Sei sulla pagina 1di 4

UNITA 2 :L AUTUNNO DEL MEDIOEVO

CAPITOLO 1


La figura dominante degli anni a cavallo tra il Duecento e il Trecento
quella di Bonifacio VII. Egli successe a Celestino V ,uomo onesto, scelto per
riformare radicalmente la Chiesa, egli era profondamente credente , ma la
Chiesa era come un organismo statale ed egli, non avendo le competenze
politico-economiche necessarie a governarla ,si trov costretto ad
abdicare. Bonifacio prese quindi il potere in circostanze del tutto
nuove,infatti nessun papa aveva mai abdicato . Egli aveva una forte
concezione ierocratica del potere
1
. Il re di Francia era al tempo Filippo IV
che era in lotta con Edoardo I d Inghilterra, proprio per finanziare questa
guerra egli nel 1296 mise delle imposte alla chiesa. Bonifacio allora eman
una bolla per scomunicarlo ,ma essa non fece affatto paura a Filippo che in
tutta risposta decret che la Francia non avrebbe pi versato un soldo a
Roma,infatti, se nell XI secolo, la scomunica era unarma micidiale contro
re e imperatori in contrasto con la Chiesa(poich rendeva tutti i vassalli
liberi dal giuramento di fedelt allimperatore )per Filippo la bolla non era
affatto una minaccia perch egli aveva molte pi risorse e funzionari che
gli erano fedeli perch pagati da lui e se gli avessero disobbedito,
sarebbero stati sostituiti. Bonifacio fece cadere la bolla.
Allinizio del 1300 a Roma si diffuse la credenza che chiunque si fosse
recato alla tomba di S.Pietro , il primo anno di ogni secolo, avrebbe
ottenuto lindulgenza plenaria, ossia la cancellazione delle eventuali pene
da scontare in purgatorio. Bonifacio VIII rese ufficiale questa credenza e
nel 1300 proclam il primo Giubileo della storia. Migliaia di persone si
recarono a Roma si era visto cos tanto fermento nel mondo cristiano solo
per le crociate
2
. Questo Giubileo fece s che si affermasse la dottrina
dellaldil tripartito e Roma divenne il centro della cristianit ,il papa il
capo indiscusso della chiesa.

Bonifacio, forte del successo ottenuto con la proclamazione del Giubileo,
riprese la battaglia contro Filippo IV. Nel 1302 eman la Bolla Unam

1
Potere spirituale > Potere Temporale
2
In effetti chiunque fosse morto nella battaglia contro i musulmani,avrebbe automaticamente ottenuto lindulgenza plenaria
UNITA 2 :L AUTUNNO DEL MEDIOEVO
CAPITOLO 1
Sanctam che la sua pi esplicita e articolata esposizione della
concezione ierocratica di potere che aveva. Egli affermava egli rifacendosi
alla Dottrina delle due spade che non c salvezza per chi al di fuori
della Chiesa,di cui il papa unico capo. Filippo gli rispose convocando
unassemblea degli Stati Generali( Clero, Nobilt Guerriera ,Terzo Stato) i
quali sollevarono la questione dellatipicit della sua elezione ,mettendola
in dubbio e cos facendo misero in dubbio anche la validit dei suoi
atti(come lemanazione della Bolla).Nel1303 un gruppo di inviati da Filippo
IV tent di fare prigioniero Bonifacio VIII allo scopo di costringerlo a
convocare un concilio che approvasse la sua elezione. Questo episodio
prende il nome di oltraggio di Anagni e scandalizz lopinione pubblica
europea, tra sostenitori e non di Bonifacio. Il Papa fu liberato da una
rivolta popolare e mor poco dopo.
Fin dallepoca di Carlo Magno ,limperatore era una figura che si diceva
ricevesse il potere da Dio,non a caso la coronazione degli imperatori
avveniva durante un grande rito religioso finalizzato alla consacrazione del
sovrano. Nel Medioevo anche il re era una figura sacerdotale : egli poteva
rivendicare per s il titolo di capo della chiesa o di taumaturgico. Per
questo non deve stupire che Filippi IV non si sentisse per nulla inferiore al
papa in quanto a sacralit , egli non era ostile alla fede e alla dottrina
cristiana, anzi era molto legato alla tradizione e alla concezione del re
come figura sacra.

