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CESARE
(fuori campo)
Ma cos’è questa docufiction? O è
doc o è fiction. Quando non si sa
dove andare a sbattere si ricorre
all’ibrido. İl cinema è cinema.
CESARE
Il genere è " visionario
psicologico" e l’ho inventato io
AGENTE
gli ultimi due film li hai
sbagliati. E a te un altro non te
lo fanno fare. Ringrazia il cielo
che ti ho proposto per il primo
di questi cinque tv movie. E ho
dovuto insistere e far leva sul
fatto che sei di Genova come
Gilberto Govi.
CESARE
Un film su Govi? Ma il pubblico
non sa nemmeno chi è.
AGENTE
Non un film. Un doc-film! E
comunque è stato il più grande
attore dialettale Genovese. E la
serie è dedicata ai grandi attori
dialettali italiani. Ed è dal
teatro dialettale che parte il
teatro moderno.
(CONTINUED)
CONTINUED: 2.
CESARE
Vuoi farmi una lezione di storia
del teatro?
AGENTE
Voglio che cogli questa palla al
balzo. Perché rischi di perdere
l’ultimo treno.
CESARE
Non sei certo un genio
dell’incoraggiamento
AGENTE
Sono il tuo agente, non il tuo
psicanalista.
CESARE
Ma almeno fammi fare la puntata
su Edoardo. O quella su
Petrolini.
AGENTE
Vogliono cominciare con Govi. Fai
questa e vediamo di farti
assegnare anche le altre. Sarebbe
un bel colpo. Rientri dalla porta
principale. E paghi i debiti, che
non rispondi più al telefono per
paura che sia qualche creditore.
CESARE
Questo è un colpo basso.
AGENTE
Guardati un po’ di materiale. Su
youtube trovi delle cose. Il
resto te lo faccio avere quando
vuoi.
CESARE
Ci posso pensare?
AGENTE
Fai in fretta perché ci sono
almeno due registi più giovani
che scalpitano.
CESARE
Ma chi dovrebbe interpretare
Govi?
AGENTE (cont’d)
aspettano da te una proposta
interessante.
CESARE
non ho ancora accettato
AGENTE
ma hanno accettato loro la cifra
che ho richiesto.
CESARE
Quanto?
AGENTE
80 mila più agenzia e come
dicono a Genova... son belle
palanche. questa è la
sceneggiatura. non è male,
quindi non cominciare a rompere i
coglioni con i cambiamenti perché
è blindata. l’ha scritta un’
intoccabile Tu pensa a chi può
fare Govi. Sul protagonista
sono in difficoltà. Ti
organizzo un primo incontro col
produttore per dopodomani. fatti
venire in mente qualcuno, bravo,
genovese e comico.
ADOLFO MARGIOTTA
Govi... Gilberto Govi?
Cesare al bar con ADOLFO MARGIOTTA. L’attore sta bevendo
una bibita analcolica, Cesare un Negroni.
ADOLFO MARGIOTTA
Ma io non sono genovese.
(CONTINUED)
CONTINUED: 4.
CESARE
ma hai la mimica facciale; il
successo di Govi era la sua
mimica... incredibile. Jim
Carrey è una mummia in confronto
a lui. E gli occhi? te lo ricordi
Marty Feldman: gli fa un
baffo. anticipa tutti: fa
smorfie e strabuzza gli occhi
cinquant’anni prima degli altri.
CESARE
un arco di tempo che va dal 1917
al 1960. nel ’17 Govi aveva 32
anni nel 60: "75".
MARGIOTTA
Ci vuole un trucco e parrucco con
i controcoglioni
CESARE
Lo avremo.
LUCIDI
ha lavorato a Genova a lungo,
potrebbe farcela, il regista è
molto convinto.
(CONTINUED)
CONTINUED: 5.
LUCIDI
che sarebbe?
FUNZIONARIO RAI
una specie di carabiniera con
l’incarico di gestire le
interferenze tra lo studio ed i
capi dell’emittente, con licenza
di assumere e sopratutto
licenziare,una sentinella
armata. quindi chiarisci bene
con il tuo regista di film ...
guarda ancora Margiotta nel televisore
per quanto riguarda Margiotta,
direi... di si.
Cesare interiene
CESARE
le sopracciglia più folte
Entra Elvira.
(CONTINUED)
CONTINUED: 6.
CESARE
Ciao Elvira. (alla truccatrice)
e i baffetti più
leggeri. Adolfo, tua moglie,
la Rina.
ADOLFO MARGIOTTA
Ciao
ELVIRA
Ciao
Cesare fa sedere Rina vicino ad Adolfo e li guarda allo
specchio.
CESARE
Dai, che siete una bella coppia.
ADOLFO MARGIOTTA
Ma lei genovese lo è veramente.
si sentirà la differenza
CESARE
Con il dialetto ci aiuterà,vero
Elvira? dai leggi qua
da ad Adolfo la sceneggiatura che apre ad una certa
pagina
Adolfo Margiotta con forte accento genovese legge
ADOLFO MARGIOTTA
Manca un poméllo.
ELVIRA
No te bon manco a vestite: no te
manca un pomello... te manca u
cervello
ridono
7.
BACICCIA
Eh, commendatore, questa è la
volta buona che diciamo di sì
anche per il Carosello?
GOVI
Io quel sì... MAI!!!
BACICCIA
Ho capito lei è come mio cognato.
una volta che ha detto sì, ci ha
preso moglie e da quella volta
non c’è più verso a fargli dire
sì. Commendatore, sono palanche,
mica zucchine bollite.
GOVI
Il danaro va rispettato, non
adorato.
BACICCIA
Ma nella vita le palanche non
bastano mai. Bisogna guadagnarle
anche per i ladri.
GOVI
Cioè?
(CONTINUED)
CONTINUED: 8.
BACICCIA
Per quelli che te li grattan.
GOVI
Parole sacrosante. Ma Govi,
Carosello, mai. Da questo
orecchio non ci sento (toccandosi
l’orecchio destro)
BACICCIA
Da questo. Ma... (toccandosi il
sinistro) de qui? Mmmm. (muove la
mano in segno di dubbio)
In sala si accendono le luci. Cesare si rivolge
a Margiotta e a Lucidi
CESARE
Non deve essere una
imitazione Tu, così come sei,
sei ilberto GovI poi ti trasormi
e diventi la maschera. sono
due. come nel carosello. Il
pubblico si diverte alle
trasformazioni. anzi potremmo
cominciare il film proprio con il
Carosello. presentiamo subito
l’uomo e la maschera e poi parte
la storia come se fosse tutto un
flash back. Che ne dici Lucidi?
Margiotta si volta a guardare Lucidi
LUCIDI
devi attenerti alla
sceneggiatura. Niente voli
pindarici.
CESARE
la scena del Carosello è
prevista. io la giro e in
montaggio la metto dove cazzo mi
pare
LUCIDI
Domani arriva la responsabile
della rete e te la vedi con lei.
quella è un mastino, ti si piazza
al fianco con la sceneggiatura in
mano. ti controlla anche le
virgole. per quanto mi riguarda
io non intendo sforare col
budget nemmeno di venti euro.
Margiotta si sente a disagio come messo in mezzo fra due
litiganti
(CONTINUED)
CONTINUED: 9.
CESARE
caro stagista ne ho tante di cose
da raccontare.
(CONTINUED)
CONTINUED: 10.
LUCIDI
Al porto. Padiglione 3, grazie.
TASSISTA
Ah, siete quelli del cinema?
LUCIDI
stanno lavorando da due giorni
per preparare l’ospedale
militare, mutilati,
feriti; suore,
infermieri, questa scena mi
costa un occhio. Quindi mi
raccomando, non sforare, gira e
porta a casa
CESARE
volevo dirti di un’idea che per
me può funzionare alla grade
Lucidi che pensa " ci risiamo".
CESARE
La rappresentazione per i
militari feriti finisce e Govi
bacia Rina. Ma il bacio è vero e
Govi chiede a Rina di sposarlo ma
lei dice: ma questo non è
previsto nel copione...
LUCIDI
e lo dico anch’io: nel copione
non è previsto
CESARE
Ma è storia vera. e poi,
capisci? la finzione che si
mischia alla realtà come in fondo
è stata la sua vita: realtà e
finzione
TASSISTA
E’ bella come idea
LUCIDI
attieniti al copione dammi
retta.
CESARE
Guarda che si tratta di due
battute e un bacio. non è che ti
costa di più.
11.
MARIA PAOLA
pronto per la partenza?
LUCIDI
direi di si.
LUCIDI
la dottoressa Maria Paola,
CESARE
la "controllora!"
il tono di Cesare è scherzoso ma con evidente polemica
MARIA PAOLA
le direttive della rete a
proposito del dialetto
sono chiare: inflessione e
qualche parola in genovese che va
comunque ripetuta in italiano. il
pubblico deve capire
CESARE
Dipendesse da me farei tutto in
dialetto stretto con i
sottotitoli
(CONTINUED)
CONTINUED: 12.
MARIA PAOLA
Siamo fortunati che non dipende
da te
si avvicina la costumista
COSTUMISTA
Scusate se interrompo. Cesare
vorrei farti vedere i cappelloni
delle suore
CESARE
vado a dare gli ultimi ritocchi e
si parte
Cesare si allontana con la costumista
MARIA PAOLA
Govi è un comico e il film deve
essere divertente. il concetto
deve essere chiaro.
stacco
Il ciacchista va davanti alla macchina da presa.
AIUTO REGISTA
Motore.
OPERATORE
Motore partito.
FONICO
Buona per me.
Le comparse sono tutte pronte. Militari sui lettini,
medici, suore e infermiere.
AIUTO REGISTA
Ciak.
Il ciacchista batte il ciak
Cesare al monitor guarda la scena con la segretaria di
edizione. dietro di lui Lucidi, Maria Paola, Daniela. poco
distante lo stagista riprende il "dietro le quinte"
CESARE
Azione.
Su di una pedana improvvisata Margiotta nella parte di
Govi ed Elvira nella parte di Rina stanno recitando.
GOVI
Mi capisciu che in casa ghe sun
molte cose da fa, ma perché non
ti fai dà na man da ta figgia,
(MORE)
(CONTINUED)
CONTINUED: 13.
