Sei sulla pagina 1di 20

E la chiamano estate:

quei famosi Tornei Estivi del 1973


E la chiamano estate
Questa estate senza te
Ma non sanno che vivo
Ricordando sempre te
Il profumo del mare
Non lo sento, non c'è più
Perchè non torni qui
Vicina a me
E le chiamano notti
Queste notti senza te
Ma non sanno che esiste
Chi di notte piange te
Ma gli altri vivono
Parlano, amano
E la chiamano estate
Questa estate senza te
Il profumo del mare
Non lo sento, non c'è più
Perchè non torni qui
Vicina a me
E le chiamano notti
Queste notti senza te
Ma non sanno che esiste
Chi di notte piange te
Ma gli altri vivono
Parlano, amano
E la chiamano estate
Questa estate senza te
Questa canzone scritta da Bruno Martino nel 1965 è dedicata a quell’estate che
non rivede più i famosi tornei estivi di pallacanestro, una sorta di campionato estivo
secondo Aldo Giordani, che si svolgeva in tante località, balneari e non, iniziando
quasi sempre a Chieti e terminando a Rimini.
Come in ogni Giganti del Basket prima e Superbasket poi, usualmente nel numero
settembrino, in questo breve riassunto di quell’estate del 1973, quarantotto anni dopo
potrete rivivere ancora le emozioni e i profumi di quelle atmosfere magiche che a chi
le ha vissute ritornano indelebili, per la gaiezza e la leggerezza di assistere a
spettacoli meravigliosi tra gli italiani e gli americani che allora non intasavano i
social e le tv di tutto il mondo, offrendo spettacoli talvolta indimenticabili.
Era l’Italia dei mille campanili, che si sfidavano a colpi di canestro e che si
superavano ogni anno nella presentazione di protagonisti assoluti. Era un modo per le
squadre di non interrompere la stagione di colpo, oppure di riprendere confidenza con
il campo. Servivano per provare qualche giovincello di belle speranze, tra le righe ne
troverete, e spesso venivano da oltreoceano anche dei campioni NBA, passati e
futuri; come pure i campioni olimpici sovietici e gli slavi campioni mondiali che
presto li avrebbero scalzati dal trono.
Quell’estate del 1973 fu l’apice dell’epopea delle squadre All Stars nei tornei
estivi. La rivalità e l’eccellenza di quegli scontri storici della Gillette e degli
esordienti della Riccadonna non fu più nemmeno sfiorata, anche se negli anni
successivi si ebbero ancora delle squadre americane forti, e anche degli interpreti
notevoli, come per esempio l’allenatore campione in carica NBA, quel Tom
Heinsohn alla guida del Saclà All Stars con alcuni suoi rookies, oltre a un pivello Gus
Williams e a un veterano Bill Ciccio Bradley nel 1974, Lonnie Shelton nel 1975,
Robert Parish nel 1976, Darrell Griffith, Sidney Moncrief e Larry Bird nel 1977,
James Donaldson nel 1979, per citarne solo alcuni.
La Riccadonna di Rich Kaner volò solo quell’estate. Riuscì a vincere gli ultimi 7
tornei estivi ai quali partecipò, per un totale di 7 su 11 dal 26 giugno a Chieti fino al
12 agosto a Rimini, nel classico percorso dei tornei estivi che prevedeva le sue tappe
dall’Abruzzo alla Romagna.
La Gillette di Jim McGregor terminò la sua felice epopea in Italia quell’estate.
Vinse 4 tornei estivi su 12, dal 9 giugno a Venezia al 12 agosto a Rimini. Per qualche
partita, essendo Jim McGregor a fare l’interprete in America al Principe, Cesare
Rubini, che era alla caccia del sostituto di Arturo Kenney, fu allenata da quel P.J.
Carlesimo che allenerà l’NBA, e sarà assistente del Dream Team 1992.
La rivalità tra le due fu la benzina dell’estate, con grandi giocatori americani, che
all’inizio dell’estate vide le vittorie della Gillette, ma poi, una volta abituata la
Riccadonna stravinse. Alla fine in totale gli spumanti fecero un ottimo 24-6 W-L,
contro il 16-12 della Gillette.
La Snaidero a Grado, il Simmenthal a Rapallo e la Forst a Roseto degli Abruzzi,
furono le sole tre squadre a vincere nei 15 tornei estivi ai quali parteciparono almeno
una tra la Riccadonna e la Gillette.
Il Simmenthal cambiò colore alle sue Scarpette Rosse, dopo aver chiuso i battenti
in Sicilia, dove a Palermo furono la prima squadra italiana a battere l’Unione
Sovietica, tre anni prima che a Roseto degli Abruzzi ci riuscissero gli Azzurri.
