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Candidato Relatore
Pag. 01 Introduzione
Pag. 09 I Klesha
Pag. 13 Le emozioni
Pag. 17 I Kosha
Pag. 39 Pranayama
Pag. 41 L’amore
Pag. 45 I Chakra
Pag. 93 Bibliografia
Introduzione
Siamo nel terzo millennio e ancora un terzo della popolazione mondiale vive in
società.
materie prime utili alla sopravvivenza, guerre, catastrofi ambientali che colpiscono i
loro paesi, malattie, criminalità, morti premature che colpiscono principalmente i più
deboli.
popolazione frustrata alla ricerca sempre di uno stato di ricchezza esteriore più che
interiore. Una società malata che propone, giorno dopo giorno, tecnologie avanzate
Giunti ad un certo punto della vita ci troviamo ad un bivio, ci rendiamo conto che
siamo vuoti dentro, che manca qualcosa che dia senso alla nostra vita, c’è chi cade
in depressione, chi giunge a soluzioni estreme e chi invece prende una strada
Forse è per questo che il mondo occidentale si sta avvicinando sempre di più
naturale dimenticato da tempo, nulla può liberare l’individuo dalla sofferenza se non
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Ma soprattutto quali sono le conseguenze di questo disagio, chi ne risente
maggiormente?
Molti pensano che lo yoga sia una disciplina per trattare particolari patologie, invece
lo yoga non è una terapia, bensì una vera e propria filosofia di vita, un mezzo per
ottenere una perfetta armonia tra corpo e mente, un’opportunità per scoprire il
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”Lo yoga conferisce il dominio dei sensi e vi libera dalla loro schiavitù.
Swami Satchidananda
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Il mistero della vita
Tutto comincia grazie all’amore di due persone che si amano e che danno vita ad un
altro essere umano. Non sanno come sarà , se maschio o femmina, sanno solo che
nascerà avrà gli occhi del padre e le guance della madre, il carattere docile di uno e
la testardaggine dell’altro. Questo mistero cresce piano piano nel grembo della
madre, si nutre attraverso un legame fisico e sottile, di ciò che la madre gli dona e
comincia a percepire l’amore che gli viene trasmesso attraverso il respiro e l’ascolto
del ritmo del cuore, e a percepire i rumori dell’ambiente esterno. Galleggia nella
beatitudine e nella sicurezza di un mondo tutto suo dove niente può distaccarlo
dalla madre, è felice, spensierato, coccolato, per lui quello è l’unico mondo
possibile. Non sa che nel grembo materno si sta preparando per nascere in una
“vita nuova” nel vero mondo dove l’Universo sarà il grembo nella quale ha vissuto
per 9 mesi.
Le prime settimane dopo la nascita sono come uno shock che assale il bambino,
prova nuove sensazione che sconvolgono il suo benessere, la sua beatitudine, sono
ormai un ricordo.
Gli unici collegamenti alla sua vita uterina sono il contatto tattile, visivo, il battito
del cuore della madre, il calore del seno materno e il desiderio di essere accolto tra
le braccia, essere protetto da quel mondo che non gli appartiene ancora. Ed è
proprio da questo rapporto privilegiato con la madre (seno, latte, amore) che
comincia il contatto con il mondo. Trovando nella madre una presenza d’attenzione
nascita viene vista in senso negativo dalla madre non viene vissuta in senso positivo
come atto d’amore, tale sentimento condiziona il nascituro nei suoi rapporti futuri
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con gli altri, difficoltà ad accettarsi, condiziona il suo modo di vivere.
Questo attaccamento morboso con la madre si protrae fino ai primi tre anni di vita
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questa fase che viene detta di attaccamento e serve per creare la personalità, se il
proprio Sé, comincia ad accettare il progressivo distacco dalla madre. Nella fase
con l’io reale. C’è sovrapposizione tra ciò che vorrebbe essere e ciò che realmente
integrato.
diretto, quindi tutto ciò che ha appreso nella fase precedente, sia a livello conscio
che inconscio, condizionerà notevolmente il suo rapporto con gli altri, con
Oramai è entrato in quel circolo vizioso degli adulti, sta a lui saper discriminare tra il
bene e il male, tra la strada giusta e quella sbagliata da percorrere. Sta a lui
Molti sono i fattori che condizionano la nostra vita e la nostra mente e che ci
la nostra vera natura, il nostro Sé. Dalle religioni all’ educazione e alle tradizioni,
1
Dispensa Prof. Mauro Bergonzi 13 maggio 2006
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tutto contribuisce a farci vedere la realtà secondo canoni prestabiliti, ci imprigionano
in una vita di condizionamenti che per paura o per comodità ci teniamo stretta.
Arriviamo a tal punto da non poter più rinunciare al mondo delle ricchezze, alle
della realtà, sono impulsi che condizionano le citta vritti♥, le creano, e per fermare
le citta vritti bisogna innanzitutto distruggere i klesha, che, secondo Patanjali sono
♥
citta vritti: movimenti della mente
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I Klesha
Patanjali, fondatore del sistema dello yoga e autore degli Yoga Sutra (600 a.C.200
d.C.), l’antico testo che stabilisce la pratica e la filosofia dello yoga. Il testo illustra in
sintesi il cammino yogico volto alla realizzazione del Sé. Nel secondo capitolo Patanjali
Abhinivesa.
nescienza, cioè l’incapacità di distinguere tra ciò che va compiuto oppure evitato
che impedisce un riconoscimento lucido e vero della realtà, esso è uno stato
E’ come un meccanismo di autoinganno sottile per cui tutto ciò che desideriamo
avere in realtà ci illudiamo che quando l'avremo ottenuto saremo felici, ma poi
interiore.
