pagine seguenti vi proponiamo alcuni schemi elettrici di diversi VFO, che una volta montati
funzioneranno allistante.
Se lo stadio oscillatore utilizza un transistor dovrete ruotare il cursore del trimmer fino a fargli assorbire 10-11 mA, mentre se lo stadio oscillatore
C2
R4
TR1C
C4
R3
C5
L1
R1
C1
C3
MASSA
utilizza un fet dovrete ruotare il cursore del trimmer fino a fargli assorbire 6-7 mA.
Sotto ad ogni schema abbiamo riportato anche il
valore di tensione che leggeremo sulla sonda di
carico LX.5037 collegata alluscita dello stadio oscillatore (vedi fig.315).
La Tabella N.15 vi sar molto utile per sapere quali frequenze minime e massime riuscirete ad ottenere utilizzando una bobina con i microhenry riportati nella 2 colonna e collegando in parallelo a
questa un compensatore che abbia la capacit
massima riportata nella 3 colonna.
LATO
CALDO
NUCLEO
Se userete un supporto con nucleo ferromagnetico (vedi figg.295-296), ricordatevi che pi avviterete questo nucleo allinterno della bobina pi aumenter il valore dei microhenry.
LATO
FREDDO
LATO
FREDDO
NUCLEO
Per agevolarvi, nelle altre colonne abbiamo indicato il diametro del supporto, il numero delle spire da avvolgere, il diametro del filo e la lunghezza totale dellavvolgimento.
LATO
CALDO
C
B
DIMINUISCE
INDUTTANZA
AUMENTA
INDUTTANZA
Fig.297 Se avvolgete delle bobine con spire spaziate, ricordatevi che allargando la
spaziatura il valore della induttanza DIMINUISCE, mentre restringendola il valore
della induttanza AUMENTA.
TABELLA N.15
Gamma di
frequenza
valore
induttanza
capacit
massima
diametro
bobina
numero
spire
diametro
filo rame
lunghezza
avvolgimento
5-13 MHz
9,0-10 H
100 pF
12 mm
43
0,7 mm
28-29 mm
9-21 MHz
3,0-4,0 H
100 pF
12 mm
19
0,7 mm
12-13 mm
17-34 MHz
1,6-2,0 H
50 pF
10 mm
14
0,8 mm
10-11 mm
30-80 MHz
0,5-0,6 H
50 pF
7 mm
10
1,0 mm
17-18 mm
75-110 MHz
0,2-0,3 H
15 pF
7 mm
1,0 mm
10-11 mm
100-150 MHz
0,1-0,2 H
15 pF
6 mm
1,0 mm
8-9 mm
OSCILLATORE (Fig.298)
OSCILLATORE (Fig.299)
R2
TESTER
A
A
R3
TESTER
A
A
R4
12 V.
12 V.
L1
C8
C8
R7
C7
C1
TR1 C
C3
C5
S
E
C2
R5
R3
FT1
C5
C1
JAF1
C6
R6
USCITA
JAF1
C3
R1
C6
MASSA
C9
R5
R4
USCITA
C4
R1
R6
C7
C9
L1
C4
C
FT1
R2
TR1
C2
R7
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
Da questo oscillatore possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm, una tensione RF
che pu variare da 0,8 a 1,1 volt.
Un capo del condensatore C2 va posto vicinissimo alla presa centrale della bobina L1 e laltro
capo ad una presa di massa molto vicina alla resistenza R1 e al condensatore C4.
Da questo oscillatore possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm, una tensione RF
che pu variare da 0,8 a 1,0 volt.
A differenza del precedente oscillatore, la presa
centrale della bobina L1 va collegata alla resistenza R3 e al condensatore C3 che alimenta
lEmettitore del transistor.
Se realizzate questo oscillatore per frequenze inferiori a 80 MHz, si riesce ad aumentare il suo
rendimento sostituendo il condensatore C4 da 47
pF con uno da 220 pF. Se realizzate questo oscillatore per frequenze maggiori di 90 MHz, il
rendimento aumenter sostituendo questo condensatore con uno da 22 pF.
Se realizzate questo oscillatore per generare frequenze inferiori a 80 MHz, potete aumentare il
suo rendimento sostituendo il condensatore C3
da 22 pF con uno da 220 pF.
Per il numero di spire della bobina L1 e per la
capacit del compensatore C1 potete utilizzare i
valori riportati nella Tabella N.15.
OSCILLATORE (Fig.300)
R4
C1
OSCILLATORE (Fig.301)
TESTER
A
A
C3
TESTER
A
A
R2
12 V.
12 V.
C9
C8
L1
R6
R2
C3
C4
C6
R1
R5
C2
USCITA
JAF1
R3
C1
R1
C9
USCITA
JAF1
R3
C4
C6
C7
DS1
L1
C5
C5
C10
TR1
C7
FT2
R5
FT1
FT1
G
C2
TR1 E
C8
R4
R7
MASSA
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
Da questo oscillatore possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm, una tensione RF
che pu variare da 0,6 a 0,8 volt.
A differenza degli altri oscillatori, questo richiede
un transistor PNP, due fet e una bobina senza
presa centrale.
Una caratteristica che presenta questo oscillatore quella di richiedere una bobina con una minore induttanza, vale a dire con meno spire rispetto a quanto indicato nella Tabella N.15.
Per ridurre il valore della induttanza delle bobine
che hanno solo 4-5 spire, sufficiente aumentare la spaziatura tra spira e spira oppure ridurre il diametro del supporto.
OSCILLATORE (Fig.302)
OSCILLATORE (Fig.303)
TESTER
A
A
TESTER
A
A
R1
12 V.
12 V.
R3
C7
R4
FT1
D
C2
FT2
C4
G
L1
C3
C1
R3
C5
FT2
L1
R2
C5
G
USCITA
JAF1
C1
C7
C8
R2
R5
C4
FT1
C2
C6
C8
MASSA
USCITA
JAF1
R4
C3
C6
R6
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
R1 = 100.000 ohm
R2 = 220 ohm
R3 = 2.000 ohm trimmer
R4 = 100.000 ohm
R5 = 22 ohm
R6 = 100 ohm
C1 = vedi Tabella N.1
C2 = 22 pF ceramico
C3 = 27 pF ceramico
C4 = 10.000 pF ceramico
C5 = 22 pF ceramico
C6 = 1.000 pF ceramico
C7 = 10.000 pF ceramico
C8 = 10.000 pF ceramico
C9 = 1.000 pF ceramico
L1 = vedi Tabella N.1
JAF1 = impedenza RF
FT1-FT2 = fet tipo U.310
Da questo oscillatore che utilizza 2 fet possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm,
una tensione RF che pu variare da 1,4 a 1,6
volt.
In questo circuito, un capo del condensatore C1
va posto sul terminale Drain del fet FT1 e laltro
capo allo stesso punto di massa dov collegata
la resistenza R2 di Gate.
Dopo aver collegato il tester commutato sulla
portata milliamper ai terminali A-A, dovete ruotare il trimmer R1 fino a far assorbire al fet FT1
una corrente di 7 mA circa.
Dopo aver regolato la corrente, togliete il tester
e cortocircuitate i due terminali A-A con un corto spezzone di filo di rame nudo.
C9
R1
R5
Da questo oscillatore possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm, una tensione RF
che pu variare da 1,3 a 1,4 volt.
Anche in questo circuito, un capo del condensatore C4 va posto vicinissimo al terminale Drain
del fet FT1 e laltro capo sullo stesso punto di
massa al quale collegata la resistenza R1 di
Gate.
Dopo aver collegato il tester commutato sulla
portata milliamper ai terminali A-A, ruotate il
trimmer R3 fino a far assorbire al fet FT1 una corrente di 7 mA circa.
Sulla presa centrale della bobina L1 va collegata la resistenza R2 e il condensatore C3 collegato al terminale Source del fet FT1.
OSCILLATORE (Fig.304)
OSCILLATORE (Fig.305)
TESTER
A
A
R3
TESTER
A
A
12 V.
C8
C2
L1
C3
12 V.
C8
L1
D
FT1
G
C7
C5
C1
R1
USCITA
R4
S
D
C1
C9
FT1
C2
JAF1
R2
R1
C6
C9
C4
C7
FT3
C5
G
S
R7
C3
FT2
R4
FT2
R5
R6
R2
R3
R5
USCITA
JAF1
C4
C6
R6
MASSA
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
R1 = 100.000 ohm
R2 = 220 ohm
R3 = 2.000 ohm trimmer
R4 = 100.000 ohm
R5 = 22 ohm
R6 = 100 ohm
C1 = 10.000 pF ceramico
C2 = 10.000 pF ceramico
C3 = vedi Tabella N.1
C4 = 33 pF ceramico
C5 = 100 pF ceramico
C6 = 1.000 pF ceramico
C7 = 10.000 pF ceramico
C8 = 10.000 pF ceramico
C9 = 1.000 pF ceramico
L1 = vedi Tabella N.1
JAF1 = impedenza RF
FT1- FT2 = fet tipo U.310
R1 = 100.000 ohm
R2 = 20.000 ohm trimmer
R3 = 100.000 ohm
R4 = 100.000 ohm
R5 = 100.000 ohm
R6 = 100 ohm
R7 = 22 ohm
C1 = 10.000 pF ceramico
C2 = 100 pF ceramico
C3 = vedi Tabella N.1
C4 = 10.000 pF ceramico
C5 = 22 pF ceramico
C6 = 1.000 pF ceramico
C7 = 10.000 pF ceramico
C8 = 10.000 pF ceramico
C9 = 1.000 pF ceramico
L1 = vedi Tabella N.1
JAF1 = impedenza RF
FT1-FT2-FT3 = fet tipo U.310
Da questo oscillatore possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm, una tensione RF
che pu variare da 1,2 a 1,4 volt.
In questo circuito, tra la presa centrale della bobina e il Source del fet FT1, inserito un condensatore da 33 pF (vedi C4).
Se realizzate loscillatore per frequenze al di sotto dei 50 MHz, consigliamo di sostituirlo con
uno da 47 pF mentre se lo realizzate per frequenze al di sopra dei 50 MHz vi consigliamo
di utilizzare una capacit di 22 pF.
Collegato il tester ai terminali A-A, ruotate il
trimmer R3 fino a far assorbire al fet FT1 una
corrente di 10 mA circa.
Da questo oscillatore che utilizza 3 fet possibile prelevare, su una sonda di carico da 50 ohm,
una tensione RF variabile da 1,4 a 1,5 volt.
Questo oscillatore ha qualche difficolt ad oscillare su frequenze maggiori di 90 MHz, quindi se
si vogliono superare tali valori, necessario fare dei collegamenti molto corti.
Dopo aver montato lo stadio oscillatore, collegate il tester commutato sulla portata milliamper ai
terminali A-A e poi ruotate il trimmer R2 fino a far
assorbire ai due fet una corrente di 10 mA circa.
I fet da utilizzare in questo montaggio debbono essere in grado di amplificare il segnale RF fino a
200 MHz, quindi non usate fet per segnali di BF.
OHM
x100 x1K
1,5V
x10
x1
Fig.306 Disegno del circuito stampato, visto dal lato rame, dello stadio oscillatore di fig.299.
5V
15V
30A
Service
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in Amper
R4
C2
FT1
9 Volt
C3
C8
R3
R6
TR1
C1
L1
C9
USCITA
C6
R2
C4 C5 C7
R7
R5 JAF1
R1
Fig.307 Dopo aver montato lo stadio oscillatore, dovete collegare un tester ai terminali
A-A e poi regolare il trimmer R1 fino a far assorbire al transistor 10-12 milliamper.
PONTICELLO
R4
C2
FT1
9 Volt
C3
C8
R3
TR1
C1
L1
C9
R6
USCITA
C6
R2
C4 C5 C7
R7
R5 JAF1
R1
Prendiamo ad esempio lo schema di fig.299 e ammettiamo di voler generare una frequenza che copra la gamma da 20 a 28 MHz.
Per non perdere tempo a calcolare il numero delle spire della bobina e il valore della capacit da
applicare in parallelo, possiamo assumere come
base di partenza i valori indicati nella Tabella N.15.
Dopo aver montato loscillatore, vi chiederete come fare per poterlo sintonizzare sulla frequenza richiesta e, poich ancora non avete un frequenzi-
metro digitale, potrete utilizzare in sua sostituzione un normale ricevitore provvisto della gamma
onde corte.
Ammesso che desideriate generare una frequenza
di 20 MHz, dovete sintonizzare il ricevitore ad onde corte sui 20 MHz e ruotare lentamente il compensatore posto in parallelo alla bobina, fino a
quando non sentirete il soffio del segnale RF.
La voce e la musica non potete ancora udirle, perch la portante RF deve essere modulata in AM
(modulazione dampiezza) oppure in FM (modulazione in frequenza) con un segnale BF prelevato
da un amplificatore BF.
Come potete vedere nella Tabella N.15, per realizzare uno stadio oscillatore che copra la gamma
da 17-34 MHz bisogna utilizzare una bobina composta da 14 spire unite avvolte su un supporto plastico del diametro di 10 mm.
Se leggete 11.500 ohm oppure 13.000 ohm potete inserire una resistenza da 12.000 ohm.
Poich il filo di rame che abbiamo usato smaltato, necessario raschiarne le estremit ed anche i due fili del cappio per eliminare lo strato di
smalto isolante che li riveste (vedi fig.309).
SONDA di CARICO
Se, ruotando il compensatore, loscillatore anzich oscillare sui 20-28 MHz, oscillasse sui 17-25
MHz, dovrete ridurre il numero delle spire.
Se loscillatore anzich oscillare sui 20-28 MHz oscilla sui 26-32 MHz, dovrete aumentare il numero delle spire oppure applicare, in parallelo al
compensatore, un condensatore di 12-15 pF.
Dovendo far assorbire alloscillatore una corrente di
circa 10-12 mA, collegate ai terminali A-A un tester
commutato sulla portata 20-30 mA continui e, dopo aver alimentato il circuito con una tensione di 12
volt, ruotate il trimmer R1 fino a far assorbire allo
stadio oscillatore 10-12 mA (vedi fig.307).
Fig.309 Dopo aver avvolto la bobina L1 su un supporto in plastica, dovete raschiare le estremit dei
fili con carta vetrata, per eliminare dalla loro superficie lo strato di smalto isolante.
TESTER in Volt
OHM
x100x1K
x10
x1
DS1
Service
JAF1
R1
R2
C1
C2 C3
1,5V
5V
15V
30A
50V
0,3A
150V
3mA
INGRESSO
50 ohm
C4
COM
30mA
0,3A
500V
1KV
3A 1,5KV max
R3
SEGNALE
INGRESSO
50 ohm
MASSA
ATICSU
DS1
ATARTNE
JAF1
R1 R2
C1 C2 C3 C4
AL TESTER
R3
Per frequenze inferiori a 30 MHz, si possono utilizzare anche dei comuni diodi al germanio.
Dopo aver montato tutti i componenti richiesti sul
circuito stampato LX.5037 (vedi fig.312), questa
sonda di carico va collegata alluscita dello stadio
separatore e alla sua estremit opposta va collegato un tester commutato sulla portata 3-5 volt
fondo scala (vedi fig.315).
Una volta eseguito questo collegamento, alimentando lo stadio oscillatore si noter subito che il tester rilever una tensione.
Conoscendo questo valore di tensione, potremo
calcolare la potenza erogata dallo stadio oscillatore utilizzando la formula:
watt RF = (volt x volt) : (R + R)
Fig.313 Foto della Sonda di carico da utilizzare per misurare un segnale RF.
Watt =
Volt x Volt
R+R
PILA 9V.
PONTICELLO
FT1
C8
C9
OHM
R6
ATARTNE
C8
C6
C4 C5 C7
R7
x100 x1K
DS1
SEGNALE
JAF1
15V
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
MASSA
R1 R2
C1 C2 C3 C4
OSCILLATORE
SONDA
R3
5V
30A
Service
~
+
R5 JAF1
1,5V
x10
x1
ATICSU
R4
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in Volt
Fig.315 Dopo aver collegato lingresso della Sonda alluscita dello stadio oscillatore, alla
sua uscita dovete collegare un qualsiasi tester commutato in VOLT/CC.
Ammesso di leggere una tensione di 1,2 volt, sapremo che questo stadio oscillatore eroga una potenza di:
(1,2 x 1,2) : (50 + 50) = 0,0144 watt
che corrispondono a 14,4 milliwatt.
Infatti, come saprete, per ottenere i milliwatt si devono moltiplicare i watt per 1.000.
Precisiamo che la potenza reale erogata da un
qualsiasi stadio oscillatore risulter leggermente
superiore, perch nella formula non viene considerata la caduta di tensione introdotta dal diodo
raddrizzatore che si aggira intorno agli 0,6 volt.
Quindi se sul tester leggiamo 1,2 volt, la tensione
reale sarebbe di 1,2 + 0,6 = 1,8 volt e con questa
tensione la potenza risulter pari a:
(1,8 x 1,8) : (50 + 50) = 0,0324 watt
che corrispondono a 32,4 milliwatt.
