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Corporeità e comunità del sé

LA PLEBE MEDIATICA:
PERSONAGGI E
INTERPRETI
di Raffaele Cascone

ei due precedenti propaganda; il secondo utensile Si percepiva la necessità pressan-

N articoli ho propo-
sto due utensili per
sopravvivere nelle
vicende cosmopoliti-
che attuali: il primo è l’attenzione
agli stati di coscienza nostri e dei
nostri simili, in quanto variabili
è quel genere di percezione di noi
stessi che tiene conto della “natura”
incarnata (embodied) della nostra
esistenza e del sistema di relazioni
che la contraddistinguono. Si tratta
di orientamenti validi nelle circo-
stanze di qualche mese fa, ma che
te di dare fondo a tutte le risorse
di sopravvivenza disponibili e so-
prattutto di identificarne di nuove.
Mentre alcuni venivano tranquil-
lizzati da continue profferte di sal-
vezza, da parte dei Media, attraver-
so verità scientifiche e riduttivismo
e potenzialmente modificabili da diventano estremamente critici nel- a oltranza, altri invece percepivano
noi stessi e dalle circostanze, fino le demenziali circostanze soprag- queste rappresentazioni mediatiche
al punto di modificare l’espressio- giunte nell’arco degli ultimissimi come inattendibili e manipolative.
ne del nostro genoma, il nostro fe- giorni. Che si preparassero eventi Durante questa polarizzazione, i
notipo, ma anche suscettibili a vari straordinari ce ne eravamo già ac- Media, con grande immaginazio-
gradi e ordini di manipolazione e corti in molti fin dalla precedente ne, riproponevano il trionfalismo
“era del virus letale”. tecnocratico culminato con l’espo-

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Corporeità e Comunità del sè

sizione universale di Bruxelles del fare saltare tutte le condizioni pre- ma e la seconda guerra mondiale.
1900 o, addirittura, deliri misti- cedenti relative alla sopravvivenza Inoltre, con una velocità di risposta
co-scientifici, secondi solo a quelli nel pianeta, proiettandoci sull’orlo mai registrata, parte di questa ple-
allucinatori delle plebi intossicate della terza guerra mondiale, nu- be 2.0, si è lasciata trascinare in
dai derivati dell’ergot del basso cleare, della estinzione del genere uno stato di trance indotto da una
medioevo. Tutto ciò mostrava l’e- umano e della quinta estinzione di miscela di patriottismo arcaico e
sistenza di una nuova plebe-Media massa. nazional-risorgimentale, agonismo
costituita da imbecilli non alfabe- Da quel momento, il nostro spa- da bar sport strapaesano e supre-
tizzati, irreggimentati attraverso la zio-tempo è cambiato e crolla il mazismo nord-occidentale, ricrean-
luminescenza proto-feticistica delle nostro vecchio posizionamento abi- do i fasti miserabili del “armiamo-
televisioni e degli “scienziati all’a- tuale: anche se una base russa pre- ci, armiamoli e andate!”.
matriciana” dell’Italia Media. murosamente ci avvisasse via sms Questo interventismo guerrafonda-
Nessuno avrebbe potuto immagi- del lancio di un missile con testata io da divano mostra come la distin-
nare che questa tranquillizzante nucleare diretto su di noi, ci reste- zione tra realtà e rappresentazione
fascinazione, sarebbe stata tragi- rebbero tra i 120 e i 180 secondi per sia difettosa: a tutti è capitato di so-
camente breve a causa di una ina- recitare l’ultima preghiera o sod- gnare qualcosa che non si è vissuto
spettata accelerazione spazio-tem- disfare l’ultimo desiderio da con- ma che si è “visto” in televisione.
porale: l’invasione dell’Ukraine da dannati, prima di essere vetrificati. Quella Ferrari rossa vista in sogno,
parte della Russia. Per la seconda Accelerazione temporale e contra- che mi ha sorpassato in autostrada,
volta, dopo la caduta del muro di zione spaziale generano una rivo- l’ho veramente vista o è apparsa
Berlino, i Russi rivoluzionavano luzione nella percezione, nella co- sullo schermo 4k? Come è noto,
in pochi secondi la scena mondia- scienza e nella consapevolezza. La l’esperienza televisiva si addiziona
le scaraventandoci ora nella nuova comprensione di queste circostanze all’esperienza quotidiana: la parte
era della guerra nucleare post-pan- da parte dei Media e dei proto-sog- operativa inconsapevole del no-
demica. Come accade in un organi- getti del mondo convenzionale, è stro sistema nervoso omogeneizza
smo vivente, in cui è la sua stessa le percezioni delle due esperienze
risposta all’aggressione che lo ucci- uguale a zero. Questa plebe 2.0
rendendole inseparabili. Noi prima
de e non l’aggressione stessa (Hen- è omogeneamente poltronata, con- interpretiamo e poi percepiamo, ma
ri Laborit), la recente aggressione tinua a vivere in epoche precedenti soprattutto il tipo di tecnologia di cui
Russa all’Ukraine ha scatenato una all’attuale era della probabile morte facciamo uso determina le nostre in-
risposta occidentale sproporzio- nucleare, e fa continuo riferimento terpretazioni e, di conseguenza, deter-
nata all’entità dell’attacco, tale da agli eventi che precedettero la pri- mina le nostre percezioni: siamo già

