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CONFRONTO TRA MANDEVILLE E ROUSSEAU

Erede di Mandeville e Rousseau.

1755: scrive una lettera nella quale individuo un confronto tra i due autori, sostenendo che Mandeville sia il vero
spirito di Rousseau e vede nei due autori una sostanziale identità. Vi sono effettivamente somiglianze.

RAPPORTO CON LA MATERIA STORICA

MANDEVILLE ROUSSEAU

La storia sembra rimanere sullo sfondo, ma le Il suo discorso è dichiaratamente storico e ne


considerazioni di Mandeville in merito alla affronta problematiche epistemologiche e
natura umana e della società (dinamiche di metodologiche. Impiega il termine
sviluppo, forme di governo ecc.) mostra di genealogia per sottolineare determinate
avere consapevolezza della loro storicità. caratteristiche relative alla ricostruzione
La società, pur storicamente connotata, è storica; la storia è materia prima nella
però conseguenza della natura umana. costruzione della teoria, essa prepara ed è
presupposto necessario alla critica, in larga
misura coincidente con l’analisi storica (che a
sua volta è sempre inserita in una
prospettiva critica).

PASSIONI

MANDEVILLE ROUSSEAU

Entrambi, quando riflettono sulla società e sui suoi meccanismi, mettono in parte l’accento
sul ruolo delle passioni; la società moderna è il frutto del dominio delle passioni. Li distingue
il giudizio di valore.

È importante che i vizi siano il progresso della Depreca queste passioni.


prosperità sociale. Sono il risultato di una vicenda storica.
Le passioni sono espressione immediata e L’uomo naturale ha solo istinti, bisogni che la
autentica della nostra natura (naturalismo natura soddisfa.
criticato da Rousseau).

CRITICA DELL’IDEOLOGIA
MANDEVILLE ROUSSEAU

Entrambe le opere contengono un discorso che è critica dell’ideologia, cioè fa emergere le


caratteristiche ideologiche di un’altra teoria (falsità, il suo connotato strumentale). Entrambi
ritengono ideologico un discorso, alla critica del quale si dedicano.

DOTTRINA MORALE: il discorso sui vizi e virtù NATURALISMO: la vicenda storica (che chiama
dei filosofi tradizionali e dei teorici della in causa responsabilità ed è determinata)
benevolenza naturale è ipocrita, è una viene ignorata e ridotta ad una presunta
maschera che copre il dato di fatto che vizi e configurazione naturale delle cose. Questo è
passioni asociali e negative sono il vero un modo di offendere il creatore (cui si
collante della società. addebitano colpe umane) e viene trasformata
una delle tante possibili configurazioni
storiche come l’unica possibile (appunto
poiché proposta come naturale).

ORDINE SOCIALE

MANDEVILLE ROUSSEAU

Entrambi riconoscono che esiste e che nasce da un inganno, da un patto.

Dal COMMERCIO: è un custode di questa Dall’AGRICOLTURA: questo inganno va


frode. La società dei dotti cui il suo testo è smascherato, è uno scandalo. Ci si attende un
diretto è una componente unitaria rifiuto (anche se teme un capovolgimento
dell’ordine sociale del suo tempo, ed egli sociale).
raccomanda di non rendere edotte coloro
Questo è uno dei moventi dell’analisi del
che sono stati puniti da questo inganno.
testo

DIVISIONE SOCIALE DEL LAVORO

MANDEVILLE ROUSSEAU

Entrambi si riconoscono la centralità nella società organizzata con una distinzione.

Enfatizza il carattere sistemico e spontaneo di Ne evidenza le conseguenze perverse: la


questo processo, è la dinamica sociale stessa perdita dell’autosufficienza, l’accesso alla
da assegnare ruoli differenti. Il suo è uno dinamica dello scambio crea un
sguardo meravigliato e ammirato concatenamento, che porta alla perdita della
(descrittivo). libertà.
La società si moltiplica e risolve da se i suoi
problemi.
Due sono gli argomenti con maggiore divergenza:
1. è possibile un’altra società?
2. Valutazione completa del processo storico e dei suoi enti (è un progresso?)
MANDEVILLE ROUSSEAU

1. NO. Nessuna società potrebbe 1. SI. Pensa alla ‘vera giovinezza del
nascere dalle virtù; o c’è società mondo ’, nulla imponeva di
empia e prospera (allora vanità e incatenarci, non vi è determinismo.
orgoglio) o non vi sarebbe società, e L’uomo è responsabile, la storia è
l’alveare verrebbe spazzato via. frutto delle nostre colpe.
Laddove vi è società vi è questa La critica non avrebbe senso se non si
dinamica di passioni. credesse ad altra possibilità.
2. Ritiene che si sia passati dal bene al 2. Rigetta la visione di Mandeville. Dalla
meglio, la prosperità è aumentata. La corruzione della società dei pastori
società si è sviluppata. Coloro che non si può più parlare di progresso,
reggono il peso della società stanno o, al limite, si tratta di progresso di
meglio dei selvaggi. violenza, della disuguaglianza e della
La struttura unica della società non ingiustizia.
cambia il giudizio positivo

