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SAN

.
DOMENICO
SAVIO

1842 –1857

Corretto 2020 – Non commerciale


Prendi il tuo atlante. Guarda alla pagina dell’ Suo papà, Carlo Savio, è fabbro. Sua mamma,
Europa, a Est delle Alpi francesi, l’Italia. che si chiama Brigitta, è sarta. Sono giovani
Lì, in Italia del Nord, a 28 kilometri da To- sposi: lui ha 26 anni, lei 22. Senza essere nella
rino, si trova il paesello di Riva, dove nasce, il miseria, vivono poveramente.
2 aprile 1842, il piccolo Domenico Savio. Ma sono ricchi di fede e molto uniti.

Sposati da 2 anni, hanno avuto un gran dolore. La stessa pena sarà avvertita un po’ più tardi,
Poco più di un anno fa, il loro primo bebè è in Francia, da Zelia e Luigi Martin, i genitori
morto a 15 giorni. Benché sapendolo in Cielo di Santa Teresa del Bambino Gesù: perderan-
(era stato battezzato l’indomani della sua no, loro, 4 bambini prima della nascita di Te-
nascita, come ogni cristiano deve farlo, senza resa. Virtus vulnere virescit – La virtù fiorisce
aspettare di fare il neonato figlio di Dio e di nelle ferite.
scacciarne satana col brutto peccato originale,
come fanno i modernisti che hanno perso la
fede), ne hanno lo stesso molta pena.
Domenico sarà il secondogenito di una famiglia Una mamma ha un’immensa influenza sull’a-
di 9 figli. Nato alle 9 del mattino, è battezzato la nima dei suoi figli, anche se piccolissimi. E’ lei,
sera stessa alle ore 17. Beati quei genitori catto- più del papà, che ha per loro le chiavi del
lici che non fanno aspettare Dio e Lo fanno Paradiso o dell’inferno.
entrare subito nell’anima del loro bambino. La mamma di Domenico ama teneramente la
Vedremo come il Buon Dio li ricompenserà Madonna. I giovani sposi le hanno affidato il
dando loro un santo. Era il sabato di Pasqua e la bebè, e una medaglia lo protegge al di sopra
gioia della nascita si univa nel cuore dei felici della sua culla.
geni-tori alla gioia delle feste pasquali.

La statua di Nostra-Signora è al posto d’onore Il Suo nome e quello di Gesù sono i primi che
sul camino, vicino a quella del Sacro-Cuore di Domenico impara a balbettare, insieme a quelli
Gesù. Prima ancora che il bambino possa capi- di “Mamma” e “Papa”.
re il suo gesto, la mamma guida la sua manina Ha solo 18 mesi e già ripete le parole corte, ma
per mandare baci alla Vergine SS. piene d’amore e di fede, che Brigitta gli impara
Gesto al quale Maria, che ama tanto i piccoli, per la sua preghiera della sera.
perché puri, è sensibile.
Domenico ha 2 anni quando la giovane coppia, E’ un bambino volonteroso, ma corregge già la
che non riesce a guadagnarsi la vita a Riva, de- testardaggine con il desiderio che ha di far
cide di traslocare e di installarsi a Murialdo, piacere a Dio e ai suoi genitori. La sua mam-
frazione del villaggio di Castelnuovo di Asti. ma gli ha imparato l’Angelus e dall’età di 4
Domenico ha una salute cagionevole. Murialdo anni, recita con lei, tre volte al giorno, la bella
è in collina; l’aria non mancherà di fargli bene. preghiera cattolica che ricorda l’incarnazione
del Figlio di Dio sulla terra.

I suoi genitori hanno l’abitudine di recitare in- “Domenico, non sei stanco?
sieme il rosario, al ritorno dal lavoro del papà. – O no! Voglio continuare con voi”. Così ogni
Un giorno, sentono Dominique cominciare a sera, Domenico comincia a recitare i 5 misteri
rispondere alle “Ave Maria”. con il suo papa e la sua mamma. O, quando la
Valore dell’esempio: Genitori che pregano, fi- santità dei bambini comincia nella famiglia.
gli che pregano. Non c’era bisogno di Freud per sapere che a 4
Dopo un posto di rosario (10 Ave Maria), il anni il cervello di un piccolo è formato o
papà domanda: sformato per tutta la vita.
A volte Domenico scompare. Lo si cerca e lo si Dalla nascita, i genitori lo portano ogni dome-
ritrova nascosto, silenzioso, in un angolo della nica in chiesa per assistere alla Santa messa.
casa, seduto su una piccola banchina. “Cosa fai Un bimbo non è mai troppo piccolo per andare
lì, Domenico? in chiesa. Egli ha un’anima immortale che ha
- O mamma, penso e parlo a Dio …” sete di Dio. Mamma Brigitta gli spiega in
dettaglio il senso delle cerimonie sacre. Con
grande attenzione, Domenico osserva i gesti del
sacerdote. Con tutto il cuore, si unisce alle
preghiere dell’altare che la sua mamma gli ha
tradotte nel suo linguaggio infantile.

La mamma deve raccontargli tutta la storia Egli comprende anche che la Santa messa, sa-
santa e quella di Gesù. Il racconto della Pas- cra come la lingua che utilizza –il latino-, dove
sione lo sconvolge. il sacerdote gira le spalle al mondo, è il grande
Domenico capisce che grande guaio è la catti- mezzo per consolare Dio e attirare sul mondo e
veria degli uomini e i terribili danni che pro- i poveri peccatori le grazie meritate dalle
voca il peccato per l’eternità. sofferenze di Gesù.
Egli è toccato dalle sofferenze di Nostro-Si- E’ ancora troppo piccolo per poter fare la santa
gnore che ha dato la Sua vita per noi. comunione, ma il suo desiderio è così grande di
assistere il più possibile alla messa.
Orbene, Don Zucca, il parroco del villaggio, Domenico chiede al papa e alla mamma il
cerca un chierichetto per servirgli la messa o- permesso di poter andare a servire la messa di
gni mattino molto presto. Nell’Italia cattolica, Don Zucca ogni giorno.
numerosi sono i capofamiglia che vogliono “Ma tu sei troppo piccolo: hai solo 5 anni! La
assistere alla messa prima di andare al lavoro, chiesa è lontana, e poi il Signor parroco la di-
per prenderci la forza per la giornata. ce così presto al mattino!”

