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vc,f,m
f = volume del composito, della fibra e della matrice
= volume del composito della fibra e della matrice
ρc,f,m = densità del composito, della fibra e della matrice
wc,f,m = peso del composito, della fibra e della matrice
Le frazioni in peso di fibre (W
p ( f)) e di matrice (W
( m)) sono definite come:
wf wm
Wf = , Wm =
wc wc
con
W f + Wm = 1
w f + wm = wc
Dalla definizione di densità, le frazioni in peso e in volume sono legate da:
ρf ρm
Wf = V f , Wm = Vm
ρc ρc
In termini delle proprietà dei singoli costituenti, le frazioni in volume e in peso
sono legate da:
g
ρf
ρm 1
Wf = Vf Wm = Vm
ρf ρf
V f + Vm (1 − Vm ) + Vm
ρm ρm
Si deve sempre definire se la frazione di rinforzo è in volume o in peso perché i
due valori non sono uguali e la differenza tra le due frazioni aumenta quanto più il
due valori non sono uguali e la differenza tra le due frazioni aumenta quanto più il
rapporto tra la densità della fibra e della matrice è diverso da uno.
Densità
Per il calcolo della densità del composito in funzione delle frazioni in volume dei
costituenti si ha:
wc = w f + wm
vfvm
ρ c vc = ρ f v f + ρ m vm → ρc = ρ f + ρm → ρ c = ρ f V f + ρ mVm
vc vc
La densità del composito in funzione delle frazioni in peso è data da:
1 Wf Wm
= +
ρc ρf ρm
Frazione di vuoti
LLa presenza di vuoti (dovuti alle operazioni di fabbricazione dei compositi) può
di ti (d ti ll i i di f bb i i d i iti) ò
influenzare in modo significativo le proprietà meccaniche dei materiali compositi.
La frazione in volumi di vuoti (Vv) è definita come:
vv (0)
Vv =
vc
Il volume totale del composito (vc) sarà dato da:
vc = v f + vm + vv (1)
Per definizione di densità sperimentale (ρce) di un composito, il volume reale del
composito è:
p
wc
vc = (2)
ρ ce
e, per definizione di densità teorica del composito (ρct), il volume teorico del
composito è:
wc
v f + vm = (3)
ρ ct
Sostituendo la (2) e la (3) nella (1) si ottiene:
wc wc
= + vv
ρ ce ρ ct
Il volume dei vuoti è dato da:
wc ⎛ ρ ct − ρ ce ⎞
vv = ⎜⎜ (4)
ρ ce ⎝ ρ ct ⎟⎠
Sostituendo la (2) e la (4) nell’equazione (0), la frazione in volume di vuoti è:
vv
Vv =
vc
ρ ct − ρ ce
=
ρ ct
Meccanica dei materiali compositi
Per un materiale omogeneo, le proprietà non dipendono dalla posizione, e per un
materiale isotropo le proprietà non dipendono dalla direzione I compositi fibro
materiale isotropo le proprietà non dipendono dalla direzione. I compositi fibro‐
rinforzati sono microscopicamente non omogenei e anisotropi. Per tali motivi la
meccanica dei compositi è più complessa di quella dei materiali convenzionali.
meccanica dei compositi è più complessa di quella dei materiali convenzionali.
Lamina con fibre
unidirezionali
Laminato
Trazione
Le caratteristiche di sforzo‐deformazione 21 costanti elastiche indipendenti
sono descritte da tre costanti elastiche: (nel caso generale)
(nel caso generale)
1) modulo di Young (E)
2) modulo di taglio (G)
3) rapporto di Poisson (ν)
Solamente due costanti sono indipendenti
Per lamina (sottile) isotropa e stato di sollecitazione piano
(σz = τxz = τyz = 0)
La meccanica dei compositi fibro‐rinforzati si può studiare su due livelli:
• livello micromeccanico, nel quale l’interazione dei materiali costituenti è
esaminata a livello miscroscopico;
• livello macromeccanico, nel quale la risposta del composito fibro‐rinforzato a
li ll i l l l i t d l it fib i f t
carichi meccanici e termici è esaminata a livello macroscopico.