Dopo aver appurato che lo stadio oscillatore eroga
un segnale RF, conviene sempre verificare se questo non sia critico e per farlo basta eseguire questi semplici test:
1 - Ridurre la tensione di alimentazione da 12 a 9
volt: ovviamente la lancetta del tester, applicato
sulla sonda di carico, scender su 0,9-0,8 volt a
conferma che, riducendo la tensione di alimentazione, diminuisce proporzionalmente la potenza
C1
R1
C8
7
6
C2
C14
C6
IC1
R2
R7
4
4,5 V.
R12
DV1
4,5 V.
TR2
C12
C18
C13
C
B
C3
R5
R15
C7
R6
9 VOLT
C16
C10
R8
MIC.1
R3
R11
C17
C9
2
R4
M.
L1
TR1
ANTENNA
R13
JAF1
C5
R9
C4
R10
C11
R14
C15
Fig.316 Schema elettrico del microtrasmettitore FM che trasmette sulla gamma 88-108 MHz.
Precisiamo subito che trasmettendo con una potenza di pochi milliwatt, potremo raggiungere una
distanza non superiore a circa 50-60 metri, perch
la gamma FM oggi troppo affollata da emittenti
private che trasmettono con dei kilowatt.
Una decina di anni fa, quando su questa gamma
FM vi erano solo 2-3 emittenti che trasmettevano
con potenze di poche centinaia di watt, con questo radiomicrofono si riuscivano a raggiungere anche delle distanze di circa 300 metri.
Per capire il motivo per cui oggi non si riescono a
coprire distanze superiori a 50-60 metri, vi proponiamo una semplice analogia.
Se vi trovate in una discoteca che diffonde della
musica con Casse Acustiche da 1.000 watt, difficilmente riuscirete ad ascoltare una radio portatile
che diffonde pochi watt.
Solo quando gli altoparlanti della discoteca taceranno riuscirete ad ascoltare la vostra radio, ma
non appena questi inizieranno a sparare i loro
1.000 watt, vi converr spegnerla perch la sua
debole potenza non riuscir mai ad avere il sopravvento su queste elevate potenze.
SCHEMA ELETTRICO del TRASMETTITORE
Lo schema elettrico riportato in fig.316 composto
da uno stadio oscillatore seguito da uno stadio
preamplificatore RF (vedi TR2), pi uno stadio amplificatore BF (vedi IC1), che serve per modulare
in FM, tramite il diodo varicap DV1, il segnale generato dal transistor TR1.
Iniziamo la descrizione dal piccolo microfono si-
203
MASSA
SEGNALE
ALIMENTAZIONE
10 mm
6 mm
6 mm
Fig.318 Per realizzare la bobina L1, avvolgete 5 spire unite su un tondino del diametro di
6 mm (supporto di una punta da trapano) usando il filo di rame nudo da 1 mm inserito
nel kit. Dopo averle avvolte, prima di togliere la bobina dal supporto, spaziatele accuratamente in modo da ottenere un solenoide della lunghezza di 10 mm.
204
mente tale terminale, perch la sua pista risulta collegata, per mezzo di un sottile ponticello (vedi
fig.317), al metallo che ricopre la parte esterna del
microfono.
Se invertirete sullo stampato i due terminali M e +
del microfono, il circuito non funzioner.
Ora prendete lintegrato TL.081 ed inseritelo nel
suo zoccolo, rivolgendo il lato dov presente la piccola U di riferimento verso il condensatore C2.
Lo spezzone di filo da utilizzare come antenna deve risultare lungo 1/4 di lunghezza donda.
Se non avete a disposizione un tondino del diametro richiesto, acquistate in ferramenta una punta da trapano da 6 mm.
Per calcolare questa lunghezza, dovete prima conoscere la frequenza del centro banda di 88-108
MHz eseguendo questa semplice operazione:
LANTENNA
ANTENNA
C13
R11
R1 R2
R7
C6
IC1
C14
R6
C9
C5
C4
M.
MICROFONO
9 V.
C10
C1
C2
R15
R8 R12
DV1
R4
C3
TR1
TR2
L1
C12
R5
C17
C18
C16
C7
C8
R3
JAF1 ANT.
PRESA PILA
Fig.319 Schema pratico di montaggio del microtrasmettitore in FM.
Premete a fondo nel circuito stampato il corpo delle resistenze e dei condensatori, poi,
dopo aver saldato i terminali, tagliatene leccedenza con un paio di forbicine. Solo il corpo dei due transistor, non va premuto a fondo nel circuito stampato.
Quando inserite i transistor, ricordate di rivolgere verso il basso la piccola tacca metallica che fuoriesce dal loro corpo, cos come appare evidenziato nel disegno.
PILA 9 V.
R15
R8 R12
9 V.
C14
TR1
C17
SEGNALE
C18
C16
OHM
x100 x1K
DS1
TR2
JAF1
MICROTRASMETTITORE
15V
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
R1 R2
C1 C2 C3 C4
SONDA
R3
5V
30A
Service
JAF1 ANT.
MASSA
1,5V
x10
x1
ATICSU
C9
ATARTNE
C13
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in Volt
Fig.320 Se volete conoscere la potenza erogata da questo microtrasmettitore, dovete collegare alla sua uscita la Sonda di carico siglata LX.5037. Questa misura va effettuata scollegando dalluscita del microtrasmettitore il filo dellantenna irradiante.
205
Fig.321 Foto del trasmettitore in FM. Il circuito stampato che vi forniremo risulta gi forato e completo di disegno serigrafico. Per aumentare la portata, anzich utilizzare unantenna lunga 73-74 cm, si potrebbe utilizzare un filo lungo 220 cm pari a 3/4 di lunghezza
donda. Se userete lunghezze diverse, irradierete meno potenza.
206
1 ESEMPIO di CALCOLO
Supponiamo di voler realizzare uno stadio oscillatore che generi una frequenza di 27 MHz, avendo
a disposizione un compensatore con una capacit variabile da 5 pF a 40 pF, e di voler quindi sapere quante spire avvolgere su un supporto plastico del diametro di 10 mm.
Soluzione = Come prima operazione dovremo calcolare il valore in microhenry che dovr avere la
bobina per oscillare sui 27 MHz con una capacit
di circa 25 pF, cio con il compensatore ruotato
a met corsa.
A questa capacit ci conviene subito sommare almeno 5 pF di capacit parassita, sempre presente
in un montaggio (capacit delle piste del circuito
stampato, del transistor, ecc.), quindi otterremo una capacit totale di 30 pF.
La formula per ricavare il valore in microhenry
la seguente:
L1 H = 25.300 : [ (MHz x MHz) x C1 pF]
Induttanza H =
9,87 x D 2 x N 2
xY
1.000 x L
N spire =
H x L x 1.000
9,87 x D 2 x Y
L
D in cm =
H x L x 1.000
9,87 x N 2 x Y
L = lunghezza in cm
N = numero spire
D = diametro in cm
207
Fig.322 Formule necessarie per ricavare il valore in microhenry di una bobina, conoscendo
il numero delle spire, il diametro del supporto e la lunghezza dellavvolgimento, oppure
per conoscere quante spire avvolgere per ottenere i microhenry richiesti.
TABELLA N.16 Fattore Y (rapporto diametro del tubo e lunghezza della bobina)
208
D/L
fattore
Y
D/L
fattore
Y
D/L
fattore
Y
D/L
fattore
Y
0,01
0,02
0,03
0,04
0,05
0,06
0,07
0,08
0,09
0,10
0,11
0,12
0,13
0,14
0,15
0,16
0,17
0,18
0,19
0,20
0,21
0,22
0,23
0,24
0,25
0,26
0,27
0,28
0,29
0,30
0,31
0,32
0,33
0,34
0,35
0,36
0,37
0,38
0,39
0,40
0,41
0,42
0,43
0,44
0,45
0,46
0,47
0,48
0,49
0,50
0,51
0,52
0,53
0,54
0,995
0,991
0,987
0,983
0,979
0,974
0,970
0,967
0,963
0,959
0,955
0,950
0,947
0,943
0,939
0,935
0,931
0,928
0,924
0,920
0,916
0,913
0,909
0,905
0,902
0,898
0,894
0,891
0,887
0,884
0,880
0,877
0,873
0,870
0,867
0,863
0,860
0,854
0,855
0,850
0,846
0,843
0,840
0,837
0,834
0,830
0,827
0,824
0,821
0,818
0,815
0,812
0,809
0,806
0,55
0,56
0,57
0,58
0,59
0,60
0,61
0,62
0,63
0,64
0,65
0,66
0,67
0,68
0,69
0,70
0,71
0,72
0,73
0,74
0,75
0,76
0,77
0,78
0,79
0,80
0,81
0,82
0,83
0,84
0,85
0,86
0,87
0,88
0,89
0,90
0,91
0,92
0,93
0,94
0,95
0,96
0,97
0,98
0,99
1,00
1,01
1,02
1,03
1,04
1,05
1,06
1.07
1,08
0,803
0,800
0,797
0,794
0,791
0,788
0,785
0,783
0,780
0,777
0,774
0,772
0,769
0,766
0,763
0,761
0,758
0,755
0,753
0,750
0,748
0,745
0,743
0,740
0,737
0,735
0,732
0,730
0,728
0,725
0,723
0,720
0,718
0,716
0,713
0,710
0,708
0,706
0,704
0,702
0,700
0,698
0,695
0,693
0,691
0,688
0,686
0,684
0,682
0,679
0,677
0,675
0,673
0,671
1,09
1,10
1,11
1,12
1,13
1,14
1,15
1,16
1,17
1,18
1,19
1,20
1,21
1,22
1,23
1,24
1,25
1,26
1,27
1,28
1,29
1,30
1,31
1,32
1,33
1,34
1,35
1,36
1,37
1,38
1,39
1,40
1,41
1,42
1,43
1,44
1,45
1,46
1,47
1,48
1,49
1,50
1,51
1,52
1,53
1,54
1,55
1,56
1,57
1,58
1,59
1,60
1,61
1,62
0,669
0,667
0,665
0,663
0,661
0,659
0,657
0,655
0,653
0,651
0,649
0,647
0,645
0,643
0,641
0,639
0,638
0,636
0,634
0,632
0,630
0,628
0,626
0,624
0,623
0,621
0,620
0,618
0,616
0,614
0,612
0,611
0,609
0,607
0,606
0,604
0,603
0,601
0,599
0,598
0,596
0,595
0,593
0,591
0,590
0,588
0,587
0,585
0,583
0,582
0,580
0,579
0,577
0,576
1,63
1,64
1,65
1,70
1,75
1,80
1,85
1,90
1,95
2,00
2,05
2,10
2,15
2,20
2,25
2,30
2,35
2,40
2,45
2,50
2,55
2,60
2,65
2,70
2,75
2,80
2,85
2,90
2,95
3,00
3,10
3,20
3,30
3,40
3,50
3,60
3,70
3,80
3,90
4,00
4,10
4,20
4,30
4,40
4,50
4,60
4,70
4,80
4,90
5,00
5,50
6,00
6,50
7,00
0,574
0,573
0,572
0,565
0,558
0,551
0,544
0,538
0,532
0,526
0,520
0,514
0,508
0,503
0,497
0,492
0,487
0,482
0,477
0,472
0,467
0,462
0,458
0,454
0,450
0,445
0,441
0,437
0,433
0,429
0,422
0,414
0,407
0,401
0,394
0,388
0,382
0,376
0,370
0,366
0,360
0,355
0,350
0,345
0,341
0,336
0,332
0,328
0,323
0,320
0,302
0,285
0,271
0,258
L
D
Nella terza colonna della Tabella N.16 cercheremo il numero 0,76 e dalla quarta colonna preleveremo il fattore Y pari a 0,745.
Anche il diametro D, pari a 10,7 mm, va convertito in centimetri, quindi otterremo 1,07 cm, valore
che eleveremo al quadrato: 1,07 x 1,07 = 1,1449
e che arrotonderemo a 1,145.
L = 8,5 mm.
D = 10 mm.
209
2 ESEMPIO di CALCOLO
Abbiamo una bobina composta da 23 spire leggermente spaziate che coprono una lunghezza di
24 mm e vorremmo conoscere il suo valore in microhenry. Il diametro del supporto di 12 mm
mentre il diametro del filo di 1 mm.
D = 12 mm.
L = 24 mm.
Soluzione = Sommando al diametro del supporto il diametro del filo otteniamo 12+1 = 13 mm,
quindi come prima operazione dovremo dividere il
diametro D per la lunghezza L:
13 : 24 = 0,541 rapporto D/L
Se misurassimo questa bobina con un impedenzimetro di precisione, non dovremmo meravigliarci se rileveremo 2,9 o 3,1 microhenry, perch
questa una tolleranza pi che accettabile.
3 ESEMPIO di CALCOLO
Nel piccolo trasmettitore in FM riportato in fig.316
inserita una bobina (vedi L1) composta da 5 spire
avvolte su un diametro di 6 mm e spaziate in modo da ottenere una lunghezza di 10 mm, quindi vorremmo conoscere il suo valore in microhenry, ma
anche sapere su quale frequenza si accorda lo stadio oscillatore ruotando il compensatore dalla sua
minima alla sua massima capacit.
Nella prima colonna della Tabella N.16 cercheremo il numero 0,54 e dalla seconda colonna preleveremo il fattore Y pari a 0,806.
D = 6 mm.
L = 10 mm.
210
Soluzione = Come prima operazione dovremo calcolare il rapporto D/L, quindi, sapendo che abbiamo utilizzato del filo da 1 mm e che il diametro del
supporto risulta di 6 mm, il diametro da inserire nella formula sar di: 6+1 = 7 mm:
7 : 10 = 0,7 rapporto D/L
Nella terza colonna della Tabella N.16 cercheremo il numero 0,7 e dalla quarta colonna preleveremo il fattore Y pari a 0,761.
Per conoscere il valore in microhenry useremo la
formula che gi conosciamo:
H = [(9,87 x D2 x N2) : (1.000 x L)] x Y
Poich il diametro e la lunghezza da usare in questa formula devono essere espressi in centimetri,
eseguiremo queste due operazioni:
diametro
lunghezza
7 mm : 10 = 0,7 cm
10 mm : 10 = 1 cm
211
COSTO di REALIZZAZIONE
Costo dei componenti per realizzare il microtrasmettitore per la gamma FM degli 88-108 MHz siglato LX.5036 visibile nelle figg.319-321, compresi circuito stampato e microfono
Lire 17.000
Euro 8,78
Costo della sonda di carico LX.5037 (vedi fig.313)
Lire 3.800
Euro 1,96
Costo del solo stampato LX.5036
Lire 2.800
Euro 1,45
Costo del solo stampato LX.5037
Lire 1.000
Euro 0,52
OSCILLATORI RF a QUARZO
214
I quarzi, come potete vedere nella foto in alto, possono avere la forma di parallelepipedo, oppure di
cilindro e negli schemi elettrici vengono raffigurati
con il simbolo grafico visibile in fig.327.
Non tutti sanno che allinterno di questi contenitori
racchiusa una sottile piastrina di cristallo di
quarzo collegata a due terminali (vedi fig.328).
Eccitando tale piastrina con una tensione, questa
inizia a vibrare come fosse un diapason generando in uscita un segnale RF.
La frequenza che un quarzo riesce a generare
stampigliata sul suo corpo, quindi un quarzo sul
quale appaia lindicazione 8,875 MHz oscilla sulla
frequenza di 8,875 MHz, un quarzo sul quale ap-
Fig.330 Nella foto, diverse piastrine di quarzo. Quello che determina la frequenza non
sono le dimensioni ma lo spessore.
0,06148 x 3 = 0,1844 mm
cio uno spessore identico a quello necessario per
far oscillare il quarzo sui 9 MHz.
Questo quarzo composto da 3 piastrine sovrapposte presenta la caratteristica di generare la stessa frequenza che potrebbe generare una sola piastrina, cio 27 MHz, ma anche di generare una frequenza supplementare pari allo spessore totale
delle 3 piastrine, cio:
1,66 : 0,1844 = 9 MHz
215
Fig.333 Incollando tre piastrine dello spessore di 0,06148 mm, si ottiene uno spessore totale di 0,1844 mm e, come spiegato nel
testo, questo quarzo riesce ad oscillare sia
sui 9 MHz che sui 27 MHz.
216
Questo quarzo composto da 5 piastrine sovrapposte, presenta la caratteristica di generare la stessa frequenza che potrebbe generare una sola piastrina, cio 90 MHz, ma anche una frequenza supplementare determinata dallo spessore totale delle 5 piastrine, cio:
Fig.334 Incollando tre piastrine dello spessore di 0,0184 mm (una sola oscilla sui 90
MHz), si ottiene uno spessore totale di
0,0552 mm e questo quarzo riesce ad oscillare sia sui 90 MHz che sui 30 MHz.
questi numeri:
10 - 10.0 - 10.000 - 10000.0
Se acquistate un quarzo da 6 MHz, potete trovare
stampigliato uno di questi numeri:
6 - 6.00 - 6.000 - 6000.0
Se acquistate un quarzo da 27,15 MHz, potete trovare uno di questi numeri:
27.150 - 27150 - 27150.0
Questi numeri diversi non devono preoccuparvi,
perch se richiedete un quarzo da 10 MHz, ovviamente il negoziante vi fornir un quarzo idoneo a
generare tale frequenza.
