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.n;
,L TELEV'SONE
8l RrPAnn COSI
-
2.
puntata
strumenti elettronici
di misura e controllo
ANALIZZATORE
TC 18
OSCILLATORE
MODULATO GB 10
V8W Wo WWWW8,
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ANALIZZATORE
PRATICAL 20
VOL TMETRO
ELETTRONICO 110
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modo 220
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Vi,
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Pro"iacia ..
Irr|r
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OTTOBRE 1964
PMMW . V
Tutti i diritti di propriet
|B\OfBfB 0O artistica risero
vati l manoscritti, i dise
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se non pubblicati, non ven
gono restituiti.
PAGINA
724
PAGINA
744
Amplificatore Una pinza utile e
HI-FI miniatura. facile a costruirs,
PAGINA PAGINA
730 748
Un economico tetto Le lingue si
per la vostra auto. possono imparare
presto e bene.
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Da un vecchio Generatore di barre,
giradischi uno di
tipo moderno.
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C'era una volta Fotografare
un fornello a brace. Inosserati.
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Un mlscelatore per Oscillatore
comporre musica modulato
elettronica. a translsorl.
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Com, dipingere
s tessuti,
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Un facile calcolo
per gli amatori
della Jrasmlsslone.
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783
Il televisore
si ripara cosI.
2' Puntata,
PAGINA
790
Consulenza tecnica.
PAGINA
795
Prontuario
delle valvole
elettroniche.
Direttore responsabile
A. D'ALESSIO
Redazione
amministrazione
e pubblicit:
Edizioni Cervinla S.A.S.
via Gluck, 59 Milano
Telefono 68.83.435
Autorizzazione del Tribu
naie di Milano N. 6156
del 21-1-63
\
O
uandO s parIa d ampIIcatOrc ad aIta |c-
dcIta, quas scmprc s c pOrtat a pcnsarc
ad un apparatO d grand prOpOrzOn, cqu-
paggatO cOn un gran numcrO di vaIvOIc, d
traslOrmatOr cd aItr cOmpOncnt . Eppurc
Ogg c pOssbIc rcaIzzarc un apparatO am-
pIhcatOrc ad aIta lcdcIta cOn un numcrO cs-
guO d cOmpOncnt chc, sc nOn pcrmcttOnO
d rdurrc Ic dmcnsOn dcII'ntcrO cOmpIcssO
a vaIOr d Ordnc tascabIc , pOcO c manca.
1Z4
Ma ncI campO dcIIa rprOduzOnc sOnOra, aIIO
statO attuaIc dcIIa tccnca, mOItc cOsc sOnO
pOssbI, mOItc sOnO statc lattc c mOItc rc-
stanO ancOra da larc. I mcrcatO attuaIc, pcr
Ia vcrta, c statO nvasO da tutta una gamma
d apparat ampIhcatOr ad aIta lcdcIta, p
O mcnO cOmpIcss c p O mcnO cOstOs.
Frcscntarc, dunquc, aI IcttOrc d 1ccnca
Fratca I crcutO d un ampIhcatOrc ad aIta
lcdcIta pOtrcbbc larc cOrrcrc I rschO d
Fig. 1 Schema elettrico
dell'amplifcatore.
c
m
O
c
u
jirettamente, QcI! in questo collegamento
risulta interposto il potenziometro di volume,
risulta che la griglia controllo di V2 nega
tiva rispetto al suo catodo; come tutti sanno,
per un corretto funzionamento, le valvole
amplifcatrici debbono avere la griglia con
trollo negativa rispetto al catodo. E' questo
uno dei princpi fondamentali delle valvole
elettroniche per cui fn qui non si detto
726
nulla di originale. La stessa osservazione si
estende anche alla valvola V3 che, avendo il
catodo collegato a quello di V2 e alla resi
stenza comune K7, si trova nelle medesime
condizioni. Le due valvole V2 e V3, dunque,
sono polarizzate con la stessa tensione ed
anche le due correnti che circolano interna
mente ad essa sono quindi identiche. Ovvia
mente, tali considerazioni si riferiscono allo
stato di riposo dello stadio amplifcatore
p1sh-pull, cio quando non vi alcun segna
le presente sulla griglia controllo della val
vola V2 (piedino 2).
Passiamo ora all'esame dl circuito nel caso
in cui sia presente un segnale' di bassa fre
quenza sulla griglia controllo della valvola V2.
E supponiamo, per un momento,' che sulla
griglia controllo di Y2 sia presente una se
mionda positiva del segnale; in tali condi
zioni la tensione di polarizzazione fra griglia
controllo e catodo diminuisce e cio diviene
meno negativa; la conseguenza che si ve
rifca un aumento della corrente di placca
la quale, passando attraverso la resistenza
di catodo K7, provoca una caduta di tensio
ne maggiore di quella che si verifca nelle
condizioni di riposo dello stadio amplifca
tore fnale, cio quando nessun segnale di
bassa frequenza risulta applicato alla griglia
controllo della valvola V2. Al contrario, con
l'aumentare della tensione di polarizzazione,
diminuisce la 'corrente di placca della val
vola V3.
Quando sulla griglia controllo della valvo
la V2 presente una semionda negativa del
segnale di bassa frequenza, si verifca il fe
nomeno inverso; la griglia controllo di V2,
cio, diviene maggiormente negativa e quin
di la corrente anodica della valvola diminui
sce e tale diminuzione O luogo ad una ridu
zione della tensione sui terminali della resi
stenza di catodo K7, ma in pari tempo, di
minuendo la polarizzazione di V3, si ha un
aumento di corrente in questa :alvola. La
valvola V3, pertanto, lavora con la griglia
controllo a massa ed il segnale entra attra
verso il suo catodo (piedino 3). Per coloro
che sono abbastanza preparati in materia di
radiotecnica diciamo che i segnali presenti
sulle placche delle due valvole amplifcatrici
fnali risultano sfasati tra di loro di 180' ed
proprio questo sfasamento che permette il
corretto funzionamento dello stadio amplif
catore push-pull.
Se i segnali risultassero, invece, in fase
tra di loro, nessun funzionamento dello sta
dio fnale push-pull sarebbe possibile, in quan
to le correnti che fluiscono attfaverso le due
sezioni dell'avvoigimento primario del tra
sformatore d'uscita 1! produrrebbe due cam
pi elettromagnetici che si annullerebbero.
Manca il condensatore catodico
A, cOncIusOnc dcII'csamc dcI crcutO cIct-
trcO d hg. 1, vOgIamO prccsarc chc gucstO
tpO d crcutO ampIhcatOrc hnaIc n push-
puII chc, n par tcmpO, prOvvcdc anchc aI-
I'nvcrsOnc d Iasc, IunzOna n vrt dcII'as-
scnza dcI cOndcnsatOrc catOdcO chc, n aItr
crcut, rsuIta cOnncssO ]n paraIIcIO aIIa rc
sstcnza d catOdO K7. AppIcandO un taIc
cOndcnsatOrc, .s vcrrcooc a staoIzzarc Ia
tcnsOnc d catOdO c pcrtantO Ia vaIvOIa V3
rmarrcooc nutIzzata.
VOgIamO rcOrdarc a IcttOr chc, n pra-
tica, I'nvcrsOrc d Iasc cOs cOnccptO prcn-
dc I nOmc d Y SIasatOrc d Schmtt ; cssO
c IamIarc a tccnc prOvctt cd I suO ca-
rcO c rapprcscntatO, ncI nOstrO casO, da
duc avvOIg:mcnt prmar dcI trasIOrmatOrc
d uscta 1! .
L'al i mentatore
L'aImcntatOrc dcI nOstrO ampIhcatOrc
H- mnatura c d tpO dcI tuttO nOrmaIc.
EssO Ia mpcgO, prncpaImcntc, d un tra-
sIOrmatOrc d aImcntazOnc da 70 W d tpO
GcIOsO 557I c d una vaIvOIa raddrzzatrOc
( V4 ) , d tpO EZ8! . La ccIIuIa d hItrO c rap-
prcscntata da una mpcdcnza d oassa Irc
gucnza ( Z) c da duc cOndcnsatOr cIcttrOI-
tc da Z0 m cascunO. 2
Il trasIOrmatOrc d aImcntazOnc (1Z ), dcI-
Ia pOtcnza d 70 W crca, c dOtatO d duc
avvOIgmcnt sccOndar. un avvOIgmcntO
.
A1 - Z50 + Z50 V pcr I'aImcntzOnc dcIIc
duc pIa cchc ( pcdn 1 c 7 ) dcIIa vaIvOIa rad-
drzzatrcc ad Onda ntcra V4, taIc avvOIg-
mcntO sccOndarO dcI trasIOrmatOrc 1Z dcvc
csscrc n gradO d crOgarc una cOrrcntc d
90 mA crca. L'aItrO avvOIgmcntO sccOnda-
rO B1 - ,3 V c :n gradO d crOgarc una
cOrrcnc d 3 A pcr I'acccnsOnc dcIIc 3 vaI-
vOIc dcII'ampIhcatOrc.
L'mpcdcnza d hItrO ( ZI ) ha I vaIOrc d
Z50 Ohm c dcvc csscrc n gradO d sOppOr-
tarc una cOrrcntc d ! 00 mA crca.
duc cOndcnsatOr cIcttrOItc ( L4-L5) r-
suItanO cOmpOst n un uncO cOndcnsatOrc
cIcttrOI tcO dOppO d tpO a vtOnc Ia tcn-
sOnc d IavOrO sara d 350 V.
'
Real i7zazione pratica
La raIzzazOnc. dcH'ampIhcatOrc H-i m-
natura rsuIta parzaImcntc rapprcscntata n
hg. Z. 1utt cOmpOncnt rsuItanO mOntat,
Iatta cccczOnc pcr I'aItOparIantc, su tcIaO
mctaIIC O. NcIIa par\c supcrOrc dcI tcIaO
appaOnO Ic 4 vaIvOIc, I trasIOrmatOrc daI-
mcntazOnc 1Z, I trasIOrmatOrc d'uscta 11
I dOppO cOndcnsatOrc cIcttrOItcO a vtOn
L4-L5 c I'mpcdcnza d hItrO Z! .
NOn v sOnO partcOIar crtc dcgn d nOta
pcr gucI chc rguarda I caoIaggO dcII'ampI-
hcatOrc. QucI chc mpOrta c chc I trasIOrma-
tOrc d'uscta rsuIt d Ottma guaIta, pcr
chc nOn osOgna dmcntcarc chc, n uItma
anaIs, Ia guaIta d rprOduzOnc dcH'ampI-
hcatOrc dpcndc prncpaImcntc daIIa oOnta
d taIc cOmpOncntc.
QuaIOra duc trasIOrmatOr c I'mpcndcn-
za d oassa Ircgucnza nOn IOsscrO d tpO
cOrazzatO, cOc pcrIcttamcntc schcrmat, Oc-
cOrrcra Iar n mOdO chc IOrO camp cIcttro
magnctc nOn danO IuOgO ad ntcrIcrcnzc
appIcandO taI cOmpOncnt, suIIa partc supc
rOrc dcI tcIaO, n cOndzOn taI chc camp
cIcttrOtDagnctc nOn pOssanO sOmmars ( d-
spOszOnc a 90').
A cor cIusOnc dcI nOstrO drc, ncIIa spc-
ranza ql avcr dcstatO Ia curOsta dcgI ama-
tOr dcII'aIta IcdcIta, pOssamO asscurarc tutt
cOIOrO chc vOrrannO cmcntars ncIIa rcaIz-
zazOnc d taIc apparatO chc I'ampIhcazOnc
d W mOduIat rsuIta p chc Ottma c chc
I tassO d dstOrsOnc c mpcrccttoIc. L'un-
cO stad:O prcampIhcatOrc prcvstO daI prO-
gcttO nOn dcvc trarrc n ngannO I IcttOrc
suII'cmcaca dcI nOstrO ampIhcatOrc, pcrchc
Ic duc vaIvOIc VZ c V3 chc pIOtanO IO stadO
d amphhcatOrc hnaIc push-puII sOnO vaIvOIc
d cIcvata scnsoIta.
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Anche se oggi
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non imports. Voi potete
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di n ... unl plr d stlmplto in un nu
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Richl.det.lo quindi .ublto, prlm. eh i
Irl.c., trlmlt. il .otto.t.nt. tlglilndo. Citt ................................... Prov" ........................... .
(Per risposte urgente unire f..ncobollo)
730
Proteggete
la vostra auto
dai nemici natural i
pi i nsidiosi:
gl i agenti atmosferici
Fig. 1 * l fssaggio al muro
della pensi l i na semplifca no
tevolmente le operazioni di
costruzione e, nello stes.o
tempo, rende pi robusto il
V garage . l tetto, che si
compone principalmente._ di
un telaio di legno, ha le di
mensioni di 4 7 2 metri, che
50no sufcienti per prlre
una vettura utilitaria.
0
na delle maggiori preoccupazioni di chi
acquista l'auto per la prima volta quel
la di dar riparo all'automezzo quan
esso rimane fermo. S, perch gli agenti atmo
sf
e
rici sono i nemici naturali pi insidiosi del
l'automobile : la pioggia e la neve rovinano
costantemente e incessantemente la carroz-'
zeria, danneggiano la cromatura dei paraurti,
delle maniglie, degli abbellimenti, producono
la ruggine nelle giunture delle lamiere dove
riescono sempre ad infltrarsi; il sole, invece,
fa sbiadire il colore della vernice, la screpola
col passare del tempo sino a farla staccare
dalla lamiera. In ogni caso si tratta sempre
di danni assai notevoli che incidono sensibil
mente sull'esercizio di costo della macchina.
Non tutti, purtroppo, possono oggi permet
tersi il lusso di afttare un locale da adibire
a garage o di sistemare la propria auto in una
autorimessa a pagamento, perch una spesa
sifatta corrisponde, quando si tratti di una
utilitaria di piccola cilindrata, alla spesa men
sile necessaria per l'acquisto della benzina.
Ma la soluzione c', anche in questi casi e
ve la suggeriamo noi di Tecnica Pratica sem
pre pronti a 4ar consigli utili ed ... economici.
Vi insegneremo, amici lettori, a costruire una
pensilina nel cortile o nel giardino accanto alla
vostra casa.
UN ECONOMICO TETTO
PER LA VOSTRA AUTO
La pensi l i na
La pcnsIna chc dcscrvamO n gucstc pa-
gnc c stata appOsamcntc studata pcr csscrc
IunzOnaIc c pcr vcnrc a cOstarc pOcO : c dun
quc apcrta IatcraImcntc. SpcghamOc mcgIO.
pcr rmancrc nc Imt p strctt dcII 'ccOnO-
ma aooamO prcvstO Ia rcaIzzazOnc dcI sOIO
tcttO, cscIudcndO Ic parct IatcraI chc avrco-
ocrO ncsO nOtcvOImcntc suI prczzO d cOstO.
D'aItra partc Ia prcscnza dcIIa sOIa tcttOa c
gcncraImcntc sumccntc a prcscrvarc I'autO
dagI agcnt atmOsIcrc.
OsscrvandO I dscgnO d hgura !, si nOta
chc Ia pcnsIna rsuIta appOggata aI murO,
sc cOs pOssamO drc. LOgcamcntc Ia sccIta
dcIIa zOna pcr Ia cOs!ruzOnc va Iatta pOstc
rOrmcntc aI IaoorcatO O IatcraImcntc ad cssO,
ad una ccrta dstanza daIIc hncstrc.
