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Testi

Semplificati
I TESTI SEMPLIFICATI: APPRENDIMENTO PER TUTTI
I bisogni educativi speciali sono bisogni educativi. E basta.
Il Sabatini Coletti definisce i bisogni come «necessità di ciò che manca ed è
indispensabile». I bisogni, quindi, chiedono di essere accolti da chi si occupa
dell’educazione perché sono necessità indispensabili per chi si occupa
dell’educazione.
Se l’orizzonte pedagogico è l’apprendimento per tutti, lo strumento con cui
trasmettiamo conoscenze è quanto di più prezioso, e nello stesso tempo
pericoloso, per l’educatore.
Da queste premesse, lo sforzo della casa editrice di mettere tutti nella
condizione di apprendere: i testi semplificati del presente volume sono
quindi stati realizzati secondo gli attuali orientamenti della didattica
contemporanea in tema di disturbi specifici di apprendimento e, più in
generale, di bisogni educativi speciali.

CRITERI DI FACILITAZIONE
- Si sono utilizzati criteri di alta leggibilità, sia in termini di carattere
e di interlinea maggiore, sia in termini di organizzazione dei testi e di
lessico.
- Sono state evitate, per quanto possibile, sottolineature, troncature per
andare a capo, uso di negazione e di doppia negazione, uso dei pronomi,
inferenze, carico cognitivo. Tutto questo a vantaggio della strumentalità di
lettura.
- Si è privilegiato il più possibile: l’allineamento a sinistra, il rispetto del
capoverso, il raggruppamento delle informazioni per blocchi tematici,
l’utilizzo dell’ordine cronologico, delle forme attive all’indicativo,
l’evidenziazione di parole chiave, l’utilizzo dei 2000 vocaboli ad alta frequenza
del dizionario di base di Tullio De Mauro.
- Le verifiche sono strutturate in un’ottica che privilegia il test di
riconoscimento, rispetto a quello di produzione e mette così in primo
piano l’aspetto pedagogico del rinforzo positivo fondamentale: per questo
motivo la successione degli esercizi procede a partire dalle richieste più
facili e aumentando gradualmente la difficoltà.

1
Coordinamento redazionale: Annalisa Attuoni
Progetto grafico:
VisualGrafika, Torino
Realizzazione copertina:
VisualGrafika, Torino
Realizzazione:
il capitello, Torino
Illustrazioni:
Chiara Bordoni, Marcella Grassi
Ricerca iconografica: Archivio il capitello
Referenze iconografiche:
Archivio il capitello, AdobeStock
Realizzazione lastre CTP:
Fotoincisa EFFEGI, Savigliano (CN)
Stampa: © EDIZIONI il capitello, Torino

Proprietà letteraria riservata

L’Editore, nell’ambito delle leggi internazionali


sul copyright, è a disposizione degli aventi diritto
non potuti rintracciare.

1ª edizione: dicembre 2020


Ristampa:
5 4 3 2 1
2024 2023 2022 2021 2020

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Indice

VOLUME A ¯ Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO


5 Federica al mercato del Cairo - lettura globale VAI A... pag. 12 volume A cl. 4ª
9 Uno scherzo orribile - lettura riflessiva VAI A... pag. 16 volume A cl. 4ª
12 56 treccine! - lettura espLorativa VAI A... pag. 32 volume A cl. 4ª
16 Un simpatico intruso VAI A... pag. 34 volume A cl. 4ª
19 Da grande farò il calciatore - Lettura espressiva VAI A... pag. 46 volume A cl. 4ª
22 Il grande tuffo - Lettura riFLessiva VAI A... pag. 50 volume A cl. 4ª
26 Tornare a casa senza imballaggi: la sfida - lettura esplorativa VAI A... pag. 66 volume A cl. 4ª
30 Una sagoma nera sulla sabbia VAI A... pag. 70 volume A cl. 4ª
34 La discarica terrestre VAI A... pag. 72 volume A cl. 4ª

VOLUME B ¯ Strategie di ANALISI


Testi narrativi - racconto realistico e fantastico
38 Il tema sulle vacanze - STRUTTURA DEI TESTI NARRATIVI VAI A... pag. 14 volume B cl. 4ª
41 Scacchi e uccellini - L’ORDINE CRONOLOGICO VAI A... pag. 18 volume B cl. 4ª
44 Il brevetto di bagnino - IL FLASHBACK VAI A... pag. 20 volume B cl. 4ª
48 Buon compleanno! - AUTORE E NARRATORE VAI A... pag. 22 volume B cl. 4ª

52 Testi narrativi - racconto d’avventura


53 Sulla zattera di salvataggio - I PERSONAGGI DELL’AVVENTURA VAI A... pag. 30 volume B cl. 4ª
57 L’urlo di Tarzan - IL RITMO DELLA NARRAZIONE VAI A... pag. 34 volume B cl. 4ª

61 Testi narrativi - racconto di paura


62 Pallido e rugoso - PERSONAGGI E TEMPI DEL RACCONTO DI PAURA VAI A... pag. 42 volume B cl. 4ª
65 La casa degli spiriti - I LUOGHI DEL RACCONTO DI PAURA E LA SUSPENSE VAI A... pag. 44 volume B cl. 4ª
69 Farful e il diavolo - IL FINALE A SORPRESA VAI A... pag. 46 volume B cl. 4ª
73 E adesso, parliamo di UNA PAURA DI OGGI!

74 Testi narrativi - racconto mitologico


75 Che fatica essere eroi! - PERSONAGGI DEL RACCONTO MITOLOGICO VAI A... pag. 54 volume B cl. 4ª
79 Dentro il labirinto: ecco il Minotauro! - ELEMENTI DEL RACCONTO MITOLOGICO VAI A... pag. 58 volume B cl. 4ª

83 Testi narrativi - Diario personale


84 Ragionamenti logici per Di!
IL NARRATORE-PROTAGONISTA DEL DIARIO PERSONALE VAI A... pag. 73 volume B cl. 4ª
86 Proprio tu, il mio diario sensibile? - IL LINGUAGGIO DEL DIARIO PERSONALE VAI A... pag. 74 volume B cl. 4ª

3
88 Testi narrativi - lettera
89 Una bella esperienza VAI A... pag. 78 volume B cl. 4ª
90 Lettera dal campeggio VAI A... pag. 79 volume B cl. 4ª

91 Testi descrittivi - descrizione nel racconto


92 Gli aquiloni dell’amicizia - DESCRIZIONE OGGETTIVA E SOGGETTIVA VAI A... pag. 96 volume B cl. 4ª

95 Testi descrittivi - descrizioni di persone


96 La maestra e la direttrice - LA DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO VAI A... pag. 102 volume B cl. 4ª

99 Testi descrittivi - descrizioni di animali


100 I castori - DATI STATICI E DINAMICI VAI A... pag. 106 volume B cl. 4ª

102 Testi descrittivi - descrizioni di oggetti


103 Un coniglio di porcellana VAI A... pag. 110 volume B cl. 4ª

105 Testi descrittivi - descrizioni di luoghi


106 Sull’isola VAI A... pag. 114 volume B cl. 4ª

108 Testi informativi - testo espositivo


109 La foresta pluviale VAI A... pag. 152 volume B cl. 4ª

111 Testi informativi - testo espositivo-funzionale


112 Sai leggere un indice? VAI A... pag. 164 volume B cl. 4ª

114 Testi informativi - testo regolativo


115 Una tavoletta per la scrittura
STRUTTURA E IMMAGINI DEL TESTO REGOLATIVO VAI A... pag. 168 volume B cl. 4ª
118 Giocare in sicurezza
LINGUAGGIO E ORDINE DI PRESENTAZIONE DELLE REGOLE VAI A... p
pag.
g 170 volume B cl. 4ª

4
lettura globale
volume A

Federica al mercato del Cairo


pagine 12-13 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

SADE,
FEDERICA,
la bambina incontrata LA MAMMA
la bambina
al mercato da Federica. DI FEDERICA.
che racconta.
Ha un simpatico merlo indiano.

Leggi veloce!
 Fai una LETTURA GLOBALE, COMPLETA del racconto.
Fai attenzione alle parti colorate: ti aiutano a scoprire
l’idea centrale, cioè di che cosa parla il racconto.

Mi trovo in Egitto con la mamma.


Per la precisone sono al Cairo, la capitale dell’Egitto.
Al mercato del Cairo ho visto la mia nuova amica.
Era una bambina, stava vicino alle gabbie degli uccelli e giocava con un
merlo indiano. La bambina teneva il merlo sul dito, parlava e il merlo
rispondeva: sembrava parlare sul serio!

Volta la pagina!

5
STRATEGIE PER LEGGERE

All’improvviso il merlo ha fatto un salto in aria. Poi è volato verso di me. Si


è posato sulla mia testa e io non ho potuto impedire questo.
Sono rimasta lì rigida e immobile.
Non mi è mai successo di avere un merlo indiano sulla testa! Sentivo le
zampe del merlo fare il solletico ai miei capelli. Era molto leggero.
La bambina guardava e rideva.
Anche la mia mamma rideva e forse ridevano anche alcune persone attorno a
noi.
Io non osavo muovermi.
«Che cosa posso fare?» mi chiedevo.
Però veniva da ridere anche a me...
La bambina mi ha detto in italiano: – Non avere paura!
Poi si è avvicinata e ha alzato il dito verso il merlo e ha detto
qualcosa in arabo.
Allora il merlo è saltato sul dito della bambina, poi si è
arrampicato sul suo braccio. Infine è salito sulla spalla della
bambina. Lì ha cominciato a fischiare una melodia, come una
musichetta.
Con espressione seria, la bambina ha detto al merlo: – Idir! Non
devi spaventare le persone!
Poi la bambina si è rivolta a me e ha detto:
– Mi dispiace. Idir è un merlo giovane…
A lui piace fare gli scherzi.
Io ho risposto: – Non importa. Non ho avuto paura.
La bambina ha chiesto: – Sei italiana, vero?
Io ho risposto: – Sì. E tu sei egiziana?
La bambina ha detto: – Sì, ho imparato l’italiano a
scuola.

6
lettura globale
volume A

Poi, di colpo, si è messa


a ridere e ha detto ancora:
– Ho dimenticato di dirti
che il mio nome è Sade.
Ha pronunciato il nome
«Sciadè». Quel nome, detto da
lei, aveva un suono dolce e bello.
Anch’io mi sono presentata:
– Io mi chiamo Federica. Questa è mia madre.
Sade ha proposto: – Vi faccio da guida per
vedere il mercato? Conosco ogni angolo e so che
cosa interessa i turisti, perché tanti visitano il nostro suk.
«Suk» è la parola araba che significa «mercato».
La mamma ha risposto: – Volentieri!
Così abbiamo visitato tutta la piazza: Sade con il merlo sulla spalla,
la mamma e io. La mamma ha comprato oggetti da portare in Italia
per fare regali.
Prima di lasciare il mercato abbiamo bevuto un bicchiere di tè. Qui
in Egitto vendono tè dappertutto. Il tè è caldo, molto dolce e sa di
menta, perché qui aggiungono anche foglie di menta. È buonissimo!

Georg Maag, Federica e la magia dell’antico Egitto, Piccoli

LA FILOSOFIA
DEI BAMBINI
In classe c’è DISPONIBILITÀ!
 Sade è disponibile verso Federica: infatti cerca
di metterla a suo agio. Secondo te, nell’amicizia
è importante la disponibilità?
 L’amicizia nasce spontaneamente, quando non te
lo aspetti! Sei d’accordo?

Volta la pagina!

7
STRATEGIE PER LEGGERE

DOPO LA LETTURA

 Rispondi con X.
– Chi racconta?
Federica, la bambina in vacanza in Egitto.
Sade, la bambina che gioca con il merlo indiano.

– Qual è l’idea centrale del racconto?


Al mercato del Cairo, Federica osserva curiosa Sade, una bambina
egiziana che parla con un merlo indiano. Federica e Sade cominciano
a parlare e a conoscersi. Così diventano amiche, anche grazie al merlo
che vola sulla testa di Federica.
Durante le vacanze in Egitto, Federica vive un’esperienza molto
divertente: al mercato, un merlo indiano vola sulla sua testa. Tutte le
persone attorno ridono, compresa lei!

 Rispondi con X, poi confronta in classe.


– Secondo te, l’immagine fa capire l’idea centrale del racconto?
Sì, anche se manca la bambina che racconta.
No, non c’entra nulla con il racconto.

8
lettura riFLessiva
volume A

Uno scherzo orribile


pagine 16-17 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

TIM, BISCOTTO,
un bambino come te. l’amico di Tim.

Leggi, fermati e rileggi!


 Fai una LETTURA RIFLESSIVA SILENZIOSA: fermati al BLOCCO!
e rispondi alle domande per controllare di aver capito tutto.
 Se serve, torna indietro a cercare una parola o una frase che ti possono
aiutare a superare il BLOCCO!

Prima di leggere, devi sapere che…


Tim e il suo amico Biscotto sono in vacanza e si trovano al mare, sulla
spiaggia. Tim racconta i fatti.

Biscotto ha esclamato:
– È una spiaggia bellissima, Tim!
Allora io ho proposto: – Possiamo costruire un castello di sabbia, se
approfittiamo della sabbia bagnata.

Volta la pagina!

9
STRATEGIE PER LEGGERE

Poi ho provato a costruire il castello. Ho provato e riprovato a lungo. Ma la


sabbia era disubbidiente, infatti non si sistemava come volevo io.
Io avevo chiara in testa una bellissima visione del castello… In realtà, la
sabbia franava e si disfaceva quando provavo a costruire il castello come lo
vedevo nella mia testa.

BLOCCO! Secondo te, Tim e Biscotto riescono a costruire il castello


di sabbia?

Allora ho lasciato perdere la costruzione del castello con la sabbia. Ho


proposto:
– Facciamo una grossa buca nella sabbia.
Poi ho cominciato a scavare. E a scavare, a scavare, a scavare... Dopo un
po’ ho detto a Biscotto:
– Ora tocca a te scavare.
E ho consegnato a lui la paletta. Biscotto ha risposto:
– Io mi sento già caldo e bollente in questo preciso istante.
Poi ha guardato la buca, ha guardato me...

BLOCCO! Secondo te, a che cosa pensa Biscotto?

Poi Biscotto ha esclamato:


– Ho un’idea! Tim, entra dentro la buca!
Io, un po’ stupito, sono entrato nella buca e ho chiesto: – Come? Così?
Biscotto ha detto:
– Costruisco una barca attorno a te, d’accordo?
Io ho risposto: – D’accordo, sono in barca.

10
lettura riFLessiva
volume A

E poi ho perfino aiutato Biscotto a riempire con la sabbia la buca intorno a me.
Mi sentivo pesante.
Così ho cercato di muovere le gambe, ma erano come fissate nella sabbia.
Non potevo muovermi: ero immobilizzato.
Allora Biscotto si è fermato, si è rialzato e si è asciugato la fronte bagnata
di sudore. Poi ha detto:
– Eccoti sistemato.
Io ho esclamato: – Finalmente! Adesso tirami fuori. Biscotto? Biscotto?
Ma... Che fai?
Biscotto si era allontanato: ero stato abbandonato.
Il mio cuore batteva disperatamente.
LA FILOSOFIA
BLOCCO! Perché Tim è rimasto solo? DEI BAMBINI
Sono rimasto a lungo nella buca. Poi papà è venuto
In classe c’è
a cercarmi e mi ha liberato.
FIDUCIA!
Però… Bell’amico, Biscotto!
 Un vero amico
Jacqueline Wilson, Sepolto vivo!, Salani
Jacqu
non fa scherzi
orribili come lo
scherzo fatto da
Biscotto a Tim.
Sei d’accordo?
Perché?

DOPO LA LETTURA

 Controlla se hai capito bene il racconto:


riconosci con X se le frasi sono vere o false.
È estate, Tim e Biscotto sono al mare. vero falso
Tim e Biscotto vogliono costruire una pista per le biglie. vero falso
La sabbia è bagnata e il castello si disfa sempre. vero falso
Biscotto propone di scavare una buca. vero falso
A Tim, all’inizio, piace stare dentro la buca-barca di sabbia. vero falso
Biscotto si comporta da prepotente. vero falso
Tim non ha paura, si fida dell’amico e sa che tornerà. vero falso

11
STRATEGIE PER COMPRENDERE

56 treccine!
pagine 32-33 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

MALAIKA, CHIARA,
una bambina che arriva dalla una compagna di Malaika.
Tanzania (stato dell’Africa).

Leggi a salti!
 Fai una LETTURA ESPLORATIVA A SALTI: dai uno sguardo veloce
al testo e rispondi con X a queste domande.
• Hai notato? Ci sono alcuni dialoghi (discorsi): che tipo di testo
può essere?
Un testo narrativo: narra una storia e riporta i dialoghi
tra i personaggi.
Un testo informativo: riporta informazioni e notizie.

• Quale tipo di lettura è più adatto per comprendere il testo?


Una lettura ad alta voce a più voci: la voce del narratore,
le voci dei personaggi.
Una lettura silenziosa, personale.

Quel giorno, Malaika entra nella nuova classe e tutti gli altri bambini si
girano per guardare la nuova compagna.
Malaika si aspettava gli sguardi degli altri bambini: succede così quando
cambi scuola ed entri in una nuova classe.

12
Parole nuove
e contesto - volume A

E poi la mamma ha avvertito la bambina:


– I primi giorni di scuola non saranno facili per te…
Ascoltando le parole della mamma, Malaika aveva scosso le spalle: aveva
fatto fi nta di non essere preoccupata affatto. Invece era preoccupatissima…
La maestra presenta Malaika ai compagni. Dice:
– Questa è Malaika. Arriva dalla Tanzania. Non sa ancora bene l’italiano,
anche se mi sembra già piuttosto brava a parlare e a capire la nostra lingua.
Poi la maestra comincia a leggere una poesia: è una bella poesia, le parole
sembrano frusciare.
Malaika non capisce proprio tutte le parole, ma le frasi della poesia
sembrano una bella musica e lei ascolta incantata.
Poi suona la campanella dell’intervallo e i bambini si alzano tutti insieme e
si precipitano fuori.
Solo Malaika rimane seduta al suo posto, nel banco.

COMPRENDERE • forma delle parole–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Che cosa vuol  Rispondi con X e a voce.
dire frusciare? • Quale suono c’è nella parola frusciare?
Per rispondere Frsc… Frsc… (come il rumore delle foglie mosse dal
in modo giusto vento).
fai così:
– pronuncia Bum! Bum! (come il rumore del tuono).
lentamente • Adesso puoi dire che frusciare vuol dire:
frusciare; produrre un rumore forte.
– svolgi le produrre un rumore leggero e prolungato.
attività qui a
fianco.  Rileggi le parti colorate e rispondi sui puntini.
• Che cosa sembra frusciare in classe, secondo Malaika?
– Le ........................ di una poesia letta dalla
maestra.
• Perché il frusciare delle parole della poesia piace
tanto a Malaika?
– Perché sembra una .........................................

Volta la pagina!

13
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Si sente tutta la pelle come bucherellata dagli sguardi degli altri bambini.
Una bambina, Chiara, è rimasta in classe, non è andata via con gli altri.
Chiara guarda Malaika da dietro. Dice: – Che belle treccine hai!
Le treccine sulla testa di Malaika sono tante; ogni treccina è fermata in
fondo da una perlina di vetro opaco, non lucido.
– Sono venti e otto – risponde Malaika.
– Ventotto – dice Chiara.
– Ventotto – ripete Malaika. Mentre parla gusta come un dolce l’italiano,
la sua nuova lingua.
Chiara chiede: – Le tue treccine le fa la tua mamma?
Malaika risponde: – Sì!
Pronuncia «sì» con sicurezza e decisione perché sa dire bene quella
parolina.
Chiara esclama: – Le tue treccine mi piacciono moltissimo! Anch’io vorrei
averle! Invece ho queste due grosse trecce che sembrano spazzole, gialle
come le pannocchie di granturco!
Il giorno dopo, al suono della campanella dell’intervallo, tutti i bambini
escono dall’aula. Malaika e Chiara restano sole.
Allora Malaika prende un piccolo fagotto di stoffa a fiori, chiuso da un
cordoncino, e dice:
– Le porto per te.