LE 11 REGOLE di un oscillatore QUARZATO
1 - Scegliete sempre un transistor che abbia un
guadagno superiore a 50. Se sceglierete un transistor con un guadagno basso, otterrete in uscita
una potenza minore.
Per conoscere il guadagno di un transistor potete
utilizzare il kit siglato LX.5014, che vi abbiamo presentato nella Lezione N.13.
2 - Il transistor prescelto deve avere una frequenza di taglio maggiore della frequenza sulla
quale volete farlo oscillare.
La frequenza di taglio la frequenza limite che il
transistor in grado di amplificare.
Quindi se volete realizzare un oscillatore quarzato sui 30 MHz, dovete scegliere un transistor con
una frequenza di taglio di 50-60 MHz.
Se volete realizzare un oscillatore quarzato sui 150
MHz, dovete scegliere un transistor con una frequenza di taglio di 200-300 MHz.
217
TESTER in mA
OHM
x100x1K
x10
x1
Service
1,5V
5V
15V
30A
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
500V
1KV
3A 1,5KV max
R1
C1
L1
C5
C8
TESTER
R7
C2
C7
FT1
R2
C4
TR1 C
C9
S
E
USCITA
JAF1
R5
XTAL1
R4
R3
C3
R6
C6
MASSA
TESTER in Volt
A
C5
R1
C1
C8
L1
R7
218
OHM
x100 x1K
C2
x10
x1
C7
Service
FT1
TR1 C
C4
3mA
R4
C3
C6
R6
ATARTNE
R3
30mA
0,3A
15V
50V
150V
500V
1KV
3A 1,5KV max
DS1
USCITA
JAF1
R5
XTAL1
COM
1,5V
5V
SONDA LX 5037
C9
S
E
30A
0,3A
ATICSU
R2
JAF1
R1 R2
C1 C2 C3 C4
R3
MASSA
Fig.337 Tarato il trimmer R1, dovete cortocircuitare i due terminali A-A, inserire il Quarzo e a questo punto tarare il compensatore posto in parallelo alla bobina L1. Per stabilire quando il circuito
di sintonia L1-C2 risulta sintonizzato sulla frequenza del quarzo, necessario collegare alluscita
di FT1 la sonda di carico siglata LX.5037 che abbiamo presentato nella rivista N. 201.
NUCLEO
LATO
CALDO
LATO
FREDDO
LATO
CALDO
Fig.339 Se invece
la bobina risulta
collegata alla Base
del transistor, il
suo lato freddo
quello rivolto verso massa.
C
B
E
LATO
FREDDO
NUCLEO
B
E
11 - Se utilizzate una bobina con un valore in microhenry pari alla met del richiesto, riuscirete ugualmente a far oscillare il quarzo, ma sulluscita
dello stadio oscillatore otterrete una frequenza che
sar un multiplo o il triplo rispetto a quella stampigliata sul suo corpo.
Ad esempio, se avete un quarzo da 8,5 MHz che
richiede una bobina da 10 microhenry ed utilizzate una bobina che ha un valore di 4,7 microhenry,
il quarzo osciller ugualmente, ma in uscita preleverete una frequenza di 17 o 25,5 MHz.
219
Fig.340 Per ricavare il valore in MHz della frequenza oppure i picofarad (pF)
del condensatore o i microhenry (H) della bobina, potete usare queste
semplici formule.
H = 25.300 :
( MHz x MHz ) x pF
pF = 25.300 :
( MHz x MHz ) x H
220
pF x H
Poich non potete conoscere queste capacit parassite, potete sommare 8 picofarad anche perch, se dovessero risultare di valore inferiore, il
compensatore vi consentir comunque di correggere tali differenze.
Quindi, sommando alla capacit del compensatore pari a 27 pF gli 8 pF delle capacit parassite,
otterrete una capacit totale di 35 pF.
Conoscendo questo dato potete calcolare il valore
dellinduttanza da utilizzare per far oscillare questi quarzi da 8,86 - 13,87 - 27 MHz:
R1
C1
C5
L1
C2
R2
C4
TR1 C
XTAL1
R4
R3
C3
R1
C5
C1
L1
R2
TR1
R4
R3
C3
MASSA
C1
C4
XTAL1
Con una induttanza da 1 microhenry potete sintonizzarvi, sempre in via teorica, da una frequenza di 26,87 MHz fino ad una frequenza di 44 MHz,
quindi questa induttanza risulta idonea per il soli
quarzi da 26-27 MHz.
C2
C5
C2
R1
R2
L1
TR1
C4
B
E
R3
XTAL1
R4
C3
MASSA
Fig.343 Come potete vedere in questo esempio, il condensatore C5 risulta collegato vicinissimo al lato freddo della bobina L1
e lopposta estremit ad una pista di massa in prossimit di R4-C3.
221
L1
L2
TESTER
A
A
L3
12 V.
C1
C8
C5
R1
R7
C3
C7
R2
2N.2222
XTAL1 XTAL2 XTAL3
TR1 C
C4
C9
S
E
USCITA
JAF1
R5
R3
FT1
J1
J2
R4
C2
R6
C6
J.310
MASSA
Fig.344 Schema elettrico dello stadio oscillatore che permette di vedere come si comporta
un quarzo, inserendo nel Collettore del transistor tre diverse bobine. Le connessioni del
transistor TR1 e del fet FT1 raffigurate sulla sinistra, sono viste da sotto.
ELENCO COMPONENTI LX.5038
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
C1
=
=
=
=
=
=
=
=
222
C2 = 47 pF ceramico
C3 = 5-27 pF compensatore
C4 = 22 pF ceramico
C5 = 10.000 pF ceramico
C6 = 1.000 pF ceramico
C7 = 10.000 pF ceramico
C8 = 10 microF. elettrolitico
C9 = 100 pF ceramico
JAF1 = impedenza di blocco
L1
R1
L3
L2
A
C1
A
FT1
12 Volt
C8
R7
C3
XTAL3
R2
C7
J2
XTAL2
TR1
XTAL1
C9
C4
USCITA
R6
C5
C2
J1
C6
R5
R4
R3
JAF1
Bobina 10 microhenry
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo da 8,867 MHz e poi ruotate il perno del compensatore C3; quando avrete trovato lesatta capacit che fa oscillare il quarzo, lo noterete immediatamente perch la tensione RF rilevata
dalla sonda di carico fornir una tensione continua di 2,2-2,9 volt.
Bobina 10 microhenry
Inserite lo spinotto di cortocircuito J2 in corrispondenza della bobina da 10 microhenry e lo spinotto J1 in corrispondenza del quarzo 13,875 MHz.
Con un piccolo cacciavite ruotate il perno del compensatore C3 e se il quarzo dovesse oscillare a
causa della tolleranza del compensatore o della
bobina, vedrete la lancetta del tester, collegato alla sonda di carico, indicare un valore di tensione.
Se la lancetta del tester rimane immobile su 0 volt,
potete dedurne che il circuito non riesce ad accordarsi sui 13,875 MHz.
Bobina 10 microhenry
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo 26-27 MHz e poi ruotate il perno
del compensatore C3; anche se la bobina non ha
un valore in microhenry idoneo per far oscillare
un quarzo da 26-27 MHz, troverete una posizione
in cui il tester, collegato alluscita della sonda di
carico, rilever una tensione di circa 2,9 volt e ci
star ad indicare che il quarzo oscilla.
Con questa induttanza il quarzo non osciller sulla frequenza dei 26-27 MHz, ma sulla sua frequenza fondamentale, cio sullo spessore totale delle tre piastrine (vedi fig.333); quindi questo
quarzo, essendo un overtone in 3 armonica, osciller sulla frequenza di 27 : 3 = 9 MHz.
Infatti, dai calcoli eseguiti in precedenza sapete che
una bobina da 10 microhenry riesce a coprire, con
un compensatore da 5-27 pF, una gamma di frequenze comprese tra 8,49 e 13,94 MHz.
intuitivo che il segnale RF generato, non potr
essere di 27 MHz.
Bobina 4,7 microhenry
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo da 8,867 MHz e poi ruotate il perno del compensatore C3: anche se sapete che una bobina da 4,7 microhenry riesce a coprire una
gamma di frequenze da 12,39 a 20,34 MHz, noterete che in questo caso il tester rileva una tensione di circa 2,9-3,2 volt e ci significa che questo
223
Fig.347 Dopo aver tolto lo spinotto femmina di cortocircuito dal connettore J1 ed inserito lo spinotto J2
in una delle tre bobine, collegate un tester ai due terminali A-A posti sulla portata 20-30 mA/CC.
OHM
x100 x1K
1,5V
x10
x1
5V
15V
30A
Service
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in mA
L1
R1
L3
L2
A
FT1
C1
12 Volt
C8
R7
C3
XTAL3
R2
J2
C7
XTAL2
TR1
XTAL1
C9
C4
USCITA
R6
C5
C2
J1
C6
R5
R4
JAF1
R3
OHM
x100 x1K
1,5V
x10
x1
5V
15V
30A
Service
50V
0,3A
150V
3mA
COM
30mA
0,3A
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in mA
L1
R1
L3
L2
A
C1
A
FT1
Fig.348 Con un cacciavite ruotate il cursore del trimmer R1 fino a far assorbire
al transistor TR1 una corrente di circa
9-10 milliamper.
12 Volt
C8
R7
C3
XTAL3
R2
J2
C7
XTAL2
224
TR1
XTAL1
C9
C4
USCITA
R6
C5
C2
J1
PONTICELLO
C6
R5
R4
R3
JAF1
L1
R1
L3
L2
Fig.349 Dopo aver tarato il trimmer R1, cortocircuitate i due terminali A-A ed inserite
lo spinotto femmina nel connettore J1 in
corrispondenza del quarzo da 8,867 MHz e
lo spinotto J2 in corrispondenza di una delle tre bobine (leggere testo).
C1
A
FT1
12 Volt
C8
R7
C3
XTAL3
R2
J2
C7
XTAL2
TR1
XTAL1
C9
C4
USCITA
R6
C5
C2
J1
C6
R5
R4
R3
JAF1
PONTICELLO
12 Volt
L3
A
FT1
C8
R7
OHM
x100 x1K
1,5V
x10
x1
C3
C7
5V
15V
30A
Service
50V
0,3A
150V
3mA
R6
C5
30mA
0,3A
DS1
ATICSU
SEGNALE
ATARTNE
C9
COM
JAF1
3A
500V
1KV
1,5KV max
TESTER in Volt
C6
R5
JAF1
OSCILLATORE
MASSA
R1 R2
C1 C2 C3 C4
R3
SONDA LX 5037
Fig.350 Per sapere quando il quarzo oscilla, dovete applicare sulluscita delloscillatore la
sonda di carico LX.5037 che vi abbiamo presentato nella Lezione N.24. Sulluscita di questa sonda applicate un tester commutato sulla portata 10 volt/CC, dopodich ruotate il
perno del compensatore C3. Quando la capacit di questo compensatore sintonizzer la
bobina L1, sul tester leggerete una tensione compresa tra 2,3-2,9 volt.
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo 26-27 MHz e poi ruotate il perno
del compensatore C3: anche se la bobina non ha
un valore in microhenry idoneo per far oscillare
un quarzo da 26-27 MHz, troverete una posizione
in cui il tester, collegato alluscita della sonda di
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo 8,867 MHz e poi ruotate il perno
del compensatore C3: anche se sapete che una
bobina da 1 microhenry riesce a coprire una gamma di frequenze da 26,87 a 44 MHz, ruotando il
compensatore C3 troverete una posizione in cui il
tester rilever una tensione di circa 2,6 volt e ci
sta a significare che il quarzo oscilla.
Con questa induttanza il quarzo non osciller sulla frequenza di 8,867 MHz, ma su una frequenza
tripla, pi precisamente su:
8,867 x 3 = 26,6 MHz
Se aveste un frequenzimetro digitale da collegare alluscita dello stadio oscillatore, questo indicherebbe una frequenza di 26,6 MHz.
Bobina 1 microhenry
Inserite lo spinotto di cortocircuito J1 in corrispondenza del quarzo 26-27 MHz e poi con un piccolo
225
TESTER in Volt
OHM
x100x1K
x10
x1
DS1
Service
JAF1
R1
R2
C1
C2 C3
30A
0,3A
3mA
INGRESSO
50 ohm
C4
COM
30mA
0,3A
1,5V
5V
15V
50V
150V
500V
1KV
3A 1,5KV max
R3
=
=
=
=
226
C2 = 1.000 pF ceramico
C3 = 10.000 pF ceramico
C4 = 1.000 pF ceramico
DS1 = diodo schottky HP.5082
JAF1 = impedenza RF
Il valore in microhenry che otterrete da questo calcolo pu essere tranquillamente arrotondato, quindi, ammesso che esso sia di 8,37 o 9,50 microhenry, potrete utilizzare una bobina da 8 o 10
microhenry.
Se dal calcolo ricavate un valore di 3,90 o 5 microhenry, potete tranquillamente utilizzare una
bobina da 4,7 microhenry e se ottenete un valore di 1,1 microhenry il quarzo osciller ugualmente
anche con 0,8 o 1,3 microhenry.
ORA controlliamo la POTENZA
Dopo aver fatto oscillare il quarzo, potete controllare quale potenza eroga lo stadio oscillatore applicando sulla sua uscita la sonda di carico
LX.5037 presentata nella Lezione 24.
Ruotando il perno del compensatore C3 sapete
gi che quando il quarzo oscilla, il tester rileva una tensione che pu variare, in funzione della bobina prescelta e del beta del transistor, su valori
compresi tra 1,7 e 2,9 volt.
Maggiore la tensione che fuoriesce dalla sonda
di carico maggiore risulta la potenza del segnale
Watt =
Volt x Volt
R+R
PEAK src
CENTER 20.000
31 27.000
RBW 100 K
TRCK off
>********
20 9.000
11 18.000
VF:
off
0
10
20
30
40
ARMONICA
E
L
E
T
T
R
O
N
I
C
A
MEM
10
ARMONICA
N
U
O
V
A
FONDAMENTALE
50
60
dBm
Fig.353 Vogliamo far presente che la sonda di carico, come tutti i Wattmetri RF, bugiarda perch misura la potenza delle frequenza fondamentale, ma a questa somma
anche la potenza di tutte le armoniche. Se
alluscita delloscillatore venisse collegato
un Analizzatore di Spettro, vedremmo tutte
le armoniche che ovviamente la sonda di
carico misurer.
La potenza calcolata risulta in pratica leggermente maggiore, perch bisogna tenere presente che
il diodo raddrizzatore inserito nella sonda di carico provoca una caduta di tensione di circa 0,6 volt.
Pertanto, se il tester rileva 1,7 volt, la reale tensione fornita dal transistor risulta di 1,7 + 0,6 = 2,3
volt e con questa tensione la potenza pari a:
(2,3 x 2,3) : 100 = 0,0529 watt
Se il tester rileva 2,6 volt e a questa tensione viene sommata la caduta del diodo pari a 0,6 volt, si
ottiene 2,6 + 0,6 = 3,2 volt, quindi la reale potenza erogata dal transistor risulta di:
(3,2 x 3,2) : 100 = 0,1024 watt
Pi alto il guadagno del transistor maggiore la
tensione prelevata sulluscita della sonda di carico.
E
L
E
T
T
R
O
N
I
C
A
PEAK src
CENTER 20.000
RBW 100 K
TRCK off
>********
20 9.000
MEM
VF:
10
off
0
10
20
30
40
50
ARMONICA
SPAN 30.0
54 27.000
ARMONICA
N
U
O
V
A
42 18.000
FONDAMENTALE
60
dBm
227
volt
volt
volt
volt
volt
la sonda di carico fornir in uscita una tensione totale di 3,3 volt e se a questa viene sommata la caduta del diodo pari a 0,6 volt, si otterr una tensione di 3,9 volt corrispondente ad una potenza
teorica di:
COSTO DI REALIZZAZIONE
(3,9 x 3,9) : 100 = 0,152 watt
228
In pratica, la frequenza fondamentale di 9 MHz eroga in uscita una tensione di 1,6 + 0,6 = 2,2 volt
che corrisponde ad una potenza di:
(2,2 x 2,2) : 100 = 0,048 watt
Se la tensione erogata dalla frequenze armoniche risulta minore rispetto allesempio precedente,
e cio di:
9 MHz
18 MHz
27 MHz
36 MHz
tensione
tensione
tensione
tensione
totale =
1,6
0,4
0,2
0,1
2,3
volt
volt
volt
volt
volt
Costo di tutti i componenti necessari per realizzare lo stadio oscillatore LX.5038, compresi circuito
stampato, transistor, fet, 3 quarzi, 3 bobine, compensatore, trimmer, ecc. (vedi fig.345)
Lire 24.500
Euro 12,65
Costo del solo circuito stampato LX.5038
Lire 2.800
Euro 1,45
Costo della sonda di carico LX.5037 che vi abbiamo presentatore nella Lezione N.24
Lire 3.800
Euro 1,96
Tutti prezzi sono gi comprensivi di IVA. Coloro
che richiedono il kit in contrassegno, dovranno aggiungere le spese postali richieste dalle P.T. che si
aggirano intorno a L.7.000 Euro 3,62 per pacco.
