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PRIMO PIANO
DISASTRO
PARLA IL PRIMARIO
| Fiorina Casale: i piccoli ammalati sono solo il 3%, la Regione non ha alcun
interesse ad investire
NAPOLI.
| Ospedale senza soldi, un'associazione onlus raccoglie 70mila euro per comprare
le attrezzature
Sulla porta c'è scritto stanza "Topolino", ci sono dei bei disegni colorati che
trasmettono allegria. Per molti bambini è l'anticamera della morte. Per moltissimi
altri, il 70%, rappresenta una speranza di guarigione. È il Day Hospital del
Servizio di Oncologia Pediatrica del Vecchio Policlinico (nella foto). Il servizio
dell'ospedale del centro storico è il primo nato in città, qui si curano i bambini
ammalati di tumore dal 1972, nel 1995 è diventato un servizio autonomo e nel 1998
un centro di riferimento per la Regione Campania. Secondo i dati dell'università
l'attività del centro diretto dalla professoressa Fiorina Casale ha permesso di
abbattere l'emigrazione verso altre Regioni di almeno il 18%. Tant'è che da
Palazzo Santa Lucia con una delibera datata 15 settembre 2006 sono stati stanziati
270mila euro da spendere in tre anni. Tuttavia l'emigrazione resta ed è un
problema serio. Ma i soldi non bastano. Il re-
L'INIZIATIVA
non a norma». Secondo quanto sottolinea in una nota «la data del 30 aprile era già
frutto di una proroga: alla data del 30 settembre 2006, infatti, in Campania il
70% delle strutture non aveva provveduto neanche all'adeguamento dei livelli
minimi richiesti sia dal punto di vista della riqualificazione che della
organizzazione. Rispetto a questo dato poco o nulla è cambiato». Proprio l'altro
giorno, però, la Regione ha annunciato l'avvio delle ispezioni per procedere poi
agli adeguamenti.
semblee promosse dalle tre organizzazioni regionali di categoria sui temi della
manovra del governo regionale nel settore della sanità». A giudizio di
Santomassimo «la grande partecipazione in tutte le aziende sanitarie ed
ospedaliere dimostra la situazione di disagio dei lavoratori e la condivisione che
il rischio di perdita di livelli occupazionali e dei servizi sia da contrastare
per rilanciare un'offerta qualitativa e quantitativa ospedaliera e dei servizi
territoriali». Lo
È l'occasione...
Restano lo scandalo del lavoro nero e la tragedia delle "morti bianche", primati
vergognosi ed inacccettabili per un Paese civile. Ma di questo ci si occupa solo
quando ci scappa il morto. In una società senza valori neppure il "lavoro" lo è
più, con buona pace della nostra Costituzione che lo cita nel suo primo articolo
come fondativo della nostra Repubblica. Del resto i radicali vorrebbbero
sostituirlo con "libertà", ma neppure sarebbe appropriato. Oltre i diritti,
sacrosanti, ci vorrebbero più responsabilità e severità. E sarebbe appropriato
ricordarlo il 1° maggio. risi della politica. Sorda, profonda, senza spiragli.
Centinaia di liste, migliaia di candidati, poli in frantumi
C
per faide locali, trasversalismi di ogni genere. Questo il quadro di partenza per
le prossime Amministrative del 27 e 28 maggio salvo ballottaggi. Il caso più
"forte" è quello di Torre Annunziata dove il candidato a sindaco del centrodestra
è l'ex sindaco del centrosinistra, un diessino tuttora iscritto alla Quercia che
però guida la Casa delle Libertà. Scorrendo simboli e nomi viene il mal di testa e
si capisce quanto la politica sia autoreferenziale e riesca ad avere con la gente
solo un rapporto clientelare. Condizioni pessime per la governabilità dei Comuni,
ottime per la camorra che vi ci vuole radicare. iamo estranei a qualunque forma di
bigottismo, integralismo, fondamentalismo. Siamo laici ma non laicisti. E siamo
rispettosi del sentimento religioso e della Chiesa. Per questo le minacce al
presidente della Conferenza Episcopale, cardinale Bagnasco, ci preoccupano e ci
indignano. C'è un clima anticlericale, c'è una avversione alla Chiesa, c'è
un'offensiva anticristiana che non ha nulla a che vedere con la cultura laica anzi
ne è l'esatto contrario. C'è da preoccuparsi seriamente quando odio ed
intolleranza non risparmiano neppure la religione e le sue istituzioni.
CORVO ROSSO
Direttore Responsabile
ANTONIO SASSO
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