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Il Principio di Ottimizzazione
Marco Serafini
m.serafini@ausl.mo.it
Riferimenti Internazionali
ICRP 60 - 1990
ICRP 70 - 1996
Direttiva europea
Euratom 97/43 1997
Decreto Legislativo 26
maggio 2000, n. 187
ICRP 103 - 2007
Direttiva europea Euratom 97/43 1997
Direttiva del Consiglio riguardante la protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle
radiazioni ionizzanti connesse a esposizioni mediche e che abroga la direttiva 84/466/Euratom
(G.U.C.E. n. L 180 del 9 luglio 1997)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 31,
….
….
(5) considerando che, alla luce dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche nel campo della radioprotezione
applicata alle esposizioni mediche, la Commissione internazionale per la protezione radiologica ha
riesaminato la materia nelle sue raccomandazioni del 1990 e del 1996;
….
….
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 157 del 7 luglio 2000 - Supplemento Ordinario n. 105
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 5 febbraio 1999, n. 25;
Vista la direttiva 97/43/Euratom del Consiglio, del 30 giugno 1997, riguardante la protezione sanitaria delle
persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse a esposizioni mediche e che abroga la direttiva
84/466/Euratom;
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 18 febbraio 2000;
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP 103 - 2007
Pubblicazione ICRP
103 – 2007
Livelli di riferimento
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Art. 1.
Campo d'applicazione
1. Il presente decreto legislativo definisce i principi generali della radioprotezione delle persone per quanto
riguarda le esposizioni di cui ai commi 2 e 3.
2. Il presente decreto legislativo si applica alle seguenti esposizioni mediche:
a) esposizione di pazienti nell'ambito della rispettiva diagnosi o trattamento medico;
b) esposizione di persone nell'ambito della sorveglianza sanitaria professionale;
c) esposizione di persone nell'ambito di programmi di screening sanitario;
d) esposizione di persone sane o di pazienti che partecipano volontariamente a programmi di ricerca
medica o biomedica, in campo diagnostico o terapeutico;
e) esposizione di persone nell'ambito di procedure medico-legali.
3. Il presente decreto legislativo si applica inoltre alle esposizioni di persone che coscientemente e
volontariamente, al di fuori della loro occupazione, assistono e confortano persone sottoposte a esposizioni
mediche.
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Art. 3.
Principio di giustificazione
1. E' vietata l'esposizione non giustificata.
2. Le esposizioni mediche di cui all’articolo 1, comma 2, devono mostrare di essere sufficientemente
efficaci mediante la valutazione dei potenziali vantaggi diagnostici o terapeutici complessivi da esse
prodotti, inclusi i benefici diretti per la salute della persona e della collettività, rispetto al danno alla persona
che l'esposizione potrebbe causare, tenendo conto dell'efficacia, dei vantaggi e dei rischi di tecniche
alternative disponibili, che si propongono lo stesso obiettivo, ma che non comportano un'esposizione,
ovvero comportano una minore esposizione alle radiazioni ionizzanti. In particolare:
a) tutti i nuovi tipi di pratiche che comportano esposizioni mediche devono essere giustificate
preliminarmente prima di essere generalmente adottate;
b) i tipi di pratiche esistenti che comportano esposizioni mediche possono essere riveduti ogni qualvolta
vengano acquisite prove nuove e rilevanti circa la loro efficacia o le loro conseguenze;
c) il processo di giustificazione preliminare e di revisione delle pratiche deve svolgersi nell'ambito
dell'attività professionale specialistica tenendo conto dei risultati della ricerca scientifica.
…
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Art. 3.
Principio di giustificazione
…
3. Il Ministero della sanità può vietare, sentito il Consiglio superiore di sanità, tipi di esposizioni mediche
non giustificati.
4. Tutte le esposizioni mediche individuali devono essere giustificate preliminarmente, tenendo conto degli
obiettivi specifici dell'esposizione e delle caratteristiche della persona interessata. Se un tipo di pratica che
comporta un'esposizione medica non è giustificata in generale, può essere giustificata invece per il singolo
individuo in circostanze da valutare caso per caso.
5. Il prescrivente e lo specialista, per evitare esposizioni non necessarie, si avvalgono delle informazioni
acquisite o si assicurano di non essere in grado di procurarsi precedenti informazioni diagnostiche o
documentazione medica pertinenti alla prevista esposizione.
…
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
Art. 4
Principio di ottimizzazione
1. Tutte le dosi dovute a esposizioni mediche per scopi radiologici di cui all’articolo 1, comma 2, ad
eccezione delle procedure radioterapeutiche, devono essere mantenute al livello più basso
ragionevolmente ottenibile e compatibile con il raggiungimento dell'informazione diagnostica
richiesta, tenendo conto di fattori economici e sociali; il principio di ottimizzazione riguarda la scelta
delle attrezzature, la produzione adeguata di un’ informazione diagnostica appropriata o del risultato
terapeutico, la delega degli aspetti pratici, nonché i programmi per la garanzia di qualità, inclusi il
controllo della qualità, l'esame e la valutazione delle dosi o delle attività somministrate al paziente.
