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Dhammapada

DHAMMAPADA
IL LIBRO PI AMATO DAL CANONE BUDDISTA
Il dito che indica la luna
Tra storia e leggenda
Gautama Buddha visse nel VI secolo a.C., un'epoca di straordinario fermento intellettuale e spirituale in tutto il mondo antico. All'incirca negli stessi anni in Cina due giganti del pensiero e della coscienza, Lao- ze e Confucio, danno forma a !uelle che resteranno nel corso dei millenni le caratteristiche fondamentali della riflessione filosofica, della cultura, dell'arte e della religione cinese. In Grecia i filosofi presocratici gettano le "asi del pensiero filosofico e scientifico di tutto l'#ccidente. In India ferve una ricerca filosofica e spirituale intensa, con grandi centri di sapere, innumerevoli scuole e accesi di"attiti, e nascono pi$ o meno contemporaneamente in !uesti anni il "uddismo e il %ainismo, le altre due grandi religioni indiane oltre all'induismo, che vanta gi& una storia millenaria. 'el vasto alveo di !uest'ultima religione, a partire pi$ o meno dal ())) a.C., accanto alla tradizione vedica e "raminica, si * andata sviluppando un'importante corrente mistica, che trova espressione nei testi delle +panishad. ,d * a !uesto mondo culturale, in particolare al mondo dei 'saggi della foresta' upanishadici, che appartengono i concetti fondamentali di cui Buddha si serve nel suo insegnamento. In !uesto senso si pu- dire che egli sia stato non tanto portatore di una nuova visione, !uanto di un approccio esperienziale dotato di una nuova freschezza e universalit&, un approccio rivolto a tutti coloro che erano disposti a metterlo in pratica anzich. a una ristretta cerchia di asceti e di mistici. Con il tempo !uesto seme si svilupper& in un immenso al"ero dai rami ampiamente diversificati /che vanno, per esempio, dal tantrismo ti"etano allo 0en giapponese1 e tuttora vitali. 'on solo all'om"ra di esso vive la propria vita religiosa gran parte dell'#riente, ma negli ultimi decenni, esso ha incominciato a esercitare un'influenza importante anche su certe frange d'avanguardia della cultura occidentale. Che cosa sappiamo della vita di Buddha2 Come !uella di tutti i fondatori di grandi religioni, essa * ampiamente circondata di leggende. 3a a""iamo ragione di ritenere che !ueste leggende contengano un nocciolo di verit& e alludano a una personalit& storica relativamente "en individuata. La figura storica * !uella del principe 4iddhartha Gautama, nato nel 567 a.C., figlio del sovrano dei piccolo regno del clan 4ha89a, ai piedi dell':imala9a, nella regione che * oggi al confine fra l'India e il 'epal. ,ra a !uei tempi una regione prospera, a cavallo delle vie commerciali di accesso alla valle del Gange, che doveva !uindi conoscere un notevole sviluppo ur"ano.
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Buddha perci- cre""e in un am"iente ricco e raffinato, a contatto con !uanto di meglio la cultura dei suoi tempi poteva offrire' ;a !uesto mondo si stacc- per diventare un 'monaco mendicante' /bhikkhu1 e trascorse la seconda ( arte della propria vita in estrema semplicit&, viaggiando per l<India e insegnando il cammino dei risveglio /Buddha * un appellativo che significa appunto 'risvegliato'1 a tutti coloro che si raccoglievano intorno a lui. 3or= verso il >?7 a.C. @uesto, a grandi linee, il nocciolo storico. Il resto di ci- che ci * stato tramandato di lui, appartiene piuttosto alla sfera del mito e della leggenda, e va in gran parte letto in chiave sim"olica piuttosto che fattuale. Alcune leggende sono tuttavia significative e costituiscono suggestive illustrazioni del suo insegnamento. +na di !ueste, * la storia secondo cui il giovane principe sare""e stato tenuto accuratamente al riparo da ogni contatto con tutto ci- che nella vita umana costituisce de"olezza, infermit&, "ruttezza, sofferenza. Aer anni fu tenuto lontano da ogni esperienza riguardante la malattia o la morte. 3a un giorno egli convinse il suo auriga a portarlo a fare un giro fuori dalle mura del palazzo. In !uesta gita si im"att. prima in un malato, poi in una vecchia, poi in un cadavere. @uesti incontri furono per lui una specie di rivelazione. @uesta era dun!ue la realt& sottostante alle dorate apparenze della sua vita di svaghi e di piaceri. Il !uarto incontro fu con un bhikkhu immerso in meditazione. L<immagine di !uell'uomo rest- impressa nella memoria del principe 4iddhartha e fu come un presentimento del cammino che lui stesso avre""e pi$ tardi intrapreso. +n'altra storia suggestiva riguarda l'illuminazione, il momento del risveglio. Lasciata la casa paterna, 4iddhartha visse per anni nelle foreste, praticando forme estreme di ascetismo. ,ra !uesta una no"ile e antica tradizione di ricerca spiritualeB per ottenere la li"erazione dalla ruota 8armica, che ci tiene vincolati all'esistenza condizionata, e prigionieri della sofferenza, occorre andare al di l& di ogni attaccamento, e !uesto era appunto il senso delle pratiche ascetiche degli eremiti della foresta. 4iddhartha, si dedic- dun!ue con estremo rigore a !ueste pratiche, digiunando, dormendo sulla nuda terra, meditando incessantemente, fino a ridursi allo stremo delle forze e a un soffio dalla morte. Invano, malgrado tutti i suoi sforzi, la porta della li"erazione restava ostinatamente chiusa. Cinch. giunse a perdere ogni speranza. Capace appena di trascinarsi, si sedette ai piedi di un al"ero. utto era vano. Cessato ogni sforzo, caduto anche il desiderio della li"erazione, si a""andon- semplicemente al puro 'esserci'. 4enza pi$ cercare nulla, senza pi$ sperare nulla, senza pi$ desiderare nulla, 4iddhartha semplicemente rest- seduto ai piedi dell'al"ero. ,ra la notte della prima luna piena di primavera. +na giovane contadina, scam"iando !uella figura per un dio, gli port- delle offerte di ci"o. Aoich. il suo digiuno non aveva pi$ ragione di essere, 4iddhartha mangi-, possiamo immaginare con un sano appetito. , rest- seduto. In !uell'a""andono una pace sconosciuta lo avvolse. La sua coscienza divenne un lago limpido e immo"ile, uno specchio vuoto. , !uando la stella del mattino sorse sopra l'orizzonte egli non c'era pi$. La fiamma dell'esistenza separata si era spenta in lui. Ciche pulsava in lui era il cuore dell'esistenza stessa. ( suoi occhi erano diventati finestre sull'infinito. 'on c'era pi$ in lui alcuna resistenza all'infinita danza della vitaDmorteDvita. 'ulla che si ponesse come separato rispetto al tutto. 'on c'era pi$ un io, ma solo una presenza, Buddha, 'il risvegliato'. 4econdo una leggenda sare""e stato il dio creatore stesso, Brahma, a convincere Gautama Buddha a prendere la via dell'insegnamento, a cercare di indicare agli esseri umani il cammino della li"erazione che egli aveva trovato. @uesto divino intervento allude a una certa paradossale situazione in cui Buddha, come i mistici di ogni luogo e di ogni tempo, venne a trovarsi. All'esperienza su"lime che trascende ogni esperienza, si accompagna la chiara realizzazione che !uesta perfetta "eatitudine * la natura intrinseca di tutti gli esseri. #gni essere umano, ogni essere senziente, * potenzialmente un Buddha. E un Buddha addormentato, un Buddha in attesa di svegliarsi. Il passo che
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conduce dalla sofferenza alla gioia * "revissimo, anzi, non * nemmeno un passo. , la "eatitudine del Buddha * tanto grande, che vuole essere condivisa, tra"occa, si riversa naturalmente verso tutti gli esseri viventi. Come non condividere con tutti !uesto destino su"lime che appartiene loro di diritto2 ,ppure, nello stesso tempo, e !ui sta il paradosso, come condividerlo2 Come comunicare un'esperienza che sta del tutto al di fuori della mente, una realt& che pusolo essere sperimentata in uno spazio di non-mente2 Con !uali parole esprimere l'inesprimi"ile, !uando la mente a cui il linguaggio appartiene * l'ostacolo stesso all'esperienza che si vuole comunicare2 #gni illuminato, a !uanto pare, si trova di fronte a !uesto dilemma. Il grande mistico cinese Lao- ze inizia il suo li"ro, il Tao Te Ching, dicendoB FIl ao di cui si pu- parlare non * l'eterno aoG. Bisogna perci-, secondo la leggenda, che sia un dio a spingere Buddha a tentare l'impossi"ile, a comunicare l'incomunica"ile, a fare del suo stesso essere un invito, un dito che indica la luna. Il dito non * la luna e molti si attaccheranno al dito senza vedere la luna. 3a alcun,i che hanno occhi per vedere, vedranno. , se anche un solo essere dovesse accogliere l'invito al risveglio, !uesto "astere""e a giustificare tutta una vita spesa a 'far girare la ruota del dharma', a parlare della legge eterna, dell'eterno esserecos= delle cose. Il Dhammapada, il 'cammino dei dharma', * una traccia di !uesto insegnamento. 'ell'intero vastissimo canone delle scritture "uddiste, non a""iamo nulla che possiamo indicare con certezza come testuali parole del Buddha. 3a non c'* du""io che !uesti testi, consegnati alla scrittura parecchio tempo dopo la morte dei maestro, riflettono lo sforzo devoto dei discepoli diretti e di !uelli delle generazioni successive, di tramandare il pi$ fedelmente possi"ile le parole del Buddha. 4ignificativamente certi testi cominciano con le paroleB FCos= ho udito ... G E una locuzione che esprime insieme lo sforzo di fedelt& e l'umilt& di chi riferisce. 'on 'cos= ha detto Buddha', ma 'cos= ho udito'. Cra il messaggio che viene dalla dimensione al di l& della mente e !uello che la mente * in grado di ricevere e di capire c'* uno iatoB FCos= ho udito ... G Il Dhammapada * dun!ue un 'cos= ho udito'. E una raccolta, compilata parecchi anni dopo la morte di Buddha /pro"a"ilmente fra uno e !uattro secoli1, di aforismi tramandati e ricordati come parole del maestro. 'on contiene nulla delle ela"ora te discussioni e narrazioni che caratterizzano i testi pi$ estesi, @ui troviamo solo lapidarie e spesso poetiche affermazioni ed esortazioni, raccolte per temi /la consapevolezza, la mente, la gioia, il piacere, l<ira, eccetera1. @uesti 'temi' sono a volte solo metafore ricorrenti /i fiori, le migliaia, l'elefante1H a volte * solo la presenza di una certa parola a giustificare la collocazione di un aforisma entro un certo tema. 'on si pu- dire dun!ue che si tratti di una raccolta veramente organica. A volte, inoltre, * lecito supporre che strati di interpretazioni successive si siano sovrapposti a ci- che '* stato detto'. Ciononostante !uesta piccola raccolta contiene un tesoro inestima"ile, ci comunica !ualcosa del sapore dell'insegnamento di !uest'uomo straordinario. In essa forse pi$ che in ogni altro testo a""iamo la sensazione che Buddha stia parlando a noi direttamente, per 'ammonirci, guidarci, distoglierci dall'errore'. ,d * pro"a"ilmente !uesta !ualit& che ha fatto di !uesto li"ricino forse il pi$ amato e il pi$ letto dell'intero canone "uddista. Per accostarsi all'insegnamento di B dd!a E impossi"ile, in una "reve introduzione come !uesta, dare un'idea anche sommaria dell'insegnamento di Buddha. Al lettore o alla lettrice che incontrano per la prima volta il pensiero "uddista, possono tuttavia essere utili alcune parole di presentazione di certi concetti ricorrenti nel testo che sono parecchio estranei al pensiero occidentale. Il primo e fondamentale di !uesti concetti * proprio !uello di risveglio, bodhi, illuminazione o li"erazione. 'Iisveglio' presuppone un sonnoB il sonno, di cui !ui si tratta, non * altro che lo stato della nostra coscienza ordinaria. La concezione
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sottostante, * che la nostra ordinaria percezione di noi stessi e del mondo sia fondamentalmente 'illusione'. Viviamo in un mondo di miraggi e di fantasmi, agiamo tutto un nostro teatro interno di sogni e di proiezioni. Al centro di !uesto mondo c'* un'illusione o errore fondamentaleB l'illusione dell'esistenza di un 's.', l'illusione che ci fa credere di esistere come !ualcosa di individuato e separato dal tutto. E un po' come se un'onda credesse di esistere separatamente dal mare. Le onde si raccolgono, si frangono, si rimescolano nel mare. L<ac!ua stessa che le forma non * mai la stessa. L<onda * solo un disegno che emerge e si dissolve nel caleidoscopico movimento complessivo dell'ac!ua. 3a, se l'onda si identifica con la propria esistenza separata, essa viene a trovarsi inevita"ilmente in una lotta disperata con la realt& della propria impermanenza. Il s., che si illude di esistere non pu- che attaccarsi a tutto ci- che nutre la sua esistenza separata e cercare di respingere tutto ci- che avvicina la sua dissoluzione nel tutto. L<illusione primaria dell'esistenza di un s., * perciimmediatamente seguita da due movimenti della coscienzaB attrazione e repulsione, desiderio e avversione, odio, paura. L<illusione primaria * il nocciolo di !uella che i "uddisti caratterizzano come 'ignoranza'B uno stato di offuscamento in cui non siamo in grado di percepire la realt& delle cose. , !uesta terna, ignoranza, desiderio, avversione, si trova al centro della ruota della vita e della morte, un curioso mandala circolare che descrive sim"olicamente il fatale avvicendarsi di nascita, crescita, invecchiamento, morte e rinascita. Aerduti in !uesto ciclo del samsara, dell'esistenza illusoria, gli esseri si trascinano di vita in vita, inseguendo un sogno impossi"ile, eternamente prigionieri della disillusione, della sofferenza e della morte. La pi$ lapidaria enunciazione di !uesto stato di cose * costituita dalle cosiddette '!uattro no"ili verit&, di Buddha. ,sse sonoB l'esistenza * sofferenzaH !uesta sofferenza ha un'origineH essa ha anche una fineH il cammino che conduce al risveglio porta alla fine della sofferenza. Cio*B l'illusione di esistere separatamente, ci pone in conflitto con l'effettivo essere-cos= delle cose e ci pone perci- in una situazione cronica di sofferenza. @uesta sofferenza ha la sua origine nell'ignoranza, nel desiderio e nell'avversione. Aerci- chi va al di l& di ogni desiderio e di ogni avversione, chi si risveglia dal sonno dell'ignoranza, trascende ogni sofferenza. 'on * pi$ identificato con il proprio corpo e, anche se il corpo muore, la sua coscienza vive in tutto l'universo. 3a, la sua coscienza, non * pi$ !uesto frammento che si * illuso di esistere separatamente e che ha viaggiato di corpo in corpoB essa * semplicemente 'la' coscienza, la coscienza dell'universo, la coscienza del tutto. Au- esser utile dire !ualche parola anche a proposito del concetto di reincarnazione, che, familiare e naturale in tutto il mondo orientale, * invece fondamentalmente estraneo alla cultura e"raico-cristiana. L<idea sottostante a !uesto concetto * !uella di karma, secondo cui ogni azione lascia delle tracce sottili nella coscienza di chi la compie, tracce, che a loro volta facilitano il prodursi di certe azioni e di certe circostanze nella vita della persona. Il pensiero orientale assume che !uesto rapporto di conse!uenzialit& non si limiti all'am"ito di una sola vita, ma si estenda anche al di l& della morte, in un ciclo di trasmigrazioni che il s. illusorio percorre, sospinto dalla molla del desiderio e dell'avversione e condizionato dalle tracce delle proprie passate azioni ed esperienze. 'on * necessario condividere !uesto presupposto per cogliere l'essenza del discorso di Buddha. ;al punto di vista di Buddha, il ciclo delle reincarnazioni, * solo la metafora con cui la mente orientale si rappresenta l'esistenza di un s. separato, mentre il pensiero occidentale, se la rappresenta con la metafora di un'unica vita seguita da un aldil& o dal nulla eterno, secondo le credenze. '. l'una n. l'altra vanno prese sul serioB entram"e descrivono !ualcosa che ha comun!ue un'esistenza soltanto illusoria. , interessante notare che !uesto non * soltanto il punto di vista di Buddha, ma anche !uello delle pi$ raffinate conoscenze sulla materia di cui disponiamo oggi. ;al punto di vista della fisica
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per esempio, l'idea dell'esistenza autonoma di un corpo * del tutto astratta e formale, nel contesto di !uel viluppo indivisi"ile di campi interagenti che * l'immagine della realt& fornita dalle teorie pi$ recenti. Ai$ vicina alla nostra esperienza diretta, * forse una semplice interpretazione psicologica dell'idea di reincarnazione. La vita del nostro corpo e della nostra coscienza * un flusso costanteB in un certo senso moriamo e rinasciamo ogni momento. , ogni momento rinasciamo portando con noi le tracce del nostro passato, il nostro 8arma istante per istante. In !uesto senso il Dhammapada * un invito a concentrare tutta la nostra attenzione, tutta la nostra energia, tutta la nostra consapevolezza, tutta la nostra capacit& di risveglio in ogni attimo di vita. #gni attimo di luce si lascia dietro una scia di luce. 4e in !uesto istante sei sveglio, attento, cosciente, * pi$ facile che tu sia sveglio, attento cosciente nel prossimo istante. +sando una metafora cristiana potremmo direB il paradiso e l'inferno sono !ui, sono una realt& immediata, la crei tu stesso attimo per attimo. A volte pu- sem"rare che il Dhammapada a""ia toni di negazione della vita nei suoi aspetti concretamente sensi"ili. +n enunciato come 'l'esistenza * sofferenza' o l'invito a trascendere ogni desiderio, possono essere letti come negazione della gioia e della "ellezza, di !uesto miracoloso divino caleidoscopio di illusioni in cui viviamo. , non c'* du""io che in una parte notevole dell'ortodossia "uddista, come del resto di !uella cristiana, tutta una dottrina e una pratica sono condizionate da !uesto approccio antivitale. 3a, fortunatamente, nel "uddismo sopravvivono anche tradizioni che leggono il messaggio di Buddha in maniera diversa. 4econdo !ueste letture l'invito non * a 'rinunciare al mondo', a minimizzare il godimento del corpo e l'esperienza sensi"ile, a rifugiarsi nell'ascesi, anche se !uesto pu- essere un passo utile in una certa fase del cammino. 'on dimentichiamo che Buddha raggiunse la li"erazione !uando si spinse al di l& anche delle sue pratiche ascetiche. 'el "uddismo 0en c'* una curiosa serie di dieci immagini, detta 'i dieci tori 0en', che descrive il cammino verso l'illuminazione. 'ell'ultima di !ueste immagini il protagonista, raggiunta l'illuminazione, ritorna verso la piazza del mercato con un recipiente di vino in mano. 4e c'* una rinuncia cruciale nel cammino verso la li"erazione, essa non * la rinuncia al mondo, ma la rinuncia al punto di vista dell'io separato, al sofferente egoismo con cui cerchiamo di realizzare i 'nostri' fini. #gni altra rinuncia, ogni altra pratica ascetica, come vari aforismi del Dhammapada suggeriscono, * un'arma a doppio taglioB nel sonno dell'io essa pu- trasformarsi in un nuovo attaccamento, in am"izione spirituale, in un modo per sotterrare conflitti e du""i. I pi$ sottile attaccamento, l'ultimo ostacolo, sem"ra essere proprio il desiderio dell'illuminazione. Aerci-, dice l'ultimo capitolo del Dhammapada, il "ramino 'non desidera nulla, n. in !uesto n. nell'altro mondo'.

