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D o tt . H A N S FRANK
MINISTRO DKL REICH
STATO NAZIONALSOCIALISTA
T R A D U Z IO N E D E L D O T T . L . L . P A L E R M O
PR E F A Z IO N E DI
ARRIGO SOLMI
MI L A NO
STATO NAZIONALSOCIALISTA
T R A D U Z IO N E D E L D O TT . L. L. P A L E R M O
PREFAZIONE DI
ARRIGO SOLMI
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Missrv
diritto.
Berlino, n luglio 1939.
Dott. H. F r a n k
Ministro del Reich
N O TA IN T R O D U T T IV A
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l8 FO NDAM ENTO G IU R . D E L L O STATO N A Z IO N A LSO CIA LISTA
RAZZA,
T E R R A ,
L A V O R O ,
R E I C H ,
ONORE.
3
34 FO NDAM ENTO G IU R . D E L L O STATO N AZIO N A LSO CIALISTA
(22) Cfr. i discorsi e il libro del Dott. L ev, Tutti noi aiutiamo
il Fiihrer, Zentralverlag della N .S.D .A .P., Monaco 1937.
40 FO NDAM ENTO G IU R . D ELLO STATO N AZIO N A LSO CIALISTA
considerata, non sarebbe che una pallida immagine del vincolo came
ratesco del nostro popolo, potente, forte per sangue, unito nel suo
orientamento spirituale e storicamente risoluto. Il maggior pericolo
della sociologia sta appunto nel fare arretrare i valori propri dei
popoli a vantaggio di una ricerca concettuale della cosidetta umanità.
Se, come avviene nella sociologia, si tornano sempre a mettere nel
quadro di una stessa osservazione, il cinese, il negro, l’indiano, l’eschi
mese, l’arabo c il tedesco, e se si vuole sempre riportare il comporta
mento di tutti questi gruppi a un denominatore comune, il cosidetto
comportamento generale umano, con ciò si viene a negare la indivi
dualità dei sistemi di vita dei popoli. Non si può assolutamente por
tare a un denominatore comune il germano e l’ebreo, perchè nessun
presupposto per una tale comunione può essere acquisito nè dal com
portamento storico, nè dalle zone della attività culturale, nè dalle irra
diazioni spirituali di questi due. La forza creativa della razza germa
nica è una grandezza unica, che nè per i suoi presupposti, nè per il
suo contenuto, nè per le sue finalità può essere posta sullo stesso
piano con altre razze, le quali vivono appunto su altri piani e con
altri metodi. La sociologia come dottrina delle relazioni degli individui
fra di loro, considerati completamente avulsi dalle loro correlazioni di
popolo e di razza, non è che una zoologia dell’umanità e pertanto
non rilevante per l’orientamento spirituale nazionalsocialista, basato
sulla appassionata affermazione della razza e delle peculiarità nazio
nali del popolo. La dottrina sociologica portò a questo concetto delle
classi sociali comuni a tutti i popoli e alla esaltazione delle zone
d’influenza della massa. Questa è la causa del contrasto, necessario
dal punto di vista storico-universale, fra il pensiero nazionalsocialista
e le forme di pensiero di scuole scientifiche superate. Da queste
considerazioni va naturalmente tenuto completamente distinto il con
tenuto etico del concetto di « umanità ». L ’umanità deve significare,
secondo il nostro modo di vedere, che il membro del popolo tedesco
si comporta in modo tale da non avere nulla da rimproverarsi nella
propria coscienza davanti a Dio, davanti al suo popolo e davanti al
suo Führer. L ’umanità è una qualità etica, che, come tutti i valori
psichici e spirituali, promana dalla appartenenza ad una razza. Fino
a qual punto si debbano dedurre da ciò delle differenziazioni anche
nei campi confessionali, dovrebbe formare oggetto di particolare in
dagine. Noi Nazionalsocialisti siamo del parere che anche in urta
confessione che si estenda concettualmente su tutto il popolo ter-
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di più grande di quello che si qualifica come uno Stato. Anzi con
questo concetto si soleva indicare prima l’organizzazione unitaria che
raggruppava e sovrastava agli Stati tedeschi. Il Reich tedesco è con
cettualmente finito nel 1806 come Stato unitario, perchè secondo la
storia del diritto del Reich tedesco i Länder tedeschi erano notoria
mente dei feudi del Reich. Oggi, spacialmente dopo il ritorno del-
l’Austria nella comunità popolare tedesca, il concetto di Reich è dato
dalla cospicua grandezza di potenza mondiale dei suoi confini este
riori e del suo contenuto. I Länder sono oggi delle provincie del
Reich, cioè senza una propria sovranità originaria.
