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Mahasiah, angelo 5, dei nati fra il 10 e il 14 aprile

Mahasiah, o Mahashiyah, è il quinto Soffo e quinto raggio angelico nel Coro nettuniano degli
Angeli Serafni guidato dall’Arcangelo Metatron, nel quale governa le energie del Sole. Il suo
elemento è il Fuoco; ha domicilio Zodiacale dal 20° al 25° dell'Ariete ed è l’Angelo Custode dei
nati fra il 10 e il 14 aprile.
I sei Angeli Custodi dell'Ariete, collettivamente, assicurano ai loro nati un'energia intensa e
focosa, generoso entusiasmo e un acceso desiderio di rigenerazione.
Il nome di Mahasiah signifca "Dio salvatore"

Il dono dispensato da Mahasiah è la PURIFICAZIONE


Dice Haziel che questo Angelo infuenza la sfera sociale entro la quale agisce la persona, e che
ciò signifca che la spiritualità diffusa intorno a sé dal singolo individuo gli verrà resa,
centuplicata. Si tratta di una spiritualità che si esprime sotto forma di considerazioni e
speculazioni flosofche, nel senso che Mahasiah infuenza gli incontri con persone tese ad
analizzare le proprie e altrui emozioni, i propri pensieri e istinti: questo conduce alla conoscenza
di sè e, attraverso di ciò, a compiere progressi anche nella comprensione delle verità cosmiche. I
nati di questo angelo troveranno nelle persone che li amano continue fonti di rivelazioni, che
tanto più saranno veritiere quanto più si affderanno a lui per chiedere ispirazione e aiuto nel
tenersi al riparo da fantasticherie erronee, procurandosi la guida angelica anche agendo
correttamente e sinceramente. Spetta all'Angelo, dice Haziel, indicarci, ovvero dirci, come l'uomo
sia tenuto ad agire, per diventare l'edifcio che ospita la divinità operante nei suoi molteplici
aspetti (ossia gli Angeli stessi); ma non bisogna dimenticare che questa guida si può esprimere
solo se noi consapevolmente la richiediamo. Se invocato, questo Angelo Custode concede
l'equilibrio, malgrado il forte desiderio (innato in alcuni dei suoi protetti) di avere ragione ad
ogni costo; il suo aiuto può migliorare il carattere e, di conseguenza, rendere più attraenti le
persone; anche nell’aspetto esteriore. Dona la possibilità di riconciliare più persone o di fare la
pace con tutti. Concede sogni premonitori, comprensione del messaggio che viene dai piccoli fatti
quotidiani; piacere delle cose semplici, riuscita negli esami e nella ricerca di un impiego, e anche
l’ottenimento di compiti di responsabilità.
Mahasiah secondo Sibaldi
Secondo Sibaldi, nella radice 'mem-he-shin' si cela il concetto 'io cerco gli orizzonti dello spirito
e della conoscenza'. E spiega: il senso d’infnito nei folli discorsi dei personaggi di Aspettando
Godot del Mahashiyah Samuel Beckett, e la possanza e la solitudine di Conan il barbaro, nel flm
più celebre del Mahashiyah John Milius: ecco i due poli del mondo dei protetti di questo
Serafno, individui tanto grandi quanto solitamente incompresi, e del tutto indifferenti, per di più,
al fatto che i loro contemporanei li comprendano o meno. Ciò che a loro interessa è sempre
altrove, e molto lontano: i confni del loro animo sono troppo ampi perché la realtà del nostro
mondo possa occuparvi un posto di qualche rilievo. Li attrae semmai la mistica, la religione
(meglio se una religione antica, che in nessun tempio si pratichi più). La conoscenza li attrae
sempre, perché la loro mente è agile e ha appetiti vigorosi: ma per quanto vasta possa essere la
loro erudizione, tenderà sempre a consistere di argomenti che all’atto pratico si rivelano del
tutto inutili, astratti, dinanzi ai quali il loro interlocutore alzerà le sopracciglia, perplesso, a
meno che naturalmente non sia un Mahashiyah lui pure. E loro lo sanno bene. Perciò ecco cosa
può succedere: a volte sembrano non avere alcun compito da svolgere, in questa vita;
semplicemente si trovano un lavoro (o qualche animo buono glielo procura), non si curano che non
abbia pressoché nulla a che vedere con loro, rispettano l’orario, e nient’altro. Non colgono le
occasioni che la vita offre loro, le guardano passare; sono insoddisfatti del loro matrimonio, e
annoiati, per lo più, dalle loro amicizie, ma non se ne fanno un cruccio: hanno talmente tanta
energia da poter sopportare qualsiasi cosa o persona. E con tutti appaiono generosi, disponibili,
tranquilli, tolleranti anche, salvo in quei casi in cui un non-Mahashiyah provi a imporre loro una
qualche opinione troppo concreta, o peggio ancora a scuoterli da quel loro particolare modo di
vivere. Allora reagiscono, si impuntano, e a questo mondo si contano sulla punta della dita le
persone che potrebbero convincerli di avere torto. Gli imprevisti, le tempeste, a volte, li
smuovono. Di solito sono bravissimi a schivarle: così profondamente distanti da tutto, privi di
ambizione, rapidi a rassegnarsi e a lasciar perdere, offrono ben poco bersaglio alle intemperanze