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Nota del c ratore sulla traduzione. @uesta li"era versione del Dhammapada * stata condotta su un certo numero di traduzioni inglesi dell'originale pali. In essa mi sono sforzato di rendere lo spirito piuttosto che la lettera del testo, Buddha insomma Jcos= come l'ho udito', piuttosto che il "uddismo ,come sta scritto'. 'on ho tradotto alcuni termini particolarmente significativi, come dhamma e ni""ana, /"ench. a volte a""ia deciso di renderli con una circonlocuzione1. @uesti termini li ho dati nella loro forma sanscrita /dharma, nirvana1, pi$ familiare agli occidentali rispetto alla forma pali. C'* da aggiungere per concludere che, oltre al Buddha, il Dhammapada propone altre figure come invito e modello. +na di !ueste * pandit, il saggio. +n'altra * arhat, l'illuminato. Altre due sono il mendicante, bhikshu, e il "ramino, brahmin. +n "ramino * un mem"ro della casta sacerdotale ind$ e bhikshu * ancora oggi il termine che designa il monaco "uddista. 3a la connotazione specifica di !uesti termini non ha molta importanza nel Dhammapada. Aer lo pi$ essi sono usati in modo !uasi interscam"ia"ile per indicare la persona che segue con assoluta dedizione il cammino del dharma, o che * prossima al risveglio, o che l'ha raggiunto. @uesta fluidit& pu- essere frustrante per la mente che classifica e analizza, ma essa ci ricorda che essenzialmente siamo tutti dei Buddha, a !ualun!ue punto del cammino ci troviamo.