“O papa, lasciatemi andarci. Pregherò per Voi, Domenico impara presto le risposte e i movi-
e sarò così felice di essere chierichetto!” menti da fare all’altare; e quando sua mamma
Mamma Brigitta si lascia convincere, felice in ammalata o impegnata dal dovere di sposa e
cuore suo delle disposizioni che Dio fa nasce- madre di famiglia numerosa non può accom-
re nel cuore del loro grande e decide che ac- pagnarlo in chiesa, si sveglia sempre in tempo
compagnerà il suo piccolo bambino essa stes- e si alza rapidamente per non essere in ritardo.
sa.
A volte arriva prima del prete e aspettandolo, Domenico serve la messa con profondo racco-
si mette in ginocchio davanti alla porta chiusa glimento. La sua grande sofferenza è di non
della chiesa, senza dar peso al freddo o alla poter fare la comunione. Vorrebbe tanto rice-
neve. Il buon parroco ne è tutto emozionato e vere Gesù ma si vergogna di chiedere a Don
si affretta ad aprire le porte. Zucca.
Alla fine, non ce la fa più e, un giorno dopo la
messa, dice a Don Zucca:
“O Don Zucca, quando mi darete Gesù?”

Domenico ha appena compiuto 7 anni, ma al- Domenico raddoppia in gentilezza, obbedien-


lora, in generale, si faceva la prima comunio- za e disponibilità a casa. Si offre volontario
ne a 12 anni. per le commissioni da fare, i servizi da rende-
Ma Don Zucca sa che Domenico è particola- re. Cerca le occasioni per rinunciare a se stes-
re, e anche i suoi genitori. Sa benissimo il ca- so, e far piacere a coloro che lo circondano,
techismo, la sua pietà è profonda. Il parroco anche se per fare ciò, deve privarsi di qualco-
non esita: “Ebbene, Domenico, a Pasqua, po- sa.
trai fare la tua prima comunione!”
Alla sera, va incontro al suo papa che torna Alla vigilia di Pasqua, Domenico si è confessa-
stanchissimo dall’officina. to, ben preparato dalla mamma. Ha ottenuto il
E’ la migliore ricompensa per questo grande perdono del Buon Dio attraverso il prete per i
cristiano il vedere il suo primogenito venirgli suoi peccati.
incontro e saltargli al collo. Ma vuole anche ottenere lo stesso dai suoi cari.
“A quel momento, dirà tanti anni dopo al E in ginocchio chiede loro perdono se li ha fatti
processo di beatificazione del figlio, tutta la soffrire; poi domanda la loro benedizione.
stanchezza della giornata scompariva!”

Papa e mamma sono commossi fino alle lacri- Brigitta pensava forse a queste parole che la
me. Rialzano Domenico abbracciandolo tene- Beata Bianca di Castiglia diceva spesso a suo
ramente: “ Piccolo Domenico nostro, ti abbia- figlio San Luigi, futuro re di Francia:
mo già perdonato. Non dimenticare mai che “Figlio mio, sapete quanto vi amo. Orbene,
Gesù ti ama”. preferirei vedervi morto ai miei piedi piuttos-to
che sapervi colpevole di un solo peccato
mortale …”
L’indomani, 8 aprile 1849, è il grande giorno di Coincidenza o Provvidenza? E’ nella stessa
Pasqua. chiesa, che molti anni prima, San Giovanni
Domenico, accompagnato da papa e mamma, Bosco aveva fatto anche lui la sua prima co-
riceve per la prima volta Gesù nel suo cuore, munione; Don Bosco, questo prete ammire-
nella chiesa di Castelnuovo di Asti. vole che Domenico doveva conoscere 5 anni
più tardi e che terminerebbe di farlo santo.

Le funzioni sono lunghe. Ma Domenico non La sera, Domenico scrive queste risoluzioni nel
sembra stanco. Prolunga sua azione di grazia suo quaderno:
più a lungo degli altri. Papa e mamma devono 1° Mi confesserò spesso e mi comunicherò
interromperlo, perché sono gli ultimi rimasti in tutte le volte che potrò.
chiesa e li aspettano per il pranzo di festa. 2° Voglio santificare il meglio possibile i
giorni di festa.
3° I miei amici saranno Gesù e Maria. Sente crescere nel suo cuore il desiderio di
4° Voglio lottare contro il peccato. La morte aiutare coloro che sono lontani da Dio; affin-
piuttosto che il peccato. ché siano di nuovo in pace con Dio e con loro
Domenico ha capito che è il peccato che pro- stessi, e si salvino per l’eternità.
voca l’infelicità degli uomini, offende il Cuore Domenico sa che con la Messa e la comunione,
di Dio e fa cadere tanti milioni di anime al la preghiera e i sacrifici, un grande mezzo per
fuoco dell’inferno. farlo è fare bene il proprio dovere di stato. Per
la sua età, ubbidire ai genitori prontamente col
sorriso e impegnarsi a scuola.

La mamma fa la scuola a casa ai figli, anche se Dovrebbe andare di mattino, ritornare per
li manda regolarmente alla scuola del paese. A mezzogiorno, ripartire di pomeriggio e rientra-
9 anni, Domenico sa tutto che può imparare. re alla sera. 4 kilometri 4 volte al dì; è molto
Ha buonissima memoria. E’ intelligente, per un bambino di 10 anni.
applicato. E’ così sempre il primo della classe. Carlo e Brigitta esitano. Non sono abbastanza
C’è a Castelnuovo di Asti una scuola più ricchi per metterlo in semi-pensione, ne voglio-
avanzata, tenuta da un santo sacerdote, Don no metterlo in pensionato.
Allora, ma è lontano!
Domenico ha un tale desiderio di istruirsi che Alla stessa epoca, per lo stesso motivo, a piedi
finiscono per cedere e, dal 21 giugno, estate nudi, scarpe sulla spalla per non consumarle,
come inverno, Domenico farà la strada 4 volte un bambino di nome Giuseppe Sarto faceva
al dì. anche lui, 15 kilometri ogni giorno da Riese a
I ragazzini del tempo erano più coraggiosi che Castelfranco. Doveva diventare il Papa San Pio
quelli di oggi … X, ed essere canonizzato da Pio XII due
settimane prima del piccolo Domenico.

Un pomeriggio di estate, un viandante incontra “Non sono solo, signore. Ho il mio angelo
Domenico: custode sempre al mio lato!
“Non hai paura di andare così da solo, figlio - Ma è stancante fare tale strada 4 volte al dì,
mio?” soprattutto con questo caldo!
La risposta di Domenico non si fa aspettare: - O! Signore, niente è stancante quando si
lavora per un padrone che paga così bene.
- E chi è questo padrone? Don Alessandro Allora è un eccellente maes-
– E’ Nostro Signore che ricompensa anche un tro. Sotto la sua guida, Domenico fa progressi
bicchiere d’acqua dato per amore Suo “. sorprendenti.
Nel silenzio delle sue lunghe camminate soli- Ma i suoi compagni sono invidiosi. Alcuni
tarie, Domenico trova il tempo di pregare lun- vogliono trascinarlo al male e farlo cadere nel
gamente. peccato.
Ma Domenico, sostenuto dalla grazia divina,
per 2 volte, resiste vittoriosamente.

