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In seguito all’accoglienza di Calipso nei confronti di Ermes, la ninfa dice che gli dei sono maligni
nei confronti di storie d’amore divine, citando la storia tra Aurora e Orione e quella tra Demetra e
Iasione. In seguito ricorda all’Argheifonte che è stata lei stessa ad aver salvato Odisseo in seguito al
naufragio compiuto per volere di Zeus. Afferma inoltre che se Zeus le richiede di far partire l’eroe
allora lo farà. Ermes le risponde che è corretto obbedire e temere il dio. In seguito Ermes se ne va e
Calipso ricerca Odisseo per avvisarlo della notizia, il quale piange sulle sponde del mare. Calipso
cerca di convicerlo a restare, dicendogli che soffrirà molto per il ritorno per Itaca e che rimarrà
sull’isola di Ogigia diventerà immortale. La ninfa si ritiene superiore per bellezza a Penelope, e
Odisseo non lo nega, ma nonostante ciò desidera ritornare dalla sua donna onesta.
Quando Nausicaa e le sue ancelle se ne stanno per andare, Atena fa in modo che un loro grido
svegli Odisseo, il quale si chiede dove egli stesso sia finito e decide di andare a scoprirlo. Così esce
dai cespugli coprendosi con delle foglie. Ma quando le ragazze lo vedono, le ancelle fuggono
spaventate. Odisseo supplica* Nausicaa di aiutarlo, raccontando le sue sofferenze dei suoi ultimi
giorni, di donargli vestiti e augurandole ogni bene. Nausicaa dice che lo accoglierà e si presenta
dicendo di essere la figlia di Alcinoo, re dei Feaci. Poi chiama le ancelle e dice loro di dare acqua e
cibo al naufrago.
*Si inginocchia e fa complimenti a Nausicaa per la sua bellezza.