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Architettura di un Sistema di Elaborazione

Hardware e Software:

Prima scomposizione di un "sistema informatico":

• Hardware: componenti fisici del sistema

• Software: i programmi che vengono eseguiti dal sistema

Il confine tra hardware e software in realtà non è sempre


ben definito (es. firmware).

UTENTE

Software
Firmware

Hardware

1
Modello di Von Neumann
Architettura di un elaboratore

Organizzata secondo il modelIo della macchina di


Von Neumann definita nei tardi anni ‘40 all’Institute
for Advanced Study di Princeton.

E` costituita da quattro elementi funzionali fondamentali:

• Unità centrale di elaborazione (CPU);


• Memoria Centrale;
• Periferiche;
• Bus di sistema.

Bus di sistema

Unità di Memoria Interfacce


elaborazione verso
centrale
periferiche
Architettura di un elaboratore
• La CPU contiene i dispositivi elettronici in grado di acquisire,
interpretare ed eseguire le istruzioni di ogni programma,
trasformando i dati. Le istruzioni vengono eseguite in
sequenza. Dati ed istruzioni vengono trasferiti da (e verso) la
memoria centrale.

• La memoria centrale contiene sia le istruzioni che i dati


(informazioni necessarie per eseguire un programma). Ha
dimensioni limitate ed è volatile (cioè le informazioni
memorizzate vengono perse allo spegnimento del computer).

• Le periferiche consentono uno scambio di informazioni fra


l'elaboratore e l'esterno (ingresso/uscita, memoria secondaria).
In particolare, la memoria secondaria (o memoria di massa)
viene utilizzata per memorizzare grandi quantità di informazioni
in modo persistente. Ha dimensioni elevate, ma l‟accesso è
meno rapido, rispetto alla memoria centrale.

• Il bus di sistema collega questi elementi funzionali. Fornisce il


supporto fisico per la trasmissione dei dati tra i vari elementi

Rappresentazione delle Informazioni e
Memorizzazione: Unità di misura

I sistemi di elaborazione sono realizzati con tecnologia digitale: le


informazioni sono rappresentate mediante segnali elettrici a 2 valori
low high
di tensione {V ,V } (oppure {0,1}).
• Per questo motivo, l‟unita` logica di memorizzazione (e, in generale,
di rappresentazione delle informazioni) e` il bit (binary digit):

un bit e` una grandezza il cui dominio di variazione e` composto dai


due valori {0,1}.

• il byte equivale ad 8 bit

Unità successive:
• potenze in base 2 del byte (con esponente multiplo intero di 10):

Kilobyte 210 byte 1024 byte KB


20
Megabyte 2 byte 1048576 byte MB
30 9
Gigabyte 2 byte ~10 byte GB
40 12
Terabyte 2 byte ~10 byte TB
Memoria centrale

• Contiene dati ed istruzioni relativi al programma in esecuzione.

• È di dimensione limitata.

• È un passaggio “obbligato” per dati e istruzioni: la CPU puo`


scambiare direttamente informazioni soltanto con la memoria
centrale.

• È volatile ed, in generale, di dimensioni ridotte.

Struttura della memoria centrale:

• È una sequenza di locazioni o celle di memoria, ciascuna bit


contenente una sequenza di chiamata parola (word) di dimensione
prefissata.

• Ogni parola e` caratterizzata da un indirizzo che la individua


univocamente.

0
1
2
3

• La dimensione della parola cambia a seconda del tipo di


calcolatore (8, 16, 32, 64 bit).
• La memoria centrale e` caratterizzata da una Capacità, che esprime
la massima quantità di bit memorizzabili. Viene generalmente
misurata in byte (1 byte=8 bit)

• La CPU può selezionare una particolare cella di memoria


mediante l‟ indirizzo contenuto nel registro indirizzi RI).
Dispositivi fisici utilizzati per la memoria centrale

• RAM: Random Access Memory (ad accesso casuale): su di essa si


possono svolgere operazioni sia di lettura che di scrittura.