Raga desiderio,
si fonda sulla memoria del piacere; sono attratto da qualcosa perché ricordo che
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in passato mi ha dato piacere, e ho un’aspettativa del piacere che si basa sul
ricordo.
si basa sul ricordo del dolore: tutto ciò che mi ricorda anche lontanamente quel
rigidi e ripetitivi e si basano su una memoria del passato che non ci aiutano a
al proprio ego che è al centro del nostro essere, che definisce la nostra
a che fare, essenzialmente con un tipo di legame che fa vedere le cose come non
sono. Porta a pensare che le cose sono permanenti, ad esempio che l’amicizia, gli
Quello che dobbiamo imparare è come fare a scegliere qual è la strada giusta da
sul fatto che ci sono solo due strade percorribili una è quella giusta e una è
Vivremo in uno stato di felicità in quanto non ci faremo coinvolgere dalle cose,
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dagli altri. Ma se andremo nella direzione sbagliata, ci illuderemo che stiamo
Basta pensare alle persone che fanno delle cattive azioni, diventano sempre più
insensibili non riescono più a guardarsi dentro, non agiscono più secondo ciò che
I klesha si manifestano sotto ogni forma; azioni, pensieri, parole, sono sempre
Il nostro cuore è come coperto da questo strato di qualità negative, avidità, odio,
illusione, inganni che impediscono alla calma di penetrare e della quale dobbiamo
sbarazzaci. Per uscire da questa catena e liberarci dai klesha dobbiamo osservare
E’ un processo di rieducazione della mente, ma purtroppo per fare ciò non basta
la volontà, alcune persone possono avere una saggezza innata ma non riescono a
consapevolezza per sostenerla, curarla, controllarla; come una pianticella che per
crescere deve essere innaffiata costantemente per dare frutti. La saggezza può
sorgere solo attraverso uno stato di calma interiore e per rieducare la mente
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Le emozioni
Gran parte della sofferenza umana deriva quindi da queste emozioni che
scontento ad una visione del mondo negativa. E’ una catena che porterà la
-- La sofferenza si può manifestare sotto varie forme. Può essere legata a una
interagiscono con le altre e colpiscono il nostro intero essere. Chi soffre finisce per
avere male in tutto il suo essere. Nei momenti di intensa sofferenza, sia essa fisica
o psichica esce un vero e proprio urlo dal cuore, nella speranza che finisca presto ed
a qualsiasi costo.
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Quando entriamo in contatto con la sofferenza arrendersi al Sé e al corpo è un
processo molto doloroso, perché entriamo in contatto con il dolore, ogni tensione
in una volta sola, si deve compiere a poco a poco, in modo che i tessuti e la
tutto il corpo, nel nostro essere. Il dolore emotivo è sempre la perdita dell’amore
perché colpisce il cuore. Quando avviene non solo si contrae l’intero organismo ma
Il contatto diretto con la sofferenza è il primo passo che ci condurrà nell’ ascesa
Per giungere all’identificazione con il nostro Sé più profondo la strada sarà difficile e
inteso come un velo che modifica la realtà delle cose, si può identificare con avidya
Tutti gli individui soffrono di una qualche illusione in grado variabile, alcuni hanno
l’illusione che la ricchezza dia felicità, altri che la fama assicuri loro l’amore o che
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Arthur Schopenhauer – Il mio Oriente
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essere sottomessi li protegga dall’aggressività altrui etc…. Sono illusioni che
dolorosa che poi ci portiamo dietro in età adulta, e forse la più grande di tutte le
Così passiamo gran parte della vita alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che
ci faranno star bene e ci appagheranno, in una parola saremo alla ricerca continua
di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità, che non sarà altro che
l’illusione che ciò che stiamo facendo sia giusto, ma nel nostro inconscio c’è ancora
Questo stato di benessere illusorio, nella sua forma più intensa che è la gioia, ci
pensiero, sullo stato fisico e si ripercuoterà positivamente sul rapporto con gli altri.
modo molto diverso rispetto a quando sono di cattivo umore. Chi è di il buon umore
porta a descrivere in modo positivo gli eventi sociali, a percepirsi come socialmente
sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno
alle proprie difficoltà. Inoltre uno stato emotivo positivo induce la persona
all'ottimismo.
In presenza di uno stato d'animo positivo, non solo il mondo sembra più bello, ma
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Ma ricordiamoci che l ’uomo, a differenza degli altri esseri viventi, è portato a
Come il giorno non esiste senza la notte, né la vita senza la morte, la gioia non può
vivere senza il dolore, nella vita c’è sofferenza come piacere, possiamo accettare la
notte perché sappiamo che poi spunterà il giorno e così possiamo accettare il dolore
perché sappiamo che tornerà la gioia, ma essa si sprigionerà solo quando abbiamo
l‘esteriorità, verso i beni materiali, che ci hanno trascinato a seguire quelle che sono
noi partecipiamo in maniera frenetica a questa rincorsa, l’ego diventa sempre più
essa un buon raccolto, anche noi dobbiamo tirare fuori il nostro Sé distaccandoci da
Con il passare del tempo ci rendiamo conto che il disagio mentale che ci siamo auto
producendo disturbi che, se non sono gestiti nel modo dovuto, possono evolversi in
mente.
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I Kosha
diversi corpi che si chiamano Kosha o involucri. Essi sono interconnessi tra di
Secondo la terminologia sanscrita questi corpi hanno dei nomi ben definiti:
cui si può fare esperienza con la consapevolezza delle funzioni fisiologiche come la
all'elemento Fuoco, che contiene la mente conscia, manas e tutto ciò che costituisce
la nostra memoria.
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questo strato si può fare esperienza con la consapevolezza della nostra dimensione
psichica.