La strada, stancante d’estate, è pericolosa Da alcuni mesi, infatti, Domenico sente nel
d’inverno per i polmoni fragili. Domenico si cuore il desiderio di diventare sacerdote. Ne
ammala. Alla primavera 1853, i suoi genitori, da la ragione al suo nuovo maestro: “Vorrei
sapendo che Dio chiederà conto loro dell’ani- diventare sacerdote. Non c’è vita più bella che
ma immortale dei loro figli, decidono di la- quella che consiste ad aiutare Gesù a salvare il
sciare Murialdo per installarsi al villaggio di mondo …”
Mondonio. Vi è una scuola privata eccellente,
diretta da Don Giuseppe Cugliero, e lì Dome-
nico potrà anche cominciare a studiare il lati-
no.
Si sforza di somigliare sempre più a Gesù. Il fuoco non parte … Il maestro si meraviglia,
Ecco che una mattinata d’inverno, cattivi com- apre la caldaia, scopre le pietre. I maleducati
pagni, durante la sua assenza, riempiono la cal- avevano anche aggiunta neve!
daia di sassi. “Chi ha fatto questo?”
La sera prima, il maestro aveva preparata accu- Ecco che i colpevoli, cattivi, urlano:
ratamente la legna affinché, appena arrivati, un “E’ Domenico Savio!”
fuoco ben caldo venisse a riscaldare i bambini
morti di freddo.

Don Giuseppe non ci crede affatto, ma chiede a Il prete allora interroga il piccolo santo:
Domenico: “Perché, ieri, non hai risposto quando ti hanno
“Domenico, sei tu?” accusato?
Domenico non risponde. – Per evitare ai miei compagni l’espulsione, e
“Mettiti in ginocchio in mezzo alla classe”. per somigliare a Nostro Signore”.
Domenico ubbidisce senza dire niente. Domenico sapeva a memoria il racconto della
Commossi, i colpevoli si denunciano il giorno Passione e ci pensava spesso.
dopo e chiedono perdono.
Il 13 aprile 1854 è grande feste a Castelnuovo: Sarebbe giunto il momento per Domenico di
Monsignore il vescovo è venuto a cresimare i entrare al seminario minore, ma è a pagamen-
ragazzini e le ragazzine dei dintorni. Domenico to, e Carlo e Brigitta non possono permettersi
è fra di loro. Sa che questo sacramento gli di pagare la pensione.
porterà in abbondanza i 7 doni e i 12 frutti di Allora Don Cugliero ricorda di aver avuto per
Dio Spirito Santo; soprattutto lo farà cavaliere compagno di seminario Don Giovanni Bosco,
di Cristo per professarsi cattolico senza vergo- che si è consacrato alla salvezza della gioven-
gnarsi mai di esserlo, sia in privato che in tù maschile dei bassi di Torino, e vi ha aperto
pubblico. Promette a Gesù di essere Suo per un patronato. Vi prepara alcuni ragazzi al
sempre e di lottare con Lui contro il peccato. sacerdozio.

Cade a picco: Don Bosco deve venire prossi- Don Cugliero prende l’autobus per Torino per
mamente qui. parlarne al santo fondatore dei salesiani. Don
Ogni anno, porta, fine settembre, dal suo fra- Bosco ha 39 anni.
tello, ai Becchi, una colonia di vacanza di ra- 600 ragazzi frequentano il suo oratorio la do-
gazzini, coi quali viene a fare la vendemmia e menica, quasi un centinaio è interno alla sua
festeggiare la Madonna del Santo Rosario. scuola di apprendisti e al suo collegio.
Dirige riviste cattoliche, scrive vari opuscoli Così un bel giorno di ottobre, Papà Savio e suo
per l’istruzione delle classi popolari e la dife- figlio entrano ai Becchi. Don Bosco che li
sa della fede cattolica contro le sette protes- aspettava, si avvicina e subito Domenico si
tanti e i massoni. sente capito dal santo. Con semplicità, egli
Don Cugliero domanda a Don Bosco se può racconta la sua breve vita, i suoi studi, i suoi
accettare nel suo collegio il piccolo Domenico desideri. Poi con umiltà ma ardore chiede:
che ha allora 12 anni.
“Ebbene, vado ai Becchi a giorni, chiedi a suo
padre di presentarmelo” risponde il santo.

“Don Bosco, volete portarmi a Torino con - Oh, capisco. Sono io la stoffa e Lei sarà il
Voi? sarto! Accetto di essere tagliato da Lei per
– Non dico di no, risponde il santo. Mi sem-bra Gesù.
che c’è buona stoffa in te. – Ma devo vedere se sei capace di studiare …
– A che cosa potrebbe servire? Tò, mentre parlo un po’ col tuo papà, prendi
– A fare un buon vestito da offrire a Nostro quel giornale (si chiama Le letture cattoliche),
Signore. studia questa pagina. Me la reciterai doma-ni”.
Dieci minuti non sono passati che Domenico è “Bravo Domenico! dice allora Don Bosco. Hai
di nuovo là, con il giornale in mano. anticipato il momento della tua recita. Ebbene,
“Se volete, vi recito la pagina. La so già”. io anticipo l’ora della mia risposta: siamo
Domenico la ripete senza un errore e risponde d’accordo, tu verrai a Torino. Da adesso, ti
con chiarezza alle domande che Don Bosco gli considero come uno dei miei cari figli”.
fa sul testo. Domenico salta di felicità. Nello slancio del suo
cuore, dice a Don Bosco:

“Spero di condurmi così bene che non rim- Domenico sale a bordo della vecchia vettura
piangerete mai di avermi preso con voi”. trainata da cavalli che, dopo ore su di una
Pochi giorni dopo, il 29 ottobre 1854, il cuore strada stancante, entra in Torino. E’ la prima
triste ma ben deciso, Domenico abbraccia un volta che vede la città.
ultima volta la mamma, il papà, i fratellini e le Torino, allora, conta 160.000 abitanti.
sorelline in lacrime, gli abitanti del piccolo Quanto rumore e caos, in paragone con il suo
borgo. I santi amano Dio e Gli sacrificano tut- piccolo Mondonio!
to, ma non per questo sono senza cuore e in-
sensibili. Tutto il contrario: solo la Fede catto-
lica nobilita i sentimenti e li alza al più alto
punto del soprannaturale.
Attraversa la piazza del grande mercato. Il frate portinaio lo conduce alla camera di
E’ stupefatto di vedere così tanta gente che San Giovanni Bosco. Domenico sale al primo
grida e gesticola. piano, e bussa alla porta: “Avanti” e si trova
Ma seguendo le indicazioni che Don Cugliero davanti a Don Bosco che scrive alla sua scri-
gli ha scritte su un foglio di carta, riconosce, vania.
non lontano dell’ospedale Cottolengo, l’Ora- Davanti a lui, un dipinto rappresenta San
torio di Don Bosco. Francesco di Sales e al di sopra, sono scritte in
grandi lettere 5 parole latine.