• ROM: Read Only Memory (a sola lettura): non volatili e non


scrivibili; in esse vengono contenuti i dati e programmi per
inizializzare il sistema.
• PROM: Programmable ROM. Si possono scrivere soltanto una
volta, mediante particolari apparecchi (detti programmatori di
ROM).
• EPROM Erasable-programmable ROM (si cancellano
sottoponendole a raggi ultravioletti).

+ Firmware : è costituito dal software memorizzato nelle ROM


(codice microprogrammato).
Memoria secondaria (o di massa)
La memoria secondaria si basa su dispositivi per la memorizzazione di grandi
masse di dati.

I dati memorizzati in questo tipo di memoria sopravvivono all‟esecuzione dei


programmi (persistenti ).

La capacità (dimensione della memoria) varia molto da dispositivo a dispositivo:


6 9 12
dalle decine di mega-byte (10 byte) ai giga-byte (10 byte) o tera-byte (10
byte).
Anche la velocità di accesso/trasferimento varia da dispositivo a dispositivo
(comunque molto superiore a quella della memoria centrale).

Taccesso (memoria centrale)  100 nsec


Taccesso (dischi magnetici)  10-20 msec
Taccesso (dischetti)  100 msec
-3 -9
(1 msec = 10 sec; 1 nsec = 10 sec)

Dispositivi di memoria di massa

Due classi fondamentali in base al metodo di accesso consentito:

1. ad accesso sequenziale (ad esempio, nastri): per cercare un dato è necessario


accedere a tutti quelli che lo precedono sul dispositivo;

2. ad accesso diretto ai dati (ad esempio, dischi). E` possibile accedere


direttamente a qualunque dato memorizzato, grazie all‟indirizzamento di
porzioni (blocchi) del dispositivo.

Nel caso di dispositivi magnetici (nastri o dischi) l‟informazione è presente in


memoria come stato di polarizzazione magnetica, che può essere positivo o
negativo (codifica binaria).
Dischi magnetici (HDD)

traccia 0

traccia 100

traccia 200

Settore

Un disco è costituito da un piatto (o anche più piatti) di materiale magnetizzabile con due
superfici che ruotano attorno ad un perno centrale.

Ciascuna superficie ha una serie di cerchi concentrici o tracce e viene suddivisa in


spicchi di ugual grandezza chiamati settori.

La testina si sposta longitudinalmente lungo le tracce. I dati sono scritti occupando


posizioni successive lungo le tracce. Corrispondono ad uno stato di polarizzazione
(positiva o negativa) del materiale magnetizzabile che costituisce i dischi.

Ogni blocco di ingresso/uscita è selezionabile mediante:

<traccia, settore>= (indirizzo).

Dischetti (floppy disk):

• Sono dischetti portatili che vengono utilizzati per trasferire informazioni (file) tra
computer diversi.
• Costituiti da un unico disco con due superfici.
• vari tipi, in base al diametro (3.5, 5.25 e 8 pollici)
• I dischi vengono formattati dal Sistema Operativo che li suddivide in tracce e
settori e ne determina la densità (e la capacità). Tipicamente, 360 Kbyte, 720
Kbyte o 1.44 Mbyte.
Dispositivi ottici

CD

I CD hanno una struttura paragonabile a quella dei normali dischi musicali: i dati sono
ordinati lungo un'unica traccia a forma di spirale, un'organizzazione quindi molto diversa
da quella dei dischi magnetici (hard disk e floppy disk). La spirale parte al centro
(contrariamente ai dischi in vinile) e procede verso l'esterno, permettendo così di avere
CD più piccoli dello standard (per esempio i mini-CD)
La struttura a spirale del CD-ROM è tale da massimizzare le prestazioni per l'accesso
sequenziale a scapito dell'accesso diretto.
Una caratteristica dei CD audio è data dalla velocità di lettura costante (CLV: Constant
Linear Velocity). Il principio stabilisce che il laser deve leggere i dati a velocità uniforme,
sia che si tratti della parte esterna sia quella interna del disco. Questo si ottiene variando
la velocità di rotazione del disco, che passa da 500 giri al minuto al centro a 200 giri al
minuto all'esterno.
I CD dati invece possono essere letti tranquillamente anche a velocità variabile. Per
ottenere prestazioni di lettura elevate il disco viene pertanto fatto girare a velocità
costanti ed elevate (in modalità CAV: Constant Angular Velocity).
La velocità di lettura dati (DTR) è una caratteristica fondamentale di un CD-ROM: essa
viene contrassegnata da un numero standard seguito da una "x", equivalente a 153,6
kB/s (es. 4x = 614,4 kB/s). Questa velocità di base indicata con "x" è quella a cui
vengono letti i CD audio registrati in PCM con 44100 campioni al secondo, ognuno da 2
byte per l'altoparlante destro e altri 2 per quello sinistro.

