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PERCHÉ UN BLOG

Questo diario nasce dall’esigenza di documentare le nostre serate astronomiche non solo attraverso foto
ma anche attraverso un resoconto della serata, della strumentazione, degli esperimenti, degli errori ma
anche degli intoppi che possono accadere durante l’osservazione del cielo. Così vorremmo condividere
queste esperienze aiutando chi si vuole avvicinare a questa straordinaria passione ma non sa come farlo.

COME VERRÀ SVILUPPATO IL DIARIO

Prenderemo in considerazione un soggetto astronomico alla volta (le costellazioni, la luna, i pianeti, ecc)
mostrando come trovarlo, la storia mitologica che lo caratterizza e, se presenti, oggetti specifici (galassie,
nebulose, stelle doppie, ammassi stellari); aggiungeremo le nostre esperienze con aneddoti e commenti,
nonché delle schede tecniche sulla strumentazione utilizzata.

ORIONE

Iniziamo il nostro viaggio da questa costellazione che in queste serate fa bella mostra di sé nel cielo
notturno.

DOVE E COME TROVARLA

La costellazione di Orione domina il cielo invernale. Da Sutrio possiamo vederla sorgere ad est verso le
21:00 agli inizi di dicembre, spostandosi poi a fine gennaio a sud: sempre alle 21:00 la troveremo
guardando a circa metà altezza. Andrà fuori dalla nostra vista tramontando ad ovest alla fine di marzo
concludendo il periodo di osservabilità.

È una costellazione estesa ed è facilmente riconoscibile tramite le tre stelle presenti al centro (“cintura”)
che attirano l’attenzione per la loro disposizione in linea quasi perfetta.

NT: A Federico il disegno della costellazione ricorda una moka… è un appassionato di caffè

MITOLOGIA

Diversi sono i miti che circondano questa costellazione. Si narra che Orione, figlio di Poseidone, abbia
ereditato dal padre l’irruenza amorosa e l’abilità nella caccia; ho quindi deciso di raccontarvi due storie che
facciano riferimento a queste peculiarità.
La prima coinvolge Orione e le sette figlie di Atlante (le Pleiadi). Pare che il nostro cacciatore se ne fosse
invaghito, facendo loro una corte spietata. Nonostante i ripetuti due di picche delle ragazze, lui le seguiva
ovunque, finché non potendone più si rivolsero a Zeus pregando di liberarle da quel supplizio. Zeus
acconsentendo le trasformò prima in colombe e poi in stelle, ed ecco perché anche in cielo Orione continua
ad inseguire le Pleiadi. (si trovano nella costellazione del Toro, ad Ovest di Orione)
Nella seconda storia troviamo Diana (o Artemide) dea della caccia. Orione un giorno si vantò di poter
cacciare qualsiasi animale meglio della dea. Diana, non potendo sopportare un tale affronto, decise di
mandagli contro un velenosissimo scorpione, nello scontro Orione venne punto e morì ma morì anche lo
scorpione. Gli dei mossi a compassione decisero di tramutare entrambi in costellazioni, ma posti distanti tra
loro in modo che lo scorpione non potesse più pungere il cacciatore.
OGGETTI

La costellazione di Orione contiene numerose nebulose, la più conosciuta è la Grande Nebulosa formata
dagli oggetti M42 e M43. Si tratta di una gigantesca nube di idrogeno ionizzato dal flusso di raggi
ultravioletti sprigionati dalle stelle in essa contenute. Se osservata con un binocolo appare come una coppa
rovesciata, dal telescopio si può osservare un suggestivo gioco di chiaroscuri.

SERATA NO!