Un grande sorriso e due mani tese accolgono il Durante la conversazione, il santo vede che
piccolo viaggiatore. Domenico fissa l’iscrizione al di sopra del
Don Bosco gli chiede notizie della sua fami- dipinto.
glia, del parroco di Mondonio, del viaggio… “Saresti abbastanza forte in latino per spiegare
queste 5 parole: Da mihi animas, caetera
tolle?”
Domenico ci prova e riesce a tradurre le pri- - Ah capisco! Non è come al mercato di pri-
me parole: ma: non si comprano mercanzie, si comprano
“Datemi anime. Ma Caetera tolle, cosa vuole anime! Ma come si fa?
dire? – Facendo bene ciò che dobbiamo fare. Così,
– Ebbene, è un mercato con Dio, risponde adesso è ora della ricreazione; scendi nel cor-
Don Bosco. Io Gli chiedo delle anime, e lo tile, troverai amici, mettiti a giocare con lo-
pago cedendoGli tutto il resto”. ro!”

Dall’indomani, Domenico, con 12 compagni Domenico ha capito che è nel proprio dovere
della sua età, comincia a seguire i corsi di la- di stato che un cattolico trova le migliori oc-
tino e greco dati da un eccellente insegnante, il casioni di glorificare Dio e salvare le anime.
signore Bonzanino. Così si impegna di tutta la sua volontà a stu-
Quest’amico di Don Bosco accetta gratuita- diare, e rapidamente può saltare una classe.
mente ragazzi dell’oratorio fra i suoi alunni,
figli di famiglie ricche della città.
Il 8 dicembre 1854, ha luogo un grandissimo Mai il peccato ha avuto dominio su di lei che
evento storico: A Roma, quel giorno, il Papa doveva diventare la Mamma di Dio fatto car-
Pio IX proclama il dogma dell’Immacolata ne (L’annunciazione il 25 marzo).
Concezione. Dal tempo apostolico, la Chiesa ci ha sempre
Che cosa significa? Che dal primo istante del-la creduto, anche se non era ancora definito di
sua esistenza, la Beatissima Vergine Maria fu fede (Dogma).
piena della grazia di Dio, che è stata conce-pita All’oratorio di Don Bosco, dove si ama tanto
senza la macchia del peccato originale, la Santa Vergine, è un giorno di gran fervore.
trasmesso dal nostro primo padre Adamo.

Alla sera, andando a dormire, Domenico rin- Una domenica di quaresima 1855, Don Bosco
nova sua consacrazione a Maria Immacolata, e predica sul dovere di ciascuno di farsi santo.
la supplica di conservarlo sempre puro e unito Dio lo vuole ed è il mezzo il più sicuro di esse-
a Gesù. re felice e di fare del bene alle anime. “Devo
Prende la risoluzione di confessarsi ogni otto diventare un santo!” si ripete tutto il giorno
giorni. Domenico.
I suoi regolari incontri nel segreto del confes-
sionale con Don Bosco aiutano Domenico a
meglio scoprire ciò che il buon Dio aspetta da
lui nei più piccoli dettagli dell’umile quotidia-
no.
Ed eccolo moltiplicando i sacrifici e comin- Lo chiama.
ciando a fare dure penitenze. “Attento Domenico, gli dice, sbagli strada: sei
Don Bosco non tarda a vedere che qualcosa troppo teso e hai mal capito cosa è la santità.
non va più nel suo alunno, che ha perso il suo Un santo triste è un triste santo, non dimenti-
buon umore e la sua allegria abituale. carlo, Domenico. La santità consiste sopra-
tutto a fare generosamente la volontà di Dio,
col sorriso”.

Domenico ha capito. Si mostra sempre più gioioso nei giochi, e


Ritrova la pace, e pochi giorni dopo, scrive ad sempre pronto a raccontare una buona storia
uno dei suoi compagni: per rallegrare i suoi coetanei.
“Qui alla scuola di Don Bosco, facciamo con- Quasi tutti lo amano e lo rispettano.
sistere la santità nel fare gioiosamente il nos- La sua influenza sui compagni cresce.
tro dovere di stato, tanto all’ora della ricrea-
zione quanto alle ore di classe”.
Un giorno, scopre che una lite si prepara fra “Ebbene, ok! Vi prenderete a colpi di pietre,
due alunni più grandi. I due ragazzi, irascibili e disse Domenico, ma lasciatemi porvi una
orgogliosi, hanno deciso di battersi a colpi di condizione …
pietre! - Se non impedisce la lita, va bene!
Domenico va trovarli e cerca di farli ragionare, – Non la proibirà; ve la dirò sul terreno.
ma sono troppo pieni di odio e montati l’uno
contro l’altro per ascoltarlo.

- Vuoi tradirci e metterti a gridare? Allora Domenico, mettendosi fra di loro:


– No! Ve ne do la mia parola!” I due nemici “Aspettate! Ecco la mia condizione …”
hanno scelto un terreno abbandonato fuori E nello stesso tempo alza un crocefisso.
dell’oratorio dove nessuno può vederli. Se “Voglio che ciascuno di voi guarda bene Gesù
allontanano l’uno dall’altro di alcuni passi, e in croce, e che dopo dica a voce alta:
prendono ciascuno 5 pietre.
“Gesù innocente è morto perdonando ai suoi L’altro, stupito, gli risponde:
aguzzini, ed io, voglio vendicarmi!” “Ma non ho niente contro di te. Per di più so-
Poi si inginocchia davanti il ragazzo il più no pronto a difenderti …”
grande e gli dice: Allora Domenico va verso il secondo ragazzo
“Colpiscimi! Lancia la prima pietra sulla mia e riceve la stessa risposta. Allora mostrando il
testa!” crocifisso, si esclama:

“ Non temereste di esporvi per me che sono Fra i ragazzini che frequentano l’oratorio di
niente, e per un insulto rischiate la salvezza Don Bosco, c’era di tutto, dei cattivi e dei
della vostra anima che ha costato il sangue di buoni.
Gesù!”. Molti erano ragazzi della strada che non ave-
Commossi, i due nemici fanno la pace e si las- vano affatto avuta infanzia cristiana ed erano
ciano condurre da Domenico da un sacerdote vittime, da piccoli, di tanti brutti esempi in
per confessarsi. famiglia. Come i giovani di oggi: pervertiti da
televisione e scuola, orfani di genitori vivi.
Don Bosco, come Gesù, ama queste povere a- Un giorno, uno di questi infelici, umiliato da
nime, specialmente i più cattivi e infelici, et un’osservazione –benché dolce- di Domenico
fondò sua opera per loro. Perché sono essi che gli tira un pugno in pieno volto accompagnato
ne hanno più bisogno, ed egli desidera che si da queste brutte parole: “Porta questo da parte
convertano e si lasciano amare, per farne degli mia a Don Bosco”. Poi, vigliacco come tutti i
futuri uomini responsabili e amorosi. violenti, scappa.
Il santo domanda a Domenico di interessarsi Domenico sanguigna, ma eroicamente non rea-
soprattutto a questi. gisce.
Alcuni allora accusano Domenico di essere una
spia di Don Bosco.