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fritti o meglio vetrificati e non ce ne percezione che non esiste una ve- relazioni personali e con sé stessi
accorgiamo. Nello spettacolo della rità unica e che la realtà-media è fino a quello della propria parroc-
realtà, lo spettatore percepisce che solo una delle possibili realtà co- chia, della propria corrente politica,
morte e distruzione non lo riguar- struibili: se per le plebi televisive i del proprio clan e, infine, fino al
dano e sono soltanto ingredienti sa- no-vax erano gli stessi che ora sono livello delle convinzioni sulla vita,
lienti nel rimando accattivante alla i “pro-Putin”, a noi altri, soggetti sull’esistenza e alle relazioni tra na-
prossima puntata della serie. alfabetizzati dell’era pre-elettroni- zioni e continenti.
Chi è nato durante la Seconda ca, risulta invece, in modo estre- In questa torre di Babele, tutte le
guerra mondiale o subito dopo, in mamente esplicito e chiaro, che indicazioni provenienti dai gran-
epoca pre-televisiva e pre-internet, l’Italia-Media è miracolosamente di gruppi di interesse, nonché dai
è strutturalmente immune e in poche ore regredita dal “cuius media e dai governi che da loro
a molti di questi fenomeni alluci- regio, huius virus” al tradizionale dipendono, non offrono punti di
natori poiché si è formato sull’e- medievale “cuius regio, huius re- riferimento e di orientamento ai
sperienza di stati di coscienza e di ligio”. Non solo “non siamo mai fini della sopravvivenza e di una
percezione di una realtà priva di stati moderni” (Bruno Latour) ma vita indipendente per i singoli ple-
immagini elettroniche manipola- soprattutto, mai come ora, la pseu- bei-consumatori terminali e per la
torie: il fumetto, la radio, il fotoro- do-razionalità dilagante altro non è loro categoria merceologica nel suo
manzo, il libro, la conversazione e che un dispositivo di razionalizza- insieme.
le relazioni in famiglia e in pubbli- zione delle proprie credenze e dei In questo medioevo 2.0 semplice-
co. Ciò conferisce oggi un notevo- propri interessi di conventicola. Ciò mente identificare o semplicemen-
le vantaggio cognitivo sui propri accade in un continuum di livelli te dare un nome a una soggettività
compatrioti, poiché si basa sulla che vanno da quello delle proprie personale o individuale è estrema-

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mente problematico. È pur vero si ritiene indipendente, anche se è alla prima irruzione del reale, so-
che le difficoltà e le sofferenze che totalmente etero-diretto da mecca- prattutto allorché si è toccati perso-
un individuo deve affrontare per nismi manipolatori, estende questo nalmente dal sangue della guerra.
costruirsi un’identità, un posizio- mito dell’autonomia anche ad un Purtroppo ciò non avverrebbe con
namento, una teoria su se stesso delirio di dominio sulla natura, che un ritorno immediato e brusco al
sono già estreme ma restano poca in tal modo viene ridotta ad oggetto contatto con la realtà, con la propria
cosa rispetto al trovare dei punti di da sfruttare e da cui estrarre risorse. fragilità e umanità bensì con la dis-
orientamento per la sopravviven- In modo analogo, l’utente dello sociazione della follia.
za. Questa è un’operazione ai limiti spettacolo non percepisce il rischio Il consumatore terminale non è
dell’impossibile, nella confusione pressante di distruzione per mor-
semantica, culturale e mediatica disponibile a lasciare la propria
te istantanea nucleare nonché di poltrona di spettatore nemmeno
dilagante in cui un meccanismo di estinzione del genere umano e del-
sollievo e di temporanea anestesia da vaporizzato. In questo quadro,
la vita sul pianeta, perché lo spetta- la sorprendente scoperta che gli
è fornito dalla dissociazione: il con- colo di cui è convinto di far parte,
sumatore terminale, la cui unica Italiani sono contrari alla guerra
lo rende immortale, onnipotente e segnala un’anomalia? Si tratta della
realtà materiale è sussistere solo in intoccabile. Si tratta di convinzioni
quanto costo-contatto da vendere percezione della paura di un immi-
condivise equamente tra spettatori, nente distruzione che anticipa un
agli inserzionisti dei mercati pub- attori dello spettacolo e loro reti. risveglio epocale nazionale di con-
blicitari, non è in contatto, né con Credenze che per quanto ben radi- sapevolezza o, più semplicemente
sé stesso, né con gli ambienti in cui cate in modi di vivere, di relazio- e miseramente, una versione cyber
è inserito e con cui è in una simbio- narsi e di vedere l’universo-mon- del “tengo famiglia” e “italiani,
si di cui non è consapevole. Poiché do, crollerebbero istantaneamente
brava gente”?

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