La prima volta che abbiamo provato a fotografare la Nebulosa di Orione è stato il 29 dicembre 2019. Era da
poco arrivata la nuova camera astronomica e scalpitavamo per provarla sul campo. Quella domenica
finalmente il cielo era sereno. Entusiasti, nonostante il freddo, caricammo tutta l’attrezzatura in macchina e
partimmo veloci per la “taviele”. Arrivati alla nostra solita postazione la trovammo già occupata da due
astrofili di Paluzza, che avevano avuto la nostra stessa idea. Ci stringemmo così nel piccolo spazio rimasto e
cominciammo a scaricare e montare l’attrezzatura. Fatto l’allineamento iniziale e collegata la camera,
puntammo decisi su M42 ma improvvisamente sul pc la finestra di anteprima della camera diventò tutta
nera. Cosa poteva mai essere successo? Per prima cosa controllammo tutti i cavi… ma erano in ordine,
allora controllammo le batterie e il pc, ma niente era fuori posto. Possibile che la camera appena presa
avesse già dei problemi?
Mentre facevamo le congetture più assurde sul possibile guasto, notammo che anche i nostri vicini di
osservazione erano alle prese con dei grattacapi non riuscendo a trovare un accessorio fondamentale per
andare a fuoco con la camera.
Dopo un primo momento di smarrimento, Federico decise di ricontrollare tutta la montatura… niente!
Il guasto non si trovava. Sconsolati ragionavamo già di fare un reso della camera quando ci venne la
folgorazione! Nessun guasto! nessun cavo allentato! semplicemente il portellone del bagagliaio era rimasto
aperto coprendo l’intera visuale del telescopio…per forza che vedevamo tutto nero! Ci facemmo una risata
e tirammo un sospiro di sollievo; chiuso il bagagliaio ecco apparire la nebulosa. Federico cominciò a
prendere confidenza con il nuovo software per la gestione della camera. Dopo i primi scatti di prova
eravamo quindi pronti a fare sul serio ma… il pc nel suo linguaggio informatico ci urlò contro: FA TROPPO
FREDDO IO MI SPENGO!! ( che risultò come un Bidu Bidum e schermo nero ).
Attoniti ci guardammo negli occhi non sapendo se ridere o piangere. Brontolando sulla sfortuna della serata
smontammo tutto e mogi mogi tornammo a casa infreddoliti e scontenti.

M42 NEBULOSA DI ORIONE


M43 NEBULOSA DE MAIRAN
M78 NEBULOSA CASPER
IC434 (B33) NEBULOSA TESTA DI CAVALLO

CLASSIFICAZIONE STELLARE
Prima di parlarvi delle stelle doppie devo dirvi due cose sulla classificazione delle stelle.
Per farla molto breve, le stelle non sono tutte uguali, hanno colori e dimensioni diverse in base alla loro
composizione chimica e vengono classificate in base al loro spettro. La classificazione più diffusa è quella di
Harvard che definisce 7 tipi identificati dalle lettere maiuscole:
O, B, A, F, G, K, M

Dalla più calda alla meno calda, come illustrato nella figura.

Le classi spettrali sono suddivise in 10 sottoclassi etichettate con i numeri da 0 a 9, dove 0 indica la più calda
e 9 la meno calda. Per fare un esempio; la nostra stella, il Sole, è in classe G2.

STELLE DOPPIE
Una stella doppia (o binaria) è un sistema stellare formato da due stelle che orbitano intorno al loro
baricentro. La stella più luminosa viene chiamata primaria, mentre l’altra viene chiamata secondaria o
compagna.

Note: Per quanto mi riguarda sono affascinata da questo tipo di stelle. Vedere la principale con la
compagna lì vicino mi fa pensare a due innamorati, oppure quando la differenza di dimensioni è molto
evidente penso a mamma stella con figlioletta al seguito.

STELLE DOPPIE DI ORIONE

MINTAKA
Delta Orionis chiamata Mintaka (dall’arabo Mintakah che vuol dire cintura) è la stella di destra della cintura
di Orione. Pur essendo un sistema multiplo formato da 6 elementi, con piccoli telescopi possiamo vedere
solo una compagna (Mintaka C). La stella principale Mintaka A ha una magnitudine apparente di 2,2 ed è in
classe spettrale O9. A 52 secondi d’arco di distanza Mintaka C ha magnitudine 6,5 ed è in classe B2.
Scattata con un singolo scatto di pochi millisecondi ad almeno 40 ingrandimenti con tecnica di ritaglio
automatico ROI (Region Of Interest).

ALNITAK
Zeta Orionis o Alnitak è la stella di sinistra della cintura. È una stella multipla formata da tre componenti. La
principale, Alnitak A, è una supergigante blu di classe spettrale O9 e ha magnitudine 2. Alnitak B è separata
di soli 2,3 secondi d’arco è una gigante blu di classe B0 e magnitudine 4,2. Questa stella è quasi del tutto
oscurata dall’intensa luminosità di Alnitak A.
Scattata insieme agli altri oggetti è altamente luminosa e sempre visibile con qualsiasi tipo di fotocamera e
tempo di esposizione.