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Il corpo parla
un disagio interno.
piacere e dolore, che ogni emozione da noi provata nel corso della nostra vita è
diversi modi:
qualcuno
- oppure la tensione viene repressa per molti anni, ad esempio in individui che
hanno avuto conflitti con i genitori e che per paura non si sono mai ribellati,
persone soffrono di tensione muscolare del collo, della mandibola, del torace,
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della zona lombare e delle gambe, che li lega danneggiando l’armonia dei loro
Non sempre ci rendiamo conto che in tanti anni abbiamo represso sentimenti
certo punto, siamo consapevoli di quello che ci sta accadendo e che se riusciamo
sono quelli che appartengono al bambino che eravamo, quel bambino libero di
contatto con questa parte più profonda del nostro Sé, e per ritrovarlo dobbiamo
metà posta sopra il diaframma è la luce del giorno, la parte sotto, ossia il ventre,
sulla metà superiore del corpo, ma nessun controllo sulla parte inferiore del
animale dell’uomo, mentre le funzioni della metà superiore sono più soggette alle
influenze culturali.
Molte persone tendono ad utilizzare solo alcune parti del corpo a scapito di altre
e un torace vitale dimostrano che una persona ha trattenuto gli istinti di base ma
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è aperto nel rapporto con gli altri, è come se il corpo sia testimone di uno
squilibrio tra la vita istintiva e quella affettiva, tra il giorno e la notte. Oppure ci
sono persone che non percepiscono la parte inferiore del corpo, quindi non
sentono il contatto diretto con il terreno, con la realtà che è sintomo di equilibrio
parte superiore, la testa il centro razionale vedono il loro corpo solo un mezzo
ginocchia sono bloccate e il peso è sui talloni evidenzia un’ abitudine alla bontà e
un’altra parte del nostro corpo che parla di noi. Sappiamo che, dal punto di vista
essa viene percepita come una struttura portante il portamento sarà fiero e
sicuro; se, al contrario, viene vista troppo flessibile e tende a curvarsi ci si porrà
L’ incurvatura della colonna appena sotto la settima vertebra cervicale fra collo,
spalle e tronco che crea come una gobba, implica un conflitto fra un
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A. Lowen, Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica - Astrolabio
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donne anziane e indica un graduale accumularsi della collera bloccata e di
Questo sta ad indicare che c’è una frattura tra le funzioni del capo, o funzioni
dell’Io e le funzioni del corpo, come se l’individuo si fosse staccato dalla realtà e
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Il corpo nello spazio
quelli che sono i colori, la dimensione, gli odori, i rumori che ci ricircondano. Tutti
e creatività.
Esso porta con se il bagaglio del nostro vissuto emozionale, positivo o negativo,
non cambia mai, ma la forma sì, perché dipende da come reagiamo alle
Grazie alla lettura del corpo possiamo capire in quale situazione emotiva è
Sé più profondo.
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Il corpo e il rapporto con gli altri
Se analizziamo chi ci sta intorno secondo questi parametri possiamo farci un’idea
l’energia, quindi non esteriorizzano quelle che sono le loro vere potenzialità, sono
hanno una postura più eretta, un torace espanso, tendono ad avere un inspiro
espellono quella negativa di conseguenza gli arti inferiori vivono in uno stato di
tensione permanente. Questi soggetti non si sentono a proprio agio nel corpo,
creati, hanno un ego molto forte e sono consapevoli di non avere raggiunto il
proprio Sé.
che pensano di non avere bisogno di nessuno sia dal punto di vista materiale che
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affettivo. Vivono isolati o fisicamente o con i loro pensieri e hanno difficoltà ad
tesa, come lo stelo di un fiore. Ma basta un colpo di vento per farlo piegare;
altri, che viene accumulato per poi esplodere inaspettatamente attraverso un’
pianto.
non stanno bene con se stesse, sono sempre alla ricerca di qualcosa, è come se
modificata ogni qual volta è cambiato qualcosa nella vita o ci si è trovati in una
maturazione della conoscenza delle diverse parti del corpo e del proprio essere.
Questo è un modo come tanti per conoscere sia noi stessi che chi ci sta accanto.
individuo seguisse il proprio cuore forse ci sarebbe più amore nel mondo e meno
sofferenza, perché alla fine si ritorna sempre al punto di partenza, alla causa
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Allora possiamo, grazie alla disciplina dello yoga, cominciare ad adottare un
Infatti lo yoga prende in considerazione l’individuo nella sua globalità non solo
Quindi non si sofferma solo sulla pratica delle asana o sulla respirazione,
fine è quello di dare importanza a quelli che sono i veri valori umani come il retto
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Patanjali e lo yoga delle otto membra
Asthanga-Yoga che significa "lo yoga delle otto membra", poiché espone in otto
"membra, rami" volendo significare che non si tratta di settori distinti a se stanti,
tempo comprende in sé tutti gli altri. In questo percorso Patanjali crea una vera e
arricchimento della vita, attraverso otto tappe che sono sostanzialmente norme
Yama:
Le leggi etiche e morali esposte con il nome di Yama sono precetti universali, non
possedere;
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Niyama:
Per niyama si intendono le regole che bisogna rispettare nei riguardi di se stessi.
nostre azioni.
Asana:
Le asana sono posizioni usate nella pratica yogica, in particolare nello Hatha
energetici, incanalare l'energia verso specifici punti del corpo ed ottenere così un
esse porta un nome derivato dalla natura, da oggetti costruiti dall’uomo o dalla
mitologia induista.