CRITICA DI SMITH A MANDEVILLE


Il rapporto con Mandeville è importante per Smith e genericamente per la discussione filosofica di argomento
morale e politico ed economico.
Ci sono elementi Mandevilliani colti in Smith ma Smith è critico e attento nel marcare le distanze. Mandeville autore
maledetto, dunque bisogna evidenziare però i punti di dissenso
Teoria dei sentimenti morali  i vizi di cui si riferisce e li considera tutti buoni in realtà ha utilizzato questo termine
in modo sbagliato, un sacco di comportamenti che lui ha descritto non sono viziosi.
Lezioni di Glasgow  critica a Mandeville (nota 1-2-3-4)

NOTA 1
“Al fine di studiare le cause che producono la prosperità, sarà bene definire in che cosa consistono la
prosperità e l'abbondanza, ossia quali sono i beni che dovrebbero abbondare in un paese. Prima di fare
questo sarà anche necessario considerare quali siano i bisogni e le esigenze naturali del genere umano.”

Mandeville: risolutezza e vizi procurano felicità perché aumentano il benessere.


Che cosa è la vera prosperità per Smith?
Quali sono i beni che dovrebbero abbondare in un paese? Le esigenze naturali del genere umano.

NOTA 2
“La prosperità di una nazione non consiste nella quantità di moneta, ma nell’abbondanza dei beni che sono
necessarie alla vita e tutto ciò che contribuisce ad accrescerli contribuisce ad accrescere di altrettanto la
ricchezza del paese.
Il motivo per cui le nostre ricchezze non consistono nella moneta ma in beni utili necessari è che non si può
usare la moneta per nessuno degli scopi della vita, mentre quei beni sono necessarie alla nostra
sopravvivenza. […] E’ facile dimostrare quanto sia scarso in tutti i paesi il rapporto tra contante e
prosperità.”

PROSPERITA’-ABBONDANZA ed ESIGENZE NATURALI


Bisogna distinguere tra utilità naturale e inutilità del lusso.
Il problema non sta nella quantità ma nella qualità.
Altri beni però qualitativi non corrispondono a quelli naturali, questi non generano un’autentica prosperità e
abbondanza.

NOTA 3
“Vi è un'altra conseguenza negativa che deriva da una condizione assurda Che la prosperità nazionale
consiste nella moneta. Sì immagina comunemente che ciò che la gente spende nel proprio paese non possa
diminuire la prosperità pubblica, perché si faccia attenzione alle esportazioni e alle importazioni. Questo è il
fondamento della teoria di Mandeville, secondo cui i vizi privati si risolvono in benefici pubblici. Ciò che si
spende in patria si spende tra compatrioti, nulla esce dal paese. Tuttavia è evidente che quando ciascuno
dissipa, consuma e aliena le proprie fortune senza impegnarsi in alcun tipo di attività produttiva, la nazione,
alla fine dell'anno, è più povera in proporzione. Se si spendono soltanto gli interessi sul capitale virgola non
ne deriva alcun danno virgola in quanto il capitale resta integro e viene utilizzato per promuovere
l’industriosità; ma.se si consuma il capitale, allora tutto va in fumo. […] Questo dimostra quanto sia assurda
convinzione che nessun consumo interno possa danneggiare la prosperità di un paese.”

MANDEVILLE: si è limitano a dire che è importante che la gente spenda, non ti sei soffermato sulla qualità ma solo su
l’abbondanza. La sua condizione economica si fonda su una concezione quantitativa, non ha distinto ma è proprio la
distinzione che conta.

Evocazione di un agire saggio o dissennato di come si spende il capitale. Mandeville è il rappresentante di una
concezione quantitativa e generalizzata  non è vero che ogni spesa va bene ribadisce Smith.
Ci sono spese di qualità di diversa. Ognuno che spende il proprio capitale fa rovinare se stesso e diminuisce la
prosperità del paese.

NOTA 4
“Ognuno che sperperi il proprio capitale diminuisce necessariamente in proporzione la prosperità del paese.
Infatti, sebbene la moneta resti nel regno, viene diminuito di altrettanto il capitale. Se possiedo 1.000 £ e li
spendo tutti in follie e sperperi, mi sono ancora 1.000 £ nel regno, ma vi sono 1.000 £ in meno di capitale.
Tutto viene distrutto e nulla viene prodotto il suo posto. […] Se consumo 1.000 £ senza che nulla venga
prodotto, il paese viene impoverito del valore di 1.000 £.”

TEMA DELLA DIVIONE DEL LAVORO


NOTA
“La divisone del lavoro rappresenta così la causa principale dell'aumento della prosperità pubblica virgola
che è sempre proporzionata all’industriosità della gente e non dalla quantità d'oro e d'argento come alcuni
scioccamente pensano, industriosità della gente è sempre proporzionata alla divisione del lavoro.”