COMPRENDERE • contesto–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per capire il significato  Rileggi le parti colorate in verde e in azzurro
di una frase devi e rispondi con X.
far riferimento alla • Malaika si sente tutta la pelle come
situazione raccontata, bucherellata dagli sguardi degli altri bambini
immedesimarti nel vuol dire che:
personaggio (quale
sente gli sguardi degli altri bambini
situazione sta vivendo?
penetranti al punto che sembrano bucare la
Che cosa prova?)
sua pelle.
sente un forte prurito sulla pelle, causato
dagli sguardi degli altri bambini.

14
Parole nuove
e contesto - volume A

LA FILOSOFIA
DEI BAMBINI

In classe c’è
SOLIDARIETÀ!
Poi Malaika apre il sacchetto e versa sul palmo
 Secondo te, a Chiara
della sua mano un po’ di perline colorate, uguali piace moltissimo
alle perline che fermano le sue treccine, e la pettinatura di
aggiunge: Malaika, oppure
– Le faccio a te. vuole far sentire
la sua vicinanza
Chiara si sfi la gli elastici che legano le sue a Malaika, per
grosse trecce e lascia fare a Malaika. Poi i metterla a proprio
compagni tornano in aula, tutti sudati per i giochi agio nella nuova
in cortile. Vedono le due bambine: ognuna ha classe?
 Il comportamento
ventotto treccine sulla testa.
di Chiara è
La maestra gira intorno al banco di Malaika e un esempio di
Chiara per guardare bene ed esclama: solidarietà.
– Mmm... niente male! Viste da dietro sembrate  Hai capito che
cosa significa
gemelle!
solidarietà?
Beatrice Masini, Amici per sempre, Einaudi Ragazzi Rispondi in classe!

15
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Un simpatico intruso
pagine 34-35 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

ROXANA, CHRISTIAN,
una bambina il fratellino
che frequenta di Roxana; LA MAESTRA
la classe quarta. ha due anni. E LA CLASSE QUARTA.

Oggi Roxana ha fatto una confidenza a me, Ottilia e Irene, le sue compagne
di classe quarta: è preoccupata per il suo fratellino Christian.
Il suo fratellino ha due anni. Nessuno può occuparsi di lui quando la mamma
lavora. Dopo aver pensato a lungo, Roxana ha deciso di portare Christian
con lei, a scuola.
La sua confidenza ha lasciato disorientate me, Ottilia e Irene; così abbiamo
detto a Roxane che è impossibile: nessuno darà mai a lei il permesso di
portare Christian in classe!
Roxana, però, non scherzava: ormai aveva deciso!
Infatti, stamattina, è arrivata in classe con addosso un lungo impermeabile.
Io ho notato subito due cose strane:
– lei camminava sbandando;
– sotto l’orlo del suo impermeabile spuntavano due scarpine un po’ sciupate.
Quando Roxana ha aperto il mantello, un bambino rotondetto e simpatico è
sbucato fuori: era Christian.
Roxana è andata a sedersi all’ultimo banco e ha detto al fratellino di sedersi

16
Parole nuove
e contesto - volume A

per terra, dietro il suo zaino.


Poco dopo, la maestra è arrivata e ci ha dato
to
un problema di geometria da risolvere.
Io ho cominciato a ragionare per risolvere
il problema. Ma subito, dal fondo
dell’aula, ho sentito una vocina:
– Pipì... pipì...
Ho pensato: «Spero che la maestra non
senta…».
Così, per cercare di attirare la sua attenzione,
one,
mi sono messa a parlare tra me e me ad alta
t voce.
Però la vocina si è sentita di nuovo.
Allora anche i miei compagni hanno cercato di distrarre la maestra: hanno
cominciato a strisciare i piedi per terra; qualcuno ha tossito, come per
rischiarare la voce, qualcun altro ha mosso la sedia.
Ma, ancora: – Pipì... pipì...
Allora la maestra si è alzata e ha cominciato a camminare tra i banchi. Poi si
è fermata vicino al banco di Roxana e ha visto Christian.
Così ha sbarrato gli occhi per la sorpresa.
Roxana ha detto tranquillamente:
– Questo bambino è mio fratello. Gli scappa la pipì.
Poi Roxana ha preso per mano il fratellino e lo ha portato in bagno.

COMPRENDERE • forma delle parole–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per scoprire il significato di disorientate,  Rispondi a voce e
fai così: confrontati
• rileggi la frase in cui c’è la parola con i compagni.
disorientate; • Quale strategia hai usato
• rifletti: dentro disorientate c’è una per capire il significato
parola-segnale; della parola disorientate?
• ripensa: in quali momenti hai già
sentito usare questa parola?

Volta la pagina!

17
STRATEGIE PER COMPRENDERE

La maestra ha chiesto a noi alunni se sapevamo di


Christian. Allora io ho detto:
LA FILOSOFIA
DEI BAMBINI
– Roxana ha dovuto portare Christian in classe: si
tratta di una situazione di emergenza!
Quando Roxana e il fratellino sono rientrati In classe c’è
in classe, la maestra li ha accolti con questa AIUTO RECIPROCO!
domanda:  Roxana ha un
– Come si chiama questo piccolo genio che a due problema e ne parla
anni frequenta già la quarta? con la sua classe.
 Che cosa fa la
– Si chiama Christian, maestra – ha risposto
classe, quando
Roxana. Christian chiede di
La mattina è continuata con una chiacchierata «fare pipì»?
speciale.  Quali parole
Infatti, la maestra ha parlato con Roxana. segnalano meglio
il comportamento
Con tutta la sua dolcezza, ha fatto capire alla della classe?
bambina che non doveva agire di nascosto. Generosità.
Ha detto: Coraggio.
– Dovevi parlare con me e con il preside. Insieme Solidarietà.
potevamo trovare una soluzione! Tristezza.
Intanto, Christian scarabocchiava su un foglio con Invidia.
i pennarelli... Paura.
.......................
Angelo Petrosino, Il diario segreto di Valentina, Piemme

18
InformazionI
nel testo - volume A

Da grande farò il calciatore


pagine 46-47 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

IL PERSONAGGIO DEL RACCONTO

PIETRO
È il bambino-narratore
(racconta la storia).

Leggi con l’intonazione giusta!


 Fai una LETTURA ESPRESSIVA AD ALTA VOCE.
 Il bambino-narratore ha un grande sogno: vuole fare il calciatore;
quindi scegli un tono di voce un po’ da «sognatore».

Il calcio non è soltanto un pallone da prendere a calci. Per me il calcio


è una specie di paese dove vado spesso perché lì trovo tante cose che mi
piacciono un sacco.
Per esempio, a me piace molto la nebbiolina delle docce.
Per me è bellissimo stare fermo, immobile sotto la doccia e discutere della
partita con i miei compagni di squadra (fermi e immobili anche loro).
Io vedo e non vedo i compagni perché il vapore dell’acqua calda riempie la
stanza di una specie di fumo.
Io parlo, discuto… Intanto, una pioggia d’acqua esce dallo spruzzino e lava
via il fango e il bagnoschiuma.

Volta la pagina!

19
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Poi c’è la musica dei tacchetti: tic, tic, tic…


Il suono dei tacchetti delle scarpe da calcio sulle
le piastrelle dello
spogliatoio è un suono che mi piace moltissimo.
Non smetterei mai di ascoltare quel suono.
Mi piace soprattutto quando ci muoviamo tutti insieme
nsieme verso
il campo: allora sento il piacevole suono di una trentina di
scarpe da calcio.
Sembra il suono prodotto da un’orchestra.
Tic, tic, tic, tic...
È come essere in una stanza piena di segretarie
che scrivono a macchina. Oppure è come essere in
una stanza piena di sveglie che battono il tempo.
o.
Tic, tic, tic, tic...
Non dimenticherò mai la prima volta che io ho suonato
uonato
quella musica.
Le mie scarpe da calcio, però, non erano fatte di pelle
di canguro; erano fatte di plastica ruvida e avevano
vano i
tacchetti di gomma.
Forse non erano le scarpe da calcio più belle dell
mondo, ma per me sì, perché erano le mie prime,
e,
vere, scarpe da calcio.
La mamma mi ha regalato quelle scarpe un
po’ di tempo fa: una mattina di Natale le ha
messe sul mio letto. Che bella sorpresa!

COMPRENDERE • informazioni esplicite–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Le INFORMAZIONI ESPLICITE  Leggi queste domande e
si trovano nel testo. sottolinea le risposte nel testo.

 Per trovare le informazioni esplicite: • Che cos’è il calcio per Pietro,


• leggi le domande; il bambino-narratore?
• rileggi il testo e trova la parte • Che cosa gli piace del calcio, in
che risponde alla domanda. modo particolare?

20
Informazioni
nel testo - volume A

Quando mi sono svegliato, ho visto le scarpe e le ho subito infi late nei


Quand
piedi.
Poi ho fatto una corsa fino al faro, ancora in pigiama e senza lavarmi
la faccia.
facc
Sono salito
s e sono sceso lungo i 124 gradini per tre volte, fino alla
lampada.
lampa Intanto ho ascoltato la «canzone» dei tacchetti: è stata la
mia prima
pr canzone!
Il calcio
calc per me è un paese speciale. L’olio canforato è l’olio di
C’è un’altra
un cosa che mi piace di questo canfora. Si ricava dalle
paese:
paese è quando giochiamo al mattino cortecce di alberi che in
presto e il pallone, correndo sul origine si trovavano in Oriente.
Dal 1800 gli alberi della
prato, solleva le goccioline di rugiada.
canfora sono stati introdotti
Ecco: il calcio è un paese fatto di nebbie, anche in Europa, Australia e
rugiada
rugiad e tacchetti che cantano. Stati Uniti. L’olio di canfora
Per me ha il profumo dell’olio canforato ha un odore forte, pungente e
che us
usano i massaggiatori. ha proprietà benefiche per la
salute.
L’olio canforato è il vero profumo del
calcio!
calcio
Luigi Garlando, Da grande farò il calciatore, Piemme

COMPRENDERE • informazioni implicite (nascoste)–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Le INFORMAZIONI IMPLICITE  Ecco due informazioni nascoste. Cerca
sono nascoste, cioè non sono nel testo gli indizi per trovarle e
scritte chiaramente nel testo. completa sui puntini.
Si possono ricavare da tracce
1 Pietro vive in un luogo di mare.
(indizi) sparse nel testo.
INDIZIO Poi ho fatto una .........
 Per trovare le informazioni
......................................................
implicite:
• vai a caccia delle tracce: 2 Le scarpe dei calciatori sono
rileggi con molta attenzione in pelle di canguro.
il testo. INDIZIO Le mie scarpe ............
......................................................

21
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Il grande tuffo
pagine 50-51 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

ANTONIO
ONIO ANDREOLI
ANDREO 2,
un secondo bambino a
ANTONIO ANDREOLI 1, lezione di nuoto con
il bambino che si trova stesso nome e stesso DUE ISTRUTTORI
in piscina, a lezione cognome del primo DI NUOTO.
di nuoto. bambino.

Leggi, fermati e rileggi!


 Fai una LETTURA RIFLESSIVA SILENZIOSA: fermati a ogni BLOCCO!
rileggi, rifletti e scrivi sui puntini le parti mancanti.
Poi continua la lettura. Scegli le parti mancanti tra queste:
Antonio  Aiuto! Sto annegando!  istruttore  due

Imparare a nuotare…
Ad Antonio non piace per niente! Il bambino prova terrore per l’acqua
fredda davanti a lui. Ma la sua mamma vuole così: Antonio deve imparare a
nuotare!
Adesso Antonio è sul bordo della vasca, guarda l’acqua, ha una grande paura
e stringe a sé l’asciugamano come per trovare sollievo. Intanto un gruppo di
bambini più grandi di lui entra in acqua ridendo.
Antonio guarda i bambini con preoccupazione e pensa: «Sarà vero che la
mamma mi ha iscritto nel gruppo dei principianti? Qui tutti sanno nuotare!».
Ma la lezione sta già cominciando.

22
InformazionI
nel testo - volume A

L’istruttore legge la lista dei bambini iscritti


alle lezioni di nuoto, sceglie un nome a caso e
dice:
BLOCCO! – ................................................. Andreoli, sul trampolino!
Antonio è troppo spaventato per protestare. Così sale sulla scaletta.
E adesso è lì, sulla stretta pedana del trampolino.
La pedana è sospesa nell’aria e Antonio ha le vertigini. Vorrebbe tornare
indietro ma non può: gli altri bambini sono dietro di lui, in coda, e bloccano
la strada.
Così Antonio non ha scelta. Senza riflettere, chiude gli occhi e si tuffa giù,
nel vuoto, verso l’acqua.
Il tuffo sembra senza fine.
Alla fine, Antonio finisce in acqua: al bambino sembra di essere fi nito tra le
grinfie di un mostro liquido e freddo.
L’acqua-mostro entra nelle sue narici, nella sua bocca e trascina Antonio
giù, sempre più a fondo.
BLOCCO! – ................................................ ! ............................................... !
– tenta di urlare il bambino.
Ma dalla bocca gli esce un confuso gluglù LA FILOSOFIA
di bolle d’aria. DEI BAMBINI
D’un tratto, però, una mano decisa afferra
Antonio e lo riporta sul bordo della vasca.
In classe ci sono IO,
BLOCCO! La mano è dell’..............................
INDIVIDUO UNICO!
......................
 I due bambini del
Il bambino non ha ancora ripreso fiato che già
racconto hanno lo stesso
si sente rimproverare. nome e cognome: ma
Infatti l’istruttore chiede: sono uguali o sono due
– Perché ti sei iscritto a un corso così bambini diversi tra loro
e unici?
difficile?
 Per Antonio è strano
Quasi in lacrime, Antonio balbetta: che un altro bambino si
– Non lo so, signore. È stata mia madre chiami come lui: perché?
che... Rispondi in classe!

Volta la pagina!

23
STRATEGIE PER COMPRENDERE

A un tratto, dall’altro lato della vasca, un altro istruttore urla:


– Ehi, tu, Antonio Andreoli, nuoti come un pesce!
Sei davvero bravo… Perché, allora, sei nel gruppo dei principianti?
«Io nuoto come un pesce??» pensa Antonio.
Non ci capisce più niente!
Prima che riesca a rispondere, un altro ragazzino risponde: – Io sarei un
principiante? Ma se sono più di cinque anni che faccio gare!
Adesso è tutto chiaro:
ci sono BLOCCO! ......................... Antonio Andreoli!
Sembra una barzelletta. Anche Antonio 1 ride sollevato.
Però è strano il fatto che un altro bambino si chiama esattamente come lui...
AA.VV., Vivere insieme. La famiglia, il capitello

COMPRENDERE • parole e modi di dire–

Svolgi le attività!
 Leggi ogni parola evidenziata (che indica una precisa sensazione di paura)
e la sua spiegazione.
1 Timore: insicurezza.
2 Paura: preoccupazione per un pericolo reale o immaginato.
3 Spavento: paura improvvisa davanti a un pericolo inaspettato.
4 Terrore: grande paura.
5 Panico: paura improvvisa che non si può controllare. A volte può essere
senza motivo.
• Hai notato? Ogni parola-sensazione scritta sopra è in gradazione: dalla
meno intensa (1) alla più intensa (5). Adesso osserva gli emoticon:
segnalano proprio le 5 sensazioni di paura. In base all’esercizio precedente
continua a riordinare gli emoticon secondo la gradazione di intensità che
esprimono.

1 3 ............. ............. 2

24
InformazionI
nel testo - volume A

COMPRENDERE • parole e modi di dire–

Svolgi le attività!
 Rispondi completando sui puntini e con X.
• Chi è il mostro liquido e freddo di cui si parla nel testo?
L’............................. della piscina.

• L’ espressione mostro liquido e freddo ha un significato:


letterale (infatti c’è davvero un mostro in piscina).
figurato (per far capire bene quanto è grande la paura dell’acqua
da parte di Antonio).

COMPRENDERE • informazioni nascoste–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per rispondere  Rispondi con X e sui puntini.
correttamente alle • Nel testo è scritto chiaramente il luogo in cui si
domande, rileggi svolgono i fatti? Sì. No.
il testo e collega • Tu puoi comunque capire dove si trova Antonio.
le informazioni tra
Si trova in .........................................................
loro.
• Sottolinea nel testo alcune parole che ti hanno
fatto capire qual è il luogo della storia.
• Secondo te, Antonio è un bambino:
obbediente. disubbidiente.

25
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Tornare a casa
senza imballaggi: la sfida
pagine 66-67 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

ANTONIE, JONAS,
una bambina di 10 anni. un bambino di 12 anni.

Leggi a salti!
 Fai una LETTURA ESPLORATIVA a salti: fermati sul TITOLO
e sulle IMMAGINI: dove si svolgeranno i fatti?
Di che sfida si tratta? Chi affronterà la sfida?

Antonie ha 10 anni e Jonas ne ha 12. Vivono nella


città di Amburgo, in Germania.
Sono amici e vicini di casa. In famiglia, Antonie e
Jonas si occupano di portare i secchi della spazzatura
in strada.
Ogni giovedì il camion per la raccolta rifiuti della
città passa davanti alla loro casa e svuota i secchi.
Il passaggio del camion è davvero necessario perché
alla fi ne della settimana i secchi sono pieni fi no
all’orlo.

26
connettivi - volume A

Sono pieni soprattutto di plastica: la plastica è il


materiale usato per avvolgere e impacchettare
salumi, formaggi, frutta e verdura, biscotti e
caramelle.
Ora Antonie e Jonas si trovano al
supermercato, per fare la spesa. Vogliono
arrivare alla cassa con pochissimi imballaggi di plastica.
I due bambini hanno portato borse di stoffa: così non devono comprare buste
di plastica o di carta per mettere la spesa.
Cominciano dal reparto frutta e verdura. Nella lista della spesa ci sono le
mele da comprare.
Antonie esclama: – Sulla confezione c’è scritto che queste mele vengono
dall’Altes Land, la Terra Antica!
È un posto vicino a noi: quindi il viaggio delle mele dalla Terra Antica a
questo supermercato non è stato troppo lungo.
Inoltre le mele non sono confezionate. Sono perfette così:
pronte per entrare nella borsa di stoffa!
Poi i due amici vanno nel reparto frigo per comprare il latte
e lo yogurt. Antonie sospira e dice:
– Purtroppo credo di non poter comprare il mio yogurt
preferito: il vasetto ha un coperchio di alluminio, un
materiale molto dannoso per l’ambiente!
Jonas afferra un vasetto di yogurt in vetro.

Volta la pagina!

27
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Antonie chiede: – Sul vasetto c’è un


simbolo che indica «riutilizzabile»? LA FILOSOFIA
– Sì – risponde Jonas, e fa vedere il
DEI BAMBINI
simbolo ad Antonie.
I due amici sanno che i vasetti saranno In classe c’è
puliti e usati ancora dal produttore solo la CITTADINANZA ATTIVA!
se c’è quel simbolo.  Antonie e Jonas cercano, con
Quindi il vasetto di yogurt finisce dentro azioni pratiche, di rendere
il carrello. più vivibile il pianeta Terra?
Pensano al futuro del nostro
Ma Antonie e Jonas non riescono a
pianeta? Sono cittadini attivi?
trovare il latte in bottiglia di vetro Perché?
riutilizzabile, ma confezionato nella
 Tu cosa consigli di fare per
plastica. eliminare gli imballaggi che
Però sanno che la plastica è più facile da danneggiano l’ambiente?
riciclare del tetrapak.
Questo li tranquillizza un po’. IN GRUPPO
Poi Jonas dice: – Adesso arriva la parte Fate una ricerca sulla nuova
migliore… Agenda 2030 per lo sviluppo
Antonie sorride ed esclama: – Il gelato! sostenibile, per scoprire di
Però nel freezer dei gelati cosa parla e che cosa vuole
trovano gelati confezionati ottenere.
in pellicole e contenitori di
plastica.
Allora Antonie dice: – È meglio non comprare i gelati… Tutta
questa plastica fa male all’ambiente.
E Jonas propone:
– Dai, paghiamo e andiamo in gelateria. Lì, il gelato ce lo
danno nel cono!
«Internazionale kids»

28
connettivi - volume A

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Leggi le domande e completa le risposte sui puntini. Scegli le parole
dall’elenco: lungo • pronte • vicino • vasetto • contenitori • ambiente •
stoffa • controllano.
• Perché le mele della Terra Antica sono perfette?
1 La Terra Antica è un posto ........................... alla zona dove vivono
Antonie e Jonas: così il viaggio delle mele fino al supermercato non è
stato troppo ............................
2 Le mele non sono confezionate. Quindi sono ........................... per
entrare direttamente nella borsa di ...........................!