DVD
Un po’ di storia..
Avvento del DVD (intorno al 1995). Il DVD è stato il prodotto della cooperazione di
alcune fra le maggiori aziende nel campo della ricerca e dell'elettronica di consumo:
l'associazione d'imprese che si incaricò di redigere le specifiche del nuovo supporto era
infatti formata da Philips, Sony, Matsushita, Hitachi, Warner, Toshiba, JVC, Thomson e
Pioneer.
L'intento era quello di creare un formato di immagazzinamento di grandi quantità di
video digitali che fosse accettato senza riserve da tutti i maggiori produttori, evitando
quindi tutti i problemi di incertezza del mercato dovuti alla concorrenza fra formati
che si erano presentati al tempo dell'introduzione delle videocassette per uso
domestico.
I3 principali campi d'applicazione per il DVD :

1. il DVD-Video, destinato a contenere film, in sostituzione della videocassetta;


2. il DVD-Audio, pensato per sostituire il CD Audio grazie a una maggiore
fedeltà e capacità;

3. il DVD-ROM, destinato a sostituire il CD-ROM.

Sia nel DVD-Video che nel DVD-Audio erano previsti sistemi di protezione in grado di
disincentivare la duplicazione dei contenuti. A causa di problemi nello sviluppo di
sistemi di protezione adeguati, lo standard DVD-Audio sembrò essere l'applicazione
meno fortunata del formato DVD. Al contrario lo standard DVD-Video e DVD-ROM
sono apparsi sul mercato sin dal 1997, ottenendo un enorme successo commerciale.

DVD-RAM, DVD-R e DVD+R


Nel corso del 1999 fu Formalizzato, il formato DVD-R è lo standard ufficiale per i
DVD Registrabili.
Sono in grado di contenere qualunque tipo di materiale, ma non sono compatibili con
i sistemi di protezione utilizzati nei DVD-Video.
Nel 2000 venne formalizzato lo standard DVD-RW, che ricalca le caratteristiche dei
DVD-R ma con la possibilità di essere riutilizzato fino a mille volte (teoricamente).
Negli anni necessari alla formalizzazione dello standard DVD-R, Vennero
commercializzati dal consorzio Sony-Philips altri 2 formati per la registrazione in
formato DVD: il DVD+R (e DVD+RW), ed il formato DVD-RAM, supportato da
Matsushita e JVC. Questi formati differiscono notevolmente dal formato DVD-R in
termini tecnici, anche se i più moderni lettori e masterizzatori sono in grado di
supportare DVD registrabili in qualunque formato.
Il DVD-R/-RW e il DVD+R/+RW usano una tecnica di registrazione elicoidale.
Il DVD-RAM usa una tecnica di registrazione a cerchi concentrici, similare a un
HardDisk, al quale è assimilabile nell'uso.

