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Considerato un segmento di lunghezza a , dobbiamo capire come poterlo dividere in due segmenti,
utilizzando un righello per prendere le misure. Scriviamo quindi la proporzione stabilita dalla definizione di
sezione aurea; la prima parte del segmento (colorata in rosso) è lunga x , la restante a x :
a : x x : a x
Si tratta di una proporzione continua, in quanto i medi sono uguali tra loro. Usando la proprietà delle
proporzioni, secondo la quale il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi, possiamo scrivere
x2 a a x
x 2 a 2 ax
Portando tutto a sinistra dell’uguale, otteniamo una equazione di secondo grado parametrica (o letterale)
in forma normale:
x 2 ax a 2 0
I coefficienti dell’incognita x e il termine noto, infatti, non sono numeri, ma espressioni letterali, in cui è
presente la lettera a ; essa rappresenta la lunghezza dell’intero segmento, una lunghezza generica, non un
numero preciso. Calcoliamo il discriminante, tenendo presente che il coefficiente di x è pari ad a e il
termine noto è a 2 :
a 2 4a 2 5a 2
Il discriminante è sicuramente positivo, in quanto è un numero positivo (5) moltiplicato per un quadrato,
che non può essere negativo. L’equazione, quindi, ammette due soluzioni reali; calcoliamo tali soluzioni:
x1/2
a 5a 2 a a 5 a 1 5
2 2 2
Le soluzioni sono due, una positiva e l’altra negativa; prendiamo in considerazione solo quella positiva, in
quanto si tratta di una lunghezza:
x
a 1 5 5 1
a
2 2
Il rapporto aureo è il rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea. Si indica con la lettera greca (che
corrisponde alla nostra lettera effe), in onore dell’architetto Fidia che ha costruito il Partenone di Atene:
1
a 2
1,61803...
x 5 1
Il rapporto aureo è un numero irrazionale (ovvero
non si può esprimere come rapporto tra due nume-
ri interi, e dopo la virgola ha infinite cifre decimali,
non periodiche).
Se nel rettangolo aureo ricaviamo un quadrato, la
parte restante è ancora un rettangolo aureo; pos-
siamo ripetere questa costruzione all’infinito. Lo
vediamo nella facciata del Partenone e notiamo
come l’architettura rispetti queste costruzioni geo-
metriche.
Il triangolo aureo è il triangolo isoscele in cui gli angoli alla base sono ampi 72° e in cui possiamo costruire
un altro triangolo simile all’interno; valgono queste proporzioni:
DC : DB DB : CB DC : CA CA : CB
Questo triangolo è all’interno del dodecagono e del pentagono regolari:
Il pentagono con il triangolo aureo all’interno è stato individuato nel portale di Castel del Monte:
2
Soltanto alla latitudine di Castel del Monte i punti dell’orizzonte in cui sorge e tramonti il Sole alle date dei
solstizi, congiunti idealmente tra loro, tracciano un rettangolo in rapporto aureo del quale Castel del
Monte si colloca al centro (fig. in alto a sinistra).
La pianta può essere formata intersecando quattro rettan-
goli aurei (fig. in alto a destra).
In Castel del Monte, inoltre, troviamo il rapporto aureo
anche negli archi ciechi che affacciano dal piano superiore
nel cortile e nelle sale trapezoidali dove la base minore è
sezione aurea della maggiore.
La sezione aurea è presente nella natura, come ad esem-
pio nel spirali delle conchiglie (nautilus). Si può disegnare
utilizzando la successione di Fibonacci (soprannome di
Leonardo Pisano, 1175-1250), legata alla sezione aurea. Es-
sa è un insieme di numeri che inizia con 0 e 1; i successivi
sono formati sommando gli ultimi due valori; quindi è
0 1 1 2 3 5 8
13 21 34 55 89 …
Si può verificare che il rapporto tra uno di questi numeri e il precedente approssima il rapporto aureo, in
maniera sempre migliore con l’aumentare dei valori considerati; per esempio
3
8 13 21
1,6; 1,625; 1,615...
5 8 13
La spirale vista prima può essere costruita proprio tramite questa
successione numerica.
Anche in musica è presente la sezione aurea. Il noto compositore
ungherese Béla Bartók (1881-1945) divise una sua composizione
(I movimento della Musica per archi, percussioni e celesta) nel
punto di massima intensità sonora in due parti, formate la prima
da 55 e la seconda da 34 battute, numeri di Fibonacci.
La spirale è stata individuata anche nella Gioconda di Leonardo
Da Vinci. Egli illustrò il libro De divina proportione, di Fra’ Luca
Bartolomeo de Pacioli (1445-1517), il quale era affascinato dal
rapporto aureo, che egli chiamava proporzione divina; realizzò
sessanta illustrazioni con solidi regolari in cui è presente la pro-
porzione aurea (un esempio in basso a sinistra); nell’icoesaedro
(venti facce), i dodici vertici sono a gruppi di quattro disposti su
tre piani che si intersecano ortogonalmente; si ottengono tre
rettangoli aurei (fig. in basso a destra).