Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Santa Fiorditella da Croft era sorella della giovinetta, vergine e martire, Santa Tutelata. Visse in quella che oggi e' terra basca francese, nel primo entroterra di Biarritz.Per il resto di lei sappiamo solo quello che i cronisti dell'epoca hanno lasciato disperso in una congerie di testi spurii in cui resta impossibile discernere dati storici e tratti leggendari. Qui si riporta la narrazione di due suoi prodigi : il testo doveva comprenderne molti altri e venne tradotto dal latino al provenzale in ambiente cataro. Questo ne spiega a sufficienza lo stato mutilo e frammentario.
3 - La Corrida di Scufiah
Ogni anno a Settembre si teneva la grande fiera di Scufiah e la gente accorreva a frotte dalle citta' vicine. Anche da Croft allegre brigate prendevano la strada di Scufiah soprattutto in occasione della Corrida, momento culminante della fiera, dove si esibivano tra i migliori toreri del paese. Fiordistella aveva sempre rifiutato di andarci, aborriva quel genere di spettacoli e la volgarita' crudele della gente. Ma un giorno mentre pregava senti' una voce dentro di se' : "Fiordistella,recati a Scufiah e assisti alla Corrida, per la gloria di Dio". Turbata ma confidando come sempre nel Signore, nel giorno della Corrida Fiordistella si uni' ai giovinastri che fino dall'alba uscivano bevendo e schiamazzando dalle porte di Croft. Nessuno la importuno' ma tutti si domandavano cosa la spingesse ad assistere alla Corrida. Da tempo gli abitanti di Croft sapevano che era inutile fare domande a Fiordistella. La curiosita' avrebbe ricevuto in cambio solo uno sguardo tanto penetrante da diventare presto insostenibile o magari, per qualcuno, un vago sorriso.
QUI VENGONO RIPORTATE ANNOTAZIONI SCRITTE A MARGINE, IN TUTTA EVIDENZA PRECEDENTI ALLA PRIMA STESURA DEL TESTO :
Il terzo e ultimo miracolo di Fiordistella avrebbe un plot molto semplice : Grande fiera di Scufiah. Durante la Fiera la corrida e' l'attrazione che fa accorrere la gente dai villaggi vicini, anche da Croft. Fiordistella, che aborrisce questo genere di spettacoli, riceve in sogno un comando divino : recarsi alla Grande corrida di Scufiah per la gloria di Dio. Al secondo combattimento mentre Fiordistella si domanda cosa mai voglia la Provvidenza da lei succede che il toro da' chiari segni di turbamento taurino. Finora s'era comportato come un toro appunto, aveva dato gran cornate a destra e manca, per poi ritrovarsi sul groppone le temibili "cognitivas", le banderillas locali.
.LA NARRAZIONE RIPRENDE COSI'
Ma adesso il matador non capiva : il toro non sbuffava piu', non si muoveva piu'. Guardava fisso alla muleta senza reagire. Lo spettacolo era penoso e la gente rumoreggiava ; il torero non sapeva come dare il colpo di grazia con un minimo di decenza , ne andava della sua reputazione. Una scena buffa, un toro innamorato del torero, amore decisamente inopportuno oltreche' impossibile. O forse innamorato di quella muleta ipnotica, chissa'.Comunque se ne stava li' e non voleva piu' saperne di continuare, si limitava a scuotersi ogni tanto di dosso le cognitivas, ma senza risultato. Fiordistella si alzo' e un silenzio di tomba scese tra il pubblico : "Signore, tu solo sai e puoi dirci chi dei due ha bisogno dell'altro". A queste parole il torero urlo' nella direzione di Fiordistella : "E' lui che non vuole morire, un toro e' un toro, la muleta nasconde la spada come sempre e io non ho bisogno di lui, che faccia la sua parte come io faccio la mia." Poi si giro' e incontro' gli occhi dell'animale . In fondo anche il torero aveva
sentito per un attimo una specie di trasporto innaturale per quello strano essere, e piu' volte, scartando di lato, aveva visto accendersi qualcosa di inesplicabile nei suoi occhi acquosi. Fiordistella se ne stava muta, come aspettando. Chiuse gli occhi quando finalmente il torero si sedette a terra. Spada e muleta finirono nella polvere mentre il toro si avvicinava, a passi lenti . " Si forse ti amo anch'io, ma sono quello che ti deve uccidere, ho bisogno di te" lo udirono farfugliare i suoi aiutanti. Il toro chino' la testa verso l'uomo in lacrime. Poi il torero si alzo' e con delicatezza assurda verso un animale di quel genere, comincio' a staccare con lentezza estenuante le cognitivas acuminate che penzolavano dalla groppa, ad una ad una. La corrida era finita. Il toro, accompagnato fuori dall'arena, fu ucciso subito dopo. Il torero si allontan tra i fischi della gente. Fiordistella a occhi chiusi, tra la folla indispettita e vociante cosi' prego' il Signore : " Per la tua Legge siamo tutti uguali, un fiore di campo non e' affatto diverso da un toro, ne' un toro da un uomo. L'amore di quest'uomo per l'animale non ha proprio niente di diverso dall'amore dell'animale per lui. E non ha senso chiedersi chi ha amato davvero. Amen