Primo Dialogo tra Allogenes e il Reverendo Armstrong

- Perch le donne sono belle ? - chiese Allogenes. - Perch bisogna farci i figli - rispose il Reverendo Armstrong. - Sono l'Arconte dell'Utero - ribatte' Allogenes. - Si - disse il Reverendo.

- Una bella fregatura, sembra che la vita ti passa vicino, e invece e' solo astuzia imbecille del demiurgo, la pi sottile e la pi potente - riflett Allogenes. - Si - confermo' il Reverendo e aggiunse : - la vita sta proprio da un'altra parte ma questo vacuo e cieco meccanismo e' tutto cio' che sta sotto a quella immensa e patetica perdita che gli psicoanalisti chiamano "manque", il desiderio. La vita che si rivolta contro se stessa proprio nel momento in cui si perpetua - E non basta saperlo. La gnosi e il povero Simon Mago fanno cilecca unaltra volta - disse a denti stretti Allogenes.
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Nelle Scritture c gi tutto - riprese il Reverendo aprendo il suo libro come a caso.

- Dal Vangelo secondo Robert Zimmerman : "Picking up Angel who/Just arrived here from the coast/Who looked so fine at first/But left looking just like a ghost" Allogenes scosse la testa e il Reverendo gli si avvicin : - Vedi l'Evangelista avverte : gli angeli arrivano dalla costa, sembrano cosi' belli a tutta prima ma se ne vanno in forma di spettri e cioe' : If you believe what you like in the gospels, and reject what you don't like, it is not the gospel you believe, but yourself" - Ma come si pu sfuggire a tutto questo, come si fa a non credere ai propri pensieri ? - chiese Allogenes sempre pi perplesso. - Quelli che chiamo flussisti, gli apologeti ingenui del Divenire che come sai considero nemici implacabili della verit su un punto almeno hanno ragione : bisogna smettere di sostituire lattivit(il lavorio incessante che ti costringe a buttare la tua spazzatura mentale sugli altri) allazione. Lazione quello che fai ogni volta che sei presente a te stesso, quello che succede quando per esempio hai fame e semplicemente mangi. Bisognerebbe non parlare mai pi in preda allattivit Il Reverendo Armstrong sorrideva. Che sempre sia lodato