Pranayama:
Insieme a Pratyahara, questi due stadi dello Yoga ampliano la ricerca interiore e
portano al controllo della respirazione e della mente, quale mezzo per la liberare i
Pratyahara:
Per Pratyahara si intende l'emancipazione della mente, il suo ritiro dagli oggetti
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esterno e dirigendola verso l'interno. I sensi influenzano la nostra percezione
della realtà, è mediante i cinque sensi che raccogliamo informazioni dal mondo
tramite gli organi dei sensi, indriya, è sottoposta continuamente a stimoli esterni,
Possiamo dire che la mente conosce il mondo attraverso i sensi, ma che per loro
realtà sia dal punto di vista fisiologico che psicologico ci sono numerose fasi che
manas.
Con il ritiro sensoriale è possibile, da parte della mente, di conoscere gli oggetti
Se noi seguiamo questo percorso, ponendo l’attenzione prima al corpo, poi alla
Dharana:
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focalizzazione che suggerisce maggiormente l'idea che la stabilizzazione della mente
intorno al centro sia mantenuta grazie alla forza di attrazione del centro stesso, piuttosto
che attraverso una tensione della volontà individuale. Dharana si può esercitare centrando
la propria attenzione su un oggetto qualsiasi, scelto come supporto. Vi possono essere sia
supporti interni, come il respiro, parti del corpo, sensazioni interne legate alla
Dhyana:
Dhyana è un termine che significa meditazione. Questa è una attività della mente
benefici sulla salute delle tecniche di meditazione sono: liberarsi dallo stress
Samadhi:
raggiungere la saggezza, o uno stato di felicità più alto di quello in cui vive
nostro Sé.
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La pratica del corpo
L’ hatha yoga è una pratica molto diffusa in occidente. Essa è una disciplina
completa in quanto lavora sulle posizioni, asana, sulla regolazione del respiro e il
Le asana
Asana è una parola sanscrita e indica una posizione che il corpo assume e ha determinate
Infatti la posizione è stabile quando riusciamo a tenerla senza il desiderio di muoverci e per
ottenere questo essa deve essere associata a delle caratteristiche fondamentali, l’immobilità,
la durata, il rilassamento.
Bisogna essere consapevoli del nostro respiro e del fluire dei nostri pensieri.
superamento delle dualità che ci accompagnano nel nostro percorso per raggiungere
che abbiamo abbandonato a causa dei ritmi frenetici della vita quotidiana.
Esse si eseguono con movimenti lenti e consapevoli senza creare alcuno sforzo,
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portano chi le pratica ad essere più consapevole dell’azione che sta svolgendo e
Dal punto di vista fisico le asana sono focalizzate maggiormente sulla salute della
colonna vertebrale, sulla sua forza e flessibilità, poichè essa è la parte dello
nervoso dove sono collegati tutti gli impulsi nervosi. Le asana servono anche ad
tossine.
Inoltre, dal punto di vista più sottile, una colonna vertebrale sciolta permette
raggiungimento del proprio Sé. Per questo motivo essa deve essere forte, agile e
sana.
possiamo avere benefici a tutto il corpo, agli organi interni, al sistema endocrino e
Il rachide:
legamenti, i muscoli, i nervi (col midollo spinale) ed i vasi sanguigni collegati tutti
tra di loro.
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tutto il rachide attraverso piegamenti, rotazioni, flessioni e allungamenti. Essi,
I muscoli:
I muscoli agiscono, a secondo della loro forza, a livello vertebrale e articolare, tra
pelvi, gambe, braccia, coste e cranio. Il sistema nervoso governa l'azione della
muscolatura così bene che le contrazioni delle fibre muscolari o il loro rilassamento
Con le asana tutti i muscoli sia quelli superficiali che quelli profondi vengono
Le articolazioni:
un buon lavoro sulla muscolatura crea quindi una tonicità muscolare tale da
La circolazione:
pressione arteriosa migliora e il sangue fluisce verso gli organi interni rigenerandoli.
Il cervello riceve più ossigeno attraverso l’irrorazione del sangue quindi c’è un
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Il sistema nervoso
un lavoro sulla colonna vertebrale, hanno un'influenza più diretta sul sistema
nervoso e attraverso esso, su zone del corpo lontane dalla spina dorsale. Per
Il sistema endocrino
I ritmi della nostra vita quotidiana ci hanno portato ad una condizione di agitazione
continua che porta il nostro organismo ad avere problemi non solo a livello fisico
normale funzionamento.
Il sistema respiratorio
principalmente del diaframma che si trova alla base della gabbia toracica, esso
agisce come da stantuffo richiamando dentro e spingendo fuori l’aria dai polmoni
essere gestita attraverso movimenti volontari, per questo attraverso le asana noi
ossigeno-anidride carbonica.
Patanjali e le asana
Patanjali negli Yoga Sutra dedica tre sutra agli asana (II 46,47,48) soffermandosi
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(II,46) Stira sukham asanam
maggiore consapevolezza del nostro essere e dei nostri conflitti interiori, infatti un
che sono sotto l’influenza dei sensi, e delle mente citta vritti ( Yoga citta-vrtti-
nirodhah ).
dello yoga non cambierà la nostra attitudine verso gli altri, il mondo e verso noi
imparare a leggere il nostro corpo, percepire i messaggi che esso ci invia accettarne
i limiti e approfondire quella postura che ci fa sentire a nostro agio, che crea
(II,47) Prayatna-saithhilyananta-samapattibhyam
lavoro, perdiamo la percezione del corpo stesso, cioè i processi fisici continuano a
Le asana, attraverso le varie forme, ci fanno identificare con qualcosa che è dentro
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percepiamo il nostro corpo in modo naturale, come se fosse un tutt’uno con il nostro
l’unità.
Noi viviamo in una situazione di disagio causate dalla coppia degli opposti, caldo-
disagio perché ogni muscolo è come se avesse assorbito le memorie del nostro
vissuto.