Le domande di base della La domanda di base della
macromeccanica della lamina sono: micromeccanica della lamina è: qual è
1) quali sono le caratteristiche della la relazione tra le proprietà del
lamina? composito e quelle dei singoli
2) come risponde una lamina alle costituenti?
sollecitazioni applicate?
Micromeccanica della lamina
continua
Le proprietà fisico‐meccaniche di un composito sono legate alle proprietà dei
singoli costituenti, alla loro concentrazione ed alle eventuali interazioni chimico‐
g ,
fisiche. Una accurata determinazione delle caratteristiche di un composito può
essere sempre eseguita per via sperimentale Alcune caratteristiche di un
essere sempre eseguita per via sperimentale. Alcune caratteristiche di un
composito, quali per esempio la rigidezza e la resistenza, possono essere anche
ottenute per via teorica a partire dalle caratteristiche e dalla concentrazione dei
ottenute per via teorica a partire dalle caratteristiche e dalla concentrazione dei
costituenti. Ciò risulta evidentemente molto vantaggioso in sede di progettazione
in quanto consente di conoscere le caratteristiche del materiale progettato senza
d l h d l l
dover eseguire preliminari e sovente laboriose indagini sperimentali.
Lamina con rinforzo unidirezionale
Modulo di elasticità longitudinale
Ipotesi
• Fibre distribuite uniformemente nella matrice
• Perfetta adesione fibra/matrice
Perfetta adesione fibra/matrice
• Assenza di porosità
• Forza applicata in direzione parallela o trasversale
Forza applicata in direzione parallela o trasversale
rispetto alla direzione delle fibre
• Assenza di stress residui
• Comportamento elastico lineare sia delle fibre che
della matrice
Assumendo una perfetta adesione tra fibra e matrice si può scrivere
ε f = εm = εc Condizione di “isodeformazione”
σ f = E f ε f = Ef εc
σ m = Emε m = E mε c
Indicando con Pc il carico di trazione applicato alla lamina, per considerazioni di equilibrio,
questo risulta dalla somma del carico Pf sopportato dalle fibre e del carico Pm sopportato
dalla matrice cioè
dalla matrice, cioè
Af Am
Pc = Pf + Pm ⇒ σ c Ac = σ f A f + σ m Am ⇒ σ c = σ f +σm
Ac Ac
Assumendo che
e Vm = (1 − V f ) =
Af Am
Vf =
Ac Ac
si ottiene
σ c = σ f V f + σ mVm = σ f V f + σ m (1 − V f )
Dividendo entrambi i membri della precedente equazione per εc e sostituendo le corrette
espressioni per σf e σ
espressioni per σ e σm si ottiene
si ottiene
E L = E f V f + EmVm Regola delle miscele
(Limite di VOIGT)
Come si distribuisce il carico tra le fibre e la matrice?
La frazione di carico sopportata dalle fibre in direzione longitudinale (trazione) è esprimibile
La frazione di carico sopportata dalle fibre in direzione longitudinale (trazione) è esprimibile
da
Pf σ fVf E fVf
= =
Pc σ f V f + σ m (1 − V f ) E f V f + Em (1 − V f )
Pf E fVf
=
Pm EmVm
Nei materiali compositi a matrice polimerica, Ef/Em > 10, quindi anche per Vf = 0,2 le fibre
sopportano > 70% del carico applicato al materiale composito.