GOVI (cont’d)
che è sempre lì sul sofà a leze
de romanzi, o a u barcon... al
balcone. Io tutte le volte che
vengo a casa alzo i euggi e lei è
lì, come un vazo sul davanzale;
quella non è una signorina, è
diventata un vaso...
il pubblico ride
RINA
Cosa vorresti che facesse ta
figgia, a serva?
GOVI
Le signorine che sono beneducate
fan prima quello che c’è da fare
in casa, e dopo trovano il tempo
per stare nel salotto a leze, a
fare un po’ di conversaciòn. E
non andare in giro da a mattin-a
a seia pe-e strade pe mettise in
mostra come a dì:qui c’è la
madre, qui c’è la figlia, vediamo
chi se la piglia...
diverse inquadrature su malati, infermiere e suore che
ridono
RINA
E va ben, vuol dire che non
sciortiremmo giù de casa, quando
avremo da-a accattà quarcosa...
GOVI
Voialtre per comperare un
rocchetto di filo ve ne state
fuori quattro o cinque ore:
allora uno che deve comperarsi un
vestito bisogna che stia fuori
due mesi e mezzo?
qualcuno applaude
(CONTINUED)
CONTINUED: 14.
RINA
Cosa dici?
GOVI
Ti ho chiesto se mi vuoi sposare.
Cesare al microfono
(CONTINUED)
CONTINUED: 15.
CESARE
grazie a tutti ottima partenza.
andiamo con i dettagli
Cesare si allontana dai monitor e raggiunge la troupe e
indica all’operatore come inquadrare un ferito senza una
gamba che ride e applaude
L’assistente si rivolge a Maria Paola
ASSISTENTE
Le ultime battute non ci sono
nella sceneggiatura
Lucidi vede Maria Paola contrariata e interviene per
evitare il peggio
LUCIDI
l’idea della proposta di
matrimonio davanti al pubblico
è simpatica.
MARIA PAOLA
Simpatica o meno è una questione
di principio. le battute che ha
aggiunto non devono essere
montate. Devo fargli un bel
discorsetto
MARGIOTTA
forza che si mangia. i cestini,
detto fra noi, lasciavano a
desiderare
SARTA
al primo piano c’è la sartoria.
signor Adolfo, dovrebbe prima
togliersi il costume
MARGIOTTA
se devo. ma chi viene a mangiare?
AIUTO REGISTA
(a Cesare)io salgo in
camera. se hai bisogno di me
mi chiami.
MARGIOTTA
ho capito mangio da solo
Cesare non da ascolto a nessuno e si avvia rapido alla
portineria
(CONTINUED)
CONTINUED: 16.
CESARE
i miei bagagli?
PORTIERE
tutti in camera sua
SINDACO
Amerigo Armando Gilberto Govi,
vuoi tu prendere in moglie la qui
presente Caterina Franchi?
GOVI
Perchè no!
fra i presenti i genitori di RINA
SINDACO
Si attenga al copione per una
volta.
la madre di Rina e’ commossa
MADRE DI RINA
la mia bambina
GOVI
E va ben... Sì. D’accordo.
(CONTINUED)
CONTINUED: 17.
SINDACO
Signor Govi, questa non è una
delle sue commedie. Sì che si
attiene al copione o sì che la
vuole sposare?
GOVI
tutte e due.
il padre di Rina sembra poco convinto
PADRE RINA
non metterà mai la testa a posto
SINDACO
E tu Caterina Franchi vuoi
prendere per marito il qui
presente Amerigo Armando Gilberto
Govi?
RINA
Per quanto tempo?
PADRE DI RINA
E ora Gilberto hai una famiglia
sulle spalle. Il posto alle
Officine Elettriche te lo devi
difendere con le unghie e con...
GOVI
... i denti.
18.
CESARE
non posso lavorare con il fiato
di un controllore sul collo.
MARIA PAOLA
non voglio essere presa in giro.
o avere sorprese. se hai
un’idea me la racconti e ne
parliamo.e se dovesse convincere
me dovrei comunque consultare la
rete.
CESARE
C’è un aspetto molto importante
che la sceneggiatura, sfiora ma
non approfondisce: la difesa che
Govi fa del suo dialetto contro
chi voleva soffocarlo. Come
l’Accademia Filodrammatica
Italiana che lo aveva fatto
fuori. E il fascismo che non
vedeva di buon occhio i dialetti.
(CONTINUED)
CONTINUED: 19.
MARIA PAOLA
Ma è giusto sfiorare
soltanto, la questione, ma senza
inoltrarci nella politica... non
sarebbe il caso.
CESARE
Ci potrebbe essere anche un
incontro con Mussolini, ho già
buttato giù un canovaccio.
MARIA PAOLA
e’un falso storico.
CESARE
una licenza poetica. Non
dobbiamo essere pedanti. È
fiction.
LUCIDI
Quando ti pare è docu, quando ti
conviene è fiction.
CESARE
Hai paura che ti costi troppo? È
solo una scena in più.
MARIA PAOLA
non vale neanche la pena che ne
parli ala rete. niente politica.
la risposta è NO!
Arriva l’assistente.
TERESA
l’auto è pronta per andare sul
set.
Maria Paola esce dal camper seguita dall’assistente
(CONTINUED)
CONTINUED: 20.
GOVI
un mese di ospitalità con il
nostro repertorio.
MARCHISIO
Un mese a Milano è stupendo.
ARDIZZONE
Un mese a Milano è impossibile.
MARCHISIO
tu rifiuti la proposta di un
importante teatro
VARALDO
tu sei in pensione. Ma noi come
facciamo con il lavoro?
ANNA BOLENS
Io ci sto. Il tempo di fare le
valigie.
CHIARELLA
Tu hai chi i soldi li mette per
te, ma io me li devo guadagnare
lavorando.
GOVI
Vuol dire che quella del
teatro diventa la nostra unica
professione.
(CONTINUED)
CONTINUED: 21.
ARDIZZONE
Dobbiamo licenziarci.
GOVI
E già
ARDIZZONE
E i soldi per campare?
MARCHISIO
li guadagniamo con il teatro.
VARALDO
Le cose vanno bene, qui a
Genova, in dialetto. Ma
fuori, in italiano?
GOVI
faremo conoscere il dialetto
genovese a tutti gli italiani.
VARALDO
beato te che non hai dubbi
GOVI
ma che belinate
dici. di dubbi ne ho anch’io. Mi
sono sposato impegnandomi a
difendere il mio posto di lavoro
alle Officine "con le unghie e
con i denti".
Govi guarda Rina come a chiederle un aiuto,
RINA
tu con le unghie e con i denti
devi difendere la tua passione.
ARDIZZONE
beato te che hai la Rina che ti
sostiene
Govi le sorride riconoscente.
la scena allarga sul set
CESARE
stop. le ultime due battute
strette sui primi piani
i tecnici si muovono per cambiare illuminazione
22.
(CONTINUED)
CONTINUED: 23.
GOVI
Mi voglio licenziare.
CAPOUFFICIO
E a cosa dobbiamo questa
divertente battuta?
GOVI
Al teatro. Finora è stato
l’amante. e’ ora che venga
ufficilizzato il rapporto. E non
c’è più spazio per terzi
incomodi.
CAPOUFFICIO
Le ricordo che questo terzo
incomodo le ha dato di che vivere
per tanti anni. E ora non le
permetto di dargli un calcio nel
sedere e tanti saluti. Il
licenziamento non glielo accordo.
GOVI
Allè anche oggi siamo sulla
cinquantina. Zu daeghe, daeghe!
(CONTINUED)
CONTINUED: 24.
RINA
Ma no felice che ci sono le
giornate da trenta lire.
GOVI
De ’sto passo s’attroviemo co na
coppetta in man a piccà a porta
di fratti per un poco de
menestra.
RINA
Come sei esaggerato.
GOVI
Questo per il mangiare, l’è un
furto continuato. Rubba chi
fabbrica, rubba chi vende e...
rubba chi compra.
LUCIA
E allora d’ora in avanti scià ghe
vadde voscià a ffa a spesa.
GOVI
E ve faio vedde che mi accatto pe
dexe quello che voi paghae vinti.
RINA
Vuol dire che invece de un chillo
ti te ne piggi mezo.
GOVI
Nossignora e che a mi non me la
fa nessuno e i bottegai mi non me
fan passà pe scemmo, ghe veddan
che mi no son un tonno comme a
Lucia.
LUCIA
Staremmo a vedde, intanto voieva
un po’ sapere, segondo o sò
pensamento, se mi son donna da
lasciarsi rubare o se son donna
che gratto sulla spesa.
RINA
Ma Lucia non ha mica detto...
(CONTINUED)
CONTINUED: 25.
LUCIA
Oh non l’ ha dito, ma può darsi
che l’abbia pensato
GOVI
Ma non l’ho detto!
Risate dalla platea.
GOVI
(leggendo il conto) Carne, mezzo
chilo, sette franchi e mezo...
alè che tempi, che roba. in te
’na settimann-a a se collemmo un
bue.
RINA
Ma ti vorriesci stà senza carne?
GOVI
Si compra la carne congelata.
Costa meno e fa lavorare tanto le
ganasce che fa l’impressione di
mangiare di più.
Risate dalla platea.
GOVI VOCE FC
Se cerchi la locandina di Barudda
e Pipìa, tempo perso. L’ho
strappata.
GOVI (cont’d)
commedia molto mediocre, u l’ea
un besugo. Un volta, all’uscita
del teatro se non mi fermavano,
gli facevo pelo e contropelo.
Guarda un po’, che queste
immagini non le trovi da nessuna
parte
Cesare sempre più sorpreso volta lo sguardo sull’altro
monitor e, in bianco e nero vede:
nel foyer di un teatro Govi insieme ad altri attori della
compagnia. saluta il pubblico quando si avvicina Carlo
Bocca, l’autore con passo deciso. Appare piuttosto
arrabbiato.
CARLO BOCCA
Un massacro! Uno scempio! Questa
non è la commedia che ho scritto.
hai cambiato le parole, i
rapporti dei personaggi! Ti sei
preso tu tutte le battute
migliori!
GOVI
erano adatte al personaggio.
CARLO BOCCA
Non hai rispetto per l’arte!
GOVI
Shakespeare, se la tua
fosse arte sarebbe andata in
scena come era.
(CONTINUED)
CONTINUED: 27.
GOVI
e ne ho cose da raccontare che
non ci sono sui libri...