THETA 1 ORIONIS
Questa stella fa parte del sistema multiplo chiamato il Trapezio o Ammasso del Trapezio, è un ammasso
aperto visibile al centro della Grande Nebulosa di Orione e fu scoperto da Galileo Galilei nel 1617.
Le quattro stelle principali, che conferiscono all’ammasso in nome di Trapezio sono identificate con le
lettere A, B, C, D. La principale A ha una magnitudine di 6,7 ed è in Classe B0. La componente B è separata
da A da 13 secondi d’arco, ha una magnitudine di 7,9 ed è in classe B0. La componente C, separata da B da
21,5 secondi d’arco, ha magnitudine di 5,1 ed è in classe O6, mentre l’ultima, D, è separata di 8,7 secondi
d’arco da B, ha magnitudine di 6,7 ed è in classe B0.
Il Centro della Nebulosa di Orione in singolo scatto di 1 secondo, fotografabile anche con una reflex.
MEISSA
Lambda Orionis detta anche Meissa è la testa di Orione, appartiene all’ammasso stellare C 69. La stella
principale è una gigante blu di magnitudine 3,3 ed è in classe O8. La compagna separata da 4,4 secondi
d’arco ha magnitudine 5,6 ed è in classe B0.
Fotografata insieme al relativo ammasso stellare aperto in 10 scatti di 1 secondo per gestire le diverse
luminosità delle singole stelle.

LUNA
La Luna ha influenzato da sempre l’uomo, sia la sua vena poetica che la sua vita. I riti delle tradizioni
popolari come la semina, la vendemmia, il taglio della legna ecc. sono tuttora regolati sulle fasi lunari. Il
nostro satellite è anche il primo obbiettivo di chi ha incominciato ad interessarsi di astronomia ed ha
acquistato il suo primo telescopio, vediamo quindi di conoscerlo meglio.

ORIGINE
L’ipotesi più accreditata sulla formazione della Luna è quella dell’impatto gigante, secondo cui essa nacque
dai resti della collisione tra la primitiva Terra e un ipotetico pianeta delle dimensioni di Marte, chiamato
Theia, durante le fasi iniziali della formazione del sistema solare. L’attuale Terra sarebbe il risultato della
fusione dei due corpi, mentre i resti espulsi costituirono una nube di rocce che andò a porsi in orbita
attorno alla Terra. Col tempo la nube di trasformò in un anello di piccoli corpi solidi che poi raggruppandosi
formò la Luna. Campioni raccolti dalle missioni Apollo dimostrarono una somiglianza chimica tra i minerali
terrestri e quelli lunari. Durante il Grande Bombardamento Meteorico (circa 4000 milioni di anni fa) la Luna
venne bersagliata da migliaia di meteoriti che ne plasmarono la superficie lasciando la loro caratteristica
traccia.

CARATTERISTICHE
La Luna ha un diametro di 3475 km, una densità di 3,34 g per cm cubo, una temperatura diurna di 127° C e
notturna di -173° C (non avendo una atmosfera propria), è distante dalla Terra in media di 384 400 km.
Impiega 27 giorni e 7 ore a ruotare su sé stessa (rotazione) e 27,32 giorni a ruotare attorno alla Terra
(rivoluzione), questo movimento è chiamato anche mese siderale. Il mese sinodico, o mese lunare, è il
tempo che passa tra una luna nuova e quella successiva, questo richiede che la Luna, vista dalla Terra,
debba trovarsi verso la direzione del Sole. Il mese sinodico è quindi di 29,53 giorni. La differenza tra il mese
siderale e quello sinodico è data dal fatto che mentre la Luna gira attorno alla Terra, la Terra si sposta lungo
la sua orbita attorno al Sole. Per questo quando la Luna ha completato la sua orbita manca ancora un po’ di
tempo perché torni ad allinearsi con il Sole.

LIBRAZIONI
Come avete letto prima, il periodo di rotazione coincide con quello di rivoluzione, questo curioso aspetto si
chiama rotazione sincrona ed è una caratteristica comune tra i satelliti dei pianeti giganti. Per effetto di
questa sincronia la Luna ci mostra sempre la stessa faccia, in realtà non ci mostra proprio la stessa faccia,
ma è soggetta a piccole oscillazioni che si chiamano librazioni. Per apprezzare appieno questo fenomeno vi
invito a visitare questa pagina e a godervi il video realizzato dalla NASA.
https://svs.gsfc.nasa.gov/4442
https://svs.gsfc.nasa.gov/vis/a000000/a004400/a004442/phases_2019_fancy_360p30.mp4
CRATERI
Osservata ad occhio nudo la superficie lunare ci mostra un’alternanza tra zone chiare e zone scure. Le zone
chiare (terrae) sono altopiani ricoperti di crateri, mentre le zone scure (mària) sono costituiti da lava
eruttata da antichi vulcani ed hanno meno crateri. Al telescopio possiamo osservare questi crateri e
distinguerli in quattro categorie.
1) Crateri con meno di 10 km di diametro: sono riconoscibili per la loro forma a ciotola.
2) Crateri da 10 a 200 km di diametro: sono riconoscibili per il loro caratteristico picco centrale
3) Crateri con più di 200 km di diametro: al centro non hanno un picco ma una catena montuosa
4) Crateri con più di 300 km di diametro: sono i più estesi e vengo definiti bacini.