I hssaggO aI murO scmpIhca nOtcvOImcntc
Ic OpcrazOn d cOstruzOnc dcIIa pcnsIna e,
ncIIO stcssO tcmpO, Ia rcndc pu rOousta.
Costruzione
La nOstra pcnsIna pu cOnsdcrars prnc-
paImcntc cOmpOsta da un tcIaO d IcgnO chc,
ncIIa partc supcrOrc, ha Ic dmcnsOn d 47 Z
mctr, gucstc dmcnsOn sOnO suhiccnt pcr
cOprrc una vcttura utItara.
I IcgnO ncccssarO pcr Ia cOstruzOnc dOvra
csscrc ocn stagOnatO c travctt avrannO Ia
sczOnc d 7 5 cm. ( sczOnc rcttangOIarc) .
L'unOnc dcIIc varc part ( trav ) vcnc cI-
Icttuata mcdantc I' mpcgO d grOssc vt pcr
IcgnO, dcttc anchc mOrdcnt , aIIO scOpO d
Ottcncrc una struttura rgda.
I tcIaO chc cOsttuscc Ia tcttOa c rnIOr-
zatO, ncI scnsO dcI IatO mnOrc da 3 tra-
vcrs ( gucIIO ccntraIc cOncdc cOn I mOn-
tantc ccntraIc) , ncI scnsO dcI IatO maggOrc s
hsscrannO 3 arcarccc ( vcd hg. 1), an-
ch'css d IcgnO, d sczOnc quadrata (5 7 5 cm)
c hssat cOn mOrdcnt aI tcI
_
O dcstnatO
a cOsttuirc Ia tcttOa.
MN1N1
0H T\
11
Occorre tener presente che i tre arcarecci
dovranno avere una lunghezza leggermente
superiore ai 4 metri ( una lunghezza di metri
4,50 potr considerarsi sufciente) ; gli arca
recci potranno anche essere costruiti in due
pezzi della lunghezza di 2,25 metri ciascuno.
Tre montanti
Per sostenere la tettoia occorrono due ele
menti: il muro da una parte e tre montanti
dall'altra. I tre montanti di legno, di sezione
rettangolare ( 10 5 cm) dovranno avere una
lunghezza di 2,20 metri circa.
Tutti e tre i montanti vanno sotterrati, alla
base, per una profondit di circa 40 cm; me
glio sarebb annegarli in un getto di ce
mento, allo scopo di rendere pi solida e si
cura la costruzione.
Ache il fssaggio dei montanti alla tettoia
va fatto mediante !'impiego di mordenti .
Per- fssare la tettoia al muro, si dovranno
costruire cinque piastre di ferro piatto delle
seguenti dimensioni 30 5 15 cm. Le cinque
piastre verranno fssate su uno dei due travetti
^
^
"
r
r"
732
longitudinali periferici che compongono il
telaio della tettoia; il fssaggio sul legno va
fatto mediante viti ( particolare 2 di fg. 2) .
In corrispondenza dei fori prati'ati sulle
cinque piastre di ferro, si dovranno praticare
H fori sul muro, servendosi di un trapano
elettrico. In questi 10 fori, il cui diametro
dovr essere ovviamente maggiore di quello
dei corrispondenti fori ricavati sulle cinque
piastre di ferro, verranno introdotti altrettanti
tappi di plastica o di piombo. tappi di pla
stica si prestano assai meglio di quelli di
piombo perch sono molto pi elastici. Le
viti ( particolare 1 di fg. 2 ) che serviranno a
fssare le cinque piastre di ferro al muro do
vranno essere del tipo per legno e assai robu
ste, allo scopo di garantire una perfetta e dura
tura tenuta.
Si tenga presente che la tettoia dovr risul
tare inclinata di circa 1 5', allo scopo di age
volare lo scolo dell'acqua in caso di pioggia.
Copertura del la pensi l i na
La pensilina verr ricoperta con ondulato
di eternit oppure con lamiera ondulata.
L'eternit o la lamiera verranno fssati alle
POTENTISS.MI
TELESCOPI
ACROMATICI
Lhedele r! U Y Q L I(L MKAL /11 UKlL
Ditta Ing. Allnari - Via Giusti 4p-TORIMO
trav dcI tcIaO chc cOmpOnc Ia tcttOa mc
dantc appOst ganc, chc vcngOnO IOrnt
asscmc aII'OnduIatO, n hg. 3 iIIustratO dct-
tagIatamcntc I hssaggO dcII'OnduIatO aII'arca-
rcccO mcdantc I'appOstO gancO hIcttatO.
DatO chc nOn csstc n cOmmcrcO ctcrnt dcIIa
Iunghczza d 2 mctr, Iunghczza par a qucIIa
dcIIa Iarghczza dcIIa tcttOa, s dOvrannO utIz
BDD
|D0DE!B
BICBIED gBDLJD TJ\ElIBI!
Fig. 3 Particolare del fssaggio dell'ondulato al
l'arcareccio mediante l'apposito gancio fl4ttato.
400 7
tTA
50x 15x 150x 250
zarc duc O p IOgI, a sccOnda dcIIc dmcn-
sOn dcII'OnduIatO chc s rcscc a rntraccarc
n cOmmcrcO, tcncndO prcscntc chc c ncccssa-
ra una sOvrappOszOnc tra IOgIO c IOgIO d
crca 25 cm ( vcd hg. l ) . L'Ordnc d cOstru-
zOnc dcIIa pcnsIna c I scgucntc . prma s
cOstruscc Ia tcttOa, appIcandO ad cssa trc
arcarccc c Ic cnquc pastrc d IcrrO pattO
chc pcrmcttOnO d hssarc I a tcttOa aI murO.
Succcssvamcntc s cOstrurannO mOntant
chc vcrrannO hssat aI tcrrcnO ncI mOdO ga
dcscrttO n prcccdcnza, ncI hssarc mOntant
aI tcrrcnO OccOrrcra tcncrc bcnprcscnt Ic
dstanzc tra mOntantc c mOntantc c qucIIc tra
mOntantc c murO, daIIa prccsOnc d qucstc
msurc dpcndOnO I'csattczza c Ia sOIdta dcI-
I'ntcra cOstruzOnc.
Succcssvamcntc s mOnta Ia pcnsIna, dOpO
avcr scgnatO suI murO IOr pcr tapp d
pIastca.
L'uItma OpcrazOnc da Iarc qucIIa dcI
mOntaggO dcII'OnduIatO, tcncndO prcscntc,
cOmc abbamO ga dcttO, chc I' ncrOcO dcIIc
varc Iastrc dOvra avvcnrc n scnsO trasvcr-
saIc aIIa pcnsIna. L'ncrOcO dcI!c Iastrc Ondu-
Iatc avvcnc sOvrappOncndO I'Onda cstrcma d
una Iastra cOn qucIIa dcIIa Iastra attgua.
I
modifche. Prima di tutto occorre eliminare
due denti di arresto del comando di controllo
manuale di velocit, in modo da consentire
alla leva stessa un gioco pi ampio e in modo,
quindi, da poter regolare pi facilmente la
velocit di rotazione del piatto giradischi.
Successivamente bisogner intervenire sul
l'interruttore automatico che provvede, alla
fne di ogni disco, a spegnere automaticamente
i! giradischi.-Questo intervento si rende neces
sario perch, con l'uso dei dischi al microsolco,
!interruttore automatico scatterebbe prima
della fne del disco, spegnendo il giradischi.
Per
-
evitare ci basta piegare a caldo, dopo
averla smontata, la sbarretta che fa capo al
dente di arresto applicato sul perno del piatto
giradischi, come indicato in fg. Z ( la linea
tratteggiata indica la forma originale della
sbarretta).
Occorrer ancora limare, mediante una lima,
i! supporto su cui appoggia il complesso (la
linea tratteggiata in fg. Z indica fne a qual
punto occorre limare).
Compiute tutte queste operazioni si potranno
fnalmente segnare i punti in cui la leva del
cambio di velocit d luogo alle moderne velo
cit con cui debbono girare i dischi.
Poche operazioni meccaniche
bastano per ottenere
da un vecchi o giradi schi
le vel ocit necessarie
per i di schi moderni
5C5IVC
C6h|uQC
V!6 d
U|0CtQQ0
Fig. 1 " Dispositivo centrifugo applicato all'albero
motore dei complessi giradischi di vecchio ti po.
Lo spostamento del dischetto in avanti o all'in
dietro permette di regolare la velocit di rota
zione del piatto giradischi.
P|HD 06
piatto pDrtadico
I'uIt:ma ojLraZonc, di ordine radiueletlrico,
c gucIIa d cambarc I IOnOrvcIatOrc, aItr-
mcnt dcttO pck-up. Nc gradsch d tpO
vccchO Ipck-up cra d tpO cIcttrOmagnctcO,
mOItO pcsantc c gund nadattO pcr mOdcrn
dsch mcrOsOIcO , vcnvanO, nOItrc, usatc Ic
puntnc d accaO, assOIutamcntc nadattc pcr
mOdcrn dsch. OccOrrc dunguc Iar acgustO
d un pck-up d tpOpczOcIcttrcO, I cu cOstO
s aggra ntOrnO aIIc !00U Irc , IO s aI!Oga ncI
Co
ntrollo
velocita'
braccio del giradischi nello stcssO punto in
cu cra |ssatO guclIO d vccchO tpO. I cOI-
IcgamcntO cOn I ' ampIhcatOrc O cOn Ia rcsa
pcr pck-up dcIIa radO dcvc csscrc IattO cOn
cavcttO schcrmatO, aIIO scOpO d cvtarc dan-
nOs rOnz c rumOr d IOndO. II hssaggO dcI-
I'unta pczOcIcttrca va IattO ncI mOdO pu
cOnvcnicntc. S pu Iar usO d una pccOIa
staIIa mctaIIca cOnncssa cOn Ia_partc ntcrna
dcI braccO.
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scantnatO. Fcr cOstrurIO OccOrrc un IustO
d grandczza... adatta aIIc csgcnzc gastrOnO-
mchc dcI IcttOrc , c OvvO, nIatt, chc una
gratcOIa pcr duc pcrsOnc nOn pu csscrc
adatta pcr una IamgIa cOmpOsta da
mcmor.
Ma, a par!c qucstc cOnsdcrazOn, una
vOIta staoItc Ic dmcnsOn dcI IustO, s prOv-
vcdcra a tagIarIO, cOmc c ocn vsoIc n
Igura, scnza rOvnarc Ic part aspOrtatc, chc
737
verranno successivamente incernierate.
Per il taglio della lamiera si pu far uso
di una sega da ferro, opppure si pu ese
guire il taglio al cannello; quest'ultimo si
stema, peraltro, fa s che la fiamma ossidrica
asporti una eccessiva quantit di materiale,
determinando delle fessure di una certa en
tit. Chi v!lol far uso della fiamma ossidrica
tenga ben presente di non ricorrere mai a
fusti che abbiano contenuto, in precedenza,
liquidi infammabili, perch la minima scin
tilla potrebbe provocarne l'esplosione; essi so
no sempre molto pericolosi, anche se in appa
renza risultano ben puliti.
Su una delle due basi del fusto occorre
costruire un portello, che permette l'introdu
zjone delle braci o della legna da ardere e,
in pari tempo, l'aerazione del caminetto. In
ternamente il fusto risulta diviso in due parti,
quella superiore per la cottura delle vivande
e quella inferiore che costituisce il braciere;
|
molti ricevitori radio a circuito superete
rodina, di tipo economico, si manifesta un
ronzio residuo di una certa intensit, che
difficilmente si riesce ad eliminare. L'incon
veniente non sparisce neppure aumentando la
capacit dei condensatori elettrolitici che com
pongono il filtro di Iivellamento.
Tale anomalia, per la verit, si verifca as
sai pi frequentemente in quei ricevitori il
cui stadio alimentatore equipaggiato con
valvola raddrizzatrice semionda.
L'inconveniente si elimina molto facilmente
C assai semplicemente collegando un conden
satore fsso di piccola capacit fra il termina
le caldo dell'avvolgimento secondario A.T.
del trasformatore di alimentazione (TI) e la
griglia controllo della valvola amplifcatrice
fnale di potenza (VI). La capacit di questo
condensatore (Cl) ridottissima: fra i Z, 5 e
Conoscere te le nuove possi bi l i t di cor r i er a, per Voi faci l mente real i zzabi l i - Vi consi gl i eremo grat ui tamente
41
e con registrazioni di altri suoni o rumori.
Il riverbero e l'effetto di eco si possono
ottenere producendo i suoni in un ambiente
a pareti nude, sprovviste di drappi, come pu
essere, ad esempio, ,la toilette.
Mescolatori e fl tri
La riproduzione di un solo suono alla volta
. limita . l a possibilit degli effetti. Per mezzo
. del mescolatore prima descritto si possono
registrare due sorgenti sonore su un solo
nastro.
E' possibile aggiungere suoni ad un nastro
sul quale gi stata fatta una registrazione.
Per ottenere ci bisogna evitare che, durante lo
scorrimento del nastro, venga effettuata la
cancellazione automatica della precedente re
gistrazione. Taluni ti.pi di registratori sono
dotati di un dispositivo che permette di
evitare tale cancellazione. Se il registratore
non ha un tale dispositivo possibile otte
nere .o stesso risultato, coprendo la faccia
della testina cancellatrice e aHontanando da
essa il nastro di quel tanto per cui il campo
magnetico di cancellazione risulti impotente.
Un pezzettino di . nastro adesivo serve ottima
mente allo scopo.
L'impiego di uno o pi filtri, atti ad esaltare
o ad attutire tal une frequenze devono far
parte del corredo strumentale del truccatore
tecnico dei suoni.
Con essi, . ad esempio, possibile registra,re
H suono di un motore a scoppio, mantenendo
le frequenze alte e quelle basse ai massimi
livelli ed eliminando le frequenze intermedie.
Riproducendo la' registrazione alla rovescia e
registrandola sul nastro di un secondo ma
gnetofono e ripetendo pi volte questa ope
razione si ottengono effetti sorprendenti.
II pick-up fornisce un suono del tutto diver
so da quello che si ottiene con il microfono.
Ci si pu servi,re di una vecchia capsllla (car
tuccia) grammofonica o microfonica e fssarla
con nastro adesivo alla sorgente sonora che
si desidera registrare. Usando la ca'rtuccia del
pick-up ocorrer che la puntina appoggi sulla
sorgente sonora da registrare.
Fusione dei suoni
Quando si sono raccolti, in numero consi
derevole, gli effetti fn qui descritti, occorrer
servirsi di un secondo registrator
e
per regi
strare sul nastro di quest'ultimo la composi
zione defnitiva. Il primo registratore ripro
duce. i frammenti di suoni che sono stati
scelti per la composizione, il secondo regi
stratore .Ii mescola. Volendo, sul nastro di com
posizione defnitiva si possono introdurre anco
ra suoni provenienti da altre sorgenti sonore.
In ogni caso, prima di poter ottenere una
sequenza soddisfacente, occorreranno diverse
prove. L'ordine della sequenza potrebbe essere
il seguente:
l ~ 6uono iniziale di richiamo.
2 Suono di percussione riprodotto alla ro
vescia.
3 Effetto eco senza pausa intermedia.
4' Pausa seguita da suoni ot tenuti da stru
menti a percussione.
' Suoni musical i e parole con variazioni
di ampiezza, segui ti da effetti di eco.
' Pausa seguita da suoni prodotti da stru
menti a percussione.
7 Introduzione del suono prodotto dalla
riproduzione di un nastro magnetico avvolto
ad anello allo scopo di comporre un suono
di fondo al quale si sovrappone un tema bril
lante.