Dimostra l’attenzione posta da Smith su questo tema. Smith non esita a dire che grazie a questo si ha l’aumento della
prosperità pubblica.
Che cos’è il commercio? Scambio che implica la divisone del lavoro. Tanto più è sviluppata tanto più lo è il
commercio
Importante perché aumenta la produttività  caratteristica della divisone del lavoro

NOTA
“Mostreremo come questa divisione del lavoro consenta una moltiplicazione del prodotto, ovvero, il che è lo
stesso, come essa sia fonte di prosperità. A questo fine osserviamo gli effetti della divisione del lavoro in
alcune manifatture. Se tutte le parti di uno spillo fossero fabbricate da un solo uomo, se lo stesso individuo
estraesse il metallo grezzo, lo fondesse e tagliasse il filo, impiegherebbe un intero anno per produrre uno
spillo, e posso spillo, per forza di cose, dovrebbe essere venduto a un prezzo tale da coprire il suo
mantenimento per tutto quel periodo […. Se il lavoro è diviso al punto che il filo è già pronto, egli non
riuscirà a produrre più di 20 al giorno […].”

A chi lo dobbiamo tutto questo?


La divisione del lavoro scaturisce la disposizione al baratto.
L’uomo è un’animale propenso al baratto.  questa è la vera ragione per cui ognuno si specializza nel lavoro.

NOTA
“Abbiamo così mostrato come il fondamento di questa inclinazione al baratto, che è la causa della divisione
del lavoro, non sia la differenza d’ingegno. Il fondamento reale e l'inclinazione a persuadere, che è così
fondamentale nella natura umana. Quando si propongono argomenti di persuasione, ci si aspetta sempre che
abbiano il loro effetto. […] Dato che trascorriamo tutta la vita nell'esercizio della persuasione, e naturale che
si pervenga un metodo veloce di fare scambi l'uno con l'altro.”

NOTA
“Quell’istinto della nostra natura che suggerisce di commerciare, barattare e scambiare, sebbene sia il
fondamento di ogni arte, del commercio e della divisione del lavoro, tuttavia non ha alcuna connotazione
amabile.”

Siamo animali propensi al baratto anche perché amiamo persuadere.

DIFFERENZA TRA I TRE AUTORI


RAPPORTO CON LA MATERIA STORICA

MANDEVILLE ROUSSEAU E SMITH

La storia sembra rimanere sullo sfondo Il loro discorso è dichiaratamente storico.


Smith, rispetto a Rousseau, fa una
ricostruzione storica più raffinata, intesa in
modo maggiore di progresso.

PASSIONI

MANDEVILLE E ROUSSEAU SMITH

Il tema è centrale in questi autori. Piu che il tema delle passioni è il tema dei
BISOGNI = L’ALGEBRA DEI BISOGNI.
Per MANDEVILLE i vizi sono il progresso, al
Cioè lo scarto tra i mezzi disponibili alla
contrario, ROUSSEAU li depreca, non sono
pressione crescente dei bisogni induce allo
fonte di progresso ma di corruzione.
sviluppo sociale ed economico.
INGANNI e IPOCRISIA= Tema insistente,
tende a non vedere gli elementi di frode e
opacità.

DIVISIONE SOCIALE DEL LAVORO

MANDEVILLE ROUSSEAU SMITH

Ne ha enfatizzato il carattere Di questo tema ne ha visto le Vede un sistema sempre più


spontaneo e le società conseguenze perverse. articolato e complesso.
naturalmente si articolano in Questa divisione la riconduce
un sistema sempre più ad una propensione
complesso. naturale.
L’uomo è un’animale che ha
bisogno di interscambio
perché siamo essere
persuasori, dobbiamo
convincere gli altri dei nostri
convincimenti.
La vera indipendenza è la
prosperità che nasce dalla
divisione del lavoro.
Ha rovesciato il rapporto
indipendenza-dipendenza di
Rousseau.

SINTESI

Rousseau: Vede la storia come una conseguenza di una serie nefasta di accidenti di sviluppi che avrebbero non
potuto non compiersi. Rimpiange la giovinezza del mondo: stadio della pastorizia era il passo che ha preceduto
l’agricoltura, dove si è manifestata la proprietà privata terriera. GIUDIZIO NEGATIVO.
Smith e Mandeville: non pensano nemmeno a una società diversa da quella moderna.
Gli stadi dell’agricoltura e del commercio sono lo sviluppo più ovvio e naturale, più fedele alla potenzialità e
preposizione dell’essere umano. Danno un giudizio fondamentalmente positivo.
Anche il più povero dei lavoratori si giova del lavoro di altri mille persone cosa che non si può dire dei selvaggi
nonostante siano autosufficienti ma, allo stesso tempo, miserabili.

Smith: più complesso rispetto a Mandeville. Non ignora l’ingiustizia e l’iniquità.


Mandeville: è soddisfatto quando pensa alla società del suo tempo.

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