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9/6/2015 Argento Colloidale ionico, come farselo da soli

Argento Colloidale Ionico


come farselo da soli
di XmX
Nuovomondo di XmX - tutti i diritti riservati
rif. 261102-280309

...ho detto "ionico", non "organico"!

Eccovi le istruzioni per farsi in casa e con pochissima


spesa il prezioso Argento colloidale ionico, a bassissima
pagina
concentrazione (circa 5-10 parti per milione), EFFICACE E aggiornata il
20/2/2010
INNOCUO, sempre se usato propriamente. Facendo tutto
per bene la qualità sarà ottima e ad un costo irrisorio.
IMPORTANTE
Si badi, l'Argento ionico è completamente diverso da
quello "organico", preparato diluendo lo pseudocolloide in In farmacia si trova
polvere (il cosiddetto Argento proteinato, o vitellinato, o facilmente la diluizione
omeopatica detta
caseinato), e che si trova anche in prodotti farmaceutici
Argento colloidale 5CH
classici e quasi tutti estinti, tipo Collargol, Ascorgol, della Boiron (5CH
Arscolloid, Argisone, Argotone, eccetera, o come significa una parte su
componente in altri. L'Argento ionico è tutta un'altra 10 miliardi) e non
c'entra nulla con quello
cosa, molto più efficace, e soprattutto sicurissimo. per uso come
Evitiamo perciò, da ora in poi, di chiamarlo ancora "antibiotico naturale"e;.
"colloidale", il suo nome è "Argento ionico", e da ora in poi Un importatore italiano
vende quello vero,
lo abbrevieremo i ACI. Chissà che col tempo la Medicina
ionico, a ben 25 Euro
non inizi a deporre i pregiudizi, legati al vecchio colloide per 100 ml, cioè 250
organico, e indaghi come mai l'ACI funziona a meraviglia... Euro al litro!!!
Debbo però anche avvisare il lettore che purtroppo
esistono dei pazzi che vendono un "argento ionico" ad altissima concentrazione di
microparticelle d'argento: lo fanno per differenziarsi e quindi vendere di più. Però
tali prodotti sono davvero rischiosissimi, checché ne dicano i loro produttori,
perché le particelle si accumulano nella pelle e possono colorirla irreversibilmente.
Chi scrive NON fabbrica e NON vende argento ionico, quindi non ha interessi da
difendere. Siete avvisati.

IMPORTANTE
Per mia tutela debbo sottolineare che io non mi assumo alcuna
responsabilità sulla qualità di quanto ottenuto, o sull'uso che si
intende farne. In particolare, sia chiaro che
qui non si dà alcuna indicazione di tipo medico per uso umano. Per
tutti i possibili usi dell'Argento ionico si rimanda ad altri siti
(vedi links alla fine). Ad ogni modo, il lettore è avvisato che vi
sono possibili rischi nell'uso umano esagerato o improprio
dell'Argento ionico.

cosa vi servirà...

Se avete deciso di provarci, la prima cosa di cui avete bisogno è Argento


purissimo al 999 per mille. Attenzione: l'Argento deve assolutamente essere
quello purissimo al 999 per mille, e non quello a 925, altrimenti ci si

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intossichera' con metalli pesanti! Ci deve dunque essere certezza assoluta


che sia il tipo purissimo al 999 per mille! (leggere il forum, nei link)

Senza fare salti mortali per procurarselo, vi dico subito che nei negozi di
numismatica si vendono monete d'Argento purissimo garantite a 999.3
millesimi. Si tratta del Dollaro Americano "Eagle", da collezione: peso circa
30 grammi, diametro 40.6 mm, e costa attorno ai 13 euro l'uno (ne servono
due). Se siete bravi, potete anche riuscire a procurarvi Argento puro in filo,
barrette o lastrine, ma siate certi che sia davvero purissimo, non rischiate!.

Trovato l'Argento puro, il più è fatto.