Indice

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I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IK. K. KI. KII. KIII. KIV. KV. KVI. KVII. KVIII.

Versi gemelli La consapevolezza La mente Ciori L<inconsapevole Il saggio L<illuminato 3igliaia Il male La violenza La vecchiaia e stesso Il mondo Il risvegliato La gioia Il piacere L<ira L<impurit& KIK. Il seguace del dharma KK. Il cammino KKI. Versi vari KKII. La caduta KKIII. L<elefante KKIV. La "ramosia KKV. Il bhikshu KKVI. Il "ramino

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I "ersi gemelli ( 4iamo ci- che pensiamo. utto ci- che siamo * prodotto dalla nostra mente. #gni parola o azione che nasce da un pensiero tor"ido * seguita dalla sofferenza, come la ruota del carro segue lo zoccolo del "ue. 4iamo ci- che pensiamo. utto ci- che siamo * prodotto dalla nostra mente. #gni parola o azione che nasce da un pensiero limpido * seguita dalla gioia, come la tua om"ra ti segue, insepara"ile. F3i ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha deru"ato.G 4e coltivi !uesti pensieri vivi immerso nell'odio. F3i ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha deru"ato.G A""andonando !uesti pensieri ti li"eri dell'odio. In !uesto mondo l'odio non pu- porre fine all'odio. 4olo l'amore * capace di estinguere l'odio. @uesta * la legge eterna. In !uesto mondo tutti siamo destinati a morire. Iicordandotene, come puoi ser"are rancore2 Con la stessa facilit& con cui il vento sradica un fragile al"ero le tentazioni trascinano chi * alla ricerca del piacere, chi * avido, pigro e de"ole. 3a, come il vento non riesce ad a""attere una montagna, nessuna tentazione scuote chi * desto, energico, fiducioso e vive semplicemente. 4e la tua mente non * limpida,
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se sei insincero e incapace di controllarti, invano indossi l'a"ito giallo. () 4e la tua mente * limpida, se sei sincero e padrone di te, "en ti si addice l'a"ito giallo. Confondendo l'essenziale e l'inessenziale perdi di vista la tua vera natura e coltivi vani desideri. Iiconoscendo l'essenziale come tale e l'inessenziale come tale ritrovi la tua vera natura e arrivi all'essenza.

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(L

(7 Come la pioggia penetra in una capanna il cui tetto non * "en impagliato, cos= le passioni si insinuano in una mente inconsapevole. (> 3a una mente consapevole * come una capanna dal tetto "en impagliato. (5 Chi fa del male soffre in !uesto mondo e nell'altro.

(6 Chi fa del "ene gioisce in !uesto mondo e nell'altro. (M Chi fa del male soffre in !uesto mondo e nell'altro. 4offre contemplando il male che ha fatto e ancora di pi$ soffre scendendo nell'oscurit&. (? Chi fa del "ene gioisce in !uesto mondo e nell'altro. Gioisce contemplando il "ene che ha fatto e ancora di pi$ gioisce innalzandosi nella luce. (N Chi recita a memoria le scritture, ma non le mette in pratica, * come un mandriano che conta le vacche altrui. Costui non * partecipe della vita dello spirito. L) 3a se, pur conoscendo solo una piccola parte delle scritture, pratichi il dharma, a""andoni le passioni, l'odio e le illusioni, coltivi la saggezza e la serenit&,
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non hai desideri n. in !uesto mondo n. nell'altro, allora veramente sei partecipe della vita dello spirito. II La consa#e$ole%%a

L( La consapevolezza conduce alla vita eterna, l'inconsapevolezza alla morte. Chi si * risvegliato alla propria vera natura non muore. L<inconsapevole vive come se fosse gi& morto. LL Il saggio, colui che ha compreso, trova la sua gioia nella consapevolezza, trova la sua gioia nel cammino tracciato dai Buddha. L7 Aerci- medita con perseveranza per raggiungere il nirvana, la li"ert& ultima. L> Aerci- svegliati, osservati, agisci con purezza e con attenzione conformemente alla legge eterna e la tua gloria crescer&. L5 Con la consapevolezza, con la padronanza di s., il saggio si costruisce un'isola che nessun diluvio pu- sommergere. L6 L<inconsapevole agisce distrattamente. Il saggio invece custodisce la consapevolezza come il suo tesoro pi$ prezioso. LM Aerci- non lasciarti andare all'inerzia e non lasciarti trascinare dai desideri. Concentra la tua energia nella meditazione e scopri la felicit& pi$ grande. L? 4!uarciato il velo dell'inconsapevolezza, dall'alto della torre della saggezza il saggio contempla l'umanit& sofferente come chi dalla vetta di una montagna guarda verso gli a"itanti della pianura. LN Attento fra i distratti, desto fra i dormienti, il saggio si stacca dalla massa come un veloce cavallo da corsa. 7) Grazie alla consapevolezza Indra * divenuto signore degli dei.
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4empre preziosa * la consapevolezza, sempre rovinosa l'inconsapevolezza. 7( Aerci- il bhikshu che ama la consapevolezza e teme il sonno dell'inconsapevolezza "rucia ogni legame con il fuoco della sua pratica. 7L Il bhikshu che ama la consapevolezza e teme il sonno dell'inconsapevolezza non pu- ricadere nell'illusione. :a trovato la via verso la li"erazione. III La mente 77 Come il fa""ro raddrizza una freccia, cos= il saggio governa i suoi pensieri, per loro natura insta"ili, irre!uieti e difficili da controllare. 7> I pensieri fremono e si di"attono per sfuggire alla morte come pesci tolti alla loro dimora li!uida e gettati sulla terraferma. 75 La padronanza della propria mente, ri"elle, capricciosa e vaga"onda, * la via verso la felicit&. 76 Il saggio osserva continuamente i propri pensieri, che sono sottili, elusivi ed erranti. @uesta * la via verso la felicit&. 7M pensieri, incorporei ed erranti, vagano lontano. Iaccoglili nella caverna del cuore e li"erati dalla schiavit$ del desiderio e della morte. 7? Come pu- una mente agitata comprendere la legge eterna2 4e la serenit& della mente * tur"ata, la saggezza non pu- manifestarsi. 7N Il risvegliato, colui la cui mente * serena e ha trasceso il dilemma del "ene e del male, * li"ero da ogni timore. >) @uesto tuo corpo * fragile come un vaso di coccio. Cai della tua mente una fortezza e com"atti le tentazioni con l'arma della saggezza.
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>( Ben presto !uesto corpo giacer& sulla terra, privo di coscienza, inutile come un ceppo "ruciato. >L 'essuno, neppure il tuo peggior nemico pu- nuocerti !uanto una mente indisciplinata. >7 3a una mente disciplinata * un'alleata preziosa. 'essuno, n. tua madre, n. tuo padre, n. i tuoi amici, pu- esserti di altrettanto aiuto. I" >> &iori Chi * in grado di andare al di l& di !uesto mondo e del mondo della morte con tutti i suoi dei2

>5 u stesso lo sei, scegliendo il cammino luminoso del dharma con la stessa cura con cui un giardiniere sceglie i fiori pi$ "elli. >6 @uesto tuo corpo * come schiuma sulla cresta di un'onda, nulla pi$ che un miraggio. 4pezza i dardi fioriti del desiderio, e va dove il re della morte non pu- raggiungerti. >M Come un'alluvione trascina via un villaggio addormentato, cos= la morte rapisce chi * intento a cogliere i fiori del piacere, immerso nel sonno dell'inconsapevolezza. >? La morte lo coglie, prima ancora che sia sazio dei piaceri che cerca. >N Il saggio si muove nel mondo come un'ape, che raccoglie il nettare dei fiori lasciandone intatti la "ellezza e il profumo. 5) Anzich. "adare agli errori altrui osserva i tuoi, esamina ci- che hai commesso e ci- che hai omesso di fare.
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5( Le "elle parole di chi non mette in pratica ci- che predica sono come fiori colorati, ma senza profumo. 5L 3a le parole sincere di chi vive la propria verit& sono come fiori colorati e profumati. 57 Come da un mucchio di fiori si possono trarre molte ghirlande, fa delle occasioni della tua vita ghirlande di no"ili azioni. 5> Aer !uanto penetrante, il profumo del legno di sandalo o del gelsomino non si propaga controvento. 3a il profumo della virt$ si propaga in ogni direzione, raggiunge ogni angolo del mondo. 55 ,sso * pi$ fine del profumo del legno di sandalo, del fiore di loto, del gelsomino. 56 Il profumo del legno di sandalo o del gelsomino non va lontano. 3a il profumo della virt$ si innalza fino agli dei. 5M Le tentazioni non sviano chi vive nella virt$ e nella consapevolezza, chi ha trovato la li"ert& nella saggezza. 5? Il loto profumato che rallegra il cuore cresce nel fango sul ciglio della strada. 5N Cos= fra i ciechi mortali il discepolo del Buddha splende per la sua saggezza. " 6) L'inconsa#e$ole Lunga * la notte per l<insonne, lungo * il cammino per il viaggiatore stanco, lungo il vagare attraverso molte vite per l'inconsapevole che non ha ancora trovato la via del dharma.

6( 4e non trovi una guida o degni compagni di viaggio, va solo,


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piuttosto che in compagnia degli inconsapevoli. 6L L<inconsapevole * roso dall'ansia per i suoi figli, per i suoi "eni. 3a come possono i figli o i "eni appartenergli2 Lui stesso non si appartiene. 67 L<inconsapevole che sa di essere tale * in parte saggio. 3a l'inconsapevole che si crede saggio * uno sciocco incura"ile.

