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11 Giugno 2016
www.marcodalpra.it/fotovoltaico
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Oggi vorrei addentrarmi in un argomento non proprio
tecnico, un argomento con il quale più di qualche
lettore potrà accusarmi, già dal titolo, di uscire dal
seminato, cioè di affrontare argomenti che esulano
dall'elettrotecnica, dalle tariffe e dall'efficienza
energetica.
Per certi versi è vero, la salute è un tema da medici, ma
qui non voglio scrivere un trattato di medicina, né fare
un'analisi sulle cellule, sul DNA o sui polmoni di un
essere vivente.
Qui vorrei solo spiegare quali sono i punti di contatto
tra gli impianti fotovoltaici ed il corpo umano, e lascerò
a voi lettori il compito di “farvi un'idea”.
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Le fonti energetiche rinnovabili hanno visto molte volte
nascere comitati e associazioni per il “NO”, contrari ai
pannelli solari a prescindere, che hanno fatto proprio
queste cose : hanno elencato una serie di lati negativi
senza parlare di quelli positivi, hanno ingigantito gli
aspetti negativi e non ci hanno dato modo di metterli a
confronto.
Se continuate a leggere vi renderete conto da soli che i
problemi oggi sono ben altri.
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Affinché il silicio diventi un componente elettronico, è
comunque necessario aggiungergli degli altri minerali
in un procedimento chiamato “drogaggio”, durante il
quale vengono aggiunti Boro, oppure Gallio, o Fosforo
oppure Arsenico, ecc.
Si tratta certamente di elementi chimici anche molto
tossici per l'uomo.
Le quantità aggiunte alla base di silicio sono comunque
infinitesimali, e soprattutto questi elementi sono “fusi”
assieme al silicio e non possono dispersi singolarmente.
Questi elementi non possono quindi essere respirati o
mangiati rompendo un modulo fotovoltaico, perché
resterebbero comunque “mischiati” con tutto il resto.
Una situazione del tutto simile la abbiamo con il vetro,
costituito da silicio e altri elementi chimici aggiunti, ma
rompere un bicchiere o una finestra non costituisce un
pericolo per la salute dato che gli elementi chimici sono
fusi tutti assieme.
Semmai è pericoloso perché c'è il rischio di procurarsi
un taglio !
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Situazioni ben più pericolose
I pericoli sono ben peggiori quando una sostanza
tossica è, ad esempio, direttamente disciolta nelle falde
acquifere dalle quali attingono gli acquedotti, come già
accaduto con episodi di avvelenamento da arsenico.
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Gli impianti fotovoltaici creano campi
magnetici pericolosi ?
Cambiamo ora completamente argomento e parliamo di
campi elettromagnetici e salute umana, un argomento
tanto dibattuto ma privo di riscontri decisivi.
Le normative, a scopo precauzionale, prevedono degli
accorgimenti tecnici e delle distanze di sicurezza da
sorgenti di campi elettromagnetici, ma si applicano ad
impianti industriali con potenze centinaia di volte più
elevate rispetto a qualunque impianto domestico,
oppure riguardano le emissioni delle antenne
trasmittenti, comprese quelle del nostro forno a
microonde.
E' vero che tutti gli impianti elettrici creano campi
magnetici (anzi, ad essere precisi, una combinazione di
campi elettrici e magnetici), ma gli impianti di tipo
domestico non rientrano in questo tipo di normative,
vista la loro entità infinitesimale.
Inoltre, nei moduli dell'impianto fotovoltaico (cioè
nella parte che sta sul tetto) circola corrente “continua”,
detta anche DC, una corrente che non induce correnti in
altri corpi, come avviene invece per la corrente
alternata che circola in tutto il resto dell'impianto.
La corrente continua cioè crea un campo magnetico
“statico” come quello terrestre, nel quale siamo già
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immersi tutti i giorni, il quale non riesce a creare
fenomeni negli organismi biologici proprio per la sua
staticità.
La corrente alternata invece provoca “per induzione”
fenomeni anche su oggetti che non sono collegati
elettricamente, ma solo per vicinanza, come accade ad
esempio nei piani cottura ad induzione, ma anche nel
telefono cellulare quando attivate il WiFi.
Ricordo comunque che le correnti elettriche che
circolano nell'impianto elettrico di in casa non hanno
entità tali da creare questi fenomeni, indipendentemente
dal fatto se avete o no l'impianto fotovoltaico.
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campo magnetico terreste (quello che consente il
funzionamento delle bussole), nel quale siamo immersi
quotidianamente e che vista la presenza di esseri
biologici nel nostro pianeta è la dimostrazione della sua
non pericolosità.
Conclusione
Nelle nostre case possono esservi sorgenti di pericolo
dal punto di vista della tossicità e dei campi
elettromagnetici molto più reali di quelle che
potrebbero eventualmente derivare dai moduli
fotovoltaici.
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Rif. Immagini:
• Campo Magnetico Terrestre – Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia
• Cella Fotovoltaica - Wikipedia
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