Fisica Contemporanea, 1998, volume 39, numero 5, pagine 377 ± 391

La storia del melo di Newton

(Essendo un'indagine sulla storia di Newton e la mela e sulla storia del melo di Newton e sulla sua
propagazione dai tempi di Newton ai giorni nostri)

RG K EESING

Questo articolo contiene una breve introduzione ai primi anni di vita di Newton per
contestualizzare gli eventi successivi in questa narrazione. È seguito da un riassunto dei
resoconti della famosa storia di Newton sulla sua scoperta della gravitazione universale,
causata dalla caduta di una mela nell'anno 1665/6. Prova dell'amicizia di Newton con
una prospera famiglia dello Yorkshire che piantò un pergolato di meli a viene presentato i
primi anni del Settecento per celebrare la sua scoperta. È inclusa una notevole quantità di
materiale pittorico e documentario nuovo e inedito relativo a un particolare melo che
cresceva nel giardino di Woolsthorpe Manor (città natale di Newton) e che fu abbattuto da
una tempesta prima del 1816. Vengono poi presentate le prove che descrivono come
questo albero fu scelto per essere il fulcro del racconto di Newton. Vengono poi discussi i
dettagli della propagazione del melo che cresceva nel giardino di Woolsthorpe nella prima
parte del secolo scorso e vengono presentati i risultati di uno studio dendrocronologico di
due di questi alberi. Si fa poi notare che esistono prove considerevoli che dimostrano che
il melo che attualmente cresce a Woolsthorpe e noto come "melo di Newton" è in realtà lo
stesso esemplare identificato a metà del diciottesimo secolo e che ora può essere avere
350 anni. In conclusione, i primi risultati di uno studio di datazione al radiocarbonio
condotto presso l'Università di Oxford su campioni prelevati dall'albero di Woolsthorpe
supportano la tesi che l'albero attuale è lo stesso di quello identificato come il melo di
Newton più di 200 anni fa. anni fa. Molto recentemente sono state utilizzate tecniche di
impronta genetica nel tentativo di identificare da quali fonti provengono i vari "meli di
Newton" piantati in tutto il mondo. Il risultato provvisorio di questo lavoro suggerisce che
esistono due varietà separate di melo che sono state accettate come "l'albero". Si può
concludere che almeno alcuni degli attuali meli di Newton non hanno alcun collegamento
con l'albero originale di Woolsthorpe Manor.