6> Come pu- un cucchiaio percepire il sapore della minestra2 L<inconsapevole pu- trascorre tutta la vita in compagnia di un Buddha senza cogliere il sapore del dharma. 65 3a, come la lingua percepisce su"ito il sapore della minestra, "asta un attimo di consapevolezza in compagnia di un Buddha per comprendere la via. L<inconsapevole * il peggior nemico di se stessoB le sue azioni cieche producono frutti amari.

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6M Aerch. fare ci- di cui ti pentirai2 Aerch. fare ci- che ti porter& lacrime2 6? 6N Ca ci- di cui non ti pentirai, fa ci- che ti porter& gioia. Il male fatto nell'inconsapevolezza pu- dapprima sem"rare dolce come il miele. 3a i suoi frutti sono amari e fonte di sofferenza. Aer mesi puoi ci"arti solo di ci- che sta sulla punta di un filo d'er"a. 3a nessuna pratica ascetica vale un sedicesimo di un attimo di comprensione del dharma. Come il latte appena munto non inacidisce su"ito, cos= il male fatto nell'inconsapevolezza cova come fuoco sotto la cenere.

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ML Il sapere non giova all'inconsapevoleH nella sua cecit&, l'uso che ne fa si ritorce contro di lui. M7 L<inconsapevole aspira al prestigio, al predominio sugli altri monaci,
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al potere nel monastero. M> Vuole essere ammirato per le sue opere, vuole dettare agli altri ci- che devono e non devono fare. In !uesto modo coltiva in s. l'attaccamento e l'orgoglio. ;ue sono le vieB una va verso l'ac!uisire nel mondo, l'altra verso la li"erazione. Aerci- il discepolo del Buddha non cerca gli onori, ma solo la saggezza. Il saggio 4e ti im"atti in un saggio che ti mostra i tuoi errori e ti segnala i pericoli del cammino, seguilo come seguiresti chi possiede la mappa di un tesoro. Lasciati ammonire, lasciati guidare, lasciati distogliere dall'errore. +n uomo cosiffatto * amato da tutti coloro che cercano la verit&. 'on fre!uentare cattive compagnie. Cerca l'amicizia di coloro che amano la verit&. Bevi alla sorgente del dharma e vivi nella serenit& e nella gioia. Come il contadino incanala l'ac!ua, come il fa""ro raddrizza le sue frecce, come il falegname lavora il legno, cos= il saggio lavora se stesso. Come una rupe non * scossa dal vento, egli non * scosso dall'elogio o dal "iasimo degli uomini, 'ell'udire la verit&, il suo cuore diventa come un lago profondo, limpido e calmo.

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?7 'on desidera nulla e non parla a vuoto. @ualsiasi cosa gli accada, nella fortuna e nella disgrazia, va per la sua strada senza attaccarsi a nulla. ?> 'on desidera n. figli, n. ricchezza, n. potere,
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per s. o per altri. 'on cerca di imporsi con mezzi sleali. ?5 Aochi sono coloro che arrivano all'altra sponda. La maggior parte degli uomini si agita su e gi$ lungo !uesta sponda. ?6 3a coloro che vivono il dharma arrivano all'altra sponda, al luogo dove la morte non ha potere. Il saggio lascia la via dell'oscurit& per !uella della luce. Lascia la propria casa nel mondo per dimorare soltanto in se stesso. A""andonando ogni desiderio e ogni senso di possesso, purifica il suo cuore e conosce la gioia. Ben radicato nei sette elementi dell'illuminazione, li"ero da ogni attaccamento e appetito, raggiunge la li"ert& ultima e diviene un faro per !uesto mondo. L'ill minato :a portato a termine il suo viaggio. ,< andato al di l& della sofferenza. :a spezzato ogni vincolo e vive in piena li"ert&. ,gli non dimora in alcun luogo, ma costantemente spicca il volo come i cigni che lasciano il proprio lago. 4egue una rotta invisi"ile come il volo degli uccelli. 'on accumula nulla e si nutre di saggezza. Conosce la li"ert& ultima. 4egue una rotta invisi"ile come il volo degli uccelli. 'on desidera nulla e si nutre del vuoto. Conosce la li"ert& ultima.

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N> :a domato la mente e i sensi, * li"ero dall'orgoglio e senza macchia, * ammirato perfino dagli dei.
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N5 Aaziente come la terra, saldo come una soglia, trasparente come un lago limpido, ha trasceso il ciclo della vita e della morte. N6 La sua mente * silenziosa, le sue parole e le sue azioni irradiano pace. La verit& lo ha li"erato. ,< al di l& di ogni fede, conosce la realt& increata. :a tagliato ogni legame, ha trasceso ogni desiderio, * andato al di l& di ogni tentazione. :a raggiunto l'apice dell'umano. ;ovun!ue egli viva, nel villaggio o nella foresta, nella valle o sulla collina, regna la gioia. rova la gioia anche nella profonda foresta, non amata dagli uomini, perch. non desidera nulla.

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"III Migliaia ()) 3eglio di mille vuote parole * una sola parola che porta la pace. ()( 3eglio di mille versi vani * un solo verso che porta la pace. ()L 3eglio di cento vuote frasi * una parola del dharma che porta la pace. ()7 3eglio vincere te stesso che vincere mille "attaglie contro mille uomini. ()> La padronanza di s. * la vittoria pi$ grande. ()5 '. gli dei, n. i demoni, n. il cielo, n. l'inferno possono toglierti una simile vittoria. ()6 Cent'anni di rituali, migliaia di sacrifici non valgono l'onorare anche solo per un attimo
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colui che conosce se stesso. ()M Cent'anni trascorsi ad alimentare il fuoco sacrificale nella foresta non valgono l'onorare anche solo per un attimo colui che conosce se stesso.

()? Le offerte di un intero anno, fatte per ac!uisire meriti, non valgono un !uarto dell'omaggio reso al giusto. ()N Chi onora e segue il saggio riceve !uattro doniB vita, "ellezza, felicit& e forza. (() 3eglio vivere un giorno consapevolmente che cent'anni nell'inconsapevolezza. ((( 3eglio vivere un giorno virtuoso e saggio che cent'anni nell'errore e nell'ignoranza. ((L 3eglio vivere un giorno totalmente che cent'anni nell'inerzia e nell'indifferenza. ((7 3eglio vivere un giorno consapevoli del sorgere e dell'estinguersi di tutte le cose. 3eglio vivere un giorno consapevoli di ci- che non muore.

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((5 3eglio vivere un giorno consapevoli del dharma. I( Il male

((6 Affrettati a fare il "ene. Astieniti dal male. 4e trascuri di coltivare il "ene, il male infesta la tua mente. ((M 4e ti capita di fare del male, non ripeterlo, non lasciare che metta radici in te, onde non incorrere nella sofferenza. ((? 4e ti capita di far del "ene, ripetilo, lascia che metta radici in te e ti riempia di gioia. ((N Anche chi ha fatto del male
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pu- gioire finch. le conseguenze del male fatto non sono maturate. (L) che chi ha fatto del "ene pu- soffrire finch. il "ene che ha fatto non d& i suoi frutti. (L( 'on prendere alla leggera il male che fai, pensando che non ti tocchi. +na "rocca si riempie d'ac!ua che cade goccia a goccia. (LL 'on prendere alla leggera il "ene che fai, pensando che non ti tocchi. +na "rocca si riempie d'ac!ua che cade goccia a goccia. (L7 Come un ricco mercante che viaggia senza scorta evita un cammino pericoloso, come chi ama la vita evita un veleno, cos= evita il male. (L> 3a una mano senza ferite pu- maneggiare veleni senza danno. Cos= il male non tocca l'innocente. (L5 Il male fatto a un innocente * come polvere gettata controvento. ,sso si ritorce contro chi lo fa. (L6 Alcuni rinascono in !uesto mondo, altri all'inferno, altri ancora in paradiso. 3a coloro che sono senza macchia entrano nel nirvana. (LM In nessun luogo al mondo, n. in cielo, n. in fondo al mare, n. nelle pi$ remote gole montane, puoi sottrarti alle conseguenze del male che hai fatto. (L? In nessun luogo al mondo, n. in cielo, n. in fondo al mare, n. nelle pi$ remote gole montane, puoi sottrarti al dominio della morte. La $iolen%a
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(LN

Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti temono la morte. Iispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire. Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti amano la vita. Iispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire. Chi cerca la propria felicit& ferendo altri esseri che come lui cercano la felicit& non sar& mai felice.

(7)

(7(

(7L 'on ferire chi come te cerca la felicit&, se vuoi essere felice. (77 'on ferire con parole crudeli. La parole irate fanno male e il dolore che provochi rim"alza verso di te.

(7> Immo"ile e silenzioso come un gong spezzato entra nel nirvana, dove ogni agitazione scompare. (75 Come un mandriano con il suo "astone spinge le vacche al pascolo, la vecchiaia e la morte sospingono le creature verso nuove vite. (76 3a l'inconsapevole non se ne rende conto e "rucia nel fuoco delle sue proprie azioni. (7M Chi ferisce un innocente o infligge una punizione immeritata incorre in una di !ueste dieci calamit&. (7? 4u"isce crudeli sofferenze, una grave malattia, una mutilazione, l'invalidit& o la pazzia.

(7N #ppure viene perseguitato dal sovrano, viene accusato di un crimine spaventoso, su"isce un lutto o la rovina economica. (>) #ppure la sua casa viene distrutta dal fulmine. , !uando il suo corpo si * dissolto
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continua a "ruciare all'inferno. (>( '. la nudit&, n. i capelli arruffati, n. il digiuno, n. il dormire sulla nuda terra, n. il cospargersi il corpo di cenere, n. il sedere immo"ileB nulla di tutto !uesto pu- li"erare chi non * li"ero dal du""io. 3a chi vive in serenit& e purezza, astenendosi dal nuocere ad alcun essere, anche se indossa vesti eleganti * un vero "ramino, un vero asceta, un vero bhikshu.