del destino. Ma quando qualche ondata della vita li travolge, scoprono di avere tutte le doti
necessarie a superare la prova: reggono al naufragio, aiutano chi vi è coinvolto con loro, sanno
ricostruire quel che è crollato, e fare anche in modo che la situazione, alla fne, sia migliore di
quella che era andata distrutta. Ma poi regolarmente ritornano alle loro abitudini astratte e
introverse, così come un santo ritornerebbe alla sua ascesi dopo una breve tentazione: ancor più
certi che la Terra non abbia nulla da offrire, né in bene né in male, che possa adattarsi ai loro
gusti. Con tutto ciò, una loro missione i Mahashiyah la svolgono, e di non poco conto: incarnano
un punto di vista superiore dal quale considerare la nostra vita e ridimensionare ciò che noi –
molto spesso – ci “sforziamo” di considerare importante, ed è invece del tutto secondario. A loro
preme soltanto il presente (non per nulla fu un Mahashiyah il più celebre fotografo
dell’Ottocento, Nadar): e quanti altri perdono invece ogni ora e ogni giorno del proprio presente,
per proiettarsi con l’animo nel futuro prossimo o lontano, o per continuare a dibattersi in rimorsi
e rimpianti passati! I Mahashiyah ritengono fermamente che non esista modo più stupido di
rovinarsi l’esistenza. Aspettare Godot! E perché? Possono sembrare un po’ punk, ma sono in
realtà flosof nati, maestri di relatività, e ascoltarne attentamente non tanto le parole, quanto lo
stato d’animo, l’interiore stabilità che attraverso le parole si esprime, è sempre benefco e
rasserenante. Potrebbero essere ottimi insegnanti, analisti, se solo si convincessero che ne valga
la pena, e avessero la pazienza di interessarsi alle descrizioni che gli altri danno dei propri
problemi. Ma dato che questo non avviene pressoché mai, conviene semplicemente tenerseli cari,
se capita di averli come amici, e ricorrere a loro nei momenti di stress, come a un antidoto o,
mal che vada, a un calmante. Quanto allo stress in cui possono incorrere loro, è di una sola
natura: si verifca ogni volta che, per esperimento o per una qualche suggestione ricevuta, i
Mahashiyah cominciano a voler vivere come gli altri, a porsi cioè qualche obiettivo preciso e a
lottare per conquistarlo. Diventano allora i peggiori nemici di se stessi. Commettono errori
insensati, trascurano tutti i dettagli che si riveleranno poi fondamentali, sprecano puntualmente
le risorse che hanno destinate allo scopo, svendono o vogliono far pagare troppo cari i loro
talenti. Ne deriva facilmente un disastro; e dopo il disastro un senso di frustrazione cocente; e
con la frustrazione, una tempesta di disperazione e paura di sé e degli altri. Poi passa e, come
sappiamo, dopo le loro tempeste i Mahashiyah si riprendono abbastanza in fretta e,
contemplando il mondo da lontano e dall’alto, si domandano perché sia venuto loro in mente di
fare tutta quella fatica. Non c’era motivo, infatti. Meglio che si considerino serenamente e
incurabilmente sani a modo loro, e si godano la loro dimensione esclusiva, come un bel
promontorio sul fume degli affanni altrui.
Qualità di Mahasiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Mahasiah sono carattere accattivante e piacevole, armonia con il mondo
e con gli altri esseri umani; capacità di scegliere il cammino giusto, di perdonare e di pagare per
le proprie colpe. Successo in campo scientifco e nell'esercizio delle professioni liberali; gioia di
vivere, facilità d’apprendimento (nelle scienze come nel misticismo, e riguardo ai misteri dello
spirito), esito positivo negli esami. L'Angelo dell'Abisso a lui contrario si chiama Daniel e
rappresenta i fallimenti familiari e scolastici. Ispira orgoglio, megalomania, deviazione sessuale,
fanatismo religioso. Porta ignoranza, disinteresse per la cultura e lo studio, svogliatezza e
diffcoltà nell'apprendere; dissolutezza e malattie del corpo e dello spirito.
Meditazione associata al Nome: guarire
La meditazione associata a Mahasiah si chiama “guarire”. Secondo la Kabbalah questo Nome
trasmette un potere spirituale di guarigione, che evoca la liberazione che Mosè seppe portare
allo stesso popolo che aveva aiutato a sottomettere: un potere che si ottiene da un lato,
meditando sui bisogni degli altri, e sulle nostre opportunità di intervenire in loro aiuto, dall’altro
sull’assunzione di responsabilità che consente di rinunciare ad ogni atteggiamento vittimistico.
• Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome,
senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo
signifcato, pronuncia questa intenzione: per il potere di questo Nome porto l’energia di
guarigione al livello più profondo e intenso del mio essere. L’energia della Luce mi pervade e mi
mette in grado di prendermi cura, a mia volta, delle persone che hanno bisogno di guarire.

