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PROBABILITÀ, GIOCO D’AZZARDO

E LUDOPATIA
UN’INDAGINE SU QUANTO COSTA
“VINCERE FACILE” IN ITALIA

Bruno, Cardona, Carrara, Pagan


GIOCO D’AZZARDO

Il gioco d'azzardo per definizione è l'azione di puntare dei soldi su svariati giochi
(per esempio la roulette o il black jack) con l'obbiettivo di vincere di trarne
profitto monetario. L'oppurtunità di vincere un grande quantitativo di denaro
porta molte persone a puntare i propri soldi, sperando di cambiare la propria vita,
questo risulta molto pericoloso perché se si valuta la probailità della vincita,
risulta immediato che sarebbe stato meglio utilizzare quei soldi per altre attività.
Un giocatore puntando quotidianamente una piccola quantità di denaro non ha la
percezione del capitale che viene perso, ed entra così in un circolo vizioso perchè
il perdere soldi, invoglierà il giocatore ad aumentare le puntate per tentare di
ritornare al capitale di partenza.
GIOCO EQUO

In un gioco d’azzardo è importante che la somma puntata da ciascun giocatore


sia proporzionale alla probabilità che questo ha di vincere.
Nel caso del gioco dei dadi due giocatori A e B scommettono la stessa somma sul lancio di
un dado: A vince se esce il 6, in caso contrario vince B. E’ chiaro che questo gioco non è
equo, perché B ha più possibilità di vincite di A.
Indichiamo con S(A) la somma puntata da A e con S(B) la somma puntata da B.
Affinchè il gioco sia equo deve valere la proporzione:
S(A) : p(A) = S(B) : p(B)
Perché il gioco sia equo, il giocatore B deve puntare una somma 5 volte maggiore, dato che
la sua probabilità di vincita è 5 volte più grande di quella di A. In questo modo, dopo molte
partite, i due sarebbero circa in parità.
EVENTO ELEMENTARE ED EVENTO
UNIONE

Evento unione,A e B, sono due eventi appartenenti a Ω;l’unione dei due eventi è
l’evento composto dagli eventi elementari che appartengono ad almeno uno dei due
eventi, cioè l’evento costituito dagli eventi elementari che appartengono ad A o a B o ad
entrambi.
LE DIMENSIONI DEL FENOMENO IN
ITALIA

Nel 2020 il volume complessivo di gioco in Italia ha raggiunto gli 88,38 miliardi di euro, il
17,3% in meno rispetto al 2018. Una cifra che corrisponde al reddito medio mensile di 51,1
milioni di italiani e all’acquisto di quasi 100 milioni di iPhone. Le vincite ammontano a
75,36 miliardi di euro, con una perdita netta di 13,02 mld. I giochi di carte o abilità
rappresentano la principale fonte della raccolta da gioco (37,5 mrd), seguiti da newslot e vlt
(18,97 mrd), scommesse a base sportiva/ippica (11,34 mrd), lotterie e gratta e vinci (8,17
mrd), lotto (6,41 mrd), scommesse virtuali e betting exchange (3,81 mrd), giochi numerici a
totalizzatore (1,26 mrd) e, infine, Bingo (0,92 mrd). Nell’anno della pandemia è aumentata
di 27 punti percentuali la quota attribuibile ai giochi a distanza, che ha superato la “rete
fisica”: 56% contro 44%. La Lombardia è la regione dove si è registrata la raccolta da “rete
fisica” maggiore (7.204 miliardi euro su 39,1 mrd) seguita dalla Campania (4.349), dal
Lazio (3.902) e dall’Emilia Romagna (3.058). In Italia l’importo medio delle giocate è di
31,6 euro per gli uomini e 22,9 euro per le donne: per entrambi, la fascia di età che spende di
più è quella fra i 25 e i 34 anni.
FINE

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