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Carlo Tarantola
Sicurezza Funzionale 1
Sicurezza Funzionale
per l’Automazione Industriale
Sicurezza Funzionale
Introduzione e concetti generali
Sicurezza Funzionale 2
Introduzione - Elenco contenuti
¾ Normative
N ti sulla
ll sicurezza
i ffunzionale
i l
¾ IEC/EN 61508 (IEC/EN 62061)
¾ ISO EN 13849-1/2
¾ Campo d’applicazione
¾ Principali requisiti
¾ Metodologie di applicazione
¾ Terminologia e definizioni generali
Sicurezza Funzionale 3
SICUREZZA FUNZIONALE
Sicurezza Funzionale 4
Sicurezza e Sicurezza Funzionale
Sicurezza Funzionale 5
Sicurezza Funzionale 6
Sicurezza e Sicurezza Funzionale
Sicurezza Funzionale 7
Sicurezza Funzionale 8
Norme sulla Sicurezza Funzionale
per Automazione Industriale
¾ IEC / EN 61508: 2000 Part 1÷7 Functional Safety of
Electrical/Electronic/Programmable Electronic Safety Related
Systems
(Norma non Armonizzata)
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IEC 61508
EN 50126/8/9
Railway Appl.
IEC 62061
Machinery
IEC 50402
EN 50495 IEC 50156
Fire&Gas Furnaces
IEC 61511
Process Sector
Sicurezza Funzionale 10
Norme sulla Sicurezza Funzionale
per Automazione Industriale
¾ ISO EN 13849-1:2006 Sicurezza del macchinario — Parti dei
sistemi di comando legate alla sicurezza — Parte 1: Principi
generali di progettazione (ISO 13849-1:2006)
¾ ISO EN 13849-2:2003 Sicurezza del macchinario — Parti dei
sistemi di comando legate alla sicurezza — Parte 2: Validazione
(ISO 13849-2:2003)
(Norme armonizzate per Direttiva Macchine)
Sicurezza Funzionale 11
EN 954-1
Dispositivi elettrici o elettronici semplici
EN ISO 13849-1
Dispositivi elettrici e non, o elettronici semplici
EN 62061
Sistemi elettronici complessi (programmabili)
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Sicurezza Funzionale 14
Direttiva 2006/42/CE:
Componenti di Sicurezza
Direttiva 2006/42/CE:
Componenti di Sicurezza
Sicurezza Funzionale 16
Status legale EN 61508
¾ Non è norma armonizzata per nessuna Direttiva
Europea (ma norma di base di riferimento)
¾ L’applicazione / conformità è raccomandata per
rispondere a requisiti generali di sicurezza per impianti
(anche con riferimento alla legge 186/68, status di “Stato
dell’Arte” alle norme CEI)
¾ L’applicazione è inoltre richiesta in numerosi casi
dall’utilizzatore finale,
finale soprattutto nel settore chimico /
petrolchimico
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LEGGE 186/68
Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti
elettrici ed elettronici ((1
1 Marzo 1968, n° 186)
Art. 1
Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.
Art. 2
I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico
Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d'arte.
