Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
In queste pagine troverete una psicoterapeuta e due donne con un comune denominatore: sceglievano uomini sbagliati per loro. Ecco come sono riuscite a invertire le proprie vite passando dalla porta pi stretta: quella del dolore, che alla fine salva.
e sarai felice a 20, 30 o 40 anni, dipende da come sei stata trattata nei tuoi primi 12 mesi di vita, soprattutto dalla tua carissima mamma. Perch la men-
te bambina registra quello che le parole non sanno ancora descrivere: accudimento, affetto, amore e tutte le altre possibili variabili sentimentali ci renderanno adulti pronti ad abbracciare luniverso-mondo, oppure a diffidare di ogni emozione e contatto, o
ancora a innamorarci della persona sbagliata per noi, e ancora, e ancora, e ancora. Lo sostiene il professor Jeffry A. Simpson sfogliando lultima ricerca in materia di relazioni conflittuali (di coppia, ma non solo) elaborata con i colleghi dellUniversit del Minnesota. Nulla di cos rivoluzionario, potremmo dire tutti noi. Vero. Ma intanto ci sono amori che continuano a fare male, davvero male, e lasciano lividi anche nelle nostre menti. Lo sa bene la psicoterapeuta canadese Claudia Rainville (Gua-
VALERIA, 37 ANNI, MILANO Perch ti sei tagliata i capelli? Una domanda apparentemente innocua che invece mi dice quanto sono in pericolo. Chi me la fa, al telefono, il mio ex marito. Ex perch Alberto lho lasciato dopo cinque anni di convivenza, un figlio di quattro e una quantit di botte, scenate di gelosia, inseguimenti. Subito dopo la separazione, lui mi faceva degli squilli veloci in cui mi avvertiva che tanto non gli sarei sfuggita. Poi le telefonate si sono fatte pi lunghe e mi descriveva come ero vestita. Il suo obiettivo: farmi sentire braccata. Ci riusciva benissimo, perch presto ho cominciato a guardarmi alle spalle.
Aveva un trucco: strappava informazioni agli amici, ai vicini di casa, persino ai miei parenti, ai quali raccontava di essere lui la vittima.
rire le ferite del passato Metamedicina delle relazioni affettive, Amrita): Ho recitato lo stesso amaro copione di relazione in relazione. Sceglievo uomini che mi trattavano male e/o che mi facevano fisicamente del male. Finch ho deciso di guardare se cerano ferite pi antiche di quelle che mi venivano inferte nel presente. Per trovarle e guarirle, io ho impiegato 15 anni di sedute, incontri, seminari: tutta esperienza che metto a disposizione di chi ha bisogno di imparare a scegliere uomini migliori per s.
DOPO LE VIOLENZE DOMESTICHE e a distanza, iniziata la fase due: quella dellisolamento. quando senti che non puoi aprirti con chi ti circonda perch pensi (e forse vero) che nessuno ti capirebbe. Comin-
ci a dubitare di ci che provi e piano piano ti convinci che quella sbagliata sei tu. Per fortuna, mi dicevo, avevo il la-
Decidi di non aprirti, nemmeno con chi ti ama, perch pensi che nessuno ti capirebbe.
4
voro. Una zona di sicurezza, in cui il mio ex marito non aveva potere di intervento. Errore. Approfittando di un mio giorno di assenza, Alberto si era presentato in ufficio facendo una piazzata assurda, accusando il mio capo di avere una relazione sessuale con me, coinvolgendo nel suo delirio tutti i miei colleghi. Potete immaginare il mio imbarazzo, la vergogna, la mia voglia di scomparire e non tornare mai pi?
Le prove di forza sembravano non finire mai. Lultima, la peggiore, arriv in estate. La
sentenza di separazione imponeva di concordare entro maggio le vacanze del bambino: se il mio ex marito si decideva, potevo fissare le mie con mio figlio. Invece, tergiversava. E il giorno prima della nostra partenza per la Sardegna, il 30 luglio, mi fece arrivare una raccomandata: Non abbiamo raggiunto un
accordo sulle vacanze: se non ti fai trovare a casa il 1 agosto, io ti denuncio. Mi sembrava una provocazione, destinata a iniziare e finire l. Invece, arrivati al mare, la provocazione aveva la voce di un carabiniere al telefono che mi intimava di tornare a Milano il giorno dopo per firmare un esposto a mio carico.