introduzione sentito per la prima volta ho pensato che fosse solo un

Chi non conosce il nome di Newton è imperituro legato ad un . . .
mela? La storia è stata spesso ripetuta e spesso respinta. Coloro
che ne sono affezionati, tuttavia, apprenderanno con
soddisfazione che il professor Rigaud [professore savilliano di
astronomia all'Università di Oxford, 1827 ± 1839] ritiene che
provenga da un'autorità indiscutibile: e, inoltre. . . il melo (ora
trasformato in sedia) è conservato a Woolsthorpe a testimoniarlo
ancora oggi. ( The Edinburgh Review , 1843: 419).
La storia di Newton che osserva la caduta di una mela e
"scopre la legge di gravità" è stata raccontata a innumerevoli
persone
Indirizzo dell'autore : Dipartimento di Fisica, Università di York, Heslington,
York YO10 5DD, Regno Unito; e-mail: rgk1@york.ac.uk.
generazioni e ora ha lo status di leggenda. Quando l'ho
98 $ 12,00
0010-7514 /
378 RG Keesing
aneddoto divertente. Fu durante una visita a Woolsthorpe
Manor, nel Lincolnshire, città natale di Newton, nel 1976 che
rimasi sorpreso di apprendere che dietro la storia c'era molto
più di quanto avessi immaginato. Ancora più sorprendente
era l'affermazione secondo cui nel giardino cresceva ancora
un taglio innestato del melo originale. Ricordo di aver
guardato il piccolo albero vicino alla porta principale della
casa padronale con stupore e incredulità e di chiedermi su
quali prove fosse basata questa affermazione.
Nel corso degli anni ho portato alla luce una notevole
quantità di prove documentali riguardanti la storia della storia
e l'albero in particolare, che è stato piuttosto faticoso
reperire. Tuttavia si sono verificati due casi del tutto
inaspettati, uno dei quali ha portato alla luce una grande
quantità di materiale senza il quale questa indagine non
sarebbe andata avanti
Dal 1998 Taylor & Francis Ltd
sono nati morti. Ciò avvenne durante una visita al defunto
maggiore HB Turnor nella primavera del 1977, l'ultimo
proprietario privato di Woolsthorpe Manor. Risultò che la
famiglia Turnor possedeva Woolsthorpe dai tempi di Newton
e possedeva documenti della casa fin dalla prima parte del
diciottesimo secolo. Tra questi c'era un disegno del "melo"
realizzato 150 anni prima. Dopo tutti gli anni di ricerca,
questa rimane la prova più importante dell'esistenza di un
albero distinto e identificabile da cui Newton osservò la
caduta della mela. Il secondo avvenne durante una visita a
Woolsthorpe Manor nel settembre 1977 per fotografare la
casa dal sito dell'albero originale. Stavo camminando
all'indietro componendo la scena del disegno di Turnor
attraverso il mirino di una macchina fotografica quando mi
ritrovai disteso sulla schiena. Riprendendomi in piedi mi
guardai intorno e rimasi stupito nel constatare che ero
caduto su quello che sembrava essere l'albero illustrato nel
suo disegno. Anche adesso il ricordo dell'evento è
disorientante perché ricordo la confusione di non sapere se
ero nell'anno 1820 o nel 1977. La sorpresa era accresciuta
dal fatto che in una visita precedente il direttore della
proprietà non aveva menzionato l'esistenza di questo antico
albero che alcuni ritenevano una rigenerazione del melo
originale di Newton.
La sequenza in cui presenterò i fatti di questa indagine è
tutt'altro che l'ordine in cui sono emersi. Innanzitutto
verranno discussi i resoconti delle varie versioni della storia
al fine di stabilire il contesto storico. Va notato che parte di
questo materiale è apparso in un articolo di McKie e de
Beer[1], tuttavia è necessario riportarlo qui per riferimento e
completezza.
Una breve nota sui primi anni di vita di Sir Isaac Newton
Poiché molti degli eventi che circondano questa indagine
hanno avuto luogo dentro e intorno alla casa di Newton e
non tutti avranno familiarità con il contesto dei primi anni di
vita di Newton, ritengo sia opportuno introdurre un breve
schizzo biografico dell'uomo per inserire la seguente
narrazione in contesto. Isaac Newton nacque a Woolsthorpe
Manor vicino a Colster, a circa sette miglia a sud di
Grantham, nel Lincolnshire, il giorno di Natale del 1642. I
suoi genitori si erano sposati nell'aprile precedente, tuttavia
suo padre morì improvvisamente a settembre, circa tre mesi
prima che suo figlio ed erede nascesse. nato. La madre di
Newton, Hannah, era la figlia di un sacerdote locale, James
Ayscough, e anche suo fratello William era un sacerdote
locale. Successivamente, lo zio di Newton, William, fu
nominato suo tutore fino al momento in cui non avesse
raggiunto la maggiore età e avrebbe potuto gestire la sua
proprietà. E così fu che, a causa delle circostanze della sua
nascita, Newton possedette Woolsthorpe Manor, per tutta la
sua vita. Se il trauma della sua nascita orfana non fosse
sufficiente, sua madre si risposò prima che Isaac avesse tre
anni. Fu lasciato a Woolsthorpe alle cure di sua nonna
mentre era suo
Fu nell'estate del 1665 che l'Università rimandò i suoi
compagni nelle varie case perché la peste si avvicinava alla
città. L'università aprì per alcuni mesi tra marzo e giugno
mia madre andò a vivere con il reverendo Barnabus Smith a
North Witham, a circa un miglio di distanza. Smith aveva 63
anni e mezzi considerevoli. Così il giovane Newton fu
allevato senza nessuno dei genitori fino all'età di circa 11
anni quando sua madre tornò alla fattoria dopo la morte del
suo secondo marito. A questo punto aveva con sé altri tre
figli, due femmine e un maschio.
Newton imparò a leggere e scrivere in due "scuole per
donne" della zona e all'età di 11 anni andò alla King's School
di Grantham dove alloggiava presso il farmacista locale, un
certo signor Clark, durante la settimana, tornando a casa nei
fine settimana. Per i primi tre anni alla King's School, Newton
era normalmente l'ultimo della classe. Sembrava che fosse
abile dal punto di vista accademico, ma i suoi interessi erano
altrove. A lui, ad esempio, piaceva realizzare dispositivi
meccanici, meridiane, orologi ad acqua e simili e potrebbe
aver trovato noioso il normale lavoro scolastico. Un incidente
molto registrato avrebbe cambiato tutto questo. Si trattava di
una lite che Newton ebbe con Richard Storer, il figliastro del
farmacista Clark. C'era stato qualche disaccordo tra loro e
Storer aveva dato un calcio a Newton nello stomaco. Di
conseguenza Newton lo sfidò a combattere. Dopo la scuola
iniziarono a risolvere le loro divergenze e Newton, il ragazzo
più piccolo, diede a Storer un tale pestaggio che questi
implorò pietà, ma Newton, non ancora soddisfatto, trascinò il
povero ragazzo contro un muro e ci strofinò il naso contro.
La controversia in fase di risoluzione sembrava aver deciso
di superare Storer in classe e così facendo ha superato il
resto della scuola. Ben presto divenne chiaro al suo maestro
di scuola che tra loro c'era un giovane più capace della
media. Tuttavia, all'età di 16 anni, la madre di Newton decise
che ne aveva abbastanza dell'istruzione e che avrebbe
dovuto iniziare a imparare a prendersi cura della sua fattoria.
Questo fu un errore disastroso, perché non solo Isaac era
incapace di gestire una fattoria, ma sembra che fosse
risentito per l'interruzione della sua istruzione, e il suo
comportamento si oppose a tal punto a sua madre che dopo
un anno lei rinunciò alla lotta impari e lo riportò a scuola. ,
dove avrebbe dovuto prepararsi per l'università "perché non
era capace di nient'altro"!
Newton entrò all'Università di Cambridge come studente
del Trinity College il 5 luglio 1661. Aveva 18 anni. Forse a
causa del risentimento di sua madre, lei gli forniva solo un
reddito di £ 10 all'anno e così fu costretto a lavorare come
servitore del college per pagare le sue tasse. Nel suo terzo
anno fu sollevato da questo dovere ricevendo un Trinity.
borsa di studio e successivamente si laureò nel gennaio
1665.
Qualunque fossero le intenzioni della sua famiglia, e si
pensa che Newton dovesse studiare teologia o diritto, in
realtà andò a seguire le lezioni di Isaac Barrow (il primo
professore di matematica lucasiano) sull'ottica e padroneggiò
il nuovo argomento della geometria delle coordinate, tra le
altre cose. Nel corso dei successivi quattro anni Newton
divenne junior e poi senior fellow del suo college e nel 1669
professore lucasiano di matematica. Adesso aveva 26 anni e
da diversi anni era "nel pieno della sua età per le invenzioni".
Storia del melo di Newton 379
1666, ma per il resto Newton rimase assente fino all'aprile
1667. Fu in questo periodo che Newton diede il resoconto
spesso citato delle sue scoperte:
 All'inizio del 1665 trovai il Metodo per approssimare le serie e la 1697 ± 1726. Nello stesso anno fu pubblicato un secondo
Regola per ridurre ogni dignità di qualunque binomio in tale serie. resoconto proveniente dal Cambridge Natural il filosofo
Lo stesso anno, a maggio, trovai il metodo delle Tangenti di Robert Greene [5], e afferma (nella traduzione dal latino):
Gregory e Slusius, e a novembre imparai il metodo diretto delle
¯uzioni e l'anno successivo a gennaio ebbi la Teoria dei Colori e Questo è stato scritto da me quando riflettevo che la teoria della
nel maggio successivo ebbi accesso al metodo inverso delle gravità di Newton è l'inizio di tutto. . . questa celebre teoria trae
¯uzioni. E nello stesso anno cominciò a pensare alla gravità che origine, come tutta la nostra conoscenza, si dice, dalla mela.
si estendeva all'orbita della Luna e. . . Ho dedotto che le forze che Questo l'ho sentito dall'uomo più colto e intelligente. . .
tengono i Pianeti nelle loro orbite devono essere reciproche come scudiero Martin Folkes. . .
i quadrati delle loro distanze dai centri attorno ai quali ruotano. . .
Tutto questo avvenne nei due anni di peste del 1665 ± 6. Perché
Un ulteriore resoconto appare nella raccolta di John
a quei tempi ero nel pieno della mia età per le invenzioni e mi
Conduitt per una biografia di Sir Isaac Newton [6]. Conduitt
interessavo alla matematica e alla filosofia più che in qualsiasi
sposò la nipote di Newton e fu anche suo assistente alla
momento successivo [2].
Zecca, diventando maestro alla morte di Newton nel 1726. Il
racconto recita:
Sebbene questo resoconto provenga dalla sua vecchiaia,
Newton descrisse, in una lettera a Halley il 14 luglio 1686 [3]
. . . e nell'anno 1665, quando si ritirò nella sua tenuta a causa
come aveva dimostrato, circa 20 anni prima, che la forza di della peste, pensò per la prima volta al suo sistema di gravità, nel
gravità deve cadere come l'inverso del quadrato della quale si imbatté osservando la caduta di una mela da un albero.
distanza. Ciò proveniva da una considerazione delle leggi di
Keplero sul moto planetario. Poiché conosceva già la
Il resoconto effettivo di mano di Conduitt appare nella
relazione tra forza centrifuga e distanza, era semplice
Figura 1. In una versione estesa [7] Conduitt afferma:
calcolare il periodo orbitale della Luna conoscendo la sua
distanza dalla Terra e l'accelerazione gravitazionale
terrestre. Nell'anno 1666 si ritirò nuovamente da Cambridge. . . a sua
madre nel Lincolnshire e mentre rifletteva in un giardino gli venne
Non è questo il luogo per descrivere i molti eventi epocali
in mente che la forza di gravità (che porta una mela da un albero
della vita accademica di Newton, tuttavia essi culminarono
a terra) non è limitata ad una certa distanza dalla terra, ma che
nella sua grande opera Philosophiae Naturalis Principia
questa forza deve estendersi molto più lontano di quanto
Mathe matica pubblicata a Londra nel luglio 1686/7.
normalmente si pensasse. Perché non così in alto come la Luna
Questo trattato che sistematizza la meccanica dell'universo pensava tra sé e sé e che, se così fosse, ciò avrebbe dovuto
è senza dubbio il la più grande opera di genio scientifico che
influenzare il suo movimento e forse trattenerla nella sua orbita,
il mondo abbia mai visto. Newton lasciò Cambridge nel 1697
dopo di che cadde a calcolare quale sarebbe stato l'effetto di
per diventare Maestro della Zecca. Fu eletto presidente della
quella supposizione ma essendo assente dai suoi libri e
Royal Society nel 1703 e nominato cavaliere dalla regina
prendendo La stima comune in uso tra geografi e marinai prima
Anna nel 1705. Morì nel 1726, ricevette un "funerale di stato"
che Norwood misurasse la Terra, secondo cui 60 miglia inglesi
e il suo corpo fu sepolto nell'Abbazia di Westminster.
erano contenute in un grado di latitudine sulla superficie della
Dopo questa digressione desidero ora tornare alla
terra, il suo calcolo non concordava con la sua teoria e lo portava
questione centrale.
a considerare l'idea che insieme alla forza di gravità potrebbe
esserci una miscela di quella forza che avrebbe la Luna se fosse
trascinata in un vortice. . .
Resoconti della storia che Newton raccontò della sua
scoperta della legge di gravitazione universale
Ancora un'altra versione fu fornita da William Stukeley che
Il primo resoconto ad apparire in stampa fu pubblicato nel visitò Sir Isaac Newton il 15 aprile 1725/6 , come riporta il
1727, anno della morte di Newton, da Voltaire [4], in cui si suo diario:
afferma:
Ap.15. Ho cenato con lui da solo nel suo alloggio, agli Orbels
Isaak Newton mentre camminava nel suo giardino ebbe il primo Buildings Kensington: la sua colazione è a base di scorza
pensiero sul suo sistema di gravitazione, vedendo una mela d'arancia bollita in acqua. . .
cadere da un albero
Questo resoconto sembra essere stato trasmesso dalla Sebbene il resoconto dell'incidente della mela non
nipote di Newton, Catherine Barton, che per molti anni fu sua compaia nel diario di Stukeley, è raccontato nel suo
compagna e governante mentre viveva a Londra negli anni
380 RG Keesing

Dawson William, amm. penne. (15 anni) a Cristo il 28 gennaio 1691 ±

2. S(on) di Cristoforo (1663) ...BA 1695 ± 6 ... Un abile
matematico e studioso classico. Un amico di Isaac Newton.
Morì il 25 giugno 1762.

È probabile che William Dawson sia stato allievo di Isaac

Newton negli ultimi anni della sua residenza a Cambridge.