Caratteristiche tecniche dei formati DVD e DVD-ROM


DVD
Le capacità dei principali DVD di produzione industriale sono:

 DVD-1, detto più comunemente Mini DVD: 1,4 GB Lato unico e singolo strato, con
diametro minore di 120 mm
 
 DVD-5: 4,7 GB Lato unico e singolo strato
 DVD-9: 8,5 GB Lato unico e doppio strato
 DVD-10: 9,4 GB Due lati e singolo strato
 DVD-18: 17 GB Due lati e doppio strato



I DVD "double layer" (doppio strato) permettono una doppia incisione nello stesso lato. La capacità del
supporto non raddoppia esattamente, perché una parte di memoria è dedicata alla creazione di un
indice e al controllo della distribuzione dei dati. Per il double layer occorre un particolare
masterizzatore con tale funzionalità
Il double side o "doppio lato" è un supporto che può essere inciso o riscritto da tutti e due i lati.
Per il double layer occorre un particolare masterizzatore con tale funzionalità.
Per il double side è sufficiente avere un supporto a doppio lato, che viene inciso con i comuni
masterizzatori, semplicemente girando il disco.

La memorizzazione delle informazioni avviene sullo "strato di incisione", tramite un


laser, focalizzato su esso, che ne modifica la riflettività, riproducendo la sequenza 0,
1 di bit.
Ogni strato è suddiviso in tracce di 0,74 micrometri (circolari e concentriche DVD
ROM ed elicoidali DVD-R e DVD+R). In lettura la luce laser viene riflessa dallo strato
di memorizzazione in modo diverso a seconda dell'indice di riflessione e conoscendo
la velocità di rotazione del disco e la traccia su cui si sta leggendo, si può risalire alla
sequenza di bit memorizzati.
La minima velocità di trasmissione dati da un DVD è otto volte maggiore di quella di
un CD, cosicché un lettore DVD da 1x è quasi equivalente ad un lettore CD da 8x.
Più precisamente, 1x per un lettore DVD equivale a 1350 kB/s, mentre 1x per un
lettore CD equivale a 150 kB/s.

Chiave USB

Una chiave USB, chiavetta USB, unità flash USB o penna USB (USB flash drive,
o pendrive) è una memoria di massa portatile che si collega al computer mediante la
porta USB.
I dati sono memorizzati in una memoria flash, contenuta al suo interno.
(La memoria flash, anche chiamata flash memory, è una tipologia di memoria a
stato solido, di tipo non volatile, che per le sue prestazioni può anche essere usata
come memoria a lettura-scrittura.
In una memoria flash le informazioni vengono registrate in un MOS-FET, una
tipologia di transistor ad effetto di campo in grado di mantenere carica elettrica per
un tempo lungo. Ogni transistor costituisce una "cella di memoria" che conserva il
valore di un bit. )
Grazie alla non-volatilità è usata frequentemente nelle fotocamere digitali, nei lettori
di musica portatili, nei cellulari, nelle pendrive(chiavette), nei computer portatili e in
molti altri dispositivi che richiedono un'elevata portabilità e una buona capacità di
memoria per il salvataggio dei dati.

La capacità è limitata unicamente dalla densità delle memorie flash impiegate, con il
costo per megabyte che aumenta rapidamente per alte capacità.
Grazie alle dimensioni ridotte, all'assenza di inaffidabili meccanismi mobili, alle
crescenti dimensioni della memoria, la chiavetta si è affermata, superando
parzialmente i CD e i DVD, come unità preferita per il trasporto fisico di dati. Si tenga
però in considerazione il fatto che il numero di scritture che una memoria flash può
supportare non è illimitato, seppur molto alto (oltre 100.000 cicli di scrittura).
Nello scaricamento e caricamento di dati la chiavetta USB è il supporto con il minore
ingombro ed il più veloce; la porta USB è inoltre in grado di alimentare elettricamente
le periferiche a basso consumo come le chiavette, senza necessità di una autonoma
fonte d'energia, e ne permette il collegamento/scollegamento senza spegnere il
computer (limitandosi a seguire la procedura "Rimozione sicura dell'hardware" da
sistema operativo).
Con la diffusione delle applicazioni per la distribuzione di file mediante internet e/o di
archiviazione e condivisione via cloud, l'utilizzo delle chiavette USB (e i supporti
CD/DVD) è destinato a ridursi.
Inizialmente la velocità di lettura/scrittura della memoria flash contenuta nella
chiavette era molto bassa, ridotta dall'interfaccia USB, che nella sua versione
originale, la 1.1, è di 12 Mbit/s. Recentemente invece quasi tutte le chiavette di
nuova costruzione utilizzano le più veloci versioni 2.0 o 3.0, perfettamente
retrocompatibili con la versione 1.1, e dotate di una banda passante rispettivamente
di 480 Mbit/s e di 4,8 Gbit/s.
Ovviamente la velocità non dipende solo dall'interfaccia, ma anche dal tipo di
memoria flash utilizzata.

