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Lubriacatore di topi Andrea Pitasi

Il riso era buono e anche gli involtini primavera, per cui quando mi fu portata la carne in agrodolce non feci caso agli occhioni tristi di un gattino che mi guardava malinconico mentre inghiottivo il boccone, n avvertii un sommesso miagolio provenire dallinterno della mia bocca, mentre masticavo. Rimasi invece piuttosto perplesso quando il gattino si arruff tutto, sbuffando come una locomotiva tascabile, in posizione di combattimento allavvicinarsi del proprietario del ristorante cinese che era un redneck (1) del Missisippi mentre il cuoco era un afro - americano della Louisiana di gran lunga pi alto del mio metro e novantacinque. Memore dei miei viaggi in Asia, mi accorsi che i camerieri non erano cinesi ma coreani (costano meno e nessun americano saprebbe distinguere un olandese da un eschimese, per cui perch alzare i costi inutilmente? mi avrebbe spiegato pi tardi il mio interlocutore). Su incarico del mio rettore, il professor De Arconada, ero venuto a New York per incontrare il professor Samuel Kappler che aveva la passione dellAsia e per hobby aveva aperto questo ristorante, Il Coniglio Magico, nel cuore di Chinatown. La figura di Kappler era decisamente controversa nel mondo accademico: alcuni lo reputavano un imbecille, altri un idiota e la questione pareva irrisolvibile dato che la frattura epistemologica fra "imbecillisti" ed "idiotisti" si allargava ed era ormai insanabile. Era, purtroppo, un accademico potente da quando aveva scritto un libro tutto di analisi statistica dei comportamenti degli americani e degli europei dal quale aveva tratto la conclusione che gli USA erano diciannove anni, trecentosessantaquattro giorni, diciassette ore e trenta minuti (ponderando il fuso orario) pi tecnologicamente avanzati degli Europei. Alcuni realisti come Abraham Epstein, trovarono troppo arzigogolata lanalisi di Kappler e sostennero che lEuropa era in media sette ore pi avanti a livello tecnologico degli USA in quanto quando gli americani andavano a dormire, gli europei erano gi pronti ad andare in laboratorio a fare ricerche. La sottile riflessione di Epstein (che qualche tempo dopo era stato licenziato dall universit per cui lavorava

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in quanto era stato trovato col suo pene dentro la bocca di una stagista, il che lo rese particolarmente adatto alla carriera politica, ed oggi senatore) non fu accolta e la comunit scientifica diffuse la teoria di Kappler col nome di "teoria del fuso" ove il fuso era, naturalmente, Kappler stesso. Samuel Kappler mi si avvicin con quella viscida gentilezza che contraddistingue le persone nervosamente magre e con gli occhietti piccoli sotto i quali scivolano due baffetti da sparviero davvero poco rassicuranti. Non mi era chiaro perch il preside volesse che incontrassi Kappler. Gli era venuta questa idea dopo che gli avevo parlato di un mio possibile saggio critico sul comportamentismo. "Professor Bossanova, un piacere conoscerla personalmente" mi disse, sibilando in modo raccapricciante le doppie esse del mio cognome. Kappler si sedette al mio tavolo e iniziammo una conversazione di un certo spessore scientifico. "Ho letto la sua teoria del fuso e mi chiedevo in che modo...". "Oh, quella, si lo so una teoria geniale che ha cambiato radicalmente i paradigmi della scienza contemporanea. Ma anche una teoria di sei anni fa che il mio amico panzone rettorale (cos era chiamato a livello mondiale il professor De Arconada) sa che io reputo un bellissimo ricordo e che ora, per, ho progetti pi ambiziosi, molto pi ambiziosi. "A quale ricerca sta lavorando attualmente?" gli chiesi apertamente. "La mia ricerca, caro collega, questo ristorante". "Ovvero...". "Il nome stesso del ristorante un indizio: il coniglio magico perch lo si pu trasformare in tante cose, ad esempio in gatto..." mi sorrise con quelle labbra sottili appena schiuse su denti inumanamente bianchi e perfetti e io trattenni a stento un conato di vomito che mi evoc gli occhioni tristi del gattino sotto il tavolo. "Qui i gatti vengono accuratamente riciclati in mille altre cose, ad esempio il tappeto striato che domina il centro della sala di che cosa pensa sia fatto?". "E in che senso questo ristorante il suo esperimento, professore?" gli chiesi con unaria falsamente compassata mentre dentro di me desideravo ardentemente una lavanda gastrica. "Vede: uomini ed animali inferiori si comportano in modo assai simile e gli esseri umani effettivamente pensanti ed agenti sono al massimo qualche centinaio in tutto il pianeta e sono le eccezioni che confermano la regola. Per tutti gli altri la vita un meccanismo banalmente semplice: io apro un ristorante cinese a costo minimo, tutto a base di carne di gatto che mi procuro gratuitamente, loro mangiano ci che il men definisce (indipendentemente da ci che il men realmente), pagano e vanno via felici della loro cena esotica. Io non faccio pulire le cucine, le pentole e i tegami da mesi (cos ho anche meno costi di manutenzione), elimino i gatti della zona, i topi si moltiplicano liberamente, le pentole sporche danno maggior sapore al cibo (analogamente a quanto accade con le caffettiere) e ci attira pi clienti. Inoltre, i topi che proliferano li catturo come cavie per i miei esperimenti, li ubriaco con lo stesso liquore cinese che offro ai miei avventori e poi li faccio reagire (i topi, intendo) ad uno stimolo aggressivo la reazione dei topi al quale descrivo statisticamente. Ai miei clienti pi affezionati servo spesso liquore gratis e gradualmente li trasformo in alcolizzati. Una volta ubriachi, li sottopongo ad uno stimolo aggressivo (lo

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stesso a cui sottopongo i topi) ovvero gli presento un conto salatissimo di decine di migliaia di dollari e, caro professore, lei non mi creder ma la reazione degli umani allo stimolo molto pi aggressiva di quella dei topi, da cui deriva che i topi hanno un maggior self control e una miglior organizzazione cognitiva degli uomini, geniale, no?.

Nota 1) Redneck, letteralmente "collo rosso" , indica quelle persone che lavorando piegati nei campi per la raccolta si abbronzavano solo sul collo. Il termine in inglese dispregiativo ed sinonimo di rozzo, cafone.

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