OSCILLATORE (Fig.355)
OSCILLATORE (Fig.356)
TESTER
A
A
C1
R1
C5
L1
TESTER
A
A
L1
C8
R1
C1
C6
C10
R7
R7
C2
C7
C4
TR1 C
XTAL1
C9
C
S
E
R4
C11
C7
USCITA
JAF1
USCITA
JAF1
R5
R3
FT1
XTAL1 C3
C4
R2
FT1
R2
C9
C3
C6
R6
TR1
C2
R3
R4
R5
C5
C8
R6
MASSA
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
Questo stadio oscillatore che utilizza un transistor NPN e un fet, pu essere utilizzato per far
oscillare qualsiasi quarzo sia fondamentale che
overtone purch sia di 3 armonica.
Il valore della bobina L1 in microhenry deve essere calcolato in funzione della frequenza del
quarzo utilizzato.
Prima di inserire il quarzo, dovete ruotare il trimmer R1 in modo da far assorbire al transistor una corrente di circa 9-10 mA senza il quarzo inserito.
Applicando sulluscita di questo oscillatore la
sonda di carico di fig.351, preleverete una tensione di poco superiore a 2,8 volt.
229
OSCILLATORE (Fig.357)
OSCILLATORE (Fig.358)
TESTER
A
A
C1
R1
C6
L1
C5
C10
R2
R7
C4
C7
C3
R3
C2
L1
USCITA
JAF1
R4
C5
XTAL1
FT1
C6
R4
R3
C10
C3
JAF1
R5
USCITA
JAF2
R6
C8
R6
MASSA
230
C8
E
C11
C2
R7
XTAL1
C9
TR1 C
C9
FT1
R2
TR1 C
TESTER
A
A
R1
C1
C4
R5
C7
R8
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
Questo oscillatore, che utilizza sempre un transistor NPN ed un fet, serve soltanto per far oscillare i quarzi in 3- 5-7 armonica, ma non
quelli che oscillano in fondamentale.
OSCILLATORE (Fig.359)
OSCILLATORE (Fig.360)
TESTER
A
A
TESTER
A
A
R4
C1
C7
C1
R2
L1
C8
R7
L1
C2
C6
D
R1
C2
FT1
G
JAF2
USCITA
FT1
FT2
C5
C8
R3
C7
FT2
C4
XTAL1
R4
C9
XTAL1
C3
USCITA
JAF1
R3
C3
R5
R1
R2
C5
JAF1
C4
C6
R5
R6
MASSA
MASSA
ELENCO COMPONENTI
ELENCO COMPONENTI
R1 = 100 ohm
R2 = 100.000 ohm
R3 = 100 ohm
R4 = 1.000 ohm trimmer
R5 = 100.000 ohm
R6 = 100 ohm
R7 = 22 ohm
C1 = 10.000 pF ceramico
C2 = 5-27 pF compensatore
C3 = 220 pF ceramico
C4 = 22 pF ceramico
C5 = 1.000 pF ceramico
C6 = 10.000 pF ceramico
C7 = 10 microF. elettrolitico
C8 = 100 pF ceramico
L1 = bobina di sintonia
JAF1 = impedenza RF
JAF2 = impedenza RF
FT1 = fet tipo J.310
FT2 = fet tipo J.310
XTAL1 = qualsiasi quarzo
R1 = 220 ohm
R2 = 1.000 ohm trimmer
R3 = 100.000 ohm
R4 = 22 ohm
R5 = 100 ohm
C1 = 10.000 pF ceramico
C2 = 5-27 pF compensatore
C3 = 22 pF ceramico
C4 = 22 pF ceramico
C5 = 22 pF ceramico
C6 = 1.000 pF ceramico
C7 = 10.000 pF ceramico
C8 = 10 microF. elettrolitico
C9 = 100 pF ceramico
L1 = bobina di sintonia
JAF1 = impedenza RF
FT1 = fet tipo J.310
FT2 = fet tipo J.310
XTAL1 = qualsiasi quarzo
Questo stadio oscillatore, a differenza dei precedenti, utilizza 2 fet e pu essere utilizzato per far
oscillare qualsiasi quarzo in fondamentale.
Per fare oscillare dei quarzi in overtone con questo circuito, necessario ridurre la capacit del
condensatore C3, portandola dagli attuali 220 pF
a 100-82-56 pF.
Il trimmer R4 da 1.000 ohm va tarato in modo da
far assorbire al fet FT1 una corrente di circa 5
mA senza il quarzo inserito.
Applicando sulluscita di questo oscillatore la
sonda di carico di fig.351, preleverete una tensione di poco superiore a 1,5 volt.
231
Fig.361 Uno dei primissimi manifesti pubblicitari degli anni Venti che reclamizzava i
ricevitori radio. Il testo in tedesco dice:
Quale apparecchio radio scelgo ?
234
Fig.362 Nei primissimi ricevitori radio, che non erano ancora delle supereterodine, occorrevano molte manopole per sintonizzare tutti gli stadi amplificatori di alta frequenza.
Poich ancora non esistevano i transistor, si ricorreva a due grosse pile da 6 volt e 90
volt per alimentare i filamenti e gli anodi delle valvole termoioniche.
Fig.363 Nel 1924 si pens di abbellire questi ricevitori racchiudendoli entro dei mobili in legno. Come altoparlante si utilizzava una tromba, quindi la fedelt sonora risultava ancora molto scadente.
235
F1
R3
R1
TR1
C2
F1
L1
Se, ruotando il condensatore variabile C1, ci sintonizziamo su una emittente che trasmette sui 630
KHz, sul Collettore del transistor otteniamo questi
630 KHz amplificati.
C1
R2
C3
R4
Se, ruotando il condensatore variabile C1, ci sintonizziamo su una emittente che trasmette sui
1.200 KHz, sul Collettore del transistor otteniamo
1.200 KHz amplificati.
F1
R1
TR1
C2
(F1)
(F2)
(F1+F2)
(F1-F2)
R3
C3
E
L1
C1
R2
F2
R4
GENERATORE RF
Se sullEmettitore del transistor dello stadio amplificatore di fig.366 applichiamo un segnale prelevato da un Generatore RF esterno, sul suo Collettore ci ritroviamo ben quattro frequenze:
Fig.366 Applicando sullEmettitore del transistor un segnale prelevato da un Generatore RF, sul suo Collettore saranno presenti
ben quattro diverse frequenze.
236
= 630 KHz
= 1.085 KHz
= 1.715 KHz (630 + 1.085)
= 455 KHz (1.085 630)
C3
E
L1
F1
F2
F3
F4
F4
TR1
C2
L3
L2
C4
F1
C1
R2
R4
F2
GENERATORE RF
Fig.367 Applicando sul Collettore del transistor un circuito sintonizzato sui 455 KHz
(vedi L2-C4), si prelever la sola frequenza
F4 e non le altre F1-F2-F3.
Se applichiamo sul Collettore del transistor un circuito di sintonia (vedi L2-C4) sintonizzato sui 455
KHz (vedi fig.367), preleviamo la sola F4 e non le
frequenze F1-F2-F3.
Se sintonizziamo L1-C1 sulla frequenza di 1.200
KHz e sullEmettitore del transistor applichiamo una frequenza di 1.655 KHz, sul suo Collettore otteniamo queste quattro frequenze:
F1
F2
F3
F4
= 1.200
= 1.655
= 2.855
= 455
KHz
KHz
KHz (1.200 + 1.655)
KHz (1.655 1.200)
= 1.480
= 1.935
= 3.415
= 455
KHz
KHz
KHz (1.480 + 1.935)
KHz (1.935 1.480)
630 g
1200 g
630 g
1480 g
1200 g
1480 g
Fig.368 Ammesso di considerare i KHz dei PESI in grammi, se sintonizzate il circuito L1C1 di fig.365 sui 630 KHz e ponete questo ipotetico peso su una bilancia, questa vi indicher 630 grammi, se invece vi sintonizzate su 1.200 KHz o 1.480 KHz la bilancia vi indicher rispettivamente 1.200 grammi e 1.480 grammi.
237
455 g
630 g
1085 g
455 g
1200 g
1655 g
455 g
1480 g
1935 g
Fig.369 Ponendo il peso F1 (sintonizzato da L1-C1) sul piatto di sinistra e il peso F2 del
Generatore RF sul piatto di destra, la bilancia vi indicher la differenza tra i due. Se la frequenza F2 risulta sempre maggiore di 455 grammi rispetto alla F1, lago della bilancia rimarr immobile su 455 grammi, cio su un valore pari a quello di F2 F1 = F4.
Fig.370 Una rara fotografia di una Radio Balilla del 1934, che veniva venduta a tutte le
Scuole italiane ad una prezzo di L.490 equivalenti a circa 0,25 Euro.
Allinterno di un ricevitore supereterodina progettato per captare le frequenze delle Onde Medie da
500 KHz a 1.600 KHz, troviamo uno stadio oscillatore RF, in grado di generare una frequenza
maggiore di 455 KHz rispetto alla frequenza sintonizzata da L1-C1.
Quindi per captare una emittente che trasmette sui
560 KHz, dobbiamo sintonizzare il suo oscillatore
interno sulla frequenza di 1.015 KHz ed infatti se
facciamo la sottrazione tra la frequenza maggiore e quella minore otteniamo:
1.015 560 = 455 KHz
238
Fig.371 Le supereterodine per uso familiari del 1936 avevano tre sole manopole, una
per il cambio gamma OM-OC, una per la sintonia ed una per il volume.
TABELLA N.17
Frequenza
Oscillatore
Frequenza
da ricevere
955
1.055
1.155
1.255
1.355
1.455
1.555
1.655
1.755
1.855
1.955
2.055
500 KHz
600 KHz
700 KHz
800 KHz
900 KHz
1.000 KHz
1.100 KHz
1.200 KHz
1.300 KHz
1.400 KHz
1.500 KHz
1.600 KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
Frequenza di
conversione
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
Convertendo qualsiasi frequenza captata sul valore fisso di 455 KHz, si riescono ad ottenere dei ricevitori molto selettivi che non generano pi quel
fastidioso fischio di cui vi abbiamo parlato.
Dobbiamo far presente che questa conversione di
frequenza si pu effettuare su qualsiasi gamma,
Onde Medie - Onde Corte e VHF-UHF.
Ammesso di voler ricevere le emittenti che trasmettono sulla gamma delle Onde Corte compresa tra i 5-10 MHz, pari a 5.000-10.000 KHz, sufficiente che loscillatore RF presente nella supereterodina generi una frequenza pi alta di 455
KHz rispetto a quella che si desidera captare, come evidenziato nella Tabella N.18.
TABELLA N.18
Frequenza
Oscillatore
Frequenza
da ricevere
5.455 KHz
5.555 KHz
5.655 KHz
5.755 KHz
5.855 KHz
5.955 KHz
6.455 KHz
6.955 KHz
7.455 KHz
7.955 KHz
8.455 KHz
8.955 KHz
9.455 KHz
10.455 KHz
5.000 KHz
5.100 KHz
5.200 KHz
5.300 KHz
5.400 KHz
5.500 KHz
6.000 KHz
6.500 KHz
7.000 KHz
7.500 KHz
8.000 KHz
8.500 KHz
9.000 KHz
10.000 KHz
Frequenza di
conversione
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
455
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
KHz
239
Fig.373 Verso il 1939-1940 in ogni ricevitore venne inserita una scala parlante con
inciso il nome di tutte le emittenti operanti
sulle OM. In questa foto, una vecchia supereterodina costruita dalla Ducati di Bologna negli anni 1940-1946.
Facciamo presente che la frequenza di conversione si pu prefissare anche su valori diversi dai
455 KHz da noi indicati, variando la sola frequenza generata dalloscillatore interno.
Ammesso di voler convertire tutte le emittenti
comprese tra 90 MHz e 100 MHz su un valore di
Media Frequenza di 10,7 MHz, sufficiente realizzare uno stadio oscillatore RF che generi una
frequenza di 10,7 MHz maggiore rispetto a quella
che si desidera captare, come evidenziato dalla Tabella N.19.
TABELLA N.19
Frequenza
Oscillatore
100,7
101,7
102,7
103,7
104,7
105,7
106,7
107,7
108,7
109,7
110,7
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
Frequenza
da ricevere
90 MHz
91 MHz
92 MHz
93 MHz
94 MHz
95 MHz
96 MHz
97 MHz
98 MHz
99 MHz
100 MHz
Frequenza di
conversione
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
10,7
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
MHz
240
Qualcuno potrebbe farci notare che, pur utilizzando una Media Frequenza di 10,7 MHz, otteniamo
nuovamente una frequenza immagine quando loscillatore interno genera una frequenza di 79,3
MHz; infatti, se sottraiamo a 90 MHz questa fre-
241
Ora che sapete come funziona una supereterodina, ve ne faremo costruire una in grado di ricevere la gamma delle Onde Medie.
Per realizzare un ricevitore, bisogna sempre partire dallo schema elettrico (vedi fig.376), perch vedendolo si possono iniziare a conoscere i vari simboli grafici, verificandone le relative forme e dimensioni nello schema pratico.
12 V.
ANTENNA
R4
C5
C3
C9
R6
R8
MF1
R2
R10
MF2
TR2
TR1
C13
C14
DG1
IC1
B
E
C6
G1
5
4
R15
R7
C15
R9
R14
R3
R1
C8
R12
L1
R11
C7
MFT1
DV1
VOLUME
FC1
G2
C2
AP
C1
C12
R13
DV2
C4
C10
R16
C11
R5
R20
R19
R25
R21
ACCORDO
R22
12 V.
3
07 5 4 2 1 0 1 2
DV4
20 1
C18
L2
C16
MA
DV3
R18
R26
R23
R17
FT1
C17
12 V.
DS1
R24
VU
C20
S-METER
S1-A
S1-B
C21
C19
SINTONIA
R27
SINTONIA
VOLT LAMPADA
Fig.376 Schema elettrico del ricevitore supereterodina che utilizza un mosfet, un fet, due
transistor, un integrato (vedi IC1) per pilotare laltoparlante e un altro integrato (vedi IC2
nello schema in basso) per stabilizzare la tensione di alimentazione su 12 volt.
S2
T1
12 V.
0,5 A.
RETE
220 V.
IC2
RS1
R28
VOLT
LAMPADA
VERSO
12 V.
M
C22
C23
C24
242
vremmo potuto spiegarvi molto, se non che il segnale captato dallantenna viene applicato su un
loro piedino, e che da un altro piedino viene prelevato il segnale di bassa frequenza.
dio oscillatore RF, in modo da ottenere dalla sottrazione una terza frequenza di 455 KHz.
In alto sul lato sinistro dello schema elettrico riportato in fig.376, presente una boccola indicata antenna entro la quale inseriamo lestremit di un filo di rame lungo circa 3-4 metri, che utilizziamo per
captare tutti i segnali di alta frequenza emessi dalle emittenti radiofoniche.
Iniziamo dicendo che per realizzare una supereterodina, il segnale captato dallantenna deve essere miscelato con il segnale generato da uno sta-
Questo segnale, passando attraverso il condensatore C1, raggiunge il circuito di sintonia composto
dalla bobina L1 da 220 microhenry e dai due dio-
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
volt
volt
volt
volt
volt
volt
volt
volt
volt
volt
volt
Capacit
totale
250
245
175
125
83
50
30
20
13
10
9
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
picoF.
243
Fig.378 Ecco come si presenter il circuito stampato quando avrete montato tutti i componenti. Sul circuito stampato che vi forniremo, troverete riprodotto il disegno serigrafico di ogni componente e la relativa sigla, quindi sar impossibile sbagliare.
244
In pratica un mosfet costituito da due fet collegati in serie allinterno di un unico contenitore (vedi fig.379) e per questo motivo abbiamo disponibili solo quattro terminali chiamati Drain, Source, Gate 1 e Gate 2.
Applicando un segnale sul Gate 1, questo uscir
dal terminale Drain amplificato in rapporto alla tensione positiva applicata sul Gate 2.
Polarizzando il Gate 2 con una tensione positiva
di circa 4 volt, il Mosfet amplificher il segnale che
VISTO SOPRA
VISTO SOTTO
TACCA
G2
BF
66
G1
G1
G2
BF 966
TACCA
1
2
8
7
USCITA
n.c.
GND
VOLUME
3
4
6
5
GND
USCITA
TDA 7052 B
DRAIN
G2
G1
SOURCE
Sul Collettore del transistor TR1 troviamo applicato un filtro ceramico (vedi FC1) da 455 KHz, che
utilizziamo per lasciar passare sul suo opposto terminale solo questa frequenza.
Poich al terminale opposto di questo filtro risulta
collegata la Base del transistor TR2, questultimo
provvede ad amplificare la frequenza dei 455 KHz
che attraversa questo filtro.