CESARE
domani giro la scena del primo
incontro con la Contessa nel suo
atelier
GOVI
la Rina voleva un cappottino per
Metallurgica Tiscornia
GOVI
Però ti ingrossa un po’... è
meglio quello!
Indica un cappottino dozzinale triste con stinti fiori
marroni.
In lontananza la CONTESSA LO FARO, proprietaria
dell’Atelier assiste non vista alla scena.
Govi sta esaminando dei gilet. Ne trova uno che sembra
entusiamarlo. Elegante e ricamato. Lo indossa. Si guarda
allo specchio, compiaciuto.
GOVI
Mi calza a pennello.
(CONTINUED)
CONTINUED: 28.
RINA
Quanto costa?
GOVI
l’etichetta è dietro.
Rina guarda l’etichetta e gli sussurra qualcosa
all’orecchio.
GOVI
Ho capito, mi ingrossa.
RINA
Ecco bravo.
GOVI
Peccato, u l’è un bijou!
La contessa Lo Faro si avvicina.
LO FARO
che onore, Gilberto Govi nella
mia sartoria. sono una sua
ammiratrice.
GOVI
l’onore è tutto mio
RINA
stavamo dando un’occhiata.
dobbiamo aggiornare il guardaroba
teatrale ma ora andiamo di
fretta. Torneremo con più calma,
vero ?
GOVI
Sissì... con più calma.
I due escono.
GOVI
Grazie!
Govi torna a guardarsi allo specchio. indossa un gilet
molto semplice
(CONTINUED)
CONTINUED: 29.
RINA
Dunque ieri hai visto tuo
fratello Michele?
GOVI
Scì, e mi ha detto che o
Cesarin...
RINA
O Cesarin? Lo sapevo... ma cos’è
che fai?
GOVI
Mi vesto, non vedi?
(CONTINUED)
CONTINUED: 30.
RINA
Dimmi cosa ti ha detto tuo
fratello.
GOVI
u ma dittu... che u Cesarin, suo
figlio e mio nipote, si è
dichiarato per nostra figlia
RINA
ma cosa dici? mia figlia sposata
a quel nulla facente
GOVI
u l’è un bravo figgeu
RINA
il figlio del Senatore, quello è
il giusto partito per lei
GOVI
ma Cesarino sta venendo per
sapere se sono daccordo
RINA
e tu gli dici che non sei
d’accordo
GOVI
ma io sarei d’accordo
RINA
ma io no
GOVI
e allora diglielo
tu. Alè ci siamo...
RINA
Dove siamo?
GOVI
Manca un pomello.
RINA
Te manca un pò de servello...
t’ou chi o pomello...
Govi scoppia a ridere.
(CONTINUED)
CONTINUED: 31.
GOVI
A me la attaccou li o pomello...
t’ou chì o pertuso, Giggia!
L’asola a l’è chì e o pomello o
l’è là. Va a finì che un giorno o
l’atru a me l’attacca chì...
Govi si piega in avanti e indica la schiena
GOVI
E cossa me ne fasso de sto
pomello.
Afferra la prima asola del gilet.
RINA
No te bon manco a vestite: vedi
un po’ se manca un pomello.
GOVI
Niente da fare... o pomello va
attaccato di fronte, in faccia:
gassetta e pomello... gassetta e
pomello... gassetta e pomello.
RINA
Gassetta e pomello a te manca un
po’ de servello.
Gli riabbottona giusto il gilet
GOVI
Ah, ho capio, a l’é tutta
question d’imprincipio
Risate. il pubblico applaude.
Cesare parla in cuffia a uno dei due operatori
CESARE
PPP di Govi, poi della Lo Faro,
poi di Rina
Govi alza lo sguardo sulla Lo Faro
CESARINO
zio, eccomi qua.
(CONTINUED)
CONTINUED: 32.
GOVI
Eh za! Eccoti qua. E bravo
Cesarino che è venuto a trovare
so barba a trovare lo zio!
RINA
Beh... io vi lascio soli.
GOVI
Ecco, ci lascia soli.
RINA
Così potete parlare con comodo.
Rina esce facendo cenno a Govi di dire tutto al nipote.
CESARINO
Ma barba non ha detto che doveva
dirmi qualcosa?
GOVI
Eh già! ti devo dire qualcosa...
Govi esita poi scatta
Me vegne un sc-ciuppon de
futta...
CESARINO
Ma perchè, c’è qualcosa che non
va?
GOVI
No, ma... ma ti capisci, quando
uno deve dire una cosa... è
inutile girare in giro... in
fondo è bene che uno la dica...
CESARINO
E si capisce.
GOVI
Perchè coscì almeno quando uno ha
detto quello che doveva dire...
doppo...
CESARINO
E dopo non c’è più niente da
dire.
(CONTINUED)
CONTINUED: 33.
GOVI
Ecco... non c’è più niente da
dire... ora vai Cesarino
CESARINO
Ma zio, non mi hai ancora detto
niente.
GOVI
Fatti coraggio e vai Cesarino.
CESARINO
Ma io devo dirti...
GOVI
Vai ora caro vai...
26 DIETRO LE QUINTE 26
PANCRAZIO/CESARINO
Ma non è giusto. È un
accentratore.
STACCO
(CONTINUED)
CONTINUED: 34.
DIRETTORE DI SCENA
Dottor Govi la Contessa Lo Faro
desidera complimentarsi con voi.
GOVI
I complimenti non si pagano, la
faccia passare Direttore.
Dopo poco il direttore di scena introduce la Lo Faro una
bella donna di una quarantina d’anni, molto elegante.
GOVI
Grazie, un bel cadeau.
LO FARO
Non pensavo che a teatro ci si
potesse divertire tanto.
GOVI
E anche di più se aumentiamo il
costo del biglietto.
LO FARO
Ma allora è vero che i genovesi
sono avari.
GOVI
ma non è vero. Due amici genovesi
si incontrano all’ombra della
Lanterna. "Ciao, Baciccia, hai
saputo che e’ morto Parodi?".
"Avra’ avuto la sua convenienza!"
La Lo Faro ride divertita e Govi la guarda compiaciuto.
LO FARO
E come le raccontate voi
fanno ancora più ridere.
Govi si gongola sornione.
COLLEGA
E poi dicono che le donne sono
vanitose.
(CONTINUED)
CONTINUED: 35.
LO FARO
Domani a casa mia organizzo
un drink con alcuni amici, se
volete potete essere dei nostri.
Rina si avvicina.
RINA
E anche nella vita!
LO FARO
Naturalmente l’invito è esteso
anche a voi.
MARIA PAOLA
Ho parlato con il Direttore della
rete. Vuole vedere del materiale.
poviamo ad assemblare le scene
girate per dare un’idea
REGISTA
io ci aggiungerei materiale di
repertorio sulla grande Genova
del ’20. L’annessione dei 19
comuni.
MARIA PAOLA
Non sono sicura che possa
servire
CESARE
ma lo sapete che la città passa
da 335 mila a 580 mila abitanti.
PRODUTTORE
(indifferente)
Interessante, interessante...
(CONTINUED)
CONTINUED: 36.
CESARE
E poi l’entrata in guerra! Genova
diventa un obiettivo sensibile
per il suo ruolo di polo
industriale e primo porto
italiano. Viene ripetutamente
colpita, massacrata dai
bombardamenti, dal cielo e dal
mare.
PRODUTTORE
non penserai a ricostruizioni
vero?
CESARE
Il repertorio che mi avete
mandato finora è scarso.
PRODUTTORE
Vedrò di farti avere
qualcos’altro.
CESARE
Nel 1914 il capitale sociale
dell’Ansaldo è di 30 milioni di
lire. Nel ’18 arriva a 500
milioni, e sai grazie a cosa?
MARIA PAOLA
No, francamente no...
CESARE
Grazie alla produzione di
materiale bellico, pezzi di
artiglieria, motori aereonautici,
navi da guerra, munizioni.
PRODUTTORE
Comunque adesso preoccupiamoci di
girare la scena della villa .
lo stagista panoramica verso una villa che dall’alto si
affaccia sulla baia.
(CONTINUED)
CONTINUED: 37.
CONTESSA LO FARO
Virgilio Talli, grande
attore, produttore teatrale e
grande amico mio. Gilberto Govi,
promettente attore e nuovo amico
mio.
GOVI
(a Virgilio)
Lei per me è stato un faro, un
punto di riferimento, il mio
mito, un poco come la nostra
Lanterna. Il mio sogno è sempre
stato quello di entrare a far
parte della vostra compagnia.
VIRGILIO TALLI
Vi ho visto recitare a Torino Voi
nella mia compagnia non
c’entrerete mai.
CONTESSA LO FARO
Diamoci del tu! In fondo siamo
tutti artisti. (a Rina) Mi presti
tuo marito?
RINA
No. Te lo regalo!
GOVI
Sono gratis! Con me si risparmia.
(CONTINUED)
CONTINUED: 38.
CONTESSA LO FARO
(a Govi)
Vieni, devo farti vedere una
cosa!
GOVI
Allora vado. Con permesso.
VIRGILIO TALLI
Interpretazione gustosa e precisa
che fa onore al teatro moderno
per il quale mi batto.
Professionalità è il mio motto.
Rina vede il marito e la Lo Faro che si allontanano.
GOVI
Mi sto tenendo.
CONTESSA LO FARO
Di genovesi! Emigrati che hanno
lasciato Genova per andare a far
fortuna da quelle parti.
Offrirgli un po’ della loro
patria, della loro Genova con il
teatro sarebbe un’opera buona.
Oltre che redditizia.
GOVI
(sorpreso ed entusiasta)
Portare in Sud America le mie
commedie?
CONTESSA LO FARO
Nel loro dialetto. Farli ridere,
aiutarli a non pensare alla
fatica e forse anche a qualche
umiliazione. E credimi... Opera
buona e guadagno.
GOVI
Si, ma i soldi del Piroscafo? Per
tutta la compagnia, le scene, i
tecnici. Anche in terza classe
sono tante palanche.
(CONTINUED)
CONTINUED: 39.
CONTESSA LO FARO
E i Lo Faro a cosa servono?
GOVI
Anticipereste voi il viaggio?
CONTESSA LO FARO
Lo considero un investimento.