Il maggiore Dawson a LancliŒe Hall, che aveva appositamente un pergolato
Figura 1. Un resoconto della scoperta della gravitazione
universale da parte di Newton nelle mani di John Conduitt.
Conduitt era l'assistente di Newton alla Royal Mint e sposò
sua nipote Catherine Barton. (Dai manoscritti di
Portsmouth, Kings College di Cambridge. Riprodotto per
gentile concessione del Maestro e dei membri del King's
College di Cambridge.)
biografia di Newton rimasta manoscritta fino agli anni '30 [8].
... Dopo cena, essendo il tempo caldo, siamo andati in giardino e
abbiamo bevuto il tè, all'ombra di alcuni meli, solo io e lui. Tra altri
discorsi mi raccontò che si trovava proprio nella stessa situazione
in cui gli era venuta formalmente in mente la nozione di gravità. È
stato causato dalla caduta di una mela, mentre sedeva in uno
stato d'animo contemplativo.
Un ulteriore riferimento alla storia recentemente emerso
viene dall'amicizia di Newton con William Dawson. Per
quanto ne so, nessuno dei suoi biografi fa riferimento a
questa amicizia o menziona il fatto che Newton
occasionalmente soggiornava con i Damson a LancliŒe Hall
nel North Yorkshire. La voce di William Dawson in Alumni
Cantabriegensis (1922: 22) afferma:
del suo guardare una mela cadere mentre era seduto da solo nel
errore considerevole. A quel tempo, sembra non essere a
conoscenza del fatto che questo errore risiedeva in una
sottostima della distanza Terra ± Luna e di conseguenza
concluse che i vortici potevano svolgere un ruolo nel
controllo del movimento della Luna. Ciò potrebbe allora
spiegare perché Newton abbandonò l'argomento per così
tanto tempo prima di riprenderlo nei Principia . Va notato che
un valore accurato della distanza Terra ± Luna era noto da
quando Richard Norwood esaminò la strada Londra ± York
tra il 1633 e il 1635 e determinò che il numero di miglia per
grado era 69,5. Questo risultato fu pubblicato in A Sea-Mans
Inoltre, a The Craven e alla North-West Yorkshire High
terre , di H. Speight, Londra (1892: 113 ± 114) si afferma
Quello:
William Dawson era un uomo di alta cultura classica e lo era
una delle poche persone vissute all'epoca in grado di comprendere
Principia Philosophae di Isaac Newton .
Il discorso continua:
Si dice che il grande filosofo fosse un visitatore occasionale di
costruito per lui nel giardino, dove si dice che abbia
trascorsi molte ore in meditazione solitaria. . . Prima di
risistemazione dei giardini e degli annessi vi è stata una
colonia e un piccolo frutteto sul lato nord della casa,
dove ora c'è l'orto e ancora due vecchie mele
rimanere. È qui che sorgeva il pergolato di Newton, e i due
si ritiene che gli alberi da frutto siano nati da un vecchio albero
piantato dal Maggiore per commemorare i grandi del filosofo
scoperta della legge di gravitazione, dalla famosa storia
giardino di casa sua a Woolsthorpe, nel Lincolnshire.
Viene dato più peso all'amicizia di Newton con William
Dawson quando ci si rende conto che suo nipote, il Rev.
Benjamin Smith, fu rettore di Linton a Wharfdale dal 1733 al
1776. Se Dawson avesse o meno il resoconto della mela di
Newton, sono stato non potendo stabilirlo, piantò però un
pergolato di meli per celebrare il racconto nei primi anni del
Settecento.
E fu così che Newton raccontò l'accaduto a molte
persone. Non ci sono dubbi che fu attraverso la caduta di
una mela che Newton iniziò le sue speculazioni sul
comportamento della gravità e che ciò avvenne durante la
peste degli anni 1665 ± 6. Vorrei sottolineare il resoconto di
John Conduitt e in particolare l'ultima frase:
i suoi calcoli non concordavano con la sua teoria e lo portarono a
considerare che insieme alla forza di gravità potrebbe esserci una
miscela della forza che avrebbe la luna se fosse trascinata in un
vortice. . .
Qui il "vortice" si riferisce alla teoria di Cartesio che
tentava di spiegare il movimento planetario in termini di
vortici nell'etere. Quando Newton stimò per la prima volta il
periodo orbitale della Luna, scoprì che i suoi calcoli erano
corretti
Storia del melo di Newton 381
Practice (Londra, 1637).
La proprietà di Woolsthorpe Manor (città natale di
Newton) Il fatto che esistano prove documentali relative ad
un particolare melo associato alla scoperta della gravitazione
universale da parte di Newton è in larga misura dovuto alla
continuità di proprietà di Woolsthorpe Manor da parte dei
Turnor di Stoke Rochford da dai tempi di Newton ai giorni
nostri. Dopo la morte di Isaac Newton nel 1726 la fattoria
passò al suo erede, John Newton. Nel 1732 John Newton lo
vendette a Thomas Alcock che poi lo cedette a Edmund
Turnor nel 1733. La proprietà di Woolsthorpe Manor rimase
nella famiglia Turnor per 210 anni attraverso la seguente
linea:
Edmund Turnor (1688 ± 1769): acquistato nel 1733, all'età di 45
anni Edmund Turnor (1715 ± 1805): succeduto nel 1769, all'età
di 54 anni Edmund Turnor FRS (1754 ± 1829): succeduto nel
1805, all'età di 51 anni Christopher Turnor (1809 ± 1886) :
succeduto nel 1829, all'età di 20 anni Christopher Turnor (1873 ±
1940): succeduto nel 1886, all'età di 13 anni Herbert Turnor
(1886 ± 1980): succeduto nel 1940, all'età di 54 anni.
Woolsthorpe Manor è ora di proprietà per sempre del
National Trust. I Turnor erano una ricca famiglia del
Lincolnshire che acquistò la fattoria per aumentare la propria
proprietà di terra; non hanno mai vissuto nella casa, ma
l'hanno affittata alla famiglia Woollerton che vi ha vissuto
durante la maggior parte del periodo di proprietà dei Turnor.
C'è stata quindi continuità di proprietà e occupazione da soli
sei anni dopo la morte di Newton fino ai giorni nostri. Ho
incontrato per la prima volta il maggiore Herbert Turnor nel
marzo 1977 e con lui ho avuto una lunga corrispondenza, ed
è da lui che provengono elementi importanti di questo
racconto. Inoltre ho avuto la fortuna di poter discutere la
storia del coinvolgimento della famiglia Woollerton con
l'ultima persona nata lì, la signora Marion Woollerton, che mi
è stata di notevole aiuto.
Lo specifico melo a Woolsthorpe Manor La prima
menzione di uno specifico melo associato al resoconto di
Newton delle sue speculazioni sulla natura
della gravitazione universale appare nel libro Collections for
the History of the Town and Soak of Grantham , di Edmund
Turnor FRS (1754 ± 1829) pubblicato nel 1806. Una nota a
piè di pagina a pagina 160 afferma che:
Il melo ora è rimasto e viene mostrato agli estranei.
Questo è 80 anni dopo la morte di Newton. Il tono della
dichiarazione è puramente fattuale e si conclude che
Edmund Turnor accettò l'albero come quello da cui cadde la
famosa mela, poiché cresceva in quella che era una delle
fattorie di famiglia da molto tempo prima della sua nascita.
Questa visione è supportata dal resoconto dell'albero che
accompagna un piccolo tronco in possesso della Royal
Astronomical Society di Londra, di un certo signor Walker,
datato 12 gennaio 1912:
Il piccolo tronco di legno che sto inviando al Segretario della
Royal Astronomical Society, è un pezzo di un melo a
Woolsthorpe, la casa di Sir Isaac Newton. . . La storia di questo
pezzo di legno, e il modo in cui sono arrivato ad averlo, è la
seguente: mio padre Richard Walker, è nato a Bradmore,
Nottinghamshire, nella Manor Farm lì nel 1807. Andò a scuola,
quando aveva 10 o 12 anni, al pastore di Stoke, Lincolnshire, di
nome Pearson. [Nota dell'autore: si è scoperto che Pearson non
era il sacerdote ma il suo curato, come mostra la visita del
vescovo presso l'Ufficio dei registri della contea di Lincoln]. Mio
padre mi raccontò che una notte, mentre era a scuola, ci fu una
forte tempesta di vento e che al mattino giunse la notizia che il
melo di Sir Isaac Newton era caduto a Woolsthorpe. Il maestro di
scuola, il signor Pearson e molti dei ragazzi partirono subito per
Woolsthorpe, dove si trovava la casa di Sir Isaac Newton, e che
non è lontano da Stoke, e proprio sul lato del Lincolnshire del
castello di Belvoir. Quando arrivarono lì videro il vecchio melo
steso a terra. Era stato puntellato tutt'intorno per molti anni ed era
stato fatto ogni sforzo per preservarlo. Mio padre disse che
giaceva lì, spinto dalla forza del vento sui suoi sostegni. Disse che
non sapeva con quale autorità agisse il signor Pearson, ma che si
era procurato una sega da qualche parte e aveva segato un buon
numero di tronchi di legno dai rami. Mio padre ha preso uno di
questi pezzi, che ha sempre considerato una reliquia molto
interessante. Vari amici e altre persone cercarono spesso di
indurre mio padre a separarsene, ma lui rifiutò sempre perché lo
stimava moltissimo.
Mio padre spesso mi mostrava il pezzo di legno, ripetendo le
circostanze in cui lo aveva ottenuto. Non può esserci il minimo
dubbio che ne sia venuto in possesso nel modo che ho detto.
Dalla descrizione dell'albero che venne sostenuto per
molti anni, e da tutti gli sforzi fatti per preservarlo, si deve
concludere che la tradizione dell'albero era molto ben
consolidata nell'ultima parte del diciottesimo secolo.
382 RG Keesing