• Perché lo yogurt nel vasetto in vetro fi nisce nel carrello?


Perché sul ........................... c’è un simbolo che indica «riutilizzabile».
• Perché Antonie e Jonas non comprano il gelato?
Perché i gelati sono confezionati in pellicole e ........................... di
plastica, che è un materiale non riciclabile e quindi fa male all’ambiente.
• Perché la spesa al supermercato è una sfida?
Perché bisogna controllare continuamente che tutto quello che si compra
rispetti l’...........................
• Perché Antonie e Jonas si comportano in modo responsabile verso
l’ambiente?
Perché, prima di comprare, ........................... che le confezioni non siano
dannose per l’ambiente.

 Confronta le tue risposte in classe.

COMPRENDERE • parole legame–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per comprendere la relazione  Collega le parti della frase con
di causa–effetto tra due il connettivo logico adatto per spiegare
frasi, chiediti: il rapporto di causa-effetto tra i fatti.
– quale frase esprime Scegli tra: perché • quindi.
la causa (perché…?) e • Temo che non potremo prendere il mio
quale l’effetto, cioè la yogurt preferito ................................
conseguenza (quindi…). il coperchio è un foglio di alluminio e
produrlo è dannosissimo per l’ambiente.

29
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Una sagoma nera sulla sabbia


pagine 70-71 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

GRACIE, DANIEL, IL MIGRATORE,


la bambina il bambino amico un vecchio che vive da
che racconta la storia. di Gracie. solo vicino al mare.

Daniel ed io vediamo una lunga forma nera in riva al mare e il Migratore


(il nostro amico, un vecchio solitario, sempre vestito con una mantella e un
cappello nero) inginocchiato nell’acqua accanto a quella forma nera.
Allora ci mettiamo a correre sulla sabbia.
Mentre corriamo vediamo che il Migratore cerca di rovesciare quella forma
nera. Ma non ci riesce: quella forma è troppo grande.
Intanto il nostro amico ci vede ed esclama:
– Grazie al cielo siete arrivati voi. È tutta la notte che provo a far rotolare
in mare questa balena narvalo ma è troppo pesante per me.
Daniel chiede:
– Questa balena è uguale a quelle che hanno ucciso a Samson, vero?
Il Migratore guarda verso il mare aperto e risponde:
– Sì, è proprio uguale.

30
connettivi - volume A

Poi aggiunge: – Presto! Le altre balene saranno al largo. Forse pensano di


poter aiutare questa loro compagna, ma non ci possono riuscire. Quindi noi
dobbiamo rimetterla in acqua prima del loro arrivo. Altrimenti finiscono
sulla spiaggia anche loro! Perciò facciamo in fretta: può arrivare qualcuno…
Sarà la fine se questo succederà.
Allora io ho cominciato a piangere perché provavo dolore per le balene
narvalo ma provavo anche rabbia. Ho chiesto:
– Non capisco! Perché succede tutto questo?
Il Migratore mi ha guardato e ha detto:
– Ascoltami bene, Gracie. È successo molto tempo fa. Quando io ero piccolo,
Samson era una città povera, il cibo era scarso e la vita era dura… Fino a
quando sono arrivate le balene narvalo.
Una mattina (era appena giorno) io ho trovato la prima balena sulla
spiaggia. Sembrava chiedere aiuto. Allora io e la mia mamma abbiamo
provato a far rotolare verso il mare la balena ma era troppo grande e
pesante. Quindi non siamo riusciti a spostare quel povero animale.
Più tardi, in pieno giorno, sono arrivati tutti gli altri abitanti di Samson.
Però non hanno aiutato la mamma e me a riportare in acqua la balena…
Sapete perché? Perché nell’insenatura del mare c’erano altre balene che
si avvicinavano sempre più alla spiaggia ogni volta che sentivano i lamenti
della balena arenata.
A mezzogiorno tutte le balene sono arrivate sulla spiaggia. Qui si sono
bloccate: si lamentavano, sembravano piangere.
Allora qualcuno ha detto:
– Dobbiamo eliminare queste balene!
A quel punto, la mamma e io abbiamo esclamato:
– No! Non uccidete le balene!
Ma la nostra richiesta non è servita: gli abitanti di
Samson hanno deciso così e basta.
Hanno detto che nei corni delle balene c’era
molto avorio, un materiale prezioso: quindi,
la vendita dei corni rendeva ricchi per
tutta la vita.
Volta la pagina!

31
STRATEGIE PER COMPRENDERE

E così hanno fatto strage delle balene lì, LA FILOSOFIA


sulla spiaggia, sotto il sole. DEI BAMBINI
Quella sera l’acqua del mare era più rossa di
tutti i tramonti che ho visto finora.
Io ascoltavo il racconto e mi sentivo
In classe c’è
confusa.
la CAPACITÀ DI AMMETTERE
GLI ERRORI!
Non riuscivo nemmeno a parlare. Ma ho
 Perché nel testo si parla di
ricominciato a scavare e a spingere, insieme
quasi un miracolo?
a Daniel e al Migratore.
 Perché gli abitanti
Però i nostri sforzi non bastavano a spostare
dell’isola aiutano il padre
la balena. di Daniel e la mamma di
Poi è successo qualcosa di incredibile, quasi Gracie a riportare in mare
un miracolo: gli abitanti dell’isola sono la balena?

arrivati!
Sotto la guida del padre di Daniel e della mia mamma tutti hanno lavorato
velocemente per rimettere in acqua la balena.
Cento e più persone avanzavano nell’acqua, fischiavano e gridavano per
impedire alle balene di avvicinarsi alla spiaggia. Intanto, dietro di loro,
cominciava l’operazione di salvataggio della balena spiaggiata:
altre persone hanno scavato un canale profondo, hanno fatto rotolare la
balena sopra una grande vela e, con la forza di un cavallo e di un asino,
hanno trascinato la balena di nuovo in mare, sana e salva.
Michael Morpurgo, L’isola delle balene, il castoro

32
connettivi - volume A

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Rispondi sul quaderno e con X.
Ricorda! INFORMAZIONI ESPLICITE: le risposte sono nel testo!
• Chi sono i protagonisti della storia?
• Dove si trovano?
• Quale problema cercano di risolvere?
• Rileggi la parte evidenziata in viola: perché il Migratore ha fretta di
concludere?
• La parte evidenziata in azzurro…
– fa capire che:
tutto fi nirà bene.
le balene sono un pericolo per gli abitanti dell’isola.
– presenta: un’informazione scientifica. un fatto inaspettato.
Ricorda! INFORMAZIONI NASCOSTE: ragiona e trova le risposte!
• Quale altro titolo sarebbe adatto per questo brano?
Stop all’uccisione delle balene narvalo.
Alla scoperta del mare rosso.

COMPRENDERE • parole legame–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per distinguere i connettivi  Rispondi con X: connettivo logico CL
(parole legame) logici dai oppure connettivo temporale CT?
connettivi temporali, fai
• Mentre corriamo… CL CT
attenzione al senso del
discorso: prevale l’ordine • Perciò facciamo in fretta… CL CT
logico (perché, perciò...) • Quando io ero piccolo… CL CT
oppure l’ordine cronologico
(poi, mentre, all’inizio…)? • Allora io e la mia mamma… CL CT
• Quindi non siamo riusciti… CL CT

33
STRATEGIE PER COMPRENDERE

La discarica terrestre
pagine 72-73 del VOLUME A - Strategie di LETTURA, COMPRENSIONE, ASCOLTO

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

GIORGIO, NICOLETTA,
il pilota di un aereo una bambina:
a pois (pallini) rossi. è ambasciatrice terrestre.

Prima di leggere, devi sapere che…


Leggi la spiegazione di una PAROLA importante per capire tutta la storia!
AMBASCIATRICE: è la persona che rappresenta il proprio Stato (per esempio
l’Italia) presso un altro Stato straniero.

Giorgio fa uno strano salto di gioia sulle ginocchia.


Guarda Nicoletta ed esclama:
– EVVIVA! HO TROVATO L’AMBASCIATRICE TERRESTRE!
Poi Nicoletta sale su uno strano elicottero a pois rossi. Giorgio è alla
guida.
Insieme partono per il pianeta Globagaskar.
Nicoletta chiede: – Giorgio, posso farle una domanda?

34
connettivi - volume A

Giorgio risponde: – Certo, ma solo se è una domanda! intelligente.


Nicoletta fa la domanda: – In che cosa consiste la mia missione? E se io non
ci riesco?
Giorgio esclama: – Mi sembra che tu mi hai fatto più di una domanda! Ma ti
risponderò.
Poi sorride, fa un respiro profondo e comincia a spiegare: – Come sai, io
arrivo da un altro pianeta che si chiama Globagaskar. Noi abitanti di quel
pianeta siamo circa due milioni di anni più avanti di voi terrestri. Infatti
siamo molto più alti e la nostra tecnologia è due milioni più avanti della
vostra. Abbiamo sempre saputo della vostra esistenza.
Per noi Globagaskariani, infatti, la Terra è un famoso luogo di vacanza.
Naturalmente non possiamo venire troppo spesso sulla Terra perché dobbiamo
sempre trovare nascondigli per le nostre astronavi.
Noi amiamo la Terra: per questo ci siamo preoccupati moltissimo quando
abbiamo sentito parlare del progetto di trasformare la Terra in una
discarica.
Nicoletta esclama: – Che cosa? Hai detto «discarica»? E chi vuole questa
cosa? È una catastrofe!
Giorgio risponde: – Questa idea è della principessa Petronella.
ronella.
È lei che governa il nostro pianeta. Ha circa la tua età
e si è stufata di riciclare i rifiuti.

Volta la pagina!

35
STRATEGIE PER COMPRENDERE

Preferisce avere una discarica. Così ha scelto il pianeta Terra.


Nicoletta dice: – Ma è pazzesco! E noi terrestri? Come possiamo continuare
a vivere sulla Terra, quando sarà puzzolente e piena di immondizia?
Nicoletta è arrabbiatissima.
Giorgio spiega: – Domani alle dieci tu incontrerai la principessa Petronella
al palazzo Arcobaleno. Ora scendiamo, siamo arrivati.
Nicoletta non sa assolutamente che cosa dirà alla principessa-mostro. La vita
di ogni persona sulla Terra dipende da lei. Riuscirà a salvare la Terra?

L. M. Moriarty, Petronella e i rifiuti spaziali, Piemme Junior

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
Ricorda! INFORMAZIONI ESPLICITE: le risposte sono nel testo!
• Chi è Giorgio? Un pilota. Un marinaio.
• Perché i Globagaskariani sono preoccupati?
Temono che il pianeta Globagaskar diventi una discarica di rifiuti.
Temono che il pianeta Terra diventi una discarica di rifiuti.
• In che cosa consiste la missione di Nicoletta?
Deve riuscire a convincere la principessa Petronella a non trasformare
la Terra in una discarica.
Deve riuscire a convincere la principessa Petronella a non trasformare
Globagaskar in una discarica.
Ricorda! INFORMAZIONI NASCOSTE: ragiona e trova le risposte!
• Qual è il problema affrontato dalla storia che hai letto?
Lo smaltimento dei rifiuti. L’uso della tecnologia.
I capricci delle principesse.
• In che modo la Terra diventerebbe una discarica, secondo il progetto
di Petronella?
Abbandonando lì i rifiuti. Riciclando i rifiuti.

36
connettivi - volume A

COMPRENDERE • parole legame–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Se hai dubbi sul  Leggi questa frase:
significato dei Petronella vuole avere una discarica sulla
connettivi logici, prova Terra ma i suoi sudditi non sono d’accordo.
a sostituirli con altri • Segna con X la parola legame, tra quelle
dal significato uguale elencate, che puoi sostituire a ma:
(quindi dunque; quindi. però. perché.
perché siccome…).
 Rispondi con X:
• La parola però esprime: una causa.
un’opposizione (cioè qualcosa
di contrario).

LA FILOSOFIA
DEI BAMBINI

In classe c’è la CONSAPEVOLEZZA!


IN GRUPPO Per imparare a essere consapevoli dell’unicità e della
bellezza del pianeta Terra e per imparare a rispettare la Terra fate
questo gioco divisi in piccoli gruppi.

SCOPO DEL GIOCO: ogni gruppo  Potete prendere riviste di


ha il compito di convincere la viaggio, foto di luoghi e
principessa Petronella a risparmiare ambienti, cartoline, vecchi libri
la Terra dal suo brutto progetto e di geografia o sussidiari da poter
di farla ragionare sull’importanza ritagliare.
del riciclaggio dei rifiuti.  Vi servono anche: forbici, colla,
ISTRUZIONI PER GIOCARE: cartelloni bianchi, matite e
pennarelli.
 Ogni gruppo deve preparare un
www.leggendoleggendo.it
cartellone che illustri le bellezze
del pianeta Terra.  Fai anche tu la raccolta
 Dovrà inserire foto, commenti, differenziata a casa tua? E nella
immagini e spiegazioni adatte a tua classe? Parla con compagne e
far desiderare alla principessa compagni!
Petronella di visitare la Terra.

37
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

STRUTTURA DEI TESTI NARRATIVI (COME SONO FORMATI)


I racconti sono TESTI NARRATIVI. Sono formati da tre parti:
1 INIZIO: si presentano i personaggi, il luogo, il tempo e la situazione iniziale;
2 VICENDA: si narrano i fatti che succedono e modificano la situazione iniziale;
3 CONCLUSIONE: si racconta il fatto finale del racconto.

Il tema sulle vacanze


pagine 14-15 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

SAMUELE,
un bambino di quarta La BIRO
elementare. di Samuele.

38
Racconto realistico
e fantastIco - vol. B

Samuele è seduto al banco. Davanti a lui c’è un foglio bianco.


Samuele pensa che scrivere è davvero la cosa più noiosa del mondo.
E poi, tutte le volte che si torna a scuola dopo le vacanze, c’è sempre
una maestra pronta ad assegnare un tema. Il titolo è sempre questo:
«Dove sei stato in vacanza? Che cosa ti è piaciuto di più?».
Samuele non sa proprio che cosa raccontare, anche se cerca di
impegnarsi.
Quando non sa che cosa scrivere, la mamma dice sempre:
– Devi concentrarti… Usa tutta la tua attenzione.
Poi aggiunge: – Stai fermo e pensa solo a una cosa.
«Concentrarsi… Stare fermi… Che bel divertimento!» Samuele pensa.
Samuele sta lì, davanti al foglio bianco, e si annoia.
Non sa che cosa fare, così rosicchia un po’ Gigia, la sua biro; poi smette
e si guarda intorno.
Il suo compagno, Giovanni, nel banco di fianco, ha già scritto cinque
righe! Sara, la biondina in prima fi la, invece scrive lentamente.
Samuele non sa proprio che fare e decide di ricominciare a rosicchiare la
biro.
Sta per mettere tra i denti la biro,
quando questa si agita come un
serpente nervoso. Poi scappa via:
rotola giù dal banco sul pavimento.
Subito Samuele raccoglie la penna e
torna a posto.
Sta per scrivere ma succede una cosa
incredibile: subito prima di far toccare
il foglio alla biro, quella, da sola,
scrive: «Adesso basta! Devi smettere
di rosicchiarmi!».
Samuele legge e balbetta: – Mi
dispiace, cara biro… Scusa! Non
sapevo di darti fastidio quando ti
rosicchiavo!
Volta la pagina!

39
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

La biro è molto sorpresa: non si aspettava quella risposta da Samuele.


Ha sempre pensato che i bambini sono dispettosi e antipatici.
Così scrive: «Se mi prometti di non rosicchiarmi mai più, ti aiuto a
scrivere un tema bellissimo».
Samuele comincia a scrivere: «Quest’estate sono stato al mare...».
La biro continua a scrivere: «... e ho incontrato un mostro marino».
Samuele legge le parole della biro e pensa:
«Questa sì che è una bella idea!».
E subito prova il desiderio di inventare una storia.
Miriam Dubini, Non mi piace scrivere, Mondadori

OLE!
IN POCHE PAR dire!
co n to che hai letto H ’I O h o q ualcosa da
 Il ra c A N C
alistico, poi
all’inizio è re ?
e n ta fa n ta stico. Perché ▶ A te piace scrivere le storie? Perché?
d iv
o n fro n ta in classe la tua Rispondi in classe!
C
risposta!

analizzare • struttura–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per riconoscere le  Completa le frasi con le parole che segnalano
3 parti del testo le tre parti del racconto. Scegli tra:
narrativo poniti queste patto • scrivere • scappa • arrabbiata
domande... rosicchia • idea • scrivere
• Come inizia la storia? INIZIO Samuele non sa che cosa
• Che cosa succede poi? ............................ e rosicchia la biro.
• Come fi nisce?
VICENDA La biro è molto ............................ e
................................ dal banco.
Samuele e la biro fanno un
............................: il bambino non la

............................ più e la biro lo aiuta a

............................
CONCLUSIONE Insieme hanno una bella
............................ per scrivere il tema.

40
Racconto realistico
e fantastIco - vol. B

L’ORDINE CRONOLOGICO
I fatti di un testo narrativo si possono presentare secondo l’ORDINE
CRONOLOGICO (cioè l’ordine di tempo):
prima è successo che… • poi è successo che… • alla fi ne è successo che…

Scacchi e uccellini
pagine 18-19 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

FEDERICO, GIACOMO, GIANLUCA,


un bambino entusiasta MARCO, MANUEL,
del gioco degli scacchi. gli amici di Federico.
È Federico a raccontare la Giacomo gioca a scacchi
storia in prima persona (io). con Federico.

Prima di leggere, devi sapere che…


Il gioco degli scacchi è un gioco di strategia, cioè si svolge secondo
un piano d’azione. Si gioca sulla scacchiera (una tavola quadrata) formata
da 64 caselle (o «case») di due colori in successione.
Sulla scacchiera ogni giocatore fa le sue «mosse» e ha a disposizione
16 pezzi o «scacchi» (bianchi o neri), tra cui il cavallo, il re e la regina.
Lo scopo del gioco è dare scacco matto, cioè attaccare il re dell’altro
giocatore per impedire al re di ripararsi con altri pezzi o di spostarsi in
un’altra casella.

Volta la pagina!