Offre con un sorriso la sofferenza e l’umilia- E se l’altro fa finta di non capire, egli li strappa
zione per la conversione del povero ragazzo, e d’autorità il giornale dalle mani e lo fa a pezzi:
pochi giorni dopo constata la trasformazione “Se tu porti al tuo molino del grano putrido, ne
del suo aggressore. raccoglierai farina sporca! Qui, vogliamo rima-
Mai Domenico denuncia qualcuno, ma se un nere puliti, non venire avvelenarci con le tue
ragazzo porta nell’oratorio una brutta rivista, sporcherie …”
gli fa capire con forza il male che fa alla sua Irradia una tale forza spirituale che nessuno a-
anima e lo scandalo per le anime di coloro che pre più bocca.
lo circondano. (Lo Scandalo: fare cadere nel
peccato anime innocenti).
In pochi mesi, i cattivi giornali scompaiono Lo scopo della Compagnia è di far piacere
dall’oratorio…anche perché Don Bosco predi- alla Madonna tramite l’ubbidienza alle regole
ca molto spesso sul guaio dei peccati impuri e della casa, l’ardore allo studio, la cura di aiu-
la pornografia che distruggono il rispetto verso tare gli altri.
le signorine - le loro future spose - e fanno “Se potesse guadagnare a Dio tutti i miei
cadere all’inferno il più grande numero delle compagni, come sarei felice!” diceva spesso a
anime. Con l’autorizzazione di Don Bosco, Don Bosco.
Domenico raduna allora alcuni amici più di
pietà. Fondano insieme la Compagnia dell’Im-
macolata Concezione.

I compagnoni della SS. Vergine si impegnano Domenico, per modestia, rifiuta di essere il
a fare il catechismo ai più lenti, e prendono in presidente del gruppo da lui fondato. E’ il gio-
carica, tramite la preghiera e l’assistenza, i ra- vane Michele Rua - che sarà il successore di
gazzini più duri e feriti dell’oratorio. Don Bosco- che ne accetta la direzione.
21 articoli precisano le risoluzioni dei compa- Il 8 giugno 1856 la Compagnia dell’Immacola-
gni dell’Immacolata. ta Concezione è fondata ufficialmente e appro-
vata da Don Bosco.
Quando, il 17 dicembre 1859, i 18 primi E’ un’abitudine instituita da Don Bosco di ra-
salesiani si costituiscono in ordine religioso, dunare tutti i suoi ragazzi alla sera intorno a se.
saranno tutti – fuorché uno- antichi compagni La famosa predica della “Buona notte”.
dell’Immacolata, e il superiore scelto ne sarà Ne approfitta per dare avvisi e consigli per le
Don Rua, che sarà anche eletto primo succes- loro anime, e ci racconta le visioni – i sogni-
sore di Don Bosco; ma allora Domenico sarà dove Dio gli mostrava lo stato delle anime dei
già in Cielo. suoi ragazzi, per svegliare in loro l’amore alla
Chiesa.

In questa meta del XIX° secolo, si parlava mol- Per 3 secoli, i cattolici furono perseguitati, tor-
to della conversione dell’Inghilterra. turati atrocemente, spogliati da tutti i loro beni.
300 anni prima, il re Enrico VIII, irritato contro Sotto il regno di Elisabetta la sanguinaria, de-
Gesù Cristo e il suo vicario il Papa, che aveva- gna figlia di tale padre, migliaia di preti e fede-
no giustamente rifiutati di autorizzarlo a divor- li subirono il martirio piuttosto che di rinun-
ziare dalla sposa per mettersi in unione adulte- ciare a Gesù Cristo. Gli altri dovettero esiliarsi
ra con una donna, era uscita della Fede e aveva o vivere nascosti in costante pericolo di vita.
fondata la sua religione dalla quale si era auto-
proclamato Papa. Aveva scatenato una terribile
persecuzione che fece tanti martiri.
Nel 1840, vescovi sono nominati dal papa e Nel 1845 si converte Newman, nel 1851 Man-
tollerati dalla regina in Inghilterra, che sospen- ning. Ordinati poi sacerdoti cattolici, poi con-
de l’applicazione delle leggi persecutrice sacrati vescovi, finiranno cardinali.
anticattoliche. Nasce il Movimento di Oxford San Giovanni Bosco parla molto ai suoi ra-
che porterà tanti ministri anglicani alla Chiesa gazzini di queste cose.
Cattolica. I più conosciuti saranno Newman e Domenico prega ardentemente per la conver-
Manning, i quali, studiando, si danno conto che sione dell’Inghilterra.
la vera chiesa è quella di Roma e non la falsa
creata dal re impuro morto divorato dalla sifili-
de.

Un giorno dice a Don Bosco: Nostro piccolo santo ha una devozione cres-
“Durante la mia azione di grazia dopo la comu- cente per la SS. Eucaristia. Non solo fa la co-
nione, ho molto pregato per l’Inghilterra. Come munione tutti i giorni (ciò che allora era ecce-
vorrei partire lì per far conoscere ed amare il zionale), ma prepara la sua comunione quoti-
Pàpa! In spirito l’ho visto. Un giorno gli angli- diana offrendo a Gesù e a Maria tutti i suoi
cani rientreranno nella Chiesa cattolica”. desideri e sforzi quotidiani.
Quando ha ricevuto la SS. Ostia, ritorna al suo Un giorno, Domenico sembra essere scompar-
posto, mette la testa nelle sue mani e rimane a so.
lungo in intime conversazione con Gesù, in un Non si è presentato in classe, ne al pranzo. Non
ringraziamento che si protrae ben al di là della è alla ricreazione.
fine della messa. Ha così tante cose da chiedere Lo si cerca dappertutto. Niente.
e da dire a Nostro Signore! I sacerdoti cominciano ad essere inquieti. Uno
di loro avvisa Don Bosco.