Ulteriori prove dell'esistenza del melo provengono da Sir

David Brewster FRS (1781 ± 1868), il primo biografo di Sir
Isaac Newton. Nella sua biografia, The Life of Sir Isaac
Newton (Londra, 1831), una nota a piè di pagina a pagina
344 afferma:

L'aneddoto della mela che cade non è menzionato né dal dottor

Stukeley né dal signor Conduitt e, poiché non sono riuscito a
trovare alcuna autorità al riguardo, non mi sono sentito libero di
usarlo.

Nella seconda e molto estesa biografia di Brewster,

Memoirs of Sir Isaac Newton , Edimburgo 1855, egli ebbe il
tempo di consultare i Portsmouth Papers e dichiarò in una
seconda nota a piè di pagina a pagina 27 che:

Né Pemberton né Whiston, che ricevettero da Newton la storia

delle sue prime idee sulla gravità, registrano la storia della mela
che cade. Tuttavia fu menzionato a Voltaire da Catherine
Barton, nipote di Newton, e a Mr Green da Martin Folks, il
presidente della Royal Society. Abbiamo visto il melo nel 1814 e
abbiamo portato via un pezzo di una delle sue radici. L'albero
era così decaduto che fu abbattuto nel 1820 e il legno
conservato con cura dal signor Turnor di Stoke Rochford.

Mentre era di nuovo lì nel 1830, Brewster disegnò una

mappa del giardino di Woolsthorpe Manor sulla quale
segnò la posizione dell'albero. Ciò è venuto alla luce
quando una piccola scatola di cartone è stata esaminata
presso la Royal Society di Londra. Conteneva alcuni pezzi
del melo raccolti da Brewster e una copia della mappa di
Brewster realizzata dal professor JD Forbes (1809 ± 1868,
professore di filosofia naturale all'Università di Edimburgo).
Tuttavia, al momento dell'esame, la scatola era vuota, ad
eccezione del seguente memorandum (®figura 2) scritto dal
professor George Forbes FRS, figlio di JD Forbes. È senza
data, non firmato e scritto su carta nota dell'Ateneo. Il
contenuto della nota è il seguente:

Nell'aprile di quest'anno ho offerto alla Royal Society due

reliquie. Uno era un pezzo dei resti dell'albero, ben noto come il
melo di Newton perché c'era motivo di credere che Newton,
mentre era seduto nel giardinetto di casa sua, avesse visto
cadere una mela, e che questo lo mise in moto nei tanti problemi
addormentato nella sua mente, per scoprire se la "gravitazione
terrestre" che dà peso alle cose sulla superficie terrestre è la
stessa forza che dà movimento al sistema solare. La seconda
reliquia (di identificazione e autenticità) era un foglio di carta che
spiegava come era arrivato nelle sue mani. Ha raccontato come
era l'albero da vecchio
l'età fu sostenuta per molti anni da mani amorevoli finché non fu
abbattuta da una tempesta nel 1820. L'albero fu rimosso e con
esso fu costruita una sedia. Mio padre ha dato il nome di questo
noto vicino. Nel 1830 Sir David Brewster visitò la casa natale di
Newton, osservò il piccolo giardino e il luogo

Figura 2. Il resoconto di George Forbes della visita di

Brewster a Woolsthorpe Manor nel 1830 durante la quale
prese campioni della radice del melo di Newton e disegnò
una mappa del sito in cui cresceva. (Riprodotto con il
permesso della Royal Society, Londra.)

