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IMPORTANTE
Per mia tutela debbo sottolineare che io non mi assumo alcuna
responsabilità sulla qualità di quanto ottenuto, o sull'uso che si
intende farne. In particolare, sia chiaro che
qui non si dà alcuna indicazione di tipo medico per uso umano. Per
tutti i possibili usi dell'Argento ionico si rimanda ad altri siti
(vedi links alla fine). Ad ogni modo, il lettore è avvisato che vi
sono possibili rischi nell'uso umano esagerato o improprio
dell'Argento ionico.
cosa vi servirà...
http://www.xmx.it/argentocolloidale.htm 1/7
9/6/2015 Argento Colloidale ionico, come farselo da soli
Senza fare salti mortali per procurarselo, vi dico subito che nei negozi di
numismatica si vendono monete d'Argento purissimo garantite a 999.3
millesimi. Si tratta del Dollaro Americano "Eagle", da collezione: peso circa
30 grammi, diametro 40.6 mm, e costa attorno ai 13 euro l'uno (ne servono
due). Se siete bravi, potete anche riuscire a procurarvi Argento puro in filo,
barrette o lastrine, ma siate certi che sia davvero purissimo, non rischiate!.
Vi faranno
anche comodo
dei tovaglioli
di carta (tipo
Scottex), poi una di quelle spugnette
abrasive verdi non metalliche, per pulire
le pentole (tipo Vileda) però mai usata, e
infine un piccolo imbuto, nuovo e
pulitissimo.
Armatevi di saldatore e filo di stagno per saldatura. Tagliate a metà il filo del
cavetto rosso coi morsetti, e fra le due metà saldate la resistenza da 560 o 680
ohm, come in figura.
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Adesso prendete le tre batterie alcaline a 9 volt, e incastrate fra loro i loro
attacchi in modo che risultino collegate in serie, come nella figura sottostante. A
sinistra abbiamo le tre batterie, al centro potete vedere chiaramente come
collegare fra loro i contatti secondo la loro forma, e a destra vedete le tre
batterie collegate. Attenzione a non sbagliarvi, sennò fate fare cortocircuito...
Vi conviene bloccare così le tre batterie con un po' di scotch, per non rischiare di
danneggiare i morsetti col movimento.
Come vedete, ora avete due poli rimasti liberi, è da qui che prenderete la tensione,
attaccandovi i due cavetti, il nero e il rosso con la resistenza, come nella figura qui
sotto. Se fate la prova, attenti a non far toccare i fili fra loro, e ristaccateli
subito.
Se invece avete le due monete d'Argento, il mio consiglio è quello di attaccare una
volta per sempre i due morsetti ad un bastoncino (anche una penna o una matita!)
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con nastro adesivo. In questo modo il posizionamento delle monete sarà rapidissimo
e sempre corretto. I morsetti debbono essere messi in modo che le monete siano
parallele fra loro, come in figura.
Con questo metodo la distanza migliore fra gli elettrodi è risultata essere circa 8
cm, che si usino monete, o filo, o lastrine. In ogni caso, NON far mai giungere
l'estremità inferiore degli elettrodi a meno di 3-4 centimetri dal fondo.
inizia la produzione...
Siamo finalmente pronti per produrre il nostro Argento ionico! Ricordate, tutte le
operazioni andranno sempre eseguite nella massima pulizia. Pulite quindi l'Argento
molto bene, tenendolo con un tovagliolino di carta e strofinandolo bene in ogni
punto con la spugnetta abrasiva. Non toccate mai l'Argento con le mani mentre lo
pulite (e naturalmente anche dopo). Soffiate via il polverino formatosi con
l'abrasione dell'Argento.
Dopo aver messo l'Argento sospeso nel barattolo come indicato, mettete l'acqua
distillata nel bicchierone. La quantità non è importante ma, se usate le monete,
bisogna fare molta attenzione a non rischiare di immergere i morsetti, e nemmeno
bagnarli: c'è il pericolo di intossicarsi con il nichel!
Guardate che ora è, per regolarvi, e collegate il gruppo delle tre batterie, e la
produzione incomincia! Con un cucchiaino o coltellino di plastica (di quelli usa-e-
getta) ogni 5 minuti date una leggera rimescolata al liquido, per impedire la
formazione di "ponti ionici" che peggiorerebbero molto la qualità del prodotto.
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9/6/2015 Argento Colloidale ionico, come farselo da soli
Alla fine staccare i due connettori dal pacco batterie (queste è meglio lasciarle
attaccate fra loro per non danneggiare i contatti, non c'è nessun rischio). Versare
piano l'Argento ionico nella sua bottiglia rivestita, avendo cura di non travasarlo
tutto, perché sul fondo del bicchiere si concentra la maggior parte degli eventuali
sali e dei precipitati insolubili. Infine pulire bene gli elettrodi d'Argento e riporli
bene asciutti in una bustina di plastica per ridurre l'ossidazione. Non usare mai
alcuna sostanza o detergente! I due elettrodi di Argento dureranno non anni ma
decenni, perché il procedimento ne distacca solo particelle infinitesimali.