reazioni poteva snervare. Mia madre come mio marito. stata durissima, ma da
quel confronto con mia sorella ho cominciato a capire che non avevo colpa per il comportamento malato di Alberto. Ho iniziato a difendermi a viso aperto, accettando la linea dura dellavvocato. Quella decisione mi ha dato il coraggio necessario per riuscire a esercitare la mia assertivit: fare i primi passi per una vita diversa ha dato una spinta incredibile a tutto il resto. Un giorno lui ha tentato unaltra irruzione, ma ha trovato al mio fianco un nuovo compagno. Sono arrivati quasi alle mani, ma dopo quello scontro ha
colpevole!) della propria frustrazione permette di prendersi carico di quanto ci spetta, ma anche di rimandare al mittente tutto il resto. Vale nella vita, vale a maggior ragione per gli amori sbagliati. Incolpare il prossimo della sofferenza che proviamo non utile. Interroghiamoci su che cosa ci spinge nelle situazioni che producono infelicit. Molti di noi hanno imparato a credere che il sacrificio sia necessario allamore e allelevazione spirituale, ed essere felici ci fa sentire egoisti. Per sentirsi amati, molti sono pronti a tutto: per liberarsi da questa dipendenza mentale, va iniziato un processo di trasformazione in tre fasi (presa di coscienza, accettazione, azione). Cominciamo dallautoesame: la persona che amiamo conta sopra ogni cosa e ogni nostro sentimento, tanto da schiacciarci? S? Passiamo al punto due, laccettazione: non significa giudicarsi, ma constatare semplicemente i fatti. Infine, la fase dellazione: dobbiamo diventare (soli o con laiuto di un terapeuta) la madre e il padre del nostro bambino interiore e chiarirci quali sono i nostri bisogni fondamentali. Limmagine che abbiamo di noi stessi nasce in gran parte da ci che ci stato detto nel bene e nel male da bambini. Semplificando, sviluppiamo la tendenza a credere che colpa nostra se qualcosa va storto, senza aver verificato se corrisponde alla realt. Per riacquistare unimmagine sana di noi stessi bisogna ritrovare il bambino ferito e aiutarlo a esprimere il suo disappunto verso chi lha fatto soffrire. In questo modo torner a esser fiero di s. E noi con lui.
mi annoiavano a morte. Gli uomini che ricordo meglio del passato sono loro, i surfisti delladrenalina, quelli che ti fanno soffrire, sempre.
RIPARTIAMO DAL qUARTO PERSONAGGIO, Paolo, quello che mi ha costretta a riscrivere la sceneggiatura della mia vita. Eravamo andati a vivere assieme un anno prima, un periodo troppo breve per parla-
re di una storia logora, eppure quello che avevamo: un rapporto stanco, ingrigito, ma
Gli uomini che ricordo meglio del passato sono loro, i surfisti delladrenalina, quelli che ti fanno soffrire.
ancora. Ho
ostile per poterlo mandare davvero gi. Be, quella pallina che mi ha salvata, perch
mi ha convinta a cambiare, a non subire pi relazioni cos malsane, tanto distruttive per me.
imparato a resettare i cattivi comandi del mio inconscio: quando partono messaggi del tipo fai di me quel che vuoi , riesco a riconoscerli e cancellarli prima dellinvio. Se una storia non funziona, non funziona: bisogna avere il coraggio di dirselo, e adesso io ce lho, anche se devo guardare in faccia la mia paura di valere poco o niente. Da quando ho ammesso apertamente le mie debolezze sono emersi anche punti di forza
PAOLO LHO ASPETTATO AL VARCO ALLA SERA, a casa. Il fatto che non mi amasse era quasi di secondaria importanza rispetto al tradimento che subivo dalle due persone a cui tenevo di pi in quel momento: il mio compagno e la mia migliore amica. Ti rendi conto in che situazione mi hai messa, Paolo? Mentre lo dicevo, lho guardato con occhi nuovi. Aveva cambiato aspetto e non me ne ero accorta. Aveva una camicia che non conoscevo. Un altro profumo. Come ave-
vo fatto a non rendermi conto che luomo con cui vivevo si stava trasformando? Gridavo: Se mi avessi voluto be-
ne, mi avresti tutelato da questa umiliazione. Se mi volessi bene io, sarei la prima a non mettermi nella posizione di venire trattata come una vecchia cosa senza importanza. Avevo cercato il confronto, vero, ma di fronte allindifferenza di Paolo avevo preferito non insistere. Sola (lui si era messo definitivamente con Margherita), mortificata, ho cominciato a chiedermi perch ero cos predisposta a subire. Con laiuto di un terapeuta sono andata indietro nel tempo, ai baci a ventosa e prima
Il primo riscontro arrivato sul lavoro, un incarico con tutte le carte in regola: contratto, mansioni, stipendio e autostima in netto rialzo. Sul versante amoroso ho avuto bisogno di insistere un po pi a lungo: dopo la convalescenza, dolce e malinconica, non riuscivo a immaginare un futuro di coppia. Vorr dire che sar pi felice da sola, mi dicevo. Mi faceva coraggio unamica, una nuova, anche lei costretta a riappacificarsi con le verit dei single. Il mio compagno
di adesso, uno che mi tratta finalmente bene, arrivato mentre ero distratta: avevo preso labitudine di difendermi
raccontando di avere gi un uomo al mio fianco, un escamotage per darmi importanza. Con Luca non ce n stato bisogno: quella piccola bugia a lui non lho detta. E ogni mattina, quando mi sveglio, la prima cosa che vedo il suo confortante sorriso.
Dove si nasconde lamore? E che cosa si cela dietro di lui? Ecco il tema di 11 lezioni di Seneca raccolte come Un amore intenso che finisce senza un apparente motivo. E 12 anni dopo un nuovo incontro, a domandarsi che cosa
sia la felicit. Chiara Gamberale d una risposta in Lamore quando non cera (Libellule Mondadori, 10). lezioni di vita attuale da Giuseppe Franco in Amore? Unamicizia impazzita (Cerebro Editore, 10).