dove Newton sedeva davanti all'unico melo del giardino. La
dichiarazione olografica di mio padre prosegue dicendo che Sir
David tagliò questo pezzo dei resti e glielo presentò (JDF) poco
dopo. Le date sono riportate nell'angolo del documento scritto da
mio padre, c'è uno schizzo (copiato da quello di Sir David
Brewster) o pianta della casa e del giardinetto, con il punto della
radice del melo segnato da un cerchio.
La mappa che un tempo era nella scatola ora è
scomparsa; tuttavia George Forbes afferma in una nota a
pagina 52 del suo libro, History of Astronomy , (Londra,
1921):
Lo scrittore ereditò da suo padre (il professor JD Forbes) una
piccola scatola contenente un pezzo di legno e un foglietto di
carta, che gli era stata regalata da Sir David Brewster. Su questo
foglio Sir David aveva scritto queste parole: "Se c'è qualche verità
nella storia secondo cui Newton fu portato alla teoria della
gravitazione dalla caduta di una mela, questo pezzo di legno è
probabilmente un pezzo dell'albero da cui Newton vide la mela
cade. Quando ero in pellegrinaggio alla casa natale di Newton,
l'ho tagliato da un antico melo che cresceva nel giardino.
Pertanto, anche se il melo venne abbattuto da una
tempesta tra il 1817 e il 1820, parti dell'albero erano ancora
lì nel 1830, quando Brewster tagliò pezzi dalla sua radice. Al
Figura 3. Il melo di Newton nel giardino di Woolsthorpe Manor, disegnato dal Rev. Charles Turnor nel 1820. La sporgenza "a
forma di ventaglio" rappresenta il tronco spezzato dell'albero che può essere visto nella figura 4. (Collezione privata.)
384 RG Keesing
La prima immagine del melo mai rinvenuta alla luce risale
al 1816 ed è riprodotta come ®figura 4. Mostra il melo da
Storia del melo di Newton 383
momento
tempo non conosco né il luogo in cui si trovi la mappa
realizzata da Brewster né la copia disegnata da JD Forbes,
tuttavia ora sappiamo cosa ha scritto Brewster sulla mappa.
Ho cercato diligentemente queste mappe! (Vedi nota 1,
Appendice).
Un'ulteriore testimonianza del melo è venuta
recentemente alla luce attraverso l'acquisto di una piccola
scatola circolare in lignum vitae da parte del Museo della
Reale Zecca. La scatola contiene un busto in cera di Newton
e un disegno di Woolsthorpe Manor insieme a un'iscrizione
scritta a mano che contiene i fatti della vita di Newton e la
sua scoperta della gravitazione universale attraverso la
caduta di una mela. È datato 1835 ma ripete
sostanzialmente quanto già affermato.
L'evidenza pittorica del melo
Un disegno del melo e della sua posizione rispetto alla casa
padronale datato 1820 è stato realizzato dal Rev. Charles
Turnor (1763 ± 1853), Edmund (1754 ± 1829) fratello di
Turnor. La didascalia del disegno recita:
Woolsthorpe Manor House 1820 CJ Turnor Il famoso melo
che è riprodotta nella figura 3.
una posizione rivolta in una direzione parallela alla casa
padronale. L'iscrizione ad esso allegata recita:
 Una copia fatta da un disegno fatto nell'anno 1816 di un melo
decaduto situato in un frutteto adiacente alla casa padronale di
Woolsthorpe, una frazione di Colsterworth, una volta proprietà dei
Newton, ma ora in possesso di Edmund Turnor Esq ed è
dovrebbe essere lo stesso albero da cui Sir Isaac Newton vide la
caduta di una mela che suggerì alla mente di quel grande uomo
la dottrina della gravità.
Dalla figura 3 si può vedere che la strana sporgenza "a
ventaglio" che appare nella parte posteriore del ramo
verticale nel disegno di Charles Turnor è in realtà il tronco
spezzato dell'albero che giace a terra. Da questi due disegni
risulta chiaro che l'albero era già abbattuto
prima del 1820 e sembra essersi affermato in questa
posizione. La chioma in cima al ramo verticale sta crescendo
e avrebbe impiegato del tempo per stabilizzarsi. Sebbene
Figura 4. Il melo di Newton come appariva nel 1816, preso da una posizione ad angolo retto rispetto alla vista nella figura 3.
(Riprodotto con il permesso della Royal Society, Londra.)
Le limitazioni di spazio non consentono una riproduzione
di questo disegno, tuttavia contiene una certa licenza
artistica, poiché la casa sembra poggiare su un terreno
pianeggiante ma in realtà il sito è in pendenza piuttosto
marcata. A parte questo è chiaro che il melo è quello
illustrato nelle figure 3 e 4 e viene mostrato con due grandi
chiome di foglie. Al momento non si conosce il luogo in cui si
trova il dipinto originale.
Charles Turnor non fosse un artista esperto, vedremo in
seguito che ci sono buone ragioni per credere che questo
disegno sia una rappresentazione fattuale di ciò che ha
osservato. Confrontando i due disegni si noterà che
l'estremità del tronco prono nella ®figura 4 è stata segata in
modo netto. Dal fatto che ci sono due chiome sostenute dal
tronco spezzato, è evidente che l'albero stava ottenendo
nutrienti sufficienti per sostenerle.
Un terzo disegno, di data sconosciuta, appare nella
Newtoniana vol. 1, p.122, The Royal Society, Londra. Sul
retro del disegno c'è l'iscrizione:
Veduta nord-ovest della casa padronale di Woolsthorpe
disegnata da G.Rowe, Chillingham dalla foto originale in mio
possesso di Thos Harrison.
Storia del melo di Newton 385
Queste sono le prime immagini del melo di cui sono a
conoscenza, tuttavia è probabile che ne esistano molte altre
poiché all'inizio degli anni venti dell'Ottocento molti artisti
visitarono Woolsthorpe e realizzarono disegni della casa. Le
firme di alcuni di questi artisti compaiono nel primo volume
del libro dei visitatori che fu conservato dal 1820 al 1943.
(vedi Appendice)
E così fu che, all'inizio del XVIII secolo, venne reso noto il
resoconto della scoperta dell'universale da parte di Newton
Figura 5. Una planimetria dettagliata del Woolsthorpe Manor
disegnata da JC Barrow nell'agosto 1797, che mostra la
posizione della casa padronale, del frutteto e del cortile. Il
giardino della casa si trova in fondo al piano, attraverso un
vialetto. (Riprodotto con il permesso del Lincolnshire
County Council e del Grantham Museum.)
La gravitazione era in stampa e alla fine del secolo un antico
e venerato melo era stato identificato come cresciuto nel
giardino di Woolsthorpe Manor. La domanda ovvia è perché
questo albero avrebbe dovuto essere scelto come soggetto
del racconto, poiché in nessuna delle prime versioni viene
386 RG Keesing
Figura
menzionato un albero particolare. Si deve al professor John
Robison (1739 ± 1805, professore di filosofia naturale
all'Università di Edimburgo) se esiste un indizio per
rispondere a questa domanda. Robison stava raccogliendo
materiale per una biografia di Newton e commissionò
all'artista JC Barrow (¯.1782 ± 1802) di realizzare una serie
di disegni di Woolsthorpe Manor. Almeno nove furono
realizzati il 3 e 4 agosto 1797. Ne vidi per la prima volta due
come acquerelli nella Biblioteca e Museo pubblico di
Grantham. Sono stati rimossi dalle cornici per essere
fotografati e sono stati esaminati per scoprire cosa c'era
scritto se sul retro. Il contenuto di questi frame era totalmente
inaspettato.
Tra l'acquerello e il pannello di supporto di uno dei disegni
c'era una pianta accurata della casa e dei terreni circostanti,
figura 5, e allegata alla mappa c'era la seguente
dichiarazione:
Questa è una delle quattro vedute della casa in cui nacque Sir
Isaac Newton. Furono scattate dal signor JC Barrow, un artista,
su desiderio del signor Robison che visitò Colsterworth nel corso
di un viaggio a Londra nell'anno 1796 per assistere come
testimone al brevetto del signor Watt per il motore a vapore. Ho
ritenuto giusto dare questa spiegazione poiché accompagnai il
signor Robison in quell'occasione e conosco personalmente la
storia di questi disegni. Questi due incorniciati da R. Robison
1814.
L'iscrizione è firmata da Rachael Wright Robison, la
moglie di John. Per indicare il dettaglio preciso e il significato
storico degli acquerelli di Barrow ho ritenuto importante
riprodurre la vista nord-ovest nella figura 6, che si vede
essere stata ripresa dai punti di osservazione OB.
Ci sono diversi punti da notare su questa mappa. Di
primaria importanza è la posizione del frutteto; è il recinto
murato che si trova a nord della casa padronale, e vi è un
ingresso appena ad est dell'orto. Il secondo punto da notare
è che Barrow non ha mostrato il “giardino” della casa sulla
sua mappa. Il giardino è però visibile nella veduta della casa
dal punto di osservazione OB (®figura 6) e nel 1797 era
separato dalla casa da una siepe.
Gli acquerelli di Barrow si riferiscono a un periodo di 130
anni dopo l'incidente della mela, e si potrebbe sostenere che
potrebbero essersi verificati notevoli cambiamenti nella casa
e nei suoi dintorni in un periodo di tempo così lungo. Il fatto
che così non sia stato è dimostrato nel disegno seguente.
William Stukeley (1687 ± 1765), anti
Figura 7.
Woolsthorpe Manor disegnato da William Stukeley
6. La vista nordoccidentale di Woolsthorpe Manor, agosto
1797, di JC Barrow. Sulla destra della foto si vede la siepe
che in quel periodo divideva la casa dal giardino.
(Riprodotto con il permesso del Lincolnshire County
Council e del Grantham Museum.)
quarian, dottore in medicina e amico di Newton visitò
Woolsthorpe Manor all'inizio del XVIII secolo nel corso della
raccolta di materiale per una biografia di Newton, e fece lo