Vi saranno necessarie anche le seguenti cose:

3 batterie a 9 V alcaline (es., Duracell)


2 cavetti con morsetti a coccodrillo, rosso e nero
1 resistenza da 560 o 680 ohm, il wattaggio non
importa
1 barattolo o bicchierone di vetro alto e stretto
da 250-500 ml, perfettamente pulito
1 bottiglia di vetro scuro (ottime quelle da birra)
con tappo di plastica, perfettamente pulita e
ricoperta con pellicola di alluminio

Ora dovreste procurarvi acqua distillata o bidistillata,


ma non si trova più, a meno di non ordinarla a un
fornitore di prodotti chimici. Potrete accontentarvi
anche di quella demineralizzata, purchè di ottima
qualità, con pochissimi sali. Ma NON comprate quella dei
supermercati, NON VA BENE, quella buona si trova in
farmacia a circa un euro e mezzo al litro, col nome di
Acqua depurata F.U.

Vi faranno
anche comodo
dei tovaglioli
di carta (tipo
Scottex), poi una di quelle spugnette
abrasive verdi non metalliche, per pulire
le pentole (tipo Vileda) però mai usata, e
infine un piccolo imbuto, nuovo e
pulitissimo.

assembliamo i vari pezzi...

Armatevi di saldatore e filo di stagno per saldatura. Tagliate a metà il filo del
cavetto rosso coi morsetti, e fra le due metà saldate la resistenza da 560 o 680
ohm, come in figura.

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Adesso prendete le tre batterie alcaline a 9 volt, e incastrate fra loro i loro
attacchi in modo che risultino collegate in serie, come nella figura sottostante. A
sinistra abbiamo le tre batterie, al centro potete vedere chiaramente come
collegare fra loro i contatti secondo la loro forma, e a destra vedete le tre
batterie collegate. Attenzione a non sbagliarvi, sennò fate fare cortocircuito...

Vi conviene bloccare così le tre batterie con un po' di scotch, per non rischiare di
danneggiare i morsetti col movimento.
Come vedete, ora avete due poli rimasti liberi, è da qui che prenderete la tensione,
attaccandovi i due cavetti, il nero e il rosso con la resistenza, come nella figura qui
sotto. Se fate la prova, attenti a non far toccare i fili fra loro, e ristaccateli
subito.

Adesso è venuto il momento di adattare i morsetti al barattolo.


Se avete l'argento in strisce, sbarrette o filo, misuratene due pezzi, e ripiegateli
sul bordo del bicchiere in modo che si reggano stabilmente e restino ad almeno
due-tre centimetri dal fondo. Accertatevi che siano il più possibile parallele fra
loro, e che non si tocchino, come in figura.

Se invece avete le due monete d'Argento, il mio consiglio è quello di attaccare una
volta per sempre i due morsetti ad un bastoncino (anche una penna o una matita!)
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con nastro adesivo. In questo modo il posizionamento delle monete sarà rapidissimo
e sempre corretto. I morsetti debbono essere messi in modo che le monete siano
parallele fra loro, come in figura.

Con questo metodo la distanza migliore fra gli elettrodi è risultata essere circa 8
cm, che si usino monete, o filo, o lastrine. In ogni caso, NON far mai giungere
l'estremità inferiore degli elettrodi a meno di 3-4 centimetri dal fondo.

inizia la produzione...

Siamo finalmente pronti per produrre il nostro Argento ionico! Ricordate, tutte le
operazioni andranno sempre eseguite nella massima pulizia. Pulite quindi l'Argento
molto bene, tenendolo con un tovagliolino di carta e strofinandolo bene in ogni
punto con la spugnetta abrasiva. Non toccate mai l'Argento con le mani mentre lo
pulite (e naturalmente anche dopo). Soffiate via il polverino formatosi con
l'abrasione dell'Argento.

Dopo aver messo l'Argento sospeso nel barattolo come indicato, mettete l'acqua
distillata nel bicchierone. La quantità non è importante ma, se usate le monete,
bisogna fare molta attenzione a non rischiare di immergere i morsetti, e nemmeno
bagnarli: c'è il pericolo di intossicarsi con il nichel!