Anche Dante Alighieri(1265-1321) metteva lautorit politica in diretto
collegamento con Dio ,ma egli ,come Bonifacio VIII non aveva capito che il
potere non era pi nelle mani del papa e dellimperatore tedesco ,ma dei
re ( come Filippo IV ) che si stavano affermando. Il poeta fiorentino
espresse le sue idee nel trattato DE MONARCHIA scritto tra il 1311 e il
1312 , quando limperatore tedesco Enrico VII scese in Italia,presentandosi
come il restauratore dellordine e della pace. Il trattato era diviso in tre
libri.
Libro Primo
UNITA 2 :L AUTUNNO DEL MEDIOEVO
CAPITOLO 1
Dante esprime perch Dio avrebbe istituito lautorit imperiale :egli dice che
questa scelta la logica conseguenza delle due nature delluomo, quella
materiale(corpo) e quella spirituale (anima). Limperatore e il papa sarebbero
quindi le due guide necessarie ad aiutare luomo a raggiungere le due mete
verso cui tende: la felicit terrena e la salvezza.
Libro Secondo
Dante sostiene che lesercizio dellautorit imperiale spetta di diritto al popolo
romano come emerge dalla coincidenza cronologica tra il trionfo di Augusto e la
nascita di Cristo. Secondo Dante le vittorie di Roma sono il frutto di un preciso
disegno provvidenziale che ha voluto radunare tutte le genti sotto ununica
guida temporale in modo da facilitare la diffusione del Vangelo
Libro Terzo
Dante ribadisce che l imperatore riceve il potere da Dio e quindi il papa non pu
ambire al potere temporale ,ma anche che il papa resta comunque pi
importante dellimperatore che lo deve rispettare. Inoltre,da una parte Dante
attribuisce un valore enorme alla vita terrena ,ma dallaltra, come tutti gli
uomini medievali, sa che la vita ultraterrena molto pi importante

Nel 1313 Enrico VII mor senza aver raggiunto lobiettivo che si era
prefissato. Anche se Dante fu molto deluso dal fallimento dellimpresa ,egli
continu a sviluppare le sue idee politiche nella Commedia:
Egli si presentava come una figura speciale alla quale era concesso visitare il
mondo ultraterreno, nellopera egli si fa profeta d iDio che manda ad
annunciare il suo imminente intervento tramite un inviato che salver il mondo
dal caos creato dai papi ierocratici. Dante accusa tali papi di cupidigia
3
,ma senza
cadere mai nelleresia, egli infatti accus solo singoli papi ma difese la figura del
papato perch istituzione di Cristo. Era inoltre a favore del Giubileo ed era stato
molto scosso dalloltraggio di Anagni poich Filippo offendendo il papato ( che
come abbiamo detto,fu voluto da Cristo), aveva offeso Cristo stesso.


3
Attaccamento ai beni terreni
UNITA 2 :L AUTUNNO DEL MEDIOEVO
CAPITOLO 1
Nel 1309 il papa Clemente V spost la sede papale ad Avignone per
sfuggire alle famiglie romane, gli successe Giovanni XXII che rest in
Francia ,dove anche se i territori erano della Chiesa, in definitiva il papato
era sotto il controllo francese .In Germania sal al potere Ludovico di
Baviera che entr in lotta con Giovanni XXII che non gli voleva riconoscere
il potere. Nella lotta Ludovico pot contare sullaiuto del filosofo Marsilio
da Padova che nel 1324 scrisse il Defensor Pacis,secondo cui il popolo
a dare il potere nelle mani di chi governa, cos nel 1328 Ludovico depose il
papa con una sentenza che lo accusava di essere Anticristo e
Collaboratore di Satana. Successivamente egli si fece incoronare
dichiarando che il suo potere non veniva da Dio ma dal popolo.
Nel 1338, dieci anni pi tardi,unassemblea di principi tedeschi riunitisi a
Rense , proclam solennemente che limperatore eletto da loro non aveva
bisogno di consacrazione o ufficializzazione del papa. Nel 1356 con la Bolla
DOro venne infine fissato il gruppo di principi che avevano il diritto di
eleggere limperatore . Erano sette: tre ecclesiastici ( gli arcivescovi di
Magonza,Treviri e Colonia) e quattro laici( il conte palatino del Reno,il
duca di Sassonia , il marchese di Brandeburgo e il re di Boemia). La stessa
bolla dichiarava che essi erano inoltre sovrani di stati praticamente
autonomi . Dunque,lautorit dellImperatore era ulteriormente sminuita:
la carica era poco pi che un prestigioso ma vuoto titolo onorifico.

Potrebbero piacerti anche