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Corporeità e comunità del sé

JAZZ RESET
di Raffaele Cascone

e plebi partecipi degli sistenza degli atletici personaggi e

L attuali processi “a ca-


tastrofe” di mediatiz-
zazione avanzata del
pianeta e dell’Antropo-
cene con riscaldamento climatico
e emergenza pandemica a cui ha
fatto seguito il rischio in costante
astenici di evitamento passivo de-
gli altri. Si tratta di una sindrome
complessa che incardinata com’è
delle loro avventurose vicende sul-
lo schermo con cui esclusivamente
coesiste, simpatizza e si identifica.
Mentre i media rappresentano per-
sone e cose in modo caricaturale e
noi stessi ci diamo da fare per ap-
parire sempre di più come gli atto-
a vari livelli scalari nell’individuo
escalation di III guerra mondiale ri dei media, e ci adeguiamo alle
e nella vita sociale, su vari livelli
con olocausto nucleare e estinzio- loro trame, e alle loro vicende, i
biologici, relazionali, psico-neu-
ne della vita sul pianeta, a tutt’og- dispositivi della globalizzazione
rologici, epigenetici e mediatici e
gi non manifestano iniziative che finanziaria ed economica, dei tra-
sulle loro zone di confine, elude la
permettano di salvare la pelle sporti intercontinentali, della Rete
agendo in modo da determinare presa delle singole competenze e e degli schermi ci fanno esistere in
cambiamenti in direzione di un’in- discipline, rendendo difficile porre un sistema di relazioni e di connes-
versione di tendenza. rimedi. sioni, a grande distanza, con entità
Questa passività e inerzia nei con- Nel precedente articolo “La plebe e attori umani e non umani, biolo-
fronti della escalation contempo- mediatica, personaggi e interpreti” gici e non biologici e ci consentono
ranea verso disastri e vessazioni di avevo già indicato come lo spetta- di essere più a nostro agio, rassicu-
ogni tipo è correlata agli stati di at- tore-consumatore terminale (enti- rati e confortati, convivendo con i
tesa in tensione, alla valanga di im- tà che sussiste solo in un mercato tagliatori di teste a 4k del Borneo
magini indotte dai dispositivi elet- pubblicitario e solo in quanto co- che non con i dirimpettai di piane-
tronici e alle relative perturbazioni sto-contatto) si trovi cronicamente rottolo dei nostri condomìni, covi
del ritmo circadiano determinate in questo stato alterato di coscien- di insospettabili psicopatici crimi-
dall’immobilità, dalla fissazione e za, una sorta di euforia catatoni- nali.
dalla saturazione da stimolazione co-ipnoide indotta dagli schermi. Plebizzazione globale, induzione
oculare e sensoriale durante i tra- Vivendo ormai nel Metaverso da di trance e stati alterati di coscien-
sporti, dall’uso degli schermi lu- molto prima che qualcuno si sia za nella masse, insieme ai tentativi
minescenti e dagli spettacoli della presa la briga di teorizzarlo e di in corso di imposizione di un mo-
realtà. implementarlo, il plebeo elettro- nismo convenzionale, non sono
Questo stato di attesa in tensio- nico percepisce sé stesso come im- per niente nuovi, come non è per
ne, sotto stimoli saturanti, tende a mortale mentre, sprofondato nella niente nuovo l’uso di dispositi-
generare, nel contempo, costante sua poltrona, non sperimenta i vin- vi mediatici per implementarli: si
ricerca di nuovi stimoli artificiali coli terreni della sua corporeità in parta dal presente non solo nelle
e artefatti nonché comportamenti decadimento a cui sostituisce l’e- dittature correnti ma anche nei