Farete propaganda al marchio del
nostro atelier.
vediamo il resto del dialogo nel monitor del regista
GOVI
Siete una donna sorprendente. Una
vera organizzatrice. Meglio di un
uomo.
CONTESSA LO FARO
Dovrei prenderlo come un
complimento?
GOVI la guarda con un certo trasporto.
CESARE
stop
CESARE
sarebbe più vero... e ci metto
subito i sottotitoli
MARIA PAOLA
non ti arrendi
CESARE
’la giro sia in dialetto che in
italiano.poi deciderete.
MARIA PAOLA
domani sono a Roma con il girato;
occhio non vede cuore non duole.
girale in tutti e due i modi. poi
vedremo
40.
ANNA BOLENS
Il teatro Argentina di Roma!
GOVI
Argentina. Sud America.
ACHILLE CHIARELLA
Io un po’ di spagnolo lo hablo!
FRANCO MARCHISIO
Ma non capiscono l’italiano,
figuriamoci il genovese.
GOVI
E invece è piena di
immigrati genovesi! Devono
tornare a respirare aria di
casa. E’ povera gente che lavora
per mandare un po’ di soldi a
casa.
ANNA BOLENS
Ma lì fa caldo o freddo?
FRANCO MARCHISIO
Ma i soldi per il viaggio?
GOVI
La Contessa Lo Faro.
(CONTINUED)
CONTINUED: 41.
ACHILLE CHIARELLA
Ma quella della sartoria?
RINA
(correggendolo, sarcastica)
Fra la gente che conta si dice
atelier!
FRANCO MARCHISIO
E la paga è quella di Genova?
GOVI
Le spese del soggiorno si
intende, vi saranno garantite. Ma
il compenso... si va a
caratura.Divideremo i soldi dei
biglietti.
ANNA BOLENS
Per me va bene.
ENRICO ARDIZZONE
Io soffro il mal di mare!
ANNA BOLENS
Quanto vi lamentate! Pensate
all’esperienza!
FRANCO MARCHISIO
A me basta l’Italia.
RINA
Chi in casa si chiude avrà mente
chiusa!
(CONTINUED)
CONTINUED: 42.
CESARE
Sembra impossibile ma è quasi più
antipatica della sua padrona.
poi traduce in italiano
LUCIDI
Ma quale noleggio. Basterà un
modellino.
man mano che il produttore parla vediamo realizzato ciò
che dice: in PP il modellino di un piroscafo
LUCIDI
Dettaglio di un’ancora che viene
issata.
(CONTINUED)
CONTINUED: 43.
LUCIDI
Sulla scia della nave, in
dissolvenza incrociata, una
cartina dell’Atlantico e
l’animazione del tragitto.
sulla voce fuori campo di Lucidi
vediamo sulla scia della nave, in dissolvenza
incrociata, una cartina dell’Atlantico e l’animazione del
tragitto Genova Buenos Aires
LUCIDI
e finalmente l’insegna del teatro
Argentino e fuori del teatro la
locandina con la scritta "tutto
esaurito", magari in spagnolo.
REGISTA
e l’interno della nave le cabine
dei Govi e della Lo Faro? quella
scena è fondamentale, eravamo
d’accordo.
PRODUTTORE
per le cabine qualcosa mi
invento.
(CONTINUED)
CONTINUED: 44.
(CONTINUED)
CONTINUED: 45.
EMIGRATO
Grassie sciu Govi....
EMIGRATO
L’eimu tantu sentiu parlà de
Vuscià...
Circondano Govi, strette di mano, pacche sulle spalle,
Govi è visibilmente imbarazzato.
EMIGRATO
nuiatri nu pensavan de puisce
verlo da u vivu
GOVI
Eh, vivu ancun pe’ in pittin, me
stei suffucandu
EMIGRATO
Scia ne scuse... nuiatri nu
pensaivimu mai de vedde ’na so
cumedia! E in ta nostra lengua!
GOVI
U se capiva tuttu?
EMIGRATO 2
U ghea troppu italien. U nu
parlei ciù a Zena u dialettu?
GOVI
A le che me devu fa capi de
tutti. A nu credeiva che chi u
parlaisse cuscì cieu.
EMIGRATO 2
Semu zeneizi e u parlemmu a risu
reu.
in tutta la scena scorrono i sottotitoli
(CONTINUED)
CONTINUED: 46.
MARIA PAOLA
indubbiamente efficace
CESARE
non lo sarebbe altrettanto se
fosse in italiano
MARIA PAOLA
probabilmente no.
Cesare è raggiante
LUCIDI
il materiale è piaciuto alle alte
sfere?
MARIA PAOLA
ne abbiamo discusso a lungo. si
aspettavano un genere più
divertente. ho preso le difese
del lavoro fatto e hanno deciso
di affidare alla mia
responsabilità qualunque
decisione.
CESARE
E per il dialetto con i
sottotitoli qual’è la tua
decisione?
MARIA PAOLA
se non se ne abusa, può
arricchire il film
Govi lo evita.
GOVI
Ti te nescia! Il servizio buono.
Con quello che costa.
RINA
ho aspettato che si rientrasse a
Genova ma ora i conti si regolano
e tutti
Rina afferra un tazzina.
GOVI
Eh no! La tazzina della nonna,
no!
Rina la lancia e Govi la prende al volo, salvandola.
GOVI
Parliamone.
(CONTINUED)
CONTINUED: 48.
RINA
De cossa dovemo parlare!? Mi g’ho
sacrifigò a me vitta pe farti da
spalla! Nu te voggio ciù parlà.
No te voggie ciù vedde.
Rina finisce di farsi una valigia
GOVI
ma cossa stai facendo?
RINA
torno da mia madre
GOVI
ma non fare bellinate
RINA
Govi, per me la storia con te è
finita
GOVI
ma non è possibile
RINA
eccome se è possibile
GOVI
ma debuttiamo fra due giorni a
Roma con Pignasecca e Pignaverde
RINA
no. debutti tu...
GOVI
ma tu sei Matilde
RINA
falla fare alla Contessa Lo Faro
GOVI
Belin che momento di merda.
Cesare, credimi,me la sono vista
brutta. mia n’pò.
GOVI
dammene un’altro
il cameriere esegue ma sta attento a non versarne troppo
GOVI
versa Giovanni. stasera non bado
a spese
GIOVANNI
non è per le palanche ma u
Camatti u l’è tostu. volete
tornare da vostra moglie
barcollando
Govi prende la bottiglia, si va a sedere, e si versa un
terzo bicchiere. Giovanni lo raggiunge
GIOVANNI
avete qualcosa da dimenticare
sciu Govi?
GOVI
da non dimenticare mai,
ciuttostu: che le femmine cau
Giuanin, possono darti tutto, ma
con la stessa fermezza, quel
tutto te lo tolgono
50.
GOVI
Rina?
dall’altra parte la voce di Enrico Ardizzone
VOCE ARDIZZONE
Gilberto, sono Enrico, le prove
erano alle 3. sono le 4 e mezza
ti stiamo aspettando
ARDIZZONE
Ma Pignasecca e Pignaverde è in
abbonamento. hanno l’esaurito ,
chi glielo dice al Direttore del
teatro, ora?
51.
ENRICO
e la serva chi la fa?
VOCE GOVI
la Dori. preparala tu. io devo
stare con Rina. ci vediamo domani
ENRICO
sei tu che comandi. a domani
Enrico chiude la telefonata- entra nel teatro; gli attori
stanno aspettando curiosi di sapere
MADRE RINA
pronto. ciao Gilberto. no. la
Rina non c’è, è uscita. ma non lo
so figlio caro, non lo so dove è
andata...
Rina è vicino alla madre e le fa segno di tagliare corto
MADRE RINA
a me dispiace tanto. ma la Rina
ha ragione.ti sei comportato
molto male...
Rina insiste con la madre. vuole che interrompa la
telefonata.
52.
MADRE RINA
dalle tempo. io prego la Madonna
che possiate tornare a volervi
bene. ciao Gilberto. ciao caro,
ciao.
RINA
deve soffrire almeno la metà di
quello che sto soffrendo io
MARIA PAOLA
devo dire ben condotta e
recitata
Cesare è visibilmente compiaciuto
ma non mi pare che rientri nello
stile richiesto dalla rete
LUCIDI
mi domando se è poi cosi’
necessario far vedere Govi che
recita con Bianca al posto di
Rina. io quella scena la
taglierei
(CONTINUED)
CONTINUED: 53.
MARIA PAOLA
E passare direttamente alla
seconda telefonata?
LUCIDI
quella del teatro Argentina, si!
CESARE
la sofferenza di Govi deve
crescere e la rabbia di Rina si
deve intiepidire.magari
con stacchi brevi ma intensi. io
farei in questo modo:
GOVI
volevo solo tranquillizzarti. lo
spettacolo è andato bene e Bianca
ti ha sostituito egregiamente.
GOVI
il teatro Argentina di Roma.
Il grande debutto. ci sarà una
platea d’eccellenza.
RINA
I compari ecellenti della
baldracca.
GOVI
il direttore del teatro ha detto
che ci sarà il Re con tutta la
famiglia reale
MADRE RINA
Vittorio Emanuele?
GOVI
Di re non abbiamo che lui, cara
suocera
MADRE RINA
E ghe saià anche la Elena?
VOCE GOVI
Anche lei.
MADRE RINA
E l’Umbertin?
VOCE GOVI
Anche lui.
MADRE RINA
E la Mafalda? e Maria Francesca?
E Giovanna? E la Iolanda?
RINA
mamma ha detto il Re con tutta la
famiglia.
MADRE RINA
Figlia cara non puoi rinunciare a
una simile occasione
(CONTINUED)
CONTINUED: 56.
LUCIDI
Questo significa bloccare il
traffico in una delle zone più
trafficate di Roma
STAGISTA
Potremmo trovarci già
all’interno...
LUCIDI
Ecco, bell’idea.Bravo ragazzo
CESARE
Ma tu da che parte stai?
STAGISTA
Eliminando l’esterno del
teatro può chiedere più comparse
per la scena all’interno. Almeno
un paio di gerarchi che entrano
coi militi di scorta...
(CONTINUED)
CONTINUED: 57.
LUCIDI
Ha ragione . Via l’esterno.
magari solo la scritta Teatro
Argentina ripresa dal basso.