Il santo, non trovandolo neanche lui, si rende in Domenico sembra svegliarsi:


chiesa per consultare Gesù, ed ecco, dietro “ O Dio mio! La messa è già finita?
l’altare, trova Domenico, immobile come una - Ma cara figlio, dice Don Bosco, sono le due
statua, lo sguardo fisso sul tabernacolo. del pomeriggio!
“Ebbene, Domenico” chiama Don Bosco. – O! Non ci pensavo. Don Bosco, perdonate-
Domenico non si muove più di un marmo. E’ mi di aver mancato al regolamento!”
in estasi.
Don Bosco, inquieto, le prende per un braccio,
lo scuote.
La madre di Don Bosco, mamma Margherita, Varie volte la città di Torino è provata da epi-
si occupa della cucina e dell’infermeria. demie di colera che fanno numerose vittime.
Con il suo sesto senso tipicamente femminile, Don Bosco e i suoi fanno meraviglie di dedi-
ha capito la pietà e le grazie straordinarie che zione ai malati.
riceve quel bambino. Ma, cosa che molti torinesi costatano, nessuno
“Hai molti buoni ragazzini qui, dice un giorno dei salesiani e degli alunni del Valdocco con-
al suo figlio, ma nessuno vale questo bambi- trae il terribile male.
no”.

Una sera, Domenico bussa alla porta di Don - Non chiedetemi spiegazioni, ma venite subi-
Bosco: to!”
“ Venite presto, Don, c’è un ammalato che vi Ed ecco che Domenico trascina Don Bosco nei
vuole!” vicoli del vecchio Torino. Si ferma davanti una
Don Bosco lo segue. casa a 3 piani e dice:
“Ma come sai che un ammalato ha bisogno di “E’ qui! Presto, entrate!”
me? Don Bosco bussa e entra.
C’è infatti un uomo agonizzando. Ingannato Un altro giorno – era un 8 di dicembre-, giorno
dalla propaganda dai massoni e dalle sette e- dell’Immacolata Concezione, Domenico, come
vangeliche, e in conseguenza dei suoi peccati, spinta da una forza invisibile, esce dall’oratorio
questa povera anima aveva abbandonato la fe- e va suonare al campanello di una casa vicina.
de. Nessuno si prendeva cura di lui e non aveva E’ una sorte di albergo.
neanche potuto chiedere un sacerdote. Il proprietario appare:
Ma pentito, desiderava disperatamente un prete “Che cosa desideri, bambino mio?
per confessarsi prima di morire.
Don Bosco fa appena in tempo a confessarlo
che tutto felice l’uomo muore nelle braccia del
santo.

- Non avete da voi una inferma ammalata di - Ragazzo mio, certamente hai sbagliato porta.
colera? Siamo tutti qui in buona salute”.
– Grazie a Dio, non” risponde il bravo uomo. Domenico esita un attimo, si raccoglie poi con
- E ciò malgrado, sono sicuro che, nella vostra voce angosciata:
casa, c’è una persona molto ammalata … “Perdonatemi di insistere, signore, ma sento
che c’è qui una vecchia signora che soffre e
desidera un prete … “
Impressionato dall’insistenza del bambino, l’al Nel giugno 1856, Domenico, per la prima volta
bergatore visita con lui tutte le camere e, in una cade ammalato della malattia che lo porterà alla
mansarda all’ultimo piano, scopre infatti una tomba e terminerà di renderlo maturo per il
povera anziana che geme di dolore. Paradiso.
Il prete della chiesa vicina, chiamato d’urgen- E’ ricoverato all’infermeria dell’oratorio. Ma
za, la confessa, le amministra l’estrema unzio- pensa più agli altri che a se stesso, e aiuta l’in-
ne e la comunione in viatico. fermiera a curare i suoi compagni.
La vecchia donna di pulizia muore un’ora do- Ama andare di letto in letto confortare ciascu-
po, sorridente, il rosario nelle mani. no.

Don Bosco, preoccupato di vederlo dimagrire e Alla fine di Agosto, con una nuova salute, Do-
del fatto che non riposa, decide di rinviarlo per menico può rientrare all’oratorio.
un tempo al paese natio, dove l’aria sarà meno Ma ecco che un giorno di settembre, va trovare
viziato che a Torino. Don Bosco e gli dice:
Tutti i mesi di Luglio e Agosto, Domenico sta “Don Bosco, permettetemi di partire subito per
con i suoi e , rapidamente le forze gli ritornano. Mondonio!”
Papa e Mamma sono felici di rivedere il loro
grande, che è per loro – e per i suoi 8 fratelli e
sorelle- come un raggio di sole.
“Perché dunque, Domenico? Se tu sei appena Don Bosco sente che Domenico non mente.
arrivato da lì? Ha già capito che Dio gli parla misteriosamen-
–Mamma sta male. te nel cuore.
– Come puoi saperlo? Non hai ricevuto lettere “Va bene! Va ritrovare la tua mamma. Ecco
dal tuo papa. denaro per il viaggio. Prendi l’omnibus fino a
– No, ma lo so. Devo partire affinché mamma Chieri, e di là a Mondonio, troverai sicura-
guarisca!” mente une caleche”.

Domenico parte subito. - So che mamma sta male. Ma presto sarà gua-
Arrivato a pochi kilometri di Mondonio, a un rita!” E lasciando il suo padre, corre fino al vil-
bivio, incontra suo papa che correva dal medi- laggio, e entra in casa. Sale le scale, e entra
co. nella camera matrimoniale, abbraccia la sua
“Ma, Domenico, cosa fai qui? mamma che sta morendo per un brutto parto.
Stupefatta di vedere suo grande figlio, non fa in
tempo di aprire bocca che Domenico le dice:
“Mamma, non inquietarti, sono venuto a dirti
che la Madonna sta per guarirti”.
Le mette al collo un nastro con una medaglia Il medico, accorso con il papa, arriva, e trova
della Vergine Santa e ritorna subito a Torino. mamma e bebè in perfetta salute.
Appena esce da casa, la mamma smette di sof- Un po’ scocciato, dice: “Perché mi avete fatto
frire e dopo pochi minuti una piccola Caterina chiamare? Tutto va bene qui”
viene ingrandire il circolo di famiglia. Frattempo, Domenico, appena a Torino, va
rendere conto a Don Bosco:
“Fatto. Ho messo la Santa Vergine al collo di
mamma, e mamma è guarita!”