La presente legge, munita dei sigilli dello Stato, sarà inserita nella Raccolta
ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto d'obbligo a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 1° marzo 1968 – SARAGAT - Moro - Andreotti
Visto, il Guardasigilli:
Reale Sicurezza Funzionale 18
EN 61508 – Campo d’applicazione
¾ Considera tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto connesso alla
sicurezza funzionale, utilizzando il modello del “Safety LifeCycle”
¾ Fornisce un metodo per lo sviluppo di specifiche per i requisiti di
sicurezza necessari per ottenere la sicurezza funzionale richiesta
¾ Adotta un approccio basato sul rischio per la determinazione dei
requisiti dei livelli di integrità di sicurezza
¾ Utilizza 4 livelli di integrità di sicurezza per specificare il livello target
di integrità di sicurezza
• stabilisce target numerici per le probabilità di guasto
• stabilisce
t bili requisiti
i iti per lla ttolleranza
ll all guasto
t
¾ Adotta un largo numero di principi, metodi e tecniche per
raggiungere il livello di integrità di sicurezza desiderato
¾ È relativa a Sistemi correlati alla sicurezza, nei quali almeno uno dei
componenti incorpori dispositivi E/E/PE
(Elettrici/Elettronici/Elettronici Programmabili)
Sicurezza Funzionale 19
Sicurezza Funzionale 20
Terminologia (Sistemi di Sicurezza)
FUNZIONE DI SICUREZZA
Funzione che dovrebbe essere eseguita da un sistema di sicurezza
(di tipo E/E/PE o in altre tecnologie), oppure da mezzi per la
riduzione dei rischi esterni, che hanno lo scopo di mantenere l’EUC
in stato sicuro, in considerazione di certi eventi pericolosi
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SISTEMA DI SICUREZZA
Sistema
Si t d fi it avente
definito, t le
l seguentiti funzioni:
f i i
¾ Effettuare le funzioni di sicurezza richieste e necessarie per il
raggiungimento o il mantenimento di un adeguato stato di sicurezza
per l’EUC (Equipment Under Control);
¾ Raggiungere, da solo oppure con altri sistemi E/E/PE o in altre
tecnologie connessi con la sicurezza, oppure con l’ausilio di mezzi
per la riduzione dei rischi esterni, la necessaria integrità di
sicurezza per le funzioni di sicurezza richieste.
Sistemi di Sicurezza
(EN 62061; EN 13849-
13849-1)
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Funzioni di sicurezza
Requisito(i)
Funzione di Per informazioni
sicurezza/caratteristica ISO 13849-1: ISO 12100- ISO 12100- aggiuntive, vedere:
2008 1:2003 2:2003
Funzione di arresto legata alla sicurezza 5.2.1 3.26.8 4.11.3 IEC 60204-1:2005,
avviata da un mezzo di protezione (Inclusi i 9.2.2, 9.2.5.3, 9.2.5.5
ripari interbloccati e i dispositivi di limitazione,
per esempio eccesso di velocità, eccesso di
temperatura, eccesso di pressione).
Funzione di ripristino manuale 5.2.2 --- --- IEC 60204
60204-1:2005,
1:2005,
9.2.5.3, 9.2.5.4
Funzione di avviamento / riavviamento 5.2.3 --- 4.11.3, 4.11.4 IEC 60204-1:2005,
9.2.1, 9.2.5.1, 9.2.5.2,
9.2.6
Funzione di comando locale 5.2.4 --- 4.11.8, 4.11.10 IEC 60204-1:2005,
10.1.5
Funzione di inibizione 5.2.5 --- --- ---
Sorveglianza della parametrizzazione dei 4.6.4 --- --- ---
valori in ingresso legati alla sicurezza
Funzioni di sicurezza
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Funzioni di sicurezza
Durante l’identificazione e la specificazione della(e) funzione(i) di sicurezza, si deve considerare
almeno quanto segue:
a) risultati della valutazione del rischio per ogni pericolo o situazione pericolosa specifici;
b) caratteristiche operative della macchina, inclusi
- uso previsto della macchina (incluso l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile),
- modalità di funzionamento (per esempio modalità locale, modalità automatica, modalità
relative a una zona o parte della macchina),
- durata del ciclo, e
- tempo di risposta;
c) operazioni d’emergenza;
d) descrizione dell’interazione tra diversi processi di lavoro e attività manuali (riparazione, messa a
punto,
t pulizia,
li i ricerca
i guasti,
ti ecc.);
)
e) comportamento della macchina che si intende ottenere o impedire con la funzione di sicurezza;
f) condizione(i) (per esempio modalità di funzionamento) della macchina in cui è necessario
sia(siano) attiva(e) o disabilitata(e);
g) frequenza di funzionamento;
h) priorità delle funzioni che possono essere attive simultaneamente e che possono causare azioni
in conflitto.
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Domande?
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