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Caro Pierre,

le notizie corrono alla velocit del vento, per cui non sarei stupito se da voi gi si
sapesse della morte del Tiranno. E sono pur certo che Philippe non ha risparmiato i
cavalli!
Immagino linquietudine e lincredulo stupore che vi tengono in ansia.
Sappi dunque che vero, il Tiranno morto e Danton vendicato.
Sai bene che non ti ho biasimato per aver lasciato Parigi quando, dopo le teste dei
parassiti, hanno preso a cadere le teste di molti leali cittadini, che si erano spesi con
coraggio per la Rivoluzione.
Ma ti confesso che, ora pi che mai, sono certo del fatto che se noi non fossimo
rimasti a contrastarlo, il delirio di potere del Dittatore avrebbe innalzato una catasta
di teste mozzate pi alta di Notre-Dame!
Danton era corrotto, dicevano, era vizioso. Ma lui parlava la lingua del popolo e lo
guidava da generoso qual era. LAltro invece, gelido nella sua virt incorruttibile,
voleva creare il cittadino virtuoso col Terrore. E avrebbe continuato a distruggere
uomini e donne del popolo in odio alle loro umane imperfezioni, allinfinito.
Io penso che tu ora debba tornare per contribuire a rimettere in sesto questa triste
galera che era diventata Parigi. Tempi nuovi si annunciano, pi gioiosi e sereni, dove
infine comander il popolo, senza Re, n preti, n dittatori,
dallaula della Convenzione, 28 VII 1794
il tuo Antoine F.

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