Quando la comunicazione o conversazione con la cliente non porta verso il risultato
sperato bisogna chiedersi cos’è che non sta funzionando. L’errore è che troppo spesso vengono dati alla cliente suggerimenti non richiesti nati da nostre supposizioni su ciò che crediamo lei intenda dire o fare: il problema è che si parla tanto ma la si ascolta poco. Si tende a parlare tanto per trasmettere alla cliente le informazioni ritenute importanti per l’esito della vendita dimenticando che per far sentire la cliente al ‘centro’ è necessario l’ascolto. Le domande sono uno strumento potentissimo per far crescere la relazione con il cliente e renderla efficace e soddisfacente per entrambe le parti. Impara a domandare e otterrai quattro benefici: 1) Capiamo la cliente con cui ci si relaziona 2) La mettiamo al centro del nostro interesse favorendo la creazione di empatia 3) Permettiamo alla cliente di esprimersi e di darci le informazioni che desideriamo 4) Stimoliamo la sua attenzione e il suo coinvolgimento Le nostre domande stimolano la cliente ad attivare il processo di ricerca di risposte e soluzioni, dando la possibilità di conoscere i suoi bisogni e gli obiettivi che intende raggiungere. Quindi perché la comunicazione sia efficace, l’importante è fare domande giuste; ma la domanda giusta per eccellenza NON ESISTE. È importante notare anche tipologie di domande efficaci: - Sono aperte perciò lasciano alla cliente le possibilità di esprimersi evitando che debba rispondere solo con un ‘si’ o con un ‘no’. (esempio: come, dove, cosa, quando, chi) - Sono espresse in forma positiva portando l’attenzione su ciò che è o su ciò che si vuole ottenere piuttosto che su ciò che si vuole evitare (‘vuoi provarlo?’) - Sono brevi e concise in modo da indicare con chiarezza la direzione della risposta (‘cosa apprezza del massaggio?’) - Hanno un obiettivo; inutile chiedere ‘come stai?’ se poi non abbiamo tempo e voglia di ascoltare. Poniamola SOLO quando il nostro obiettivo è quello di saper effettivamente qualcosa sull’altro! Per formulare la nostra domanda dobbiamo chiederci: Cosa voglio ottenere? Cosa realmente mi serve sapere? In modo tale che lo scambio di informazioni vada dritto al punto. Chi fa domande guida il dialogo cioè coinvolge la cliente nella ricerca di soluzioni e la valorizza come persona. Se ad esempio, la beauty consultant vuole indagare i bisogni e le motivazioni che portano la cliente a scegliere, dovrà porle domande che facciano emergere quei aspetti della personalità della cliente di cui molto spesso nemmeno è consapevole. Concludiamo riassumendo i tre presupposti: I. Fai una domanda alla volta II. Accogli la risposta attivando un ASCOLTO ATTIVO III. Fai una domanda che sia neutra e senza giudizio
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