Guardate che ora è, per regolarvi, e collegate il gruppo delle tre batterie, e la
produzione incomincia! Con un cucchiaino o coltellino di plastica (di quelli usa-e-
getta) ogni 5 minuti date una leggera rimescolata al liquido, per impedire la
formazione di "ponti ionici" che peggiorerebbero molto la qualità del prodotto.

REGOLA DEL LEGGERO ANNERIMENTO

Dopo anni di pratica, posso dire che un ACI leggerissimo è altrettanto


efficace di un ACI più forte, e non dà guai di nessun tipo.

Per regolarvi empiricamente sul tempo, semplicemente tenete l'ACI in


produzione finchè l'Argento si scurisca un po' sul lato interno o sui bordi,
ma non troppo, e questo è abbastanza!

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Alla fine staccare i due connettori dal pacco batterie (queste è meglio lasciarle
attaccate fra loro per non danneggiare i contatti, non c'è nessun rischio). Versare
piano l'Argento ionico nella sua bottiglia rivestita, avendo cura di non travasarlo
tutto, perché sul fondo del bicchiere si concentra la maggior parte degli eventuali
sali e dei precipitati insolubili. Infine pulire bene gli elettrodi d'Argento e riporli
bene asciutti in una bustina di plastica per ridurre l'ossidazione. Non usare mai
alcuna sostanza o detergente! I due elettrodi di Argento dureranno non anni ma
decenni, perché il procedimento ne distacca solo particelle infinitesimali.

Con questo metodo dovrebbe crearsi, nei 220 ml di acqua, la concentrazione


ottimale di circa 5 o 10 parti per milione (ppm). Si intendono 5 o 10 ppm di Argento
nell'acqua in qualsiasi forma, inclusi dunque i vari sali, solubili e insolubili: una
qualità media ottenibile così contiene inevitabilmente circa un terzo di Argento in
microparticelle e due terzi di sali.

Se l'acqua non fosse in origine sufficientemente priva di sali (come usando una
scadente acqua demineralizzata, o se tutto non è perfettamente pulito), l'argento
diverrà scuro molto presto, si noteranno come dei fiocchi grigi fluttuare, e alla fine
il fondo del recipiente apparirà più torbido. In tal caso assieme agli ioni si sono
prodotti una quantità eccessiva di sali d'Argento (cloruro, nitrato, ecc.). Si butti
via tutto (a meno che l'ACI sia per solo uso esterno), riprovando con una acqua
migliore e/o ricontrollando la perfetta pulizia di tutti i materiali.

La migliore qualità di Argento ionico, dalle particelle finissime e dunque


biologicamente più attive, è assolutamente trasparente e quasi totalmente
insapore. La sospensione di particelle così fini contiene pochissimi sali e non si
deposita quasi per nulla nei tessuti, e dopo aver espletato la loro funzione
antibiotica vengono facilmente espulse dai reni. È perciò solo questa l'unica qualità
da preferire per un uso umano, escludendo assolutamente le soluzioni lattiginose o
colorate, soprattutto se l'uso è protratto nel tempo. Per le sole applicazioni
esterne e per le piante, tuttavia, una maggiore presenza di sali non è affatto
dannosa, e anzi è spesso desiderabile.

Volendo davvero aumentare (di molto!) la qualità del prodotto, si deve ridurre al
massimo la formazione di sali. Per questo l'acqua va rimescolata
CONTINUAMENTE per tutto il processo. Si potrà usare un economico aereatore
da acquario: si immerga l'estremità del tubetto fino al fondo del recipiente, in
modo che le bollicine salendo rimescolino il liquido. Non si deve usare la pietra
porosa finale, perché contaminerebbe l'acqua: per limitare il flusso dell'aria si può
chiudere (scaldandola) l'estremità del tubo, poi si praticheranno tre o quattro
forellini con un ago riscaldato. Sarà meglio praticare anche uno o due altri buchini
lungo il tubo non immerso, per evitare un eccesso di pressione. L'argento ionico
fatto così è assolutamente superiore a quello senza rimescolamento continuo.

per conservarlo...