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(>7 +n cavallo "en addestrato non ha "isogno della frusta. (>> Come un cavallo "en addestrato toccato dalla frusta, sii ardente e scattante. Li"erati di !uesta sofferenza con la meditazione, la consapevolezza, la saggezza, la virt$, la fiducia e l'impegno nella ricerca della verit&. (>5 Come il contadino incanala l'ac!ua, come il fa""ro raddrizza le sue frecce, come il falegname lavora il legno, cos= il saggio lavora se stesso. La $ecc!iaia ;i che cosa puoi rallegrarti mentre il tuo mondo "rucia2 4ei immerso nell'oscurit& e non cerchi la luce2

(I (>6

(>M Guarda !uesto tuo corpoB un fantoccio dipinto che sta insieme in !ualche modo, malato, pieno di ferite, agitato da fantasie mutevoli e vacue. (>? @uesto tuo corpo fragile, malato, putrescente, destinato, come ogni cosa vivente, a morire e a dissolversi. (>N Guarda !ueste "ianche ossa, che un giorno saranno gettate via come zucche in autunno.
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(5) @ueste ossa costituiscono una fortezza intonacata di carne e di sangue, a"itata da orgoglio e ipocrisia, vecchiaia e morte. (5( Anche gli splendidi carri dei re perdono con il tempo i loro colori. Cos= il corpo invecchia. 3a la legge eterna non invecchiaB !uesto * l'insegnamento che i saggi trasmettono ai saggi. (5L Chi non impara dalla vita invecchia come un "ueB la sua carne cresce, ma non la sua saggezza. (57 Innumerevoli vite ho attraversato cercando invano il costruttore di !uesto edificio di ossa e di carne. ;oloroso * continuare a rinascere. 3a ora ti ho trovato, costruttore, e non ricostruirai mai pi$ !uesta mia dimora. La trave di colmo * spezzata, le travi sono rotte. #gni desiderio * estinto e la mente riposa nel nirvana. Coloro che hanno dissipato gli anni della loro giovinezza da vecchi intristiscono come vecchie gru in un lago senza pesci. Giacciono inutili come archi spezzati, rimpiangendo il passato. Te stesso

(5>

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(II

(5M 4e ti ami, osservati. Veglia durante una parte della notte. (5? Arima di mostrare il cammino ad altri consolidalo in te, se vuoi evitare la sofferenza. Aratica ci- che predichi. Arima di cercare di correggere gli altri fa una cosa pi$ difficileB correggi te stesso.

(5N

(6) u sei il tuo solo maestro. Chi altro pu- guidarti2


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;iventa padrone di te stesso e scopri il tuo maestro interno. (6( L<inconsapevole * spezzato dal male che lui stesso fa, come una pietra * spezzata da un diamante. (6L ,< soffocato dal male che lui stesso fa come un al"ero * soffocato da un rampicante. ;a s. si riduce in uno stato che solo il suo peggior nemico potre""e augurargli. (67 ,< difficile fare ci- che ci * veramente d'aiuto. ,< facile fare del male, fare ci- che ci nuoce. (6> L<inconsapevole si fa "effe della saggezza, deride coloro che seguono la via della consapevolezza e si perde in false dottrine. Il frutto delle sue azioni * la sua rovina, come avviene per la canna di khattaka, che muore dopo aver fruttificato.

(65 Cacendo del male, tu stesso ti corrompi. 3a facendo del "ene, tu stesso ti purifichi. u sei la fonte di ogni purezza e di ogni impurit&. 'essuno pu- purificare un'altra persona. (66 'on trascurare il tuo compito per intraprenderne un altro, per !uanto grande possa essere. 4copri il tuo compito e dedicati a esso con tutto il cuore. Il mondo

(III

(6M 'on perderti nell'inconsapevolezza, nelle false dottrine, nelle a"itudini del mondo. (6? 4vegliati, sii consapevole. 4egui gioiosamente la via della virt$ in !uesta vita e oltre. (6N 'on seguire la via dell'errore. 4egui gioiosamente la via della virt$ in !uesta vita e oltre.
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(M) @uesto mondo * una "olla di schiuma, un miraggio. Coglilo nella sua realt& e renditi invisi"ile alla morte. (M( @uesto mondo * un carro regale dipinto a vivaci colori. L<inconsapevole vi si perde. 3a il saggio resta distaccato. (ML @uando una persona si risveglia alla consapevolezza, essa illumina il mondo come la luna che emerge da dietro le nu"i. (M7 @uando una persona lascia l'errore per la virt$, essa illumina il mondo come la luna che emerge da dietro le nu"i. (M> Il mondo * cieco, "en pochi hanno occhi per vedere. Ben pochi sono gli uccelli che sfuggono alla rete e spiccano il volo. (M5 Come i cigni si innalzano e volano verso il sole, sorretti da una forza invisi"ile, cos= i saggi spiccano il volo da !uesto mondo, lasciandosi alle spalle il desiderio e l'illusione. (M6 4e credi che !uesto sia l'unico mondo, se ti fai "effe della verit& e violi la legge eterna, non c'* errore che tu non possa commettere. (MM +n avaro non entrer& mai nel regno dei cieli. La generosit& non * importante per l'inconsapevole. 3a il saggio trova la sua gioia nel condividere. (M? 3eglio del possesso del mondo intero, meglio del paradiso, meglio del dominio su tutti i mondi * compiere il primo passo sulla via del risveglio. (I" Il ris$egliato

(MN L<invinci"ile, colui che si * risvegliato, infinita consapevolezza


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che non lascia tracce, da !uali parole pu- essere descritto2 (?) La rete velenosa del desiderio non ha pi$ potere su di lui. (?( 4i * ridestato. E li"ero, consapevole, immerso nella luce e nella pace gioiosa della meditazione. Anche gli dei lo invidiano. (?L ;ifficile * ottenere di nascere come essere umano, pi$ difficile vivere umanamente, ancora pi$ difficile incontrare il dharma ed estremamente difficile risvegliarsi. (?7 L<insegnamento di coloro che si sono risvegliati *B evita il male, fa il "ene, purifica la tua mente. (?> Alla fine del cammino, la li"erazione. ;urante il cammino, coltiva la pazienza che sa attraversare ogni sofferenza. 'on opprimere e non causare dolore ad alcuno. (?5 'on ferire alcuno con parole o con atti. Vivi semplicemente, mangia con moderazione, coltiva la solitudine, purifica la tua mente. @uesto * l'insegnamento dei Buddha. (?6 Il desiderio di piacere non * saziato neppure da una pioggia d'oro. Il saggio sa che per ogni goccia di piacere esso porta con s. un "agno di dolore. (?M Il desiderio di piacere non * saziato neppure da tutte le gioie celesti. Aerci- il discepolo del Buddha trova la sua gioia solo nel "ruciare ogni desiderio. (?? 4pinti dalla paura, gli uomini cercano rifugio negli eremi montani e nelle foreste, presso sacri al"eri e templi. (?N 3a nessuno di !uesti luoghi * un rifugio sicuro. 'essuno di essi
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ti mette al riparo dalla sofferenza. (N) Arendi rifugio nel Buddha, nella legge eterna, nella comunit& dei ricercatori. Comprendi le !uattro no"ili verit&B (N( la sofferenza, l'origine della sofferenza, la cessazione della sofferenza e il no"ile ottuplice cammino che porta alla cessazione della sofferenza. (NL @uesto * un rifugio sicuro. @uesto * un rifugio che ti mette al riparo dalla sofferenza. (N7 Iari sono coloro che si risvegliano. Cortunata * la casa dove nasce un Buddha. (N> Benedetta * la nascita del Buddha, "enedetto il suo insegnamento, "enedetta la comunit& dei ricercatori, "enedetta la loro concordia e determinazione. (N5 , "enedetto * chi onora il Buddha e i suoi discepoli, chi onora colui che ha trasceso tutti i mali e attraversato il fiume della sofferenza. (N6 Incalcola"ile * il merito di chi onora colui che ha trasceso la paura e raggiunto la li"erazione. (" La gioia

(NM Vivi nella gioia, vivi nell'amore, li"ero dall'odio anche fra coloro che odiano. (N? Vivi nella gioia, vivi nella salute, li"ero dalla malattia anche fra coloro che sono malati. (NN Vivi nella gioia, vivi nella serenit&, li"ero dall'ansia anche fra coloro che sono ansiosi. L)) Vivi nella gioia, vivi senza possedere nulla, nutrendoti di gioia come gli dei risplendenti.
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L)( La vittoria si lascia dietro una scia di odio, perch. il vinto soffre. A""andona ogni pensiero di vittoria e sconfitta e vivi nella pace e nella gioia. L)L 'on c'* fuoco come la passione, non c'* malattia come l'odio, non c'* dolore come l'esistere nella separazione, non c'* gioia come la pace. L)7 L<avidit& * il massimo dei mali, il desiderio * la massima sofferenza. L<estinzione di ogni desiderio * la gioia pi$ alta. L)> La salute * il massimo "ene, la semplicit& * la pi$ grande ricchezza, la fiducia * la miglior compagna, il nirvana * la gioia pi$ alta. L)5 Assapora la dolcezza della meditazione nella solitudine e nella pace. Bevi il nettare del dharma e li"erati da ogni paura e attaccamento. L)6 Gioioso * guardare il volto del Buddha, gioioso * vivere in compagnia dei saggi. Beato chi fugge la compagnia degli inconsapevoli. L)M Lungo e doloroso * viaggiare in compagnia degli inconsapevoli, come viaggiare con un nemico. Gioioso * trovare nei saggi la propria famiglia. L)? Aerci- segui il cammino dei saggi, dei risvegliati, dei pazienti, dei risplendenti, di coloro che vivono nell'amore e nella virt$, come la luna segue il cammino delle stelle.

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Il #iacere

L)N 'on lasciare che la ricerca del piacere ti distragga dalla meditazione e dal tuo stesso "ene. L() Va al di l& del piacere e del dispiacere. 4ia cercando il piacere sia fuggendo il dispiacere alimenti la sofferenza.
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L(( 'on attaccarti a nulla. La perdita di ci- a cui sei attaccato * sofferenza. Chi non nutre attaccamento n. avversione * li"ero. L(L #gni desiderio * fonte di dolore e di paura. Li"erati dal desiderio e non conoscerai dolore n. paura. L(7 #gni piacere * fonte di dolore e di paura. Li"erati dal piacere e non conoscerai dolore n. paura. L(> #gni avidit& * fonte di dolore e di paura. Li"erati dall'avidit& e non conoscerai dolore n. paura. L(5 #gni passione * fonte di dolore e di paura. Li"erati dalle passioni e non conoscerai dolore n. paura. L(6 #gni attaccamento * fonte di dolore e di paura. Li"erati dall'attaccamento e non conoscerai dolore n. paura. L(M utti amano chi * virtuoso e saggio, saldo nel cammino, sincero e devoto ai suoi compiti.