Nello sviluppo del corpo nell’essere umano si formano prima gli erettori del capo in
modo che il bambino possa sollevarlo, poi si formano i muscoli agonisti e antagonisti
per vincere la forza di gravità e arrivare alla posizione verticale. Ma questo processo
passa attraverso momenti di vissuto ( più negativi che positivi) e sono proprio
questi ricordi accumulati nel tempo che impediscono al corpo di affermarsi. Il lavoro
delle asana aiuta il corpo a liberare la coscienza e farci vivere il momento presente
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Pranayama
Nello Yoga le tecniche di Pranayama sono pratiche precise che vanno a condurre e
attivare il prana nel nostro corpo. Il prana è la forza vitale è l’energia sottile che
scorre attraverso le nadi nel corpo intero. Tutto ciò fa in modo che l’intero
interni.
Non solo, alcune tecniche come i bandha (legature, contrazioni) e mudra (gesti
specifico.
Abitualmente nelle nostre attività di tutti i giorni non poniamo attenzione al respiro
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respiro. Il controllo del prana o soffio vitale attraverso il pranayama, consentirà alla
mente di vedere con più chiarezza la realtà che ci circonda, dandoci uno strumento
bisogno di cambiare il rapporto con il nostro Sé e con il nostro corpo. Come primo
passo dobbiamo raggiungere la consapevolezza del Sé, cioè sentire ogni parte del
secondo luogo dobbiamo passare all’ espressione del Sé, se i sentimenti non
trovano espressione vengono repressi e l’individuo perde contatto con il proprio Sé,
bisogna liberare questi sentimenti repressi che si possono identificare con la rabbia
e gestirli in maniera razionale fino a giungere alla padronanza del Sé, cioè quando
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L’Amore
L’amore c’è sempre, è un sentimento che vive nei nostri cuori e finchè il cuore
della corazza che ci siamo creati nel nostro percorso di vita, a causa di tutte le
sofferenze che abbiamo patito. Una volta tolta questa corazza siamo pronti a
donare tutto l’amore che abbiamo nel cuore, quindi raggiunta la felicità interiore
siamo in grado di rendere felice chi ci sta vicino e non solo figli parenti amici ma
L’amore è una parola che può assumere vari significati a secondo del contesto
L’amore fraterno
È la forma più fondamentale d’ amore. In esso c’è il desiderio di fusione con tutti
gli uomini, c’è il bisogno di solidarietà umana. Per sentire questo amore bisogna
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Erich Fromm – L’arte di amare
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L’amore materno
dalla madre molte attenzioni che lo fanno sentire amato, esso non ha bisogno di
essere conquistato nè di essere meritato. C’è perché lui esiste. Verso i 6 anni il
bambino desidera dare qualcosa alla madre o al padre e per la prima volta l’idea
dell’amore si sposta dal essere amato ad amare, vuol dire che ha percepito il
messaggio, che non vede più l’altra persona solo come un mezzo per soddisfare i
L ’amore paterno
Si può definire un amore condizionato in quanto nei primi anni di vita ha pochi
legami con il bambino, quindi non può essere paragonato a quello della madre,
colui che mostra al figlio la strada del mondo. Sia l’amore materno che quello
L’amore sentimentale
della loro vita. Questo tipo di amore fiorisce solo se ciascuno porta con sé un
con l’altro, allora questo è amore autentico. Molti rapporti non durano perché
dell’individuo, quindi si vede l’altro come un mezzo per ottenere ciò che non si ha
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avuto dal rapporto genitoriale.
L’amore si può definire un’ emozione appagante, è il sentimento più grande e più
dolce, come il mistero che dà alla vita il suo significato più ricco, l’amore è un
sue vere potenzialità non solo sul singolo individuo ma sulla società stessa.
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I Chakra
Prima di tutto bisogna capire cosa sono i chakra e il loro ruolo sull ’individuo.
Essi sono centri di energia che irradiano il nostro corpo, la nostra mente e il nostro
spirito.
vibrano nel corpo energetico. L’individuo è composto di molti chakra di cui sette
formando un asse verticale che va dalla base della colonna vertebrale fino alla
sommità del capo, essi hanno la capacità di assorbire dall’ esterno energia sia
paragonare alle arterie o alle vene del corpo fisico che trasportano il sangue, la
differenza è che le nadi sono vasi circolatori che trasportano il prana o energia. Non
si possono vedere e noi sappiamo della loro esistenza soltanto attraverso la loro
azione.
fisica. Ciascuno dei sette chakra governa un differente stadio di sviluppo psicologico
I primi tre chakra, ci influenzano in un modo personale, mentre gli altri quattro
hanno su di noi un effetto universale. La qualità spirituale del chakra della radice
pienamente nel nostro veicolo fisico. L'energia che scorre attraverso di esso
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condiziona la nostra relazione con il corpo e la terra sulla quale poggiamo. La qualità
II terzo chakra, Manipura Chakra situato all’altezza del plesso solare, corrisponde al
enorme quantità di energia. Quando i quattro chakra universali (dal cuore alla
corona) non sono completamente aperti, spesso si abusa del potere personale.
Quando il chakra del plesso solare opera in armonia con gli altri può essere usato in
un modo positivo che arricchisce la persona, la gente che ha intorno e il pianeta che
tutti condividiamo.
I chakra universali hanno un effetto spirituale più profondo. Quello del cuore segna
un punto di transizione molto importante, perché è situato in mezzo tra i tre chakra
personali, collegati alla nostra materialità, e i tre chakra universali, che sono al di
sopra.
