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Estratti da La comunit terribile

La comunit terribile la sola forma di comunit compatibile con questo mondo. Tutte le altre comunit sono immaginarie. Non proprio impossibili ma possibili solo a momenti e - in ogni caso - mai nella pienezza della loro attuazione : piuttosto eterotopie, zone di opacit assente, perpetuamente in atto di costituzione e in via di scomparsa. La comunit terribile non soltanto possibile, gi reale, gi da sempre in atto. Non mai in potenza, non ha n divenire n futuro, n fini veramente esterni a s, n desiderio di diventare altro ma solo di persistere. Ora che il nichilismo pi feroce passato dalla parte dei dominanti l'Altro non ci accoglie, ci rimanda all'Altro che in noi. Perch non abbandoniamo la comunit terribile ? Perch il mondo tessuto della stessa inesistenza agitata della comunit terribile. C' tra loro una continuit nascosta, indecifrabile all'uno e all'altra.. Non incontrarsi impossibile, i destini hanno il loro clinamen. Anche sulla soglia della morte, nell'assenza a noi stessi, gli altri non smettono di urtarci sul terreno liminare della fuga. Noi e gli altri. Ci separiamo per disgusto ma non riusciamo ad unirci per scelta. Eppure ci ritroviamo uniti. Uniti e fuori dell'amore, allo scoperto e senza reciproca protezione. Cos eravamo prima della fuga. Cos siamo sempre stati. Nessun patto ci tiene insieme se non la spontaneit dei sorrisi, la crudelt inevitabile, gli accidenti della passione. Il tempo della comunit terribile impenetrabile, incombe sulle vite lasciandole prive di spessore. E' un'attesa senza fine, una distesa uniforme di discontinuit disordinate. E' il tempo della libert ingenua, in cui tutti fanno ci che vogliono perch impossibile volere altro da quello che c' gi. Il concetto di ordine nella comunit terribile ovviamente abolito ma implacabilmente rimpiazzato dall'effettivit del rapporto di forza. Nell'eterno ritorno della comunit terribile l'informalit il mezzo pi appropriato per la costruzione inconfessata di gerarchie impietose. La comunit si coagula e si formalizza senza mai prendere forma perch la forma essendo sensibile e corruttibile espone al divenire.

La reversibilit il segno sotto cui si colloca ogni evento che ha luogo in seno alla comunit terribile. E' questa stessa reversibilit - con il suo seguito di paure e insoddisfazioni - ad essere irreversibile. E il tempo della infinita reversibilit un tempo illeggibile, non-umano. E' il tempo delle cose, della luna, degli animali, delle maree : il tempo di ci che inconoscibile a s stessi. La comunit terribile non pu permettere che nel suo seno esista una vita non conforme condotta liberamente, pu permettere soltanto una sopravvivenza nei suoi ranghi. Fonda la sua unanimit massiccia e quasi militare sulla rimozione del conflitto, del litigio tra forme-di-vita. Unanimit che al tempo stesso disegualmente condivisa e violentemente rinchiusa in una collettivit che deve rendere possibile la libert. Un regime di verit in cui si pretende di realizzare la libert senza metterne in discussione la forma. Chi - nella comunit terribile - fa un uso pericoloso, effettuale del discorso, chi propugna l'atto di verit che mette in discussione i rapporti di potere cos come sono - hic et nunc - nell'amicizia, nella politica, nell'amore, mette in pericolo prima di tutto s stesso esponendosi nelle maglie relazionali. Per questo la comunit terribile applica al suo interno la pi stretta polizia discorsiva, diventando la propria stessa censura. La comunit terribile cos ancora un altro luogo, speculare ai non-luoghi del mondo, in cui si resta appesi all'analfabetismo emozionale, o in uno stato di minorit infantile. Il bambino non tanto colui che non parla, quanto colui che resta escluso dai giochi di verit. La comunit terribile un agglomerato umano i cui membri non si accompagnano, non si conoscono. La comunit terribile conosce il mondo ma non si conosce. Non c' nessuna coscienza al di qua dell'esistenza, e nessuna autocoscienza al di qua dell'attivit ma soprattutto non c' coscienza nell'attivit di inconscia autodistruzione che regola il funzionamento della comunit terribile La comunit terribile riproduce instacabilmente un'economia di piacere sado-maso. Il fatto che questo metabolismo emozionale resti nascosto una continua fonte di sofferenza per i membri della comunit terribile che diventano incapaci di valutare le conseguenze dei loro gesti affettivi. La comunit terribile attraversata da ogni sorta di complicit ma tali complicit non determinano in nessun caso la sua forma. La sua forma piuttosto la diffidenza. I membri della comunit terribile sono diffidenti gli uni degli altri perch non sanno niente di s stessi o degli altri. La comunit terribile diventa quindi impossibile da esperire se non nella immediatezza, immediatezza inorganica, che non rivela niente. L'educazione sentimentale nella comunit terribile si fonda sull'umiliazione sistematica. Nessuno si pu credere portatore di una forma di affettivit che abbia diritto di cittadinanza nella comunit. Il tipo egemonico di affettivit all'interno della comunit corrisponde paradossalmente alla forma che all'esterno viene percepita come la pi arretrata. La trib, il villaggio, il clan, la banda, la famiglia sono universalmente riconosciute come le formazioni umane pi crudeli e meno gratificanti ma persistono malgrado tutto all'interno della comunit terribile. Le donne devono assumere una forma di virilit che ormai nel non-mondo esterno persino i maschi rifiutano. E tutto ci percependosi come donne dalla femminilit difettosa rispetto alla fantasia maschile dominante - compiutamente dominante anche in seno alla comunit terribile. Nella comunit terribile le donne non potendo diventare degli uomini, devono diventare come gli uomini, prigioniere degli stereotipi pi retrivi. Se nella comunit terribile nessuno ha il diritto di dire la verit sui rapporti umani per le donne questo doppiamente vero. La donna che fa un uso effettuale del discorso, che fa scattare un dispositivo di verit in seno alla comunit terribile sar immediatamente catalogata come isterica.

La patofobia della comunit terribile si manifesta spesso come repressione indiretta della parola femminile. Non che si faccia tacere la donna : semplicemente il confine con la follia, su cui il dispositivo di verit femminile potrebbe situarsi, viene cancellato discretamente, giorno per giorno. Poich la comunit terribile si fonda su rapporti inconfessati finisce inevitabilmente per sprofondare nelle relazioni pi residuali e primitive. Le donne sono comunque destinate alla gestione delle cose concrete, delle faccende ordinarie e gli uomini alla violenza e alla direzione. In questa squallida riproduzione di clich sessuali obsoleti il solo rapporto possibile tra uomo e donna il rapporto di seduzione. Ma poich la seduzione generalizzata sarebbe esplosiva per la comunit terribile essa viene severamente incanalata, codificata, mimata e rappresentata. Se e quando viene agta, pu trovare sbocco solo nella forma di coppia eterosessuale monogama. Si stabilisce cos un familiarismo di gruppo che anche un fascismo di branco. Anche le amicizie, in seno alla comunit terribile, rientrano nell'immaginario rachitico e stilizzato del familiarismo, o del clan. Uomini e donne si sfiorano in una irriducibile estraneit. La comunit terribile si autolimita anche se non riposa in nessuna forma. Per questo non pu conoscere l'estasi e si accontenta, di fronte alla sussistenza residuale del mondo, di pretendere solo una maggiore pienezza.

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