pp pp p
Figura 3.5
Modulo trasversale per lamina unidirezionale a fibre continue
Ipotesi
• La deformazione totale in direzione trasversale è la somma
della deformazione totale delle fibre e della matrice ΔWc =
ΔWf + ΔWm
• “condizione
condizione di isosollecitazione
di isosollecitazione” σf = σ
= σm = σ
= σc
Considerando che
∆Wc ∆W f ∆Wm
εc = ,εf = , εm =
Wc Wf Wm
si può scrivere
si può scrivere
ε cWc = ε f W f + ε mWm
Dividendo entrambi i membri per Wc e notando che Wf/Wc = Vf e Wm/Wc = Vm si può scrivere
σc σf σm
ε c = ε f V f + ε mVm ⇒ = Vf + Vm
ET Ef Em
⎛ σ ⎞
⎜ε c = σ c ,ε f = f ,ε m = σ m ⎟
⎜ ET Ef Em ⎠
⎝
Considerando la condizione di isosollecitazione si ottiene
1 V f Vm E f Em
= + ⇒ ET =
ET E f Em E f Vm + EmV f
Limite di Reuss
Variazione del modulo longitudinale e trasversale di una lamina con rinforzo continuo
e unidirezionale in funzione della frazione volumetrica di rinforzo
υ12 = ν f V f +ν mVm Rapporto di Poisson
1 V f Vm
= + Modulo di taglio (nel piano)
G12 G f Gm
II valori ottenuti per il modulo elastico trasversale e per
valori ottenuti per il modulo elastico trasversale e per
quello di taglio non mostrano un buon accordo con i dati
sperimentali
Resistenza a trazione longitudinale
Si carica il materiale composito fino alla massima deformazione ammissibile per le fibre
Si carica il materiale composito fino alla massima deformazione ammissibile per le fibre
che cedono (si assume che le fibra cedano tutte allo stesso istante). Il carico viene
trasferito interamente alla matrice. Si possono manifestare due possibilità.
• La matrice riesce a sopportare il carico ed il composito cede in corrispondenza della
massima deformazione ammissibile (ε ( mu)) per la matrice (“comportamento controllato
p ( p
dalla matrice”) → per bassi Vf:
Lt = ε mu Em (1 − V f ) = σ mu (1 − V f )
σ Ltu (1)
resistenza longitudinale del composito
• la matrice non riesce a sopportare il carico ed il composito cede (“comportamento
controllato dalle fibre”):
sollecitazione nella matrice in corrispondenza della deformazione a rottura delle fibre
Rottura
Rottura
controlla Rottura controllata dalle fibre Eq (2)
ta dalla
matrice Eq
(1)
σ mu − σ m′
V f ,critico =
σ fu − σ m′
Per basse frazioni in volume di fibre, è possibile che la matrice sia in grado di sopportare il
carico dopo il cedimento delle fibre. Perché ciò possa verificarsi, è necessario che
σ mu (1 − V f ) > σ fuV f + σ m′ (1 − V f )
dalla quale si può calcolare il volume minimo
σ mu − σ m′
V f ,min =
σ mu + σ fu − σ m′
Se la deformazione a rottura della matrice è minore di quella della fibra, per bassi valori di
Vf la resistenza del composito (σ
p ( c* ) dipende principalmente dalla resistenza a rottura
) p p p
della matrice (σm*).
La matrice cede prima delle fibre e quindi tutto il carico viene trasferito alle fibre:
le fibre non sono in grado di sopportare tale carico e si rompono:
le fibre non sono in grado di sopportare tale carico e si rompono:
σ = σ f V f + σ m (1 − V f )
*
c
′ *
Sollecitazione nella fibra in
' corrispondenza del
= Efε m cedimento della matrice
Quando Vf è grande, la matrice sopporta solo una piccola parte del carico, perché Ef
> Em , quindi quando la matrice cede, le fibre non risentono di un aumento tale di
carico da causarne la rottura ed il carico agente sul composito può essere
i d l tt d il i t l it ò
aumentato fino a raggiungere il valore di resistenza a rottura delle fibre (σf*):
σ = σ Vf
*
c
*
f
Transizione dal cedimento
dominato dalla matrice a
quello dominato dalle fibre
(Vtrans)
σ m*
Vtrans = *
σ f + σ m* − σ 'f
σf*
σ *f V f
σm*
σ m* (1 − V f )
0 1
Vf
Fibra e matrice con la stessa deformazione a rottura