L(? Colui la cui sola nostalgia * l'ineffa"ile, la cui coscienza * desta e il cui cuore * li"ero da ogni desiderio viene detto uddhamsoto, Ouno che ha risalito la correnteP. L(N Con gioia amici e parenti accolgono chi ritorna dopo lungo tempo da terre lontane. LL) Con la stessa gioia le tue "uone azioni ti accolgono all'ingresso nella tua prossima vita. ("II L'ira

LL( A""andona l'ira, a""andona l'orgoglio, li"erati da ogni attaccamento.


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Chi non si appropria di nulla, chi non * legato ai nomi e alle forme va al di l& della sofferenza. LLL Controlla la ra""ia come un "uon auriga governa il suo carro impazzito. LL7 Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la "ont&, l'avarizia con la generosit&, la menzogna con la verit&. LL> 4ii sincero, non lasciarti trascinare dall'ira, condividi ci- che hai, anche se. * poco. @ueste tre chiavi aprono la porta del cielo. LL5 4ii padrone del tuo corpo, non ferire alcun essere e raggiungerai l'eterna dimora al di l& della sofferenza. LL6 4ii costantemente consapevole, osservati notte e giorno, cerca soltanto la li"erazione e ogni impurit& si dissolver&. LLM C'* un vecchio dettoB OLa gente ti "iasima se taci, ti "iasima se parli troppo e ti "iasima se parli troppo pocoP. 'essuno sfugge al "iasimo. LL? Il mondo trova sempre modo di mescolare il "iasimo alla lode. Cos= * sempre stato e sempre sar&. LLN 3a chi oser& "iasimare l'uomo saggio e virtuoso, meditativo e immacolato2 L7) ,gli splende come oro puro. Aerfino gli dei lo lodano. L7( #sserva il manifestarsi Qdell'ira nel tuo corpo. 4ii padrone del tuo corpo, a"italo con purezza. L7L #sserva il manifestarsi dell'ira nelle tue parole. 4ii padrone delle tue parole, a"itale con purezza.
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L77 #sserva il manifestarsi dell'ira nei tuoi pensieri. 4ii padrone dei tuoi pensieri, a"itali con purezza. L7> Aadrone del proprio corpo, delle proprie parole, dei propri pensieri, il saggio * padrone di s.. ("III L'im# rit) L75 4ei ora come una foglia secca, i messaggeri della morte ti sono vicini. 4tai per partire per un lungo viaggio e non hai fatto alcun preparativo. Ca di te stesso un'isola, affrettati, sii saggio. ;issolvi ogni impurit& e raggiungi il cielo degli eletti. La tua vita * prossima alla fine, sei giunto in presenza della morte. 'on ci sono soste in !uesto viaggio e non hai fatto alcun preparativo. Ca di te stesso un'isola, affrettati, sii saggio. ;issolvi ogni impurit& e va al di l& della nascita e della morte. A poco a poco, come il gioielliere separa le impurit& dall'argento, cos= il saggio si li"era di ogni impurit&. 4ei consumato dal male che fai come il ferro . corroso dalla propria ruggine. +na pecca * l'o"lio dei sacri testi, una pecca l'a""andono della casa, una pecca la pigrizia del corpo, una pecca il sonno della sentinella.

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L>L +na pecca nella donna * la condotta lasciva, una pecca in chi dona * l'avarizia, una pecca in !uesta e nella prossima vita * il male fatto. L>7 3a la pecca pi$ grande * l'ignoranza. ) bhikshuR Li"erati di !uella macchia
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e sarai li"ero da ogni macchia. L>> La vita * facile per chi * senza vergogna, impudente come un corvo, arrogante, corrotto ed egoista. L>5 Ai$ difficile * vivere nella modestia, nella purezza, disinteressatamente e saggiamente. L>6 Chi uccide, mente, ru"a, chi commette adulterio, L>M chi si u"riaca, scava la propria fossa in !uesta stessa vita. L>? 'on lasciare che l'avidit& e una vita vissuta male ti precipitino a lungo nella sofferenza. L>N Chi invidia ci- che * dato a un altro perde la propria pace giorno e notte. L5) 4radica in te lo spirito dell'invidia e vivi in pace giorno e notte. L5( 'essun fuoco "rucia come la passione, nessun cappio strangola come l'odio, nessuna rete * pi$ tenace dell'illusione, nessun torrente pi$ impetuoso del desiderio. L5L E facile vedere i difetti altrui, pi$ difficile vedere i tuoi. Vagli i difetti degli altri come la pula, i tuoi li nascondi come un "aro nasconde un lancio perdente. L57 ,rgendoti a censore dei difetti altrui moltiplichi i tuoi. In !uesto modo sei "en lontano dal li"erarti delle tue impurit&. L5> 'on c'* alcuna via nel cielo, la via * dentro di te. Gli uomini cercano la felicit& nei propri attaccamenti. Il Tathagata, Ocolui che cammina nel semplice essere-cos=P, * li"ero da ogni attaccamento. L55 'on c'* alcuna via nel cielo, la via * dentro di te. 'on c'* nulla di eterno
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nel mondo fenomenico, ma immuta"ile * la coscienza del Buddha. (I( L56 Il seg ace del dharma 4e cerchi di realizzare i tuoi fini con la forza non sei sulla via del dharma. Il saggio esamina attentamente ci- che * giusto e ci- che * s"agliato. L5M 'el guidare gli altri non si serve della forza, * giusto e imparziale. ,gli viene detto Oguardiano della leggeP. L5? +n uomo non * un saggio perch. sa parlare. 4aggio * chi * paziente, li"ero dall'odio e dalla paura. 'on * un Ocustode della leggeP perch. sa parlare. L<uomo che, pur conoscendo poco le scritture, vive il dharma nel proprio corpo e non se ne discosta, !uesti * un vero Ocustode della leggeP.

L5N

L6o 'on "astano i capelli "ianchi a fare del vecchio un saggio. 3olti invecchiano invano. L6( Il vero anziano * colui in cui a"itano verit&, giustizia, non-violenza e autocontrollo, saggezza e purezza. L6L '. le "elle parole n. il "ell'aspetto possono rendere "ella una persona invidiosa, avida e falsa. L67 4radica in te !ueste er"acce, coltiva la saggezza e la purezza e la tua "ellezza risplender& da s.. L6> 'on "asta il capo rasato a fare un asceta di chi * "ugiardo e indisciplinato. Come pu- essere un asceta chi * schiavo dei propri desideri e attaccamenti2 L65 Asceta * chi * pronto a sradicare in s. ogni impurit& e ad ac!uietare la mente. L66 'on "asta vivere di elemosina per essere un bhikshu, un monaco mendicante.
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"hikshu * chi vive il dharma nella sua totalit&. L6M "hikshu * chi vive nella purezza e nella consapevolezza, al di l& del merito e dei demerito. L6? 'on "asta il silenzio a fare un saggio di chi * inconsapevole e ignorante. L6N 4aggio * colui che tiene in mano la "ilancia del "ene e del male* che soppesa e sceglie. LM) 'o"ile * colui che non fa del male ad alcuna creatura vivente. LM( 'on * grazie ai voti e ai precetti morali, n. alla sapienza, n. alla pratica della meditazione, n. alla castit& e alla solitudine, LML che puoi ottenere la "eatitudine della li"erazione, irraggiungi"ile da chi * prigioniero del mondo. ) bhikshuR 'on fermarti finch. non avrai sradicato in te ogni impurit&. (( Il cammino

LM7 Il cammino pi$ alto * il cammino ottuplice. La verit& pi$ alta * espressa dalle !uattro no"ili verit&. Lo stato di coscienza pi$ alto * il non-attaccamento. La condizione umana pi$ alta * !uella di chi * capace di vedere. LM> @uesto * il cammino che purifica la visione. 4eguilo, se vuoi trascendere la morte. LM5 4eguendo !uesto cammino metterai fine alla sofferenza. @uesto * il cammino che insegno da !uando ho estratto da me la freccia della sofferenza. LM6 3a lo sforzo * tuo. I Tathagata possono solo indicare la via. Aercorrila, medita e li"erati dalla schiavit$
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del desiderio e della morte. LMM O#gni cosa esistente * impermanenteP Comprendendo ci-, vai al di l& della sofferenza. @uesto * il cammino della purezza.

LM? OL<esistenza * sofferenzaP. Comprendendo ci-, vai al di l& della sofferenza. @uesto * il cammino della purezza. LMN O'essun essere * dotato di un s.P. Comprendendo ci-, vai al di l& della sofferenza. @uesto * il cammino della purezza.

L?) 4e, "ench. giovane e forte, non ti alzi !uando * il momento di alzarti, se sei pigro e inerte, se sei irresoluto e pieno di pensieri futili, non troverai il cammino della saggezza. L?( 4ii padrone delle tue parole, sii padrone dei tuoi pensieri, non nuocere ad alcuno con il tuo corpo. @uando !ueste tre vie sono aperte raggiungi il cammino insegnato dai saggi. L?L 3editando coltivi la saggezza, trascurando la meditazione la lasci deperire. Vedendo chiaramente !uesti due cammini, volgi i tuoi passi verso la saggezza crescente. L?7 aglia l'intera foresta del desiderio, non il singolo al"eroB il pericolo si annida nella foresta. agliati gli al"eri e il sotto"osco, o bhikshu, sei sulla via della li"erazione.

L?> Cinch. c'* in te una traccia di desiderio sessuale, la tua mente resta attaccata alla vita come un vitellino lattante alla madre. L?5 aglia ogni autocompiacimento come coglieresti un fiore di loto autunnale e percorri la via della pace insegnata dai Beati.

L?6 O@ui avr- la mia dimora estiva, !ui !uella invernale, !ui !uella per la stagione delle piogge.P Cosi l'inconsapevole fa progetti,
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senza soffermarsi un attimo sull'imprevedi"ilit& della morte. L?M 3a, come un'alluvione trascina via un villaggio addormentato, la morte lo rapisce, intossicato dall'attaccamento ai suoi figli e ai suoi "eni. L?? '. figli, n. genitori, n. parenti, possono proteggerti !uando vieni afferrato dalla morte. L?N Comprendendo ci-, affrettati a sgom"erare la via che conduce alla li"erazione. ((I "ersi $ari

LN) 4e a""andonando un piacere minore ti apri a un piacere immensamente pi$ grande, lascia il primo per andare verso il secondo. LN( 'on costruire la tua felicit& sulla sofferenza di un'altra persona o resterai invischiato nella rete dell'odio. LNL ralasciando di fare ci- che devi, facendo ci- che non devi, agendo sconsideratamente e con arroganza, ti immergi sempre pi$ nell'oscurit&.