41
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Oggi, io e Giacomo giocavamo a scacchi sotto uno dei grandi alberi del
giardino della scuola.
A un certo punto, sono arrivati Gianluca, Marco e Manuel e hanno
chiesto: – Possiamo guardare?
Io e Giacomo, giocatori di scacchi, abbiamo risposto:
– Sì, però state zitti!
Io e Giacomo abbiamo appena fatto due mosse, quando Manuel ha
cominciato a fare risolini strani.
Nel suo linguaggio dei gesti, i risolini significano: «Io ho visto una cosa
bellissima e tu no!».
Quindi i risolini di Manuel mi hanno dato abbastanza fastidio…
Poi, quando abbiamo fatto un’altra mossa, Marco ha cominciato a
scuotere la testa per far capire che uno dei due ha sbagliato tutto; allora
io sono diventato sempre più nervoso.
Così ho consigliato educatamente ai miei tre compagni: – Andate da
un’altra parte!
Ma per Gianluca è stato come parlare all’aria; infatti ha suggerito
a Giacomo la mossa migliore da fare con il cavallo. Allora mi sono
arrabbiato e ho gridato:
– Accidenti, Gianluca!
Proprio in quel momento, abbiamo visto qualcosa venire giù dall’albero e
atterrare proprio in mezzo alla zazzera folta di Gianluca.
Lui ha esclamato, preoccupato: – Che cos’è?
Intanto si è passato una mano tra i capelli, svelto svelto, come per
cacciare via qualcosa.
Temeva fosse un insetto.
Ma non era un insetto: era una cacca d’uccello!
Subito io e Giacomo siamo scoppiati a ridere. Veramente ridevano anche
gli altri. Gianluca era l’unico a non ridere.
Prima di rientrare in classe, io e Giacomo abbiamo ringraziato
apertamente l’uccellino sconosciuto.
Però penso che domani giocheremo da un’altra parte.
Stefano Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi Ragazzi

42
Racconto realistico
e fantastico - vol. B

COMPRENDERE • parole nuove e contesto–

Svolgi le attività!
 Ragiona e rispondi qui.
• Che cosa vuol dire zazzera? Per rispondere fai così…
1 Rileggi la frase in cui è inserita la parola e fai attenzione all’aggettivo
qualificativo che accompagna la parola (folta).
2 Leggi la spiegazione di folta qui sotto:
folta: fitta, abbondante.
3 Rifletti: dove si passa la mano Gianluca?
4 Completa con X la spiegazione di zazzera.
Zazzera: è una fi tta e abbondante capigliatura. coperta.

analizzare • ordine cronologico–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per ricostruire l’ordine  Riordina i titoletti delle sequenze
cronologico dei fatti numerandoli da 1 a 8 e ricostruisci l’ordine
narrati fai così: cronologico in cui sono avvenuti i fatti.
• Utilizza le parole del .... Gli scacchisti giocano in giardino
tempo che indicano la
successione dei fatti .... I suggerimenti di Gianluca fanno arrabbiare
(prima, in seguito, alla .... Arrivano Gianluca, Marco e Manuel
fine…)
.... Marco scuote la testa e sale il nervoso
• Poniti queste domande:
che cos’è successo .... I risolini di Manuel sono fastidiosi!
prima? E dopo? E dopo .... Sulla testa di Gianluca cade qualcosa di
ancora? strano
.... Aperti ringraziamenti all’uccellino
.... Tutti ridono, tranne Gianluca

SCRIVO
 In base ai titoletti riordinati,
OLE!
racconta a compagne e compagni IN POCHE PAR oa
p a ro le de l tempo aiutan
la storia, in prima persona, nei  Le tti?
ordine dei fa
panni di Federico. Poi scrivi la ricostruire l’
storia sul quaderno.

43
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

IL FLASHBACK
In un testo narrativo, l’ordine cronologico può essere interrotto dal racconto
di un episodio successo prima. Questo «salto indietro» nel tempo si chiama
flashback.

Il brevetto di bagnino
pagine 20-21 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

ARIANNA,
la bambina che
racconta la storia in BUCK, IL PAPÀ LA MAMMA
prima persona (io). il cane di Arianna. DI ARIANNA. DI ARIANNA.

Ieri con papà e Buck, il nostro cane, sono andata al lago. Buck deve fare
la prova per prendere il certificato di bagnino. Riguardo al certificato di
bagnino, la mamma dice:
– Quando daranno il certificato a Buck, potrà salvare la gente e potrà
correre libero su tutte le spiagge.
Al lago c’era un istruttore; la sua faccia somigliava alle facce di certi cani.
Poi c’erano tantissimi cani di razza. Invece Buck non è un cane di razza.
Mi ricordo il giorno quando la mamma, il papà ed io siamo andati al canile a
prendere Buck.
Là c’erano tanti cani, così era difficile scegliere.
Erano tutti cani abbandonati.
Anche la mamma di Buck era un cane abbandonato. L’hanno trovata vicino

44
Racconto realistico
e fantastico - vol. B

all’autostrada. E aspettava i cuccioli.


Infatti Buck era uno dei cuccioli. Quando l’abbiamo portato a casa aveva tre
mesi: era una palla di pelo, soffice e nera.
Io non immaginavo che poteva diventare grande come è adesso!
Buck è un cane proprio bello e simpatico; però è anche un po’ «schizzato»,
un po’ matto!
Infatti, quando l’istruttore dava il VIA, i cani si gettavano in acqua e
nuotavano come pazzi. Tutti i cani ma… non Buck.
Allora papà ha detto: – Dai, Buck! Buttati!
Anch’io ho cercato di dare coraggio al mio cane e ho esclamato: – Forza,
Buck!
Ma Buck non si è mosso. Guardava il cielo e le piante intorno. Tutti gli occhi
dei padroni dei cani fissavano me e papà. Per la vergogna io volevo sparire
in acqua. Ma papà si è messo a ridere e ha detto:
– Andiamo via, Arianna. Torneremo un’altra
volta.
Poi ha salutato l’istruttore e siamo tornati
a casa.
In casa, la mamma si asciugava i capelli
con il phon.
Ha guardato me e papà e ha chiesto:
– Allora?
Papà ha risposto: – Non ha voluto
nemmeno entrare in acqua.
Per la sorpresa la mamma ha fatto
cadere il phon.

Volta la pagina!

45
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Io mi sono sentita un po’ sconsolata e ho chiesto:


– Buck riuscirà a prendere il certificato di cane bagnino?
Mentre accarezzava il nostro cane, la mamma ha risposto: – Per Buck è più
facile prendere un’ombra che prendere il certificato di cane bagnino!
Infatti Buck ha un grande interesse, da un po’ di tempo: a lui piace
rincorrere le ombre sul pavimento e cercare di prenderle. Si impegna molto,
senza capire che non può prenderle, proprio perché sono ombre. Corre
di qua e di là, gratta le ombre in terra per tirarle su, non ci riesce e si
arrabbia…
Poi diventa triste e va sotto il tavolo.
Gli occhi lasciano vedere la tristezza di Buck per quelle ombre sfuggenti!
Però… Se faccio finta di essere triste anch’io e di piangere, il mio cane
dimentica le ombre dispettose: mi salta addosso e mi lecca il viso e le mani.
Forse pensa che neppure io riesco a prendere le ombre e così mi vuole
consolare.
Erminia Dell’Oro, Le pagine segrete di Arianna, Edizioni EL

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
• Chi porta Buck al lago?
Il papà di Arianna. Il papà e Arianna.
• Perché Buck è portato al lago?
Per fare una prova e prendere il certificato di bagnino.
Per fare una prova di nuoto e prepararsi a una gara.
• Che cosa fa capire la mamma con la frase «Per Buck è più facile prendere
un’ombra che prendere il certificato di cane bagnino!»?
Fa capire che Buck è:
un cane ribelle.
un cane speciale, infatti non si comporta come gli altri cani.
un cane dai poteri magici, infatti sa acchiappare le ombre.
• Perché Arianna defi nisce Buck un cane un po’ «schizzato»?
Perché si comporta in modo diverso da tutti gli altri cani.
Perché è sempre nervoso.

46
Racconto realistico
e fantastico - vol. B

analizzare • flashback–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Rileggi la parte evidenziata nel  Rispondi sui puntini e con X.
testo: è il flashback! • Quale ordine seguono i fatti
• Spiega a voce in classe che cosa narrati nel racconto?
racconta: segui questa traccia!
– Arianna ricorda quando è andata L’ordine ...................................

al canile con…, per… • Il flashback:


– Là c’erano… fa capire bene il legame
– La mamma di Buck… di affetto con il cane.
– Buck era uno… è del tutto inutile.
– Buck è arrivato a casa di Arianna
a tre mesi ed era come una…
– Arianna non immaginava che… OLE!
IN POCHE PAR
ack
che il flashb
 Puoi dire
?
è un ricordo

47
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

AUTORE E NARRATORE
L’autore di un racconto è lo scrittore, cioè chi scrive il racconto.
L’autore sceglie di raccontare la storia per mezzo di un narratore.
Il narratore può essere:
 narratore interno, quando è uno dei personaggi della storia e racconta in
prima persona (io);
 narratore esterno, quando è «fuori dalla storia» e racconta in terza
persona (lui / lei).

Buon compleanno!
pagine 22-23 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

IL PERSONAGGIO DEL RACCONTO

GRETA,
una bambina.

È mattina. Greta si è svegliata da poco.


Subito non ricorda che giorno è. Poi va in cucina…
Qui, finalmente, lei ricorda che è il giorno del suo compleanno!
Infatti ha notato sulla tavola un grande pacco. È avvolto in carta luccicante
azzurrina, con un vivace fiocco bianco e un cartoncino; sul cartoncino c’è
scritto: BUON COMPLEANNO!
L’emozione provata da Greta è molto grande, infatti il suo cuore batte forte
forte e i suoi occhi luccicano come stelle.

48
Racconto realistico
e fantastico - vol. B

Subito comincia a scartare il pacco ma l’agitazione ostacola i suoi


movimenti.
Finalmente Greta riesce a scartare il pacco e vede una grande scatola;
solleva il coperchio e subito resta un po’ confusa.
Poi prova una grande contentezza: dentro la scatola ci sono tanti altri
pacchetti di grandezza diversa; tutti i pacchetti sono avvolti in carta
luccicante di tanti colori.
Greta ci mette molto tempo ad aprire i pacchetti.
Per ogni pacchetto aperto prova meraviglia e gioia, tanto che lancia continui
gridolini di contentezza.
Greta pensa: «La mamma mi ha letto nel pensiero e ha deciso di soddisfare
tutti i miei desideri!». Infatti davanti a Greta ci sono proprio tutti i
giocattoli da lei desiderati… Non immaginava di avere tra le mani, un
giorno, quei giocattoli!
Anna Lavatelli, Quando la luna scelse la notte, Editrice Piccoli

RICORDA! QUESTA È LA FONTE


BIBLIOGRAFICA DEL RACCONTO.

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49
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • modi di dire–

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
• La frase «i suoi occhi luccicano come stelle» è (fai attenzione alla
parola-segnale):
una similitudine o paragone.
un’esclamazione.
• Nel racconto, che cosa significa l’espressione leggere nel pensiero?
Indovinare che cosa pensa un’altra / un altro.
Cercare di accontentare qualcuno.

COMPITO DI REALTÀ

• Immaginate di dover festeggiare LA GIORNATA


DELLA GENTILEZZA.

IN GRUPPO «Leggete nel pensiero» dei


vostri compagni: quale potrebbe essere il
dono più gradito?

• Preparate segnalibri gentili, festoni e uno


striscione in cui la gioia si mescoli alla sorpresa
e alla felicità, da attaccare fuori dalla finestra
della vostra aula!

50
Racconto realistico
e fantastico - vol. B

analizzare • autore e narratore–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per riconoscere l’autore del  Rispondi sui puntini e con X.
racconto, devi leggere la fonte • Scrivi il nome e il cognome
bibliografica. Infatti, la fonte dell’autore del racconto.
bibliografica presenta:
nome e cognome dell’autore; .................................................

titolo del libro dove il brano si • Chi è il narratore?


trova; Greta, la bambina
casa editrice che ha pubblicato il protagonista del racconto.
libro.
Un personaggio fuori
 Per capire se il narratore è dal racconto.
interno o esterno osserva bene
• Com’è scritto il racconto?
i verbi, l’aggettivo e il pronome
evidenziati nel testo. In prima persona (io... noi).
In terza persona (egli, lei,
lui... essi).

51
PER ANALIZZARE.. TESTI NARRATIVI • RACCONTO D’AVVENTURA

Leggi con attenzione le caratteristiche del RACCONTO D’AVVENTURA


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL RACCONTO D’AVVENTURA

ELEMENTI STRUTTURA
(Da quali elementi è formato?) (Com’è fatto?)
PROTAGONISTA (chi?): INIZIO
è il personaggio principale, è Si presenta il protagonista o i
coraggioso, forte, onesto, generoso. protagonisti in una situazione
pericolosa.
ANTAGONISTI (chi è contro?): possono
essere persone, animali, elementi della VICENDA
natura che cercano di ostacolare il Spesso la vicenda prende avvio da
protagonista. un colpo di scena o un imprevisto:
la situazione diventa sempre più
LUOGHI (dove?): pericolosa.
sono soprattutto luoghi naturali, Il protagonista deve trovare spirito di
selvaggi. Possono nascondere pericoli. iniziativa e prendere decisioni rapide
per salvarsi o per superare un ostacolo.
TEMPI (quando?):
di solito i tempi del racconto non sono CONCLUSIONE
precisati. C’è quasi sempre il lieto fine.
Il coraggio e lo spirito d’iniziativa del
FATTI (che cosa?): protagonista sono premiati.
si presentano situazioni di pericolo,
imprevisti, colpi di scena.
Si riferiscono rapide decisioni e azioni
immediate.

MODO DI RACCONTARE (Come si raccontano i fatti?)


Ha un ritmo rapido, con frasi e dialoghi brevi, descrizioni emozionanti di luoghi
e di ambienti.

QUAL È LO SCOPO? (Perché è scritto?)


È scritto per «far entrare» i lettori nella situazione raccontata; per lasciare i
lettori con il fiato sospeso.

52
Racconto
d’avventura - vol. B

I PERSONAGGI DELL’AVVENTURA
Il protagonista (personaggio principale) è intelligente, coraggioso e deciso
nell’affrontare i pericoli. È veloce a trovare le soluzioni per superare i
pericoli.
I nemici del protagonista sono gli antagonisti: personaggi crudeli, animali
pericolosi... Oppure eventi atmosferici improvvisi che minacciano il
protagonista.

Sulla zattera di salvataggio


pagine 30-31 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

PI PATEL, UNA TIGRE,


un ragazzo indiano, in viaggio compagna di Pi sulla scialuppa:
verso il Canada con la famiglia, prima è una minaccia, poi Pi
per far visita agli zii. riuscirà ad addomesticarla.

INIZIO Ho dormito per tutta la mattina. Mi sono svegliato per l’ansia e


la paura. Nel sonno ho rivisto la nave che affondava e me in fuga
verso la scialuppa di salvataggio. Ho aperto gli occhi e ho pensato
alla mia situazione drammatica: in mezzo all’Oceano Pacifico, io
sono solo, sopra una scialuppa di salvataggio.

Volta la pagina!

53
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

VICENDA Improvvisamente ho sentito un brontolio cupo arrivare dalla


prua (la parte davanti) della scialuppa; quel brontolio arrivava
precisamente da sotto la tela cerata.
Mi sono avvicinato… La tela si è spostata e io mi sono trovato a
fissare il muso di una tigre!
Sembrava una cosa incredibile: sulla scialuppa c’era una tigre!
Allora ho pensato di tuffarmi in mare e di allontanarmi a nuoto.
Ma non sono riuscito a muovermi: il mio corpo era bloccato.
Ero lontano dalla terraferma centinaia di chilometri.
Non potevo certo nuotare per centinaia di chilometri, nemmeno con
un salvagente. Come potevo riuscire a tenere lontani gli squali?
Quindi, lasciare la scialuppa voleva dire morire.
Ma… se restavo sulla scialuppa, la tigre mi divorava.
Stavo per cedere. Ma, all’ultimo momento, ho ascoltato il mio
cuore: con coraggio ho accettato la mia situazione e ho detto a me
stesso:
«Non morirò. Io non voglio morire. Supererò questa situazione
spaventosa».
Come potevo uscire da quella situazione?
Dovevo organizzarmi, progettare bene che cosa fare.
I pensieri si affollavano nella mia mente.
Per prima cosa dovevo trovare un rifugio. Quale?
Una zattera! Dovevo costruire una zattera!
Nella scialuppa c’erano i remi, i giubbotti di salvataggio e un
salvagente.
Quasi senza respirare per l’agitazione, mi sono allungato per
prendere i remi, poi ho allungato una mano per prendere anche
i giubbotti. Non è stato semplice fare tutto questo: la mano mi
tremava tantissimo.
Comunque, sono riuscito ad afferrare molti giubbotti di
salvataggio.
Poi ho infi lato ogni remo in ogni manica dei giubbotti.
Dopo ho pescato anche una fune che galleggiava dentro un piccolo
ripostiglio.

54
Racconto
d’avventura - vol. B

VICENDA Ho tagliato la fune in quattro pezzi; con i pezzi ho legato


i remi nei punti di incrocio. Così ho formato una zattera
quadrata.
Poi ho fatto decine di nodi. Ho tagliato altri pezzi di fune e
ho legato il salvagente al centro della zattera.
Per la paura di un attacco della tigre, io lavoravo con le dita
tremanti e avevo il fiato corto. Ogni tanto guardavo la tigre
da una piccola apertura della tela cerata.
CONCLUSIONE Con molta prudenza poi ho calato la zattera in mare. Con
sollievo ho notato che galleggiava!
A quel punto, ho avvicinato il più possibile la zattera alla
scialuppa e mi sono tuffato sopra.
Yann Martel, Vita di Pi, Piemme

analizzare • personaggi–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per individuare  Rispondi con X.
il protagonista e • Il protagonista è:
l’antagonista osserva un pescatore.
bene l’immagine alla un naufrago.
pagina 53. una creatura fantastica.
• Quali sono le caratteristiche del protagonista?
È forte. È insicuro.
È coraggioso. È debole.
• Chi è l’antagonista?
Una creatura fantastica.
Una tigre.
• Qual è la situazione di pericolo?
Il mare in tempesta.
La presenza di una tigre sulla scialuppa.
• Quale decisione prende il protagonista per
OLE!
IN POCHE PAR risolvere la situazione di pericolo?
ito
nista ha spir
 Il protago Costruire una zattera per fuggire.
Perché?
d’iniziativa? Legare la tigre con una fune.

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55
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

SCRIVO
 Disegna qui una scena per l’inizio, una per la vicenda e una per la
conclusione. Puoi prendere spunto dalle parti colorate.
Poi scrivi una breve frase sotto ogni scena e racconta a voce.
INIZIO

...............................................................................................................

VICENDA

...............................................................................................................

CONCLUSIONE

...............................................................................................................

56
Racconto
d’avventura - vol. B

IL RITMO DELLA NARRAZIONE


Il racconto d’avventura è formato da frasi brevi, puntini di sospensione
e una successione di sequenze (parti) descrittive e sequenze narrative.
Tutto questo dà un ritmo veloce alla narrazione e tiene così il lettore in
tensione e in attesa per come finirà il racconto.

L’urlo di Tarzan
pagine 34-35 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

TARZAN, SABOR,
un ragazzo inglese allevato la leonessa nemica di Tarzan.
dalle scimmie nella giungla Ha ucciso già i genitori veri
africana dopo la morte di Tarzan.
dei genitori.

Tarzan scende sulla riva del fiume per bere e non sente il fruscio dell’erba
alta che si apre.
Il fruscio è prodotto da un grosso corpo in arrivo. Infatti, dalla foresta esce
silenziosa Sabor, la grande leonessa!
Si accovaccia a meno di trenta passi da Tarzan; intanto frusta l’aria con
colpi di coda su e giù.

Volta la pagina!

57
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Poi Sabor comincia ad


avanzare con prudenza.
Piano piano posa le zampe a terra, una
dopo l’altra. Le sue zampe sembrano di velluto e
ricordano le zampe di un grosso gatto che sta per saltare
addosso alla preda.
La leonessa arriva a poco più di tre metri da Tarzan
e lui non se ne accorge...
I muscoli potenti della leonessa si gonfiano sotto
la sua bellissima pelle.
Adesso Sabor sta sdraiata a terra, come
schiacciata. La sua schiena si solleva per
prendere lo slancio; la sua coda è rigida, tesa
all’indietro.
La leonessa rimane così per un attimo: è immobile
come una statua. Poi lancia un suono
spaventoso e spicca il salto.
Ma Tarzan ha imparato ad affrontare
le situazioni più terribili senza
scoraggiarsi; così il suono lanciato da

58
Racconto
d’avventura - vol. B

Sabor spinge Tarzan ad agire subito. Il ragazzo detesta l’acqua:


infatti l’acqua ricorda a Tarzan il freddo e le piogge impetuose.
Ma…
Appena Sabor comincia a ruggire (e a rompere così il silenzio
della giungla) e appena comincia a fare metà del suo salto,
Tarzan si tuffa nell’acqua.
Il ragazzo non sa nuotare e il fiume è profondo.
Ma non si scoraggia e comincia ad agitare mani e piedi, come per
arrampicarsi.
In poco tempo riesce a stare a galla.
Intanto Sabor lo guarda fissa e aspetta il suo ritorno a riva.
Tarzan, invece, lancia l’urlo di richiesta d’aiuto.
Sono state le scimmie a insegnare quell’urlo al ragazzo.
Subito una quarantina di scimmie arriva sulla riva del fiume.
A questo punto, Sabor preferisce non affrontare così tante
scimmie infuriate (anche se è lei la più forte!). Con un ringhio,
balza tra i cespugli e sparisce nella giungla.
Edgar R. Burroughs, Tarzan delle scimmie, Giunti

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59
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • parole legame–

Svolgi le attività!
 Completa le frasi con le seguenti parole legame:
invece • allora • perché • ma.
• Tarzan detesta l’acqua, ..................... a lui ricorda il freddo e le
piogge.
• Tarzan non sa nuotare, ..................... non si scoraggia e comincia ad
agitare mani e piedi.
• Sabor guarda fisso Tarzan e aspetta il suo ritorno a riva.
..................... Tarzan chiama in suo aiuto le scimmie della giungla.