L’anno scolastica 1856-1857 ha ripresa. Ha terribili mal di testa. Tossisce. Ma non si


Domenico entra in classe di seconda. Segue le lamenta e conserva il suo sorriso.
lezioni da Don Picco, vicino la chiesa di San Ma Don Bosco è preoccupato. Lo obbliga a in-
Agostino. Ma le sue numerose uscite in città, le terrompere i studi al seminario minore, e a ri-
classe fredde d’inverno, l’eccesso di lavoro che posarsi all’infermeria. Lo si da cibo scelto e
si impone per i studi, fanno che si ammala di abbondante. Ma niente può arrestare il male.
nuovo ai polmoni. Dio ha deciso il meglio per Domenico. Non lo
vuole sacerdote ma santo a 15 anni.
Domenico lo sa. Confida a vari amici che non Di nuovo spera che l’aria del paese natio lo
rimarrà a lungo sulla terra. Ha offerto la sua vi- rimetterà in piedi. Scrive al signore Savio di
ta per la conversione dei peccatori e dei giova- venire prendere il suo figlio.
ni di Torino, e per il successo delle opere di Egli arriva il 1° marzo. Lasciando l’oratorio,
Don Bosco. Domenico sa che non ci tornerà più. Domanda
Il santo non lo sa. Soffre di vedere Domenico a vedere ad uno ad uno i suoi compagni, e da a
sempre più sofferente. ciascuno in privato un consiglio particolare.

Presiede un’ultima volta la riunione dei com- Don Bosco è commosso.


pagni dell’Immacolata, e con un autorità sor- “Vedrete, Don Bosco, dal Paradiso verrò a tro-
prendente, ricorda lo scopo dell’associazione, varLa e vi aiuterò. E poi pregherò tanto per
domandando a tutti di rimanerci fedeli. tutti i miei compagni che ho veramente ama-
Poi fa i suoi addì a Don Bosco: ti!”
“E’ finito, Don Bosco, non vi vedrò più sulla
terra”
Ma ecco il signor Savio che viene prendere il Costui, appena arrivato, ausculta Domenico e,
suo figlio. Per alcuni giorni, l’aria di campagna davanti al serio della malattia, decide di tirargli
e le cure materne sembrano ridare colori a Do- del sangue – si dice saignèe- per obbligare il
menico e rimetterlo in salute. corpo a produrre sangue nuovo.
Ma poi Carlo e Brigitta, vedendolo sempre più
male, si decidono a chiamare un medico.

Fa sempre impressione vedere scorrere il pro- Il medico è commosso. Ma deve constatare,


prio sangue; allora il dottore dice a Domenico: dopo 10 prese di sangue che il male, lontano
“Non aver paura e non guardare ciò che sto per dall’essere vinto, ha solo peggiorato.
farti”. Domenico è sempre più debole; se ne sta an-
Ma Domenico sorride: dando. Prega il sua papa di far avvisare San
“O dottore, è ben poca cosa un ago che penetra Giovanni Bosco.
in una vena, in paragone dei chiodi ficcati nelle Poi chiede al curato del paese l’estrema unzio-
mani e nei piedi di Nostro Signore!” ne e il santo viatico.
Egli risponde al sacerdote con voce molta fiac- “Dal cielo, potrò vegliare su te e papa, e pro-
ca, ma dove si sente passare tutta la sua fede e teggere i miei fratelli e sorelle. Non aver pena,
tutto il suo amore. mamma, ti sarò più ben più utile che sulla ter-
Fratelli e sorelle sono intorno al suo letto. La ra”.
sua mamma ha difficoltà a nascondere le sue Il papa, ogni tempo, spinge la porte e domanda:
lacrime. “Domenico, necessiti qualcosa?
Ma Domenico la consola:

- Papa, non ne ho più per molto, ma sono felice La sera del lunedì 9 marzo 1857, il piccolo mo-
e così vicino a Gesù …” ribondo respira sempre più difficilmente.
Dei vicini vengono a visitarlo. Domenico dice Chiama il suo papa:
loro semplicemente: “Papa, è il momento …
“Arrivederci, in Paradiso! Quando si ha Gesù - Cosa vuoi, bambino mio, di che cosa hai bi-
per amico, non si ha paura di niente, neanche sogno?
della morte. Ditelo a tutti!” – Prendete il mio messale, e leggetemi le pre-
ghiere degli agonizzanti, per morire bene”.
La mamma scoppia a piangere, perché adesso Piange, la piccola mamma coraggiosa, il viso
sente che l’ora si avvicina dove il loro bimbo fra le mani. Aveva tanto sperato un miracolo!
sta per lasciarli. Ma adora la volontà di Dio. Quante son belle
“Non piangere, mamma! E’ per il Cielo che queste mamme cattoliche, che sapevano unire
parto …!” lacrime e rassegnazione cristiana, sofferte ma
Per non far vedere le sue lacrime al suo Dome- serene. Papa Carlo, coraggioso anche lui, recita
nico, Brigitta esce dalla stanza e va sedersi sul- le preghiere degli agonizzanti: “Quando i miei
la scala di legno fuori della casa. piedi immobili mi avvertiranno che la mia cor-
sa in questo mondo sta per finire, misericordio-
so Gesù, abbiate pietà di me!

Quando le mie mani tremanti non potranno più Il piccolo morente tende le braccia e s’esclama:
stringerVi, O Gesù crocefisso, abbiate pietà di “E’ tutto ciò che desidero, papa, cantare eter-
me! Quando la mia anima comparirà davanti a namente le lodi di Gesù! Arrivederci papa…”
Voi e che vedrà per la prima volta lo splendore Ed ecco che di colpo, Domenico si erge nel suo
della Vostra maestà, abbiate pietà di me, affin- letto e dice, il volto trasfigurato di luce:
ché che io canti eternamente le Vostre lodi”. “O papa, come è bello ciò che vedo!”
Un sospiro, un leggero soffio … E’ finito. Quando l’indomani Don Bosco, tramite un
Domenico riposa la testa sul guanciale. Non si messaggio del signore Savio sa della morte di
muove più; è entrato nell’Eternità. Domenico, riunisce subito tutti i ragazzi.
I fratellini e sorelline contemplano adesso il Mentre racconta la maniera con la quale Do-
loro grande fratello addormentato nella pace menico è partito per il cielo, e come Gesù e
del Buon Dio. Maria sono venuti a prenderlo, una straordina-
ria emozione tocca tutti. Ciascuno pensa: “
Nostro compagno era veramente un santo!”