LN7 3a, se sei sveglio, costantemente consapevole del tuo corpo, se fai energicamente ci- che devi fare, se ti astieni da ci- che non devi fare, ogni impurit& si dissolve. LN> Il risvegliato * senza macchia, anche se dovesse in passato aver ucciso suo padre e sua madre, due re guerrieri e un regno con tutti i suoi sudditi. LN5 Il risvegliato * senza macchia, anche se dovesse in passato avere ucciso suo padre e sua madre, due re santi e un uomo illustre. LN6 I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte la loro attenzione * concentrata sul Buddha.
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LNM I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte la loro attenzione * concentrata sul dharma. LN? I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte la loro attenzione * concentrata sulla comunit& dei ricercatori. LNN I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte meditano sul corpo. 7)) I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte trovano la loro gioia nella compassione. 7)( I discepoli di Gautama sono costantemente svegli e consapevoli. Giorno e notte trovano la loro gioia nella meditazione. 7)L E difficile la vita dell'asceta ed * difficile vivere nel mondo. ;oloroso * vivere in mezzo agli inconsapevoli, e vagare nel vortice della vita e della morte. Aossa il viaggiatore trovare riposo e non gettarsi pi$ nella sofferenza. 7)7 Chi ha fede, virt$, ricchezza e fama * onorato dovun!ue vada. 7)> I virtuosi risplendono da lontano come i picchi dell':imala9a. Gli uomini senza virt$ sono invisi"ili come frecce scoccate di notte. 7)5 4iedi in solitudine. Iiposa in solitudine. A"ita in solitudine. In solitudine diventa padrone di te stesso e gioisci dell'estinzione dei desideri. ((II La cad ta

7)6 Colui che afferma il falso, e colui che nega ci- che ha fatto entram"i, dopo la morte, precipitano nello stesso stato nell'altro mondo. 7)M 3olti indossano l'a"ito giallo,
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ma si comportano in maniera irresponsa"ile ed egoistica. Costoro rinascono all'inferno. 7)? , meglio per un tale bhikshu ingoiare una palla di ferro rovente che vivere della carit& dei fedeli. 7)N Chi commette adulterio perde meriti, sonno, onore e infine precipita nell'oscurit&. 7() Aerdita di meriti, il rischio di una pesante condanna, la discesa nel "uioB "en misero * il piacere di un uomo spaventato fra le "raccia di una donna spaventata. 7(( 3a, come anche un filo d'er"a maneggiato male pu- tagliarti, cos= anche l'ascetismo vissuto male pu- precipitarti nell'oscurit&. 7(L 4e agisci s"adatamente, se osservi i voti meccanicamente, se rispetti la regola di castit& per paura, la tua disciplina non d& "uoni frutti. 7(7 4e una cosa va fatta, falla con tutta la tua energia. il monaco svogliato si copre soltanto di polvere. 7(> 'on fare il male, che * seguito dalla sofferenza. Ca il "ene, che non * seguito dalla sofferenza. 7(5 Veglia su te stesso come su una citt& fortificata ai confini del regno. 'on lasciare che un solo momento trascorra nell'inconsapevolezza. Coloro che si lasciano sfuggire il momento presente precipitano nell'oscurit&. 7(6 Coloro che, sviati da false dottrine, si vergognano di ci- di cui non dovre""ero e non si vergognano di ci- di cui dovre""ero precipitano nell'oscurit&. 7(M Coloro che, sviati da false dottrine, temono ci- che non dovre""ero temere e non temono ci- che dovre""ero temere precipitano nell'oscurit&.
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7(? Coloro che, sviati da false dottrine, vedono il male in ci- che non * male e non vedono il male in ci- che * male precipitano nell'oscurit&. 7(N 3a chi, vedendo la verit&, sa discernere il "ene e il male percorre il cammino ascendente. (III L'ele+ante

7L) 4opporter- gli insulti del mondo come l'elefante sopporta le frecce in "attaglia, perch. il mondo * spesso malevolo. 7L( ;omato, l'elefante va in "attaglia. ;omato, l'elefante * cavalcato dal re. Colui che ha domato se stesso * il migliore degli uomini e sopporta con pazienza gli insulti del mondo.

7LL ,ccellenti sono i muli "en addestrati e i no"ili cavalli di 4indhu e i grandi elefanti di Sun%ara. 3a ancora pi$ eccellente * colui che ha domato se stesso. 7L7 Aoich. la terra mai calpestata non si raggiunge sul dorso di !uesti animali, ma cavalcando il proprio s. domato. 7L> Il grande elefante ;hanapala diventa incontrolla"ile !uando * in calore. Legato, rifiuta il ci"o e "rama solo il ritorno alla foresta. 7L5 4e sei pigro e goloso, se ti crogioli nel sonno come un porco "en sazio, continuerai a ripercorrere il cammino dell'utero sempre di nuovo. 7L6 @uesta mia mente, che un tempo vagava a suo piacimento da un oggetto all'altro, in "alia di ogni capriccio e desiderio, la dominer- ora come il mahout guida l'elefante in calore con la sua asta uncinata. 7LM 4ii consapevole, osserva i tuoi pensieri. 4ollevati dalla palude come un elefante sprofondato nel fango.
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7L? 4e incontri un compagno saggio e virtuoso, condividi con lui il cammino nella gioia e nella consapevolezza, superando ogni ostacolo. 7LN 3a, se non trovi un tale compagno, piuttosto cammina solo, come un re che ha rinunciato al proprio regno o come un elefante nella foresta. 77) , meglio vivere soli che in compagnia degli inconsapevoli. Cammina solo, puro e senza desideri, come un elefante nella foresta. 77( Celicit& * avere amici !uando se ne ha "isogno, felicit& * condividere la gioia, felicit& * avere "en vissuto al momento di morire, felicit& * trascendere la sofferenza.

77L Celice * la maternit& in !uesto mondo, felice * la paternit& in !uesto mondo, felice * la vita dell'asceta in !uesto mondo, felice * la vita del "ramino in !uesto mondo. 777 Celicit& * vivere virtuosamente fino a tarda et&, felicit& * una fede salda, felicit& * la con!uista della saggezza, felicit& * evitare il male. ((I" La ,ramosia 77> 'ell'inconsapevole la "ramosia cresce come un rampicante. ,gli salta di vita in vita, come una scimmia alla ricerca di frutti nella foresta salta di al"ero in al"ero. 775 4e sei sopraffatto dal veleno di !uesto ardente desiderio la tua sofferenza cresce rigogliosa come la gramigna. 776 3a se sottometti la compulsione del desiderio, difficile da dominare, la sofferenza scivola via come una goccia d'ac!ua su una foglia di loto. 77M Aerci- vi esorto, voi tutti che siete !ui raccoltiB sradicate il desiderio come si sradica la gramigna per trovare la radice di usira, affinch. la morte non vi trascini via
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sempre di nuovo, come un fiume in piena si porta via le fragili canne che crescono sulla riva. 77? Aerch., come un al"ero tagliato ricresce sempre di nuovo se la sua radice * intatta, cos= la sofferenza si riproduce sempre di nuovo se la radice del desiderio non * stata estirpata. 77N @uando i trentasei torrenti che scorrono verso i piaceri dei sensi si precipitano tumultuosi e i pensieri sono carichi di passione, la corrente ti trascina via. I torrenti del desiderio scorrono in ogni direzione, il rampicante della "ramosia ricresce continuamente. Appena lo vedi spuntare, sradicalo per mezzo della saggezza. utti gli esseri cercano i piaceri dei sensi e vi si attaccano. A""racciando !uei piaceri e inseguendoli, essi continuano a ripercorrere il ciclo della nascita e della morte.

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7>L 4pinti dalla "ramosia, gli uomini corrono in cerchi come lepri inseguite e la loro sofferenza si riproduce sempre di nuovo. 7>7 4pinti dalla "ramosia, gli uomini corrono in cerchi come lepri inseguite. Aerci-, o bhikshu, se vuoi li"erarti delle passioni trascendi il desiderio. 7>> Alcuni escono dalla foresta dei desideri mondani solo per addentrarsi nella foresta dei desideri spirituali. GuardaliR 4ono li"eri e corrono di nuovo verso la schiavit$. 7>5 Il legame pi$ forte non * una catena di ferro, n. una morsa di legno, n. una fune, ma l'attaccamento a un gioiello,
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ai figli, a una donna. 7>6 Il legame pi$ tenace * !uello che, pur essendo mor"ido, non si scioglie e ti trascina gi$. Chi taglia anche !uesto legame diventa indifferente ai piaceri dei sensi e si ritira dal mondo. 7>M 4e sei schiavo delle passioni resti prigioniero della corrente del desiderio come un ragno della tela che lui stesso ha tessuto. Il saggio arresta la corrente del desiderio, e, li"ero da ogni ansia, va al di l& della sofferenza. 7>? A""andona passato, presente e futuro. Attraversa il fiume dell'esistenza e raggiungi l'altra sponda. La mente completamente li"era, non ricadrai pi$ nel ciclo della vita e della morte. 4e i tuoi pensieri sono carichi di passione, se la tua mente * agitata dalla ricerca del piacere, i tuoi legami si rafforzano sempre pi$. 3edita. Iendi silenziosa la tua mente. Contempla la sofferenza dell'esistenza fenomenica e taglia i lacci della morte. Colui che ha raggiunto la meta * li"ero da ogni ansia, da ogni passione e desiderio. :a spezzato le frecce della sofferenza e !uesto * il suo ultimo corpo. Colui che * li"ero dalla "ramosia e dall'attaccamento, comprende il significato delle parole e sa servirsene, viene detto Ogrande saggioP, Ogrande uomoP. @uesto * il suo ultimo corpo.

