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Filosofia (1984-)
di Luigi Ambrosoli
3. Cit. in: F. Catalano, Filippo Turati , Milano, 1957, p. 205. Cfr.: «Critica socia-
le», a. XXX (1920), p. 285, Necrologi di Roberto Ardigò di Filippo Turati e Rodolfo
Mondolfo.
4. R. Fornaca, L'eredità pedagogica dell'idealismo , in La pedagogia italiana del
secondo dopoguerra. Atti del convegno in onore di Lamberto Borghi, 8-9 ottobre
1986, a cura di G. Tassinari, Firenze, 1987, p. 11.
5. P. Gobetti, Libri nuovi , «L'ordine nuovo», 24 gennaio 1921, ora in Scritti
storici, letterari e filosofici , a cura di P. Spriano, Torino, 1969, pp. 494-495.
6. A. Gramsci, Quaderni dal carcere , a cura di V. Gerratana, v. I, Torino, 1975,
p. 429.
7. Cfr.: I periodici ghisleriani , a cura di A. Benini, Bergamo, 1979, passim; A.
Benini, Arcangelo Ghisleri. Saggio di bibliografia , Cremona, 1970, passim; La scapi-
gliatura democratica. Carteggi di Arcangelo Ghisleri 1875-1890 , a cura di P.C. Masi-
ni, Milano, 1961, pp. 127-130; Sei lettere di R. Ardigò a F. Turati e A. Kulisoioff,
a cura di L. Cortesi, «Rivista storica del socialismo», a. I (1958) n. 1-2, pp. 41-44.
8. L. Bulferetti, Le ideologie specialistiche in Italia nell'età del positivismo evolu-
zionistico , Firenze, 1951, p. 228.
14. G. Tarozzi, Roberto Ardigo , Roma, 1928, p. 260. Sul Tarozzi biografo del-
l' Ardigò cfr.: F. Cambi, L'educazione tra ragione e ideologia. Il fronte antidealistico
della pedagogia italiana 1900-1940 , Milano, 1989, pp. 61-62.
15. Sui rapporti dell'Ardigò con l'ambiente mantovano e sull'influenza esercitata
dal suo insegnamento e dal suo esempio, cfr.: R. Salvadori, La repubblica socialista
mantovana da Belfiore al fascismo , Milano, 1966, pp. 33, 38, 59. M. Raicich,
op. cit., pp. 106-107 riferisce che l' Ardigò, nel rispondere al questionario dell'inchie-
sta Scialoja (1872-73), esprimeva il parere che fosse opportuno escludere la lettura
prevalente dei trecentisti dalle classi secondarie inferiori per sostituirla con quella
«dei più recenti scrittori popolari».
16. Fu Guido Baccelli ad assegnare ad Ardigò, senza concorso, la cattedra di
filosofia dell'università di Padova. Il Baccelli era professore di clinica medica a
Roma e, per la nomina dell'Ardigò dovette «affrontare coraggiosamente le opposi-
zioni e le ire di certi ambienti» (G. Cosmacini, Medicina , ideologia , filosofia nel
pensiero dei clinici , Storia d'Italia , Annali , v. IV, Torino, 1981, p. 1169). Siamo
negli anni in cui il pensiero laico mantiene il sopravvento sullo spirito confessionale.
17. Un falegname analfabeta di idee socialiste chiese ad Ardigò di riceverlo; il
filosofo acconsentì e gli donò una sua fotografia con dedica: Tiziano Merlin, Gli
anarchici, la piazza e la campagna. Socialismo e lotte bracciantili nella bassa padova-
na , Vicenza, 1980, pp. 123 e 131.
18. F. De Vivo, L'insegnamento della pedagogia nell'università di Padova durante
il secolo XIX , Padova, 1983, pp. 57-61. Cfr.: AA.VV., Il bambino e la sua cultura
nella Padova dell'Ottocento. Mostra storico-didattica a cura del settore di letteratura
giovanile dell'università di Padova, Padova, 1981, passim.
19. R. Ardigò, La scienza della educazione , Padova, 1893.
20. D. Bertoni Jovine, Storia della scuola popolare in Italia , Torino, 1954, p. 387.
21. La scuola statale, gestita direttamente dalla collettività attraverso i suoi organi
rappresentativi, garantiva l'autonomia dalle confessioni e dai pregiudizi ideologici;
l'Ardigò riconosceva, però, l'apporto all'educazione popolare che, prima della nasci-
ta della scuola statale, avevano offerto le scuole ecclesiastiche (T. Tornasi, L'idea
laica nell'Italia contemporanea (1870-1970), Firenze, 1971, p. 71).
22. E. Garin, Cronache di filosofia italiana ( 1900-1943 ), Bari, 1955, riconosce
all'Ardigò il merito di aver rilevato l'importanza dell'indagine psicologica; cfr. anche
T. Tomasi, L'idea laica, cit.. d. 71.
23. I. Zambaldi, op. cit., p. 288; R. Ardigò, La scienza , p. 117.
24. R. Ardigò, op. cit., p. 129 sgg.
25. R. Ardigò, op. cit. p. 135. L'Ardigò osserva che nel metodo froebeliano
si presenta una «coercizione» che può arrestare e ostacolare lo sviluppo dell'intelli-
genza. Cfr.: T. Tomasi, L'educazione infantile tra stato e chiesa , Firenze, 1978,
p. 91; G. Calò, Ferrante Aporti e la pedagogia italiana dell '800, in: AA.VV., Ferran-
te Aporti nel primo centenario della morte , Brescia, 1962, p. 165.
26. R. Ardigò, La scienza , cit., p. 133.
27. «Nell'educazione si arriva ad un affetto che è una formazione naturale. E
per formazione naturale intendo tutto ciò che esiste e che avviene in natura, sia
pure col concorso dell'opera volontaria dell'uomo; il quale aiuta la natura coll'arte»:
R. Ardigò, La scienza , cit., p. 13.
28. F. Cambi, Il congegno educativo. Metateoria ermeneutica e modernità , Bolo-
gna, 1986, p. 56; G. Perugi, Educazione e politica in Italia 1860-1900 , Torino,
1978, pp. 18-19 e 93.