Il Collettore del transistor TR2 collegato allavvolgimento primario della MF2, anchesso accordato sui 455 KHz, quindi il segnale presente su
questo avvolgimento primario verr trasferito per
induzione sul suo avvolgimento secondario.
Il segnale amplificato, presente sul secondario della MF2, viene raddrizzato dal diodo al germanio
siglato DG1.
Per la rivelazione si scelto un diodo al germanio, perch questo riesce a raddrizzare qualsiasi
segnale alternato che superi unampiezza di soli
0,3 volt, mentre i diodi al silicio iniziano a raddrizzare un segnale alternato solo quando la sua
ampiezza supera gli 0,7 volt circa.
In pratica, questo diodo eliminer tutte le semionde positive e lascer passare le sole semionde
negative (vedi fig.381).
Per togliere dalle semionde negative il segnale
RF dei 455 KHz ancora presente, sufficiente ap-
SECONDARIO
G
K
MF1 - MF2
A
BB 112
S
2N 5248
E M U
C
BF 495
L 7812
Fig.380 Connessioni viste da sopra dellintegrato TDA.7052/B. Le connessioni delle MF, del diodo varicap BB.112, del fet 2N.5248 e del transistor BF.495 sono invece viste da sotto, cio dal lato in cui i terminali fuoriescono dai loro corpi.
245
DG1
SEGNALE RF
RADDRIZZATO
SOLO
SEGNALE BF
RF + BF
C11
Fig.381 Dal secondario della MF2 fuoriesce un segnale RF come visibile nel disegno di
sinistra. Il diodo DG1 elimina le semionde positive. Collegando tra il diodo e la massa un
condensatore da 15.000 pF, questo scaricher a massa la sola frequenza RF perch per
i 455 KHz questa capacit si comporta come una resistenza di pochi ohm, mentre per la
BF questa capacit si comporta come una resistenza da 1.000 ohm.
plicare tra il suo Anodo e la massa un piccolo condensatore da 15.000 pF (vedi C11).
Questo condensatore scaricher a massa il solo
segnale RF dei 455 KHz, quindi ai capi del diodo
DG1 sar presente il solo segnale di bassa frequenza (vedi fig.381 a destra).
Questo segnale BF viene trasferito, tramite il condensatore C14, sul piedino dingresso 2 del blocco
nero che abbiamo siglato IC1, che in pratica un
piccolo un integrato amplificatore BF in grado di
erogare una potenza di circa 1 watt.
Sui suoi due terminali duscita 5-8, possiamo quindi applicare un piccolo altoparlante, che ci consente di ascoltare il segnale BF della emittente selezionata.
Il potenziometro R15 collegato al piedino 4 di IC1,
serve come controllo di volume.
246
stadio di alimentazione composto dal trasformatore T1, dal ponte raddrizzatore RS1, dallintegrato
stabilizzatore L.7812 siglato IC2 (vedi fig.377).
Per concludere, riassumiamo le funzioni svolte da
tutti i semiconduttori utilizzati in questo ricevitore
supereterodina.
MFT = questo Mosfet serve per preamplificare il
segnale sintonizzato dalla bobina L1 per variare il
suo guadagno e per convertire la frequenza captata sul valore fisso di 455 KHz, applicando sul suo
Source il segnale RF prelevato dallo stadio oscillatore FT1.
FT1 = questo fet viene utilizzato come oscillatore
RF per generare un segnale che, miscelato con il
segnale captato dallantenna, permette di ottenere
la conversione della frequenza captata in una frequenza fissa di 455 KHz.
TR1 = questo transistor serve per preamplificare
il segnale di 455 KHz prelevato dal secondario della Media Frequenza MF1.
247
Fig.382 Il circuito stampato va fissato allinterno del mobile con dei distanziatori plastici con base autoadesiva che innesterete nei 6 fori presenti sullo stampato. Prima di
fissare i potenziometri di Accordo e del Volume sul pannello frontale, dovete accorciare i loro perni per tenere le manopole il pi vicino possibile al pannello.
ANTENNA
USCITA
ALTOPARLANTE
RETE
220 V.
NO
GIALLO-VERDE
MASSA
R16
C10
R6
C5
R4
C11
R8
TR1
R10
C3
C9
R13
TR2
DG1
C4
MF1
R2
C7
MF2
FC1
R14
RS1
C8
R7
G2
R3
R5
MFT
C6
C1
G1
C2
DV1
L1
R1
DS1
R20
R24 C17
R25
R21
C12
R28
C15
C21
R23
R26
C23
IC2
C13
C16
R19
C24
IC1
DV3
FT1
R11 R12
R17
DV4
L2
DV2
C22
C14
R9
PONTICELLO
R27
CENTRALE
248
S1-A
R18
R22
S1-B
R15
S1
SINTONIA
ACCORDO
VOLUME
Fig.383 Schema pratico di montaggio del ricevitore. Il disegno stato suddiviso in due
parti perch non rientrava in una sola pagina. Non dimenticatevi di inserire il ponticello
vicino a R23 e C12 e di inserire il filo Giallo/Verde di massa del cordone di alimentazione nel primo foro di sinistra della morsettiera a 3 poli visibile in alto a destra.
G2
BF
66
G1
S2
G2
9
66
G1
BF
TACCA
S
TACCA
Fig.384 Prima di ripiegare a L i quattro terminali del mosfet, rivolgete verso il basso
il terminale S che si riconosce perch il
solo ad essere provvisto di una piccola
tacca di riferimento.
T1
mod. T006.02
MA
249
Per completare il montaggio dovete inserire i quattro diodi varicap DV1-DV2-DV3-DV4, rivolgendo
verso il basso il lato piatto dei loro corpi come visibile in fig.383.
Vi facciamo notare che se il terminale Source venisse ripiegato a L in senso opposto al richiesto,
risulterebbe rivolto verso la resistenza R2 e non,
come necessario, verso la resistenza R5.
Completata questa operazione, consigliamo di inserire lo zoccolo per lintegrato IC1, saldandone i
piedini sulle piste sottostanti del circuito stampato.
Nel lato destro dello stampato inserite il ponte raddrizzatore RS1 rispettando la polarit dei suoi terminali, poi lintegrato stabilizzatore IC2 che, come
potete vedere nel disegno dello schema pratico, va
collocato sopra alla piccola aletta di raffreddamento a forma di U e infine il trasformatore T1.
250
Vicino al ponte raddrizzatore RS1 inserite la morsettiera a 3 poli per entrare con il cordone di rete
dei 220 volt e quella a 2 poli che vi servir per collegare linterruttore di accensione S2.
Ora inserite nel suo zoccolo lintegrato IC1, rivolgendo la tacca di riferimento a forma di U verso il
condensatore poliestere C14.
Nelle piste sulle quali vanno saldati i fili da collegare alla boccola dellantenna, allo spinotto femmina dellaltoparlante, ai potenziometri, al doppio
deviatore S1 e allo strumentino MA, inserite quei
piccoli chiodini capifilo che troverete nel kit.
A questo punto potete prendere il pannello frontale del mobile che risulta gi forato e fissare su questo lo strumentino microamperometro, con un po
di scotch o una goccia di attaccatutto, poi i tre potenziometri e il doppio deviatore S1.
Servendovi di un seghetto, accorciate i perni plastici dei due potenziometri R22-R15, per evitare di
avere due manopole pi distanziate dal pannello rispetto a quella del potenziometro R18.
Tra le due resistenze R9-R11 inserite il filtro ceramico FC1 che ha il corpo di colore giallo.
Con degli spezzoni di filo isolato in plastica, collegate i terminali di questi componenti fissati sul pannello, ai chiodini capifilo applicati in precedenza sul
circuito stampato.
Vi consigliamo di eseguire questa operazione soltanto dopo aver fissato il circuito stampato sul piano del mobile con i distanziatori plastici con base
autoadesiva che troverete allinterno del kit.
Cercate di eseguire accuratamente questi collegamenti in modo da ottenere un buon risultato estetico.
Completate tutte queste operazioni, prendete la piccola cassa acustica entro la quale collegato laltoparlante, poi spellate le estremit del cavetto che
fuoriesce da essa e saldatele sui due terminali dello spinotto maschio jack come illustrato in fig.385.
Controllate che i due fili non entrino in cortocircuito perch se questo avviene, il vostro altoparlante
non potr funzionare.
Ora potete prendere il pannello posteriore plastico del mobile e praticare su questo tre fori, uno del
diametro di 8 mm per passare con il cordone di rete dei 220 volt e due fori del diametro di 6 mm per
fissare la boccola dellantenna e la presa femmina entro la quale andr inserito lo spinotto maschio
dellaltoparlante.
Anche quando collegherete i due fili per laltoparlante alla presa femmina fissata sul pannello posteriore, uno lo dovrete collegare al terminale posto vicino al pannello e laltro al terminale presente sul lato opposto come visibile in fig.383.
TARATURA del RICEVITORE
Anche se inserendo un filo lungo 3-4 metri nella
boccola dellantenna riuscirete a captare qualche
emittente, per ottenere la massima sensibilit dovete necessariamente tarare i nuclei delle due medie frequenze siglate MF1-MF2.
Quando eseguirete questa taratura, dovete aver
gi fissato il circuito stampato allinterno del mobile, per evitare di toccare involontariamente le piste di rame poste sotto alle due morsettiere a 3 e
2 poli nelle quali presente la tensione di rete dei
220 volt.
Per eseguire questa taratura occorre solo un piccolo cacciavite.
1 - Inserite nella boccola antenna un filo lungo 34 metri o anche pi, tenendolo possibilmente in posizione verticale.
CAVETTO SCHERMATO
Fig.385 Dalla piccola Cassa Acustica, contenente laltoparlante, fuoriesce un sottile cavetto schermato. Dopo aver spellato la sua estremit in modo da separare i due fili, dovete
saldare questultimi sui terminali del connettore jack maschio inserito nel kit. Arrotolate
bene i sottili fili della calza di schermo per evitare che ne rimanga qualcuno volante.
251
Fig.386 Per tarare questo ricevitore dovete ruotare la manopola R22 a met corsa e spostare la leva del deviatore S1 sulla posizione S-Meter.
Dopo aver inserito un filo nella boccola antenna,
ricercate tramite il potenziometro R18 della Sintonia una emittente, poi ruotate il nucleo della MF2
e quello della MF1 fino a far deviare verso destra
la lancetta dello strumento. Pi lunga risulter
lantenna pi la lancetta devier a destra.
4 3 210
07 5
12
3
20 1
VU
252
Completate tutte queste operazioni, il ricevitore risulta gi tarato, ma per ottenere la massima sensibilit dovete ritoccare i nuclei della MF2 e della
MF1 su un segnale molto debole.
Captata una emittente che far deviare la lancetta
dello strumento su 1/4 di scala, ruotate di poco in
senso orario o antiorario il nucleo della MF2 per vedere se la lancetta dello strumento devia maggiormente, poi il nucleo della MF1, non dimenticando
di correggere laccordo tramite il potenziometro lineare R22.
Ottenuta la massima deviazione della lancetta dello strumento, potete chiudere il mobile perch la
taratura completata.
Costo di tutti i componenti necessari per realizzare la supereterodina per Onde Medie LX.5039
(vedi fig.383), cio circuito stampato, trasformatore di alimentazione, strumento V-Meter, box con altoparlante, transistor, MF, potenziometri, manopole, cordone di alimentazione per la tensione di rete, esclusi il mobile e la mascherina serigrafata
Lire 75.000
Euro 38,73
Costo del mobile MO.5039 completo di mascherina forata e serigrafata
Lire 23.000
Euro 11,88
Costo del solo circuito stampato LX.5039
Lire 11.800
Euro 6,09
Tutti prezzi sono gi comprensivi di IVA. Coloro
che richiedono il kit in contrassegno, dovranno aggiungere le spese postali richieste dalle P.T. che si
aggirano intorno a L.7.000 Euro 3,62 per pacco.
254
ESCE
0,05 W
ENTRA
0,05 W
ESCE
0,315 W
ENTRA
0,315 W
ESCE
1,987 W
ENTRA
1,987 W
ESCE
12,53 W
OSCILLATORE
GAIN 8dB
GAIN 8dB
GAIN 8dB
1 AMPLIF.
2 AMPLIF.
FINALE
Fig.387 Applicando gli 0,05 watt erogati da uno stadio oscillatore sullingresso di uno stadio amplificatore che guadagna 8 dB, dalla sua uscita preleverete 0,315 watt.
Applicando questi 0,315 Watt sullingresso di un secondo stadio amplificatore che guadagna sempre 8 dB, dalla sua uscita preleverete 1,987 watt. Per aumentare questa potenza necessario aggiungere un terzo stadio e, se anche questo guadagna 8 dB, dalla
sua uscita preleverete 12,53 watt. Consultando la Tabella N.22 potete desumere che un
guadagno di 8 dB corrisponde ad un aumento di potenza di 6,31 volte.
TABELLA N.20
L1
L2
C
potenza max
Transistor
impedenza
Base
impedenza
Collettore
B
E
C
B
E
Fig.388 Il segnale RF generato da uno stadio oscillatore si pu prelevare per via INDUTTIVA, avvolgendo due o tre spire (vedi
L2) sul lato freddo di L1.
L1
C1
C
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
15
20
30
40
50
60
70
80
90
100
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
watt
70
36
24
18
14
12
11
8,5
8,0
7,8
5,0
3,6
2,4
1,8
1,5
1,2
1,0
0,9
0,8
0,7
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
110
60
40
30
23
20
19
14
13
12
8,0
6,0
4,0
3,0
2,5
2,0
1,6
1,4
1,3
1,1
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
ohm
B
E
E
Nota: Questa Tabella, anche se soltanto indicativa, serve ad evidenziare che limpedenza
di Base di un transistor RF sempre minore
rispetto a quella del suo Collettore.
Questi valori sono approssimativi perch il valore dimpedenza varia da transistor e transistor
ed in base al valore della tensione di alimentazione e a quello della frequenza di lavoro.
255
Z ohm =
Quindi se un transistor alimentato con una tensione massima di 18 volt eroga una potenza RF di 7
watt, limpedenza del suo Collettore sar di circa:
[(18 x 18) : (7 + 7)] = 23 ohm
Se un altro transistor alimentato con una tensione
massima di 15 volt, eroga sempre una potenza
RF di 7 watt, limpedenza del suo Collettore risulter di circa:
[(15 x 15) : (7 + 7)] = 16 ohm
Dobbiamo far presente che il valore dimpedenza
di Collettore, varia non solo al variare della tensione di alimentazione ma anche al variare della
frequenza di lavoro.
Poich pochi hanno spiegato come si deve procedere per adattare due diversi valori dimpedenza,
comprensibile che coloro che passano dalla bassa frequenza allalta frequenza non riescano a
comprendere per quale motivo, amplificando un
segnale RF, la potenza anzich aumentare si riduca.
Vcc x Vcc
Watt + Watt
intuitivo che accostando due tubi di diverso diametro (vedi fig.391) per far passare dellacqua da
un contenitore ad un altro, molta di questa andr
dispersa.
Per evitare tale dispersione, la soluzione ideale
sarebbe quella di utilizzare due tubi dello stesso
diametro, ma poich ci non possibile, necessario procurarsi dei raccordi che provvedano a collegare questi diversi diametri (vedi fig.392).
In alta frequenza un raccordo in grado di adattare una bassa impedenza ad unalta impedenza o
viceversa, si realizza con due compensatori e una induttanza (vedi figg.393-394).
I due compensatori siglati C1-C2 vanno rivolti
sempre verso limpedenza pi alta, mentre linduttanza L1 verso quella pi bassa.
Per conoscere quanta potenza si perderebbe in
presenza di un disadattamento di impedenza si
pu usare questa formula:
[(Z maggiore : Z minore) x 2] 1
Z = il valore dimpedenza espresso in ohm.
256
Per spiegarvi che cosa significa adattare una impedenza, vi proponiamo un esempio idraulico.
Paragoniamo il transistor ad un contenitore provvisto sullingresso di un tubo di piccolo diametro
perch bassa risulta la sua impedenza e in uscita di un tubo di grande diametro perch alta risulta la sua impedenza.
OX
1 AMPL.
PERDITA
2 AMPL.
PERDITA
PERDITA
Fig.391 Poich limpedenza di Collettore sempre maggiore rispetto a quella di Base del
transistor che dovr amplificare il segnale, non adattando queste due diverse impedenze
si avranno sempre delle perdite, come quelle che si avrebbero se, per trasferire dellacqua da un contenitore allaltro, venissero utilizzati due tubi di diametro diverso.
OX
1 AMPL.
RACCORDO
RACCORDO
2 AMPL.
RACCORDO
Fig.392 Per evitare tutte queste perdite di trasferimento, dovete usare dei raccordi in
grado di adattare un diametro maggiore con un diametro minore o viceversa. In alta frequenza, questi raccordi adattatori dimpedenza sono sempre composti da due compensatori e una induttanza come potete vedere illustrato nelle figg. 393-394.