..................... la leonessa si allontana.

analizzare • ritmo della narrazione–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Osserva nel racconto le frasi  Colora le altre frasi riquadrate del
colorate così e così : racconto così:
fanno capire il ritmo nel se sono narrative, che raccontano le
racconto! azioni di Tarzan.

 Segui il ritmo: svolgi se sono descrittive, che descrivono


l’esercizio qui a fianco. aspetto fisico e comportamento della
leonessa.

OLE!
IN POCHE PAR COMPITO DI REALTÀ
ive,
S e n za le parti descritt

ancora
il racconto è IN GRUPPO Dividetevi in
?
emozionante piccoli gruppi, fate un elenco
delle situazioni problematiche
che si verificano più spesso in
classe; poi cercate di darvi dei
consigli l’un l’altro su come
fare per reagire prontamente
come Tarzan. Infi ne realizzate
«il cartellone SOS» composto
da due parti: problemi
e consigli!

60
PER ANALIZZARE TESTI NARRATIVI • RACCONTO DI PAURA

Leggi con attenzione le caratteristiche del RACCONTO DI PAURA


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL RACCONTO DI PAURA

ELEMENTI STRUTTURA
(Da quali elementi è formato?) (Com’è fatto?)
PROTAGONISTA (chi?): INIZIO
è il personaggio principale, Spesso la situazione iniziale è
di solito è una persona come tante. tranquilla, sembra normale.

ANTAGONISTI (chi è contro?): VICENDA


possono essere mostri, vampiri, I fatti della vicenda succedono
fantasmi, animali strani e pericolosi e velocemente, uno dopo l’altro, e
che minacciano il protagonista. aumentano il senso di paura e di
mistero.
LUOGHI (dove?):
sono soprattutto soffitte, antichi CONCLUSIONE
castelli, case abbandonate, cimiteri Il mistero è chiarito. Il fi nale può
avvolti nel buio, pieni di mistero, di essere rassicurante oppure aperto a
strani rumori, di ombre... diverse spiegazioni.

TEMPI (quando?):
I fatti succedono in momenti spesso
non precisati: di notte, nella nebbia,
durante temporali tra lampi e tuoni...

FATTI (che cosa?):


si presentano situazioni misteriose,
inspiegabili ma sempre da paura.

MODO DI RACCONTARE (Come si raccontano i fatti?)


Ha un ritmo rapido, con frasi e dialoghi brevi. Spesso ci sono i puntini di
sospensione per creare tensione e mettere i brividi!

QUAL È LO SCOPO? (Perché è scritto?)


È scritto per lasciare i lettori con il fiato sospeso e sorprendere con un finale
inaspettato.

61
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

PERSONAGGI E TEMPI DEL RACCONTO DI PAURA


Il protagonista incontra creature mostruose, misteriose e strane.
Le creature provocano paura e terrore nel lettore. Di solito i fatti accadono
di notte, sotto la luce della luna, oppure nella nebbia.

Pallido e rugoso
pagine 42-43 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

SOFIA, UN GIGANTE DA BRIVIDO!


una bambina come tante. Si trova proprio davanti
alla fi nestra della camera
da letto di Sofia!

È notte. Un raggio di luna molto luminoso brilla sul cuscino di Sofia.


Così Sofia decide di scendere dal letto e di guardare fuori dalla fi nestra: è
curiosa di vedere com’è il mondo di notte, nell’Ora delle Ombre, cioè nella
notte fonda, quando tutti dormono profondamente.
Ogni cosa è pallida e spettrale, cioè pallida come un fantasma e bianca come
il latte. Improvvisamente Sofia si spaventa perché…
Qualcosa cammina lungo la strada.
È qualcosa di nero...
È qualcosa di grande...

62
Racconto di paura
vol. B

È una cosa enorme, magrissima e scura.


Non è un essere umano. Non è possibile che sia un essere
umano.
È quattro volte più grande degli uomini.
Sofia sente gelare il sangue. Apre la bocca per gridare,
ma dalla bocca non esce nessun suono. Intanto la
grande forma scura va verso di lei.
Sofia prova una fortissima paura. Trema in tutto il corpo,
salta nel letto e si nasconde sotto le coperte.
Là, alla finestra, c’è la faccia del gigante;
è enorme, lunga, pallida e piena di pieghe.
La faccia è incorniciata dalle tende.
Gli occhi del gigante sono neri, brillano come lampi e sono fissi sul letto di
Sofia…
Dopo un po’ la sua mano enorme, dalle dita livide, striscia come un serpente
sul davanzale della finestra. Alla mano segue un braccio, spesso come un
tronco d’albero. Il braccio, la mano e le dita si dirigono verso il letto di
Sofia attraverso la stanza.
Questa volta Sofia grida davvero, però solo per un attimo, perché la mano
enorme del gigante si abbatte sul letto della bambina.
E così il grido di Sofia è soffocato dalle coperte schiacciate da quella
manona.
Sofia è raggomitolata su sé stessa; sente la forza delle dita di quella mano
che si serrano intorno al suo corpo. Le dita sollevano Sofia dal letto,
insieme alle coperte. Poi le dita passano la bambina attraverso la finestra.
Il gigante tira fuori la mano dalla casa di Sofia. Poi fa un fagotto della
coperta (le dita della sua mano tengono ben strette le quattro cocche) e
imprigiona Sofia nel fagotto-coperta.
Sofia si divincola nella coperta. Riesce così ad affacciarsi da una
piccola fessura e può guardarsi intorno. Vede le case del paese scorrere
velocemente dai due lati.
Sofia ha una strana sensazione: il gigante sarà gentile con lei!
Roald Dhal, Il GGG, Salani

Volta la pagina!

63
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • contesto (frasi che formano il racconto)–

Svolgi le attività!
 Prova a comprendere il significato delle parole evidenziate e scegli con
X il significato giusto. Dove è possibile aiutati con il contesto.
• Livide: di color violaceo o blu. trasparenti.
• Si serrano: si chiudono. si nascondono.
• Cocche: angoli di una coperta, di un tovagliolo.
parti di una coperta, di un tovagliolo.
• Si divincola: si muove velocemente. si nasconde.
 Insieme ai compagni, controlla sul vocabolario se le tue scelte sono
giuste.

analizzare • personaggi e tempi

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


 Per rispondere alle  Rileggi nel racconto la descrizione della creatura
domande qui a mostruosa. Poi rispondi a voce in classe.
lato, fai attenzione • Che cosa rende mostruosa la creatura, secondo te?
a questi indizi:
• In quale momento della giornata risale la strada?
• la luce bianca della
luna;  Sofia prova tanta paura, ma in gradazione diversa.
• la gigantesca • Numera sui puntini, da 1 a 3, la gradazione della
forma che cammina paura:
per la strada. .... terrore • .... paura • .... panico
• Rispondi a voce: la gradazione della paura è
crescente (sempre di più) o decrescente (sempre
di meno)? (Rileggi anche l’esercizio a pagina 24,
per rispondere correttamente!)

e!
H ’I O h o q u a lcosa da dir
AN C

▶ Quando proviamo un’emozione forte come la paura, il nostro corpo


reagisce in molti modi: pelle d’oca, brividi, volto pallido, sudore
freddo, bocca senza più saliva, voce bloccata in gola.
Come reagisci tu, quando hai paura?

64
Racconto di paura
vol. B

I LUOGHI DEL RACCONTO DI PAURA E LA SUSPENSE


I luoghi della paura creano preoccupazione, perché sono luoghi oscuri, sono
pieni di rumori strani. Nei luoghi della paura possiamo perderci, qualcuno o
qualcosa può attaccarci, possiamo soffrire…
La suspense (parola inglese, si pronuncia «saspens») è la tensione,
l’aspettativa che i fatti di un racconto di paura possono provocare nel lettore.

La casa degli spiriti


pagine 44-45 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

TOM, HUCK,
un bambino di 10-11 anni, l’amico di Tom, compagno
un po’ «combinaguai». delle sue birichinate.

Quando Tom e Huck arrivano alla casa degli spiriti, si accorgono subito che lì
c’è qualcosa di misterioso.
I due hanno paura ma sono decisi a trovare il tesoro nascosto. Così
avanzano lentamente fino alla porta. Arrivati là danno un’occhiata di
nascosto e tremano di paura.
Vedono una stanza senza il pavimento e piena di erbacce, un vecchio camino,
una scala mezza rotta e ragnatele dappertutto!

Volta la pagina!

65
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Tom e Huck entrano piano piano; i battiti dei loro cuori sono sempre più
rapidi. I due amici parlano sottovoce, con le orecchie pronte a cogliere il
più piccolo rumore, per poter fuggire immediatamente.
Tom e Huck sono orgogliosi del loro coraggio, così vogliono dare un’occhiata
al piano di sopra.
Allora buttano in un angolo gli arnesi per scavare alla ricerca del tesoro; poi
salgono le scale.
Lassù, al piano di sopra, tutto è come al piano terreno: vecchio, mezzo rotto
e abbandonato.
Tom e Huck stanno per scendere, quando...
– Ssst! Senti? – dice Tom
– Che cosa c’è? – sussurra Huck e intanto il suo viso diventa bianco di
paura.
– Sta’ fermo! Non ti muovere! – risponde Tom.
I due ragazzi si sdraiano sul pavimento e aspettano. Sono terrorizzati.
A un certo punto entrano due uomini.
Uno è Joe l’indiano (un vecchio uomo spagnolo), l’altro è uno sconosciuto.
Tom e Huck non lo hanno mai visto.
– Seppelliamo quello che abbiamo
rubato in un buco ben profondo! –
dice l’altro sconosciuto.
– Buona idea! – risponde Joe
l’indiano e subito comincia
a scavare col suo lungo
coltello.
Tom e Huck seguono ogni
movimento di Joe con
gli occhi increduli
e la bocca secca
per la paura.

66
Racconto di paura
vol. B

Mentre Joe scava, il suo coltello batte


contro un ostacolo. A un tratto, Joe
esclama:
– Ehi! C’è una cassa qui sotto. Faccio
un buco per vedere che cosa c’è dentro!
Subito dopo, Joe infi la una mano dentro
al buco: nella cassa ci sono monete
d’oro!
Allora Joe dice: – Apriamo la cassa!
Il compagno risponde:
– Poco fa ho visto un vecchio piccone, proprio in quell’angolo laggiù.
Poi corre a prendere il piccone di Tom e Huck.
Guarda attento lo strumento; infine comincia a usarlo. Dopo un po’, la
cassa è tutta fuori dal terreno; i due uomini ammirano il tesoro.
A un certo punto, Joe l’indiano esclama:
– Ma… c’è della terra fresca su questo piccone!
Tom e Huck ascoltano pieni di terrore…
Il compagno di Joe dice: – Chi ha portato qui una vanga e un piccone? Pensi
che si nasconda qui sopra?
Joe risponde: – Penso che qualcuno ha portato questi strumenti, poi ci ha
visto, e ci ha scambiati per fantasmi o per diavoli.
Poi i due escono dalla casa degli spiriti con la loro preziosa cassa col
tesoro.
Tom e Huck si alzano, un po’ intorpiditi per essere stati a lungo immobili,
nella stessa posizione; contenti e sollevati riprendono il sentiero verso il
paese.
Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Editrice Piccoli

Volta la pagina!

67
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • informazioni esplicite–

Svolgi le attività!
 Il racconto si può dividere in parti più piccole o sequenze.
Ogni sequenza può avere un titoletto. Continua a numerare i titoletti e
ricostruisci l’ordine dei fatti raccontati.
.... Solo erbacce e ragnatele nella casa degli spiriti
5
.... Lieto fi ne
.... Il piccone! Traccia di intrusi
.... Terrore: arriva qualcuno!
1
.... Due ragazzi alla ricerca del tesoro nascosto

 Colora ogni freccia alle pagine 66-67 con il colore corrispondente


a ognuno di questi tre titoletti.
I ragazzi osservano stupiti
Bisogna seppellire quanto è stato rubato!
La cassa con le monete d’oro: ecco il tesoro!

analizzare • luoghi ed emozioni–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per riconoscere  Rispondi a voce e con X.
l’aspetto
• La «casa degli spiriti» può esistere nella realtà
preoccupante,
oppure è un luogo completamente fantastico?
pauroso dei
• Quali sono gli elementi che rendono il luogo
luoghi, e le
minaccioso?
emozioni dei
La situazione di abbandono della casa: erbacce
personaggi,
e ragnatele dappertutto.
fai attenzione
L’arrivo dei due uomini con il coltello.
alle parole
La scoperta fatta dai due uomini della vanga e
evidenziate, usate
del piccone di Tom e Huck.
per descriverli.
• Perché la parte colorata crea suspense?
OLE! Il lettore non vede l’ora di scoprire che cosa
IN POCHE PAR
succederà.
a letto un
 Hai appen Il lettore riesce a prevedere che cosa
paura o di
racconto di succederà.
erché?
avventura? P

68
Racconto di paura
vol. B

IL FINALE A SORPRESA
Il racconto di paura racconta fatti che non si possono spiegare, misteriosi,
che possono sembrare veri; sono fatti che creano attesa, suspense nel lettore,
fino alla conclusione.
Il fi nale è a sorpresa. A volte il finale a sorpresa è del tutto contrario al
fi nale immaginato dal lettore.

Farful e il diavolo
pagine 46-47 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

MARTINO, FARFUL,
un bambino lo straordinario IL DIAVOLO.
di 10-11 anni. gatto di Martino.

Una notte, Martino si sveglia perché c’è uno strano rumore che arriva
dall’alto del mulino. Sembra il rumore di una pala del mulino che si è rotta.
Poi, però, sembra il rumore fatto da qualcuno che si muove lassù.
Martino si alza e si avvicina alla finestra.
La notte è buia e le forme delle pale si vedono appena. Martino apre i vetri
della fi nestra, si sporge e resta in ascolto. Non c’è vento, eppure qualcosa
si muove sulla pala del mulino.

Volta la pagina!

69
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Allora Martino chiama a voce bassa il suo gatto:


– Farful?
Il rumore sparisce. Poi ricomincia, più vicino.
All’improvviso, una faccia appare sopra il bordo della pala. È una faccia
magra, sembra illuminata da una luce pallida. È una faccia strana. Sembra
la faccia di un bambino vecchio e un’altra luce pallida sembra uscire dalla
sua pelle.
Una voce bassa, quasi un sussurro, dice:
– Io non sono Farful! E voglio girare su questa giostra!
Martino, impaurito, si fa coraggio e risponde:
– Questa non è una giostra, è una pala di mulino!
La strana creatura esclama:
– E allora questa pala deve girare, così farà la giostra per me!
Martino dice a voce bassa:
– Ma è notte e il mulino è bloccato!
Allora il diavolo (la strana creatura è il diavolo!)
si sporge all’improvviso verso Martino, a testa in giù.
Sorride e così mostra due fi le di denti appuntiti e gialli.
Dice:
–Tu sbloccherai il mulino altrimenti io bloccherò il vento per
un mese… Così tuo padre non potrà più macinare il frumento!
Martino esclama: – Tu non puoi comandare al vento!
– Dici davvero? – risponde il diavolo.
Poi fa un gesto strano con la mano lunga, magra e bianca…
Subito arriva un forte vento dal mare.
Martino, spaventato, comincia a strillare per chiamare il papà
e la mamma. Il diavolo lo guarda e ride.
Poi il vento si calma e il buio della notte cambia colore. Una
luce rossastra si diffonde nell’aria.
Dietro l’angolo della casa di Martino spunta Farful, il gatto.
Ma non è il solito gatto! È tre volte più grande, ha il pelo
rosso fuoco, gli occhi gialli e splendenti come l’oro. Farful
cammina e guarda in alto. così scopre denti che brillano;
dalla sua gola esce un verso, come un ruggito.

70
Racconto di paura
vol. B

A quel punto si sente un urlo di terrore.


rore.
Poi il gatto salta in alto, slancia in avanti
una zampa armata di artigli d’oro e
graffia la guancia pallida del diavolo
lo
appeso alla pala.
Subito il diavolo cade giù e sparisce.
e.
Martino richiude la bocca aperta perr
la meraviglia.
Poi respira a fondo e ritorna a letto
o A R T IG L I
contento e piano piano, per non svegliare
egliare
la mamma e il papà.
Roberto Piumini, Il diavolo al mulino,
ino, Mondadori

Volta la pagina!

71
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Leggi le frasi. Ogni frase riporta un’informazione. Scrivi sui puntini:
E, se l’informazione è esplicita (si trova nel racconto);
N, se l’informazione è nascosta (devi scoprirla con il ragionamento).
– Il diavolo è sulla pala del mulino. ....

– La creatura mostruosa vuole girare sulle pale


del mulino come su una giostra. ....

– Il papà di Martino è un mugnaio. ....

– Senza il vento, il mulino non macina il frumento


e la famiglia di Martino cadrà in povertà. ....

– Farful è un gatto. ....

analizzare • finale a sorpresa–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per rispondere  Sottolinea le risposte nel testo.
correttamente,
• Chi è il personaggio che entra in scena
ricorda che cos’è la
nella parte finale del racconto e scioglie
suspense: è la tensione,
la suspense creando sorpresa?
l’aspettativa che i fatti
• Com’è il suo nuovo aspetto mostruoso?
di un racconto di paura
• Che cosa fa?
possono provocare nel
lettore.  Rispondi con X: perché Martino resta a bocca
aperta?
Per la meraviglia. Per la paura.
OLE!
IN POCHE PAR
tti narrati
 Perché i fa COMPITO DI REALTÀ
li?
non sono rea

IN GRUPPO Dividetevi in piccoli gruppi


e discutete sulle paure utili.
Quali sono? Perché possono servire?
Realizzate un volantino con disegni e
didascalie (spiegazioni) per presentare
l’importanza delle paure utili agli alunni
delle classi prime e seconde!

72
Racconto di paura
vol. B

E adesso, parliamo di
UNA PAURA DI OGGI!
IN GRUPPO
Oggi gira tra noi un tipaccio da paura:
si chiama CORONAVIRUS.
Ma tutti noi possiamo battere questo tipaccio!
ccio!
Roberto Piumini, uno scrittore per bambini,
ni,
ci ha regalato un’arma potente:
una poesia da leggere e commentare TUTTI
TTI INSIEME!

Un tipetto velenoso
Che cos’è che in aria vola? Virus porta la corona,
C’è qualcosa che non so? ma di certo non è un re,
Come mai non si va a scuola? e nemmeno una persona:
Ora ne parliamo un po’. ma allora, che cos’è?

È un tipetto velenoso, È invisibile e leggero


che mai fermo se ne sta: e, pericolosamente,
invadente e dispettoso, microscopico guerriero,
vuol andarsene qua e là. vuole entrare nella gente.

Ma la gente siamo noi, Se ti scappa uno starnuto,


io, te, e tutte le persone: starnutisci nel tuo braccio:
ma io posso, e anche tu puoi, stoppa il volo di quel bruto:
lasciar fuori quel briccone. tu lo fai, e anch’io lo faccio.

