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PREMESSA
Nella gestione del paziente diabetico l’obiettivo fondamentale è il mantenimento dello stato
di salute fisica, psicologica e sociale.
1) la prevenzione primaria;
2) la diagnosi precoce;
3) una corretta terapia.
Si ritiene necessario un nuovo modello di organizzazione interno alla ASL 22, che
preveda:
Per una migliore gestione del paziente diabetico tipo 2° nella nostra ASL vengono
identificati i seguenti problemi operativi:
- una ricerca applicativa nella nostra ASL sull’attività diabetologica della Medicina
Generale;
- l’uniformazione del consensus operativo;
-l’uniformazione degli indicatori di qualità del processo operativo;
- l’applicazione operativa della linea-guida nell’ambulatorio del MMG;
-una valutazione di outcome dell’attività specifica individuata per il diabete non
insulinodipendente.
1. Attrezzatura minima:
- glucometro con relativi reagenti (sia per uso in studio che in borsa);
- strisce reattive per l’urina almeno per glicosuria, chetonuria, nitrituria e
leucocitaria;
- statimetro e bilancia;
- cartella clinica (preferibilmente computerizzata);
- materiale educativo.
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2. Attrezzatura opzionale:
- elettrocardiografo;
- minidoppler;
- oftalmoscopio;
- reflotron o altro strumento per esami ematochimici;
- diapason.
- Anamnesi;
- Esame obiettivo, con riguardo a :
▪ misurazione pressione arteriosa;
▪ controllo stato di idratazione;
▪ esame del piede e degli annessi.
- Anamnesi;
- Esame obiettivo, con riguardo a:
▪ misurazione pressione arteriosa;
▪ esame dei polsi arteriosi periferici;
▪ controllo stato di idratazione, peso corporeo (BMI);
▪ esame del piede e degli annessi;
▪ esame neurologico (sensibilità tattile e dolorifica, ROT achilleo e rotuleo,
forza).
PROTOCOLLO
SCREENING
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c. soprappeso, dopo i 55 anni;
d. infezioni ripetute della pelle, dei genitali, delle vie urinarie;
e. pregresso diabete gravidico;
f. parto di feto macrosomico (>4.5 Kg);
g. pregressa IGT;
h. ipertensione arteriosa;
i. cardiopatia ischemica;
j. arteriopatia periferica;
k. iperuricemia;
l. retinopatia e/o cataratta;
m. neuropatia da causa ignota (inclusa la paralisi facciale);
n. parestesie;
o. sintomi “classici” di possibile iperglicemia, quali polidipsia, poliuria, calo
ponderale, astenia;
p. prurito, secchezza cutanea, dopo i 65 anni.
DIAGNOSI
a. presentano due glicemie consecutive a digiuno (da almeno otto ore) superiori a 126
mg/dl;
b. presentano sintomi di diabete con riscontro casuale di glicemia superiore a 200
mg/dl;
c. presentano una curva da carico orale di glucosio (OGTT) con una glicemia alla
seconda ora superiore a 200 mg/dl.
Protocollo diagnostico
In presenza di un soggetto a rischio per diabete o con sintomi suggestivi va effettuata una
glicemia “random”:
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- se le due glicemie a digiuno risultano ≥126 mg/dl si fa diagnosi di diabete;
- se le due glicemie a digiuno risultano <110 mg/dl si esclude il diabete;
- se le due glicemie a digiuno sono comprese tra 110 mg/dl e 139 mg/dl va
presa in considerazione la ridotta tolleranza al glucosio (IGT) e va
effettuata una curva da carico (OGTT).
Se alla 2° ora la glicemia è <126 mg/dl si esclude il diabete, se è
compresa fra 126 mg/dl e 199 mg/dl si fa diagnosi di IGT, se è ≥200
mg/dl di fa diagnosi di diabete.
a. anamnesi;
b. esame obiettivo;
c. ispezione dei piedi nei pazienti a rischio (vasculopatia e/o
neuropatia);
d. peso/altezza (BMI);
e. pressione arteriosa;
f. glicemia a digiuno;
g. esame urine (glicosuria, chetonuria, leucocitaria);
h. emoglobina glicosilata;
i. valutazione dati dell’autocontrollo da parte del paziente
(glicemie a digiuno e post-prandiali, glicosuria);
j. valutazione della terapia;
k. valutazione del programma nutrizionale.
NB: il paziente diabetico viene inviato al Servizio Diabetologico se, malgrado gli
aggiustamenti terapeutici,
a. visita medica:
▪ anamnesi;
▪ pressione arteriosa;
▪ polsi periferici;
▪ stato di idratazione;
▪ esame del piede e degli annessi;
▪ esame neurologico.
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b. esami:
▪ glicemia post-prandiale e/o pomeridiana tarda (se necessario due ore dopo
il pasto);
▪ microalbuminuria;
▪ creatinina (se alterata anche la clearance);
▪ uricemia;
▪ colesterolo, trigliceridi, HDL colesterolo.
Se indicati aggiungere:
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* nel soggetto anziano (>65 anni) sono accettabili valori superiori:
- glicemia a digiuno 150-180 mg/dl;
- glicemia 2 ore dopo il pasto <250 mg/dl.
** I valori di riferimento per l’HbA1e l’HbA1c variano molto a seconda della metodica
utilizzata.
*** Nelle donne l’obiettivo è 10 mg/dl (0.3 mmol/l) più alto. Se il colesterolo-HDL è >60
mg/dl (1.7 mmol/l) si dovrebbe calcolare il colesterolo-LDL e stabilire obiettivi meno
rigorosi per il colesterolo totale qualora il rapporto LDL/HDL risulti <0.5. Ciò si verifica più
facilmente nelle donne in post-menopausa.