Riproduzione della sequenza L registra
zione dela stessa alla rovescia.
I nostri brevi cenni non sono certamente
sufcienti ad interpretare tutte le possibili so
luzioni che si possono ottenere quando si sia
i n possesso di due regist.ratori, di una fono
valigia, ,i un microfono e di almeno due mi
scelatori del tipo di quello precedentemente
descritto. Preferiamo lasciare alla fantasia del
lettore la possibi li t di impiego di questi ele
menti , nei modi pi svariati e alla luce della
loro .fervida i mmaginazione, assicurando che
con tutti questi element i sar possibile otte
nere una originale e stupefacente composi
zione musicale della durata di 5 minuti.
Fig. 6 Co
Itruendo due ml
seeiatorl Il p
tranno ottene,
rllultatl molto
pi sorprenden
ti, perch con,
"II Il potranno
mllcelare I &M
nl provenienti da
tre fonti dlver
. : microfono,
gl radllchl, ma.
gnetofono .
'
.
v -
Fig. 7 - Per ot
tenere velocltl
di Incilione di
verse, cbnvlene
Inn .. tare l a b0-
bina avvolgnte
prno di un
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rangsta s trOvanO spcssO ncIIa ncccssta
d dOvcr unrc c saIdarc tra IOrO cOn prc-
csOnc dcIIc part mctaIIchc. Ma pcr unrc
tra IOrO duc Iamnc Od aItrc part mctaIIchc,
cOn Ia massma prccsOnc, ccIcrmcntc c scn-
za pOssbIta d crrOr, s rcndOnO ncccssar
taIun accOrgmcnt c quaIchc attrczzO par-
tcOIarmcntc adattO.
La pnza mctaIIca, qu dcscrtta, pOtra r-
suItarc utIc pcr mOIt n tantc OccasOn. S
tratta d una pnza mOItO scmpIcc c pur
tantO prczOsa ncIIc attvta d Ogn gOrnO,
chc pOtra csscrc IacImcntc cOstruta cOn
pOca spcsa n duc O pu cscmpIar, rcOrrcndO
magar a matcraI d rccupcro.
Si compone di due bracci
La pnza chc qu nscgnamO a cOstrurc s
cOmpOnc prncpaImcntc d duc bracc . a-b
( l). duc bracc vannO rcaIzzat cOn IcrrO
pattO, d sczOnc rcttangOIarc 35 5 mm,
IungO Z0 mm. Qucst bracc, chc pOtrcmmO
chamarc anchc Icvc, vcrrannO n un sccOn-
dO tcmpO pcgatc a caIdO, cOmc ndcatO nc
nOstr dscgn, scrvcndOs d una Iucna. La
pcgatura a IrcddO c assa pu dmcIc cd c
scOnsgIabIc pcrchc s pu cOrrcrc I rschO
d spczzarc bracc n IavOrazOnc.
n unO dc duc bracc ( a ) s dOvrannO saI-
darc, mcdantc saIdatura autOgcna, duc !u-
bctt d IcrrO dcI damctrO d mm ( d) , chc
avrannO IunzOn d ccrncrc ( Z) . Lc duc ccr-
ncrc dOvrannO rsuItarc saIdatc suI mcdcs-
mO assc ad una dstanza d I l mm crca, pcr-
chc tra cssc vcrra pO a trOvars un tcrzO
|uOCI lO, chc rsuI|cra saIdato uII'aItro brac-
cO ( b) , cOmc charamcntc IIustratO ncI d-
scgnO 3. Una vOIta saIdatc Ic crncrc s
prOvvcdcra ad ntrOdurrc n cssc I pcrnO ( c),
I quaIc aItrO nOn c chc una vtc tcsta csa-
gOnaIc da MA, d Iunghczza 45 mm crca.
cr I bIOccaggO d qucsta vtc sara bcnc
Iar usO d dadO c cOntrOdadO, aIIO scOpO d
cvtarc I'aIIcntamcn!O.
Di spositivo di bl occaggio
I dspOstvO d bIOccaggO dcIIa pnza r-
sullu IIusIalO HC dscgno +, csso .cons tc
n un pcrnO IIcttatO, cOn gambO d crca
70 mm c cOn tcsta quadrata Od csagOnaIc ,,
v c ancOra una rOndcIIa a supcrhcc sIcrca
( I ), una mOIIa d rchamO ( g) , una sccOnda
rOndcIIa ( h) c un dadO ( ) .
I mOntaggO dcI dspOstvO d bIOccaggO
dcIIa pnza rchcdc I'apcrtura d duc appO-
st IOr su duc bracc dcIIa pnza, cOmc v-
sbIc ncI dscgnO Z. cr Ia prccsOnc, p
chc d IOr s tratta d asOIc, chc pcrmcttOnO
aIIa pnza d aprrsi c d chudcrs.
745
P
OIvcrzzatc Ic d stanzc d..iIIO svIuppO dcIIa
mOtOrzzazOnc, scmprc ou rccO I' ntrcc-
cO dcgI ncOntr ntcrnuzOnaI suI panO
turstcO, ccOnOmcO, pOItco, Ia cOnOsccnza
d pu d una I ngua c dvcntata Ogg IattOrc
d prma ncccss | a.
cr sOddsIarc qucstc csgcnzc vtvIssmc
sOprattuttO nc gOvan, n Ogm ctta pccOIa O
grandc sOnO sOrtc n gucst uItm ann nu-
mcrOsc scuOIc Inustchc, Iasatc su mctOd
d nscgnamcntO pu O mcnO nuOv, pu O
mcnO cmcac.
Ogg pcr parc chc una svOIta dccsva
aIIa tccnca dcII'nscgnamcrtO dcIIc Inguc
vcnga data da IabOratOr o Inguc, vcr c
prOpr ccntr cIcttrOnc, nc ' quaI tuttO c
statO studatO c mcssO a dspOszOnc dcII'aI-
IcvO, ah:nchc I'apprcndmcntO d una O pu
Inuc strancrc dvcnt cOmpi!O IacIc, sc nOn
prOprO dvcrtcntc.
L'cspcrcnza ha dmOstratO chc cOn I'autO
dcI IabOratOrO d Inguc Ogn aIunnO c pOstO
nc!Ic cOndzOn mgIOr pcr .i nOItrars, scnza
squIbr, su bnar paraIIcI, sa dcIIa cOnO-
sccnza grammatcaIc, sa dc| Ia capacta d
cOmprcnsOnc cd csprcssOnc nOItrc Ogn
aIunnO s cscrcta cOstantcmcntc pcr tuttO I
tcmpO dcIIa IczOnc c pu svIUpparc autOnO-
mamcntc Ic prOprc pOssb!I d assmIa-
zOnc.
OsscrvamO un IabOratOrO d Inguc hIps,
tra pu IunzOnaI c dIIus nc| mOndO. L'n-
scgnantc c scdutO aIIa cattcdta cd Osscrva
un panncIIO dOvc sOnO ns\aIIat duc magnc-
tOIOn, duc cumc' d ascOIto cOn mcrOIOnO c
dcc spc IumnOsc. NcII'auIa + sOqO dcc
banch sngOI, OgnunO sOIatt: da tramcz
znc dvsOnaI n matcraIc IonOassOrbcntc,
OgnunO cOmpIctO d un magnmOIOnO c d
una cuma-mc)OIOnO. Ogn pannc |IO suI bancO
c cOIIcgatO a gucIIO d cOmanCO suIIa cat-
tcdra.
Come funziona
nza Ia IczOnc. L'nscgnantc U8 I'avvO aI
magnctOIOnO mastcr dOvc c rcsa ga Ia
IczOnc dcI gOrnO. Ogn aIIcvO a.cOIta, ncIIa
prOpra cuma Ia dzOnc dcI dOccnIc chc vcnc
cOntcmpOrancamcntc ncsa suIIa psta dcI
nastrO magnctcO. Ed Ora aI IavOrO. Ogn aI
IcvO rpctc Ic Iras dcI!a !czOnc chc vcngOnO
rcgstratc suIIa sccOnda psta, una vOIta, duc,
trc, snO a quandO gI scmbra d t:|On nOtarc
d IIcrcnzc Ira Ia prOpra prOnunca c Ia prO-
nunca-guda , rpctc, canccIIa, rpvtc scnza
rscharc d rOvnarc, sbagIandO, !ncsOnc
dcI tcstO. Ed cccO, aII'aIIcvO scmbta prOprO
d avcrc mparatO bcnc, ma cOmi csscrnc
ccrtO? rcmc un puIsantc
,
suI panncIIO d
746
b0
maSa te l a t
Ic A c canaIc B). S IraIIa d un oscII aIorc
d Ipo HarIIcy.
! crcuIo OosIIuIo daI1a bobna L! c daI
condcnsaIorc Cl rapprcscnIa I crcuIo d ac-
cordo dcI gcncraIorc d barrc , con csso c
possbIc porIarc n snIona I IcIcvsorc com-
muIaIo suI canaIc A o suI canaIc B.
La bobna LZ scrvc pcr accopparc I'cnIraIa
dcI IcIcvsorc a 300 ohm con I'uscIa dcI gcnc-
raIorc d barrc. La moduIazonc dcI scgnaIc
d aIIa Ircgucnza gcncraIo daI crcuIo oscI-
IaIorc, pIoIa\o daIIa prma sczonc Irodca
d V! ( pcdn l - Z 3 dcIIo zoccoIo), avvcnc
pcr mczzo dcII'oscIIatorc rIassaIo , compo-
sIo daIIa Iampadna aI ncon (LN) c da com-
poncnI C6 - R4 - RS - R6. li IunzonamcnIo
c abbasIanza scmpI cc. I condcnsaIorc C6
rccvc Ia Icnsonc aIIravcrso I a rcssIcnza R4
cd I poIcnzomcIro RS c qund s carca n
un pcrodo d Icmpo chc dpcndc daI vaIorc
dcIIa rcssIcnza IoIaIc c daIIa capacIa. Quan-
do Ia Icnsonc su IcrmnaI dcI
C6 raggungc un dcIcrmnaIo va
padna aI ncon (LN) S acccndc Iaccndo sca-
rcarc H condcnsatorc C6. Ma I condcnsaIorc
C6 s rcarca nuovamcnIc, rpc|cndo Io sIcsso
ccIo (carca c scarca - acccnsonc c spcgn-
mcnIo dcIIa Iampadna aI ncon LN) n conI-
nuazonc. I rsuIIaIo d gucsIo proccsso c
gucIIo d produrrc una Icnsonc varabIc su
IcrmnaI dcIIa rcssIcnza R6. nIaII guando
Ia Iampadna aI ncOn c spcnta, Ia sua rcs-
sIcnza praIcamcnIc nhnIa c su IcrmnaI
dcIIa rcssIcnza R6 non v c aIcuna Icnsonc.
Quando Ia tcnsonc su IcrmnaI dcI condcn-
saIorc C6 c IaIc da dcIcrmnarc lnncsco dcI
gas aII'nIcrno dclIa Iampadna, Ia Iampad
acccndc c aIIravcrso Ia rcssIcnza
una ccrIa corrcnIc, Ia
IcrmnaI una ccrIa
S pu
Iampadna
c
drizzatore semionda in quanto la griglia con
trollo (piedino 7) viene direttamente collegata
con la placca (piedino 6). Attraverso questa
sezione della valvola, funzionante come diodo
raddrizzatore, vengono eliminate le semion
de negative delila corrente alternata, mentre
attraverso la stessa fluiscono quelle di legno
positivo. La corrente esce dal catodo raddriz
zata (piedino 8) e viene, successivamente, li
vellata mediante un normale fltro con cel
lule a p greca ; la cdi ula di fltro rap
presentata daJ:1a 'esistenza R2 e dai due con
densatori elettrolitici C4 e C5 della capacit
di 20 mF ciascuno. L'accensione della valvola
VI ottenuta' per mezzo dell'avvolgimento
secondario dell'autotrasformatore' TI a 6,3 V;
per poter accendere la valvola VI con la ten
sione di 6,3 V (la valvola pu essere accesa
anche con la tensione di 12 V) bisogna colle
gare il piedino 4 con il piedino 5 dello zoc
colo e questi due piedini costituiscono uno
dei due terminali del flamento ; l'altro termi
nale del flamento rappresentato dal piedi
no 9 deIJa va1vola VI .
I l potenziometro R5
Il potenziometro R5 rappresenta L dei
comandi del generatore di barre ; in ' esso ri
sulta incorporato l'interruttore di accensione
SI dello strumento.
La rgolatione manuale del potenziometro
R5 permette di regolare il numero 'elle barre
che compaiono sullo schermo de'l televisore.
Se la frequenza deIJ 'oscillatore rilassato di
50 icli, nello schermo compare una sola bar
ra ; se la frequenza dell'osciHatore rilassato 0
di 100 cicli, ailiora le barre sono due ; se la
frequenza di 1 50 cicli le barre sono tre e
Fig.
'
3 " Il compensatore C( che fa parte
del circuito di accordo del l o strumento, per
mette di portare in slntonia Il televisore
commutato sul canale A e sul canale B. E'
assai importante che Il perno di comando
risulti perfettamente isolato dal teliio e
dal l a mano dell 'opratore
.
g | hl 0
8|h0 $0|nl
5lf ! U | f l 5 .
5gg|0 | l0|| 0
752
0$8l!q
| S0| hl 8
cos via. Mediante opportuna regolazione del
potenziometro R5 e con l'impiego dei compo
nenti il cui valore riportato nell'apposito
elenco, possibile ottenere un massimo di
12 barre orizzontali sullo schermo del tele
visore.
I mpiego del l o strumento
Ovviamente !'impiego del generatore di bar
re va fatto su telvisore perfettamente
funzionante e soltanto
'
starato per quel che
riguarda la linearit . . Il coHegamento fra ge
neratore di barre e televisore avviene mediante
uno spezzone di piattina da 300 ohm, da col
legarsi alle boccole d'antenna del televisore e
a quelle di uscita del generatore di barre.
L'apparato costruito con attenzione e secon
do il nostro schema pratico deve funzionare
subito, Occorrer, peraltro, regolare .la fre
quenza deH'osci.!latore agendo sul condensa
tore variabile Cl , in modo che il segnale possa
essere ricevuto dal televisore che, a sua volta,
dovr risultare commutato su uno dei due
canali a frequenza minore, come stato pre
cedentemente detto. R.icordiamo che il con
densatore variabile Cl pu essere vantaggio
samente sostituito con un compensatore iso
lato in ceramica. La regolazione di Cl va fatta
lentamente fno ad ottenere la comparsa delle
barre sullo schermo del televisore. Fatto ci,
si regola il potenziometro H fno ad ottenere
sul cinescopio il numero di barre desiderato,
Se le barre non dovessero risultare regolaTi
C4
C5 c Ia vaIvOIaV! . I cOndcnsatOrc varabIc L
rchcdc aIcunc partcOIarta cOstruttvc , cssO
dcvc rsuItarc cIcttrcamcntc sOIatO daI tcIaO
c da pOssbIi cOntatt dcIIa manO dcII'Opc-
ratOrc. OccOrrcra, pcrtantO, hssarc I suppOrtO
dcI cOndcnsatOrc varabIc bL una basctta sO-
Iantc suIIa quaIc vcrra pO hssata una staIIa
mctaIIca pcr I hssaggO dcI cOmpIcssO aI tc-
IaO dcIIO strumcntO. I pcrnO dcI cOndcnsa
tOrc varabIc vcrra prOIungatO mcdantc un
guntO mctaIIcO c un prOIungamcntO rcaIzza-
tO cOn matcraIc sOIantc, n vrtu d qucstO sc-
cOndO accOrgmcntO s pOssOnO annuIIarc gIi
cctt capact:v ncvtabImcntc ntrOdOtt ncI
crctO d aIta Ircqucnza daIIa manO dcII 'Opc-
ratOrc.
ndcatO cOn I tcimnc d massa Iantasma ,
n Iasc d rcaIzzazOnc pratca dcl gcncra-
tOrc d barrc Occorrcra tcncr prcscntc un uItc-
rOrc partcOarc. I tcIaO mctaIcO, su cui
vcnc mOntatO IO strumcntO, nOn cOsttuscc
Iamassavcrac prOpradcI gcncratOrc d barrc.