…
…
3. Ai fini dell'ottimizzazione dell'esecuzione degli esami radiodiagnostici si deve tenere conto dei
livelli diagnostici di riferimento (LDR) secondo le linee guida indicate nell’allegato II.
…
…
LDR
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
ALLEGATO II
La Dose in Radiologia
Dose “profonda”
Dose ingresso
Dose rivelatore
LDR RADIOLOGIA
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
RADIODIAGNOSTICA: LDR
ESAMI: * DOSE
D’INGRESSO
(mGy)
Addome 10
Urografia (per ripresa) 10
Cranio AP 5
PA 5
Lat 3
Torace PA 0.4
Lat 1.5
Rachide lombare AP 10
Lat 30
Rachide Lombo-Sacrale 40
Pelvi AP 10
Mammografia CC 10 mGy (dose di
ingresso con griglia)
LDR RADIOLOGIA
RADIOLOGIA PEDIATRICA
ESAMI: DOSE D’INGRESSO
( µ Gy)
Addome (5 anni) - - - - - - -
Cranio AP/PA (5 anni) - - - - - - -
Cranio LAT (5 anni) - - - - - - -
Pelvi AP (5 anni) 65 -65- 65 3.9 -4- 4.3 0.05 C.I. 4 DR (***)
Pelvi AP (neonati) 60 -60- 60 3.9 -4- 4.3 0.03 C.I. 4 DR (***)
Torace PA/AP (5 anni) 100 -100- 100 3.9 -4- 4.3 0.04 C.I. 5 DR (***)
Torace LAT (5 anni) 100 -100- 100 3.9 -4- 4.3 0.04 C.I. 5 DR (***)
Torace (neonati) - - - - - - -
(***): I dati in questione sono stai inviati a Dott. Mancini, responsabile Servizi Sanità Pubblica, in data 31/05/2007
(Prot.45461/PG)
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
CTDI
CTDI
Pencil camera
DLP
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187
LDR TC
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
Testa 60 1050
Torace 30 650
Addome 35 800
Pelvi 35 600
LDR TC 64
TC DELL'ADULTO
CTDIw CTDIvol LDR DLP LDR
ESAME NOTE
[mGy] [mGy] CTDIw [mGy cm] DLP
Torace standard 16.53 16.80 569.26
Torace Addome 25.90 26.32 1435.77
Torace HR assiale 8.51 8.51 221.25
Addome superiore standard 15.53 15.78 510.96
Addome superiore standard vuoto+due fasi 22.11 22.47 724.20
Addome standard vuoto+tre fasi 33.15 33.69 1394.49
Addome pelvi standard 8.84 8.98 432.08
Addome pelvi standard vuoto+contrasto 17.67 17.96 864.16
pelvi standard 25.48 25.89 566.81
Aorta addominale vuoto+contrasto 40.62 41.28 1867.98
Aorta addominale contrasto 20.87 21.21 1044.93
Estremità inferiori 4.13 8.01 166.66
Tronchi Sovra Aortici 17.53 17.81 672.24
Tronchi Sovra Aortici (nuovo) 24.93 25.34 953.91
Intracranico (p. di Willis) 49.56 96.05 1542.67
il Fisico Specialista
dr. M.Serafini
Ottimizzazione delle pratiche
Radiologiche Interventistiche (PRI)
Tipologia di Irraggiamento nelle P.R.I.
Rischio stocastico e Rischio
deterministico nelle P.R.I.
Infertility
HEREDITARY
DISORDERS IN THE SKIN INJURIES
DESCENDANTS
ICRP 103:
Prob. Induzione cancro fatale ˜ 5*10-2 Sv-1 su gruppi di individui non sul singolo
Rischio stocastico e Rischio
deterministico nelle P.R.I.
Effective dose (mS v)
La Dose Efficace è una 0 2 4 6 8 10
Interventional
Livello Alto Radiology
Indicazioni IAEA
(Agenzia CT
Internazionale per
L’Energia Atomica)
Radiography
Rischio Deterministico: Effetti sulla cute del paziente
Effect Threshold (Gy)
Early transient erythema 2 Dose
Main Erythema 6 accumulata
Temporary hair loss 3
nella stessa
Permanent hair loss 7
Dry desquamation 14
area della cute
Moist desquamation 18
Secondary ulceration 24
Late erythema 15
Ischemic dermal necrosis 18
Dermal atrophy (1st phase) 10
Dermal atrophy (2nd phase) 10
Induration (Invasive Fibrosis) 10 Valore soglia
Telangiectasia 10
Late dermal necrosis >12?
Skin cancer not known
Rischio Deterministico in P.R.I.
Cardiologiche *****
Neuroradiologiche ****
Vascolari ****
NOTA: le procedure chirurgiche in genere comportano solo Effetti di
tipo stocastico
Metodi di registrazione della dose al paziente in P.R.I.