schizzo della casa mostrato nella figura 7. Sebbene il
disegno sia piuttosto rozzo, La casa è perfettamente
riconoscibile, così come la porta su quello che oggi
riconosciamo come il frutteto. Sembra quindi che dal 1720
alla fine del Settecento siano state apportate poche
modifiche alla sistemazione del giardino, del frutteto e
dell'aia.
Tornando al contenuto degli acquerelli di Barrow a
Grantham, il secondo conteneva una pianta dettagliata della
casa e un'incisione del maniero datata 1772. L'incisione è
accurata ma non riesce a mostrare il sito dell'albero. Ci si
potrebbe aspettare che Tinkler, l'artista, lo includesse nella
sua composizione, poiché il racconto di Newton era stato
stampato per 50 anni, e sembra che ormai l'albero fosse
apprezzato. L'albero non appare nemmeno nel disegno di
Stukeley e questi ottenne il resoconto direttamente da
Newton. Questo disegno risale al 13 ottobre 1721 (vedi la
lettera al dottor Mead nel 1727, e discussa in The Saturday
Magazine , 1824, p.13), e Stukeley potrebbe non essere
stato a conoscenza della storia fino a cinque anni dopo
questa visita che potrebbe spiegare l'omissione. Devo
ammettere una certa dose di "ingegnosità" in questa
spiegazione, poiché non c'è prova che Newton abbia mai
identificato un albero da solo; credo che l'albero sia stato
scelto per forza di cose.
L'iscrizione sulla pianta di Barrow afferma che ci sono
quattro disegni della casa. I due nella Grantham Art Gallery
and Museum provengono da punti cardinali opposti, e può
darsi che i due mancanti siano stati presi dagli altri due punti
cardinali. Se così fosse, ci si aspetterebbe che uno di loro
mostri una visione accurata del
13 agosto 1721. A sinistra del disegno si vede il cancello
ed esistono disegni della casa e molti discutono della
presenza del melo, tuttavia non alterano sostanzialmente
l'immagine che ho dato.
L'identificazione di un particolare melo a Woolsthorpe
Per quanto sono riuscito a scoprire, nessun resoconto della
storia del melo della prima parte del diciottesimo secolo
associa un albero particolare all'incidente. Tuttavia non c'è
dubbio che forse 50 anni dopo la morte di Newton, un melo
veniva considerato "l'albero da cui cadde la mela". La
domanda urgente è perché un albero particolare dovrebbe
essere associato al racconto di Newton. La risposta a questa
domanda risulta essere straordinariamente semplice. Poiché
il racconto descrive Newton seduto nel suo giardino quando
si verificò l'incidente, l'albero da cui cadde la mela si scelse
perché era l'unico melo che cresceva nel suo giardino.
Come abbiamo visto, il giardino di Newton era totalmente
d'accesso al frutteto.
melo appoggiato come descritto da Walker nella sua lettera
alla Royal Astronomical Society.
A questo punto le mie domande furono rivolte al signor
RN Smart, archivista dell'Università di St Andrews. Ben
presto si scoprì che alcuni dei disegni di Barrow erano
menzionati nel testamento di Robison. Tre di essi erano
incorniciati in un'unica cornice di quercia e furono donati al
professor JD Forbes da Sir John Robison (figlio del
professor John Robison). Dopo una lunga ricerca, questi
disegni furono ritrovati nel Royal Scottish Museum di
Edimburgo. Si è scoperto, con mia notevole frustrazione,
che due dei disegni erano i disegni originali da cui erano
stati presi gli acquerelli di Grantham. La vista nord-ovest è
numerata 4 e quella sud-est 3. Il terzo disegno riguardava
l'interno della camera da letto in cui nacque Newton e
sembra non essere numerato. Dov'erano gli altri disegni
menzionati dalla signora Robison?
Alla fine altri quattro disegni della serie Barrow vennero
alla luce nel libro di ritagli del Prof. JD Forbes presso
l'Università di St Andrews. L'unica vista esterna era una
prospettiva lontana della casa padronale e degli edifici
agricoli da sud-est. Le tre viste interne riguardavano la
cucina e la scala principale del maniero e un arco in mattoni
a zig-zag che si trova in un antico casolare nelle vicinanze.
Tre disegni sono numerati, il più alto è 9. Quindi c'erano
almeno nove disegni nella serie e solo sette mi sono noti
finora. È al di là di ogni credulità che JCBarrow abbia
realizzato una serie così ampia di disegni senza includere
l'ormai famoso melo. Tuttavia, se esiste ancora, mi è
sfuggito.
Ritornando alla mappa di Barrow (®figura 5), si vedrà che
il giardino, che nel 1797 venne recintato, era separato dalla
casa da un viottolo. Ai tempi di Newton tuttavia non esisteva
alcuna siepe divisoria, come si può vedere nello schizzo di
Stukeley (®figura 7). Pertanto, a parte la presenza della
siepe, la casa e il terreno documentati da Barrow erano più o
meno gli stessi dei tempi di Newton. Molte altre stampe
Storia del melo di Newton 387
distinto dal suo frutteto e dal resto della proprietà. Se il
racconto avesse detto che l'incidente era avvenuto nel suo
frutteto, sarebbe stato impossibile associare la storia a un
albero specifico.
Il fatto che il melo fosse l'unico a crescere nel giardino di
Newton è menzionato dal professor George Forbes nella sua
nota alla Royal Society, e sembra che il resoconto
provenisse da Brewster. Quindi, se il racconto originale è
corretto, e Newton vide una mela cadere da un albero nel "
suo giardino ", l'antico albero disegnato da Charles Turnor, e
che era stato amato per generazioni come l'albero vero e
proprio, molto probabilmente fu scelto perché era era l'unico
candidato per il ruolo.
La propagazione del melo nel diciannovesimo secolo
Sotto una copia di un disegno / litografia del melo caduto ora
in possesso della Royal Society (Figura 4) che appare nel
volume I dell'opera in sei volumi di Charles Turnor,
Newtoniana , è la seguente iscrizione:
IL MELO DI NEWTON COME ERA NEL 1840 Sul
retro c'è la seguente dichiarazione:
Il celebre melo nel giardino di Woolsthorpe Manor disegnato da F.
Howison nel 1840 da una litografia disegnata intorno all'anno
1820. Feci prelevare alcuni innesti da questo albero che allora
era molto decaduto, e ora (1840) ci sono due meli rigogliosi alberi
che crescono da esso. Uno è nel frutteto di George Carrington
Esq. di Missenden Abbey, Bucks, e l'altro è nel giardino del
signor George Dodd, fabbricante di carta, a Cheneys nella detta
contea
CT giugno 1840
Questa è l'unica documentazione contemporanea che
sono riuscito a rintracciare della propagazione del melo di
Newton. È di
mi preoccupa molto il fatto che diverse generazioni dopo la
propagazione di questi alberi siano stati abbattuti a causa
dell'ignoranza di cosa fossero.
Anche se non sembrano esserci documenti
contemporanei sulla propagazione del melo di Newton nei
registri di Lord Brownlow a Belton Park, ci sono prove che
l'albero fu propagato lì all'inizio del secolo scorso. Belton
Park si trova a circa sei miglia a nord-est di Grantham e i
Turnor e i Brownlow erano vicini. Ciò venne alla luce quando
Sir Stephen Tallents considerò la creazione di un giardino di
piante storiche nel 1937 [9]. Durante una conversazione tra
Christopher Turnor (l'allora proprietario di Woolsthorpe
Manor) e Sir Stephen Tallents alla Broad Casting House nel
1939, fu menzionata l'esistenza di un rampollo del melo di
Newton che cresceva a Belton Park. Successivamente un
rampollo di questo albero è stato innestato presso la Fruit
Research Station di East Malling ed è da questo materiale
388 RG Keesing
che provengono la maggior parte dei meli Newton piantati in
tutto il mondo.
All'inizio degli anni '50 furono espressi alcuni dubbi sul
fatto che le due fonti del melo di Newton fossero in realtà la
stessa varietà. Tuttavia successivi confronti del legno, del
fogliame e del frutto dei due alberi hanno dimostrato che
entrambi erano la stessa varietà rara, Fiore (o Orgoglio ) del
Kent . Una prima menzione di questa varietà appare nel
Paradesus di John Parkinson (1629). Oggi la varietà Flower
of Kent è molto rara e solo circa uno su 300 campioni di
mele inviati per l'identificazione al Fruit Research Center di
East Malling risulta essere di questa varietà. Pertanto,
sebbene non vi siano prove documentali che dimostrino che
abbia avuto luogo la propagazione da Woolsthorpe a Belton,
il fatto che appartengano alla stessa varietà rara supporta il
racconto. Comunque, vedi più tardi!
Il melo di Newton a Woolsthorpe Manor Il melo sul quale
sono caduto nel settembre del 1977 è mostrato in una
recente fotografia nella figura 8 più o meno dalla stessa
posizione in cui Charles Turnor fece il suo disegno nel 1820
(figura 3). Il fienile annesso alla casa è stato rimosso dopo
l'ultima guerra, ma per il resto la scena è rimasta
sostanzialmente la stessa di 178 anni prima. Dal disegno di
Turnor e dalla litografia del 1816 (®figura 4) si osserverà che
la radice dell'albero originariamente cresceva circa 8 piedi
più vicino alla linea degli edifici. Se l'albero illustrato nelle
figure 3 e 4 è quello da cui Newton vide cadere la mela, si
potrebbe supporre che sia stato piantato intorno all'anno
1650; sarebbe poi cresciuto per circa 170 anni prima di
crollare. Confrontando il disegno di Turnor e la litografia del
1816 si conferma che l'albero sosteneva due chiome di foglie
e che quindi doveva aver ricevuto nutrienti sufficienti
attraverso il tronco spezzato per sostenere questa crescita.
Diversi resoconti affermano che il melo originale a