La vcra massa c rapprcscntata da un cOndut-
tOrc d ramc, d sczOnc cIcvata, chc ncIIO
schcma cIcttrcO c n qucIIO pratcO c statO
S c dOvutO rcOrrcrc a taIc accOrgmcntO
pcr cvtarc d cOnncttcrc cOn l tcIaO una
dcIIc duc Ias dcIIa rctc-Iucc, datO chc 1I c
un autOtrasIOrmatOrc c nOn un trasIOrmatOrc
dOtatO d avvOIgmcntO prmarO cIcttrcamcn-
tc sOIatO daII'avvOIgmcntO sccOndarO.
Le bobine
Lc bObnc ncccssarc pcr l a rcaIzzazOnc dcI
gcncratOrc d barrc sOnO duc ( L!-L2) c rsuI-
tanO cntrambc avvOItc nara.
I hIO ncccssarO pcr duc avvOIgmcnt
dcIIO stcssO tpO . |IO d ramc dcI damctrO
d l mm. Lc sprc ncccssarc pcr I'avvOIg-
mcntO L! dOvrannO rsuItarc n numcrO d 1
c dOvrannO rmancrc dstanzatc tra IOrO n
mOdO chc I sOIcnOdc rsuItantc msur una
Iunghczza d !4 mm.
cr I' avvOIgmcntO dcIIa bObna L2 OccOr-
rcrannO sOItantO duc sprc. Qucsta sccOnda
bObna rsuIta sstcmata suIIO stcssO assc dcIIa
bObna L! , a pOca dstanza da cssa.
I damctrO d cntramb gI avvOIgmcnt
dOvra rsuItarc d I 2 mm, suIIa bObna L! c
rcavata una prcsa ccntraIc pcr I'aI mcnta-
zOnc dcI crtutO anOdcO.
753
*.
1 ...0#00011#1
| | d 1| | 01| !
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U
b
d
f
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J+
N
A
nchc Ic OpcrazOn pu scmpIc, qucIIc chc
pOssnO scmbrarc ntutvc pcr Ogn radO-
tccncO, dcvOnO scgurc un mctOdO, I pu
cOrrcttO pOssbIc, chc rapprcscnta pO I Irut-
tO dcII'cspcrcnza d ann c ann d IaOrO.
La spcIIatura dc hI, ad cscmpO, c un' Opc-
razOnc chc rchcdc una partcOIarc tccnca c
una ccrta attcnzOnc. E su taIc argOmcntO
abbamO avutO pu vOItc OccasOnc d ntrattc-
ncrc, dcdcandO ad cssO quaIchc pagnctta d
1ccnca ratca. Ora c Ia vOIta dc cav cOas-
saI rcOpcrt n pIastca, cOn una scqucnza I-
Iustratva _partcOIarcggata damO I 'OppOrtu!-
ta ad Ogn tccncO, dlcttantc O prOIcssOni
sta, d apprcndcrc I mctOdO pu cOrrcttO c
pu prccsO pcr Y prcpararc tcrmnaI dc
cav cOassaI.
t| ) 1agharc cOn un tcmgcrnO I'sOIantc cstcr-
nO ncIIa Iunghczza vOIuta, cImnandOIO.
b ) ShIarc Ia caIza mctaIIca pcr un ccrtO
trattO.
c ) Kpcgarc I tcrmnaIc d 1 80'; I'cstrcmta
dcIIa pcgatura cOrrspOndc prcssapOcO aI
puntO n cu Ia caIza mctaIIca dcvc csscrc
tOIta.
d) AIIOntanarc Ic magIc dcIIa caIza mctaIIca
cstracndO :I cOnduttOrc ccntraIc cOn I'autO
d un IungO chOdO.
e ) AttOrcgIarc hI dcIIa caIza mctaIIca.
/ ) 1agIarc, sc cQ c ncccssarO, Ia caIza mc-
taIIca n prOssmta dcII'sOIantc cstcrnO,
n casO cOntrarO s prOIunga Ia caIza mc-
taIIca saIdandO su d cssa un cOnduttOrc
dcIIa Iunghczza ncccssara.
g) cr Ottcncrc una prcscntazOnc chc gOda
d una ccrta cstctca, OccOrrc Iar avanzarc
Ia guana pIastca, mcdantc I'autO dcIIc
dta d una manO, hnO a rcOprrc Ia pOr-
zOnc d caIza mctaIIca scOpcrta. cr quc-
sta OpcrazOnc s suppOnc chc Ia guaina
pIastca rsuIt Icggcrmcntc cstcnsbIc, cO-
mc avvcnc ncIIa maggOranza dc cas .
h) L'uItma OpcrazOnc cOnsstc ncI dcnudarc
I cOnduttOrc ccntraIc ncIIa Iunghczza vO-
Iuta.
|l1|1| |Kt1l|
Una sol uzione nuova ad un probl ema anti cI'
L
a IOtOgra!a spOntanca , O candda, O
stantanca, cOsttuscc Ia pu cOmunc sIc
ra d attvta dc IOtOgral dIcttant.
I dcsdcrO d cOgIcrc gI aItr ncI mOmcntO
n cu sOnO vcramcntc sc stcss, ncIIa IOrO att-
vta cOmc ncI IOrO rpOsO, cOn I'unca prcOc-
cupazOnc d ruscrc a cOmpcrc c mcntrc
I sOggcttO nOn c cOsccntc d csscrc IOtOgra-
IatO, cOsttuscc una rcazOnc cvdcntssma a
trOpp ann n cu, prma d prcmcrc I bOttOnc,
s cra sOIt drc Y prcgO, sOrrda .
.
Esstc tutta un'artc Ogg pcr cOgIcrc mm0-
yn nOn pOsatc dcI nOstrO prOssmO. NuIIa
vcnc trascuratO, daIIa tccnca cIcmcntarc dcI
ungcrc d scattarc quandO nOn s scatta pcr
scattarc pO vcramcntc quandO s mOstra d
nOn IarIO, aII'usO d Obcttv d Iunga IOaIc,
chc c pcrmcttanO d rcstarc IOntan daIIa vt-
tma prcsccI ta, aII'usO d apparccch cOmpIcta-
mcntc brunt, prv d crOmaturc chc pOssanO
attrarc I'OcchO.
La maschera umana
rObabImcntc qucsta prcOccupazOnc IOnda-
mcntaIc passcra prcstO, pcr ccdcrc I pOstO a
prcOccupazOn d aItrO gcncrc. nIatt, a bcn
guardarc, nOn s vcdc prOprO pcrchc sa tantO
mpOrtantc IOtOgraIarc I muratOrc, I cOntad-
nO, I vccchO OpcraO mcntrc nOn sc nc accOr-
gOnO. u csscrc mpOrtantc, da un puntO d
vsta sOcOIOgcO, accumuIarc dOcumcnt IOtO-
grahc sugI nhnt aspctt chc assumc Ia ma-
L'autore mosU'a la posIzIone corretta delle
mani per segui i-e con facilit soggetti dispo.
sti lateralmenh .
schcra umana. M1 qucsta attvta aIIa Iunga c
dcstnata a stanca:c, cOs cOmc hannO stancatO
Iungh dcccnn n cu nOn c'cra rtrattO chc
nOn IOssc accuratumcntc pOsatO c cOmpOstO.
EsstOnO Obcttvamcntc pcr dc cas n cu
c ncccssarO Iarc i.n mOdO chc I sOggcttO chc
c ntcrcssa nOn s accOrga chc IO stamO r
prcndcndO.
QucstO s vcrhcJ quandO Ic pcrsOnc chc c
ntcrcssanO nOn sonO bcn dspOstc nc nOstr
rguard, O hannO OcgI scrupOI d natura mO
raIc cOntrO Ia macChna IOtOgrahca, O, pcggO,
bo
hanno dcgI mpcdmcnt rcIgos.
Qucst' uItmo caso daIIc nostrc part C tut
t' aItro chc |rcqucntc (con Ia soIa cccczonc
dcIlc suorc ScpoItc Vvc rion csstono da no
tabu rcIgos d qucsto gcncrc), mcntrc c mcno
raro I caso chc quaIcuno abba dcgI scrupoI
d naura moraIc, o cstctca, c s rbcII ad ogn
tcntatvo dcI |otogra|o d rprcndcrIo.
n gcncrc s t ratta d pcrsonc chc non cc
I'hanno cont ro I |atto n sc d csscrc |otogra-
|atc, ma con mod, spcsso nurban, dcI dIct
tantc chc sta mczz'ora pantato a trc mctr
d dstanza rcgoIando I tcIcmctro, msurando
Ia Iucc, c |accndo hnta d trovars I pcr puro
caso. E' dmcIc chc n taI cas I muratorc o
I contadno o I vcccho opcrao non mostrno
scgn cvdcnt d nso||crcnza, magar coI con
dmcnto d quaIchc approprata csprcssonc
vcrbaIc. n quaIchc caso, sc Ia nostra scurcz
za c dsnvoItura, nscmc aI nostro abbgIa-
mcnto, sono vcrosmI, puO accadcrc d csscrc
prcs pcr |unzonar stataI o quaIcosa d s-
mIc. A mc succcssc una voIta d csscrc c r-
condato da una dccna d popoIanc vocant ,
chc m costrnscro ad csamnarc at tcntamcntc
Io stato dcgI mpant gcnc dcIIc Ioro casc,
in un mscro quartcrc d una ctta dcI Sud.
Fotc Ibcrarm soIo dopo un'ora, promcttcndo
Ia pu cncrgca azonc dcI govcrno a |avorc
dcIIc Ioro toIcttcs.
Sc pcrO s cscc da conhn d' taIa pcr rc-
cars ncIIa |asca dc Facs maomct tan chc,
daIIa JugosIava aII'A|rca, c crcondano, b-
sogna comnciarc a |arc moIta attcnzonc aIIa
rcazonc dc soggctt chc vogIamo |otogra|arc.
n|att n qucst Facs csstono radcaIssm
dvct d natura rcIgosa, quaI sono spcsso
rbad t da corrspondcnt sanzon d carattc-
rc pcnaIc. I Facsc pu a||ascnantc daI punto
d vsta |otogornaIstco, pu soIato, p bar-
baro, c anchc I mcno Iotogra|ato.
n qucsto Facsc gI harcm sono popoIat d
schuvc ncgrc c banchc, nc pubblc mcrcat
s vcndono schav a|rcan su cu I'acqurcntc
ha gI stcss d r t t chc s hanno suIIc bcstc,
n qucsto Facsc I |urto vcnc ancora punto
con I tagIo dcIIa mano, mcntrc I'uso cd I
posscsso d bcvandc aIcooIhc vcngono punti
con Ia dccaptazonc (parc chc I |gIo prmo-
gcnto dcI rc at tuaIc abba scguto qucsta
sortc) . L' ntcrvcnto dcII'ONU c scrvto soIo a
rcndcrc obbIgatora I'assstcnza d un mcdco
(Iaurcato dovc?) aII'csccuzonc d qucstc scn-
tcnzc.
Ebbcnc n qucsto Facsc pcnc scvcr ssmc
attcndono ch posscdc cd usa scnza spccaI
c partcoIar pcrmcss dcIIc macchnc |oto
graIchc.
Nazon conhnant hanno Icgg mcno barba-
rchc ma, dato chc Ia matrcc rcIgosa c co-
munc, anchc n qucst Ia |otograha c cons dc
rata attvta pcccamnosa cd mmoraIc.
Lh scrvc qucstc rghc dovcva partrc non
moIto tcmpo |a pcr uno d qucst post , c par
tva con dcIIc ntcnzon cstrcmamcntc pccca-
mnosc, andava cscIusvamcntc pcr |arc |o
tograIc.
I probIcma cra puttosto gravc. comc |oto
gra|arc gcntc, gcntc, c ancora gcntc, scnza
mct tcrc a rcpcntagIo I' attrczzatura |otograh-
ca o, pcggo ancora, Ia propra ncoIumta
Mcntrc consdcravo con scarso cntusasmo
gI apparccch d pccoIssmo |ormato, da usa-
rc nc pacchctt d sgarcttc o aI poIso, pcrchc
e dIfcIssmo con qucst apparccch mprov-
vsarc buonc |otogra|c, parIa dcIIa cosa con
I rparatorc Bcnatt, chc ha autato ga aItr
gornaIst a rsoIvcrc probIcm anaIogh .
La scena di fanco
Bcnatt m parIO d gross |aIs obcttv da
montarc suI pomcIIo IatcraIc d apparccch t
po KoIIc o HasscIbIad. n pratca Idca c buo-
na. s punta I |aIso obcttvo vcrso un monu
mcnto o un panorama quaIsas c s hngc d
PMPH
SVI LUPPATE E STAMPATE
e FOTO d a Vo i sca t t at e c o n i l
Pi ccol o Labor at or i o Fot og r af i co
e l a nostra conti nua assi stenza tec
ni ca pot rete farl o i O casa vostra i n
pochi mi nut i . Con i l
P | CCDLD LABDPATDP | D FDTOGPAF | CD
Vi di verti rete e ri spar mi erete
Ri chiedetelo contras$egno pagando al portal ettere l i re 3.900
Oppure i nvi ando vagl i a di l i re 3.800. Ri ceverete il l aboratori o al
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spese. I nterpel l ateci .
rprcndcrc qucstO, mcntrc n rcaIta s Osscrva
Ia sccna chc s svOIgc aI nOstrO hancO. Ma
qucsta sOIuzOnc nOn m scmbrava Ia mgIOrc,
pcrchc nOn cOnscntc d IavOrarc spcdtamcntc.
InIatt c quas mpOssbIc larc a mcnO d un
c:vaIIctto.
QuandO Ia cOnvcrsazOnc vOIgcva aI tcrmnc
scnza chc s IOssc cOncIusO nuIIa, Bcnatt cbbc
un'dca mprOvvsa : prcsc unO stranO arncsc
da unO scalIaIc, c n pOcO tcmpO IO adatt n
mdO chc pOtcssc csscrc avvtatO aIIa mOnta-
tura pcr hItr dc mc Obcttv.
LO strumcntO cOn cu mc prObIcm Iu-
rOnO rsOIt cOnsstc n unO spccchO Ottca
mcntcpcrlcttO,argcntatOncIIa supcrhcc cstcr-
na, chc Ia partc dcIIa dOtaznc Ottca d un
ngrandtOrc prOcttOrc chc vcnva IabbrcatO
n taIa hnO a pOch ann Ia.
MOntatO suII'ObcttvO d un apparccchO rc-
IIcx pcrmcttc d nquadrarc sOggctt pOst d
hancO aII'OpcratOrc, IavOrandO ncI mOdO pu
naturaIc c scnzadarcmnmamcntc ncII'OcchO.
LO spccchO n qucstOnc pu IunzOnarc bc-
nc cOn Obcttv nOrmaI c cOn tcIcObcttv,
purchc I damctrO dcIIa mOntatura pOrta-IItr
nOn sa d mOItO supcrOrc a 50 mm.