Ammesso che limpedenza duscita dello stadio oscillatore risulti di 130 ohm e che il segnale venga applicato sulla Base di un primo transistor da
1 watt, che ha una impedenza di circa 70 ohm come qui sotto riportato:
C1
L1
ALTA
IMPEDENZA
BASSA
IMPEDENZA
C2
RACCORDO
L1
BASSA
IMPEDENZA
C1
C2
ALTA
IMPEDENZA
RACCORDO
Fig.394 Per adattare una BASSA impedenza ad unALTA impedenza, necessario applicare il segnale sulla induttanza L1 e prelevarlo dal compensatore C1.
257
TABELLA N.21
258
moltiplicatore
per le perdite
moltiplicatore
per le perdite
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
1,6
1,7
1,8
1,9
2,0
2,1
2,2
2,3
2,4
2,5
2,6
2,7
2,8
2,9
3,0
3,1
3,2
3,3
3,4
3,5
3,6
3,7
3,8
3,9
4,0
4,1
4,2
4,3
4,4
4,5
0,000
0,002
0,008
0,017
0,030
0,040
0,053
0,067
0,082
0,096
0,111
0,126
0,140
0,155
0,169
0,184
0,197
0,211
0,224
0,237
0,250
0,260
0,270
0,286
0,298
0,309
0,319
0,330
0,340
0,350
0,360
0,370
0,380
0,390
0,397
0,405
4,6
4,7
4,8
4,9
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
0,414
0,422
0,430
0,437
0,445
0,479
0,510
0,538
0,563
0,585
0,605
0,623
0,640
0,650
0,670
0,695
0,716
0,735
0,751
0,766
0,778
0,790
0,800
0,810
0,819
0,826
0,833
0,840
0,844
0,852
0,857
0,861
0,867
0,870
0,874
Fig.395 Nella prima colonna di questa Tabella riportato il valore di SWR o ROS (onde
stazionarie) che si ottiene collegando due diversi valori dimpedenza e nella seconda colonna il fattore di moltiplicazione da utilizzare per calcolare le perdite.
Z magg
x2 1
Z min
OSCILLATORE
Z=8
ENTRA
0,142 W
Z=5
ESCE
0,883 W
Z = 60
ENTRA
0,14 W
Z = 36
ESCE
0,252 W
Z = 110
ENTRA
0,04 W
Z = 70
Z = 130
ESCE
0,05 W
GAIN 8dB
GAIN 8dB
GAIN 8dB
1 AMPLIF.
2 AMPLIF.
FINALE
ESCE
0,896 W
Fig.397 Realizzando lo schema di fig.387 che permetteva di prelevare dallultimo transistor una potenza di 12,53 watt, senza adattare nessuna impedenza, dallultimo transistor
prelevereste solo 0,896 watt, cio quasi la stessa potenza presente sul Collettore del secondo stadio amplificatore. Nel testo vi spieghiamo come calcolare le perdite causate da
un disadattamento dimpedenza.
[(60 : 5,0) x 2] 1 = 23
259
Verso il Collettore che ha una impedenza maggiore, va collegato il condensatore C1, mentre verso la Base del transistor amplificatore che ha una
impedenza minore, va collegata la bobina L1.
Per sapere quando questi due valori dimpedenza
risultano perfettamente adattati, si procede normalmente per via sperimentale.
In serie al Collettore del transistor amplificatore si
collega un milliamperometro (vedi fig.399), poi si
tarano i due compensatori C1-C2 fino a trovare la
capacit che fa assorbire al transistor la sua massima corrente.
Riferendoci allesempio dei tubi idraulici di fig.392,
possiamo affermare che il compensatore C1 serve
per adattare il filtro al diametro maggiore, mentre
il compensatore C2 serve per adattare il filtro al
diametro minore.
La bobina L1 collegata verso la Base serve per
accordare la frequenza di lavoro.
Infatti, come vi abbiamo spiegato a proposito delloscillatore a quarzo siglato LX.5038 pubblicato nella Lezione N.25, se questa bobina non ha i microhenry richiesti, anzich sintonizzarsi sulla frequenza fondamentale pu sintonizzarsi su una frequenza armonica, cio su una frequenza doppia
rispetto alla fondamentale.
Questa caratteristica pu essere sfruttata solo nel
caso si voglia duplicare la frequenza prelevata
dalluscita dello stadio oscillatore.
Ad esempio, per trasmettere sulla frequenza di 96
MHz, potremo utilizzare un quarzo che oscilli sui
260
ALTA
IMPEDENZA
C1
BASSA
IMPEDENZA
L1
ALTA
IMPEDENZA
C1
C
B
L1
BASSA
IMPEDENZA
10
20
30
40
50
mA
C
B
B
E
E
C2
Fig.398 Per trasferire il segnale prelevato da un Collettore verso la Base di un transistor amplificatore, dovete rivolgere il compensatore C1
verso il Collettore e la induttanza L1
verso la Base.
E
E
C2
24 MHz
48 MHz
C1
96 MHz
C1
L1
C2
OSCILLATORE
96 MHz
C1
L1
C2
1 AMPLIF.
L1
C2
2 AMPLIF.
Fig.400 Se la bobina L1 ha un numero insufficiente di spire, anzich accordarsi sulla frequenza fondamentale si accorder su una frequenza armonica. Questa caratteristica pu
essere utilizzata per duplicare una frequenza. Ad esempio, nel caso di uno stadio oscillatore che genera una frequenza di 24 MHz, se userete una bobina L1 con poche spire potrete accordare il primo filtro sui 48 MHz, quindi potrete accordare il secondo e terzo filtro sui 96 MHz. Tarando un filtro su una frequenza armonica, sulluscita otterrete una potenza minore rispetto a quella che otterreste se questi filtri venissero tarati sulla frequenza fondamentale generata dallo stadio oscillatore.
Calcolare il valore della induttanza di un filtro adattatore alquanto difficile, perch non si conoscono quasi mai il valore dimpedenza di Collettore e di Base dei transistor utilizzati.
261
TESTER in Volt
OHM
x100x1K
x10
x1
Service
30A
0,3A
3mA
BASSA
IMPEDENZA
30mA
0,3A
15V
50V
150V
500V
1KV
3A 1,5KV max
SONDA LX 5037
C1
C2
50 51 ohm
ATARTNE
DS1
B
E
COM
ATICSU
L1
ALTA
IMPEDENZA
1,5V
5V
JAF1
R1 R2
C1 C2 C3 C4
R3
Fig.401 Per adattare limpedenza duscita di un transistor sul valore di 50-75 ohm del cavo coassiale, dovete collegare la bobina L1 verso il Collettore e il compensatore C1 verso una Sonda di Carico che presenti sullingresso una resistenza da 50 o 75 ohm.
Maggiore la tensione che leggeremo sulla sonda di carico, maggiore risulter la potenza RF che
preleveremo dalluscita del transistor.
Non dovete mai sostituire queste resistenze a carbone con delle resistenze a filo, perch il loro filo
interno al nichel-cromo, risultando sempre avvolto a spirale, si comporta come una bobina: di conseguenza, tarando i compensatori presenti nel filtro adattatore, la frequenza duscita viene accordata sui microhenry di questa bobina.
Non conoscendo il valore dimpedenza di Collettore del transistor e nemmeno i valori della capacit
parassita del circuito stampato e dellaletta di raffreddamento, ecc., vi renderete conto che calcolare il valore di L1 in microhenry non semplice,
quindi vi conviene sempre procedere per via sperimentale.
R = il valore ohmico della resistenza collegata allingresso della sonda di carico. Se tale
resistenza di 50 ohm, poich questo valore va
raddoppiato otterremo 50 + 50 = 100, quindi la
nostra formula pu essere semplificata come
segue:
262
Pertanto, se sul tester leggeremo 17,5 volt, possiamo affermare che questo transistor fornisce in
uscita una potenza di circa:
[(17,5 x 17,5) : 100] = 3 watt
Se invece leggeremo una tensione di 20 volt, questo transistor fornisce una potenza di circa:
[(20 x 20) : 100] = 4 watt
Per calcolare la potenza RF che un transistor finale in grado di erogare si potrebbe usare anche
questa formula (vedi fig.403):
watt = (mA x volt) : 1.000
Watt =
VxV
R+R
Fig.403 Se conoscete quanti mA assorbe lo stadio finale e i volt di alimentazione, potete calcolare i watt erogati utilizzando questa formula.
Poich il rendimento di un transistor
non supera mai l80%, la potenza calcolata va moltiplicata per 0,8.
ma poich il rendimento di un transistor non supera mai l80% della potenza assorbita, i watt calcolati vanno moltiplicati per 0,8.
Quindi se abbiamo un transistor che alimentato con
12 volt assorbe 420 mA, in teoria questo dovrebbe fornire una potenza di:
(420 x 12) : 1.000 = 5,04 watt
Considerando un rendimento dell80%, la reale
potenza che otterremo si aggirer intorno ai:
5,04 x 0,8 = 4 watt
IL TRANSISTOR amplificatore di POTENZA
Per elevare la debole potenza erogata da uno stadio oscillatore, prima di scegliere un transistor
amplificatore necessario conoscere questi dati:
1
2
3
4
massima
massima
massima
massimo
FREQUENZA DI LAVORO
Il transistor da utilizzare deve essere scelto con una frequenza di taglio maggiore rispetto alla frequenza che si desidera amplificare.
La frequenza di taglio la frequenza limite che il
transistor riesce ad amplificare.
Fig.402 Leggendo i volt che fuoriescono dalla sonda di carico (vedi fig.401),
potete calcolare la potenza in watt utilizzando la formula qui riportata.
Il valore R espresso in ohm, quello della resistenza applicata sullingresso della sonda di carico (50 o 75 ohm).
Watt =
mA x V
1.000
263
che scegliere dei transistor da 15-20 watt che presentano il vantaggio di non danneggiarsi se inavvertitamente viene tolto il carico dalla loro uscita.
Se scegliete un transistor da 15-20-30 watt non
pensate di prelevare dalla sua uscita queste potenze, perch come vi spiegheremo, tutto dipende
dal suo guadagno in dB e dalla potenza che viene applicata sulla sua Base.
TENSIONE DI LAVORO
Questo dato ci indica qual la massima tensione
che possiamo applicare sul Collettore di un transistor RF per non danneggiarlo.
Come noterete, alcuni transistor possono essere alimentati con tensioni di 15-18 volt ed altri con tensioni di 24-30 volt.
264
Fig.405 Se il trasmettitore viene modulato in AM, dovete alimentare il transistor finale con una tensione che risulti
pari alla MET della sua tensione massima di lavoro, perch la modulazione
far aumentare i volt sul Collettore.
Quando un transistor finale viene modulato in ampiezza, il segnale BF si somma al segnale RF,
quindi la tensione presente sul Collettore raddoppia come evidenziato in fig.406.
GUADAGNO in dB
Questo dato, sempre espresso in dB con la voce
Gain Power RF o Gpe, indica di quante volte viene amplificata la potenza applicata sulla Base di
un transistor RF.
Se abbiamo due transistor in grado di erogare entrambi una potenza di 20 watt:
transistor da 20 watt Gain Power 7 dB
transistor da 20 watt Gain Power 12 dB
Fig.406 Quando un transistor finale viene modulato in AM, la tensione del segnale BF si somma a quella gi presente sul Collettore, quindi se il transistor
viene alimentato con 15 volt, sul suo
Collettore giungeranno 30 volt.
0,05 W
20 W
0,05 W
0,25 W
AMPLIF.
OSCILLATORE
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
dB
dB
dB
dB
dB
dB
dB
dB
dB
dB
AMPLIF.
4W
20 W
20 W
GAIN 7 dB
AMPLIF.
TABELLA N.22
Gain
Power
0,79 W
GAIN 12 dB
GAIN 7 dB
OSCILLATORE
20 W
Fattore di
moltiplicazione
3,98
5,00
6,31
7,94
10,00
12,59
15,87
19,92
25,12
31,62
1,26 W
20 W
20 W
GAIN 12 dB
AMPLIF.
Fig.410 Per prelevare la massima potenza dalluscita di un transistor da 20
watt che ha un guadagno di 12 dB, dovete applicare sul suo ingresso una potenza di soli 1,26 watt.
4W
20 W
63,48W
GAIN 12 dB
AMPLIF.
265
0,05 W
OSCILLATORE
0,199 W
0,79 W
3,96 W
GAIN 6 dB
GAIN 6 dB
GAIN 7 dB
1 AMPLIF.
2 AMPLIF.
FINALE
Fig.412 Conoscendo il guadagno in dB di uno stadio amplificatore, potete calcolare quanti watt riuscirete a prelevare dalla sua uscita. Se lo stadio oscillatore eroga 0,05 watt e il
primo stadio guadagna 6 dB, dalla sua uscita preleverete 0,199 watt, se il secondo stadio
guadagna sempre 6 dB, dalla sua uscita preleverete 0,79 watt e se lultimo stadio guadagna 7 dB, dalla sua uscita preleverete 3,96 watt.
0,05 W
OSCILLATORE
0,5 W
5W
31,55 W
GAIN 10 dB
GAIN 10 dB
GAIN 8 dB
1 AMPLIF.
2 AMPLIF.
FINALE
Fig.413 Utilizzando dei transistor con un guadagno maggiore, in uscita otterrete una potenza maggiore. Se il primo stadio, anzich guadagnare 6 dB ne guadagna 10, dalla sua
uscita preleverete 0,5 watt, se il secondo stadio guadagna nuovamente 10 dB, dalla sua
uscita preleverete 5 watt e se lultimo stadio guadagna solo 8 dB, dalla sua uscita preleverete ben 31,55 watt (vedi Tabella N.22).
Nel caso del transistor da 20 watt che ha un guadagno di 7 dB (vedi fig.409), per ottenere in uscita questa potenza dovremo applicare sulla sua Base un segnale di: 20 : 5,00 = 4 watt
Nel caso del transistor da 20 watt che ha un guadagno di 12 dB (vedi fig.410), per ottenere in uscita questa potenza dovremo applicare sulla sua
Base un segnale di: 20 : 15,87 = 1,26 watt
266
Infatti, se paragoniamo un transistor ad una lampadina e la potenza di pilotaggio alla tensione che
occorre applicare sul suo filamento, intuitivo dedurre che se alimentiamo una lampadina da 12 volt
con una tensione maggiore, questa non potr resistere per molto tempo, quindi si brucer.
1.000 pF
100 pF
10 F
100.000 pF
1.000 pF
C
B
E
Fig.414 Sullestremit della bobina di accordo di uno stadio amplificatore, troverete sempre pi condensatori di diversa capacit, tutti collegati a massa.
C
B
E
Di primo acchito si potrebbe pensare che gi il solo condensatore da 100.000 pF, che ha una irrisoria XC di 0,053 ohm, sia pi che sufficiente per
scaricare a massa qualsiasi residuo RF.
Forse pochi sanno che in un condensatore esiste
la ESR (Equivalente Serie Resistenza), che si pu
considerare una resistenza teorica posta in serie
alla sua capacit (vedi fig.417).
MASSA
Fig.415 Le estremit di questi condensatori vanno sempre collegate alla stessa pista
di massa che va ad alimentare lEmettitore
del transistor.
267
C
B
MASSA
CX
ESR
Usando dei condensatori con tensioni minori, questi si surriscalderanno generando delle perdite di
potenza.
Per concludere aggiungiamo che il transistor finale di potenza non deve mai funzionare senza carico, quindi alla sua uscita dovr sempre risultare
collegata una sonda di carico da 50-75 ohm o un
cavo coassiale che porti il segnale RF verso lantenna trasmittente.
1.000 pF
0,053 ohm
10 F
53 ohm
5,3 ohm
268
C
B
E
Fig.418 Collegando in parallelo pi condensatori di diversa capacit, si riduce il valore totale di questa ESR.
Fig.419 Poich la sola teoria non sufficiente a comprendere come si comporta uno stadio amplificatore RF, vi spiegheremo come montare un piccolo trasmettitore in gamma
27 MHz ed anche come tararlo per ottenere in uscita la sua massima potenza.
Questo trimmer stato sostituito con una resistenza fissa da 68.000 ohm (vedi R1), perch questo valore ci permette di far assorbire al transistor
TR1 i richiesti 10 mA.
Il segnale RF presente sul terminale Source del fet
FT1, viene applicato sulla Base del transistor amplificatore TR2 per mezzo del filtro C7-C9-L1 che,
come avrete intuito, serve per adattare limpedenza duscita del fet allimpedenza di Base del transistor TR2.
SCHEMA ELETTRICO
Lo schema elettrico di questo trasmettitore, completo del relativo elenco componenti, appare riprodotto in fig.421.
Iniziamo a descriverlo dallo stadio oscillatore
composto dal transistor TR1 e dal fet FT1, che, come noterete, identico agli schemi riportati nelle
figg.337-344 della Lezione N.25.
In questo stadio oscillatore manca il trimmer R1,
che negli schemi della Lezione N.25 utilizzavamo
solo per tarare lassorbimento di TR1 sui 10 mA.