Woolsthorpe fu abbattuto e il signor Turnor lo fece

trasformare in una sedia (vedi figura 9). Il disegno di Charles
Turnor che appare in Newtoniana (Vol.1) somiglia molto alla
sedia reale nella fotografia moderna e quindi ci sono tutte le
ragioni per credere che il suo disegno del melo e della casa
padronale (®figura 4) sia altrettanto accurato . Dalla
dichiarazione di Walker sappiamo che l'albero venne
abbattuto qualche tempo prima del 1820. Tuttavia la radice
dell'albero non fu rimossa, poiché Brewster prelevò dei
campioni nel 1830 e Charles Turnor descrisse l'albero come
ancora in piedi nel 1840. Va sottolineato che sebbene
Charles Turner descrive il "melo di Newton com'era nel
1840". Il disegno è quello del 1816 e potrebbe voler dire che
la copia è stata realizzata nel 1840.
Figura 8. Una fotografia del melo e della casa padronale
scattata il 21 marzo 1998 approssimativamente dalla stessa
posizione in cui Charles Turnor fece il suo disegno nel 1820
(®figura 3.)

Figura 9. Acquerello di Charles Turnor della sedia realizzato
con parte del legno del melo di Newton e una fotografia
moderna della sedia. L'acquerello è riprodotto con il
permesso della Royal Society, Londra. La sedia era alla
Stoke Rochford Hall quando fu fotografata nel 1977, ma ora
si trova in una collezione privata.
Confrontando la fotografia scattata nel 1998 (®figura 8)
con il disegno di Turnor (®figura 3) si può vedere che i due
alberi crescono più o meno nella stessa posizione. C'è anche
una notevole somiglianza tra le loro modalità di crescita e di
orientamento. L'attuale tronco giace lungo il terreno per circa
8 piedi, ha radici ad entrambe le estremità e sembra giacere
sulla stessa linea del grande ramo inclinato dell'albero
mostrato nel disegno di Turnor. Suggerisco che tra il 1840 e
gli anni '30 all'albero fu permesso di crescere indisturbato
per diventare quello che è mostrato nella fotografia scattata
tra il 1927 e il 1940 (®figura 10). L'albero era stato
sottoposto ad alcuni interventi chirurgici nel 1978 (®figura
11) quando furono prelevati campioni dendrocronologici e
nel 1998 furono eseguiti ulteriori interventi chirurgici.
Confrontando la mia fotografia del marzo 1978 (®figura
11) con il disegno di Turnor sembra possibile che il rametto
all'estremità sinistra del tronco e il rametto alla sua destra si
siano sviluppati nei due rami ascendenti principali. Quello di
Nel tentativo di risolvere questo problema si è deciso di
provare a datare l'albero utilizzando la dendrocronologia.
Un'indagine dendrocronologica degli alberi a
Woolsthorpe Manor e Belton Park
Il National Trust ha concesso il permesso di prelevare
campioni dalle posizioni mostrate nella figura 11: il lavoro è
stato svolto il 3 marzo 1978. Questo è stato effettuato dal
dottor Malcolm Hughes, attualmente capo del Dipartimento
di Dendrocronologia presso l'Università di Los Angeles.
Università dell'Arizona.
L'albero di Woolsthorpe
Il nucleo prelevato dalla posizione D mostrava che il tronco
era cavo e da esso si potevano ottenere poche informazioni.
Il nucleo F ha una serie di 15 bande ampiamente distanziate
che occupano circa 60 mm, circa 40 ulteriori bande che
occupano 10 mm e poi una regione di materiale
indifferenziato. Un semplice conteggio degli anelli
indicherebbe che nel 1978 il nucleo di questo ramo aveva
circa 55 anni. Si potrebbe quindi concludere che abbia
sinistra è stato rimosso dal National Trust negli ultimi 15
anni. Il grande ramo ascendente nel disegno di Turnor non
esiste più e può darsi che i primi resoconti della rimozione
dell'albero si riferiscano alla sua rimozione (vedi nota 2).
Resta da vedere se questo sia o meno l'albero mostrato
nel disegno di Turnor, tuttavia l'allora direttore dei Kew
Gardens ritenne sufficientemente importante inviare un
membro del suo staff a raccoglierne i ritagli nel 1942. Questi
furono innestati e inviati negli USA l'anno successivo (in
piena Seconda Guerra Mondiale) ed è da questo materiale
che provengono molti dei meli Newton che attualmente
crescono negli USA.
Se l'albero di Turnor e quello della figura 11 sono la stessa
cosa, allora i rami ascendenti devono avere circa 160 anni
(nel 1977). La domanda sorge spontanea; Il melo originale di
Newton cresce ancora oggi?
Figura 10. Il melo di Newton come appariva tra il 1927 e il
1940 con Woolsthorpe Manor sullo sfondo. (Collezione
privata.)
Storia del melo di Newton 389
cominciato a crescere nel 1923. Tuttavia, il confronto tra la
fotografia scattata tra il 1927 e il 1940 (®figura 10) con
quella del 1977 (®figura 11) mostra che non vi è alcuna
differenza significativa nell'aspetto del ramo principale in
questo periodo. Si può quindi concludere che o l'albero è
cresciuto fino alle dimensioni attuali in un periodo massimo
di 17 anni (1927 ± 1940) mettendo su 55 anelli e poi ha
smesso del tutto di crescere, oppure un semplice conteggio
degli anelli non fornisce alcuna indicazione della sua età. Un
ulteriore confronto delle basi dei rami ascendenti nelle due
fotografie indica che l'albero si è leggermente deperito,
anziché crescere, negli ultimi 40 o 50 anni. Va inoltre
sottolineato che la signorina Marion Woollerton, l'ultima
persona nata a Woolsthorpe Manor, ricorda questo albero
quando era bambina prima della prima guerra mondiale.
L'albero del Belton Park
Lord Brownlow ottenne il permesso di prelevare campioni
dall'albero a Belton Park e questo lavoro fu eseguito lo
stesso giorno di quello svolto a Woolsthorpe. Sono stati
ottenuti risultati molto simili. Un periodo di crescita rapida è
stato seguito da un periodo di crescita molto lenta e poi si è
verificato materiale con differenziazione non rilevabile. Di
quest'albero non abbiamo materiale documentario a
supporto e quindi non si può dedurre nulla di significativo.
Ciò che risulta evidente da questo studio è che, senza
ulteriori ricerche, la mela non è un buon argomento per la
dendrocronologia. Ancora una volta, la mancanza di spazio
mi impedisce di includere una fotografia di questo albero,
tuttavia coloro che sono interessati lo troveranno che cresce
in un vecchio frutteto fuori dall'orto in una posizione a 33
piedi dal muro di cinta di Manthorpe ± Belton e 53 piedi
indietro dall'angolo del muro dell'orto.
Datazione al radiocarbonio
C'è un'ulteriore strada aperta che consentirebbe, in linea di
principio, di determinare l'età di questi alberi, quella della
datazione al radiocarbonio. La datazione al radiocarbonio
con spettrometro di massa con acceleratore (AMS) richiede
solo campioni di materiale in mg e il prelievo di un set di
anelli correlati dal legno adiacente al nucleo dell'albero
potrebbe portare a una precisione della datazione
notevolmente migliore di 625 anni. Questo lavoro è
tecnicamente complesso, lungo e costoso da eseguire,
tuttavia, e grazie in larga misura ai buoni uffici di Gwen
Singleton e Ian Fell della Divisione Educativa della Yorkshire
Television, questo lavoro è iniziato presso il Laboratorio di
Ricerca per Archeologia presso l'Università di Oxford, dove il
nucleo F, proveniente dal ramo ascendente dell'albero di
Woolsthorpe mostrato nella figura 11, era oggetto di indagine
nel 1995. L'applicazione della tecnica alla datazione di
materiale che può avere solo 170 anni si basa in gran parte
sulla sua proveniente da un periodo in cui si è verificata una
variazione temporale significativa della composizione del
carbonio 14 nell'atmosfera. Esiste una "finestra di
opportunità" tra il 1790 e il 1810, ma la datazione successiva
al 1820 diventa molto più difficile. Il lavoro, anche se
attualmente in sospeso, ha prelevato tre campioni dal nucleo
390 RG Keesing
Impronte genetiche
Recentemente è iniziato il lavoro per identificare
geneticamente le impronte digitali dei numerosi meli di
Newton che sono stati piantati negli Stati Uniti e nel Regno
Unito dal 1943 (vedi New Scientist , 6 settembre 1997).
Sebbene i lavori siano in una fase preliminare, si è già
scoperto che i dubbi espressi negli anni '50 potevano essere
fondati. Sebbene i vari esemplari dell'albero sembrino
superficialmente molto simili, sembra che esistano due
varietà separate di melo attualmente propagate come "mela
di Newton". Non è ancora stato confermato se questi si
riferiscano unicamente al Woolsthorpe o all'albero di Belton.
Ancora più recentemente è stato suggerito che potrebbe
essere possibile estrarre il DNA dal "Walker log" presso il
RAS che potrebbe quindi mostrare se uno degli alberi
utilizzati per la propagazione è correlato all'albero originale
nel disegno di Turnor del 1820. Attualmente, nonostante
siano stati fatti tentativi per estrarre il DNA dal legno morto,
questi non hanno avuto successo. Si tratta di un'interessante
area di ricerca e sono necessari ulteriori lavori per stabilire
se l'estrazione del DNA sia possibile o meno.
Commenti, sintesi e conclusioni
Nel corso degli anni, diversi autori hanno espresso dubbi
circa la veridicità del resoconto che Newton diede della sua
F e ha indicato che il materiale centrale ha avuto origine
intorno agli anni 1810-1820.
Nella misura in cui questo risultato regge ad ulteriori
indagini, esso supporta la tesi secondo cui l'albero che ora
cresce a Woolsthorpe Manor e conosciuto come il melo di
Newton è lo stesso albero descritto da Edmund Turner nel
1806 e disegnato da suo fratello Charles in 1820. Pertanto,
sebbene l'albero sia caduto durante una tempesta prima
dell'anno 1820 e una parte di esso sia stata trasformata in
una sedia, sembra che il tronco incline sia stato lasciato a
radicare nuovamente dove era caduto, poiché, come ho
sottolineato in precedenza, il materiale fu raccolto da
Brewster nel 1830.
Figura 11. Il melo di Newton a Woolsthorpe, che mostra le
posizioni da cui furono prelevati i campioni il 13 marzo
1978.
scoperta della gravitazione universale. Whiteside [10]
sostiene che, poiché il calcolo originale di Newton del 1665/6
non è venuto alla luce, il resoconto fornito da Newton "deve
essere degradato a mero aneddoto non supportato". Con la
ricchezza di prove documentali esistenti sul resoconto di
Newton della sua scoperta della gravitazione universale, mi
sembra che la posizione di Whiteside sia, a dir poco,
alquanto estrema. Da parte mia, sono contento di accettare il
resoconto di Newton, poiché mi sembra improbabile che un
uomo riconosciuto come il più grande matematico e
scienziato della sua epoca, e che nutriva il più profondo
timore del giudizio di Dio, mettesse la sua anima immortale
in pericolo fabbricando una falsità così inutile.
Numerose prove dirette e indirette fissano il luogo
dell'incidente nel suo giardino a Woolsthorpe Manor. Non ci
sono prove che suggeriscano che Newton abbia identificato
un particolare albero di mele, tuttavia, forse entro pochi
decenni dalla sua morte, un albero era stato associato al
racconto ed era considerato "il melo". Sembra che la ragione
di ciò fosse semplicemente che il melo era l'unico nel suo
giardino. Nel 1806, quando venne menzionato per la prima
volta da Edmund Turnor, l'albero avrebbe avuto circa 150
anni, e nel decennio successivo sarebbe stato abbattuto da
una tempesta. A questo punto era stato propagato in diversi
siti. Sebbene George Forbes affermi che l'albero fu rimosso
dai suoi proprietari, le prove esistenti indicano che solo una
parte dell'albero fu rimossa per essere realizzata [2] 1727 circa, note biografiche di John Conduitt; le scritture Manu di Portsmouth
(Kings College, Cambridge).
su una sedia. Questo lo sappiamo dal materiale da taglio di [3] Turnball, WH (a cura di). La corrispondenza di Isaac Newton , 1977
Brewster dalla sua radice nel 1830. Più avanti nella citazione (Cambridge: Cambridge University Press) vol. 11, pag. 444.
di apertura di Rigaud egli sottolinea che la sedia ricavata da I libri dei visitatori furono conservati nel maniero di
parte del legno si trovava allora a Woolsthorpe nel 1843. Woolsthorpe dalla famiglia Woolerton dal 1820 al 1943, e i
Sembra improbabile che l'albero che cresceva in una tre volumi sono attualmente in loro possesso. Diversi anni fa
posizione prona per 25 anni avrebbe potuto essere è stata realizzata una copia in micro®lm che conservo
smontata, segata, stagionata e trasformata in una sedia, il ancora. Contiene circa 4000 firme, la più famosa delle quali è
tutto nel giro di un paio d'anni. Tenendo presente questi fatti, quella di A. Einstein di Berlino che visitò la casa il 6 giugno
vorrei suggerire che il tronco cavo prono che ha radici a 1930. I nomi di alcuni degli artisti (e le date delle loro visite)
ciascuna estremità e che oggi cresce ancora a Woolsthorpe citati nel testo e chi potrebbe aver registrato l'albero sono:
Manor è il ramo prono dell'albero disegnato da Charles Benjamin Johnson (18 marzo 1822); George Shepherd (28
Turnor nel 1820, ed è lo stesso albero che fu identificato agosto 1822); George Long, J. Kilvington e John Hart (3
come l'albero da cui Newton vide cadere una mela nell'anno ottobre 1822).
1665/6. Se così è, il melo deve avere ora circa 350 anni.