Parametri Dosimetrici in P.R.I.
d2=2
Esempio:
Visualizzazione
Misura Dose a
monitor su
Portatile
Ziehm
Il dato è registrato
anche all’interno del
file DICOM
dell’immagine
Calcolo di DAP
Esempio:
Report Dose
Apparecchio
OEC 9800
Cardiac
Dose Cumulativa
Visualizzazione su
monitor in sala e
monitor consolle
3.0
Dose cumulativa (Gy)
2.5
1.0
0.5
0.0
0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250
2
DAP(Gy*cm )
Metodi di valutazione
della dose al paziente in P.R.I.
•Misure di Rateo di Dose in Ingresso (mGy/min)
Intensificatore durante i Controlli di Qualità in Fluoroscopia
•Strumentazione necessaria:
Plexiglas (20cm paziente normotipo)
+
camera a ionizzazione a contatto con il plexiglas
Lettino
per misura della radiazione retrodiffusa
•Set-up della misura:
Il plexiglas viene posizionato sul lettino, il tubo
radiogeno al disotto del lettino alla distanza
utilizzata in clinica. La camera a ionizzazione viene
posizionata in ingresso al plexiglas (in posizione
Ingresso Cute)
Tubo
radiogeno D.Lgs 187/00:
Massimo Dose Rate per PMMA 25cm <100mGy/min
Fattori Fisici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I
cm kV mA mGy/min
25 104 7.4 31.55
20 84 8.5 18.64
15 70 8.9 11.36
10 61 5.5 4.74
35
30
25
mGy/min
20
15
10
0
0 5 10 15 20 25 30
cmPMMA (fantoccio)
Fattori Fisici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I
Principali fattori
CAMBIARE
DALLA AUMENTA LA
MODALITA’
QUALITA’
DOSE PER
BASSA A IMMAGINE DI
QUALITA’ ALTA UN FATTORE
DELL’IMMAGINE DA 2 A 10
(per SCOPIA,
CINE e DSA -
Digital
Subtraction
Angiography)
Fattori che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I
Aumentare
Può aumentare la
l’ingrandimento:
dose al paziente
scegliere uno fino ad un fattore 3
zoom più
piccolo
Fattori che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I
PARAMETRI IMPORTANTI:
• DISTANZA PAZIENTE-RIVELATORE
DISTANZA PAZIENTE-RIVELATORE
Mantendo inalterate tutte le atre condizioni, allontanare o avvicinare il
RIVELATORE d’immagine può influenzare in modo significativo il dose rate in
cute
4 units of
intensity
Image
Receptor
2 units of
intensity
Image Image
Receptor Receptor
Regola 2:
mantenere rivelatore il più vicino possibile al paziente
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I
DISTANZA PAZIENTE-RIVELATORE
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I
Images
X
rays
15 images in 1
second
Fluoroscopia Pulsata
Images
X rays
Average 7.5
images in 1
second
Fluoroscopia Pulsata
Può accadere che diminuendo il numero di immagini al secondo la dose non
cambi o addirittura aumenti!
Images
X rays
15 images in 1 second
X rays
15 images in 1 second
numero di impulsi:
Collimazione
15 cm
20 cm
25 cm 30 cm
ESD = 1 unit ESD = 2-3 units ESD = 4-6 units ESD = 8-12 units
Example: 2 Gy Example: 4-6 Gy Example: 8-12 Gy Example: 16-24 Gy
Fattori che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I
Angolazione del Fascio Radiogeno
I tessuti più spessi assorbono più radiazione, quindi occorre molta
più radiazione per pentrare il paziente quando il fascio radiogeno è
molto angolato e intercetta uno spessore più elevato
Il Rischio per la cute è maggiore con angolazioni accentuate!
100 cm
40 cm
Dose rate:
~250 mGyt/min
Dose rate:
20 – 40 mGyt/min
100 cm
80 cm 50 cm
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I
Regola 8: Cambiare direzione al fascio radiante
distribuisce la dose in cute e riduce il rischio in una
singola zona!
Questo è molto
importante in
particolare nelle
Coronarografie
angioplastiche
effettuate per
occlusioni croniche
totali.
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I
Regola 9: Cambiare direzione al fascio radiante in
piccoli incrementi può portare a creare delle zone di
sovrapposizione del fascio stesso in cute (zona
rossa): per ridurre questo effetto è utile collimare il più
possibile!
Posizionamento all’Isocentro
Posizionare il paziente
all’isocentro comporta
una riduzione della
distanza tra il paziente e
il tubo radiogeno,
aumentando la dose in
cute:
in queste condizioni
posizionare il rivelatore
sempre il più vicino
possibile al paziente!
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I
problema:
braccio
intercettato
dal fascio!
1. L’output aumenta
perchè il braccio è
intercettato.
2. Il braccio riceve una
dose elevata perchè è
molto vicino al fascio.
Regole pratiche per ridurre la dose nelle P.R.I.
8 10
6 8
6
4
4
2
2
0 0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250
2 2
DAP (Gy*cm ) DAP(Gy*cm )