Sei sulla pagina 1di 2

La vita di un borghese si basa sulla disperata ricerca di qualcosa che colmi il

vuoto che lascia la noia a quelle frivole anime che non riescono a godersi la
bellezza delle piccole cose delle loro giornate. Ognuno di quegli uomini
aristocratici è preso dall'egocentrismo portatogli dalla potenza, non sono altro
ciò che la società gli impone di essere. Sono assillati dalla ricerca di una puerile
felicità, basata su balli e banchetti, la paura di esprimere infelicità, e quindi di
poter essere giudicati dal mondo che li circonda, li perseguita e li dilania.

In un mondo fondato su irraggiungibili costrutti di perfezione e di benevolenza


nessuno vuole venire meno al proprio dovere di difendersi dalla barbarie delle
persone, ponendo freni al loro essere uomini stolti e imperfetti.

Ma nell'alta società francese degli inizi del XIX secolo, seppur in minoranza,
qualcuno ancora aspira ad infrangere questo sistema che nega in ogni modo la
libertà e l'emancipazione femminile.

<<Il popolo soffre, il popolo grida uguaglianza, il popolo ha fame. E voi? Voi vi
godete i vostri pasti ricchi e abbondanti, qui, a Versailles. Come può un sovrano
ben governare se non conosce il patibolo del suo popolo? Ogni gloria, ogni
occasione, ogni ricchezza si trova nel piatto del ricco... e nel piatto del povero
cosa si trova? Non è forse giunto il momento di riequilibrare questa bilancia che
pende ormai da troppo tempo dalla parte dei borghesi?>> Grida Camille
Brienne, nella speranza di aprire una breccia nel cuore del padre, il re di
Francia, ormai cinico e inamovibile da ogni tipo di emozione.

La giovane ventenne è convinta di poter cambiare qualcosa, di potere fare la


differenza; in fondo sono questi i sogni che ogni ragazzo, che ancora non ha
sperimentato le delusioni della vita, possiede. A Camille manca l'esperienza, ma
non manca l'ardore e la speranza. Cos'altro è la speranza se non pazienza? Il
cambiamento è un risultato arduo da ottenere, va sudato e premeditato, ma lei è
pronta a tutto. Deve riuscirci per tutte quelle persone che sono state schiacciate
dalla potenza e dal menefreghismo di quelli come suo padre.

Già in infanzia ardiva a rivoluzionare il mondo, una piccola sognatrice,


cresciuta con libri di mitologia greca. Tutte le sue amiche ambivano a crescere e
diventare delle fedeli mogli di corte, che altro non avevano se non stare dietro al
proprio coniuge, invece lei sperava di essere forte e indipendente come
Atalanta, scaltra come Atena e guerriera come Diana.

Adesso, invece, si trova sola in questo intento. Se prima, all'età di nove anni,
aveva la madre a proteggerla e spronarla. Ora, con la sua morte, aveva solo sé
stessa.

Il padre sembrava ripudiarla, in quanto aveva sempre sognato un figlio maschio,


che potesse essere un degno erede al trono, ma si ritrovò una ribelle e
indipendente Camille.

In fondo il re odia sua figlia, ma a lei non interessa molto, dato che nemmeno lei
sopporta il suo essere meschino e attaccato ad una società patriarcale e rigida.

Quando provava a proferir parola con lui sembrava ogni volta una perdita di
tempo, i due finivano sempre per attaccarsi e gli insulti sembravano scorrere
senza mai fermarsi. Quella volta infatti non era molto diversa dal solito,
solamente che quel giorno il padre si sentiva più indisposto del solito. Era stata
una pessima giornata, a palazzo erano arrivate delle lettere anonime contenenti
minacce di morte, e questa situazione pressava molto sulla stabilità del sovrano.

Perciò spazientito da un altro fastidio, qual'era la figlia, d'impulso, senza


tralasciare la benché minima emozione, le sferra uno schiaffo. Il rumore di
quella violenza fisica riecheggia nella stanza, generando solo altra sofferenza.
Quei due non sapevano fare altro che distruggersi a vicenda, e perciò, mentre
due borghesi si distruggono anche il popolo fa lo stesso. Quando l'alta classe
sociale crolla di conseguenza anche le classi sociali più basse cedono.
La ragazza, spaventata, impietrita, mai più che adesso è certa solo di una cosa: è
arrivata al culmine, non può più sopportare queste umiliazioni, è giunto il
momento di trovare la sua strada e di scappare da quel palazzo che tanto la
opprime.

Potrebbero piacerti anche