Il chakra del cuore, Anahata Chakra situato nel mezzo delle sette ruote di luce, è il
II chakra della gola, Visuddha Chakra, è il centro della comunicazione. Aprire mag-
giormente il chakra della gola può aiutarci a chiarire la nostra direzione nella vita e
Sahasrara Chakra è il chakra della corona alla sommità della testa, è la sede della
gioia perfetta, il luogo in cui ci riuniamo nuovamente con noi Stessi con il bambino
interiore.
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ed esperienze. Le emozioni sono semplicemente movimenti di energia, che
In ciascun chakra si sperimentano emozioni diverse. Man mano che facciamo risalire
dalla paura al coraggio, dalla collera al perdono, possiamo arrivare a conoscere più
Man mano che ci apriamo alla scoperta del nostro Sè attraverso i chakra, le nostre
Essi sono in risonanza con i colori dell’arcobaleno: quello della radice è rosso e
quello della corona è viola, gli altri sono associati ai colori intermedi dell’arcobaleno.
E come l’arcobaleno crea un ponte che collega il cielo con la terra e illumina la volta
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Il Chakra del cuore, Anahata Chakra
Il chakra del cuore è situato dietro il cuore fisico. L'energia del chakra del cuore è
familiare a tutti. Già ci rendiamo conto che il cuore ha molte qualità oltre al ruolo
cuore. Sappiamo come ci si sente ad avere il cuore spezzato o a fare qualcosa col
cuore. La maggior parte di noi sa che cosa vuoi dire amare con tutto il cuore e
mettersi il cuore in pace. Queste qualità energetiche sono stimolate dal chakra del
Il chakra del cuore si trova a metà strada rispetto ai sette chakra. È simboleggiato
da due triangoli che si intersecano a formare una stella a sei punte, per
rappresentare il movimento dell'energia che dalla terra sale verso l'alto e scende dai
cieli. Queste due forze sì uniscono nel chakra del cuore che è dunque un luogo di
equilibrio e di armonia.
È in questo centro che passiamo dai regni personali dei chakra inferiori alla
consapevolezza universale dei chakra superiori per ritrovare il Sé. Dopo essere saliti
dai primi tre chakra e aver affrontato le questioni personali collegate alla
sopravvivenza nel chakra della radice, alla conoscenza di Sé nel chakra sacrale e al
potere personale in quello del plesso solare, ora siamo pronti a passare dall'in-
qualità personali dei chakra inferiori e farle diventare parte della nostra vita.
incondizionato.
chakra del cuore, non sempre così facili. La vera compassione è un dono divino,
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amore incondizionato. Significa amare senza chiedere nulla in cambio.
Il chakra del cuore è collegato all’energia dell’aria, che è uno degli elementi più
sottili, sappiamo che c’è ma non le vediamo, sentiamo solo il suo passaggio e
l’effetto che ha sulle cose in questo caso sulle nostre emozioni. Il vento può portare
caos nella nostra vita, far nascere tempeste, e se guidato nella direzione giusta, può
diventa superficiale e si crea una contrazione fisica dolorosa che a lungo andare si
vengono massaggiati e purificati. Man mano che il diaframma si rilassa il chakra del
cambiamento positivo, una trasformazione dei nostri sentimenti nella vita e nel
Il tatto è una qualità associata al chakra del cuore, l’impulso a toccare nasce dal
cuore, viene spinto lungo le braccia e arriva alle mani, quando l’energia è bloccata
nel chakra del cuore, l’equilibrio tra il dare e il ricevere può risultare distorto, quindi
alcuni individui tendono solo a dare altri solo a ricevere invece l’energia deve
scorrere in ambedue i sensi. L’amore incondizionato del chakra del cuore deve
senza giudicare.
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La vita gira lentamente come l’energia scorre nei chakra, e noi dobbiamo avere la
Dobbiamo ricordarci che la vita non è giusta e non è ingiusta , non è buona non è
cattiva, la vita è quella che è, e bisogna saperla accettare, per poter vivere bene
con noi stessi e con gli altri e lo yoga è il mezzo che ci porta ad apprezzare la vita,
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La pratica dello yoga per aprire il cuore
La pratica che propongo è legata alla rinascita dell’individuo.
Una pratica che inizialmente fa sentire il praticante ancora nel grembo materno,
posizione sdraiata sul dorso con un lavoro sulla parte inferiore del corpo, per
centratura. Dopo eseguiamo mula bandha, che stimola Muladhara Chakra e permette
graduale portare il corpo sul ventre in Makarasana e dopo qualche istante di ascolto
Darmiakasana per un allungamento e poi portarsi nella foglia ripiegata in ascolto del
Percepire il contatto della realtà con la pianta dei piedi a terra, quindi eseguire le
che il ritmo del cuore e quello dei pensieri rallentino. Per concludere Padma mudra il
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Apanasana
Portarsi sul dorso, nella posizione di Apanasana, piegare le ginocchia unite sollevare i piedi da
terra e portarle al petto, le dita delle mani intrecciate sulle ginocchia, i piedi sono rilassati il
capo è in una posizione tale che le vertebre cervicali non sono in una situazione di tensione.
Verificare dunque che la fronte sia più alta del mento, in caso non lo sia utilizzare un cuscino
sotto la nuca. Chiudere gli occhi e portare l’attenzione al respiro senza modificarlo, percepire il
movimento nell’ area dietro l’ombelico, zona dove si accumulano tutte le tensioni emotive.