FASI LUNARI
Se consultiamo un calendario lunare possiamo vedere che la Luna ha quattro fasi che cambiano ogni sette
giorni.
Prima fase: Luna nuova. In questa fase la Luna non è visibile dalla Terra perché si trova nella stessa
direzione del Sole.
Seconda fase: Primo quarto. Dalla Terra la luna si trova a 90° rispetto al Sole che ne illumina solo metà
faccia.
Terza fase: Luna piena. Il Sole e la Luna si trovano in direzioni opposte rispetto alla Terra, la Luna ci mostra
la sua faccia completamente illuminata.
Quarta fase: Ultimo quarto. La Luna si trova di nuovo a 90° rispetto al Sole e quindi è illuminata solo per
metà.
Si ritorna quindi alla prima fase di Luna nuova.

ECLISSI LUNARE
Ogni luna nuova è una eclissi lunare?
Affronteremo questo argomento nel dettaglio la prossima puntata.

ECLISSI LUNARE
Ogni luna nuova è una eclissi lunare?
Questo fenomeno si verifica quando la Terra si interpone tra il Sole e la Luna e questo allineamento
provoca un cono d’ombra sulla Luna e causa l’eclissi lunare. Questo non avviene tutti i mesi dato che il
piano dell’orbita lunare è leggermente inclinato rispetto alla terra (ampliare argomento). Le eclissi si
verificano un paio di volte l’anno, durante questo fenomeno la Luna si tinge di rosso. Questo colore è
dovuto alla luce che viene filtrata dall’atmosfera terrestre ed è la stessa luce rossastra che vediamo al
tramonto.

FUTURO DELLA LUNA


La Luna si sta allontanando lentamente da noi, questo dipende dalla variazione nella velocità di rotazione
della Terra che sta diminuendo. Questo allontanamento avrà diverse ripercussioni sulla Terra; i giorni
saranno più lunghi e caldi, mentre le notti saranno più fredde. Si stima che il rallentamento terreste e
l’allontanamento della Luna cesseranno tra 5 miliardi di anni, allora un giorno sulla Terra durerà circa 50
giorni attuali ma a quel tempo il Sole sarà diventato una gigante rossa inghiottendo gran parte dei pianeti.
MISSIONI LUNARI
I primi a partire alla conquista della Luna furono i sovietici. La sonda Luna 1 fu la prima ad avvicinarsi alla
superficie, passando a 6000 km di distanza nel gennaio 1959. A settembre dello stesso anno la sonda Luna 2
venne fatta schiantare sulla superficie, mentre a ottobre Luna 3 riprese le prime foto della faccia nascosta.
Nel febbraio del 1966 Luna 9 fu la prima ad atterrare sulla Luna, seguita a giugno dalla statunitense
Surveyor 1. Alla fine degli anni Sessanta arrivarono le missioni americane del progetto Apollo. Nel dicembre
1968, primi uomini intorno alla Luna furono: Frank Borman, James Lovell e William Anders, i primi a girarle
intorno e vedere con i propri occhi la faccia nascosta. Nel luglio del 1969 Neil Armstrong e Edwin Aldrin
furono i primi a calpestare il suolo lunare, seguiti fino al dicembre 1972 da altri dieci americani.
Attualmente la Nasa sta progettando di tornare sulla Luna con un equipaggio umano nel 2024.

L’UOMO DELLA LUNA


Per concludere questo viaggio sulla Luna, vi propongo ora un giochino che potete fare tutti a casa adulti e
bambini. Questo gioco mi è stato proposto per la prima volta dal maestro Carlo Straulino, straordinario
conoscitore della Luna, durante una delle sue numerose mostre sull’argomento. Si tratta di un gioco visuale
di immaginazione originato da “Il bacio della Luna” di Zamboni, che potete fare con una foto della Luna
piena o guardandola fuori dalla finestra. Noterete che ci sono parti chiare e macchie scure. Concentratevi
sulla parte destra e cercate di visualizzare il profilo sinistro del viso di un uomo. Piccolo aiutino: le grandi
macchie tonde nere sono i capelli. Riuscite a vederlo?.... No?... non preoccupatevi ci vuole un po’ di pratica.
Per quelli invece che ce l’hanno fatta a sinistra dell’uomo trovate anche il viso di una donna.
P.S. nelle immagini troverete la soluzione del gioco, buon divertimento.

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