COn grandangOIar c mpOssbIc IavOrarc
pcrchc I'angOIO abbraccatO da qucst Obcttv
trasccndc Ic dmcnsOn dcIIO spccchO
.
Una ccrta pratca c ncccssara, pcrchc mO-
vmcnt chc cOmpamO stntvamcntc quandO
nquadramO un'mmagnc, aIzandO O abbas
sandO Ia Inca d mra , ruOtandO Icggcr-
mcntc-I'apparccchO suI suO assc, acccntucran
nO I'crrOrc d nquadratura. Sc I sOggcttO c
apparc ObIquO, c nO d'stntO ruOtamO Icg
gcrmcntc I'apparccchO, csso sparra stanta-
ncamcntc daI campO. Ma n brcvc, dOpO una
Orctta d cscrczO, tutt qucst scmpIc prO-
bIcm vcrrannO rsOIt, c s acqusIcra cOn IO
spccchO Ia stcssa manO chc s ha scnza.
Un avvcrtmcntO m scmbra mpOrtantc.
qucstO sstcma c OttmO Ira pcrsOnc mOItO
scmpI c , ma sc ccrchcrctc d adOttarIO n pO
st Ircqucntat da dIcttant IOtOgrah Ottcrrctc
mmcdatamcntc I'cIlcttO OppOstO, c v trOvc-
rctc rapdamcntc crcOndat da pcrsOnc chc
v scrutcrannO cOn OcchO ntcndtOrc.
757
CNM !
|R
MAX e
0
na dcIIc opcrazon pu dmcI chc I dIct-
tantc radotccnco dcvc compcrc, ogn
quaIvoIta s trova ad avcr uItmato I mon-
taggo d un rccvtorc a crcuto supcrctc-
rodna, o anchc pu scmpIccmcntc d un r-
ccvtorc a rcazonc, c scnza dubbo qucIIa
dcIIa taratura, coc dcIIa mcssa a punto dcI
rccvtorc stcsso.
Abb:amo usato I'aggcttvo dmcIc soIo
pcrchc s c voIuto drc chc t rattandos d r-
ccvtor rado a convcrsonc d Ircqucnza, non
c IacIc ottcncrc una pcrIctta mcssa a punto
ad orcccho, c c pcr dvcrsc ragon, I a pu
mportantc dcIIc quaI c scnz'aItro qucIIa chc
mponc aI crcuto oscIIatorc c a qucIIo d
cntrata ( snton a) d dIIcrrc dcI vaIorc dcI-
Ia mcda Ircqucnza ( Io stado oscIIatorc dcvc
csscrc accordato su d un vaIorc d Ircqucnza
supcrorc a qucIIo dcIIa Ircqucnza d sntona) .
I n c consstc, n aItrc paroIc, I prncpo
dcIIa convcrsonc d Ircqucnza, chc tantc voItc
c stato partcoIarmcntc dcscrtto suIIc pagnc
dcIIa nostra rvsta.
1O
L
Non dsponcndo d un oscIIatorc camponc,
n grado d darc un prccso rIcrmcnto, non
c assoIutamcntc possbIc cscgurc una tara-
tura pcrIctta. Con Ia taratura, cosddctta ad
orcccho , non c possbIc cscgurc un con-
troIIo prccso suIIa Ircqucnza d accordo dc
var crcut dcI rccvtorc. Scnza strumcnt
non s pu portarc I vaIorc d accordo dcIIc
mcdc Ircqucnzc aI vaIorc csatto, qucIIo pcr
cu sono statc caIcoIatc, progcttatc c costru-
tc, cd I rcndmcnto, n taI caso, rsuIta pcr
Iorza d cosc d gran Iunga nIcrorc a qucIIo
prcvsto. Ma sc I' oscIIatorc moduIato s rvc-
Ia ottmo pcr Ia mcssa a punto dc rccvtor
a crcuto supcrctcrodna, csso pu anchc r-
suItarc utIc pcr un rccvtorc a rcazonc o a
crcuto rIIcsso, pcrchc pu scrvrc ottma-
mcntc a portarc Ia sntona n gamma c
snccrars sc I'ampIhcazonc dcI crcuto C
rcgoIarc. L'oscIIatorc moduIato, dunquc, c
uno strumcnto vcramcntc utIc, chc ogn ap-
passonato dIctIantc d rado tccnca dovrcD-
bc posscdcrc ncI propro Iaboratoro. QucIIo
|
che descriviamo in queste pagine, poi, un
apparato semplice ed economico e di dimen
sioni alquanto ridotte.
Gli elementi principali che lo comp
'
ongono
sono : 2 transistori di tipo pnp, un condensa
tore variabile doppio ad aria, una bobina di
alta frequenza, un commutatore a due vie -
tre posizioni ed un trasformatore di uscita,
che pu essere indifferentemente di tipo mi
niatura oppure di tipo per valvole.
Princi pio di funzionamento
Lo schema elettrico dell'oscillatore modu
lato a transistori rappresentato in fg. 1 . Lo
stadio di alta frequenza composto dal tran
sistore TRl , dalla bobina e dal condensatore
variabile, che costituiscono uno stadio oscil
latore di alta frequenza.
Nel circuito di collettore di TRI risulta in
serito il circuito di accordo ( bobina a con
densatore variabile), che risulta accoppiato
induttivamente, mediante l'avvolgimento se
condario L3, alla base del transistore. La fre
quenza di oscillazione viene determinata dal
condensatore variabile e dalla bobina, la qua
le possiede un avvolgimento primario con
presa intermedia ( U) , il commutatore SI per
mette di cortocircuitare il tratto C-D.
| |
Quando il commutatore SI si trova nella
posizione 2, l'oscillatore copre praticamente
la gamma delle onde medie, che si estende
da 1 ,6 MHz a 400 KHz circa, mentre nella po
sizione 3 la frequenza si estende dai 450 KHz
ai 170 KHz circa. 1 valori estremi di queste
gamme dipendono anche dal cablaggio, poi
ch entrano in gioco le capacit aggiuntive e
parassite dei collegamenti, che sono in gra
do di spostare le gamme di funzionamento.
Polarizzazione di TR 1
Come si nota nello schema elettrico di
4ig. l, la polarizzazione di base del transisto
re TRI fa impiego d due resistenze ( RI-R2) ;
queste due resistenze compongono un divi
sore di tensione ; la resistenza R3, unitamen
te al condensatore C6, ha il compito di sta
bilizzare la tensione sull'emittore di TRI ; in
altre parole si pu dire che questi compo
nenti hanno il compito di mettere a massa
l'alta frequenza; anche C3 e C7 svolgono lo
steso compito.
Secondo stadio
Il secondo stadio dell'oscillatore pilotato
da un transistore di tipo pnp per bassa fre
quenza; anche questo secondo transistore
montato in circuito oscillatore, ma questa
volta si tratta di oscillatore di bassa frequen
za. Il principio di funzionamento dello stadio
oscillatore di bassa frequenza iden"tico a
quello prima descritto per lo stadio oscilla
tore di alta frequenza: sul circuito di collet
tore di TR2 connesso l'avvolgimento pri
mario di un trasformatore di bassa frequenza
( Tl ) ; questo avvolgimento primario accn
piato alla base del transistore TR2 tramite il
suo avvolgimento secondario. Tale accoppia
mento sufciente per innescare le oscilla
zioni di bassa frequenza. Come abbiamo gi
detto, per il trasformatore Tl si pu usare,
indifferentemente, un trasformatore d'uscita
di tipo miniatura oppure un normale trasfor
matore di uscita per ricevitore a valvole. Agli
effetti della frequenza di oscillazione, l'im
pedenza degli avvolgimenti del trasformato
re TI non assume valori critici, cio non ha
eccessiva importanza all'atto pratico. La fre
quenza di oscillazione bassa e pu variare
da 200 a 300 cicli al secondo.
Polarizzazione di TR2
La base del transistore TR2 conveniente
mente polarizzata ' mediante un partitore di
tensione, costituito da R6 ed R7; al conden
satore CIO afdato il compito di convogliare
a massa quella parte di alta frequenza che
in qualche modo riesce a raggiungere la base
del transistore TR2. La resistenza R5 com
pleta il circuito di polarizzazione; in parallelo
alla resistenza R5 manca il classico conden
satore di disaccoppiamento; in virt dell'as
senza del condensatore di disaecoppiamento,
sui -erminali della resistenza R5 sussiste una
tensione di controreazione, che permette di
contenere l'eventuale distorsione d'onda del
segnale. Il circuito dell'oscillatore di bassa
frequenza risulta collegato alla base del tran
sistore di alta frequenza TRI, tramite il con
densatore C4. Mediante questo collegamento,
il segnale di bassa frequenza provoca delle
variazioni di tensione nella tensione ' di pola
rizzazione del transistore TRI, modulando il
segnale di alta frequenza da esso generato.
759
I l commutatore mul ti pl o
Il commutatore multiplo Sl-S2 c del tipo a
due vie - tre posizioni ( i n pratica si fa im
piego di un commutatore multiplo a tre po
sizioni - tre vie, lasciando inoperosa una via) .
SI ed S2, dunque, vengono azionati simulta
neamente mediante un unico perno di coman
do. Si noti che quando il commutatore mul
tiplo risulta commutato nella posizione l , i l
segnale di bassa frequenza risulta prelevato,
tramite i l condensatore elettrolitico C, dal
collettore ( c ) di 1KZ ed inviato al potenzio
metro K4, mediante il potenziometro K4
possibile controllare il livello del segnale di
bassa frequenza ( in questo caso l'oscillatore
di alta frequenza rimane escluso) . Quando i l
commutatore multiplo - Sl-S2 risulta ruotato
nelle posizioni Z e 3, all'uscita dell'oscillatore
modulato presente il segnale di alta fre
quenza, gi modulato; ci avviene in virt
del condensatore L3, che collega direttamente
il collettore di 1Kl alla sezione S2 del com
mutatore multiplo.
In pratica, dunque, il segnale di alta fre
quenza modulato viene prelevato all'uscita
dell 'oscillatore quando il commutatore mul
tiplo SI ed S2 risulta ruotato nelle posizioni
Z e 3 ; quando il commutatore multiplo risul
ta ruotato nella posizione l, all'uscita del
l'oscillatore modulato si ha soltanto un se
gnale di bassa frequenza, che permette di
controllare il livello del segnale stesso e che
pu essere usato assai vantaggiosamente per
l a localizzazione dei guasti negli amplifcatori
di bassa frequenza.
Realizzazione pratica
La realizzazione pratica dell'oscillatore mo
dulato c rappresentta in fg. Z. Per non in
correre nell' insuccesso, consigliamo ai lettori
di realizzare l'apparato nello stesso modo
in cui esso stato da noi disegnato. La
presa di uscita, di tipo jack, il potenziome
tro R4, in cui incorporato l'interruttore
generale dell'oscillatore S3, i l condensatore a
pasticca C8 sono tutti componenti che devo
no risultare elettricamente schermati dalla
rimanente parte del complesso, mediante l'ap
plicazione di una fascetta metallica saldata
od avvitata nella parte interna del telaio.
Sulla parte superiore del telaio risultano
applicati i l condensatore variabile Cl-CZ e la
pila di alimentazione a 4, 5 V. Le due sezioni
del condensatore variabile Cl-CZ (Z 400 pF)
vengono collegate tra loro i n modo da costi
tuire L1 condensatore ad una sola sezione
( le due sezioni risultano collegate in paral
lelo e la capacit complessiva vale la somma
delle due capacit ~ 800 pF) .
760
C O MPO N E N T I
CONDENSATORI :
Cl -C2 - condensatore
variabile ad aria - 2 400 pF
C2 - vedi Cl
C3 1 0.000 pF
C4 - 1 0.000 pF
C5 50 pF
C6 - 1 0.000 pF
C7 50.000 pF
C8 = 1 0.000 pF
C9 10 microfarad
Cl 0 = 1 0.000 pF
RESI STENZE :
Rl - 27.000 ohm
R2 = 8.200 ohm
R3 = 1 .000 ohm
R4 25.000 ohm ( potenziometro )
R5 - 1 .000 ohm
R6 - 5.600 ohm
R7 - 27.000 ohm
VARI E :
TR 1 = transistore tipo OC44
TR2 - transistore tipo OC72
T1 - trasformatore d'uscita ( vedi testo )
L 1 -L2-L3 = bobina ( vedi testo )
51 -52 = commutatore mul tipl o 2 vie - 3 po
sizioni ( GBC - G/ l 004 )
53 - interruttore incorporato con R4
pila = 4,5 V
D: /
I
Fig. 2 ~ Schema pratico dell'osci l l atore.
^C LlL tCuu Qiu!ICu di hg. c u||u
impiego di un trasformatore di uscita (Ti )
di tipo miniatura ma, come abbiamo detto,
si pu utilmente impiegare anche un normale
trasfolmatore d'uscita per ricevitori a valvole.
E' importante che in fase di cablaggio si
realizzino dei perfetti ancoraggi di massa; in
ogni caso le saldature a stagno direttamente
sul telaio, se questo non di alluminio, sono
da preferirsi alle linguelle fssate semplice
mente per mezzo di vite a dado. Sul pan
nello frontale dell'oscillatore modulato com
paiono tre comandi: quello relativo al com
mutatore multiplo SI-S2, quello che fa capo
al perno del condensatore variabile e che per
mette di regolare il v'alore della frequenza
d'uscita su due diverse gamme di frequenza,
in corrispondenza delle posizioni 2 e 3 del
commutatore multiplo SI-S2; il terzo coman
do costituisce l'attenuatore dello strumento :
esso fa capo al perno del potenzio metro R4
'e permette di regolare l'intensit del segnale
all'uscita dello strumento; sempre sul pan
nello frontale presente la presa Jack sulla
quale si innester la relativa spina a jack
munita di cavo coassiale per l'applicazione
dei segnali agli apparati in riparazione. L'in
terruttore di accensione e spegnimento del
l'apparecchio ( S3 ) risulta incorporato nel po
tenziometro che costituisce l'attenuatore del
l'oscillatore.
Ricordiamo che, contrariamente al solito, il
telaio, cio la massa, ' connessa con il mor
setto negativo della pila anzich con il mor
setto positivo; si dovuto fare cos per evi
tare di isolare il condensatore variabile CI-C2
da telaio. Per la semplicit del circuito, se
non si saranno commessi errori, l'apparato
dovr funzionare di primo acchito. In ogni
caso, prima di accendere lo strumento, azio
nando l'interruttore S3 incorporato con il po
tenziometro R4, sar bene effettuare un con-
762
trollo di tutto il cablaggio, accertandosi che
il condensatore elettrolitico C9 risulti colle
gato secondo le esatte polarit e che non si
siano commessi errori nel collegare i termi
nali dei due transistori TRI e TR2 ( si tenga
presente che
-
il terminale di collettore di en
trambi i transistori si trova da quella parte
in cui l'involucro del transistore stesso con
trassegnato con un puntino colorato) .
Se il transistore TRI non dovesse oscillare,
cio se non vi fosse produzione di alta fre
quenza, occorrer invertire i collegamenti sul
l'avvolgimento secondario della bobina L3
( E-F) . Qualora, invece, non si dovesse sen
tire la nota di bassa frequenza generata dal
transistore TR2, occorrer invertire i colle
gamenti sui terminali del trasformatore di
uscita ( avvolgimento secondario) .
Costruzione del la bobi na
I dettagli costruttivi della bobina, che si
compone di 3 avvolgimenti ( Ll-L2-L3) . sono
illustrati in fg. 3.