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Movimenti di I° coccodrillo
Portare i piedi a terra vicino al bacino, con una divaricazione maggiore del bacino tale da
facilitare la discesa delle gambe. Le braccia sono estese all’altezza delle spalle con il palmo
delle mani rivolto verso il cielo. Portare l’attenzione alla zona lombare, chiudere gli occhi ed
la zona lombare che si stacca da terra evi aderisce. Dopo qualche movimento in dinamica
rimanere nella posizione statica per eseguire i movimenti laterali. Inspirare nella posizione
ritornare nella posizione centrale portando l’attenzione al contatto a terra della zona lombare,
espirando inclinare le ginocchia a sinistra e il capo a destra. Portare l’attenzione alla colonna
ma nel senso opposto, e al movimento delle anche. Ripetere 4 volte per lato. Al termine
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Estensione delle gambe
Portare i piedi vicino al bacino la larghezza del bacino. Le braccia sono aperte all’altezza delle
spalle con il palmo delle mani rivolto verso il cielo. Inspirare portare la gamba destra in
estensione verso il cielo con il piede flesso, espirando riportare il piede a terra. Ripetere sullo
stesso lato in dinamica 4 volte poi ci fermiamo in posizione statica avvolgendo con le mani ad
anello il polpaccio, o la caviglia secondo le proprie possibilità, senza forzare e senza alzare il
bacino da terra.
Portarsi per qualche istante in Savasana in ascolto della differenza tra una gamba e l’altra.
Ripetere sul lato sinistro. Questi movimenti sono delle preparazioni alle asana successive.
Lavorano sui muscoli posteriori delle gambe che, a causa di una vita sedentaria, si accorciano
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Sthambasana
Dopo avere eseguito i movimenti in dinamica prima sul lato destro poi sul lato sinistro ci
prepariamo per la posizione statica di Sthambasana per alcuni respiri. Portiamo le gambe e i
piedi uniti vicini al bacino poi, inspirando con un movimento lento, estendiamo le gambe verso
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Dvi Pada Pitham
Portare i piedi vicino al bacino, larghezza del bacino. Zona lombare a contatto con la terra,
braccia lungo il corpo ispirare e portare contemporaneamente le braccia oltre il capo e alzare il
bacino in modo da formare un mezzo ponte. Contrarre i glutei e risalire con gli sfinteri anali, il
movimento deve essere fluido e lento si devono percepire le vertebre che gradualmente si
braccia lungo il corpo. Ripetere 4 volte in dinamica e fermarsi nella posizione statica con il
bacino sollevato, contrarre i glutei in modo da proteggere le vertebre lombari, braccia bene
Portarsi per qualche istante in Apanasana, ginocchia unite al petto eseguire dei movimenti in
dinamica, portare la mano destra sul ginocchio destro e la mano sinistra sul ginocchio sinistro,
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Supta Baddha Konasana
Dorso a terra, portiamo le gambe piegate e la pianta dei piedi a contatto sollevate verso il
petto, le mani intrecciate sui piedi o alle caviglie, le lombari aderiscono a terra.
Il capo è appoggiato a terra il mento è rientrato. Eseguire mula bhanda, ispirare contrarre gli
sfinteri anali, espirare rilasciare gli sfinteri anali. Eseguendo questo bhanda i nervi pelvici
vengono stimolati e vengono tonificati gli organi sessuali, i muscoli dello sfintere anale
vengono rinforzati. Dal punto di vista più sottile si stimola l’energia di Muladhara Chakra.
La posizione del capo con il mento rientrato facilita l’esecuzione della respirazione in ujjayi, che
è caratterizzata da un suono profondo proveniente dalla gola. Questo suono aiuta nella
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Cakravakasana
Portiamoci in ginocchio ed eseguiamo qualche movimento di gatto. Braccia e cosce sono
parallele e formano un angolo retto con il busto, percepire il peso del corpo sulle ginocchia e
sulle mani. Inspirando incurvare la schiena e estendere il collo leggermente verso l’alto
formando come un arco concavo, espirando arrotondare con la colonna in modo da sollevare la
regione sacrale rientrare con l’addome e portare il mento verso lo sterno. Eseguire seguendo il
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All’ultimo espiro arrotondarsi e portare i glutei sulle piante dei piedi che saranno messi in modo
tale da creare come un cuscino di appoggio, alluci a contatto e talloni separati. Estendere le
braccia in avanti oltre il capo, rimanere qualche respiro nella posizione di Dharmikasana, poi
con un movimento circolare delle braccia portarsi in Prinasana, la foglia ripiegata, in ascolto
del respiro.
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Lentamente in arrotondamento ci portiamo in ginocchio, Vajrasana ascolto della verticalità
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Tadasana
E’ una posizione di allungamento. In posizione eretta distribuire bene il peso del corpo sulle
piante dei piedi, che saranno paralleli tra di loro e distanti la larghezza del bacino. Braccia
rilassate ai lati del corpo, la sommità del capo è proiettata verso il cielo e il mento è parallelo
alla terra. Le gambe che sostengono il corpo saranno diritte ma non rigide, le articolazioni
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Vrksasana
Partire dalla posizione di Tadasana, bacino in retroversione. Scaricare il peso del corpo sulla
gamba destra, all’inspiro piegare lateralmente la gamba sinistra e appoggiare la pianta del
piede sinistro all’interno della coscia destra o al polpaccio destro. Portare le mani giunte
all’altezza di Anahata Chakra con i pollici a contatto con il corpo. Guardare un punto a terra e
Le posizioni di equilibrio nello yoga sono numerose Vrksasana è la posizione per eccellenza.
Esse portano il praticante a percepire il proprio stato di equilibrio fisico e a prendere coscienza
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Ardha Chandrasana
E’ una posizione di flessione laterale, aiuta a mantenere la colonna vertebrale flessibile e
In posizione eretta, portare i piedi distanti la larghezza del bacino, che sarà in retroversione.