(28) Il concetto di Führer è prettamente germanico. Esso fu
sempre personale, ossia una persona determinata è sempre stata il
Führer di un determinato gruppo o del popolo. Col concetto di
Führer è entrata nel diritto statale una nota spiccatamente personale.
Non vi è alcuna istituzione che possa essere concepita in modo più
personale di quella del Führer. Essa rappresenta l’autorità assoluta
nel quadro dei compiti dello Stato, che da essa prende il nome
(Führerstaat).
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(29) Dal Führer scende una doppia gerarchia, quella del Partito
e quella del Reich. 1 capi del Partito svolgono la loro azione in nome
del Führer e sono inquadrati nel c o r p dei gerarchi del Partito Nazio
nalsocialista Tedesco del Lavoro. Il loro compito è la realizzazione
del programma del Partito, con l’attività battagliera, curando l’unione
cameratesca dei soldati politici di Adolfo Hitler, con la più rigida
osservanza dell’autorità istituita dal Führer e dell’obbedienza da lui
ordinata. Il compito dei funzionari del Reich è quello di assicurare la
realizzazione delle finalità di questo, l’attuazione delle leggi con la
osservanza dei metodi amministrativi tradizionali, con nette divisioni
di competenze e con le speciali garanzie personali autoritarie dei
funzionari. Il corpo dei gerarchi del partito e i funzionari dello
Stato sono i due fattori per la realizzazione della volontà del Führer.
Nel campo statale occupano una posizione di particolare preminenza
il Reichstag e il Governo Tedesco del Reich.
(30) Il Führer è perciò anzitutto colui che ha diritto di parlare
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ricostruzione, legge sul Capo dello Stato del Reich tedesco, etc.)
rappresentano il contenuto costituzionale de! Terzo Reich, in corre
lazione con tutte le disposizioni costituzionali delle epoche anteriori
che non siano state abrogate formalmente o divenute inefficaci di fatto.
L ’attuale Costituzione del Terzo Reich Tedesco consta dunque
di tre elementi:
1) delle leggi formali del Terzo Reich relative alla struttura
del Reich e del Partito, con l’aggiunta di quanto è rimasto delle
leggi anteriori;
2) della prassi giuridico-statale del Reich e del Partito;
3) degli ordini del Fùhrer (per esempio, organizzazione del
Commissario del Reich per l’Austria, etc.).
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L A PR O C LA M A ZIO N E
D E L L A SCU O LA G IU R ID IC A T E D E SC A
5
IN D IC E-SO M M A R IO
L A PO SIZIO N E ST O R IC O -C U L T U R A LE
D E L L A S C IE N Z A G IU R ID IC A T E D E S C A
1. Scienza e le g is la z io n e ................................................................ 1 8
La scienza giuridica tedesca in relazione alla storia de!
nostro tempo. L ’Accademia per il diritto tedesco. Caratteri
e funzioni. Nuova formulazione rivoluzionaria dei principi
fondamentali della vita sociale.
a) R A Z Z A .................................................................................30
Cenni storici. Il concetto di razza decisivo per la nuova
storia del diritto. Legislazione razziale. Il diritto raz
ziale elemento fondamentale della Rivoluzione Nazio
nalsocialista.
b) T E R R A .................................................................................36
Legislazione terriera del Nazionalsocialismo. Sue mete :
ricostituzione e mantenimento del ceto dei contadini;
garanzia del possesso del fondo.
IN D IC E - SOMMARIO 69
e) L A V O R O .................................................................pag. 38
Il lavoro nazionale. Criterio informatore: il rendimen
to del lavoratore del pensiero e del braccio. Scopi
della legislazione nazionalsocialista del lavoro: conce
pire il lavoro nazionale come un onore; aumentare la
capacità lavorativa del popolo tedesco. Funzione diret
tiva sociale della scienza del diritto.
d) R E I C H .................................................................................44
La figura statale del popolo tedesco nella storia uni
versale. Il Nazionalsocialismo ha dato al Reich la for
ma giuridica dello Stato unitario. Il concetto di Führer.
Struttura giuridica del Reich. Organizzazione del
Partito Nazionalsocialista. Rapporto fra Partito e Stato.
Superamento della teoria della divisione dei poteri.
L ’indipendenza del giudice.
e) O N O R E ................................................................................. 54
L ’idea dell’onore immanente in ogni tedesco. Suo con
tenuto: il popolo tedesco unito nella propria comunione
nazionale compie insigni opere storiche, sociali e cul
turali; pertanto non può mai accettare una menoma
zione della propria parità di diritti o del proprio
sviluppo naturale.
II
L A PR O C LA M A ZIO N E
D E L L A SC U O LA G IU R ID IC A T E D E S C A
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