Tutti e tre gli avvolgimenti devono essere
effettuati sopra uno stesso nucleo ferroxcube
del diametro di 9 mm e della lunghezza di
3 mm. Fra l 'avvolgimento Ll e l 'avvolgi
mento L3 deve essere mantenuto un inter
vallo di 6 mm; fra l'avvolgimento L e l'av
volgimento L3 deve sussistere una distanza
pari . ad l mm.
Dati costruttivi :
Ll Jd spire unite di flo di rame ricoperto
in seta del diametro di 0,2 mm
L3 ^ 7 spire unite di flo di rame ricoperto
in seta del diametro di 0,2 mm
L2 100 spire sovrapposte di flo di rame
ricoperto in seta del diametro di 0,2 mm
Gamme di frequenza :
gamma - - 1 ,6 MHz - 400 KHz
gamma 2 ^ 450 KHz - 170 KHz
Messa a punto
Non si pu dire che la messa a punto del
nostro oscillatore modulato implichi una se
rie di operazioni difcili, tuttavia dobbiamo
dir subito che il procedimento alquanto
.laborioso per chi sprovvisto di una attrez
atura strumentale adeguata. Per chi possie
de gi un oscillatore le operazioni si sem
plifcano di molto; ma non riteniamo possa
essere difcile per i nostri lettori procurarsi
in prestito presso qualche amico o addirit
tura presso qualche laboratorio in cui si
clienti uno strumento del genere. Pertanto,
facciamo conto che coloro che ci hanno D
qui seguiti riescano in qualche modo a venire'
in possesso di un oscillatore modulato cam
pione; non riuscendo a portare a , casa pro
pria lo strumento si potr sempre ricorrere
a qualche laboratorio portando H nostro
oscillatore modulato per effettuare le ope
razioni di taratura.
In ogni caso la prima operazione da farsi
consiste nel preparare un settore di carta da
incollare sul pannello frontale dello strumen
to, in corrispondenza della manopola di sin
tonia, dotata di indice, . che comanda il perno
del condensatore variabile doppio, con le
sezioni collegate in parallelo tra loro. Su que
sto pezzo di carta occorrer disegnare due
scale, suddivise in tanti trattini, corrispon
denti ai diversi valori di frequenza. La gra
duazione sul settore di carta dovr essere
fatta prima a lapis, in fase di taratura, e poi
passata a china per una maggiore marca
tura e durata dei trattini.
Il procedimento da seuire il seguente :
si sintonizza dapprima l'oscillatore campione
sulla frequenza di 1 ,6 MHz e si collega la sua
uscita alla presa d'antenna di un ricevitore
funzionante, anch'esso sintonizzato su questo
stesso valore di frequenza 0,6 MHz) , in modo
da avere la massima uscita. Successivamente
si sostituisce l'oscillatore modulato campione
con quello qui descritto e, senza toccare il
comando di sintonia del ricevitore, si agisce
sul comando del condensatore variabile del
nostro oscillatore ( Cl + C2) fno ad ottenere
nel ricevitore radio la massima uscita pos
sibile; in corrispondenza alla posizione assun
ta dall'indice della manopola di sintonia del
nostro oscillatore modulato, si segna un trat
tino sulla corrispondente scala e in corri
spondenza di questo il valore di 1 ,6 MHz. Ri
petendo questa operazione per diverse fre
quenze si completa il disegno del settore
di carta applicato al nostro apparato appor
tando un certo numero di valori di frequenze
diverse.
NEYCOC PACl LE E CCNCOC
SYOOl AMOCACASAMCSYNA
MWCWCCWE W CLW
C CS Y C Y CY A L E L. D. 2 OO
8 O11N8 |A A1N1
QUESTO BUONO
I
A :
h0mc
5L00U NAZIONALE
I
MOTOIIZZAZIONE.
I
Y|4
1|k 1k|kU I!j?
L|ll8 c t0v
W MWW M M W
763
Un hobby
e un'arte
nel l o
stesso
tempo.
Ma pu
diventare
anche una
professione
ben
remunerata,
oggi che
l 'attivit
artigianale
si va
sempre
pi
rarefacendo.
0
0 b
0
101
D
pngcrc a manO su tcssut C una dcIIc
IOrmc p aIIascnant c avvcnabI d
hObby artstc. u csscre aIIrOntatO ndI-
Icrcntcmcntc sa da prncpant chc da art-
st prcparat. E' una IOrma d svagO dstcn-
sva cd ccOnOmca chc da cnOrm sOddsIa-
zOn e chc nO prOpOnamO a nOstr amc lct-
tOr, anchc sc accant sOstcntOr dcIIa radO-
tccnca. ra una rcaIzzazOnc c I'aItra d cOm-
pIcss apparat radOcIcttrc, una pausa tran-
guIIa c cOIOrta scnz'aItrO cOnsgIabIc.
Antcamcntc I 'artc d dccOrarc tcssut cra
partcOIarmcntc cOItvata daIIc sgnOrc dcI-
l'aIta arstOcraza pcr impcgarc n mOdO ntc-
rcssantc Ic IOrO Iunghc Orc d OzO.
Ogg naturaImcntc tuttO cambatO : tcs
sut: vcngOnO stampat a macchna n grandc
scrc c I'Opcra manuaIc dcII'artganO andata
va va scOmparcndO. Fcrc pOsscdcrc un
tcssutO dccOratO a manO dvcnta cOsa rccr-
cata. QuaI Oggctt d tcssutO s pOssOnO dccO-
rarc? 1utt . cravattc, IazzOIctt, ccntrn, cn
turc, camcc ccc.
QuaI tp: d tcssutO s pOssOnO usarc?
1uttO c chc sa tcssutO. daIIa scta aI cO-
tOnc, aIIO shantung, aIIa Iana, aI rasO, ccc.
KayOn, scta, cOtOnc c rasO sOnO tcssut a
trama Isca pu adatt pcr rprOdurrc dscgn
cOn parccch dcttagI. Lc sctc ruvdc, cIcsp,
gI shantung c Ic Ianc sOnO p ndcat pcr
dccOrazOn a Iarghc macchc.
QuandO, dOpO Ic prmc cspcrcnzc, cOmn
ccrctc a scntrc pcnncII c cOIOr, I vOstrO
cntusasmO aumcntcra c cOn cssO dcc nuOvc
c OrgnaI.
LOnOsccndO qucsta 1ccnca dcIIa dccOrazOnc
rsOIvcrctc brIIantcmcntc anchc I prOhIcma
dc rcgaI a NataIc O ncIIc aItrc rcOrnnzc
familiari, regalando, ad esempio, ad un vostro
amico una cravatta appositamente dipin,ta
pa voi stessi, farete un presente personale e
inimitabile.
Se poi ;i perfezionerete ,in questa nobHe
professione avrete in mano un altro me!iere
interessante, piacevole e ben remunerato.
Attrezzatura occorrente
Come abbiamo gi detto, per dedicarsi alla
attivit del decoratore di tessuti occorrono
poco spazio e ferri del mestiere economicis
limi, che molto probabilmente avete gi in
asa : qualche foglio di carta carbone, delle
puntine da disegno, spiUi, un contagocce, un
rotolo di nastro adesivo, della carta assor
bente, una spatolina per stemperare i colori,
polvere di gesso L tanti barattolini di vetro
o di porcellana bassi e a collo .argo. Non sono
indicati b'arattoli di materia plastica perch
il solvente usato con 1 colori la intlcca. Inoltre
pccorre un tampone fatto di stoffa di cui
parleremo al momento opportuno.
La parte di attrezzatura pi costosa ' e im
Il fiore 0 bianco
con ombre grigio
delicato. I l centro
verde chi aro con
riccioli arancionI.
le foglie grandi
" vanno dipinte di
verde nel mez
zo con ombre
v e r d e s c u r e .
Venature chiare.
vattc vcrdc brIIantc usatc dvcrsc gradazOn
d vcrdc, I bIu, I marrOnc c I ncrO. Su Cra-
vattc rOssc cscIudctc I vcrdc c usatc I rOssO,
!'arancOnc, I marrOnc c I ncrO. 1 bIu sOpra
rOssO apparc vOIaccO c spcssO I rsuItatO c
tutt'a!trO chc sgradcvOIc. I bIu sQra un
gaIIO brIlantc d:vcnta vcrdc. crtantO su
craVattc gaIIc usatc I bIu, I vcrdc, 1 tOssO
(nc rsuIcra un coIOrc arancO) I marrOnc c I
ncrO. Su cravattc bIu I rOssO dvcnc vOIaccO
cd c guas mpOssbIc Ottcncrc un rOssO Im-
QdO.
LOmc s nOta gund c ncccssarO attcncrs
aI!a rcgOIa d usarc cOIOr puttOstO dcns
cOmc ga dcttO p sOpra pcr tcssut scur.
LOn cO abbamO csaurtO Ia dcscrzOnc d
tutt guc cOnsgI d carattcrc gcncraIc chc
pO8sOnO scnz'aItrO cOndurv ad una buOna
Questo fore, di notevole efetto, ma t uttavia
abbastanza sempl ice da riprodurre sul tes
suto, pu essere riportato su centri ni , tova
gl ie, ecc. Vi consigl i amo i colori da usare e
vi assicuriamo che chi unque pu riprodurl o.
csccuzOnc ncIIa dccOrazonc dc tcssut. Ad
arrcchrc :I tcstO trOvcrctc numcrOsc IIu-
strazOn charc c sumccnt a I Iumnarc guc
punt chc pOtrcbbcrO apparrc puttOstO cOn-
Ius. ScgutcIc c sOpratuttO c:mcntatcv aI-
mcnO una vOIta n gucstO aIIascnantc hObby.
mpOrtantc . dcdcandO anchc una sOIa mczza
gOOata aI mcsc a dpngcrc Oggctt d casa,
dvcntcrctc apprczzatssmO agI Och dcJIc
dOnnc d casa, daIIc guaI, cOn qucstO sstcma,
pOtrctc Ottcncrc guant IavOr vorrctc.
773
Dovendo usare molto spSSO colori e pennell i,
per evi tare che i l colore si secchi sulle setole
conveniente real i zzare questo accorgimento. Si
pone Il dil uente in una bottiglietta con coprchio
a vite piuttosto grosso. SI pratica in esso un
foro centrale nel quale 8I I nserisce al l 'I ncastro
il manic
o
del pennello.
I model l isti che hanno necessit di far uso con
tinuo del collante cellulosico possono realizzare
questo semplice supporto In legno onde evitare
di dover continuamente avvitare il coperchietto
sul tubetto. Con questo accorgimento il tubetto
rimane sempre verticale evitando la fuoriuscita
di gocce del l iquido.
774
nche i temperamatite comandati a manovel l a,
del ti po di quelli usati dal cartolai, sono sog
getti ad usura. Per rinfrescare il flo tagliente
delle lame basta togliere l'involucro protettivo
della macchinetta ed avvolgere le lame con una
striscia di tela smerigl iata ; bastano un paio di
movimenti i n avanti e al l 'i
r
dietro.
Dovendo procedere ad un improvvisato controllo
dell'apparato d'accensione della vostra auto vi
consigl iamo di real izzare con un semplice pezzo
di flo di ferro questo utile gancio per la ca
lotta dello spi nterogeno. Il gancio che sorregge
la calotta si pu facilmente appendere al cofa
no sollevato della vettura senza che dia i ntralcio.
I l carrel losdraio, usato dai meccanici per i nse
rirsi sotto le autovetture durante la riparazione,
pu essere pi mobile con l'aggiunt. di una
coppia di rotelline a snodo. Queste rotelle vanno
applicate a circa 40 centimetri dal treno di ro
telle rigide anteriori. Questo supplemento far
sentire meno buche o ril ievi del terreno.
Due strisce di asbesto possono essere impiegate
per dare al le ruote di un'auto suficiente attrito
qualora si fossero i mpantanate in pozzanghere
di fango o di neve. Una coppia di strisce di asbe.
sto tenute piatte nel baule dell'automobile non
daranno fastidio, pur essendo . sempre pronte.
(
` l
!- l /
( .
apcndO
chc Ia tcnsOnc anOdca c d 400 V c Ia cOr-
rcntc assOrbta daIIa vaIvOIa sOttO carcO c d
80 mA ?
cr gungcrc aIIa dctcrmnazOnc dcI vaIOrc
capactvO dcI cOndcnsatOrc varabIc L, Oc-
cOrrc nnanztuttO dctcrmnarc I rappOrtO
A1Ja.
NcI nOstrO casO s ha.
400 : 80 = 5
Escguta qucsta d vsOnc, s rcOrrc aI da-
gramma c, n cOrrspOndcnza dcI numcrO 5, s
tracca una Inca vcrtcaIc hnO ad ncOntrarc
Ia curva A. DaI puntO d ntcrsczOnc s
tracca una Inca OrzzOntaIc vcrsO snstra
hnO ad ncOntrarc I'assc vcrtcaIc ( assc dcIIc
Ordnatc) ; n qucstO puntO d ncOntrO s
Icggc I vaIOrc 2,5 p, chc rapprcscnta Ia
capacta dcI cOndcnsatOrc varabIc pcr Ogn
mctrO d Iunghczza d'Onda. NOn s tratta, dun-
quc, d un vaIOrc cIIcttvO, bcns d un datO,
cOc d un IattOrc chc pcrmcttc d rsaIrc
IacImcntc aI vaIOrc rcaIc dcI cOndcnsatOrc
varabIc L. E' OvvO chc, pcr dctcrmnarc I
rcaIc vaIOrc capactvO d L, OccOrrc mOIt-
pIcarc I vaIOrc tcstc trOvatO, d 2;5 p,
pcr Ia Iunghczza d'Onda su cu IavOra I
trasmctttOrc c chc, ncI nOstrO cscmpO, c d
20 mc!r.
S ha qund:
L = 2,5 20 50 p
cr Ia cOmpIctczza dcI caIcOIO OccOrrc Ora
dctcrmnarc Ia tcnsOnc d sOIamcntO dcI
cOndcnsatOrc varabIc. IcttOr sannO bcns-
smO chc Ia tcnsOnc d sOIamcntO d un cOn-
dcnsatOrc varabIc c qucI vaIOrc massmO d
tcnsOnc chc puO csscrc appIcatO tra Ic Ia-
mnc mObI c qucIIc hssc scnza chc s dcb-
banO vcrhcarc IcnOmcn d cOrtOcrcutO. taIc
vaIOrc dpcndc prncpaImcntc daI dcIctrcO.
NcI nOstrO casO I vaIOrc NL c datO da:
NL = 1 ,6 400 = 640 V
accamO prcscntc chc I vaIOrc tcstc trO-
vatO d 50 p cOrrspOndc aIIa capacta cOm-
pIcssva rchcsta daI crcutO c pcrcO taIc
vaIOrc c cOmprcnsvO, n pratca, dcIIc dvcrsc
capacta parasstc dOvutc aIIa vaIvOIa, cOIIcga-
mcnt, ccc.
Secondo esempio
La dOmanda c Ia scgucntc. QuaIc capa-
cta dcvc avcrc I cOndcnsatOrc varabIc n
un ampIhcatOrc hnaIc chc IavOra suIIa banda
dc lO mctr, sc IO stadO hnaIc c dcI tpO n
cOntrOIasc, pIOtatO da duc vaIvOIc d tpO
807, \ sccOndO schcma d hg. 2) , sapcndO chc
Ia tcnsOnc anOdca c d 600 V c Ia cOrrcntc
assOrbta cOmpIcssvamcntc, sOttO carcO, c
d 160 mA ?
cr gungcrc aIIa dctcrmnazOnc dcI vaIOrc
capactvO dcI cOndcnsatOrc varaDIc L, Oc-
cOrrc nnanztuttO dctcrmnarc I rappOrtO
A1a.