Quando esci, appena torni, Lava con acqua e sapone,


va’ a lavare le tue mani: lava a lungo, e con cura,
ogni volta, tutti i giorni, e così, se c’è, il birbone
non solo oggi, anche domani. va giù con la sciacquatura.
Roberto Piumini

73
PER ANALIZZARE.. TESTI NARRATIVI • RACCONTO MITOLOGICO

Leggi con attenzione le caratteristiche del RACCONTO MITOLOGICO


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL RACCONTO MITOLOGICO

ELEMENTI STRUTTURA
(Da quali elementi è formato?) (Com’è fatto?)
PERSONAGGI (chi?): sono eroi o INIZIO
eroine, dèi o dee, creature mostruose, Si presenta una situazione difficile,
re o regine, ma possono essere anche da risolvere.
persone comuni.
VICENDA
Il PROTAGONISTA in genere si Si spiega come si affronta la situazione.
comporta da eroe / eroina, compie
imprese straordinarie. CONCLUSIONE
Si racconta come si risolve
LUOGHI (dove?): sono luoghi situazione.
la situazion
ne.
immaginari oppure realistici. Quasi
sempre sono collegati alle civiltà
antiche.

TEMPI (quando?): i fatti succedono in


tempi passati e non precisati; oppure
possono essere i tempi di un’antica
civiltà.

FATTI (che cosa?): sono imprese


fantastiche, a volte con elementi
realistici. Possono essere guerre,
viaggi, duelli… I fatti sono spesso
collegati alla storia di un popolo.

MODO DI RACCONTARE (Come si raccontano i fatti?)


Nei racconti mitologici si presentano con precisione l’aspetto fisico dei personaggi
e il carattere, i luoghi… Le frasi sono piuttosto lunghe e sono presenti dialoghi.

QUAL È LO SCOPO? (Perché è scritto?)


Far conoscere le azioni coraggiose di grandi eroi e trasmettere così i valori delle
antiche civiltà.

74
Racconto mitologico
vol. B

PERSONAGGI DEL RACCONTO MITOLOGICO


Il protagonista (personaggio principale) ha qualità eccezionali: è un eroe che
trasmette valori da seguire. Come sai già, gli altri personaggi del racconto
mitologico sono spesso dèi o dee che ostacolano o aiutano il protagonista.

Che fatica essere eroi!


pagine 54-55 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

ERCOLE, EURISTEO,
l’eroe protagonista. re di Tirinto, antica città
della Grecia, nella regione
dell’Argolide.

Prima di leggere, devi sapere che…


Ercole è figlio di Zeus (il re degli dèi) e della regina Alcmena. Zeus ama
molto Ercole ma Era, un’altra dea, è gelosa: quando l’eroe è neonato,
ancora nella culla, Era manda due terribili serpenti a ucciderlo. Ma Ercole
è molto forte e soffoca i serpenti con la sola forza delle mani. Ercole ha
però un difetto: si arrabbia facilmente e questo agli dèi non piace per
niente! Come farà per vincere la rabbia ed essere accettato dagli dèi?

Volta la pagina!

75
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

1 Ercole va nella città di Delfi. Vuole chiedere aiuto alla sacerdotessa


che legge il futuro ispirata dal dio Apollo. La sacerdotessa dice:
– Andrai nella città di Tirinto. Là ti metterai al servizio di re Euristeo;
lui ti ordinerà di compiere dodici fatiche. Solo quando avrai compiuto le
dodici fatiche gli dèi perdoneranno la tua rabbia e ti accetteranno.

2 Ercole si mette in viaggio. Arriva a Tirinto ed entra nella reggia di re


Euristeo. Il re prova molta paura quando vede quanto è gigantesco!
Ma Ercole rassicura Euristeo. Infatti dice:
– Sono qui perché voglio mettermi al tuo servizio.

3 Il re si tranquillizza solo un po’ e decide di allontanare quell’uomo


gigantesco per non vederlo più tornare. Così dice a Ercole:
– Vai nelle foreste di Nemea1. Lì c’è un leone che distrugge le
pecore e sbrana i pastori. Tu devi uccidere quel leone e poi devi
portarmi la sua pelle.
Ercole parte con coraggio, uccide il leone a mani nude e
porta la pelle al re come lui aveva ordinato.

4 Il re Euristeo fa i complimenti a Ercole (in realtà


sperava di tenere l’eroe il più possibile lontano!) e
subito assegna all’eroe altre fatiche da compiere.

5 Una tra le fatiche più difficili è stata quella di


uccidere l’Idra, un mostro dalle sette teste. L’Idra
distruggeva gli uomini con il suo fiato velenoso.

6 Poi Ercole uccide un cinghiale gigantesco.


Il cinghiale attaccava e uccideva gli uomini con i suoi
potenti denti, lunghi e ricurvi.

1 Nemea: è un’altra città greca, nella regione dell’Argolide.

76
Racconto mitologico
vol. B

7 In seguito, Ercole cattura una Cerva dalle corna d’oro e dagli zoccoli
d’argento: è una Cerva che corre più veloce del vento. Ercole segue
l’animale per un anno, senza fermarsi mai. La Cerva si stanca,
rallenta sempre più la corsa e così è catturata da Ercole.

8 Poi Ercole deve affrontare uccelli mostruosi con becco, artigli


e penne di bronzo. Così si reca nella regione dove gli
uccelli vivono e riesce a metterli in fuga.

9 Ercole deve affrontare ancora un’altra fatica:


in un solo giorno deve ripulire le stalle del
re Augia (alleato del re Euristeo). Nessuno
aveva ripulito quelle stalle da trent’anni! Ma
Ercole non si scoraggia: solleva uno dopo l’altro
blocchi di pietra, poi raggruppa i blocchi davanti
all’acqua dei due fiumi lì vicino; in questo modo
l’acqua entra nelle stalle, mentre i buoi sono al
pascolo. Così l’acqua gratta via la sporcizia e
ripulisce la stalla.

10 Dopo aver superato ben dodici difficilissime fatiche,


alla fi ne Ercole riesce a ottenere il perdono degli dèi!
Frederic Pillot, Le dodici fatiche di Ercole, Nord-Sud

Volta la pagina!

77
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Quale problema tormenta Ercole?
 Quale decisione prende?
 Perché Ercole va a Tirinto?
 Le dodici fatiche di Ercole fanno del bene agli altri?
 Perché re Euristeo ha paura di Ercole?

analizzare • personaggi mitologici–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per rispondere  Rispondi con più X.
correttamente • Ercole, il protagonista del racconto, è forte
ricorda che: non solo fisicamente. Infatti:
– la forza non è solo È intelligente.
fisica, è anche
Domina gli altri.
forza di volontà;
Pretende premi.
– di solito gli dèi
Si impegna per superare le difficoltà.
sono capricciosi e
vendicativi. Non prova vergogna a chiedere aiuto.
Si prende cura dei deboli.
• Quale personaggio è geloso di Ercole?
La sacerdotessa di Apollo.
La dea Era.
Il dio Apollo.

SCRIVO
 Allenati a riassumere!
• Il racconto è stato diviso in parti più piccole, le sequenze: per ogni
sequenza numerata scrivi un titolo sul quaderno.
• Poi collega i titoli e usa le parole del tempo (dopo, allora, poi, in quel
momento…) per raccontare in breve e a voce la storia, cioè per fare il
riassunto.
 Inventa e disegna una nuova fatica per Ercole!

78
Racconto mitologico
vol. B

ELEMENTI DEL RACCONTO MITOLOGICO


Gli avvenimenti narrati nel racconto mitologico forniscono informazioni
sulle antiche civiltà. I fatti (inventati) presentano elementi propri
di un periodo storico reale.

Dentro il labirinto:
ecco il Minotauro!
pagine 58-59 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

I PERSONAGGI DEL RACCONTO

TESEO, ARIANNA,
l’eroe protagonista: è un la principessa figlia
principe, figlio di Egeo, il re di Minosse, il re dell’isola
della città di Atene. di Creta.

Minosse, il re di Creta, ha vinto gli Ateniesi in guerra. Perciò ha ordinato


loro di fare un’offerta crudele: ogni nove anni gli Ateniesi devono mandare
a Creta nove ragazzi e nove ragazze da dare in pasto al Minotauro.
Il Minotauro è un mostro terribile con la testa di toro e il corpo di uomo e
vive chiuso in un labirinto1.

1 Labirinto: è un edificio pieno di sale, corridoi e gallerie che si incrociano tra


loro. Chi entra nel Labirinto perde l’orientamento e non sa più uscire.

Volta la pagina!

79
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Ad Atene si avvicina per la terza volta la


data del sacrificio, dell’offerta crudele
ordinata dal re Minosse. Il principe
Teseo non sopporta più l’obbligo del
sacrificio e dice:
– Anch’io partirò con queste nove sfortunate
ragazze e questi nove sfortunati ragazzi.
Voglio affrontare il Minotauro e ucciderò quel
mostro. O sarò ucciso.
E così la nave con i ragazzi ateniesi parte verso Teseo
l’isola di Creta. UCCIDE il
Minotauro
Arrivati a Creta, Teseo incontra la bellissima principessa (pittura vascolare
Arianna. La ragazza vede Teseo forte e deciso; sa che
del V secolo
a.C.)
la sorte del principe è segnata, prova pietà per lui e si
innamora del ragazzo.
– Chi sei, straniero? – chiede Arianna.
– Sono Teseo e sono qui per uccidere il mostro.
Arianna dice: – Anche se tu riuscirai a uccidere il mostro, morirai
ugualmente, perché dal labirinto non si può uscire. Ma io posso aiutarti!
Prendi questo pugnale con la lama avvelenata e prendi anche
questo gomitolo di fi lo. Mentre sei nel labirinto, srotola il fi lo. L’isola
di creta
Dopo aver ucciso il Minotauro, segui il fi lo e troverai così la
strada del ritorno. E succede proprio così...
Teseo entra nel Labirinto seguito dai ragazzi e dalle ragazze.

80
Racconto mitologico
vol. B

Il silenzio diventa sempre più profondo mentre avanzano in quell’incrocio di


sale, corridoi e gallerie.
Improvvisamente appare il Minotauro. Ruggisce e si lancia contro Teseo, che
sta davanti a tutti.
Il ragazzo estrae il pugnale e colpisce il mostro tra il capo e il collo.
Il Minotauro lancia un lamento spaventoso, cade a terra e muore avvelenato.
Allora Teseo segue la traccia del fi lo che ha srotolato prima e ritrova la
strada del ritorno, esce dal labirinto e così porta in salvo ragazze e ragazzi.
Mentre il re Minosse non sa ancora che cosa è successo nel labirinto, i
giovani Ateniesi raggiungono la loro nave e partono. Arianna parte con loro.
S. Martelli, L. Maraja, Racconti mitologici, Dami

analizzare • personaggi mitologici–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per rispondere in  Completa le informazioni sul quaderno.
modo corretto, fai • … è il re di Creta.
riferimento anche • … è la figlia di …
alle informazioni • … è il figlio del re di Atene.
offerte dalle foto e • … è un terribile … chiuso in un … a Creta.
dalle spiegazioni.
 Rispondi Vero V o Falso F sui puntini.
• Il Minotauro è una creatura invincibile. ....

• Arianna è una principessa generosa. ....

• Teseo è un principe generoso. ....

• Il re Minosse chiede aiuto a Teseo


per sconfiggere il mostro. ....

• Il toro è un animale importante


della civiltà cretese. ....

Volta la pagina!

81
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

SCRIVO
 Riordina i titoli delle sequenze: continua a numerare da 1 a 7.
2
.... La decisione di Teseo.
1
.... Un terribile sacrificio.
.... Dentro il labirinto, compare il Minotauro.
3
.... L’incontro con Arianna.
.... Fuori dal labirinto sani e salvi!
7
.... La nave degli Ateniesi parte: c’è anche Arianna!
.... Il Minotauro muore avvelenato.

 Ritrova le sequenze nel testo ed evidenziale con colori diversi. Poi racconta
a voce la storia di Teseo. Infi ne scrivila sul quaderno.

COMPITO DI REALTÀ

IN GRUPPO Dividetevi in piccoli gruppi e discutete su questo


argomento: l’EROE esiste anche nella realtà? Chi sono le eroine e
gli eroi di oggi? Fate un elenco delle caratteristiche e delle azioni
necessarie per essere un’eroina oppure un eroe.

82
PER ANALIZZARE TESTI NARRATIVI • DIARIO PERSONALE

Leggi con attenzione le caratteristiche del DIARIO PERSONALE


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL DIARIO PERSONALE

ELEMENTI STRUTTURA
(Da quali elementi è formato?) (Com’è fatto?)
PROTAGONISTA (chi?): DATA
il personaggio principale, il Indica il giorno in cui
PROTAGONISTA, è anche il narratore: il protagonista-narratore scrive.
racconta di sé, in prima persona.
FORMULA DI APERTURA
LUOGHI (dove?): È un’espressione iniziale che apre
sono luoghi reali, familiari. la pagina di diario.
Sono i luoghi che fanno parte della vita In genere è: Caro diario
del protagonista.
FORMULA DI CHIUSURA:
TEMPI (quando?): È formata da:
i fatti raccontati succedono giorno – la frase di saluto alla fine della
per giorno, in tempi precisi, pagina di diario;
passati da poco. – la firma del protagonista-narratore.

FATTI (che cosa?):


il protagonista-narratore racconta le
sue esperienze e le sue emozioni.

MODO DI RACCONTARE
(Come si raccontano i fatti?)
Il linguaggio del diario personale è
semplice, familiare e spontaneo.

QUAL È LO SCOPO?
(Perché è scritto?)
Per raccontare fatti, confidare
emozioni, riflessioni al diario che
diventa un «amico di carta».

83
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

IL NARRATORE-PROTAGONISTA DEL DIARIO PERSONALE


Chi scrive il diario è il narratore e anche il protagonista dei fatti; quindi chi
scrive il diario racconta in prima persona.

Ragionamenti logici per Di!


pagina 73 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHI SCRIVE IL DIARIO

LAURA (LA)
è la bambina che
scrive il diario.

22 settembre
Caro diario Dario,
ho fatto un po’ di calcoli ed ecco che cosa ho deciso: in un anno scolastico,
risparmierò un sacco di tempo se ti chiamerò solo DI.
Forse posso risparmiare ancora più tempo se ti chiamo solo D… Ma D solo
non mi piace, fa un suono strano, troppo duro e troppo isolato: così ti
chiamerò DI.
Il tempo è prezioso: se io risparmio sul tuo nome posso scriverti più cose.
Dunque, caro Di, ho scoperto che la geometria mi piace. Siccome la
geometria fa parte della matematica, ormai non posso più dire che la
matematica non mi piace! (Hai notato, caro Di? Ho appena fatto un
ragionamento logico.)

84
diario personale
vol. B

MG (è la Maestra Giovanna, ricordi?) sta cominciando a insegnarci l’analisi


logica; è una specie di ragionamento sulla lingua. Mi piace abbastanza anche
l’analisi logica: è come una geometria delle parole. Insomma, almeno per
adesso, la scuola mi sembra interessante. Oso dire divertente… Ma non
voglio esagerare.
A proposito, da oggi sarò soltanto... LA!
Roberto Piumini, Diario di La, Edizioni EL

analizzare • narratore-protagonista–

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
• La (abbreviazione di Laura) è:
il nome del diario. La protagonista-narratrice.

OLE!
IN POCHE PAR
il diario osa da dire!
 Chi scrive ANCH ’I O h o q u a l c
uanto
riflette su q
le succede? ▶ Tu hai un diario? Ti piacerebbe averlo?
Il diario è come un amico disponibile e
bravissimo ad ascoltarti e a tenere tutto
per sé: perché non provi a scrivere qualche
pagina di diario?

SCRIVO
 Scrivi tu sui puntini una formula di chiusura possibile per la pagina di diario.

.....................................................................................................................

.....................................................................................................................

.....................................................................................................................

.....................................................................................................................

85
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

IL LINGUAGGIO DEL DIARIO PERSONALE


Nel diario si usa un linguaggio semplice, spontaneo, creativo, a volte
scherzoso, come quando si parla con un amico.

Proprio tu, il mio diario sensibile?


pagina 74 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHI SCRIVE IL DIARIO

LAURA,
una bambina di 11 anni. Nella foto
abbraccia la sua amica Margot.

Caro diario,
Oggi non sono di buon umore. Mio saggio diario, devi sapere che a questo
mondo qualcosa va bene e qualcosa va male.
La verifica di storia è andata benissimo, come sai.
Invece, la faccenda di Margot e dei suoi genitori litigoni sta andando male!
Infatti, si sono separati.
Sono pentita di non aver scritto molto di lei, da settembre ad oggi.
In fondo, Margot è la mia migliore amica.
Tu mi dirai: – Ma che cosa c’entra il fatto di scrivere di lei
con il fatto che adesso sta male?

86
diario personale
vol. B

Proprio tu, il mio diario intelligente e sensibile, fai queste domande? Non sai
che scrivere di qualcuno è come occuparsi di lui?
Se io scrivevo di Margot, sicuramente potevo capire meglio che cosa
succedeva a lei. Infatti, quando scrivo capisco sempre meglio le cose.
Se io scrivevo di Margot, forse potevo trovare qualcosa da dire, oppure
potevo trovare qualcosa di buono da fare per lei.
Insomma potevo trovare il modo di aiutare Margot!
Roberto Piumini, Molte lettere per Sei, Edizioni EL

analizzare • linguaggio–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• La parola  Sottolinea nel testo con i colori indicati:
evidenziata fa una frase che fa capire che il diario è
capire che chi scrive scritto in prima persona.
il diario si sente una frase che fa capire che il diario è come
libero di usare un un amico.
linguaggio creativo
una frase scritta in un linguaggio
e spontaneo.
spontaneo.
una frase che esprime lo stato d’animo di
chi scrive, cioè di Laura.

87
PER ANALIZZARE.. TESTI NARRATIVI • LETTERA

Leggi con attenzione le caratteristiche della LETTERA


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DELLA LETTERA

ELEMENTI STRUTTURA
(Da quali elementi è formata?) (Com’è fatta?)
DATA E LUOGO (quando? da dove?): Si trova in alto a sinistra.
indicano quando e da dove si scrive la lettera.

DESTINATARIO (a chi?): Si trova sotto DATA E LUOGO,


a chi è indirizzata la lettera sempre a sinistra.
(Caro… / Cara… / Gentile signor…).

MESSAGGIO (che cosa?): Si trova sotto il


il contenuto della lettera (fatti, esperienze, DESTINATARIO.
richieste, inviti...).

FORMULA DI CHIUSURA (quali saluti?): Si trova sotto il MESSAGGIO.


sono i saluti finali (confidenziali, in caso di
amici o parenti; distaccati e gentili, in caso di
persone estranee).

MITTENTE e FIRMA DEL MITTENTE Si trova sotto la FORMULA


(chi scrive e chi firma?): DI CHIUSURA.
chi scrive e firma la lettera.

MODO DI SCRIVERE (Come è scritta la lettera?)


Il linguaggio della lettera può essere:
 informale, cioè spontaneo, nelle lettere indirizzate a parenti e amici;
 formale, cioè educato e gentile, nelle lettere indirizzate a persone con cui non
si ha confidenza.

QUAL È LO SCOPO? (Perché si scrive una lettera?)


Per comunicare qualcosa in modo formale (distaccato e gentile) oppure in modo
informale (spontaneo, confidenziale).

88
lettera
vol. B

Una bella esperienza


pagina 78 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

Campeggio Stelle Cadenti, 7 Luglio

Caro papà,
qui al campo procede tutto ALLA
GRANDISSIMA!
Ho fatto amicizia con il mio
compagno di tenda e con altri
ragazzi. Faccio sport ogni giorno.
Ma quello che mi piace di questo
campo è soprattutto il modo in cui è organizzato.
Le nostre guide non ci ordinano mai le cose: prima discutiamo
insieme, poi si decide a maggioranza. Così mi sono accorto, papà,
che i miei compagni mi ascoltano e accettano volentieri quello che
dico.
I campi come questo servono proprio a crescere!
Sono contento che tu hai insistito per farmi venire qui.
Un bacio.
Denis
Angela Nanetti, Cara Rachel... Caro Denis, Edizioni EL

IN GRUPPO Analizza e confronta in classe.