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757 O:o vinto, so, sono senza macchia. :o rinunciato a tutto e, distruggendo il desiderio, mi sono li"erato. ;a solo ho trovato la via. Chi posso chiamare mio maestro2P L5> Il dono del dharma * il dono pi$ grande,
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il sapore del dharma * il sapore pi$ dolce, la gioia del dharma * la gioia pi$ grande. L<estinzione del desiderio * la fine di ogni sofferenza. L55 La sete di ricchezza schiaccia l'inconsapevole, non chi * proteso verso l'altra sponda. Cercando la ricchezza l'inconsapevole distrugge se stesso e gli altri. L56 Come le er"acce soffocano i campi, le passioni soffocano la natura umana. Aerci- onora chi * li"ero dalle passioni. L5M Come le er"acce soffocano i campi, l'odio soffoca la natura umana. Aerci- onora chi * li"ero dall'odio. L5? Come le er"acce soffocano i campi, l'illusione soffoca la natura umana. Aerci- onora chi * li"ero dall'illusione. L5N Come le er"acce soffocano i campi, il desiderio soffoca la natura umana. Aerci- onora chi * li"ero dal desiderio.

(("

Il bhikshu

76) 4ii padrone dei tuoi occhi, delle tue orecchie, del tuo naso, della tua lingua. 76( 4ii padrone del tuo corpo, delle tue parole, dei tuoi pensieriH sii padrone di te stesso in ogni situazione e sarai li"ero dalla sofferenza. 76L Chi * padrone delle proprie mani, dei propri piedi e della propria lingua, chi * perfettamente padrone di s. e gioisce della meditazione e della solitudine, !uesti * un vero bhikshu. 767 ;olce * ascoltare !uel bhikshu che * padrone della propria lingua, che parla con saggezza e senza arroganza e illumina lo spirito del dharma. 76> 4e il dharma * la tua gioia,
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la tua meditazione, la tua devozione, non smarrirai mai il cammino del dharma. 765 Accetta di "uon grado ci- che ti * dato e non invidiare ci- che * dato ad altri. 'on lasciare che l'invidia tur"i la tua meditazione. 766 Anche gli dei lodano !uel bhikshu che accetta di "uon grado ci- che gli * dato, per !uanto poco sia, e vive con purezza e totalit&. 76M E un vero bhikshu colui che non si identifica con alcun nome o forma, che non si appropria di nulla e non si rattrista per ci- che non c'*. 76? Vivi nell'amore e nella serenit&, segui fiducioso il cammino del Buddha e raggiungi il luogo di pace dove l'esistenza * a riposo. 76N 4vuota la tua "arca, o bhikshu, rendila pi$ leggera. A""andona le passioni e l'odio e naviga verso la li"ert&. 7M) ,limina i cin!ue ostacoli, li"erati dei cin!ue attaccamenti, sviluppa le cin!ue virt$. Chi si * li"erato dei cin!ue legami * detto oghatinnoti, Ouno che ha attraversato la correnteP. 7M( 3edita, o bhikshu, non essere negligente. 'on smarrirti nella ricerca del piacere, non ingoiare la palla di ferro rovente per poi gridare di dolore. 7ML 'on c'* meditazione senza profonda percezione, non c'* profonda percezione senza meditazione. @uando entram"e sono presenti, sei prossimo al nirvana. 7M7 4ovrumana * la "eatitudine di !uel bhikshu che penetra nella casa vuota con la pace nel cuore e coglie l'essenza del dharma. 7M> Contemplando il sorgere e lo svanire degli elementi dell'esistenza fenomenica,
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gioisci realizzando l'eterno. 7M5 @uesti sono i primi passi del camminoB padronanza dei sensi, semplicit&, pratica degli insegnamenti, coltivare amicizie pure, virtuose, attive. 7M6 Vivi l'amicizia e svolgi i tuoi compiti. La tua felicit& diverr& sempre pi$ profonda e metter& fine alla sofferenza. 7MM Lascia cadere le passioni e l'odio come il gelsomino lascia cadere i suoi fiori appassiti. 7M? Indifferente agli allettamenti del mondo, metti pace nel tuo corpo, metti pace nelle tue parole, metti pace nei tuoi pensieri. 7MN Iisvegliati da te, sii l'osservatore di te stesso. Consapevole e autonomo, vivi felice. 7?) u sei il tuo maestro. u sei il tuo rifugio. Guida te stesso come un mercante controlla un cavallo focoso.

7?( Vivi nella gioia, segui fiducioso il cammino del Buddha e raggiungi il luogo di pace dove l'esistenza * a riposo. 7?L Il giovane bhikshu che intraprende il cammino del dharma illumina il mondo come la luna che emerge da dietro le nu"i. (("I Il ,ramino 7?7 # "ramino, con tutta la tua energia argina la corrente del desiderio, allontana da te i piaceri dei sensi. Iiconoscendo la fine di ogni cosa che ha un'origine, realizza l'increato. 7?> Iaggiungi l'altra sponda attraverso la meditazione e la percezione profonda, dissolvi ogni vincolo
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grazie alla conoscenza della verit&. 7?5 Va al di l& di !uesta e dell'altra sponda, va al di l& d'ella paura e di ogni vincolo. 7?6 Colui che medita, * li"ero dalle passioni, * centrato, assolve i suoi compiti, * senza macchia e ha raggiunto il "ene pi$ alto, !uesti * un "ramino. 7?M Il sole splende di giorno, la luna splende di notte, il guerriero splende nella sua armatura, il "ramino splende in meditazione. 3a il Buddha splende radioso giorno e notte. L?? Bramino * chi ha lasciato cadere ogni male, asceta * chi vive in serenit&, eremita * chi ha eliminato ogni impurit&. 7?N 'essuno aggredisca un "ramino, ma !uesti, se * aggredito, non si adiri. Guai a colui che aggredisce un "ramino, ma ancor pi$ al "ramino che riversa la sua ira sull'aggressore. 7N) 'on lasciare che la tua mente si attacchi al piacere. Li"erando la tua mente da ogni desiderio di ferire, avvicini per te la fine della sofferenza. 7N( 'on ferire con le tue azioni, con le tue parole e con i tuoi pensieri. 4ii padrone di te sotto !uesti tre aspetti. 7NL Come un "ramino onora il fuoco del sacrificio, cos= onora colui dalle cui la""ra puoi apprendere il dharma del perfetto illuminato. 7N7 '. la capigliatura arruffata, n. la casta, n. la trasmissione ereditaria fanno il "ramino. Bramino * colui che vive nella verit&, nella purezza e nel dharma. 7N> Vani, o sciocco, sono i capelli arruffati e la pelle di daino. All'esterno ti atteggi alla purezza e all'interno sei nell'oscurit&.
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7N5 Bramino * chi medita in solitudine nella foresta, vestito di stracci, emaciato, con le vene in rilievo. 7N6 'on * la nascita o la ricchezza a fare il "ramino. E un "ramino chi non possiede nulla e non si attacca a nulla. 7NM Bramino * chi ha spezzato ogni catena, non trema, * andato al di l& di ogni attaccamento, * totalmente li"ero. 7N? Bramino * l'illuminato che ha tagliato ogni fune e correggia, ha sciolto i lacci, ha rovesciato il giogo, ha spezzato le s"arre. 7NN Bench. innocente, sopporta senza rancore offese e persecuzioni. La forza del suo spirito * il suo esercito. >)) L<ira non lo tocca. 'on devia mai dal suo cammino. , puro, senza desideri e padrone di s.. Vive nel suo ultimo corpo. >)( 4u di lui il piacere scivola via come una goccia d'ac!ua su una foglia di loto o come un seme di senape sulla punta di un ago. >)L , arrivato alla fine del viaggio, ha deposto il fardello della sofferenza, * li"ero da ogni attaccamento. >)7 La sua saggezza * profonda, sa discernere il giusto cammino, ha raggiunto la meta suprema. >)> 4ia fra i monaci sia fra coloro che vivono nel mondo resta nella sua solitudine. I suoi "isogni sono pochi. >)5 'on esercita la violenza su alcuna creatura, mo"ile o immo"ile, non uccide e non causa la morte di alcun essere.
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>)6 4i muove amorevolmente in mezzo all'ostilit&, pacificamente fra coloro che agitano il "astone, distaccato fra gli avidi. >)M In lui l'odio, le passioni, l'orgoglio, l'invidia sono caduti come un seme di senape cade dalla punta di un ago. >)? Le sue parole sono veritiere, ma non dure, sono chiare, ma non offendono. >)N 'on si appropria di ci- che non gli viene dato, "uono o cattivo che sia, grande o piccolo. >() 'on desidera nulla per s. n. in !uesto, n. nell'altro mondo. E li"ero da ogni desiderio e attaccamento. >(( Li"ero dal desiderio, li"ero dal du""io, ha raggiunto la profondit& dell'eterno. >(L Al di l& dell'attaccamento al merito e al demerito, al di l& delle passioni, al di l& della sofferenza, al di l& di ogni impurit&. >(7 In lui la sete dell'esistenza si * spenta. , puro, sereno, impertur"a"ile, splendente come la luna. >(> :a percorso il fangoso cammino delle rinascite e dell'illusione, difficile da lasciare, ed * andato oltre, ha raggiunto l'altra sponda. Li"ero da ogni du""io e desiderio, ha trovato la pace. >(5 In lui la sete dell'esistenza si * spenta. :a lasciato i piaceri dei sensi, ha lasciato la casa. >(6 In lui la sete dell'esistenza si * spenta. :a a""andonato ogni attaccamento, * divenuto un viandante.
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>(M ;istaccato dalla cose umane, distaccato dalle cose divine, nulla pi$ lo lega. >(? :a lasciato il piacere e il dispiacere, non c'* pi$ in lui alcun seme di un ritorno all'esistenza, ha con!uistato tutti i mondi. >(N 4enza attaccamento contempla il nascere e il morire di ogni cosa. 4i * risvegliato. >L) Il suo cammino * ignoto agli uomini, agli spiriti e agli dei. E senza macchia, * illuminato. >L( 'on possiede nulla e non ha "isogno di nulla. Aer lui non c'* pi$ passato, presente o futuro. >LL E il saggio, il vittorioso, l'eroe senza macchia che ha trasceso la paura e il desiderio, il risvegliato. >L7 Iicorda le sue precedenti dimore, conosce il cielo e l'inferno. La sua saggezza * perfetta. E giunto alla fine del viaggio. :a fatto tutto ci- che doveva fare. E divenuto uno con la totalit& dell'esistenza.

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