Unità di memoria a stato solido


Una unità di memoria a stato solido (in acronimo SSD dal corrispondente termine
inglese solid-state drive; talvolta erroneamente confuso con solid-state disk, da cui
l'impropria traduzione disco a stato solido), in elettronica e informatica, è un
dispositivo di memoria di massa basato su semiconduttore, che utilizza memoria allo
stato solido (solid-state storage), in particolare memoria flash, per l'archiviazione dei
dati.
A differenza dei supporti di tipo magnetico come nel caso del disco rigido a testina,
una unità di memoria a stato solido ha la possibilità di memorizzare in maniera non
volatile grandi quantità di dati, senza l'utilizzo di organi meccanici (piatti, testine, motori
ecc.) come fanno invece gli hard disk tradizionali. La maggior parte delle unità a stato
solido utilizza la tecnologia delle memorie flash, che permette una distribuzione
uniforme dei dati e di "usura" dell'unità.

Vantaggi
La totale assenza di parti meccaniche in movimento porta diversi vantaggi, di cui i
principali sono:

 Rumorosità assente, non essendo presente alcun componente (motore e disco


magnetico) di rotazione, al contrario degli HDD tradizionali;
 Minore possibilità di guasto: le unità a stato solido hanno mediamente un tasso di
guasto inferiore a quelli dei dischi rigidi.
 Minori consumi elettrici durante le operazioni di lettura e scrittura;
 Tempi di accesso e archiviazione ridotti: si lavora nell'ordine dei decimi di
millisecondo; il tempo di accesso dei dischi magnetici è oltre 50 volte maggiore,
attestandosi invece tra i 5 e i 10 millisecondi;
 Maggior velocità di trasferimento dati;
 Maggiore resistenza agli urti
 Minore produzione di calore
 Gli SSD hanno la stessa identica forma, dimensione ed interfaccia di collegamento
degli HDD da 2,5" e sono pertanto interscambiabili

Svantaggi

 le unità a stato solido hanno due svantaggi principali:


 Maggiore prezzo, ovvero una minore capacità di immagazzinamento a parità di
costo rispetto ai dischi rigidi.
 Peggiore permanenza dei dati quando non alimentati e in modo differente a
seconda della temperatura d'esposizione
 Questi problemi sembrano però destinati a risolversi in futuro ed è in corso una
progressiva sostituzione dei dischi tradizionali con unità allo stato solido.

 La frammentazione di un disco SSD non influisce sulle sue prestazioni, poiché il
tempo d'accesso a qualunque cella è identico; i moderni sistemi operativi pertanto
disattivano la deframmentazione del disco in quanto risulta non solo inutile, ma
addirittura dannosa poiché non farebbe altro che aumentare il numero di cicli
scrittura di dati accorciando la vita del disco stesso.

Computer a doppia unità
Esiste la fascia dei desktop e notebook dual drive cioè dotati di doppia unità di
memoria, con la seguente configurazione:

 unità SSD di media capacità utilizzata per l'installazione del sistema operativo e
delle applicazioni software (la velocità di accesso è più importante della capacità e
affidabilità);
 tradizionale disco HDD di grande capacità impiegata come archivio dei contenuti
(l'affidabilità e la capienza sono più importanti della velocità ed efficienza).
Capacità delle memorie di massa
(valori indicativi)

Tipo di memoria Capacità


Memoria centrale 1 - 16 Gbyte

Dischi magnetici (Hard-disk) 250 - 2000 Gbyte


SDD 125 - 500 Gbyte
Dischi floppy 1,44 Mbyte

Compact disk 700 Mbyte

DVD 4,7 Gbyte

Pendrive 1 - 64 Gbyte

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