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JAZZ RESET
di Raffaele Cascone
dicembre 2022 | 33
Corporeità e comunità del sé Corporeità e comunità del sé
essere compreso solo a seguito di lamento delle cose. Per noi e per i ti e costrutti che contengono tutto
una disintossicazione dalla visione sud del mondo che già viviamo in il ciarpame inutile e fuorviante di
asfittica, mortificante e riduttivisti- universi di per sé già aperti, multi- tutto ciò che è tipico, locale, nazio-
ca del mondo convenzionale. pli, plurali e conflittuali, c’è neces- nale, convenzionale e buona parte
In una sorprendente analogia con sità da sempre di acquisire anche delle relative convinzioni su cui
le crisi che portarono al suo esilio e soprattutto capacità di conteni- ciascuno costruisce indipendente-
nel ’300, Dante Alighieri può es- mento e orientamento.
mente la realtà e la verità, senza
sere oggi la guida nel nostro per- La proposta di Dante, radicata in
preoccuparsi di verificarla con gli
corso verso la sopravvivenza e un’ontologia potente e robusta, è
verso l’apertura delle possibilità uno degli eventi se non “l’evento” altri.
che si presentano solo allorché si fondante la nostra civiltà: non si Anche questo percorso dantesco
“riconosce” e si attiva il contatto tratta della semplice proposta let- 2.0 dei nostri anni ’20 si origina
con le fonti delle potenzialità. La teraria della psichedelia pragmati- dall’inferno della sofferenza, dal
famigerata testimonianza lettera- ca anglo-sassone verso un “espan- processo del de-identificarsi e poi
rio-mediatica moderna dell’aper- sione della coscienza”. del dissociarsi da modi di essere
tura delle porte della percezione Il nostro percorso originario di che non ci appartengono, che non
da parte dell’inglese, naturalizzato edificazione di civiltà, che è l’em- abbiamo desiderato, che abbiamo
Paesi a più alta densità mediatica Questo tradizionale colonialismo delle coscienze dal riduttivismo statunitense, Aldous Huxley, de- bodiment dell’anima, invece, è tanto devotamente accolti in de-
al mondo come gli Stati Uniti ed imperialistico che continua nei re- esistenziale ed epistemologico del gli anni ’50, va ridimensionata: se psicolitico e maieutico solo preli- lega da altri per meglio adattarci,
nel mondo anglo-sassone l’atten- minarmente. A questa prima fase
anche l’Italia, risalendo al maccar- gimi mediatici odierni è ora arric- mondo convenzionale e a vivere fino ad arrivare al punto di allu-
tismo in America, al peronismo in chito da un neo-modernismo cari- nel modo dell’arte, del jazz. Que- zione era sul superare i limiti dei propedeutica, infernale, già in cor-
cinarli come nostri e caratteristici
sud America, al nazismo, al fasci- caturale e fumettistico, una forma sto invito e questa apparente sem- quadri ristretti di riferimento con so nella nostra esistenza globaliz-
della nostra essenza. L’emancipa-
smo, fino al medioevo. di imperialismo contrabbandato plice apertura di nuove possibilità l’apertura delle porte della perce- zata, fa seguito una successiva in
zione ed accedere alla ricchezza cui il percorso diventa incorpora- zione che deriva dalla riconqui-
Non sono nuovi nemmeno il con- attraverso l’ontologia degradata oggi non sono più adeguati poiché
formismo integrale, l’accettazione apparentemente semplificata e ri- la posta in gioco e i pericoli non della pluralità, da noi invece si è to e terrestre, perché “situato” nei sta di questa capacità di meta-lin-
passiva e sciroccata, l’identifica- duttiva del: chi non è convenzio- riguardano più solo la coscienza, ripetuto nei secoli il problema dell’ tempi e negli spazi: consiste in guaggio e di meta-comunicazione
zione con il comando e con il con- nale non è “convenzionabile”, non ma la sopravvivenza, l’esistenza adeguamento, “adequatio rei et un’emancipazione dal modo tipico è la base della civiltà e dell’arte: la
trollo e infine la frenesia di salire sta soltanto fuori, non è soltanto in vita. intellectus”, alla pluralità e al par- di essere e dal “carattere”, appara- proposizione del nostro reset.
sul carro del vincitore. Ciò che un outsider, come negli anni ’50. L’adeguamento verso il basso, la
è nuovo non è nemmeno che il Oggi, semplicemente, chi non è fuga dalla responsabilità, l’orien-
luogo dell’esistenza sia virtuale e dentro il Convenzionale non ha di- tarsi e il conformarsi attraverso
coincida con il Metaverso. ritto ad esistere. indicazioni convenzionali soprat-
La novità è che le oligarchie e Big Si tratta di una pulizia etnico-psi- tutto mediatiche, il corrente defi-
brother impongano che non ci sia chica di stampo orwelliano inte- cit di attenzione e la sottocultura
altro che ciò che il Convenzionale grata con immediate implicazioni superficiale che ne derivano sono
vede e decide che esista, che non sul diritto ad esistere in quanto le caratteristiche dei proto-soggetti
esista nient’altro e che chiunque ne corpi, ai quali viene negata la pre- contemporanei. Sono indicatori di
dubiti, affermi o rappresenti altro, senza, innanzitutto nello spazio, (è un’umanità alla deriva e alla mercè
sia considerato il nemico, il soste- negato anche un pezzo di terra in di poteri esclusivamente interessa-
nitore di tutti i nemici e il pericolo cui seppellirsi, meglio che i corpi ti a un’escalation delle condizioni
per l’esistenza del mondo e della sprofondino a mare) e poi nel tem- del dominio.
“realtà” ufficialmente definita e po, diritto che viene concesso solo Questo neo-medioevo creerà gli
verificata. a chi riesca a catturare l’attenzione anticorpi della sua salvezza? Nella
Il modernismo, d’altronde mai re- mediatica. ricerca di risorse e dispositivi origi-
alizzato, aveva tentato di dividere Negli anni ’50 in pieno maccar- nali robusti, radicati e adeguati ai
l’umanità, su scala nazionale ed tismo, mentre l’America si pre- tempi è probabilmente il momento
internazionale, tra moderni, da un parava al tentativo, oggi riuscito, giusto per dare fondo ad una ri-
lato, aderenti alla verità meccanici- di mediatizzazione e disneylan- sorsa quasi dimenticata nella notte
stico-razionalista scientista, e non dizzazione del pianeta, Billy Bur- dei tempi e affossata dalla nostra
moderni, dall’altro, superstizio- roughs, la Beat Generation e gli subalternità storica nel sud globa-
si, creduloni, arretrati, selvaggi, e hipsters dell’universo del Jazz, lizzato: la proposizione di una ci-
pertanto da sradicare, rieducare e invitavano alla disintossicazio- viltà basata sull’arte è alle origini
colonizzare. ne mediatica e all’affrancamento della specificità italiana. Ciò può