= : "'
::
g
+
I `
:
:.J. : ` "" ` :
Mod. STEREOKIT
Compl esso stereofoni co con gi radi schi
Phi l i ps 4 veL Potenza usci ta 3+3 W. Dop
pi a regolazione vol ume, toni alti, toni bas
si e due selettori d'entrata. Due altopar
l anti Z00 a doppio cono.
L. 29.500
Serle scatole di montaggio
Ampl ificatore monoaural e con potenza di
usci ta di T Z W. Due entrate a 5 mV e Z00
mV. (Adatto anche per chi tarra elettrica).
Ri sposta da 45 a 1Z KHz 5 valvole. Rego
laz. vol ume, toni alti e bassi .
L. 13.500
Gi montato L. 16.500
Ampl ificatore stereo, usci ta + W. Quat
tro entrate a Z00 mV. -i sposta da 45 a
1 Z.000 Hz. Control l i toni al ti e bassi sepa
rati. Stadi d' usci ta i n controfase. d valvole.
L. 19.000
Mod. 3 3 W
Ampl ificatore stereo. Potenza 3 + 3 W.
Quattro entrate a Z00 mV. 4 valvole. Toni
al ti e 'assi separati.
L. 9.500
Nel nostro caso si ha:
600 : 160 = 3,75
Eseguita queta divisione, si ricorre al dia
gramma e, in corrispondenza del valore 3,75,
si traccia una linea verticale fno ad incon
trare la curva U. Dal punto di intrsezione si
traccia una linea orizzontale verso sinistra
fno ad incontrare l'asse verticale ( asse d
Ue
ordinate) ; in questo punto di incontro si legge
il valore 1 ,7 pF circa, che rappresenta la ca
pacit di un solo condensatore variabile per
ogni metro, di lunghezza d'onda. Non 5
tratta, dunque, di un valore reale, bens di
un fattore che permette di risalire facilmente
al reale valore di uno dei due condensatori
variabili C. Occorre dunque eeguire una
moltiplicazione, tenendo conto che il trasmet
titore lavora sulla gamma dei lO metri.
Si ha quindi:
C = 1 ,7 lO = 17 pF
E' questo
'
valore capacitivo di uno dei
due condensatori.
Anche in questo caso ocorre tener presente
che il valore trovato di 17 pF corrisponde alla
capacit coplessiva richiesta dal circuito e
perci comprensiva, in pratica, delle diverse
capacit parassite dovute alla valvola, ai col
legamenti, ecc.
Se il trasmettitore non UCVC VOI3IC 8U
frequenze pi basse si p scegliere per cia
scun condensatore variabile il valore di 20 pF.
Per completare l'esempio non resta che de-_
terminare la tensione di isolamento del con,
densatore variabile. ' Nel disegno di fg. 2'
( secondo schema) si legge
,
:
VC = 3,6 7 AT
dalla quale si ottiene:
VC = 3,6 7 AT =,6 600 2160 V
Terzo esempio
La domanda la seguente: " Se nel primo
esempio, in luogo di una sola valvola di tipo
807, se ne fossero impiegate due, collegate
in parallelo, con la stessa tensione anodica
di 400 V ed una corrente anodica, ovviamerte
doppia di 160 mA, quale
'
capacit deve avere
il condensatore _ C per l'accordo ?
In questo caso il valore del rapporto AT/Ia
dato da:
400 : 160 = 2,5
Con questo valore e mediante la curva A si
determina un valore di 5 pF circa (valore uni
tario), che, moltiplicato per i 20 metri , di
lunghezza d'onda, fornisce per C il valore:
5 20 = 100 pF
La tensione di isolamento del condensatore
r H3HC, OVV 3HCD! C, nu!!CIuIu.
CIRCUITI ELETTRI CI CHE SI RIPARANO DA SOLI
!
Fi l i elettrici che si . rimarginano ,. da sol i , come se si trattasse di tessuti umani dopo un taglio o una
abrasione, sono stati perfezionati dai tecnici del l a Honeywell Regulator Co. per i vei col i spazi al i , Q
bordo dei qual i accade spesso che I ci rcuiti eletttrici si 'nterrompano per effetto di vibrazioni, radia
zioni o bruschi cambiamenti di temperatura.
I fi l i i n questione hanno un nucleo centrale ottenuto con una lega di stagno, magnesio ed al l umi ni o.
Quando si spezza, dai due tronconi del fi l o spuntano pel i . che finiscono per chi udere nuovamente
:. i l circuito. In qualche giorno, questa mi nuscola " barba .. di molecole metal l i che riesce a " crescere "
' di circa un mi l l i metro e a toccare la corrispondente peluria spuntata sul,l'altro troncone. Nel ci rcuito
cosi riparato si pu far passare un watt di corrente elettrica, ossia una potenza pi che suffi ciente
per l ' al i mentazione dei del icati dispositivi elettroni ci dei veicoli spazlal' ;'
Sebbene l a crescita sia pi rapida ad una temperatura di ci rca bZ gradi centrigradi, essa ha luogo
anche a Z0 gradi, che, 'in base ai ri l evamenti sinora effettuali, il valore pi corrente della tempera
tura entro gl i Involucri dei veicoli spaziall.
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28 puntata
! .
La vaIvOIa Vl rapprcscnta I a ampIhcatrcc
hnaIc OrzzOntaIc cd ha I cOmptO d ampI-
hcarc I a tcnsOnc d dcIIcssOnc OrzzOn1aIc c
d nvarIa aI trasIOrmatOrc d uscta OrzzOn-
taIc chc, n pratca, c un autOtrasIOrmatOrc
( trattO A-E) . LavvOIgmcntO prmarO c gucIIO
cOmprcsO ncI trattO A-E, mcntrc I 'avvOIg-
mcntO sccOndarO c gucIIO cOmprcsO ncI
trattO A-L. s tratta d un trasIOrmatOrc d
cOrrcntc , Ia cOrrcntc vcnc prcIcvata daI
trattO A-L cd nvata aIIc bObnc d dcIIcs-
sOnc OrzzOntaIc LZ.
I trasIOrmaJOrc d aIta tcnsOnc, chc gcncra
I'aIta tcnsOnc ncccssara pcr I'aImcntazOnc
dcI sccOndO anOdO cOnsstc, p chc n un
trasIOrmatOrc vcrOc prOprO, nun partcOIarc
783
FT
V1
+ V
6
1V
+T b Kv0|I
0000
4 6V
T n000
Fig. 1 Schema elettrico di un moderno e comune circuito al i mentatore di alta tensione con trio
sformatore d'uscita orizzontale e trasformatore extra alta tensione ( E.A.T. ) . La V 1 la valvola am
plifcatrice fnale orizzontale; l a V 2 la valvola dampr; l a valvola V 3 l a rettlfcatrlce di .xtra
alta tensione.
adattamento del trasformatore d'uscita oriz
zontale. Si tratta dell'avvolgimento aggiunto
EF. Questo avvolgimento c collegato alla val
vola raddrizzatrice V3. La tensione prelevata
' dal circuito di flamento della valvola raddriz
zatrice V3 si aggira intorno ai 18000 V. Il
flamento della valvola V3 viene acceso da
un aVol.gimento secondario del trasformatore
d'usdta orizzontale e di alta tensione, costi
tuito da una o pi spire.
Al diodo V2 c afdato il compito' di smor
zare le oscillazioni transitorie presenti sui ter
minaH della bobina di deflessione orizzontale ;
tale valvola si comporta come una resistenza
presente soltanto all'apparire delle osciHazloni
transitorie. Il principio di funzionamento della
valvola V2 c semplice: durante' il tratto ascen
dente del dente di sega, la placca del diodo
risulta negativa rispetto al proprio catodo, ed
in tali condizioni non vi c passaggio di cor
rente nel diodo, il quale si comporta come
una resistenza infnita.
L'energia assorbita dal diodo di smora
mento V2 ( damper) non va completamente
perduta; la tensione rettifcata viene trasfe
rita al circuito di placca della valvola ampli-
78
fcatrice orizzontale VI, aumentandone la
potenza.
Particolarit pratiche
L'avvolgimento di alta tensione ( E-), coi
legato in serie all'avvolgimento dell' autotra
sforatore d'uscita orizzontale, risulta avvolto
in modo particolare, allo scopo di evitare
l'effetto corona P che sempre si manifesta
nei conduttori percorsi da corrente ad alta
tensione non sufcientemente distanziati ; tali
conduttori si rivestono di un effluvio elet
trico azzurognolo a forma di corna.
L'avvolgimento di alta tensione non pu
venir composto a rocchetto, dato che tra i
vari strati risulterebbero presenti differenze
di potenziale tropo elevato. Tale avvolgi
mento viene generalmente effet1uato a banco o
a nido d'api. Poche spire compongono ciascuno
strato di avvolgimento per cui la bobina di
aota tensione
'
risulta a forma di ciambella.
Qualche volta l'avvolgimento di alta tensione
c inflato su un braccio del nucleo ferroxcube,
assieme alle altre bobine ; altre \alte c inf
lato su un lato del nucleo, mentre tutti gli al
tri avvolgimenti vengono inf,lati sull'altr
A-E) .
Z) La bObna LZ rapprcscnta Ia bObna d
dchcssOnc OrzzOntaIc. cssa prOvvcdc a dclIct-
tcrc I pcnncIIO cIcttrOncO OrzzOntaImcntc su
tuttO IO schcrmO dcI cncscOpO , c racchusa
nc! gOgO d dclIcssOnc ntrOdOttO attravcrsO
I cOIIO dcI cncscOpO.
3) La vaIvOIa VZ ( dampcr), chc` c un
dOdO, c cOnncssa n un crcu!O chc ha U
cOmp:tO d smOrzarc Ic OscIIazOn transtOrc
gcncratc OaIa bObna d dclIcssOnc OrzzOn-
taIc.
.
4) La vaIvOIa V3 prOvvcdc a rcttIhcarc
I'aIta tcnsOnc aItcrnata, prcIcvata daI pOIun-
gamcntO dcI trasIOrmatOrc d'uscta OrzzOn
taIc, cOc daI trasIOrmatOrc d aIta tcnSOnc,
c Ia nva aIIa prcsa Ia!craIc dcI cncscOpO
( sccOndO anOdO).
Guasti sul l 'al i mentatore
Lo schermo non si i l l umi na mentre
l 'audio normale
l' " 00Crl0mCnIt SOmm0lt
cr sapcrc sc I guastO rscdc nc crcut
a mOntc O a vaIIc dcIIa vaIvOIa ampIhcatrcc
hnaIc OrzzOntaIc d rga VI, OccOrr staccarc
cOn una pnza a IOrtc sOIamcntO I cIp daI
cappuccO dc!Ia vaIvOIa stcssa mcntrc H tcIc-
vsOrc c acccsO. KcOrdamO chc nc mOdcO
tcIcvsOr guas scmprc Ia pIacca dc!Ia vaIvOIa
ampIhcatrcc hna1c OrzzOntaIc c cOnncssa
cOn I cappuccO ( nc vccch tcIcvIsOr vcn-
vanO prcIcrbImcntc usatc vaIvOIc cOn Ia
pIacca cOnncssa ad unO dc pcdn dcIIO zOc-
cOIO).
1OItO I cIp daI cappuccO dclla vaIvOIa,
cOn I tc!cvsOrc acccsO, s msura Ia tcnsOnc
suI cappuccO dcIIa vaIvOIa stcssa, tcncndO
prcscntc chc I tcstcr va cOmmutatO n c.c.
c chc I puntaIc pOstvO va cOnncssO cOn I
tcIaO mcntrc I puntaIc ncgatvO va cOnncssO
cOn I cappuccO dcI!a vaIvOIa s!cssa, trattan-
dOs d una tcnsOnc ncgativa. Sc s msura
una tcnsOnc d crca 15 V, sgnhca chc
I guas!O rscdc dOpO Ia vaIvOIa VI , mcntrc
sc nOn c prcscntc aIcuna tcnsOnc ncgatva,
aIIOra S dcvc rtcncrc chc I guastO sussstc
prma dcI!a vaIvOIa VI c cOc nc
[
crcutO dcI-
I'OscIIatOrc OrzzOntaIc.
Un mctOdO sbrgatvO pcr acccrtars dcII'c-
sstcnza dcIIa tcnsOnc ampIhcata (5000 V
crca) suIIa pIacc dcIIa vaIvO!a VI , OccOrrc
tOccarc cOn un caccavitc a grandc sOIamcntO
I cappuccO d taIc vaIvOIa, aIIOntanandOlO
pO d 1 O Z mm, tra I caccavtc cd I cap-
puccO dc!Ia vaIvOIa VI s dOvr nncscarc
una scntIIa chc star ad ndcarc I buOn
IunzOnamcntO dcI crcutO.
1aIc prOva puO csscrc anchc cstcsa aIIa
vaIvOIa raddrzzatrcc d aIta tcnsOnc V3 (n
taIc casO c ncccssarO Iar mpcgO d un cac-
cavtc mctaIIcO sOIatO a 1 5000 V) ; I'nncscO
d una scntIIa dcIIa Iunghczza d crca 1 cm
star ad ndcarc chc H guastO c dOvutO aIIa
vaIvOIa V3 avarata.
cscnz
cII'
udIo nOrma!-
mcntc IunzOnantc,,crchc Iaudo nOn scmprc
c ndcatvO dcIIa sumcic
tc aImc
tazOn
uI
hccntc d 1cnsOnc suI prmO anOdO dcI c
scOpO , taIc tcnsOnc s aggra nOrmaImcntc
ntOrnO a 3000U V. La causa va rccrcata n
un crratO vaIOrc O, addrttura, ncII'ntcrru-
zOnc dcIIa rcstcnza K7, I cu vaIOrc s ag-
gra nOrmaImcntc ntOrnO ad !-Z mcgaOhIn.
(Contitua nel prossimo numero)
A T T E N Z I O N E !
FAVORI MO GLI ALLI EVI
DEL CORSO TV
Per dare agio a tutti coloro che se
guono Il CORSO DI TELEVISIONE di
mettere Immediatamente In pratica le
nozioni e I suggerimenti proposti nelle
nostre lezioni, abbiamo Istituito un
nuovo, preiloslsslmo se/vizio a favore
del nostri lettori.
Siamo In grado di fornire televisori
usati, di gran marca, da 1 7" e 21 " ,
completi In ogni loro parte, sul quali
ognuno potr effettuare esperienze,
controlli, prove di taratura.
I televisori, dato Il loro prezzo Irrisorio,
non sono funzionanti ma, naturalmente,
si possono riparare. Sta quindi all'abl
l It e alla furbizia degli allievi del coro
so, di sfruttare le nozioni acquisite, per
rimettere In efficienza l'apparecchio ed
elevarne cosi i l valore commerciale.
A richiesta quindi tutti I noitrl lettori
possono avere uno di questi televisori
Inviando anticipatamente l'Importo di
L. 7.000 (le spese di trasporto sono a
carico del destinatario) a:
TECNICA PRATICA -
SERVIZIO FORNITURE
Via Gluck, 59
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- MILANO
789
|---. -. CONSULENZA
-
. Chiunque ' desideri porre quesiti, su qualslaslomento tecnico,'
pu interpellarei a mezzo lettera o cartolina indirizzando a: " Tec
nica Pratica ", sezione Consulenza Tecnica, Via Zurettl, 04 -
Milano. I quesiti devono essere accompagnati da L. Z0 m fran
cobolli, per gli abbonati L. W. Per la' richiesta di uno schema
elettrico di radioapparato di tipo commerciale inviare , L. W.