Esortazione angelica
Mahasiah esorta ad aprirsi all’ascolto: di se stessi, del mondo, degli eventi, di tutti gli esseri che
la vita ci fa incontrare; ci invita a raccogliere i messaggi di grazia che da ovunque ci giungono
per farcene latori per il progresso di tutti.

Giorni e orari di Mahasiah


Se sei nato nei giorni di reggenza di questo angelo, Mahasiah è sempre in ascolto per te; ma in
particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti
sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 13 gennaio, 25 marzo,
7 giugno, 21 agosto, 2 novembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le
energie dalle h. 1.20 alle 1.40. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in
questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono
invocare. La preghiera rivolta specifcamente a Mahasiah è il 5° versetto del Salmo 33: Exquisivi
Dominum, et exaudivit me; et ex omnibus terroribus meis eripuit me (Ho cercato il Signore ed
egli mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori


A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire
associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi;
questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul piano
dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da destra a sinistra, però, i
corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra. In questo caso, dunque, la radice (mem-
he-shin) del Nome risponde alla confgurazione: "il Matto – il Papa – la Morte". Da qui la
rifessione che nasce dalle domande poste da questi arcani: chiede il Matto (l’inizio e la scelta):
da cosa mi sto liberando o devo liberarmi? Come posso canalizzare la mia energia? Chiede il
Papa (il mediatore, il ponte, l’ideale): cosa dice la Tradizione, la Legge? Che cosa comunico e con
quali mezzi? Sto trasmettendo qualcosa a qualcuno? Ho un ideale? chiede la Morte
(trasformazione profonda, rivoluzione): che ciclo si è concluso, cosa devo cambiare? quali sono le
mie opportunità? cosa mi aiuta? cosa sto ripetendo? quale enigma emozionale mi blocca?

CORI DI INFLUENZA E ARCANGELI DI APPARTENENZA


Rimando infne al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano infuenze ai nati fra il 10 e il
14 aprile. L'angelo Mahasiah appartiene al Coro degli Angeli Serafni guidato dall' Arcangelo
Metatron. Questa decade in particolare (10-20 aprile) è dominata dal gioioso Arcangelo Hesediel,
mentre il segno dell'Ariete nel suo complesso cade sotto il severo infusso dell'Arcangelo Kamael.
Con questi link reinvio dunque a tali entità angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a
consultarle, insieme a quella del loro Angelo Custode Mahasiah. Infatti anche le energie di
questi Arcangeli sono al loro fanco. Infne bisogna ricordare che una specifca infuenza sulla
persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo: i "santi laici" di questi giorni sono Lorenzo Cotugno,
agente di custodia, e Antonio Marino, della Polizia di Stato.

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