STRUTTURA DELLA LETTERA: colora i quadratini nella lettera con i colori indicati.
Luogo e data. Destinatario.
Contenuto del testo. Formula di chiusura e firma.

Volta la pagina!

89
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI NARRATIVI..

Lettera dal campeggio


pagina 79 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

Ufficio Direzione S. V.: abbreviazione cortese.


Significa «Signorie Vostre» e
20 maggio 2018 si riferisce ai genitori. CAMPEGGIO STELLE CADENTI
Villaggio Manifolo 53140 Montieri

Ai Signori genitori
Con la presente s’informano le S. V. che la quota di partecipazione
comprende: sistemazione in tenda e pensione completa, corso d’inglese,
attività sportive, escursioni in luoghi di interesse storico e naturalistico,
assistenza dello staff.
Il Camping ha un’area sportiva attrezzata, con campo di pallavolo, ping
pong, tennis e tiro con l’arco.
I ragazzi alloggeranno in tende a casetta, poste in piazzole ombreggiate,
e dovranno portare il proprio sacco a pelo.
La formula di chiusura è
Distinti saluti rispettosa e cortese.
Il responsabile della Direzione del campeggio
Angela Nanetti, Cara Rachel... Caro Denis, Edizioni EL

IN GRUPPO Analizza e confronta in classe.

LINGUAGGIO E SCOPO DELLA LETTERA


Rispondi con X e sui puntini. Poi confronta in classe.

• Il linguaggio di questa lettera è: formale. informale.


• Colora in verde i destinatari e in azzurro il mittente.
• Completa con queste parole: somma • iscrivere • struttura.
Questa lettera è scritta per informare le famiglie della ....................... di
denaro da versare per ....................... i figli al campeggio estivo
e per presentare la ................................ del campeggio.

• Questa è una lettera: formale. informale.

90
PER ANALIZZARE TESTI DESCRITTIVI • DESCRIZIONE NEL RACCONTO

Per riconoscere la DESCRIZIONE NEL RACCONTO, leggi con attenzione


le caratteristiche dei TESTI DESCRITTIVI e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEI TESTI DESCRITTIVI


ARGOMENTO
TIPI DI DESCRIZIONE
(Chi o che cosa si descrive?)
Descrivere è come fotografare con le Una descrizione può essere OGGETTIVA
parole: oppure SOGGETTIVA.

PERSONE DESCRIZIONE OGGETTIVA:


contiene dati visibili a tutti
(per esempio, il colore degli occhi e
l’altezza di una persona…).

DESCRIZIONE SOGGETTIVA:
riporta emozioni, impressioni, opinioni
di chi descrive.
ANIMALI
LINGUAGGIO
(MODO DI DESCRIVERE)
(Come si descrive?)
Il linguaggio della descrizione è ricco
di…
• dati sensoriali, cioè le informazioni
fornite dai cinque organi di senso:
OGGETTI vista dati visivi • udito dati
uditivi tatto
• dati tattili gusto

dati gustativi olfatto
• dati
olfattivi.
• parole dello spazio: dietro, sotto, a
destra, a sinistra…
QUAL È LO SCOPO?
(Perché si descrive?)
LUOGHI
Si può descrivere per:
• informare (le descrizioni sono
soprattutto oggettive);
• coinvolgere le persone nella lettura
(le descrizioni sono soprattutto
soggettive).

91
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

DESCRIZIONE OGGETTIVA E SOGGETTIVA


La DESCRIZIONE OGGETTIVA presenta informazioni e particolari su una
persona, un animale, un oggetto o un luogo così come sono nella realtà,
senza commenti o opinioni personali.
La DESCRIZIONE SOGGETTIVA presenta l’opinione di chi descrive e dà
importanza ai particolari che lo colpiscono di più.

Gli aquiloni dell’amicizia


pagine 96-97 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHE COSA SI DESCRIVE?

DUE AQUILONI.
L’aquilone rosso è stato costruito
da un bambino di nome Adrian.
L’aquilone giallo è stato costruito
da Helena, una bambina amica di Adrian.

Anche quell’anno, la primavera arriva quasi di nascosto, come una persona in


punta di piedi.
I rami della quercia si ricoprono di gemme.
Quando le gemme si apriranno, faranno uscire tante foglioline di un verde
così chiaro da sembrare trasparenti. L’aria diventa tiepida: così, in poco
tempo, la gente lascia i cappotti negli armadi.
Helena ricomincia ad andare ogni giorno al grande prato. È un prato ricco di
piccole margherite.

92
descrizione nel
racconto - vol. B

Da lontano, il colore bianco di così tante margherite fa


sembrare quel prato coperto di neve.
Il caldo fa sentire allegra Helena; però prova anche
una grande malinconia perché non sa più nulla del suo
amico Adrian e nemmeno di che cosa succede dall’altra
parte di quell’enorme muro grigio.
Un pomeriggio Helena nota qualcosa volare nel cielo, al di là del muro.
È un aquilone. È di colore rosso e ha una lunga coda di tutti i colori.
Helena riconosce subito che cosa c’è disegnato sopra l’aquilone: è il simbolo
con le iniziali dei loro due nomi intrecciate. Helena è entusiasta e grida:
– È il nostro disegno! Solo Adrian può aver fatto questo disegno!
Helena passa ore a guardare come il vento e le correnti fanno volare
l’aquilone nel cielo: lo trascinano da una parte all’altra senza preoccuparsi
del muro che divide Helena e Adrian. Che idea fantastica ha avuto Adrian!
Quel giorno Helena lavora fino a tardi in camera sua: costruisce un
bellissimo aquilone giallo e ci disegna sopra il simbolo della sua amicizia
con Adrian. La bambina è impaziente perché non vede l’ora di far volare
l’aquilone. Quella notte, non riesce a dormire per l’agitazione. Infatti vuole
vedere le lancette dell’orologio segnare le sei del pomeriggio del giorno
dopo il più presto possibile!
Quando il momento arriva, Helena va sotto il muro e aspetta ansiosa di
vedere l’aquilone di Adrian spuntare da dietro il muro.
Appena vede l’aquilone, anche lei si mette a correre nel prato
e cerca di far volare il suo.

Volta la pagina!

93
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

In pochi minuti, i due aquiloni volano alti nel cielo.


Sono due macchie colorate che rallegrano il cielo di quel pomeriggio.
Per la prima volta, dopo molti mesi, sul viso di Helena spunta un sorriso.
Agustìn Fernàndez Paz, Il cielo non ha muri, Piemme

analizzare • dati oggettivi e soggettivi–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per riconoscere  Rileggi le frasi evidenziate nel testo
i dati oggettivi e e colora allo stesso modo i quadratini,
soggettivi chiediti: i per indicare il tipo di descrizione.
dati descrittivi sono È una descrizione oggettiva: si spiegano
uguali per tutti quelli le caratteristiche dell’aquilone di Adrian
che li osservano? senza esprimere commenti.
• Se la risposta è sì,
È una descrizione soggettiva: si riporta
sono dati oggettivi.
un’impressione di chi descrive.
• Se la risposta è no,
sono dati soggettivi.  Dati soggettivi S oppure oggettivi O?
Completa nei quadratini.
• I rami della quercia si ricoprono
di gemme. ....

• Il verde è così chiaro che le foglioline


sembrano trasparenti. ....

• Le foglioline sono verde chiaro. ....

• Il bianco delle margherite fa sembrare


il prato coperto di neve. ....

O h o q u a l c osa da dire!
ANCH ’I

▶ La storia di Helena e di Adrian è tratta da un libro dal titolo


Il cielo non ha muri. Quale frase fa capire il significato del titolo?
Rispondi con X.
L’amicizia è come il cielo: non ha ostacoli.
Le case sono formate da muri.

94
PER ANALIZZARE TESTI DESCRITTIVI • DESCRIZIONI DI PERSONE

Leggi con attenzione le caratteristiche dei TESTI DESCRITTIVI


DI PERSONE e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEI TESTI DESCRITTIVI DI PERSONE

PRESENTAZIONE COMPORTAMENTO
(Chi è?) (Che tipo è? Che cosa gli/le piace?)
Si forniscono informazioni generali, Di solito si descrivono:
cioè si informa… • il CARATTERE (è un tipo scontroso?
• sul NOME della persona (come si È un tipo ottimista?);
chiama?); • le ABITUDINI (ogni mattina fa una
• sull’ETÀ (quanti anni ha?); camminata; tutte le sere telefona alla
• sulla PROFESSIONE (che lavoro nonna…);
fa?); • le QUALITÀ (è generoso? Allegro?
• sul LUOGO di vita (dove vive?). Timido?);
• i DIFETTI (è pettegolo? Prepotente?
Egoista?);
ASPETTO FISICO (Com’è?) • le PASSIONI (ama leggere? Fare sport?
Si forniscono altre informazioni cioè Cucinare?);
si informa… • le OPINIONI (pensa che… si deve
difendere l’ambiente • l’amicizia è
• sulla CORPORATURA della persona
preziosa…).
(è magra? Robusta?);
• sulla CAPIGLIATURA
(ha i capelli neri? Lisci? Ricci?);
• sul VISO (ha gli occhi neri?
Grandi? Ha il naso lungo? La
bocca sottile? Le orecchie
piccole?);
• sull’ABBIGLIAMENTO
(veste con abiti eleganti?
Preferisce abiti sportivi?).

95
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

LA DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO


Per descrivere il comportamento di una persona si fa riferimento: al carattere,
alle reazioni di fronte alle difficoltà (si arrabbia, mantiene la calma,
piange...), a qualità, difetti, abitudini, interessi e ai rapporti con gli altri.

La maestra e la direttrice
pagine 102-103 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHI SI DESCRIVE?

LA SIGNORINA DOLCEMIELE, LA SIGNORINA SPEZZINDUE,


la MAESTRA di Matilde, la DIRETTRICE
una bambina alunna della scuola frequentata
della signorina. da Matilde.

Quando Matilde inizia ad andare a scuola per la prima volta ha già cinque
anni e mezzo.
La scuola dove va Matilde è l’Istituto «Aiuto». È una scuola frequentata da
duecentocinquanta alunni, con un’età tra i cinque e i dieci anni.
Naturalmente Matilde frequenta la classe prima insieme ad altri diciotto
bambini che hanno la sua stessa età.
La maestra di Matilde è la signorina Betta Dolcemiele, ha ventitré o
ventiquattro anni.
È molto magra e snella: sembra fragile come una statuina di porcellana che

96
descrizione
di persone - vol. B

si può rompere da un momento all’altro.


Betta Dolcemiele è dolce e tranquilla, non alza mai
la voce, non sorride spesso, ma ha una capacità
rara: sa farsi amare dai suoi alunni al primo
sguardo. Infatti sembra capire perfettamente i
bambini piccoli che si sentono confusi e spaventati
quando sono riuniti in una classe per la prima volta.
Uno strano calore si diffonde dal viso della
signorina Dolcemiele; è un calore particolarmente
intenso quando lei parla a un bambino confuso e
pieno di nostalgia per la sua casa. La direttrice della scuola è la signorina
Spezzindue.
È esattamente l’opposto della Dolcemiele: è una donna gigantesca,
prepotente e autoritaria.
Sembra una belva feroce che terrorizza alunni e insegnanti.
Tutti si sentono minacciati già a vedere da lontano la direttrice.
La signorina Spezzindue non cammina mai.
Invece di camminare marcia come fa in guerra un soldato dei battaglioni
d’attacco: a lunghi passi, dondolando le braccia ritmicamente, prima una e
poi l’altra.
Quando avanza nei corridoi, il rumore dei suoi passi precede la direttrice.
Se per caso un gruppo di bambini si trova sul percorso della Spezzindue, la
signorina si apre la strada tra i bambini con l’energia di un carro armato: fa
volare i piccoli a destra e a sinistra…
Intanto, nella classe della
Dolcemiele le lezioni stanno per
cominciare…
La signorina fa l’appello, poi dice:
– Bene! Ricordate che la direttrice
della scuola tiene molto alla
disciplina.

Volta la pagina!

97
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

Se volete un consiglio, non discutete con lei, non rispondete mai e fate
quello che vi dice. Se non trattate nel modo giusto la signorina Spezzindue,
lei può spremervi come una carota in una centrifuga1. Sono stata chiara?
– Sì, signorina – rispondono diciotto vocine diligenti. Quelle vocine
sembrano cinguettare, come fanno gli uccellini.
Roald Dahl, Matilde, Salani

1 Centrifuga: è una macchina che trasforma le sostanze solide (per esempio le carote)
in liquide, grazie alla forza centrifuga prodotta da una specie di motore rotante.

COMPRENDERE • informazioni esplicite e nascoste–

Svolgi le attività!
 Rispondi sui puntini e con X.
• Come si chiama la scuola frequentata da Matilde? ....................................
• Quanti sono i compagni di Matilde, che frequentano la stessa scuola? ........
Perché la signorina Dolcemiele riesce a farsi amare al primo sguardo?
Sembra capire bene i bambini. Parla sempre a voce bassa.
• A che cosa tiene molto la direttrice Spezzindue, secondo la signorina
Dolcemiele? Alla ......................................................................................
• I nomi della maestra e della direttrice:
corrispondono al loro aspetto fisico e al loro carattere.
non corrispondono al loro aspetto fisico e al loro carattere.

analizzare • comportamento–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Prima di rispondere  Rispondi con X.
alle domande, • La descrizione del comportamento della
ragiona! direttrice riguarda: difetti. qualità.
• Sei autoritaria/o
se imponi regole e • Quale aggettivo fa capire bene il carattere della
ordini! Spezzindue? Autorevole. Autoritaria.
• Sei autorevole se • Quale aggettivo fa capire bene il carattere della
spieghi e condividi Dolcemiele? Sincera. Comprensiva.
le regole, se
• Le parti evidenziate nel racconto si riferiscono
ascolti, se chiedi il
alla signorina Dolcemiele e alla signorina
parere dell’altro.
Spezzindue e sono: paragoni. pareri.

98
PER ANALIZZARE TESTI DESCRITTIVI • DESCRIZIONI DI ANIMALI

Leggi con attenzione le caratteristiche dei TESTI DESCRITTIVI


DI ANIMALI e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEI TESTI DESCRITTIVI DI ANIMALI

PRESENTAZIONE COMPORTAMENTO
(Chi è?) (Che tipo è? Che cosa gli/le piace?)
Si forniscono informazioni generali, Di solito si descrivono:
cioè si informa… • la NATURA, cioè il modo di essere (è un
• sul TIPO DI ANIMALE (che animale docile? Feroce? Selvaggio?);
animale è?); • le ABITUDINI (ogni mattina si pulisce
• sul NOME (se è un animale il pelo con la lingua; si muove in
domestico, come un cane o un gruppo…);
gatto, come si chiama?); • il RAPPORTO CON GLI ALTRI (a lei/a lui
• sull’AMBIENTE DI VITA (è un piace giocare soprattutto con i bambini?
ambiente naturale? Quale? È un È aggressiva/o con i suoi simili?…).
ambiente umanizzato, per esempio
una città, una casa…).

ASPETTO FISICO (Com’è?)


Si forniscono altre informazioni…
• sulle DIMENSIONI (è grande?
Piccolo? Grosso?);
• sulle PARTI DEL CORPO (ha
un becco lungo? Zampe sottili?
Orecchie grandi?);
• sul COLORE (ha gli occhi neri?
Grandi? Ha il naso lungo? Le
orecchie piccole?);
• sul PELO o sul PIUMAGGIO (ha
il pelo folto? Ha piume soffici?).

99
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

DATI STATICI E DINAMICI


Descrivere gli animali significa osservare gli animali:
– quando sono immobili, per scoprire le caratteristiche dell’aspetto fisico, cioè
i dati statici;
– quando sono in movimento, per cogliere i loro comportamenti, cioè i dati
dinamici.

I castori
pagina 106 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

QUALE ANIMALE SI DESCRIVE?

I L CASTO
IL ASTO
AS TORO
TOR
RO

La superficie dell’acqua del laghetto è lucida come uno specchio. Dopo un


po’, in un punto, diventa ondulata e subito... Zàffete!
Ecco una testolina pelosa spuntare fuori dall’acqua. Poi spunta un’altra
testolina, poi un’altra ancora. Come per magia, il laghetto si popola.
Le testoline si spostano verso la diga; subito dopo, vediamo strani animaletti
sollevarsi con agilità sullo sbarramento. Quegli animaletti sono castori.

100
descrizione
di animali - vol. B

Assomigliano alle marmotte, ma sono più grossi. Hanno la coda larga e


piatta come una paletta; i denti sono lunghi e robustissimi.
I castori formano il gruppo numeroso e vivace che ha costruito la diga.
Plunf! Plunf! Alcuni cuccioli si tuffano e mamma castoro segue attenta i loro
movimenti. I cuccioli nuotano già benissimo: si inseguono, si arrampicano
sulla diga, si tuffano di nuovo.
Giuseppe Scortecci, Animali, Labor

analizzare • dati statici e dinamici–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Per scoprire i dati  Rispondi con X.
statici chiediti: • Nel testo sono evidenziati in due colori diversi
come sono fatti
(verde e azzurro) alcuni dati statici e dinamici.
i castori?
Colora correttamente i quadratini:
• Per scoprire i dati
sono dati statici. sono dati dinamici.
dinamici chiediti:
• I dati statici sono presentati soprattutto da:
che cosa fanno
i castori? verbi che indicano una condizione, un modo
di essere.
verbi che descrivono azioni.
• I dati dinamici sono presentati soprattutto da:
verbi che indicano una condizione, un modo
di essere.
verbi che descrivono azioni.

101
PER ANALIZZARE.. TESTI DESCRITTIVI • DESCRIZIONI DI OGGETTI

Leggi con attenzione le caratteristiche dei TESTI DESCRITTIVI


DI OGGETTI e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEI TESTI DESCRITTIVI DI OGGETTI

PRESENTAZIONE USO
(Che cosa si descrive?) (A che cosa serve?)
Si forniscono informazioni generali, Si spiega:
cioè si informa… • CHI USA L’OGGETTO;
• sul NOME DELL’OGGETTO (che • PERCHÉ SI USA L’OGGETTO.
cos’è?);
• sul luogo DOVE SI TROVA (è in
una casa? È in un luogo esterno?
È dentro un armadio? Su un
tavolo?);
• sul proprietario, cioè DI CHI È
(l’oggetto appartiene a
un bambino? A un adulto?…).

CARATTERISTICHE (Come si descrive?)


Per descrivere si utilizzano tutti o alcuni dei cinque sensi (vista, udito, tatto,
olfatto, gusto) e si presentano i dati sensoriali raccolti: sulla forma (è tondo?
Allungato?…) • sulle dimensioni (è lungo…, è alto…) • sul colore • sull’odore
(è profumato? Ha un odore sgradevole?) • sul materiale (è di legno, di ferro, di
lana…) • sul sapore (se lo assaggiamo, è dolce? Amaro?…) • sul rumore (emette
qualche suono? Che tipo di suono? Acuto? Prolungato?…).

SCOPO (Perché si descrive?)


La descrizione di un oggetto si può fare:
• in modo oggettivo, per informare, senza esprimere impressioni;
• in modo soggettivo, per indicare i sentimenti, le emozioni provocati
dall’oggetto descritto.

102
descrizione
di oggetti - vol. B

Un coniglio di porcellana
pagine 110-111 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHE OGGETTO SI DESCRIVE?

Un coniglio di porcellana di nome


EDWARD TULANE.

Una volta, in Inghilterra, a Londra, in una casa di Egypt Street, c’era un


coniglio fatto quasi tutto di porcellana: braccia, gambe, testa, corpo e naso.
Dentro le braccia e le gambe, aveva uno scheletro fatto di fi lo di ferro
per far piegare gomiti e ginocchia di porcellana senza difficoltà: così i
movimenti del coniglio erano facili e agili.
Le sue orecchie erano di pelo come le orecchie dei conigli veri. Sotto il pelo
delle orecchie c’erano fi li di metallo pieghevoli e robusti: così le orecchie
potevano piegarsi in posizioni diverse.
Ogni posizione poteva esprimere l’umore del coniglio (allegro, stanco,
annoiato…). Anche la sua coda era di pelo di coniglio ed era vaporosa e
soffice come una nuvola. Il coniglio si chiamava Edward Tulane.
Era alto novanta centimetri circa, dalla punta delle orecchie alla punta delle
zampe.

