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La voce narrante racconta di una sua amica, che prima di sposarsi non fece mai in modo che il suo

futuro
marito facesse domande riguardanti la sua condizione economica, poiché aveva speso una parte del suo
denaro in titoli. La donna stava molto bene economicamente, donò a lui del denaro per alleggerire il peso
delle proprie spese personali, che lui considerò come un favore, e attraverso quel sistema, l’uomo diventò il
più umile dei mariti.

La protagonista sostiene che la condizione di moglie non dovrebbe trovarsi al di sotto di quella di marito,
come la società e il genere maschile invece crede, e che quindi la donna stessa non dovrebbe volersi
collocare in quella posizione di inferiorità e dare per scontato che accetterà di essere umiliata dal proprio
marito in futuro. Questo perché le donne sono capaci di farsi desiderare, perciò non dovrebbero concedersi
per nulla, e non dovrebbero apparire come una conquista facile, ci guadagnerebbero sempre a stare sulle
proprie dichiarando di non essere disposte a farsi prendere in giro. Recitando la parte della donna prudente
capirebbero facilmente quando il genere maschile tende una trappola.

La narratrice sostiene che le donne per mancanza di coraggio e per paura di non trovare marito in futuro e
invecchiare in solitudine cadano in una trappola, ovvero quella di sposarsi in fretta, magari con un cattivo
marito, senza trovare la felicità concedendosi come nulla. La narratrice è convinta che non ci sia donna
intelligente e che ci sappia fare, che non trovi marito facilmente, al contrario di chi è frettolosa e non
strategica.

La narratrice si mostra strategica, intelligente, prende le distanze da alcune tipiche donne borghesi del
tempo, che cedono alle proposte di matrimonio frettolosamente per timore di non trovare marito. L’autrice
racconta che in passato la richiesta di matrimonio da parte di un uomo benestante sembrava essere la cosa
più importante da ottenere, ma quando si venne a sapere che non era in una buona condizione economica
venne esclusa dalla possibilità di trovare marito. Lei decise così di cambiare residenza e di apparire in una
società che non conosce il suo passato affinchè non potessero riconoscerla. Da quello che racconta sembra
incarnare nel bene e nel male le caratteristiche della società borghese del tempo, assetata di guadagno e
possesso, che vive per l’apparenza ma poiché strategica non è facile da dominare ed è in grado di trarre
vantaggio dalla situazione matrimoniale.

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