Appunti
Ringraziamenti 1. Le due copie delle mappe di Woolsthorpe menzionate da
Desidero riconoscere il debito di gratitudine che ho nei George Forbes: si pensa che la mappa originale di Brewster
confronti del defunto maggiore HB Turnor, senza il cui aiuto sia andata perduta nel disastroso incendio della casa di
e incoraggiamento l'indagine sarebbe nata morta. Sono Brewster ± McPhearson nel 1909. La copia di JD Forbes era
anche debitore al defunto professor Sir Edward Bullard FRS negli archivi della Royal Society fino all'ultima guerra quando
per la sua considerevole assistenza nelle indagini. Trascorse il materiale venne disperso per essere “custodito” e forse
un po' di tempo indagando sulla storia e fu responsabile non più restituito.
della piantagione di un melo di Newton presso il National 2. Molto recentemente sono stato informato dal professor
Physical Laboratory di Teddington quando ne era il direttore. Robert Reid (professore emerito di chimica al MIT) che
Il signor RN Smart dell'Università di St Andrews è stato di durante una visita a Belton Park per prelevare campioni dal
grande aiuto nel rintracciare il materiale di Forbes. Desidero melo di Newton per l'impronta genetica, gli è stato detto che
inoltre ringraziare il signor LP Townsend, un tempo era stato distrutto perché aveva cancro. Diversi mesi dopo
archivista della Royal Society, per il suo lavoro nel ho visitato Belton per chiedere informazioni sull'incidente e
rintracciare il materiale in loro possesso. Anche la signora mi è stato mostrato l'albero in piedi dove l'avevo fotografato
Marion Woollerton è stata di notevole aiuto nel fornire 20 anni prima. In realtà era successo che un ramo era stato
informazioni riguardanti il legame della sua famiglia con rimosso per controllare il cancro, ma per il resto l'albero era
Woolsthorpe Manor. Sono anche debitore allo staff della illeso!
Grantham Public Library and Art Gallery e allo staff del Royal
Scottish Museum di Edimburgo per l'aiuto con i disegni di
Barrow. Anche se ho fatto solo riferimento fugace alla Fruit Riferimenti
Research Station di East Malling nel Kent, ho ricevuto un [1] McKie, D. e de Beer, GR, 1951, Notes and Records of the Royal Society
notevole aiuto durante l'indagine. Anche mio fratello JS (Londra: The Royal Society).
Keesing dei Royal Botanical Gardens di Kew e il personale [4] de Voltaire FMA Saggio sulle guerre civili di Francia estratto da
dei giardini botanici di Cambridge mi sono stati di notevole manoscritti curiosi. E anche sulla poesia epica delle nazioni europee da
aiuto. Omero a Milton , 1727, (Londra: Samuel Jollasson), 104.
[5] The Principles of the Philosophy of the Expansive and Contractive Force,
Inoltre, i membri della Spalding Gentlemen's Society e il ovvero un'indagine sui principi della filosofia moderna, ovvero sulle
personale dell'ufficio dei registri pubblici di Lincoln sono stati scienze generali principali razionali , 1727, (Cambridge: Cornelius
molto utili nelle indagini. Desidero anche riconoscere un Craw®eld), 972.
debito di gratitudine al mio collega dottor N. Anderson del [6] Conduitt, J. et al. I manoscritti di Portsmouth (Biblioteca del King's
College, Cambridge).
Dipartimento di Matematica dell'Università di York per aver
[7] John Conduitt (Keynes MS 130.4) Biblioteca del King's College,
scoperto i collegamenti di Newton con lo Yorkshire. Cambridge, 10 ± 12.
Infine desidero ringraziare il dottor ED Lyman, il compianto [8] Stukeley, W, Memorie della vita di Sir Isaac Newton (Londra: Taylor &
professor JO Young e i numerosi collaboratori dell'Università Francis), p. 19±20.
del Nebraska che mi hanno invitato a uscire e descrivere i [9] The Sir Isaac Newton Apple , Tallents, Fruit Year Book della S. Royal
Horticultural Society, (Londra: Royal Horticulture Society), n. 9, 1956. [10]
risultati di questa ricerca, perché senza questo stimolo il Whiteside, PJ, Notes and Records of the Royal Society , 1991, (Londra), 45.
materiale forse non sarebbe mai stato messo insieme in
modo chiaro. una forma riconoscibile.

Appendice RG Keesing è docente presso il Dipartimento di

Fisica presso l'Università di York e ha avuto un
Il libro dei visitatori di Woolsthorpe Manor costante interesse per la storia e la filosofia di
Storia del melo di Newton 391 scienza per gran parte della sua vita. I suoi primi esperimenti
la ricerca riguardava l'elettrone± ad alta risoluzione energetica
 diffusione degli atomi; tuttavia si interessò
i fondamenti del processo di fotoemissione
e ha svolto ricerche sul tunneling quantistico
attraverso superfici atomicamente pulite su cui
erano stati depositati strati di atomi. Questo era in un
tentare di scoprire quanto sia significativo il processo di
La "fioritura degli elettroni" potrebbe essere una pratica. Lui è
attualmente indagando sul fenomeno dei "single".
sonoluminescenza delle bolle' per scoprire quale parte,
se presente, il vuoto quantistico gioca nell'emissione
della radiazione.