Se l'acqua non fosse in origine sufficientemente priva di sali (come usando una
scadente acqua demineralizzata, o se tutto non è perfettamente pulito), l'argento
diverrà scuro molto presto, si noteranno come dei fiocchi grigi fluttuare, e alla fine
il fondo del recipiente apparirà più torbido. In tal caso assieme agli ioni si sono
prodotti una quantità eccessiva di sali d'Argento (cloruro, nitrato, ecc.). Si butti
via tutto (a meno che l'ACI sia per solo uso esterno), riprovando con una acqua
migliore e/o ricontrollando la perfetta pulizia di tutti i materiali.
Volendo davvero aumentare (di molto!) la qualità del prodotto, si deve ridurre al
massimo la formazione di sali. Per questo l'acqua va rimescolata
CONTINUAMENTE per tutto il processo. Si potrà usare un economico aereatore
da acquario: si immerga l'estremità del tubetto fino al fondo del recipiente, in
modo che le bollicine salendo rimescolino il liquido. Non si deve usare la pietra
porosa finale, perché contaminerebbe l'acqua: per limitare il flusso dell'aria si può
chiudere (scaldandola) l'estremità del tubo, poi si praticheranno tre o quattro
forellini con un ago riscaldato. Sarà meglio praticare anche uno o due altri buchini
lungo il tubo non immerso, per evitare un eccesso di pressione. L'argento ionico
fatto così è assolutamente superiore a quello senza rimescolamento continuo.
per conservarlo...
è sensibile alla luce (anche quella tenue di una stanza) perché i fotoni
annullano la carica elettrica degli ioni in sospensione;
è sensibile all'eccessivo calore;
anche i campi magnetici o elettromagnetici agiscono sugli ioni del colloide,
scaricandoli;
si guasta con l'eventuale sporcizia dei contenitori, o per contaminazioni
successive;
i sali insolubili, se presenti, tendono a depositarsi sul fondo.
Perciò:
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dopo averlo prodotto in un ambiente con luce tenue, va messo subito in una
bottiglia di vetro scuro (ottime quelle della birra) ben avvolta in un foglio di
alluminio;
tenerlo in luogo fresco. È meglio però non metterlo in frigorifero, a meno che
la temperatura ambiente non sia davvero torrida; in tal caso è preferibile il
frigo, ma allora va consumato in poco tempo.
tenerlo lontano da TV, altoparlanti, forno a microonde, ecc.
la bottiglia deve essere pulitissima, con tappo non metallico e a perfetta
tenuta. Se non perfettamente pulita, col tempo all'interno tenderanno a
formarsi incrostazioni di sali d'Argento insolubili.
è meglio non agitarlo prima dell'uso, ed è consigliabile anche gettar via
l'ultimo.
La tensione di 27 volt (che in realtà è 28,5 volt) potrebbe dare ai più sensibili delle
leggere scosse elettriche: è meglio non toccare le parti sotto tensione con le mani
bagnate.
XmX
forum del Nuovomondo di XmX interventi dei lettori sull'Argento colloidale ionico,
testimonianze d'uso, consigli, aggiornamenti, fornitori di Argento puro, di produttori di AC e di
apparecchi per la produzione, e poi altri circuiti, come fare da soli alcune semplici analisi, ecc.
AVVERTENZA: nel forum può scrivere chiunque. Se non siete già esperti sull'ACI, diffidate
dalle "sperimentazioni" e/o direttive di singoli utenti che modificano la procedura standard, è
pericoloso!!! Nel dubbio, attenetvi alla procedura indicata nella presente pagina.
Colloidal Silver: Risk Without Benefit un sito "antitruffa" americano mette sotto accusa
l'Argento colloidale commerciale, ne nega l'efficacia e lo accusa di essere dannoso (in inglese).
Per quanto riguarda la giusta denuncia di abusi e falsi nelle pubblicità, o della altrettanto giusta
denuncia di prodotti chiaramente dannosi (in pratica tutti quelli oltre le 30 ppm), questo sito va
bene. Però, va precisato che esso, più che informare davvero, dà voce alle case farmaceutiche,
minacciate nei loro interessi... ...a buon intenditor, poche parole.
Rosemary Jacobs, My Story da un apposito sito personale una signora accusa quello che
secondo lei è Argento colloidale, di averle provocato una grave argirìa, e ne ha fatto una
missione peronale. Leggendo bene (e tutto) però si scopre che il colpevole non è l'ACI a 5-10
ppm, bensì il vecchio "argento proteinato", usato per lungo tempo in forma di gocce nasali, e
negli altri casi citati anche argento colloidale a 400 ppm e ooltre... Vedere commenti in
proposito nel forum del "Nuovomondo di XmX".
BBC News - True-blue bids for Senate ...ed ecco un altro caso di argiria che ha fatto
rumore, ed anche qui si trattava di argento fatto in casa, ma ad alta concentrazione.
http://www.xmx.it/argentocolloidale.htm 6/7
9/6/2015 Argento Colloidale ionico, come farselo da soli
Mauro Caminiti, grafologo giudiziario, perito grafico, CTU Daniela Vecchi, grafologo giudiziario, perito grafico, CTU
esperto in analisi e comparazione della grafia, grafologo, perito grafologo, consulente grafologo, perito grafico, consulente grafico, perizia grafica, perizia grafologica, grafologo giudiziario, perito calligrafo, consulente calligrafo, perizia calligrafica
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