269
270
=
=
=
=
=
20 volt
400 mA
1 watt
200 MHz
11 dB circa
R5
C1
C2
C3
C8
JAF1
FT1
C4
R1
C7
S
C
B
TR1
JAF2
R4
TP1
XTAL
R2
C6
R3
C5
R6
Anche in questo filtro il primo compensatore stato sostituito dal condensatore C14 da 10 pF, perch in fase di collaudo abbiamo constatato che per
adattare limpedenza di Collettore del transistor
TR2 alla Base del transistor TR3 bisogna inserire
questa esatta capacit.
Il secondo compensatore C15 serve per correggere le eventuali tolleranze della bobina L2.
Sapendo che lo stadio oscillatore fornisce in uscita una potenza di circa 0,05 watt, utilizzando un
transistor che ha un guadagno di 11 dB riusciremo
a prelevare dal suo Collettore una potenza di circa:
Con un guadagno di circa 9 dB, la potenza applicata sulla Base deve essere moltiplicata per 7,94
(vedi Tabella N.22), quindi dal Collettore riusciremo a prelevare una potenza di circa:
Questi 4,99 watt sono teorici perch, considerando che il rendimento di un transistor non riesce
mai a superare l80%, la reale potenza RF che otterremo si aggirer intorno ai:
Per aumentare questa potenza di 0,629 watt necessario amplificarla con un secondo transistor e,
a tale scopo, abbiamo utilizzato un NPN tipo D44C8
che presenta le seguenti caratteristiche:
tensione alimentazione
max corrente Collettore
massima potenza RF
frequenza taglio
guadagno in potenza
=
=
=
=
=
60 volt
4 amper
20 watt
35 MHz
9 dB circa
Per adattare limpedenza di Collettore del transistor TR2 allimpedenza di Base del transistor TR3,
abbiamo utilizzato un secondo filtro adattatore
composto da C14-C15-L2.
J1
R7
C12
C16
C13
12 V.
C25
C17
JAF3
L2
TR2
L1
C24
J2
VERSO IL DIPOLO
C11
FILTRI PASSA-BASSO
L3
C14
C
L4
TR3
E
C15
L6
C20 C21
C22 C23
C9
C10
R8
L5
C19
C18
R10
R9
JAF4
Fig.421 Schema elettrico completo del trasmettitore per la gamma dei 27 MHz in grado di
erogare una potenza RF di circa 3 watt.
B
E
C
2N2222
S
G
D
J 310
B C E
2N4427
D44C8
271
Questo doppio filtro passa-basso serve per attenuare tutte le frequenze armoniche presenti sul
Collettore del transistor TR3.
Infatti non bisogna dimenticare che anche se la nostra frequenza fondamentale di 27 MHz, sul Collettore del transistor TR3 risulteranno sempre presenti delle frequenze armoniche che sono dei
multipli di 27 MHz (vedi fig.423):
questo filtro passa-basso provveder ad attenuarle di ben 3.981 volte, quindi la prima armonica dei 54 MHz non giunger pi sullantenna con
1,2 watt, ma con soli:
1,2 : 3.981 = 0,0003 watt
27 x 2 = 54 MHz
27 x 3 = 81 MHz
27 x 4 = 108 MHz
Anche se queste frequenze armoniche hanno una potenza minore rispetto alla frequenza fondamentale, bisogna sempre evitare che giungano
sullantenna trasmittente perch, se venissero irradiate, creerebbero delle interferenze in tutti i ricevitori presenti nelle vicinanze.
Applicando sulluscita del trasmettitore un doppio
filtro passa-basso, questo lascer passare la sola frequenza fondamentale dei 27 MHz, ma non le
sue armoniche (vedi fig.424).
Questo doppio filtro provvede ad attenuare tutte
le armoniche di 36 dB.
Se questa misura in dB per voi ancora sconosciuta, vi consigliamo di consultare il nostro volume Nuova Elettronica Handbook e a pag.64 scoprirete che 36 dB equivalgono ad una attenuazione in potenza di ben 3.981 volte.
272
27 MHz
27 MHz
54 MHz
81 MHz
108 MHz
54 MHz
81 MHz
108 MHz
L1
Fig.425 FILTRO
ENTRATA
C1
C1
PASSA-BASSO
USCITA
H x (pF x 2)
Precisiamo che la frequenza di taglio non critica, quindi anche se utilizziamo una bobina con una induttanza di 0,5 microhenry e due condensatori da 100 pF, il filtro provveder sempre ad attenuare tutte le sue armoniche.
Per conoscere la frequenza di taglio che si ottiene
con 0,5 microhenry e 100 pF, potremmo utilizzare la formula seguente:
FT in MHz = 318 : [microH x (pF x 2)]
Pertanto, questo filtro inizier ad attenuare tutte
le frequenze che risultano maggiori di:
318 : [0,5 x (100 x 2)] = 31,8 MHz
Quindi la frequenza fondamentale dei 27 MHz
giunger sullantenna senza nessuna attenuazione, mentre la prima armonica dei 54 MHz giunger sullantenna notevolmente attenuata.
Un filtro passa-basso composto da una sola bobina e da due condensatori (vedi C20-L5-C21)
provvede ad attenuare tutte le armoniche di soli
18 dB, pari ad una riduzione in potenza di 63,10
volte, ma poich ne abbiamo collegati 2 in serie
otterremo una riduzione in potenza di ben:
63,10 x 63,10 = 3.981,6 volte
che corrispondono ad una attenuazione di 36 dB.
273
Per realizzare lo stadio modulatore abbiamo utilizzato un integrato TDA.2002 perch, come potete
vedere in fig.427, al suo interno presente uno stadio amplificatore BF completo, composto da ben
24 transistor in grado di erogare in uscita una potenza di circa 2 watt.
Il segnale BF prelevato dal microfono giunge sul
trimmer R4, il cui cursore risulta collegato al piedino dingresso 1 del TDA.2002.
STADIO di MODULAZIONE
Il trasmettitore riprodotto in fig.421 irradia il solo
segnale RF, quindi se vogliamo inviare a distanza
la nostra voce, oppure della musica, dovremo modulare questo segnale RF con un segnale di BF.
Per modulare in ampiezza, vale dire in AM, un segnale RF occorre un amplificatore BF in grado di
erogare una potenza in watt leggermente minore
rispetto ai watt RF generati dallo stadio finale del
trasmettitore.
Quando dal secondario del trasformatore T1 fuoriesce la semionda positiva del segnale BF, questa fa aumentare la tensione sul Collettore del transistor pilota e del transistor finale.
Quando dal secondario del trasformatore T1 fuoriesce la semionda negativa del segnale BF, questa fa diminuire la tensione sul Collettore del tran-
JAF1
C5
12 V.
C6
R1
C3
C2
IC1
C4
1
S.
MICROF.
C8
4
R2
R3
T1
2
3
R6
C1
R4
M.
R8
R5
C9
C7
USCITA
R7
274
Fig.426 Schema elettrico dello stadio amplificatore BF che utilizzerete per modulare in AM (modulazione dampiezza) il segnale RF del trasmettitore.
ELENCO COMPONENTI LX.5041
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
C1
C2
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
10.000 ohm
47.000 ohm
100 ohm
100.000 ohm trimmer
22 ohm 1/2 watt
2.200 ohm 1/2 watt
10 ohm 1/2 watt
10 ohm 1/2 watt
100 pF ceramico
1.000 pF poliestere
C3 = 220.000 pF poliestere
C4 = 1 microF. poliestere
C5 = 100.000 pF poliestere
C6 = 100 microF. elettrolitico
C7 = 470 microF. elettrolitico
C8 = 1.000 microF. elettrolitico
C9 = 100.000 pF poliestere
JAF1 = impedenza VK.200
IC1 = integrato TDA.2002
T1 = trasform. mod. TM.5041
Microf. = microfono preamplificato
4
2
4
3
TDA 2002
3
Fig.427 Schema elettrico interno del TDA.2002 e connessioni dei suoi terminali.
Il segnale amplificato in potenza presente sul piedino duscita 4 del TDA.2002, anzich essere applicato ad un normale altoparlante viene applicato sullavvolgimento primario del trasformatore T1
e poi prelevato dal suo secondario che lo invia sul
Collettore dei transistor TR2-TR3.
REALIZZAZIONE PRATICA TX
Prima di iniziare il montaggio consigliamo di avvolgere le bobine L1-L2-L3-L4-L5-L6 sui nuclei toroidali di colore giallo-grigio che troverete nel kit.
Assieme ai nuclei troverete anche due rocchetti di
filo smaltato di rame da 0,30 e 0,50 mm.
Bobine L1-L2 = sui due nuclei pi piccoli del diametro di 8 mm, avvolgete 17 spire con filo di rame da 0,30 mm.
Dal rocchetto di filo di rame smaltato da 0,30 mm
tagliate uno spezzone lungo 30 centimetri e poi
avvolgete sul nucleo le 17 spire richieste.
Completato lavvolgimento tagliate leccedenza del
filo, raschiatene le estremit con un po di carta
vetrata per asportare lo smalto isolante e depositate sul filo nudo un leggero strato di stagno.
Bobina L3 = sempre su uno dei nuclei piccoli del
diametro di 8 mm avvolgete 27 spire con filo di rame da 0,30 mm.
Dal rocchetto di filo di rame smaltato da 0,30 mm
tagliate uno spezzone lungo 50 centimetri e poi
avvolgete sul nucleo le 27 spire richieste.
Completato lavvolgimento, tagliate leccedenza del
filo, raschiatene le estremit con un po di carta
vetrata per togliere lo smalto isolante e depositate sul filo nudo un leggero strato di stagno.
Bobina L4 = sul nucleo di dimensioni maggiori, del
diametro di circa 13 mm, avvolgete 11 spire con
filo di rame da 0,50 mm.
Dal rocchetto di filo di rame smaltato da 0,50 mm
tagliate uno spezzone lungo 30 centimetri e poi
avvolgete sul nucleo le 11 spire richieste.
Completato lavvolgimento tagliate leccedenza del
filo, raschiatene le estremit con un po di carta
vetrata per togliere lo smalto isolante e depositate sul filo nudo un leggero strato di stagno.
275
L1 - L2
L3
17 SPIRE
27 SPIRE
L4
L5 - L6
11 SPIRE
8 SPIRE
12 V.
VERSO IL DIPOLO
R1
R5
R7
C1
JAF3
JAF1
Fig.429 Schema pratico di montaggio dello stadio trasmittente. Come potete notare, questo montaggio non presenta nessuna difficolt. Sul corpo del transistor TR2 andr applicata laletta di raffreddamento a raggiera, mentre il corpo del transistor finale TR3
andr fissato sullaletta a forma di U con una vite e un dado.
L3
C12 C13
J1
C16 C17
C23
J2
C11
C4
C2
R4
C5
L1
R2
JAF2
FT1
XTAL
C10
C3
R3
C6
R6
R9
C9
L6
L2
C19
L4
JAF4
R8
C7
C24
R10
C14
TR2
C8
TR1
276
C25
C22
L5
C15
TR3
C18
C21
TP1
C20
Realizzate tutte le bobine, potete prendere il circuito stampato LX.5040 ed iniziare a montare tutte le resistenze controllando il loro valore ohmico
tramite il codice dei colori.
I compensatori piccoli, che hanno il corpo di colore viola ed una capacit massima di 40 pF, vanno inseriti nelle posizioni indicate C9-C15-C18.
Proseguendo nel montaggio inserite vicino al transistor TR1 limpedenza blu JAF1 e vicino al transistor TR2 laltra impedenza blu JAF3.
In prossimit del quarzo collocate la piccola impedenza in ferrite siglata JAF2 e dietro laletta del
Il compensatore pi grande che ha il corpo di colore viola ed una capacit massima di 105 pF va
collocato nella posizione indicata C19.
Completata questa operazione, prendete le due bobine toroidali composte da 17 spire ed inseritele
nelle posizioni indicate L1-L2.
sura di questultima la lama di un cacciavite in modo da allargarla leggermente, poi infilare il corpo
del transistor nellaletta, quindi estrarre la lama del
cacciavite: poich laletta elastica, si restringer
bloccando il corpo del transistor.
ne dovete utilizzare uno solo. Se desiderate trasmettere sui 27,095 MHz inserite il primo quarzo,
se desiderate trasmettere sui 27,125 MHz inserite
il secondo quarzo.
Sul circuito stampato LX.5041 montate tutti i componenti richiesti disponendoli come visibile in
fig.430.
Come primi componenti, inserite le resistenze ed il
trimmer R4, poi i 5 condensatori poliestere e i 3
condensatori elettrolitici, rispettando la polarit +/
dei due terminali.
In prossimit della resistenza R8 inserite la piccola impedenza in ferrite siglata JAF1 e sulla sua de-
M.
277
R1
C8
S.
C2
M.
IC1
R6
R5
C1
JAF1
S.
12 V.
(mod.TM 5041)
C5
USCITA
R2
C3
R3
T1
R8
C7
C6
C9
R4
C4
R7
XL
Fig.430 Schema pratico di montaggio dello stadio modulatore. Prima di collegare il microfono al cavetto schermato, vi consigliamo di guardare la fig.431. Il trimmer R4 serve
per regolare la sensibilit del microfono (leggere testo).
MICROFONO
MASSA
SEGNALE
R1
R5
R7
J1
JAF3
JAF1
TESTER in Volt
C12 C13
C1
C11
C4
C2
R4
TR2
OHM
C14
C8
TR1
C5
C3
FT1
Service
C7
JAF2
R2
XTAL
C10
L1
R3
x100
2V
20V
50V
100V
200V
50mA
COM
TP1
C9
10V
0,5A
5mA
R8
C6
x1K
x10
x1
50A
0,5A
500V
1KV max
5A
R9
R6
ATARTNE
MASSA
ATICSU
DS1
SEGNALE
JAF1
R1 R2
C1 C2 C3 C4
R3
JAF1
278
R1
R5
R7
J1
C1
JAF3
TESTER in mA
C12 C13
C11
C4
C2
OHM
R4
TR2
C8
TR1
x100
x10
C14
Service
C5
C3
R3
L1
R2
JAF2
FT1
XTAL
C10
10V
20V
50V
0,5A
100V
5mA
C7
R8
COM
200V
50mA
0,5A
5A
C6
R6
x1K
2V
x1
50A
C9
500V
1KV max
R9
TP1
Fig.433 Tolta la sonda da TP1, collegate il tester commutato sulla portata 500 mA ai due
terminali J1, poi ruotate il compensatore C9 fino a leggere una corrente di 120-130 mA.
Questa taratura adatter limpedenza di FT1 a quella del transistor TR2.
Dopo aver fatto oscillare il quarzo, togliete la sonda di carico dai terminali TP1 e collegate un tester,
commutato sulla portata 500 mA CC, ai due terminali J1 (vedi fig.433).
Per collegare il microfono allingresso del modulatore dovete utilizzare uno spezzone di cavo schermato lungo circa 20-30 cm, collegando la sua calza di schermo alla pista di massa (M) del microfono e il filo centrale alla pista S.
Come potete vedere in fig.431, la pista di massa
facilmente individuabile perch collegata con
delle sottili piste alla carcassa metallica del microfono, mentre la pista S, dalla quale fuoriesce il
segnale di BF, risulta isolata.
Se per errore collegherete la calza di schermo del
cavetto schermato alla pista S, non riuscirete a prelevare dal microfono alcun segnale.
TARATURA del TRASMETTITORE
Completato il montaggio, se non tarerete tutti i
compensatori presenti nel circuito non riuscirete
a prelevare dalla sua uscita nessuna potenza.
La taratura unoperazione molto semplice, che
riuscirete a portare a termine in breve tempo seguendo tutte le istruzioni che ora vi forniamo.
Innanzitutto necessario far oscillare il quarzo inserito nello stadio oscillatore e per ottenere questa
condizione dovete ruotare il compensatore C1 posto in parallelo alla bobina JAF1.
Dopo aver collegato la sonda di carico LX.5037 ai
due terminali TP1 (vedi fig.432), ruotate lentamente il compensatore C1 fino a leggere sul tester una tensione di circa 3 volt.
279
TESTER in Volt
Fig.434 Per poter proseguire nella taratura, dovete realizzare una sonda di carico in grado di accettare sul suo ingresso una
potenza di circa 6 watt. Variando il valore delle resistenze R1R2-R3, potete realizzare questa sonda con una impedenza dingresso di 75 ohm oppure di 50 ohm.
DS1
OHM
x100x1K
x10
x1
Service
JAF1
R1
R2
R3
C1
30A
0,3A
3mA
INGRESSO
5075 ohm
C2 C3
C4
COM
30mA
0,3A
1,5V
5V
15V
50V
150V
500V
1KV
3A 1,5KV max
R4
280
JAF1
AL TESTER
DS1
SEGNALE
INGRESSO
5075 ohm
....05 XL
MASSA
C1 C2 C3 C4
R1
R2
R4
R3
riusciate a leggere sul tester 21 volt, la potenza erogata dal trasmettitore si aggirer intorno ai:
(21 x 21) : (75 + 75) = 2,94 watt
IMPORTANTE
Ricordate che alluscita del trasmettitore deve sempre risultare collegata una sonda di carico oppure il cavo coassiale alla cui estremit avrete gi
applicato il dipolo trasmittente. Se accendete il trasmettitore senza nessun carico, pu saltare il transistor finale TR3.