Per schemi di nostra progettazione richiedere il preventivO.
Vorrei costruire il ricevitore LEO de
scritto nel fascicolo di luglio/64 di Tecnica
Pratica, disponendo di due transistori 0 tipo
OC71 e di un transistore di tipo 2GI09. E' pos
sibile utilizzare tali transistori? In caso af
fermativo quali modifche si debbono appor
tare al circuito?
DIEGO FABRETTI
.
Cagliari
n srttuzOnc dc duc transstOr d tpO
EG! 0, Ic pOtra utImcntc mpcgarc duc
transstOr d tpO OLT! ga n suO pOsscssO,
scnza appOrtarc scnsbI mOdhchc aI cr-
cutO. EvcntuaImcntc pOtra rsu!tarc utIc una
varazOnc dc! vaIOrc dcIIa rcsstcnza R3, prO
vandO pcr cssa vaIOr cOmprcs tra !00 c Z00
Ohm aIIO scOpO d cvtarc dstOrsOn ncII'a-
scO!tO c n mOdO chc I'assOrbmcntO tOtaIc d
cOrrcntc dcI rccvtOrc, n asscnza d scgnaIc,
nOn dcbba rsuItarc supcrOrc a 5 mA.
rsuIta cOIIcgatO
aIIa grgIa cOnIrOIIO d VI pcr mczzO dcIIa
rcsstcnza R. I mcrOIOnO c d_ tpO a car-
bOnc c vcnc cOIatO drcttamcntc daIIa pIa
utIzzata pcr 1'acccnsOnc dcI hIamcntO dcIIa
valvOIa c cO, n pratca, Ia rsparmarc una
pIa.
assandO n pOszOnc rcczOnc, Ia vaI-
vOIa V Iunzna n supcrrcazOnc, n quantO
Ia rcsstcnza I H vcnc csOIusa daI crcutO.
NcIIO stcssO tcmpO Ia cuIIa nOn c p cOrto
crcutata cd cssa rprOducc I scgnaIc rvc-
IatO c ampIhcatO da Vl.
dat cOst
I
1V
~
. .
t
U
&
A
w
M
W
M
M
Sono un radiotecnico
dil4ttante e 0 quando
in quando U capita di
dover riparare qlalche
apparecchio vecco di
amici e conscenti. Fi
nora me la sono smpre
cavata benino in virt
delle molte noziopi che
ho potUto apprndere
U questi anni daJla vo
stra bella $lsta. Ora
U trovo in difcolt;
da parecchio tempo ' ho
nel mio laboratoo un
riCevitore MarelH .mo
dello che non riesco
a far funzionare bene
soprattutto perch non
conosco gIl esatti valori
delle tensioni sugJI elet
trodi delle valvole, Sare
ste in grado voi 0 fari
conoscere questi atl?
MAIO LU
Trevisq
La accontential su
bito pubblicando lo
schema elettrico del ri
cevitore che lei djve ri
parare; come ver, a
pi dello schema ri
portata la tabell delle
tensioni che lei vuoI co
noscere. Nella sprapza
di averla potuto iutare
le auguriamo un pieno
successo nella sua opera
di riparatore.
.
|\l!l' :..:l..: :.:ll\` !:
Queste pagine, auieme a quelle che verranno pubbl icate nei successivi numeri della Rivista, ' po
tranno es,ere staccate e , racCol te in UO unico raccoglitore per formare, al l a Ine, un prezioso,
uti l issimo manualetto perfettqmente aggiornato.
3 4 2
7
3 C F 6
fENTODO AMPL
.
.F.
( occolo miniatura)
3 C S 6
PTODO CONVER.
( occolo miniatura)
D 6
TETRqDO FINALE
( zoccolo loctal )
Vf 3,15 V
If 0,6 A
Vf 3,15 V
If ^ 0,6 A
Va
Vg2-
Vgl
la
Ig2-g4
100 V
^ 30 V
- l V
* 0,75 mA
l, l mA
Vf ^ 1,42,8 V Va * 150 V
90 V If 0,22-0,11 A Vg2
Vgl
la
Ig2
Ra
Wu
- 4,5 V
^ 10,2 mA
^ 1,8 mA
14.000 ohm
^ 0,6 W
m
+Jo
796
3 D l 6
PENTODO RIV. M.F.
( zoccqlo miniatura)
3 C
PENTODO FINALE
(zoccolo octal )
3 C e
DOPPIO TRIODO
AMPI.. BF e RIV.
( zoccolo loctal )
3 C 6
PENTODO AL.
MF per 1
( zoccolo miniatura)
3 C 5
PENTODO AL.
A.F.
( zocc910 miniatura)
Vf ^ 3,15 V Va * 250 V
If 0,6 P Vg2 ^ 100 V
RK * 560 ohm
la 0,22 mA
Ig2 ^ 5,5 mA
Vf ^ 1,4-2,8 V Va ;: 90 V
If ^ 0,1-0,05 A Vg2 * 90 V
Vgl * 9 V
la * 6 mA
Ig2 ^ 1,4 mA
Ra ^ 8.000 ohm
Wu * 0,24 W
Vf ^ 1,4-2,8 V Va * 90 V
If 0,1-0,05 A Vg * V V
Vf 3,15 V
If ^ 0,6 A
la * 4,5 mA
Va * 200 V
Vg2 ^ 150 V
RK 180 ohm
la 9,5
Ig2 ^ 2,8 mA
Va F 200 V
Vg2 * 150 V
RK ^ 180 ohm
la * 9,5
Ig2 * 2,8 mA
1B|B |k ||1||k
r ;` 1| 1|tIrt|r
' . . . MI STER-X! Uno strano nome, una straordi na
ri a fi gura, che caratterizza l a pi accani ta cacci a
al l adro di tutti i tempi . L' I spettore Roux, a cui
stato affi dato l ' arduo compi to di acci uffare questo
l adro genti l uomo, ha pochi ssi mi el ementi i n suo
possesso : sol o i bi gl i etti da vi si ta con cui MI STER
X si gl a ogni col po. Ma di una cosa certo : che .
questo fantomati co personaggi o non ruba per vi
vere, bens per i l gusto stesso di portare a termi ne
col pi di ffi ci l i e sensazi onal i !
I n effetti MI STER-X scegl i e con cura l e vi tti me dei
suoi col pi , nel l ' ambi to di quel l ' l i te soci al e che
egl i f requenta sotto nomi e personal i t d i verse, e
spesso gi unge perf i no a preavvi sarl e del l ' i mmi
nente f urto. I ntel l i gente, col to, el egante, Mi STER
X potrebbe essere def i ni to un l aureato del furto .
. . . Ma ci che r i empi e le col onne dei gi ornal i di
tutto i l mondo, no non sono sol o i suoi i mpossi bi l i
col pi o l e congetture attorno al suo " vero " vol to,
ma anche i l fatto che spesso MI STER-X abban
doni i suoi i ntenti per portare ai uto a persone. i n
bal i a di r i cattatori o mi nacci ate da vere e propri e
gangs, i ncurante del fatto che ci porter i vari
" si ndacati " di gangsters a dargl i una cacci a spi e
tata i n concomi tanza con l e forze . di pol i zi a .
. . . Ma egl i sfuggi r sempre al l a rete che cerca di
avvi nghi arl o, perch MI STER-X, i l l adro genti
l uomo, i nafferrabi l e! . . . .
797
CON LA
PERSONAGGI PRI NCI PALI
ANDRE ROUX
HENRV DUCLOS
SELMA DUCLOS
ALEX HALFORD
ELMER BOWMAN
WALTER VOGEL
DD BENOI S .
PAULA MORRIS .
SI MON . . . .
. . . . i spettore di Pol i zi a
e presi dente del l a Nati onal Bank
. . . bruna fi gl i a di Henry
. . . . baronetto i ngl ese
g . . . . , . un ti po dri tto
. . . ommerci ante di sol di fal si
+ mastod'nti co propri etari o del l ' toi l e
bi onda streap-teaser del l ' toi l e
. . . gori l l a di Benoi s
davvero uno squi l i brato l ' autore di quel bi gl i etti no, oppure? . .
L' I spettore Roux ri l esse attentamente l a mi ssiva . . . " Egr. Avv. Ducl os, l a
presente per avvi sarl a che domanr 13 marzo, durante i l trasporto setti
manal e di 300 mi l i oni ' al l a f i l i al e d Ancy, ' al l eggeri r l a Nati onal Bank
di cui Lei ha la presi denza, appunto dei suddetti 300 mi l i oni . Di sti nti
sal uti e . . . i n guardi al MI STER-X! ".
.
Non mai successo cte un l adro avvi sasse del col po che sta per ese
gui re, eppure Roux convi nto che l ' autore del , messaggi o fosse una
persona sana di mente, tremen' damente sana . . . Attorno a questa vi cen
da dal l ' apparenza paradossal e, si svol ge l a trama di questo " gi al l o "
i n cui appare al l a ri bal ta un n'ovo ti po di l adro: MI STER-X! .
. ANDRE ROUX = sui trent'anni, alto, solido, i mpassi bi l e
l ' Ispettore roux ha una gran qualit: senza rendersene
conto, capace di suscitare negli altri leat e rispetto ed
inoltre il suo viso ancor giovani le reso simpatico da un
palo di scuri baffetti, che tradisconso un animo gaio e
spensierato che solo nei rari momenti di tranqui l l it sale
al l a superficie. Quanqo -si trova di fronte a qualChe caso
particolarmente diffici l e (e quasi tutti vengono affidati a
l ui) sa essere spaventosamente freddo ed autoritario, col
volto " inespressivo nel quale solo gl i occhi grigi restano
vivi e scinti l l anti come metallo. In sei anni di appartenenza
al l a Polizia, passato da semplice recluta ad Ispettore,
grazie al l a sua intel l i genza, al suo fiuto, uniti ad un attac
camento al dovere davvero encomiabile.
HENRY DUCLOS... con la pelle chiara e senza rughe,
un paio di vivi occhi castani e la bocca dritta e sotti l e,
hon di mostra neppure la sua et: sessanta anni. L' uni ca
nota stonata nel l a sua bassa figura un principlio di adipe
che
'
Duclos cerca di mascherare portando di preferenza
abiti scuri. Caratteristiche salienti del suo fermo ed auto
ritario volto, sono i leggeri occhiali cerchiati d'oro ed una
folta capigliatura brizzolata.
SELMA DUCLOS un tipo di donna che diffi ci l mente si
di mentica. Fine, elegante, sicura di s, disinvolta e sofisti
cata, con una figura da fare invidia ad una . cover-girl .. ...
Non bella nel vero senso del l a parola, ma seducente . . I n
lei attira l ' ardente fi amma che si avverte sotto una vernice
d' i mpassibi lit. Pur essendo snella, non necessario lo
stetoscopio per assicurarsi che respira.
ALEX HALFORD... non l o si sarebbe detto un suddito
di Sua Maest Britannica, dal l ' aspetto. Ha pi del tipo
latino. Alto, ben proporzionato, di un'et i ndefinita (pi
di trenta, comufque) ha un volto deciso e volitivo. Porta
perennemente grossi occhiali scuri, quasi abbia qual cosa
agli occhi. La sua atltica figura leggermente in con
trasto con il gestire raffi nato e con la ricercata eleganza
dei suoi abiti.
LMH WMN... - gi ovanottone sui trent' anni , dal l e
spal l e sol i de e massicce, torace possente e fi anchi stretti.
Il suo portamento eretto e si muove con sci ol tezza. I
suoi capel l i bruni sono tagl i ati a spazzol a ed il suo volto _
caratteri zzato da due fondi occhi gri gi e, pur essendo os
suto e deciso, ha un'espressione leggermente mal i nco
ni ca. Si a le orecchie, leggermente a spartivento, si a i l
naso, un po' storto, tradiscono i n l ui i l ti po deciso a si ste
mare l e cose a suon di svento le. Gl i abiti sportivi (dal l e
ampi e gi acche) che i ndossa, gl i calzano a pennel l o.
WL 1H VbL . . + - di statura leggermente superi ore al
l a medi a, e forse un po' troppo magro per l a sua altezza.
Leggermente stempiato grossomodo gl i si possono dare
quarant'anni . Sul suo viso si stagl i ano due labbra sotti l i e
strette, ed una pi ccol a ci catrice che gl i solca l a guanci a.
Ha i l fare ci rcospetto di chi tratta l oschi affari e guardi ngo
di chi ha gi conosciuto l a pri gi one.
DD N... - un ti po massiccio, dal l a vita l arga,
col vol to scavato stranamente i n contrasto con l a corpo
ratura grassoccia. Il suo naso, dal l a punta spugnosa,
segnato da venuzze azzurre; gl i occhi pi ccol i e scuri , cer
chiati da profonde occhi ai e gonfi e; i rari capel l i rimasti
al ci nquantenne Dd, col or pepe e sale. Nel l ' i nsi eme, ha
un aspetto grossolano e ripugnante, che nemmeno i co
stosi ed eleganti abi ti , riescono a cambi are.
HUL MHH e.e - perfetta! Lunghi capel l i bi ondo cene
re, una grande bocca dal l e labbra carnose, zi gomi spor
genti , occhi grigi o-azzurri, ci gl i a e sopracci gl i a scure . . .
ed una carnagione da bi onda, ma senza efel i di . Un vi so da
gatta, sopra un corpo da Venere antica. Gambe perfette e
l unghe . . . tutto L. b. i nsommal Di preferenza (quando non
i n pedana intenta a spogl i arsi sotto i l riflEctore) vestita
con un succi nto costumi no scuro, guarnito di perl i ne e
raso rosso. Ha i l volto i mpenetrabi l e e non tradisce al cuna
emozione.
V,200
PER UN TELEVI SORE
TUTTE LE SEDI G. B. C.
NLPN LLNLN NbW TLKK
I "'"o m' e
f''eda'
. . .
pi d i 1 00 l i re e mezz' ora d i studi o al gi orno
per corri spondenza, potrete mi gl i orare
anche voi
l a vostra posi zi one di pl omandovi o speci al i zzandovi I
$l|. MLM ML MM
6nt| t |l rHm UWW M 4t m | o . ||oli tt| .
c
.. CARICO L
RAOIOTECNICO TECNICO T. V. - SPAGNOLO - RUSSO) . . PERITO
~ RAOIOTELEGRAFI8TA DIBE- I N DUSTRI ALE . GEOMETRA ~
QNATORE - MOTORISTA - ELET- RAGIONERIA ~ ISTITUTO MAGI-
IS
;'
A
cp!r : S TR A L E S C U O L A M E D I A
RAOIOAMATORE 8WL.
S
EQRE.
- ELEMENTARI - AVVIAMENTO -
TARlO D'AZIENDA
DIRIGENTE
QINNASIO - LICEO CLASSICO o
COMMERCIALE
E8PERTOCONTA. SCIENTIFICO - SCUOLA TECNI_
BILE . CORSI L LINGUE IN DISCHI CA INDUSTRIALE - ScuotA
(INGLESE . TEDESCO _ FRANceSE TECNICA COMMERCIALE.
ONI GRUPPO L1 LEZIONI L 8.87uTUTTO COMPRESO
(L. z7v5 PER CORSO RADIO)
Spett. EDI TRI CE POLI TECNI CA ITALI ANA,
vog I I ate spedI r mI contrasseg no voI umI che ho sottoI I neato .
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