CESARE
Va bene, io rinuncio alla scena
all’esterno ma tu mi fai girare
la scena dell’incontro con
Mussolini
LUCIDI
su questo te la vedi con Maria
Paola
RINA
Tutto il peso della casa è sulle
mie spalle, devo fa tutto mi, con
quello strasson de na serva che a
no l’è bonn-a a fà ninte.
COMBA
Eccu-lì, te paieva.
(CONTINUED)
CONTINUED: 58.
RINA
E tì (rivolta a Govi) ti veu
tutto a puntin. Bezeugna tegnighe
pulite e stansie, stiaghe i
camixiotti... faghe sempre a riga
in te braghe e guardare anche di
far durare i danari... e chi fa
tutto è la moglie e meschin chi
ghe domanda un aggiutto; un altra
persona di servizio; voglia di
farniente, ambizion di fare i
ricchi, voglia di buttare via dei
denari. Ti l’hae dito o ti no
l’hae dito?
GOVI
Scì, scì, va ben l’ho dito: ma me
ne imbuzzuro... cucire, fare da
mangiare... dice che fa la riga
nelle braghe, se non me la faccio
col lapis... con la
matita. Giggia l’ultima volta
che mi avete fatto la riga a’ ste
braghe -me lo ricordo benissimo,
è stato il giorno che la ragazza
ha fatto la comunione.
Il pubblico ride.
Il Duce ride poi applaude guardandosi intorno e invitando
tutti ad applaudire.
E tutti applaudono.
GOVI
A l’è na vergogna, sono qui che
sembro il figlio di nessuno,
sembro uno di quelli che vanno a
cercare la menestra dai fratti e
dormono nei vagoni della ferrovia
in porto. sono qui che quanno
vaddo per la strada e mi specchio
in una vetrna, dico "... e chi è
quel disgraziato"... e poi sono
io
Risate.
Mussolini applaude e tutti applaudono.
(CONTINUED)
CONTINUED: 59.
GOVI
E poi tutte le tasche rotte... me
metto una palanca in tasca e...
RINA
Per forza ci metti di tutto!
fazzoletti, lapis, chiavi...
Govi fa il gesto della mano chiudendo il pugno come il
duce e Rina si azzittisce
RINA
I raggi ultravioletti!
GOVI
Scì. Ultraviolanti. Mi levo il
cappello per prendere i miei bei
raggi, passa uno con la barba, si
ferma mi guarda e mi mette due
palanche nel cappello. e poi se
ne va.
Dalla platea provengono risate
MARIA PAOLA
e tant’è il Duce ce lo hai voluto
mettere.
CESARE
Mussolini conosceva Govi. e fonti
attendibili dicono che lo
stimasse come attore
MARIA PAOLA
e va bene. d’altra parte la
famiglia reale al completo, Italo
Balbo, ci può stare anche il Duce
CESARE
e la scena nel camerino con lui?
E’divertente e introduce il tema
(MORE)
(CONTINUED)
CONTINUED: 60.
CESARE (cont’d)
della difesa del dialetto contro
il regime
Cesare consegna un foglio a Maria Paola.
CESARE
Sono le battute della nuova
scena.
Maria Paola scorre rapidamente poi si rivolge alla sua
assistente
MARIA PAOLA
ci risulta che Govi abbia
incontrato il Duce?
CESARE
ci risulta che non l’abbia mai
incontrato?
STAGISTA
mi pare di no
MARIA PAOLA
nessuna implicazione politica
vera o inventata che sia
CESARE
ma il contrasto con il fascismo
che voleva censurare
il dialetto è un aspetto della
sua vita che abbiamo il dovere di
documentare
MARIA PAOLA
nessuna implicazione
politica; la sceneggiatura non
la prevede; il taglio del film
deve privilegiare le situazioni
divertenti. stiamo parlando della
vita di un comico
CESARE
e chi ha detto che la vita di un
comico debba essere comica?
(CONTINUED)
CONTINUED: 61.
CESARE
ma del dialetto si. sul dialetto
era fondata la sua comicità. e
sul teatro dialettale è fondato
il teatro moderno
MARIA PAOLA
ma eventualmente a suggerirgli di
evitare il dialetto non
poteva essere stato il Duce ma
eventualmente un funzionario del
Minculpop
Cesare porge a Maria Paola altri fogli dattiloscritti
MARIA PAOLA
e questa cos’è?
CESARE
la scena col funzionario del
Minculpop. ma l’incontro in
camerino col Duce è divertente.
viene fuori il carattere ironico
e istrionico di Govi e anche la
sua intraprendenza
MARIA PAOLA
e’ più interessante che nel
camerino ci sia l’incontro con
Petrolini
CESARE
l’incontro con Petrolini l’ho
spostato nella scena al Ministero
della cultura popolare.
MARIA PAOLA
cosa succede se la rete non
accetta le tue pesanti modifiche?
CESARE
ti hanno dato carta bianca, puoi
modificarla la tua sceneggiatura,
e se non lo fai, io pianto tutto
e il film te lo finisci tu
CESARE
si! ma vorrei farti vedere una
cosa. senza la tua ombra fra i
piedi. (guarda l’assistente di
Maria Paola)
62.
MARIA PAOLA
Questo sarebbe il tuo
laboratorio?
CESARE
Il mio pensatoio.
MARIA PAOLA
dove pensi a come rendermi la
vita difficile
Cesare invita la donna a sedersi su un divanetto
CESARE
vuoi una birra?
MARIA PAOLA
Hai solo birra?
CESARE
Puoi scegliere fra bionda e rossa
MARIA PAOLA
Non bevo. Un goccio e mi gira la
testa
CESARE
Chissà che girando non ti
riscaldi un po’?
CESARE
Come un ghiacciolo
Le versa da bere.
CESARE
Intanto quell’affare che hai in
testa non ti rende giustizia. Mi
ricorda mia nonna. Un tempo lo
chiamavano chignon.
(CONTINUED)
CONTINUED: 63.
MARIA PAOLA
Lo chiamano così anche oggi. E’
molto comodo e pratico, quando si
lavora.
CESARE
Ma ora non stai lavorando
Le scioglie i capelli
MARIA PAOLA
Non siamo qui per lavorare? Hai
detto che dovevi farmi vedere una
cosa
CESARE
Ho girato a mie spese, con
l’aiuto di Rina e di un attore
amico l’incontro con Mussolini
Cesare accende un lettore e sullo schermo di uno dei due
pc compaiono delle immagini
MUSSOLINI
Govi siete riuscito a farci
ridere...
GOVI
Eminenza! Lei mi lusinga.
MUSSOLINI
diamoci del Voi.
GOVI
Eh, che poi il minculpopò si
arrabbia.
Mussolini ride controvoglia
MUSSOLINI
A dire il vero qualche battuta
credo di averla persa per il
genovese. Perché non recitate in
italiano? La nostra lingua è così
bella...
(CONTINUED)
CONTINUED: 64.
GOVI
Io sono figlio di un ferroviere e
mio padre voleva che lo
diventassi anche io. Che mi
sporcassi le mani, come lui. E io
le mani me le sporcavo ma con la
grafite! Li disegnavo, i treni.
Poi, sono passato a disegnare i
passeggeri, quelli che i treni li
prendevano. e quelli non
parlavano mica italiano. Zeneize!
Tutti zeneize!
MUSSOLINI
Avete figli Govi?
GOVI
No eccellenza.
MUSSOLINI
Malissimo. L’Italia, per contare
qualche cosa, deve affacciarsi
sulla soglia della seconda metà
di questo secolo con una
popolazione non inferiore ai 60
milioni di abitanti.
GOVI
60 milioni
MUSSOLINI
Voi direte: Come vivranno nel
territorio?
GOVI
Mi avete tolto le parole di
bocca.
MUSSOLINI
nel 1815, quando in Italia
vivevano soltanto 16 milioni di
Italiani si credeva impossibile
che nello stesso territorio
avessero potuto trovare, con un
livello di vita infinitamente
superiore, alloggio e nutrimento
i 40 milioni di Italiani di
oggidì. Da cinque anni noi
andiamo dicendo che la
popolazione italiana straripa.
GOVI
Non straripa?
MUSSOLINI
No! Il fiume non straripa più,
sta rientrando rapidamente nel
(MORE)
(CONTINUED)
CONTINUED: 65.
MUSSOLINI (cont’d)
suo alveo. Di qui la tassa sui
celibi.
GOVI
Io sono sposato.
MUSSOLINI
Alla quale forse un domani
potrebbe fare seguito la tassa
sui matrimoni infecondi.
GOVI
Io preferirei non collaborare.
Parlo con mia moglie e vediamo
cosa si può fare.
(CONTINUED)
CONTINUED: 66.
GOVI
Al cinema Bianchini... sotto le
coperte e i cuscini.
RINA
Ma cosa dici?
GOVI
Che cosa sono 40 milioni di
italiani? Vogliamo alzarlo il
numero o no?
RINA
Ma cosa vuoi alzare, tu. Con
permesso Onorevole, vado a finire
di struccarmi. (a Govi)
Permettete Comandante!
Rina esce.
MUSSOLINI
Fatevi rispettare, camerata
Gilberto. Come faccio io in modo
che la nostra sacra patria sia
rispettata da tutte le nazioni!
Govi abbozza un sorriso stentato mentre Mussolini esce.
(CONTINUED)
CONTINUED: 67.
MARIA PAOLA
Non sono convincente?
CESARE
Vuoi esserlo troppo
Si avvicina a lei e la bacia.
Sullo schermo l’immagine di Govi
Musica
Cut
Cesare e Maria Paola sono a letto Lui dorme Lei si alza e
va al monitor, lo avvia per rivedere il repertorio che ha
visto con lui. Pare apprezzare
RINA
Non ho voluto sputtanarti Govi e
non ho chiesto camere separate ma
non ti illudere: con te non ci
torno
GOVI
ho chiesto la cena in camera con
stoccafisso e baccalà, con
prezzemolo, sarde e acciughe, la
tua passione.
RINA
Non è per caso che speri di
essere perdonato.
GOVI
Ghe mancheiva ancun.
RINA
Ci vuole ben altro che il
baccalà!
(CONTINUED)
CONTINUED: 68.
GOVI
infatti c’è anche lo stoccafisso.
E qui risate e applausi.
RINA
Govi questa è la vita, non è il
tuo teatrino.
GOVI
E che cosa dovrei fare per essere
perdonato?