Volta la pagina!

103
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..
ESCRITTIVI..

ante. Edward era


Aveva occhi dipinti di un azzurro vivo e penetrante.
convinto di essere un personaggio eccezionale. Solo i baffi non
piacevano a Edward: anche se erano lunghi ed eleganti, la loro
origine era incerta. Edward pensava che non erano
rano affatto baffi
di coniglio.
La padroncina di Edward era una bambina bruna,
a, di dieci anni
circa: si chiamava Abilene Tulane.
Kate DiCamillo, Lo straordinario viaggio di Edward Tulane,
ne, Giunti Junior

COMPRENDERE • informazioni esplicite

Svolgi le attività!
 Rispondi sui puntini e con X.
PRESENTAZIONE
• Chi è Edward? ...........................................................................................
• Dove vive? A Londra, in ............................................................................
• La sua padroncina si chiama ......................................................................
• È una ......................................... di dieci anni.

CARATTERISTICHE
• Com’è fatto Edward? Sottolinea le informazioni nel testo che riguardano:
materiali, altezza, coda, occhi, baffi.
• I dati sensoriali usati per descrivere sono (due scelte):
dati visivi. dati olfattivi. dati tattili.

SCOPO DELLA DESCRIZIONE


• Lo scopo della descrizione è di suscitare emozioni. Le due frasi che lo
fanno capire sono:
c’era un coniglio fatto quasi tutto di porcellana: braccia, gambe, testa,
corpo e naso.
le orecchie potevano piegarsi in posizioni diverse. Ogni posizione
poteva esprimere l’umore del coniglio (allegro, stanco, annoiato…).
Anche la sua coda era di pelo di coniglio ed era vaporosa e soffice
come una nuvola.

104
PER ANALIZZARE TESTI DESCRITTIVI • DESCRIZIONI DI LUOGHI

Leggi con attenzione le caratteristiche dei TESTI DESCRITTIVI


DI LUOGHI e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEI TESTI DESCRITTIVI DI LUOGHI

PRESENTAZIONE ORDINE DESCRITTIVO


(Che cosa si descrive?) (In quale ordine si descrive?)
Si forniscono informazioni Per descrivere un luogo o un ambiente
generali… dobbiamo seguire un ordine descrittivo.
• sul NOME DEL LUOGO L’ordine descrittivo può essere…
(come si chiama?); • ORDINE LOGICO: quando si descrive
• sul TIPO DI AMBIENTE dal generale al particolare o viceversa;
(è un luogo naturale: bosco, isola,
• ORDINE SPAZIALE: quando si descrive…
montagna?…).
- dagli elementi vicini agli elementi
lontani o viceversa;
CARATTERISTICHE
(Come si descrive?) - dall’esterno all’interno o viceversa;
- dall’alto verso il basso o viceversa.
Si indicano le caratteristiche del
luogo1 e dell’ambiente2 per mezzo…
• dei cinque sensi, che forniscono i
dati sensoriali;
• degli indicatori spaziali, cioè le
«parole dello spazio»: davanti,
dietro, sopra, sotto, di lato, a
sinistra, a destra, al centro…
1 luogo: parte delimitata della
superficie terrestre (il luogo di
villeggiatura, il luogo più freddo
della Terra…)
2 ambiente: lo spazio che ci
circonda, dove si svolge la vita
umana, animale, vegetale (ambiente
di montagna, ambiente di mare…);
locale, stanza.

105
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI DESCRITTIVI..

Sull’isola
pagine 114-115 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

CHE LUOGO SI DESCRIVE?

UN
UN’I
N’I
’ IS
SOOLA
LA

L’isola ha più o meno la forma di una barca.


I ragazzi si trovano in una parte dell’isola simile a una gobba. Dietro a
quella gobba le rocce scendono disordinate sulla spiaggia.
Sui due fianchi dell’isola, a destra e a sinistra, ci sono le pareti di roccia,
le cime degli alberi e un pendio ripido. Invece, la parte davanti dell’isola,
in direzione della lunghezza della barca, è un pendio più dolce, coperto di
alberi, con macchie rosa; infine c’è la pianura tutta occupata da piante di
color verde scuro. La pianura finisce in una specie di coda sabbiosa rosata.
I ragazzi osservano tutto, poi guardano il mare. Qualcuno esclama:
– Quella è una scogliera. Una scogliera di corallo!
La scogliera è distante un chilometro circa e circonda più lati dell’isola; è
parallela a quella che i ragazzi chiamano la loro spiaggia.
Dentro la scogliera l’acqua è azzurro chiaro, sembra la coda di un pavone.
Dentro l’acqua si vedono rocce e alghe come in un acquario. All’esterno
della scogliera il mare è blu scuro.
William Golding, Il signore della mosche, Mondadori

106
descrizione
di luoghi - vol. B

COMPRENDERE • informazioni esplicite

Svolgi le attività!
 Rispondi sui puntini e con X.
PRESENTAZIONE
• Quale luogo è descritto? ...........................................................................

CARATTERISTICHE (per descrivere si utilizzano i dati visivi)


• L’.................................. ha la forma di una ..............................................

• Dentro la scogliera l’acqua è ....................................................................

e sembra ..................................................................................................

• All’esterno della scogliera il mare è .........................................................

• Le parole evidenziate nella descrizione sono:


dati tattili. parole dello spazio.

ORDINE DESCRITTIVO
• La descrizione segue un ordine logico:
dal generale al particolare.
dal particolare al generale.

107
PER ANALIZZARE.. TESTI INFORMATIVI • TESTO ESPOSITIVO

Leggi con attenzione le caratteristiche del TESTO ESPOSITIVO


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL TESTO ESPOSITIVO

PRESENTAZIONE LINGUAGGIO
(Che cos’è?) (Com’è scritto?)
Il testo espositivo presenta (espone) Il linguaggio è chiaro. È ricco di termini
informazioni su argomenti diversi, specifici (o parole chiave) dell’argomento
come Storia, Geografia, Scienze, e generale presentato.
cultura generale. I termini specifici sono utili per
riconoscere le informazioni principali.

STRUTTURA (Com’è fatto?)


Il testo espositivo è formato da:
• TITOLO: anticipa e annuncia l’argomento generale.
• PARAGRAFI: le parti (sequenze informative) che formano il testo.
I paragrafi presentano aspetti particolari dell’argomento generale.

SCOPO (Perché si scrive?)


Il testo espositivo è scritto per offrire informazioni su argomenti diversi: storici,
geografici, scientifici, tecnologici, sportivi... Le informazioni arricchiscono le
conoscenze del lettore.

108
testo espositivo
vol. B

La foresta pluviale
pagine 152-153 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

ARGOMENTO GENERALE

IMPORTANZA DELLA FORESTA PLUVIALE

Prima di leggere, devi sapere che…


La foresta pluviale è una foresta umida, dove piove spesso e dove la
vegetazione è molto ricca. Le foreste pluviali sono ricche di alberi fi tti e
di animali. Si calcola che in queste foreste abiti gran parte delle specie
viventi.

1 Le zone coperte dalla foresta pluviale sono i «polmoni del mondo»


perché producono ossigeno in gran quantità. Ma, soprattutto, queste
zone sono tra le principali riserve d’acqua dolce della Terra: in
Amazzonia c’è la quinta parte di acqua dolce di tutta la Terra!

2 La foresta pluviale è importantissima per il clima di tutta la Terra.


Infatti agisce come una spugna enorme: assorbe l’acqua, rilascia
lentamente l’acqua assorbita e provoca così l’umidificazione delle
correnti d’aria dell’atmosfera.

Volta la pagina!

109
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI INFORMATIVI..

3 Oggi, però, la deforestazione, cioè l’abbattimento degli alberi della


foresta, è sempre più frequente e pericolosa; le cause di questa
disastrosa deforestazione sono due: ottenere legno pregiato dagli
alberi o conquistare nuovi spazi di terra da coltivare.
Mary Pope Osborne, Un pomeriggio sul Rio delle Amazzoni, Piemme Junior

COMPRENDERE • informazioni esplicite

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
PRESENTAZIONE
• L’argomento generale: è indicato nel titolo.
non è indicato nel titolo.
• In quale dei 3 paragrafi si trova ogni informazione principale elencata?
– Polmoni del mondo. 1 2 3
– La foresta pluviale influenza il clima della Terra. 1 2 3
– La deforestazione. 1 2 3

LINGUAGGIO E PAROLE CHIAVE


• Il linguaggio del testo è:
oggettivo (informa senza esprimere emozioni).
soggettivo (esprime emozioni).
• Le parole evidenziate:
sono parole chiave perché aiutano a capire bene il testo.
sono parole difficili che non aiutano a capire bene il testo.

SCOPO
• Il testo è stato scritto per:
informare sull’importanza della foresta pluviale.
descrivere le piante e gli animali della foresta pluviale.

110
PER ANALIZZARE TESTI INFORMATIVI • TESTO ESPOSITIVO-FUNZIONALE

Leggi con attenzione le caratteristiche del


TESTO ESPOSITIVO-FUNZIONALE e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL TESTO ESPOSITIVO-FUNZIONALE

PRESENTAZIONE LINGUAGGIO
(Che cos’è?) (Com’è scritto?)
Il testo funzionale presenta, oltre Il linguaggio è chiaro, preciso.
alle parole, altri elementi. Per È formato da frasi brevi.
esempio: tabelle, grafici, carte
geografiche…

STRUTTURA (Com’è fatto?)


Il testo funzionale è un testo non continuo, cioè composto:
• da una parte di testo formato da parole;
• da immagini, foto, didascalie (spiegazioni), grafici e tabelle che
«interrompono» la parte di testo formata da parole.

SCOPO (Perché si scrive?)


Il testo funzionale è scritto per fornire informazioni utili per la vita di tutti i
giorni. Sono testi funzionali:
• le mappe; • le guide ai programmi TV;
• le etichette; • le guide turistiche;
• i biglietti ferroviari e aerei; • le previsioni del tempo;
• i biglietti per l’ingresso ai musei; • l’indice di un libro...

111
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI INFORMATIVI..

Sai leggere un indice?


pagine 164-165 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

Prima di cominciare…
 Completa la spiegazione della parola INDICE. Scrivi sui puntini, al posto
giusto, queste parole: parti • elenco • inizio • numero.
L’indice è l’............................ ordinato delle ............................ di
un libro oppure di una rivista. Accanto a ogni parte dell’elenco c’è
il ............................... della pagina di ............................ dell’argomento.

112
testo espositivo-
FUNZIONALE - vol. B

analizzare • scopo del testo espositivo-funzionale–

Leggi le strategie! Svolgi le attività!


• Fai una lettura  Rispondi con X e sui puntini.
esplorativa • A che cosa serve l’indice?
dell’indice della
A trovare velocemente gli argomenti.
pagina precedente:
dai uno sguardo A informarsi su diversi argomenti.
veloce alle parole
• Alcune parole sono scritte in colori diversi e in
in colore, alle
caratteri di grandezza diversa per:
immagini, alla
segnalare la maggiore o minore importanza
disposizione delle
di ciascun argomento.
righe di parole.
abbellire la pagina e attirare l’attenzione.
• Poi svolgi
l’esercizio a lato. • Perché ci sono numeri?
Per segnalare le pagine corrispondenti ai
diversi argomenti.
Per facilitare la lettura della pagina.

• Dove puoi trovare l’indice riportato?


In un ............................ di classe quarta.

COMPRENDERE • informazioni esplicite

Svolgi le attività!
 Rispondi sui puntini.
• A quale materia si riferisce l’indice? .........................................................

• Quanti sono i capitoli (le parti)? ...............................................................

• Qual è l’argomento del terzo capitolo? .....................................................

• Scrivi sui puntini i nomi dei popoli italici che potresti studiare usando
questo indice: ..........................................................................................
• Qual è il titolo delle pagine in cui si presentano Pericle e Giulio Cesare?
................................................................................................................

• Se devi studiare il periodo storico dell’Impero romano, comincerai da


pagina .................................................. e finirai a pagina

113
PER ANALIZZARE.. TESTI INFORMATIVI • TESTO REGOLATIVO

Leggi con attenzione le caratteristiche del TESTO REGOLATIVO


e le domande guida.

CARATTERISTICHE DEL TESTO REGOLATIVO

PRESENTAZIONE LINGUAGGIO
(Che cos’è?) (Com’è scritto?)
Il testo regolativo è un testo Il linguaggio è chiaro, preciso, e ricco di
informativo che fornisce istruzioni parole specifiche (le parole chiave).
per fare qualcosa o regole di Le frasi sono brevi, con i verbi all’infinito,
comportamento da seguire in all’imperativo o all’indicativo presente.
determinate situazioni.

STRUTTURA (Com’è fatto?)


Il testo regolativo…
• si presenta come un elenco puntato o numerato;
• può essere formato da due parti:
1 occorrente/ ingredienti (un elenco di ciò che serve);
2 procedimento (la spiegazione delle azioni da compiere);
• può essere completato da immagini che facilitano la comprensione;
• presenta regole o istruzioni seguendo un ordine logico (per esempio, dal
generale al particolare) o cronologico (prima, poi, infine).

SCOPO (Perché si scrive?)


Il testo regolativo può fornire:
• istruzioni per fare qualcosa (un gioco, una torta…);
• regole di comportamento.

114
testo regolativo
vol. B

STRUTTURA E IMMAGINI DEL TESTO REGOLATIVO


Spesso il testo regolativo si presenta come un elenco numerato.
Le immagini completano il testo e aiutano la comprensione.

Una tavoletta per la scrittura


pagine 168-169 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

ARGOMENTO GENERALE

TAVOLETTA D’ARGILLA SUMERA


(3200 a. C. circa)

La scrittura nasce nel 3200 circa, in Mesopotamia1.


Sono stati i sacerdoti del popolo dei Sumeri (gli abitanti della Mesopotamia)
a inventare la scrittura, con lo scopo di registrare le merci consegnate al
tempio. La scrittura era formata da piccoli disegni, i pittogrammi, incisi
dagli scribi2 su tavolette d’argilla.

1 Mesopotamia: la regione compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Il nome


«Mesopotamia» significa proprio «terra tra due fiumi». Oggi la zona dell’antica
Mesopotamia si trova nel territorio dell’Iraq.

2 Scribi: le persone addette alla scrittura sulle tavolette d’argilla.

Volta la pagina!

115
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI INFORMATIVI..

Ecco le istruzioni per costruire una tavoletta per scrivere come facevano i
Sumeri.

…………………………….............................................................................................………………………………………………………..

• un blocchetto di argilla che indurisce senza cottura;

• un bastoncino lungo quanto una matita;

• un matterello.

…………………………….............................................................................................………………………………………………………..

1 Con le mani, premi 2 Con il matterello, stendi il


il blocchetto d’argilla blocchetto, fino a quando
fino a quando diventa diventa una specie di «foglio»
piatto. spesso un centimetro circa.

3 Piega il «foglio»
Pi f li iin 4 Unisci i bordi del «foglio»: liscia
tre parti. i bordi con le dita.

5 Prendi spunto dalla tavoletta con


pittogrammi, illustrata qui a lato,
diventa uno scriba e scrivi con
il bastoncino il tuo documento.
Poi fai seccare al sole il documento.

116
testo regolativo
vol. B

analizzare • struttura e immagini–

Svolgi le attività!
 Scrivi sui puntini a pagina 116 il titoletto che indica il contenuto
di ciascuna parte:
OCCORRENTE • PROCEDIMENTO.

 Rispondi con X.
• Le immagini servono:
ad abbellire il testo. a capire le azioni da compiere.

COMPRENDERE • informazioni nascoste

Svolgi le attività!
 Osserva, rifletti e rispondi con X.
• Il testo è formato da:
due parti che presentano istruzioni per fare qualcosa.
una parte con informazioni e da un’altra parte con istruzioni.

117
STRATEGIE PER ANALIZZARE I TESTI INFORMATIVI..

LINGUAGGIO E ORDINE DI PRESENTAZIONE DELLE REGOLE


• Il linguaggio del testo regolativo è formato da parole specifiche
dell’argomento trattato (per esempio la sicurezza dei cittadini, la medicina,
le leggi, la cucina…).
• La presentazione delle regole può seguire un ordine che può essere:
– logico (dal generale al particolare, dal più importante al meno
importante e viceversa);
– cronologico, per indicare in successione le azioni da compiere.

Giocare in sicurezza
pagine 170-171 del VOLUME B - Strategie di ANALISI

ARGOMENTO GE
GENERALE
E

GIOCATTOLI «SICURI»

Prima di cominciare…
 Leggi le spiegazioni di alcune parole specifiche che troverai nel testo.
1 marchi: segni di riconoscimento messi su un prodotto per distinguere
il prodotto dalle imitazioni.
2 contraffazioni: falsificazioni (costruzione di giocattoli pericolosi
facendo credere che sono sicuri).
3 ditte: aziende, fabbriche.
4 tossici: velenosi, dannosi alla salute.
5 PVC: una materia plastica molto usata oggi.
6 trattato: lavorato in un certo modo.
7 integra: intatta, intera (non rotta).
8 assecondare: accontentare.

118
testo regolativo
vol. B

1 Acquistare 6 I materiali con cui sono fatti i


solo regali con giocattoli devono essere molto
i marchi di sicurezza resistenti, non tossici né facilmente
IMQ, CE o «Giocattoli infiammabili. Attenzione, ad
Sicuri». esempio, alle bambole di plastica,
Fate attenzione alle contraffazioni. realizzate in Pvc trattato con
2 Acquistare i giocattoli solo ammorbidenti. Si teme che queste
in negozi di fiducia, mai da sostanze siano cancerogene.
rivenditori ambulanti o non 7 Preferire materiali naturali come
autorizzati, preferendo gli articoli stoffa o altri tessuti lavabili. Bene
di ditte specializzate. anche il legno, purché non trattato
3 Non comprare doni troppo piccoli con vernici.
che potrebbero essere ingoiati dai 8 Controllare e rispettare
bambini. l’indicazione dell’età per cui il
gioco è consigliato.
4 Non comprare pupazzi con pezzi
(braccia, gambe, testa) che si 9 Controllare che la confezione sia
possono staccare. integra.
10 Non assecondare sempre le richieste
5 I giocattoli non devono avere parti
dei propri figli. Pensare bene se
appuntite o taglienti.
l’acquisto è davvero adatto e sicuro.

analizzare • linguaggio e ordine–

Svolgi le attività!
 Rispondi con X.
• I verbi indicano: azioni da compiere. comportamenti da seguire.
• I verbi sono soprattutto al modo infi nito perché:
sono suggerimenti e consigli. sono ordini.
• Le regole seguono un ordine:
logico. cronologico.

COMPRENDERE • informazioni nascoste

Svolgi le attività!
 Rispondi con X e sui puntini. Poi confronta in classe.
• Questo testo regolativo è rivolto: ai bambini. agli adulti.
• I marchi che garantiscono la sicurezza del giocattolo sono:
I marchi di ...................... IMQ, ...................... o ......................

 Rispondi in classe.
• Un giocattolo sicuro per un bambino di nove anni, è sicuro anche per un
bambino di tre anni?

Volta la pagina!
119
STRATEGIE PER ANALIZZARE IL TESTO REGOLATIVO..

• Si devono usare gli


strumenti giusti
per non farsi male:
in questo caso lo
strumento giusto
è una ..................!

• Passare troppo tempo al computer


fa ......................... alla salute.
E poi i videogames presentano
......................... realtà.

• In quest’altro caso
lo strumento giusto sono
le ......................... con
le ................................

COMPITO DI REALTÀ ...................................!

IN COPPIA osservate i tre bambini che


giocano. Ognuno fa un gioco diverso.
Ognuno non rispetta fino in fondo le regole
per la sicurezza personale.
Spiegate perché: completate i riquadri con
le parole elencate al fondo.
False • male • forbici • punte arrotondate
• scaletta.

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