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Raspberry Pi
Introduzione ed installazione
Raspberry Pi - Introduzione
• Raspberry Pi, o meglio le sue prime concezioni, risalgono al 2006 tuttavia è dal 2012 che è
stato presentato al pubblico nella sua forma attuale nonostante si siano susseguite diverse
versioni
• Essendo un computer a tutti gli effetti può compilare direttamente i suoi programmi, per
questo motivo i programmi per Raspberry Pi possono essere creati con qualsiasi linguaggio
di cui sia disponibile il compilatore o l’interprete.
Raspberry Pi - Introduzione
Che differenza c’è tra un Raspberry e un PC tradizionale?
• Un’altra differenza rilevante è che il Raspberry Pi è dotato di una fila di porte programmabili
(GPIO), queste si possono utilizzare per controllare dei dispositivi elettronici allo stesso
modo delle schede Arduino.
Porta Ethernet
Scheda SD
(Hard disk) Porte USB
Micro HDMI
Raspberry Pi - Introduzione
Che sistema operativo usa Raspberry?
• Esistono molti sistemi operativi supportati per Raspberry Pi, a questo link potete trovare
una lista (https://www.raspberrypi.org/software/operating-systems/).
• Esiste anche una versione compilata per PC con architettura x86 (quindi funziona sia a 64
che a 32 bit) con il nome di Raspberry Pi Desktop disponibile a questo indirizzo:
https://www.raspberrypi.org/software/raspberry-pi-desktop/
Raspberry Pi - Introduzione
Uso un Raspberry, una macchina virtuale o un PC fisico? faccio una partizione o no?
• Esiste anche una terza opzione, se avete un vecchio PC che non vi interessa più con almeno
un Giga di RAM e 8 Giga di Hard Disk potete installarci sopra Raspberry Pi Desktop come
sistema operativo principale. ATTENZIONE perderete tutti i dati su quel PC!
Raspberry Pi - Introduzione
Quante versione di Raspberry Pi esistono?
• Raspberry Pi 1, la versione capostipite, in commercio dal 2012 al 2014 con quattro versioni
(A e A+, B e B+). La principale differenza tra queste era il numero di porte USB e la presenza
o meno della porta Ethernet. Avevano solo 512MB di RAM. Le versioni A e B inoltre avevano
solo 26 pin GPIO.
• Raspberry Pi 2, nata nel 2015, ha più RAM della precedente (1GB) e una maggior velocità
(900MHz invece dei 700MHz della versione precedente). Presenta 4 prese USB e una porta
Ethernet e la disposizione standard di 40 pin GPIO che si mantiene anche nelle versioni
successive.
• Raspberry Pi Zero, la più piccola versione mai prodotta, uscita la prima volta nel 2015 ma
rivisitata in una versione con wifi e bluetooth nel 2017. Presenta solo una porta USB, ha
512MB di RAM ma una velocità di 1000MHz. Nonostante la dimensione ridotta, anche qui
sono presenti 40 pin GPIO standard.
Raspberry Pi - Introduzione
Quante versione di Raspberry Pi esistono?
• Raspberry Pi 3, comparsa la prima volta nel 2016, è stata quella che influito maggiormente
nella sua evoluzione e diffusione. Ci sono diverse versioni ma accomunate da 1GB di RAM,
presenza di porta Ethernet e dotate di wireless, con 4 porte USB.
• Raspberry Pi 4, ultima versione uscita nel 2019 e la più potente con 1500MHz di velocità e
la possibilità di scegliere la RAM (1, 2 o 4GB). Presenta 2 porte USB2 e altre 2 porte USB3,
Ethernet, wireless e bluetooth
Raspberry Pi - Introduzione
Che modello di Raspberry Pi posso comprare?
• Per gli esercizi che svolgeremo in questo corso qualsiasi modello pari o superiore a
Raspberry Pi 3 va benissimo.
• Potrebbe andare bene anche il Raspberry Pi 2 ma in questo caso dovreste comprare anche
un’antenna Wi-Fi USB perché ne è sprovvisto.
Raspberry Pi - Introduzione
Cosa mi serve comprare per fare funzionare un Raspberry?