Bussano alla porta
Govi va ad aprire. sulla porta il cameriere con il
carrello della cena.
GOVI
Grazie. Lasciate pure faccio io.
Il cameriere rimane fermo come in attesa di qualcosa. Rina
se ne accorge.
RINA
La mancia. Govi dai qualcosa a
questo bel giovanotto?
RINA
Ma tu mi perdoneresti se io ti
tradissi?
A GOVI va di traverso un boccone.
(CONTINUED)
CONTINUED: 69.
GOVI
Magari con un bel giovanotto?
Come quel cameriere?
RINA
Troppo giovane. Potrebbe essere
mio nipote.
GOVI
Ardizzone ha l’età giusta.
RINA
Non è il mio tipo.
GOVI
E qual’è il tuo tipo? Ah, ecco il
Marchisio, o forse il Varaldo.
RINA
Sì, certo! Ti tradisco con tutta
la compagnia. e te lo
meriteresti.
RINA
eri tu il mio tipo.peccato che
hai rovinato tutto
GOVI la guarda poi le prende la mano
suona il telefono
RINA
E chi è a quest’ora?
GOVI ha un presentimento. Risponde, fingendosi seccato.
GOVI
Pronto chi è?
a questo punto abbiamo la troupe e affiancate le due
location separate da una parete che carrellando la mdp
attraversa passando da una stanza all’altra
ovviamente verranno riprese anche le singole situazioni in
piani ravvicinati
70.
MARINA LO FARO
e perchè non domani?
GOVI
domani mi devo presentare al
Ministero. ho ricevuto una
convocazione. chissa’ cosa
vogliono?
MARINA LO FARO
onorarti come meriti. mi
raccomando Gilberto, comportati
bene che al Minculpop sono
piuttosto ombrosi e suscettibili.
le ultime immagini sono viste attraverso il monitor della
regia dove Cesare da lo stop. seduti accanto a lui Lucidi,
gli assistenti e Maria Paola che scambia con Cesare un
sorriso furtivo
CESARE
stop. bene, passiamo ai dettagli
71.
ETTORE
Gilberto... che ci fai qui al
minculpop?
GOVI
mi hanno convocato. non so cosa
vogliono. e tu che ci fai?
ETTORE
qui ho degli amici e dei
sostenitori
Govi approva ridendo
GOVI
Sempre piu’ Giggi e sempre piu’
bullo!
Ettore scherzando, inizia a recitare, declamando.
ETTORE
C’è chi dice ch’io so’ un
prepotente perché so’ un
bullo gaiardo e bello ma nun
m’importa, nun me serve gnente,
chi vo’ parlà co’ me, cacci er
cortello. So’ conosciuto a ’gni
commissariato, a Trevi, a Ponte,
ar Celio, ar Viminale, all’Isola
ciò fatto er noviziato e adesso
ognuno m’ha da rispettà. Chi è
che nun conosce Giggi er bullo?
Govi è divertito.
GOVI
Facciamo i salamini?
ETTORE sorride. I due iniziano a cantare.
(CONTINUED)
CONTINUED: 72.
ETTORE E GOVI
(cantano)
Ho comprato i salamini e me ne
vanto. Se qualcuno ci patisce che
io canto. E’ inutile sparlar. E’
inutile ridir. Sono un bel
giovanottin. Sono un augellin...
Arriva un segretario del ministero.
SEGRETARIO
Ma che state facendo?
I due si ricompongono.
SEGRETARIO
camerata Govi, il camerata De
Rosi vi sta aspettando
GOVI
vi saluto camerata Petrolini
PETROLINI
camerata Govi se vedemio!
GOVI
Dicevo... se piace a o Signù, a
Quéllo de lasciù...
Indica con il dito, il cielo.
...a dio... ho detto a Dio
piacendo.
DE ROSI
E allora dite "a Dio piacendo" in
italiano.
(CONTINUED)
CONTINUED: 73.
GOVI
Il dialetto è il linguaggio del
popolo, dei lavoratori, degli
operai, il linguaggio della
povera gente, di quella per la
quale sciu’ Mussolini, che anche
lui non è un dottore, ha detto di
voler combattere.
DE ROSI
I dialetti sono molto poco adatti
ad esprimere il valore e la forza
della cultura fascista.
GOVI
(in genovese stretto)
Posso savei percose?
DE ROSI
(polemico)
Non capisco!
GOVI
(ironico)
Posso l’ho detto in italiano e
quindi l’avete capito. "Savei"
vuol dire sapere e "percose",
vuol dire percosa, perché.
(scandendo in italiano) Posso
sapere
perché? dottor
De Rosi ho fatto spettacoli in
tutta Italia e anche all’estero.
Se non mi avessero capito
avrebbero chiesto indietro i
soldi del biglietto.
DE ROSI
Al Duce i dialetti non piacciono.
GOVI
Sua eminenza il Duce mi ha fatto
l’onore di assistere ad una mia
commedia e di divertirsi, me lo
ha detto lui stesso in camerino.
DE ROSI
Ve lo ripeto: al Duce i dialetti
non piacciono.
GOVI
Sarà... ma anche il re è venuto a
vedermi. Con tutta la famiglia
reale. E Italo Balbo mi ha
invitato a Tripoli ad esibirmi.
(CONTINUED)
CONTINUED: 74.
DE ROSI
Govi, il mio è solo un consiglio.
Recitando in italiano renderebbe
un grande servizio alla nostra
patria, alla nostra cultura.
GOVI
Voi fate presto a dire di
recitare in italiano. Ma poi a
Genova (in dialetto) non mi
capiscono più.
DE ROSI
Govi! Pensi a quanta fatica fa il
nostro Duce a far sì che il
nostro paese venga rispettato
anche dalle nazioni più barbare.
GOVI
Eh, lo so, lo so...
DE ROSI
Se ciascuno facesse il suo dovere
saremmo la prima tra le nazioni!
La nostra cultura che deriva
dall’antica Roma e che tutti ci
invidiano. Portare in alto il
nome dell’Italia.
GOVI
Viva l’Italia. Evviva Zena. E
viva Genova.
DE ROSI
Il mio è solo un consiglio. La
nostra lingua è tanto bella. non
sporchiamola con parole
straniere, e con certe
espressioni dialettali così
volgari.
Il funzionario si rimette a lavorare sulle sue scartoffie.
GOVI
Eh, vedrò cosa posso fare per la
nostra cultura italica.
Il funzionario fa il saluto fascista. Govi vedendo che non
lo sta guardando fa uno stentato saluto a braccio teso che
poi si trasforma in uno sberleffo e termina nel gesto
dell’ombrello. Ed esce.
75.
REGISTA
E a questo punto farei scoppiare
la guerra.
(CONTINUED)
CONTINUED: 76.
MUSSOLINI
(fuori campo)
Italiani! In una memorabile
adunata, quella di Berlino, io
dissi che, secondo le leggi della
morale fascista, quando si ha un
amico si marcia con lui sino in
fondo. Questo abbiamo fatto con
la Germania, col suo popolo, con
le sue vittoriose Forze Armate...
ANNA CAROLI
la gente ha voglia di
ridere, per non pensare alla
guerra.
Gilberto si sta struccando, pensieroso. Rina lo guarda e
non dice niente.
LUIGI DAMERI
La prossima settimana dove
saremo?
GIORGIO BIXIO
Scommetto che il nostro
capocomico ha qualche sorpresa in
serbo per noi?
Gilberto non risponde.
ANNA CAROLI
Io una settimana a Milano me la
farei volentieri. una
scappata in quella boutique...
NELDA MERONI
boutique è una parola straniera,
si deve dire "bottega"
(CONTINUED)
CONTINUED: 77.
FRANCO MARCHISIO
Insomma dove si va? Torino?
Milano? Roma?
GOVI
Non ci si muove da Genova. Si
chiude.
tutti guardano Govi perplessi
GOVI
La compagnia si scioglie.
FRANCO MARCHISIO
si scioglie? e chi lo dice?
GOVI
io
ANNA CAROLI
E quando l’hai deciso?
GOVI
C’è la guerra. Non so se ve ne
siete accorti.
GIORGIO BIXIO
Sì, ma per adesso non ci tocca...
GOVI
Ci tocca, ci tocca...
ANNA CAROLI
Proprio perché c’è la guerra
dovremmo regalare qualche sorriso
alla gente.
LUIGI DAMERI
Regalare magari no... ma cosa
gliene importa? Tanto lui i soldi
ce li ha.
GOVI
Ce li avresti anche tu se non te
li giocassi a carte .
LUIGI DAMERI
dico solo che potremmo andare
avanti ancora.
NELDA MERONI
(a Rina)
Tu lo sapevi? Perché non mi ha
detto nulla.
(CONTINUED)
CONTINUED: 78.
RINA
ma cosa devo sapere. io non so
niente
GOVI
Sono stato richiamato alle armi.
Tutti si zittiscono.
GOVI
Contraerea...
Mima il gesto di sparare in aria.
Mi ci vedete a difendervi dai
bombardieri nemici?
GOVI
Neanche se mi fanno generale?
RINA
Guarda che ti posso perdonare
tutto ma non che mi vai in
guerra.
GOVI
(indicando verso l’alto)
Eh, ma lui ha deciso così.
RINA
Ma possibile che non si possa
fare nulla?
GOVI
E che cosa vuoi farci?
I due si fermano.
RINA
In fondo gente influente ne
conosci. Il Governatore che è
stato così gentile con te...
(CONTINUED)
CONTINUED: 79.
GOVI
Le belle parole sono tutti
disposti a dirle ma quando si
tratta di farti un favore, se ne
vanno, spariscono e ti ritrovi
solo come un povero disgraziato.
con una divisa da milite io
sembro uno scherzo di carnevale.
RINA
La guerra non è uno scherzo. Si
spara e... si muore.
Rina sembra voler dire qualcosa che esita a dire.
RINA
Una persona che ha i giusti
contatti per arrivare in alto la
conosci e anche molto
bene. Almeno che la "contessa"
sia utile a qualcosa.
(CONTINUED)
CONTINUED: 80.
MARIA PAOLA
Ma quanto deve durare questo
film?
MARIA PAOLA
non credo che la rete sia
disponibile a rivedere il
progetto.
