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Risorgimento – seconda parte

La costruzione dell'idea di nazione nella storiografia risorgimentale

Quanto sia stata fondata l'identità nazionale italiana, sostanzialmente sconosciuta alla maggioranza del
popolo italiano, prima della nascita del Regno d'Italia è stato il compito assunto dagli intellettuali
risorgimentali nel loro tentativo di costruire e diffondere i miti e le narrazioni relative all'idea di nazione. Un
richiamo alla storia passata dove gli storici romantici intravedevano il cammino verso la riconquista della
perduta unità politica. Per questo si servirono anche di un'intensa connotazione storica da cui «è nato il
culto nazionale dei grandi uomini (per es., Dante, Petrarca, Machiavelli, Parini ecc.), che all'epoca si
considerava appartenessero 'naturalmente' al susseguirsi delle generazioni che connotavano la 'stirpe'
italica'; al suo fianco si pone anche il culto dei grandi eventi passati (la battaglia di Legnano, i Vespri siciliani,
la disfida di Barletta, la difesa di Firenze, la rivolta di Genova ecc.), poiché si riteneva che quegli episodi non
fossero altro che prefigurazioni della 'lotta finale' che le generazioni presenti dovevano compiere,
ispirandosi alle battaglie combattute dagli avi.»[1

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