• Per far funzionare un Raspberry servono mouse e tastiera USB, uno schermo con porta HDMI e un
alimentatore da 5V con cavo micro-USB e una portata di corrente che dipende dal modello in uso
(https://www.raspberrypi.org/documentation/hardware/raspberrypi/power/README.md)
• Un altro requisito per far funzionare un Raspberry è avere una scheda micro SD che gli faccia da Hard
Disk, in questo caso, se contate di utilizzare il Raspberry per molto tempo o per progetti personali vi
consiglio di utilizzare una scheda di buona qualità in quanto quelle economiche si corrompono dopo un
certo numero di letture/scritture
Raspberry Pi – Installazione
Il tutorial che vi mostro è tratto da questo blog: https://raspberrytips.com/run-raspberry-in-virtual-
machine/
Il blog propone 3 diverse soluzioni, io utilizzerò la soluzione con VirtualBox in quanto è un ambiente
che conosco bene.
1. Scaricate l’immagine di Raspberry Pi Desktop a questo indirizzo:
https://www.raspberrypi.org/software/raspberry-pi-desktop/
2. Scaricate e installate VirtualBox: https://www.virtualbox.org/wiki/Downloads
3. Aprite VirtuaBox e premete su «Nuova» (opure Ctrl+n) per creare una nuova macchina virtuale
Raspberry Pi – Installazione
A questo punto la macchina virtuale appena creata è come un computer appena uscito dalla
fabbrica…non ha installato niente! Prima di poterlo usare occorre installare il sistema operativo.
Raspberry Pi – Installazione
9. Cliccare 2 volte sulla macchina virtuale appena creata per avviarla. Vi comparirà un
messaggio che vi avverte che l’HD è vuoto e occorre inserire un disco per installare un
sistema operativo:
Mettete nella casella l’indirizzo dell’immagine ISO di Raspberry Pi Desktop che avete scaricato al
punto 1. Confermate e si avvierà il processo di installazione vero e proprio.
Raspberry Pi – Installazione
ATTENZIONE! Da questo punto in poi l’installazione è identica sia che si usi la macchina virtuale,
sia che si usi un PC reale. Occorre solo prestare attenzione se si vuole fare una partizione.
10. Nel menù di installazione selezionare Install per avviare la procedura di installazione:
Raspberry Pi – Installazione
11. Selezionare il layout della tastiera in uso, nel mio caso è «italian»:
Raspberry Pi – Installazione
12. Selezionare il tipo di partizionamento che si viole effettuare. ATTENZIONE! Scegliendo la
prima opzione su una macchina virtuale si occuperà tutta la memoria della macchina con il
sistema operativo del raspberry (10 GB nel mio caso). SE NON STATE USANDO UNA
MACCHINA VIRTUALE LA PRIMA OPZIONE SOVRASCRIVERÀ LA MEMORIA DELL’INTERO
COMPUTER! Se volete utilizzare solo una parte della memoria del computer per questo
sistema operativo andate sulla quarta opzione (Manual) e create una partizione dedicata
su cui installare Raspberry Pi Desktop.
Raspberry Pi – Installazione
13. Confermare la partizione su cui scrivere. Nel mio caso ce n’è solo una (quello dell’HD
virtuale). Se avete creato delle partizioni dedicate nello step precedente dovreste vederle
qui.
Raspberry Pi – Installazione
14. Confermare l’opzione di default «all files in one partition»
15. Controllate per l’ultima volta la tabella delle partizioni che varranno create o sovrascritte,
confermate e nella schermata successiva date la conferma definitiva (Attenzione! Da questo
passaggio non si torna indietro)
Raspberry Pi – Installazione
16. A questo punto inizia l’installazione vera e propria del sistema operativo.
Ad un certo punto durante l’installazione se non avete altri sistemi viene chiesto se
installare il BOOT di GRUB nel master boot record. GRUB è il gestore che decide quale
programma avviare all’avvio del computer, se non avete veramente un altro sistema
operativo (come nel mio caso) potete selezionare «yes» tranquillamente. Se avete altri
sistemi operativi (ad esempio avete fatto una partizione sul vostro PC con window10)
selezionate No altrimenti rischiate di non poter avviare windows (se non dopo parecchia
fatica). In seguito selezionate HD primario.
Raspberry Pi – Installazione
17. Una volta completata l’installazione premere Continue per riavviare il sistema. Se state
lavorando su un PC reale mi raccomando di rimuovere il cd o la chiavetta di installazione per
non ricominciare l’installazione da capo dopo il riavvio.
Avendo installato un sistema con desktop è possibile effettuare le stesse operazioni sia attraverso il
terminale che dalle impostazioni di configurazione
Raspberry Pi – Primi Passi
Avendo installato un sistema con desktop è possibile effettuare le stesse operazioni sia attraverso il
terminale che dalle impostazioni di configurazione