ASSISTENTE MARIA PAOLA
non lo sarà di certo
CESARE
ma questa non sta mai zitta
Cesare versa da bere all’assistente e beve lui stesso
MARIA PAOLA
comunque ci posso provare.
L’Assistente si è addormentata.
LO FARO
Signora Govi... purtroppo vado di
fretta.
RINA
Sono qui per mio marito.
LO FARO
(imbarazzata)
Eh... non ho molto da dire. Sto
partendo. ci stiamo trasferendo
(MORE)
(CONTINUED)
CONTINUED: 81.
LO FARO (cont’d)
in Svizzera. Comunque è una cosa
finita.
ALTERNATO A
RINA
Nostalgia da a Bella Signora?
GOVI
Non ricominciamo con quella
storia.
RINA
È partita.
GOVI
(sorpreso)
E dov’è andata?
RINA
(tagliente)
Che t’importa?
GOVI
(preso in contropiede)
Ma no, niente. Ero solo
curioso... non la sento più da
tanto... e tu come lo sai?
(CONTINUED)
CONTINUED: 82.
RINA
Ero andato a chiederle se poteva
fare qualcosa per te.
GOVI
Per me? Ma figurati...
Il telefono suona.
RINA
E chi è a quest’ora?
Rina si alza e va a rispondere.
RINA
Pronto? Chi è? Chi? Lux...
Aspetti che glielo passo...
(a Govi)
Brosi... Brosio de la Lux, non ho
capito.
GOVI, incuriosito va al telefono.
GOVI
Pronto? Chi è? Lux
Cinematografica... Brosio?
INIZIO ALTERNATO
Dall’altra parte della cornetta, in un elegante ufficio,
un UOMO in camicia e cravatta, seduto alla sua scrivania,
sta parlando al telefono.
GOVI
Io non l’ho visto, ma mia moglie
sì. I film con Elsa Merlini se li
è visti tutti!
(a Rina)
E’ il produttore della Dama
Bianca!
Rina si avvicina immediatamente per sentire la
conversazione.
Il produttore continua.
VALENTINO BROSIO
Sono qui con il regista Gennaro
Righelli. Mi ha proposto di
girare un film tratto da una
(MORE)
(CONTINUED)
CONTINUED: 83.
VALENTINO BROSIO
Certo. E pensavamo di
proporle il ruolo dell’armatore
Giovanni Bevilacqua.
GOVI
Io? Protagonista di un film? Ma
non so... Il teatro è un’altra
cosa. Io non ho mai recitato al
cinematografo.
VALENTINO BROSIO
Con un talento come il vostro?
Sarà una passeggiata glielo
assicuro.
GOVI
Mah... Sarò capace?
VALENTINO BROSIO
Pensavamo di offrirle come
compenso 500 mila lire
RINA
Sarai capace!
GOVI
Sarò capace!
(CONTINUED)
CONTINUED: 84.
VALENTINO BROSIO
Bene, allora vi aspettiamo a
Cinecittà.
GOVI
Ci sarebbe un problema
VALENTINO BROSIO
Dite!
GOVI
anche se non ho mai sparato un
colpo... sono stato richiamato
alle armi. Nella contraerea!
VALENTINO BROSIO
Non preoccupatevi, vi farò avere
un permesso speciale.
GOVI
Sarà un sollievo per tutti sapere
che sto lontano da cannoni e
mitragliere.
CAPO ELETTRICISTA
Più in alto quel proiettore!
L’assistente misura la distanza tra l’obiettivo della
macchina da presa e la punta del naso di Govi. Govi
istintivamente si fa indietro.
(CONTINUED)
CONTINUED: 85.
GOVI
Un metro e settanta e
sessantacinque chili.
ASSISTENTE OPERATORE
È per il fuoco.
GOVI
E speriamo di non bruciarmi.
MACCHINISTA
Pronto.
GOVI
Cominciamo?
(CONTINUED)
CONTINUED: 86.
AIUTO REGISTA
Ci vuole ancora un attimo di
pazienza.
GOVI
Belin...
AIUTO REGISTA
Come?
GOVI
No, dicevo bel... lissimo.
Bellissimo. Non vedo l’ora di
cominciare.
REGISTA
Allora Gilberto, vuoi ripassare
la battuta?
GOVI
L’ho ripassata almeno cento
volte. In teatro.
REGISTA
Questo è cinema, quindi mi
raccomando tutto più composto,
minimo, capisci, minimo.
GOVI
Andiamo al risparmio.
REGISTA
Ogni movimento della faccia viene
ingigantito. Quindi niente
smorfie, tieni dentro. E’ il
momento in cui il dottore
guardando la lastra gli dice che
avrà pochi mesi di vita, il mondo
gli crolla addosso.
GOVI
Ma il dottore dov’è?
REGISTA
Il dottore lo riprendiamo dopo.
Ora pensiamo alla tua reazione.
L’aiuto regista ti darà la
battuta del dottore.
GOVI
Ho capito: tutto minimo.
(CONTINUED)
CONTINUED: 87.
REGISTA
Azione.
GOVI
Gliel’ho detto Dottore la lastra
è di mio cugino, quindi massima
sincerità.
AIUTO REGISTA (LEGGENDO)
Purtroppo devo darle una brutta
notizia.
GOVI
Dica pure, la lastra è di mio
cugino.
GOVI
Si figuri a me. E quanto ghe
resta?
AIUTO REGISTA (C.S)
Due al massimo tre
GOVI
Anni?
AIUTO REGISTA (C.S)
Mesi.
REGISTA
Stop. Ottima. Bravo Gilberto,
molto efficace in questo trovarsi
in bilico fra verità e finzione.
(CONTINUED)
CONTINUED: 88.
GOVI
In bilico c’ero davvero su queste
belin di pedanine.
CESARE
Questo è quello che ha avuto più
successo
Che Tempi di Giorgio Bianchi, del
’48. Ci sono Alberto Sordi, Paolo
Stoppa e Walter Chiari che già ne
combinava di tutti i colori.
Cesare scorre velocemente le immagini fino a soffermarsi
su una scena in cui compaiono accanto a Govi, i giovani
attori Walter Chiari, Paolo Stoppa e Alberto Sordi.
poi le immagini cambiano e diventano immagini di
repertorio dei bombardamenti alleati su Genova.
CESARE
E questo è il pezzo forte
RINA
e cos’è questo tunnel delle
Grazie
(CONTINUED)
CONTINUED: 89.
GOVI
l’anno scorso a ottobre ci fu un
allarme prolungato per segnalare
un bombardamento Il panico spinse
la gente a rifugiarsi in un
stretto sottopassaggio, il tunnel
delle Grazie. Una persona cadde,
scivolando. Ne cadde un’altra. E
un’altra. E un’altra. Morirono
354 persone. Schiacciate.E sai
cosa si scoprì dopo?
RINA
Cosa?
GOVI
Che non ci sarebbe stato nessun
bombardamento. Era un falso
allarme.
GOVI e Rina ora sono all’interno del tunnel gremito di
genovesi, come loro, spaventati e in attesa.
UOMO RIFUGIATO
Ma perché no se massan tra loro.
vogliono sparare? lo facciano al
fronte! Ma che c’entrano i
civili! Cosa c’entrano le
famiglie e i bambini?
UOMO RIFUGIATO
Te u diggu mie u perché! Perché
ammazzare a distansa a l’è ciù
facile! Guardare qualcuno in
faccia e dirgli "Ecco, ora ti
sparo" è più difficile! Sono dei
vigliacchi!
UOMO RIFUGIATO
Dicono che stiamo combattendo per
la pace.
GOVI
Fare a guera in numme da page a
l’è cumme scopà in numme de la
verginità.
RINA
A noialtri ci hanno
bombardato a casa. Siamo
costretti a farci ospitare dagli
amici. Di quale pace stiamo
parlando?
UOMO RIFUGIATO
A raxiun da guera a l’è sempre a
mescima: il danaro.
(CONTINUED)
CONTINUED: 90.
UOMO RIFUGIATO
E palanche e u potêre.
UOMO RIFUGIATO
Sono i ricchi che decidono di
fare la guerra.
UOMO RIFUGIATO
Ma a mouï a sun sempre i poëvi.
Fuori, le sirene annunciano il possibile arrivo di aerei
nemici.
La gente ha paura. Le donne abbracciano i loro figli.
Qualcuno piange. Qualun’altro inizia a pregare.
la sirena conclude.
UOMO RIFUGIATO
Un falso allarme
GOVI
L’alarme u l’è stetu fasu, ma a
puja vea, ma la paura vera
Una DONNA guarda Govi con attenzione e lo riconosce
DONNA RIFUGIATA
Vuscià a l’è Gilbertu Govi!
GOVI
Scie, mie sun lē.sono lui.
Richiamati dalla notizia della presenza di Govi, molti si
avvicinano.
DONNA RIFUGIATA
A ghè Gilbertu Govi!
DONNA RIFUGIATA
U comicu!
DONNA RIFUGIATA
Se ci fosse mio marito! Si è
visto tutte le vostre commedie.
(CONTINUED)
CONTINUED: 91.
GOVI
nu g’haveiva meggiu da fā’
DONNA RIFUGIATA
Sciu Gilbertu, a ne fei quarcossa
du vostru repertoju!
UOMO RIFUGIATO
fateci sorridere un pò
DONNA RIFUGIATA
per non pensare alle
bombe...
GOVI
Ma è giusto non pensarci? e poi a
me è passata la voglia di ridere.
Oua ghe sun cosse ciù impurtanti
da dı̄ che a taccagneria de Steva.
DONNA RIFUGIATA
Prima dell’arrivo del nazismo,
avevo capito che si stava
mettendo male; perché, i tedeschi
non ridevano mai e quando un
popolo non sa piu’ ridere diventa
pericoloso.
DONNA RIFUGIATA
A l’è vea che ridere non ci può
far passare la paura
di morire ma a-o manco pe’
quarche minutto u no ghe
pensemmu.
Da fuori, parte un’altra sirena prolungata.
Tutti si ammutoliscono in attesa.
GOVI
Hai detto che ti sei sacrificata
tutta la vita a farmi da spalla,
Ecco, questo è il tuo momento.
Scignuri ecco a voi la Caterina
Franchi in Govi detta Rina.
Forza, un bel monologo.
Rina ci pensa un pò, poi decide, si schiarisce la voce
mentre i presenti si accingono ad ascoltarla
(CONTINUED)
CONTINUED: 92.