L'Argento ionico è delicato:

è sensibile alla luce (anche quella tenue di una stanza) perché i fotoni
annullano la carica elettrica degli ioni in sospensione;
è sensibile all'eccessivo calore;
anche i campi magnetici o elettromagnetici agiscono sugli ioni del colloide,
scaricandoli;
si guasta con l'eventuale sporcizia dei contenitori, o per contaminazioni
successive;
i sali insolubili, se presenti, tendono a depositarsi sul fondo.

Perciò:

http://www.xmx.it/argentocolloidale.htm 5/7
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dopo averlo prodotto in un ambiente con luce tenue, va messo subito in una
bottiglia di vetro scuro (ottime quelle della birra) ben avvolta in un foglio di
alluminio;
tenerlo in luogo fresco. È meglio però non metterlo in frigorifero, a meno che
la temperatura ambiente non sia davvero torrida; in tal caso è preferibile il
frigo, ma allora va consumato in poco tempo.
tenerlo lontano da TV, altoparlanti, forno a microonde, ecc.
la bottiglia deve essere pulitissima, con tappo non metallico e a perfetta
tenuta. Se non perfettamente pulita, col tempo all'interno tenderanno a
formarsi incrostazioni di sali d'Argento insolubili.
è meglio non agitarlo prima dell'uso, ed è consigliabile anche gettar via
l'ultimo.

note finali per gli sperimentatori

La tensione di 27 volt (che in realtà è 28,5 volt) potrebbe dare ai più sensibili delle
leggere scosse elettriche: è meglio non toccare le parti sotto tensione con le mani
bagnate.

Nota finale: altri suggerimenti


Per saperne di più leggete in questo stesso sito
la FAQ tecnica sull'Argento ionico!

XmX

per saperne di più


su internet:

forum del Nuovomondo di XmX interventi dei lettori sull'Argento colloidale ionico,
testimonianze d'uso, consigli, aggiornamenti, fornitori di Argento puro, di produttori di AC e di
apparecchi per la produzione, e poi altri circuiti, come fare da soli alcune semplici analisi, ecc.
AVVERTENZA: nel forum può scrivere chiunque. Se non siete già esperti sull'ACI, diffidate
dalle "sperimentazioni" e/o direttive di singoli utenti che modificano la procedura standard, è
pericoloso!!! Nel dubbio, attenetvi alla procedura indicata nella presente pagina.
Colloidal Silver: Risk Without Benefit un sito "antitruffa" americano mette sotto accusa
l'Argento colloidale commerciale, ne nega l'efficacia e lo accusa di essere dannoso (in inglese).
Per quanto riguarda la giusta denuncia di abusi e falsi nelle pubblicità, o della altrettanto giusta
denuncia di prodotti chiaramente dannosi (in pratica tutti quelli oltre le 30 ppm), questo sito va
bene. Però, va precisato che esso, più che informare davvero, dà voce alle case farmaceutiche,
minacciate nei loro interessi... ...a buon intenditor, poche parole.
Rosemary Jacobs, My Story da un apposito sito personale una signora accusa quello che
secondo lei è Argento colloidale, di averle provocato una grave argirìa, e ne ha fatto una
missione peronale. Leggendo bene (e tutto) però si scopre che il colpevole non è l'ACI a 5-10
ppm, bensì il vecchio "argento proteinato", usato per lungo tempo in forma di gocce nasali, e
negli altri casi citati anche argento colloidale a 400 ppm e ooltre... Vedere commenti in
proposito nel forum del "Nuovomondo di XmX".
BBC News - True-blue bids for Senate ...ed ecco un altro caso di argiria che ha fatto
rumore, ed anche qui si trattava di argento fatto in casa, ma ad alta concentrazione.

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Mauro Caminiti, grafologo giudiziario, perito grafico, CTU Daniela Vecchi, grafologo giudiziario, perito grafico, CTU
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