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essere compreso solo a seguito di lamento delle cose. Per noi e per i ti e costrutti che contengono tutto
una disintossicazione dalla visione sud del mondo che già viviamo in il ciarpame inutile e fuorviante di
asfittica, mortificante e riduttivisti- universi di per sé già aperti, multi- tutto ciò che è tipico, locale, nazio-
ca del mondo convenzionale. pli, plurali e conflittuali, c’è neces- nale, convenzionale e buona parte
In una sorprendente analogia con sità da sempre di acquisire anche delle relative convinzioni su cui
le crisi che portarono al suo esilio e soprattutto capacità di conteni- ciascuno costruisce indipendente-
nel ’300, Dante Alighieri può es- mento e orientamento.
mente la realtà e la verità, senza
sere oggi la guida nel nostro per- La proposta di Dante, radicata in
preoccuparsi di verificarla con gli
corso verso la sopravvivenza e un’ontologia potente e robusta, è
verso l’apertura delle possibilità uno degli eventi se non “l’evento” altri.
che si presentano solo allorché si fondante la nostra civiltà: non si Anche questo percorso dantesco
“riconosce” e si attiva il contatto tratta della semplice proposta let- 2.0 dei nostri anni ’20 si origina
con le fonti delle potenzialità. La teraria della psichedelia pragmati- dall’inferno della sofferenza, dal
famigerata testimonianza lettera- ca anglo-sassone verso un “espan- processo del de-identificarsi e poi
rio-mediatica moderna dell’aper- sione della coscienza”. del dissociarsi da modi di essere
tura delle porte della percezione Il nostro percorso originario di che non ci appartengono, che non
da parte dell’inglese, naturalizzato edificazione di civiltà, che è l’em- abbiamo desiderato, che abbiamo
Paesi a più alta densità mediatica Questo tradizionale colonialismo delle coscienze dal riduttivismo statunitense, Aldous Huxley, de- bodiment dell’anima, invece, è tanto devotamente accolti in de-
al mondo come gli Stati Uniti ed imperialistico che continua nei re- esistenziale ed epistemologico del gli anni ’50, va ridimensionata: se psicolitico e maieutico solo preli- lega da altri per meglio adattarci,
nel mondo anglo-sassone l’atten- minarmente. A questa prima fase
anche l’Italia, risalendo al maccar- gimi mediatici odierni è ora arric- mondo convenzionale e a vivere fino ad arrivare al punto di allu-
tismo in America, al peronismo in chito da un neo-modernismo cari- nel modo dell’arte, del jazz. Que- zione era sul superare i limiti dei propedeutica, infernale, già in cor-
cinarli come nostri e caratteristici
sud America, al nazismo, al fasci- caturale e fumettistico, una forma sto invito e questa apparente sem- quadri ristretti di riferimento con so nella nostra esistenza globaliz-
della nostra essenza. L’emancipa-
smo, fino al medioevo. di imperialismo contrabbandato plice apertura di nuove possibilità l’apertura delle porte della perce- zata, fa seguito una successiva in
zione ed accedere alla ricchezza cui il percorso diventa incorpora- zione che deriva dalla riconqui-
Non sono nuovi nemmeno il con- attraverso l’ontologia degradata oggi non sono più adeguati poiché
formismo integrale, l’accettazione apparentemente semplificata e ri- la posta in gioco e i pericoli non della pluralità, da noi invece si è to e terrestre, perché “situato” nei sta di questa capacità di meta-lin-
passiva e sciroccata, l’identifica- duttiva del: chi non è convenzio- riguardano più solo la coscienza, ripetuto nei secoli il problema dell’ tempi e negli spazi: consiste in guaggio e di meta-comunicazione
zione con il comando e con il con- nale non è “convenzionabile”, non ma la sopravvivenza, l’esistenza adeguamento, “adequatio rei et un’emancipazione dal modo tipico è la base della civiltà e dell’arte: la
trollo e infine la frenesia di salire sta soltanto fuori, non è soltanto in vita. intellectus”, alla pluralità e al par- di essere e dal “carattere”, appara- proposizione del nostro reset.
sul carro del vincitore. Ciò che un outsider, come negli anni ’50. L’adeguamento verso il basso, la
è nuovo non è nemmeno che il Oggi, semplicemente, chi non è fuga dalla responsabilità, l’orien-
luogo dell’esistenza sia virtuale e dentro il Convenzionale non ha di- tarsi e il conformarsi attraverso
coincida con il Metaverso. ritto ad esistere. indicazioni convenzionali soprat-
La novità è che le oligarchie e Big Si tratta di una pulizia etnico-psi- tutto mediatiche, il corrente defi-
brother impongano che non ci sia chica di stampo orwelliano inte- cit di attenzione e la sottocultura
altro che ciò che il Convenzionale grata con immediate implicazioni superficiale che ne derivano sono
vede e decide che esista, che non sul diritto ad esistere in quanto le caratteristiche dei proto-soggetti
esista nient’altro e che chiunque ne corpi, ai quali viene negata la pre- contemporanei. Sono indicatori di
dubiti, affermi o rappresenti altro, senza, innanzitutto nello spazio, (è un’umanità alla deriva e alla mercè
sia considerato il nemico, il soste- negato anche un pezzo di terra in di poteri esclusivamente interessa-
nitore di tutti i nemici e il pericolo cui seppellirsi, meglio che i corpi ti a un’escalation delle condizioni
per l’esistenza del mondo e della sprofondino a mare) e poi nel tem- del dominio.
“realtà” ufficialmente definita e po, diritto che viene concesso solo Questo neo-medioevo creerà gli
verificata. a chi riesca a catturare l’attenzione anticorpi della sua salvezza? Nella
Il modernismo, d’altronde mai re- mediatica. ricerca di risorse e dispositivi origi-
alizzato, aveva tentato di dividere Negli anni ’50 in pieno maccar- nali robusti, radicati e adeguati ai
l’umanità, su scala nazionale ed tismo, mentre l’America si pre- tempi è probabilmente il momento
internazionale, tra moderni, da un parava al tentativo, oggi riuscito, giusto per dare fondo ad una ri-
lato, aderenti alla verità meccanici- di mediatizzazione e disneylan- sorsa quasi dimenticata nella notte
stico-razionalista scientista, e non dizzazione del pianeta, Billy Bur- dei tempi e affossata dalla nostra
moderni, dall’altro, superstizio- roughs, la Beat Generation e gli subalternità storica nel sud globa-
si, creduloni, arretrati, selvaggi, e hipsters dell’universo del Jazz, lizzato: la proposizione di una ci-
pertanto da sradicare, rieducare e invitavano alla disintossicazio- viltà basata sull’arte è alle origini
colonizzare. ne mediatica e all’affrancamento della specificità italiana. Ciò può

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