Mettere la mano destra sul lato destro del corpo, inspirare sollevare il braccio sinistro e
portarlo vicino all’ orecchio sinistro, con il palmo rivolto all’interno, un attimo di attenzione alla
verticalità dell’intero corpo. Allungare il braccio e la mano verso il cielo, e inclinare il busto
verso destra. Percepire l’allungamento di tutto il lato sinistro, ascoltare il fluire dell’energia sul
lato sinistro del corpo. Chiudere gli occhi e rimanere per qualche respiro nella posizione statica,
all’espiro ritornare nella posizione centrale all’ascolto della differenza tra il lato destro e lato
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Vira Bhadrasana
Partendo dalla posizione di Tadasana, divaricare le gambe e ruotare il piede destro verso
l’esterno, sollevare le braccia all’ altezza delle spalle con il palmo delle mani rivolto versa terra.
Espirare e piegare la gamba destra in modo da creare un angolo retto. La gamba sinistra è
molto tesa per tutta la sequenza. Inspirare ruotare il capo verso la mano destra, espirare
portare il braccio sinistro con un movimento parallelo al pavimento fino a congiungere il palmo
della mano destra con il palmo della mano sinistra. Inspirare e sollevare le braccia con i palmi
delle mani a contatto, sopra il capo in modo da ottenere un’apertura a livello toracico e da un
punto di vista più sottile aprire l’area del cuore. Tenere la testa in posizione neutra e guardare
davanti, oppure inclinarla indietro e guardare in alto in direzioni delle mani. Rimanere in
posizione per 6 respiri. Portare la gamba sinistra con uno slancio vicino alla gamba destra
Vira Bhadrasana da un punto di vista più sottile è la posizione del “guerriero spirituale” che con
coraggio si batte contro il nemico per eccellenza avidya, l’ignoranza, la causa di tutte le
sofferenze.
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Savasana
Eseguire una posizione centrale passiva e portarsi in Savasana per qualche istante in ascolto
dei benefici della pratica. Abbandonare il corpo a terra, palmo delle mani rivolto verso il cielo
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Bujangasana
In posizione sull’addome, unire le gambe e i piedi, glutei contratti, fronte a terra. Mani con le
dita divaricate all’altezza del petto, gomiti ravvicinati in modo da sentire le scapole ravvicinate.
spalle e il busto.
Mantenere l’ombelico a terra e rimanere per qualche respirazione in posizione statica. Espirare
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Ardha Dhanurasana
Portiamoci in ginocchio nella posizione di Cakravakasana per eseguire Ardha Dhanurasana.
Portiamo l’avambraccio sinistro a terra sotto le spalle con il palmo della mano appoggiato a
terra, inspirare, piegare la gamba sinistra e con la mano destra afferrare la caviglia o il piede
della gamba sinistra. Aprire il più possibile la spalla destra, ruotare il capo verso destra
rimanere per qualche respiro nella posizione statica portarsi per qualche istante in Prinasana
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Mahat Pranayama
Portarsi in posizione seduta per eseguire Mahat Pranayama, la respirazione completa;
Portare le mani sotto il seno, inspirando lentamente percepire la gabbia toracica che si
Portare le mani e l’attenzione alla base del collo all’altezza delle clavicole, inspirare e
Dopo aver appreso singolarmente le tre fasi della respirazione eseguire un'unica
poi alla gabbia toracica infine alle clavicole sia all’inspiro che all’ espiro.
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Padma Mudra
Vorrei fare una accenno al significato : il significato di padma è fiore, mudra puo
significare sia sigillo che gesto simbolico. Padma mudra è un atteggiamento delle mani
che evoca il fiore di loto e serve, come tutti i mudra, a trattenere il prana nel corpo.
Nella posizione di Sukasana portiamo le mani all’altezza del chakra del cuore, i polsi si
sfiorano, le punta delle dita sono leggermente piegate e a contatto tra di loro, le mani
sono in una posizione tale da formare come il bocciolo di un fiore, chiudiamo gli occhi e
con inspiri ed espiri lenti e profondi dischiudiamo le mani staccando prima i polpastrelli
dei mignoli, poi degli anulari, medi indici e pollici. Lentamente all’ espiro portiamo le
braccia verso il cielo mantenendo i polsi a contatto, le dita rimangono separate tra di loro
e ricordano i petali di un fiore per accogliere l’energia del cielo con un’apertura massima
dell’area del cuore. All’ inspiro ricongiungere le mani e portare tutta l’energia nell’area del
cuore. Rimanere in posizione statica ad occhi chiusi percependo il ritmo del cuore e
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Apanasana
Movimenti
di I°coccodrillo
Movimento
delle gambe
Sthambasana
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Supta Baddha
Konasana
Cakravakasana
Dharmikasana
Prinasana
Vajrasana
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Tadasana
Vrksasana
Ardha Chandrasana
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Vira Bhadrasana
Savasana
Bujangasana
Prinasana
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Ardha Dhanurasana
Apanasana
Mahat Pranayama
Padma Mudra
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Bibliografia
Malattia e destino
Thorwald Dethlefsen
Edizione Mediterranee
Alchimia emotiva
Tara Bennett-Goleman
Edizione Rizzoli
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Malattia linguaggio dell'anima
Rudiger Dahlke
Edizione Mediterranee
Emozioni distruttive
Dalai Lama - Daniel Goleman
Edizione Mondadori
La saggezza orientale
Carl Gustav Jung
Edizione Universale Bollati Boringhiera
Yoga psicosomatico
Equilibrio tra corpo e mente
John Mumford
Edizione Hermes
Aspetti dell’amore
John Armstrong
Edizione Guanda
L’arte di amare
Erich Fromm
Edizione Mondadori
94
La via del cuore
Osho
Edizione Mondadori
La forza di ritrovarsi
Assertività ed emozioni
Franco Nanetti
Edizione Pendagron
95