In aprile, un mese dopo la sua morte, Domeni- L’anno dopo, nel 1858, Don Bosco scrive la vi-
co appare al sua papa durante la notte. ta di Domenico.
Risplende di luce. Il papa non può credere ai Molte persone cominciano a invocarlo, e grazie
suoi occhi, straordinarie e miracoli sono ottenuti.
“Ma si, papa, sono io. Non preoccuparti, sto in Don Bosco deve ristampare parecchie volte il
Paradiso e ti proteggerò, come anche mamma e libretto che racconta la vita del suo caro alun-
tutti i miei fratelli e sorelle”. no.
Poi nel 1878, Domenico appare finalmente a San Mentre stavo lì, pieno di ammirazione, una
Giovanni Bosco al Valdocco. Ecco come il santo musica meravigliosa risuonò alle mie orec-
stesso lo raccontò una sera alla tradizionale chie, canti si alzarono, formando un coro im-
“Buona notte”: menso, molto armonioso.
“Mi sembrò essere su una collina, vicino ad una Poi si avanzarono verso di me dei giovani a
pianura trasformata in giardino di una bellezza gruppi. Ne riconobbi un bel po’.
incomparabile.

Erano alunni dell’oratorio e delle case salesia- In testa al gruppo camminava un giovane ra-
ne che erano morti gli anni precedenti. gazzino meraviglioso.
L’abito lungo che portavano era diverso per gli Il suo abito era bianco e seminato di diamanti.
uni e per gli altri, ma tutti avevano intorno alla Sua cintura era ornata di perle. Era coronato di
vite una cintura rossa magnifica. fiori.
Una luce, bella come quella di una mattinata di
primavera che non sarebbe della terra, illumi-
nava ogni cosa.
Il ragazzino si avvicinò a me, e riconobbi Do- - Ma dove stai, Domenico?
menico Savio. – Sono al paese della felicità …
A due passi da me, si fermò, e di colpo, la mu- - E’ dunque lì la ricompensa degli eletti?
sica e i canti smisero. – O! Ciò che vedete, Don Bosco, è solo una
Ci fu un grande silenzio. Allora Domenico mi immagine. Il Paradiso, nessun occhio umano
disse: può vederlo sulla terra …
“Dio mi manda da Lei, Don Bosco, per parlar-
vi…

- Ma questa bella luce? C’erano violette, rose, genziane, gigli, e spighe


– E’ solo una luce naturale un po’ più viva. di grano.
Quella del Cielo è infinitamente più bella …!” “Questi fiori rappresentano le virtù preferite da
La conversazione continua sulle bellezze del Dio …
Paradiso. - Dimmi, Domenico, quale la virtù che più ti
A quel momento, Domenico mi mostrò un ma- consolò al momento della morte? ”.
gnifico mazzo di fiori che teneva in mano.
Ve lo dico, Don Bosco, è la devozione per - L’anno prossimo, 8 dei vostri figli saranno
Maria, ciò che ho fatto per la Madonna. Ditelo chiamati a lasciare questa terra. Ma non pre-
bene a tutti i ragazzi: che non manchino di occupatevi, il sacrificio della loro vita otterrà
invocarLa spesso finché sono in vita, la Sua grazie preziose alla vostra famiglia religiosa. Il
assistenza all’ora della morte si farà allora Santo Padre (Pio IX) riceverà anche lui sua ri-
onnipotente per loro … compensa. Ma la Chiesa continuerà la sua ope-
- Cosa hai ancora da annunciarmi, Domenico? ra di evangelizzazione sotto la guida di un
grande papa (Leone XIII)”.

Allora, disse Don Bosco, mi buttai per cercare “O! Don Bosco, quando, per la volontà di Dio,
di prendergli le mani, ma erano impalpabili un essere umano già in cielo vi appare, voi
come l’aria, e non toccai niente. vedete la forma del corpo che aveva sulla terra.
“E’ veramente te che vedo qui, Domenico?” Ma infatti, è impalpabile …
- Un’ultima domanda, Domenico: i miei cari In testa alla seconda lista, c’era scritto: Vulne-
ragazzi sono sul cammino del cielo? rati.
– I vostri figli possono dividersi in tre gruppi, Era la lista di quelli che avevano avuto la dis-
Don Bosco. Guardate queste liste …” grazia di perdere la grazia di Dio e che, tra-
Sulla prima, era scritto in testa una parola lati- mite una buona confessione e generosi sforzi,
na: invulnerati, cioè coloro l’anima dei quali avevano ottenuti la guarigione delle loro ani-
non era mai stata ferita dal peccato mortale. me.

Ma, alas, c’era una terza lista che indicava L’anno seguente, le predizioni di Domenico si
quelli che avevano bisogno di convertirsi. realizzarono esattamente:
(Quelli che erano nel peccato mortale, in ris- Il Papa Pio IX morì. Leone XIII cominciò un
chio di cadere eternamente nel fuoco dell’in- lungo pontificato di 25 anni.
ferno). “Notate bene questi nomi, Don Bosco, e E Don Bosco perse otto dei suoi salesiani.
chiedete loro di confessarsi senza aspettare …”
Poi lentamente la visione scomparve. Si indo-
vina con quale emozione, i ragazzi ascoltarono
tale racconto! La predica della “buona notte”
terminata, ci fu un rush verso la stanza di Don
Bosco per sapere su quale lista stava ciascuno.
Il 31 Gennaio 1888, Don Bosco moriva a sua Il 5 marzo 1950, il grande papa Pio XII dichia-
volta. rava “Beato” il giovane Domenico Savio, 3
Aveva profetizzato: “Avremmo dei nostri ra- mesi prima della canonizzazione di una
gazzi elevati agli onori degli altari …” bambina di 10 anni di età che aveva preferita
Lui stesso doveva esser canonizzato il giorno essere assassinata piuttosto che di lasciarsi
di Pasqua 1934 dal Papa Pio XI. violare. Questa bimba, italiana anche lei, si
chiamava Maria Goretti.

I miracoli e le grazie ottenuti per l’intercessio- Domandiamogli la grazia di conservare sempre


ne di Domenico si moltiplicavano senza sosta. la purezza, un cuore di bambino semplice e
Allora il 12 giugno 1954, in piazza San Pietro a amante, riempito dell’orrore del peccato,
Roma, 15 giorni dopo la canonizzazione dell’ zelante per la gloria di Dio e la salvezza delle
ultimo papa santo, San Pio X, il Beato Dome- anime. E un’immensa fiducia verso la Beata
nico è proclamato santo, insieme a San Pietro Vergine Maria.
Chanel, primo martire di Oceania. San Domenico Savio, pregate per noi nelle
terribili tentazioni di questo mondo che ha
rinnegato suo Creatore e Salvatore, per poter
fuggire l’inferno e andare in Paradiso con voi.
Amen.
Una delle rare fotografie di San Domenico Savio
"La morte ma non il peccato."
"Non sono capace di fare grandi cose, ma voglio fare
tutto, anche le cose le più piccole, per la più grande gloria
di Dio."

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