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UNA
INTRODUZIONE AL TEMA
Author(s): VINCENZO CESAREO
Source: Studi di Sociologia , Luglio-Dicembre 1997, Anno 35, Fasc. 3/4, LA SOCIETÀ
DELLA GLOBALIZZAZIONE: REGOLE SOCIALI E SOGGETTIVITÀ (Luglio-Dicembre 1997),
pp. 251-284
Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
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lizzazione si mette infatti a tema la ridefinizione delle forme della vita collett
forme che derivano da alcuni cambiamenti della «societa moderna». Consideriamo
piu precisamente su quali fondamenti si basa tale affermazione.
Fra i tanti, uno degli spunti teorici del dibattito sulla globalizzazione pud
essere individuato nella ridefinizione del rapporto spazio-tempo che ha luogo
nelle societa avanzate. Come e noto, questa tematica e prepotentemente entrata
nella recente riflessione della teoria sociologica (Giddens 1991, 1992; Thrift 1996;
Archer 1995) e forse proprio questa sensibilita teorica pud spiegare l'interesse
degli scienziati sociali per il tema della globalizzazione. La globalizzazione viene
cioe concepita come un effetto della compressione del tempo e dello spazio che
modifica alia radice le forme stesse della vita sociale. Tale compressione si declina
nei termini seguenti:
a) la straordinaria intensificazione e il potenziamento dei flussi di comunica
zione, e specificamente la trasmissione istantanea in tutto il mondo di informazio
ni, immagini, conoscenze, idee, resa possibile dalla digitalizzazione e dalla telema
tica;
b) l'accelerazione e l'aumento di consistenza dei flussi di capitali, di merci e
di persone fisiche;
c) l'ibridazione tra culture e stili di vita.
Ciascuno di questi processi tende a riorganizzare:
1. lo spazio sociale, strutturato non piu da contiguita territoriali, ma da fun
zionalita sistemiche e mediazioni culturali;
2. il tempo sociale, ordinato non piu secondo scansioni a intervalli, ma da
successioni di esperienze contingenti con il conseguente annullamento della varia
ble spazio.
L'ambiente, nel quale l'azione sociale ha luogo e le identita sociali si defini
scono, subisce pertanto una profonda trasformazione, nel senso di un aumento
dell'instabilita e della turbolenza.
Secondo Giddens (1992), la tarda modernita (di cui la globalizzazione costi
tuisce elemento centrale), si caratterizza proprio per «lo sradicamento delle atti
vita sociali dalle particolarita dei contesti di presenza». II concetto di disembed
ding, cioe di sradicamento, riassume, secondo l'autore inglese, le trasformazioni
intervenute nel rapporto spazio-tempo e le relative implicazioni nel locale (circo
stanze di compresenza) e nelle interazioni a distanza (connessioni di presenza e
assenza). Giddens sostiene che la globalizzazione si riferisce essenzialmente al
processo di «stiramento» subito dalle relazioni tra forme ed eventi sociali locali e
distanti, che causa effetti tra loro reciprocamente opposti: da un lato, la contiguita
spaziale cessa di essere criterio di regionalizzazione in favore della contiguita tem
porale degli eventi, degli scambi e dei flussi di merci e informazioni; dall'altro
lato, la regionalizzazione, cioe la delimitazione di sistemi locali entro il supersiste
ma, vede il sorgere di nuovi ambiti, sia subregionali (societa locali, distretti indu
striali, grandi imprese) sia sovra o transnazionali (l'Unione Europea, la NAFTA),
in un continuo lavorio che crea nuove identita e determina nuove lacerazioni. In
3. la fase del decollo va dal 1870 al 1920 circa e si estende ad alcune societa
non europee. In questo periodo si affermano concezioni sempre piu globali pe
quanto riguarda il 'giusto profilo' di una societa nazionale 'accettabile', mentre
idee concernenti l'identita nazionale e personale vengono ampiamente tematiz
te. Per la prima volta si ha l'inclusione di alcuni paesi non europei nella «socie
internazionale», mentre e fortissimo l'incremento in numero e velocita delle for
globali di comunicazione.
4. la fase della lotta per I'egemonia va dall'inizio degli anni Venti alia met
degli anni Sessanta e registra una serie di dispute sui fragili termini del process
globalizzazione fissati alia fine del periodo di decollo. E netta la focalizzazi
sulla natura dell'umanita e sulle sue prospettive, dovuta all'Olocausto e
bomba atomica. Nascono le Nazioni Unite, basate sulla Dichiarazione Universal
dei Diritti deU'Uomo, anche se questa e l'epoca dell'internazionalismo polit
ideologico: comunista (Internazionale comunista a guida bolscevica), fascista (l
potenze dell'Asse proclamano l'instaurazione di un «nuovo ordine» a livello glo
bale), liberalcapitalista (mondo libero a egemonia USA).
nita di specie, cresce come quello per la societa civile e la cittadinanza global
mentre si consolida il sistema mediale globale. L'elenco dei fenomeni emerge
che sostengono questa trasformazione e molto lungo. Il numero dei movime
delle istituzioni globali si accresce notevolmente. Le societa sono poste semp
piu di fronte a problemi concernenti la multiculturalita e la polietnicita. I mod
pensare l'individuo sono resi piu complessi da considerazioni etniche, razziali e
genere. II sistema politico internazionale diventa piu fluido con la fine della b
larita. I confini tra gli Stati risultano piu instabili e oggetto di nuove tensioni.
la progressiva presa di coscienza dell'articolazione del Globo basata sul grado
sviluppo e sull'identita politico-ideologica, tra 'Primo' 'Secondo' e 'Terzo' Mon
cosi come si diffonde la percezione diffusa dei problemi ambientali ed ecolo
che hanno portata planetaria, mentre si moltiplicano gli allarmi per l'esplosi
demografica, per la proliferazione della produzione di armi nucleari e per la d
sione dell'Aids. A livello economico, la comparsa delle multinazionali, in grad
agire in modo indipendente dal controllo degli Stati-Nazione, pone nuove
stioni relative alia regolamentazione dell'attivita economica, questioni che dive
no ancora piu urgenti con la nascita del mercato internazionale della droga,
nesso alia trasformazione delle associazioni criminali in imprese economiche
grandi dimensioni che operano a livello transnazionale. In campo politico si r
stra l'aumento del numero delle agenzie e delle istituzioni internazionali (IM
WTO, WHO).
Queste tendenze, gia presenti negli anni Settanta, si accentuano ulteriorm
te nel corso degli anni Ottanta per effetto:
1. della rivoluzione informatica e telematica;
2. delle politiche economiche di deregulation, che promuovono «un'accum
lazione flessibile» del capitale (Harvey 1991), riducono il controllo dello Stato
abbassano le barriere doganali, incrementando il commercio di beni, capitali
valute;
3. del precipitare della crisi e quindi della dissoluzione dell'impero sovietico,
che ha dato luogo al declino della prospettiva bipolare della guerra fredda e all'e
mergere di una prospettiva multipolare e quindi piu autenticamente globale.
II successo del termine globalizzazione e dunque spiegabile in considerazione
della natura dei processi in atto in questi anni, che vedono, da una parte, una
nuova consapevolezza circa il fatto che i problemi che abbiamo di fronte sono di
natura sempre piu sovranazionale, e come tali esigono soluzioni globali, e, dall'al
tra, l'emergere di nuovi attori sociali, istituzionali e economici che agiscono in
sfere che non sono piu contenute alPinterno dei confini delle societa nazionali.
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