Togliendo dalluscita del trasmettitore il doppio filtro passa-basso, ottereste una tensione di circa
26 volt che, in teoria, corrispondono ad una potenza di:
(26 x 26) : (75 + 75) = 4,5 watt
Questo aumento di potenza si ottiene perch, alla potenza della frequenza fondamentale risulta
sommata anche la potenza delle frequenze armoniche che, non essendo state attenuate, vengono ovviamente misurate dalla sonda di carico.
TESTER in mA
Fig.437 Dopo aver collegato la sonda di carico LX.5042 alluscita del trasmettitore, dovete cortocircuitare i terminali J1,
poi collegare il tester commutato sulla portata 500 mA ai due
terminali J2 e ruotare il compensatore C15 fino a leggere una corrente di 340-360 mA. Ottenuta questa condizione, avrete adattato limpedenza di Collettore del transistor TR2
allimpedenza dingresso del transistor TR3.
OHM
x100
x1K
x10
2V
x1
10V
50A
Service
20V
0,5A
50V
5mA
COM
100V
50mA
200V
0,5A
5A
500V
1KV max
12 V.
281
J1
JAF3
PONTICELLO
L3
C12 C13
TR2
C14
TP1
....05 XL
L6
MASSA
C19
L4
R4
R3
C18
TR3
R2
C22
L5
C15
C1 C2 C3 C4
R1
JAF4
R8
R9
C24
R10
C10
TR2
JAF1
C23
C25
L2
DS1
SEGNALE
C16 C17
J2
C21
C20
TESTER in Volt
Fig.438 Dopo aver tarato il compensatore C15, cortocircuitate i due terminali J1-J2, poi collegate il tester commutato
sulla portata 20-25 volt fondo scala, alla sonda di carico
LX.5042, quindi tarate i due compensatori C18-C19 fino a
leggere sul tester la massima tensione.
Se utilizzate una sonda di carico da 50 ohm riuscirete a rilevare una tensione di circa 17-18 volt, mentre se utilizzate
una sonda di carico da 75 ohm riuscirete a rilevare una tensione di circa 21-22 volt.
OHM
x100
x10
Service
x1K
2V
x1
10V
20V
50A
50V
0,5A
5mA
COM
100V
50mA
200V
0,5A
5A
500V
1KV max
12 V.
PONTICELLO
J1
JAF3
PONTICELLO
L3
C12 C13
TR2
C14
TP1
MASSA
C19
R2
R4
R3
C22
L5
C15
C1 C2 C3 C4
R1
JAF4
C18
TR3
C21
C20
Sapendo che questo trasmettitore eroga una potenza che si aggira intorno ai 3 watt, vi serve una
sonda di carico che possa accettare sul suo ingresso una potenza di circa 6 watt.
Per realizzare questa sonda dovete montare sul circuito stampato LX.5042 (vedi fig.435) 3 resistenze
a carbone da 2 watt.
Per avere una sonda che abbia unimpedenza di
50 ohm dovete montare 3 resistenze da 150 ohm.
282
....05 XL
L6
L4
R8
R9
C24
R10
C10
TR2
JAF1
C23
C25
L2
DS1
SEGNALE
C16 C17
J2
Per irradiare nelletere il segnale RF del vostro trasmettitore vi serve unantenna irradiante e a questo scopo consigliamo di utilizzare un dipolo.
MICROFONO
12 V.
M.
R1
C2
M.
IC1
R6
R5
C1
JAF1
C8
S.
(mod.TM 5041)
C5
USCITA
C3
C7
R3
VERSO IL
DIPOLO
T1
R8
R2
C6
C9
R4
C4
R7
XL
PONTICELLO
R1
R5
R7
JAF3
JAF1
J1
L3
C12 C13
C1
C16 C17
C23
J2
C11
C4
C2
R4
TR1
C5
TR2
L1
FT1
XTAL
R2
R9
C9
C19
L4
JAF4
C22
L5
C18
C15
TR3
TP1
R6
L6
L2
R8
C7
C6
R10
C14
C10
C3
R3
C24
C25
C8
JAF2
S.
C21
C20
Fig.439 Per collegare lo stadio modulatore al trasmettitore, dovete collegare i due fili duscita del trasformatore T1 ai terminali J1, poi cortocircuitare i terminali J2.
Se toglierete dalluscita del trasmettitore la sonda di carico, dovrete necessariamente collegare il cavo coassiale che porter il segnale al dipolo irradiante.
Fig.440 Per realizzare un dipolo sulla gamma
dei 27 MHz occorrono solo due spezzoni di filo di rame lunghi 2,56 metri. Per sapere come
si progettano altre antenne ricetrasmittenti, vi
consigliamo di leggere il nostro volume
Le ANTENNE riceventi e trasmittenti.
283
2,56 metri
ISOLANTE
2,56 metri
ISOLANTE
ISOLANTE
CAVO DISCESA
75 - 52 Ohm
Per realizzarlo vi servono due spezzoni di filo di rame lungo 2,65 metri (vedi fig.440).
Come filo potete usare anche quello isolato in plastica per impianti elettrici o da campanelli.
Sulla parte centrale di questo dipolo collegate le estremit di un cavo coassiale da 75 ohm, facendolo scendere fino sulluscita del trasmettitore e
non dimenticano di collegare la calza di schermo
al terminale di massa del circuito stampato e il filo centrale al terminale della bobina L6.
Se vi interessa sapere come si calcola o si progetta
una qualsiasi antenna trasmittente, vi consigliamo
di leggere il nostro volume:
Le ANTENNE riceventi e trasmittenti
MOBILE
Poich questo un piccolo trasmettitore sperimentale che serve unicamente a svelare i primi segreti relativi agli stadi amplificatori RF ed anche ad
imparare come tararli per adattare le diverse impedenze, non abbiamo previsto nessun mobile.
Per non tenere volanti sul tavolo i due circuiti stampati, vi consigliamo di prendere un ritaglio di legno
compensato e di bloccare sulla sua superficie i
due circuiti stampati con delle viti in ferro complete di dado.
COSTO DI REALIZZAZIONE
Costo di tutti i componenti necessari per la realizzazione del trasmettitore LX.5040 visibile in fig.429.
Nel kit sono inseriti il circuito stampato, i tre transistor, il fet, i 6 nuclei torodiali e il filo per avvolgerli, pi due quarzi per la gamma dei 27 MHz.
Lire 40.000 Euro 20,66
Costo dei componenti necessari per la realizzazione
dello stadio modulatore LX.5041 visibile in fig.430.
Nel kit sono inseriti il circuito stampato, il trasformatore di modulazione T1, lintegrato TDA.2002
completo della sua aletta di raffreddamento ed il
piccolo microfono visibile in fig.431.
Lire 31.000 Euro 16,01
Costo di tutti i componenti necessari per la realizzazione della sonda di carico LX.5042 di fig.435.
Nel kit sono inseriti il circuito stampato e le resistenze per realizzare questa sonda di carico da 75
ohm oppure da 50 ohm.
Lire 5.000
Euro 2,58
A richiesta, possiamo fornirvi anche i soli circuiti
stampati ai seguenti prezzi:
CS LX.5040 Lire 5.800 Euro 3,00
CS LX.5041 Lire 4.400 Euro 2,27
CS LX.5042 Lire 1.800 Euro 0,93
Tutti i prezzi sono gi comprensivi di IVA.
284
Fig.441 Poich per diventare esperti in elettronica serve molto pi la pratica che la teoria,
pi circuiti monterete pi rapidamente riuscirete a scoprire tutti loro segreti.
299
ANTENNA
MF1
MFT1
G2
G1
USCITA
27 MHz
300
L1
C1
STADIO
MIXER
XTAL 28 MHZ
STADIO
OSCILLATORE
FT1
Nella prima colonna della Tabella N.28 riportata la F2, cio la frequenza dei 28 MHz generata
dallo stadio oscillatore, nella seconda colonna la
frequenza F1 che giunge sullingresso del convertitore e nella terza colonna la frequenza che si ottiene sottraendo da F2 il valore della F1.
TABELLA N.28
Frequenza
Oscillatore
F2
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
28.000 KHz
Frequenza
da ricevere
F1
26.900 KHz
26.950 KHz
27.000 KHz
27.050 KHz
27.100 KHz
27.150 KHz
27.200 KHz
27.250 KHz
27.300 KHz
27.350 KHz
27.400 KHz
Frequenza di
conversione
F2-F1
1.100 KHz
1.050 KHz
1.000 KHz
950 KHz
900 KHz
850 KHz
800 KHz
750 KHz
700 KHz
650 KHz
600 KHz
Nota: in questa Tabella abbiamo inserito le frequenze espresse in KHz anzich in MHz, per ottenere, nella terza colonna, il valore della frequenza sulla quale dobbiamo sintonizzare il ricevitore
per Onde Medie per ricevere la frequenza F2-F1.
OSCILLAT.
VOLT REG.
MIXER
1
2
4
AMPLIFICATORE
3
INGRESSO A
INGRESSO B
GND
USCITA A
1
2
8
7
3
4
6
5
Vcc
OSCILLATORE
OSCILLATORE
USCITA B
NE 602
28 MHz non verranno amplificate, perch non riusciranno a raggiungere il Source del fet.
Osservando lo schema elettrico di fig.474 si pu
notare che, in parallelo alla bobina JAF1 del primo filtro, sono collegati in serie una capacit di 33
pF (vedi C1) con una capacit di 220 pF (vedi C2).
Queste due capacit di 33-220 pF servono solo per
adattare lalta limpedenza del circuito di sintonia,
che si aggira sui 3.000 ohm, con la bassa impedenza dellantenna che normalmente si aggira intorno ai 50-52 ohm.
Per ricavare il valore di C1-C2, bisogna eseguire
queste semplici operazioni:
1 operazione - Calcolare quale capacit si dovrebbe applicare in parallelo alla bobina JAF1 del
valore di 1 microhenry, per poterla sintonizzare
sulla frequenza centrale dei 27 MHz, utilizzando
questa formula:
pF = 25.300 : (MHz x MHz x microhenry)
Il primo fet FT1 viene utilizzato come stadio preamplificatore RF con Gate a massa, per avere sul suo
Source un valore dimpedenza che si aggiri normalmente intorno ai 50-70 ohm.
Il segnale captato dallantenna, prima di raggiungere lingresso Source, passa attraverso un filtro
passa-banda (vedi JAF1-JAF2), che provvede a
lasciar passare le sole frequenze dei 26-28 MHz.
301
DS1
R2
1215 V.
R3
C12
C10
DZ1
C17
C11
C18
5,6 V.
C3
JAF4
C1
C4
JAF1
JAF2
C2
C5
MF1
C6
R1
C7 C9
2
1
ENTRATA
JAF3
C19
FT1
C8
IC1
C16
R4
USCITA
5
3
XTAL
C13
JAF5
C14
C15
Fig.474 Schema elettrico del circuito che converte i 27 MHz sulla gamma Onde Medie.
302
C2 in pF = capacit C1 x rapporto
quindi per C2 dobbiamo utilizzare una capacit di:
34,7 x 6,669 = 231,41 pF
Poich i valori di C1 e di C2 non sono standard,
scegliamo quelli pi prossimi, quindi per C1 usiamo 33 pF e per C2 usiamo 220 pF.
La formula da svolgere per conoscere la capacit
totale dei due condensatori C1-C2 collegati in serie, la seguente:
capacit = (C1 x C2) : (C1 + C2)
(33 x 220) : (33 + 220) = 28,69 pF
Limpedenza JAF5 da 1 microhenry collegata, tramite il condensatore C14, al piedino 7 di IC1, serve per far oscillare il quarzo sui 28 MHz.
Applicando in parallelo alla bobina JAF1 una capacit di 28,69 pF, questo circuito si dovrebbe sintonizzare, in via teorica, sulla frequenza di:
MHz = 159 : picofarad x microhenry
Proseguendo nella nostra descrizione, dopo il filtro JAF1-C1-C2 ne troviamo un secondo, sempre
accordato sui 27 MHz, composto dallimpedenza
JAF2 e dai due condensatori C4-C5.
Dalla giunzione di C4-C5 preleviamo, tramite il condensatore C6, un segnale a bassa impedenza che
possiamo applicare sul terminale Source del fet
FT1 perch venga amplificato.
Il diodo DS1 collegato in serie alla tensione positiva dingresso, serve per proteggere lintegrato e
il fet nel caso, per disattenzione, collegassimo il filo negativo al morsetto positivo.
Dalla giunzione dei due condensatori C7-C8 il segnale viene trasferito sul terminale dingresso 1 di
IC1 per essere amplificato e miscelato con il segnale RF generato dal quarzo da 28 MHz (XTAL),
collegato tra il piedino 6 e la massa.
1215 V.
JAF5
DS1
JAF1
C3
C4
C14
JAF4
C11 DZ1
FT1
JAF2
C1
C6
XTAL
C15
C18
R2
C17
ENTRATA
C12
R3
C13
C19
IC1
MF1
JAF3
C2
C5
R1 C7 C10
C16
C8
C9
R4
USCITA
303
ANTENNA
1215 V.
ENTRATA
ANTENNA
JAF5
DS1
C4
C14
JAF4
C6
C11 DZ1
FT1
JAF2
JAF1
C3
XTAL
C15
C18
C17
C1
C12
R3
R2
C5
C16
C8
C9
VOLUME
SWEEP
S-METER
R4
S-METER
4 3 210
07 5
12
20 1
3
SINTONIA
VU
MF1
USCITA
R1 C7 C10
ACCORDO
nuova
ELETTRONICA
C19
IC1
JAF3
C2
SINTONIA
C13
MIN
MAX
Spectrum Analyzer
nuova
ELETTRONICA
POWER
Fig.476 Luscita del Convertitore va applicata sulle prese Antenna e Terra di una qualsiasi supereterodina per Onde Medie. Sulla presa dingresso del Convertitore dovete applicare un dipolo per i 27 MHz oppure un lungo filo che funga dantenna.
REALIZZAZIONE PRATICA
Tutti i componenti riportati nello schema elettrico di
fig.474 vanno montati sul circuito stampato siglato
LX.5043 e disposti come indicato in fig.475.
Anche se questo montaggio non presenta nessuna
difficolt, per evitare il rischio di un insuccesso, cercate sempre di eseguire delle saldature perfette utilizzando dello stagno 60/40, cio una lega composta dal 60% di stagno e dal 40% di piombo come vi abbiamo gi spiegato nella Lezione N.5.
Iniziate il montaggio inserendo nello stampato lo
zoccolo per lintegrato IC1.
Dopo aver saldato sulle piste in rame del lato opposto i suoi 8 piedini, potete inserire le resistenze, il diodo al silicio DS1 con corpo plastico, rivolgendo verso destra il lato del suo corpo contornato da una fascia bianca, poi il diodo zener DZ1
con corpo in vetro, rivolgendo verso lintegrato IC1
il lato contornato da una fascia nera (vedi fig.475).
304
Proseguendo nel montaggio, saldate tutti i condensatori ceramici e se avete difficolt a decifrare la loro capacit, rileggetevi la Lezione N.3.
Dopo questi condensatori potete inserire il poliestere siglato C18 e i due elettrolitici siglati C12C17 rispettando la polarit +/ dei loro terminali.
Puntualizziamo ancora una volta che il terminale
positivo risulta pi lungo del terminale negativo.
Di seguito montate tutte le impedenze JAF1- JAF2JAF4-JAF5 da 1 microhenry contrassegnate dal
numero 1, poi, sotto il fet FT1, limpedenza JAF3
da 47 microhenry contrassegnata dal numero 47.
Montate quindi il fet FT1 tenendo distanziato il suo
corpo circa 5 mm dal circuito stampato e rivolgendo la parte piatta del suo corpo verso il condensatore ceramico C6.
Per completare il montaggio, saldate il quarzo siglato XTAL, la MF1 e la morsettiera per entrare
con la tensione di alimentazione ed innestate nel
relativo zoccolo lintegrato IC1 rivolgendo verso il
fet FT1 la tacca a U presente sul suo corpo.
COLLEGARLO al RICEVITORE
Il cavetto schermato collegato ai due terminali duscita posti sulla destra pu essere sostituito anche
con due fili attorcigliati, che dovete necessariamente far giungere sulla presa antenna e terra del
ricevitore.
Se come antenna ricevente utilizzate un dipolo o
uno stilo, fate giungere sui due terminali dingresso posti a sinistra il relativo cavetto coassiale.
In sostituzione dellantenna dipolo potete utilizzare
anche un lungo filo di rame collocato allesterno
della casa.
Non appena capterete un CB dovete ruotare il nucleo della MF1 e, in questo modo, troverete una
posizione che far aumentare notevolmente la sensibilit.
COSTO di REALIZZAZIONE
Costo di tutti i componenti riportati in fig.475 compreso il circuito stampato
Lire 31.000
Euro 16
Costo del solo circuito stampato LX.5043
Lire 5.400
Euro 2,79