RINA
Da l’Enrico V di sciù
Sciachespear.
Ma quande mai ghé steta ’na guera
giusta e onesta? Chiedilo un
po’ agli scannati, a quelli
andati a fuoco con il loro
fienile, fatti a pezzi senza
ragione! U re avrà un tragicu
cuntu da pagà, quando tutte
quelle gambe e braccia e teste
mozzate in battaglia si
ritroveranno insieme nel giorno
della resurrezione dei morti e
andranno saltellando alla
ricerca del proprio tronco a cui
rincollarsi.Dixian ch’a guera l’è
in tu numme du Segnure, in nome
di dio. Ma anche l’altro re,
quello che ci sta contro, e tutti
i regnanti che ci attaccano per
distruggerci, sono stati ispirati
da Dio. Ti t’eu
veddi ti u Segnure cu ’na cruxe
’n te man chi cria: "Vanni!
Cumbatti ’n tu me numme cuntru
l’esercitu du ma!" Ma qual
é l esercito del male? oggi sono
questi, domani sono questi
altri...
Govi guarda Rina stupito e ammirato
LUCIDI
e che non era prevista nel budget
MARIA PAOLA
se la rete accetta le due puntate
ci dovrà essere un incremento
dell’intervento. sto aspettando
la risposta
Cesare guarda Maria Paola e le sorride con gratitudine e
anche qualcosa di più. Maria Paola ricambia e i loro
sguardi non sfuggono a Lucidi.
93.
FORNAIO
(mentre raccoglie il pane)
Nu ve preocupè Questo lo
gettemmo.
GOVI
Ma cossa te dici! Con quello che
costa u pan! Basta darghe "una
spolverata" e torna noevo!
Il FORNAIO ride e Govi prosegue.
PREFETTO
Come se fosse facile comandare!
Scioperi, rastrellamenti, i
tedeschi che vorrebbero un pugno
ancor più duro... accomodatevi.
Gilberto si siede.
PREFETTO
Mi dicono che voi siete l’attore
più divertente di tutta la città.
GOVI
Davvero dicono così? Mi
sorprende.
PREFETTO
Non fate il modesto. Mi hanno
detto che fate begli incassi.
GOVI
Non ci lamentiamo ma tra una cosa
e l’altra... abbiamo perso tutte
le scenografie e i costumi in un
bombardamento.
PREFETTO
Purtroppo ho saputo. Ma ho saputo
anche che avete comunque messo in
scena uno spettacolo.
GOVI
Sì, per la croce rossa.
PREFETTO
Giustissima causa. E voglio darle
l’opportunità di servire una
causa altrettanto giusta.
(CONTINUED)
CONTINUED: 95.
GOVI
Devo dirlo alla compagnia. Non
avevamo in programma altre
esibizioni.
PREFETTO
L’ho prevista io. Vi metto a
disposizione il Teatro
Universale.
GOVI
Ah, bene... e posso sapere in
favore di chi si devolve
l’incasso?
PREFETTO
Alla Decima Mas. Per l’acquisto
di un Mas, l’orgoglio della
nostra marina.
Govi vorrebbe tirarsi indietro, il suo sguardo vaga nella
stanza alla dicerca di una via di fuga senza trovarla.
GOVI
Ah... bene. Ma... noi recitiamo
in dialetto... non so se questo è
in linea con i valori del
fascismo...
PREFETTO
Io il vostro dialetto non lo
capisco granché. Ma le questioni
linguistiche non mi riguardano...
come si dice? Pecunia non olet.
GOVI
(a malincuore)
D’accordo, allora... vado ad
informare gli attori.
PREFETTO
Non siete contento di collaborare
ad una giusta causa?
GOVI
Se è una giusta causa...
Lentamente Govi si alza.
PREFETTO
Aspettate!
PREFETTO (cont’d)
Borghese che leggerete prima
dello spettacolo.
GOVI
Non è il genere di copione a cui
sono abituato. Non saprei cosa
dire.
PREFETTO
È tutto scritto.
Govi prende il foglio.
PREFETTO
Da buon patriota saprete dare la
giusta enfasi a queste parole
per motivare il nostro popolo e
le nostre truppe a resistere alle
ardue prove a cui andremo
incontro.
97 SALETTA PROIEZIONI 97
CESARE
Il palco, la platea gremita in
attesa possono essere immagini di
repertorio. tranne le immagini
del prefetto. la dichiarazione di
Govi e il suo tormento li giriamo
, potrebbe essere un contrasto
interessante
(CONTINUED)
CONTINUED: 97.
GOVI
E’ con piacere e con onore che...
Sul PP di Govi, mentre parla a fatica, imbarazzato e
nervoso,
99 IMMAGINI DI REPERTORIO 99
CESARE
L’hanno visto?
MARIA PAOLA
l’hanno visto.
CESARE
e hanno deciso?
MARIA PAOLA
e hanno deciso.
CESARE
e non autorizzano le due puntate?
MARIA PAOLA
e autorizzano le due puntate
Cesare e’ raggiante
MARIA PAOLA
ora puoi seguire la tua
ispirazione. per quanto riguarda
il montaggio ci sarà da
combattere con le loro idee e le
mie
CESARE
combatteremo. sarà una lotta
corpo a corpo
Maria Paola sorride complice
(CONTINUED)
CONTINUED: 99.
ATTORE 1
È tutto pieno. Il pubblico ci ama
ancora.
Rina si avvicina a Govi che continua a pettinarsi i baffi
nervosamente.
RINA
Nervoso per il telegramma?
GOVI
insistono per convincermi a
recitare in italiano, ma Govi non
gliela da vinta. il mio pubblico
mi ama e ama il dialetto
SPETTATORE
non si capisce niente di quello
che stai dicendo
altri spettatori lo guardano male e cercano di zittirlo
GOVI
doman matin se truvemmo sottu un
atro scindacu
si ode un fischio prolungato dalla platea in scena un
colpo di vento spalanca una finestra. Govi/Pellegro si
precipita a choiuderla
GOVI
Alè, dai! sensa sparagno. u vento
nu costa ninte.
(CONTINUED)
CONTINUED: 100.
lo squadrista soddisfatto
brusio. Qualche mugugno. i fischi si intensificano
GOVI
... vi devo ringraziare per
avermi fatto provare una
esperienza nuova. Ebbene sì, dopo
tanti anni di teatro, non mi era
mai capitato di essere fischiato.
Per me è una sensazione strana,
grazie di cuore. gracie de cheu.
gli applausi sovrastano le contestazioni.
GOVI
E ora ricominciamo da dove
eravamo rimasti. Recomensemmu.
anemmu avanti ca cummedia
Govi ritorna al suo posto e la commedia riprende.
(CONTINUED)
CONTINUED: 101.
GOVI
Va a bocciar pallino!
Il cane drizza le orecchie. Arriva un giovane in giacca e
cravatta, un inviato della RAI.
INVIATO RAI
Signor Govi...
Govi lanci la boccia ma distratto dalla voce fa un
pessimo lancio suscitando l’ilarità degli altri giocatori.
GOVI
Giovanotto. Mi ha fatto
sbagliare!
INVIATO RAI
Mi scusi, vengo da Roma e la
stavo cercando.
GOVI
Viene da Roma per farmi
sbagliare?
INVIATO RAI
Ho una proposta da farle.
GOVI
Non mi interessa. Io col cinema
ho chiuso. Per la verità chiudo
anche con il teatro. Sono in
pensione. E poi il cinema
proprio, con tutto il rispetto,
non mi piace.
Govi prende una boccia e si appresta a lanciare.
INVIATO RAI
Capisco, ma non si tratta di un
film. Lavoro per la RAI.
GOVI
Buon per lei.
INVIATO RAI
La RAI vorrebbe registrare alcune
delle sue commedie più celebri.
Govi desiste dal lanciare.
GOVI
E perché?
INVIATO RAI
Per trasmetterle in tutto il
paese.
(CONTINUED)
CONTINUED: 102.
GOVI
E io cosa dorei fare?
INVIATO RAI
Lei fa le sue commedie come in
teatro con il pubblico in sala e
la RAI le registra.
GOVI
E poi le trasmette.
INVIATO RAI
In tutto il paese.
VITTORIO BRIGNOLE
Stringi sul primo piano. Cambiamo
angolazione. Vai con la tre. Piu’
stretta, ecco così... Vediamo il
Primo Piano di Govi che recita,
mentre Vittorio Brignole dirige.
BARISTA
E in teatro quando la possiamo
rivedere signor Govi?
GOVI
Il teatro è come una bella donna,
bisogna lasciarla prima che sia
lei a lasciare te!
Govi si siede ad un tavolino per bersi il suo caffè
si avvicina un signore molto distinto
SIGNORE DISTINTO
permette?
GOVI
prego
SIGNORE DISTINTO
mi chiamo Romeo Rendine
(CONTINUED)
CONTINUED: 103.
GOVI
Gilberto Govi
SIGNORE DISTINTO
Lo so. sono un dirigente del the
Ati. ho una proposta da farle
GOVI
vuole offrirmi una tazza di tè?
BACICCIA
Eh, commendatore, questa è la
volta buona che diciamo di sì
anche per il Carosello?
GOVI
Io quel sì... MAI!!!
BACICCIA
Ho capito lei è come mio cognato.
una volta che ha detto sì, ci ha
preso moglie e da quella volta
non c’è più verso a fargli dire
sì. Commendatore, sono palanche,
mica zucchine bollite.
GOVI
Il danaro va rispettato, non
adorato.
BACICCIA
Ma nella vita le palanche non
bastano mai. Bisogna guadagnarle
anche per i ladri.
GOVI
Cioè?
BACICCIA
Per quelli che te li grattan.
GOVI
Parole sacrosante. Ma Govi,
Carosello, mai. Da questo
orecchio non ci sento (toccandosi
l’orecchio destro)
BACICCIA
Da questo. Ma... (toccandosi il
sinistro) de qui? Mmmm. (muove la
mano in segno di dubbio)
104.
TONI SERVILLO
(al regista) Che dici? Il
baffo piu’ sottile?
REGISTA
Il baffo va bene! Non deve essere
la caricatura di Eduardo! Lo
sguardo è importante. Uno sguardo
che scruta! Vigile! Diffidente!
Che controlla tutto!
FINE