E per nulla togliere alle squadre femminili, l’Italia vinse tutti e tre i suoi tornei
siciliani, ormai un appuntamento fisso e per quanto riguarda le avversarie, bisogna
ricordare il grande entusiasmo vedere la Cina e le sue atlete per la prima volta in un
torneo estivo
I tre cannonieri del campionato estivo, come veniva chiamato, furono Charlie
Yelverton con 499 punti, John Fultz con 461 e Woytowicz con 457.
E non fa nulla se non si svolse il grande Torneo misto della Festa dell’Unità, che
si sarebbe dovuto svolgere al Palalido di Milano dal 4 al 6 settembre, con la
partecipazione di Mobilquattro, Saclà, Dinamo Mosca e Gillette tra i maschi, e Geas,
Standa, Spartak Leningrado e Slavia Praga tra le femmine. Andò bene lo stesso nei
tornei settembrini: a Borgotaro per il Trofeo Gianfranco Bersani vinse Sapori contro
la Synudine, che si prese la rivincita a Grosseto. Dal 7 al 9 settembre l’Italia vinse a
Udine contro Wienberger, Lithuanians e Canada.
E io avevo quattordici anni e mi abbeveravo alle pagine dei Giganti e del
Guerin Basket, quell’estate. Per quel motivo sono ancora qui, oggi, a rinverdire il
mito dei tornei estivi di pallacanestro.
Dal 9 al 10 giugno, torneo estivo maschile di VENEZIA
L’aperitivo ufficioso dell’estate è a Venezia, che inaugura al Lido la serie dei
tornei dell’Adriatico. Non è ancora metà giugno. Sulla pista di pattinaggio delle
“Quattro Fontane”, per il 1° Trofeo del Lido, si danno battaglia lo Zadar di Zara,
Croazia, la Gillette All Stars di Boston, USA, la Splugen Brau di Gorizia e la
Fluobrene Mestre. La Gillette è ancora in edizione di transizione. Schiera quel Danny
Rodriguez il quale, oltre che far impazzire la platea con le sue evoluzioni, regala alla
squadra il successo finale. Nello Zadar brillano, con i soliti Cosic e Giergia, un paio
di interessantissimi lungagnoni adolescenti tra i quali Jerak. La Splugen Brau è alla
sua ultima apparizione con la vecchia maglia: Pierich e Spezzamonte si trovano a
meraviglia con Mauri. Un buon auspicio. Piace anche il Fluobrene. Giomo lavora da
dio su una massa di giovincelli implumi: il prossimo anno, con questa squadra e
Villalta conquistò la Serie A.
Classifica:
1) Gillette All Stars
2) Zadar Zara
3) Splugen Brau Gorizia
4) Fluobrene Mestre
MVP Kresimir COSIC, Zadar
Dal 15 al 17 giugno, torneo estivo femminile di CHIETI
A Chieti si giocò il torneo femminile che fu vinto dalla Stella Rossa di Belgrado.
Classifica:
1) Stella Rossa Belgrado
2) Jugoplastika Spalato
3) Firestone
4) Sanley
Dal 16 al 17 giugno, torneo estivo femminile di BUSTO ARSIZIO
A Busto si giocò il torneo femminile che fu vinto dal Geas.
Classifica:
1) Geas Sesto San Giovanni
2) Standa
3) Ignis
4) Comense
Dal 21 al 22 giugno, torneo estivo maschile di NERVI
In attesa della prima ufficiale del campionato estivo, che tradizionalmente si
apriva alla Villa Comunale di Chieti, ci fu una succosa anteprima in Liguria.
Protagonista fu il Saclà di Asti di Lajos Toth in versione americana. Tanti ne avevano
i sottaceti che prestarono Frank Valenti e Dillard all’Ardita Juventus. In Liguria i
piemontesi vincono, privi di Caglieris, battendo in finale gli ungheresi, grazie ad una
sorprendente prestazione del giovane Meo Sacchetti.
Classifica:
1) Saclà Asti
2) Csepel Budapest
3) Athletic Genova
4) Ardita Juventus Nervi
Dal 22 al 23 di giugno, torneo estivo maschile di IVREA
Il Saclà USA non si aggiudicò questo torneo, anche per il prestito di Rusty Blair e
Frank Valenti all’Auxilum Torino. Vinsero i ragazzi di Jim McGregor. Qui gli
uomini di Toth, condotti da uno strepitoso Willie Kirkland, vennero fermati da una
Gillette ancora incompleta ma già in grado di dettare legge. Blair lottò come un leone
solitario nelle file dell’Auxilium contro lo Csepel di Budapest, attirandosi l’interesse
di Toth per il prossimo campionato e guadagnandosi il premio di MVP.
Classifica:
1) Gillette All Stars
2) Saclà Asti
3) Csepel Budapest
4) Auxilium Torino
MVP Rusty BLAIR, Auxilum
Dal 26 al 28 di giugno, torneo estivo maschile di CHIETI
Finalmente si entrò nel vivo della stagione estiva e l’11a Coppa Città di Chieti ne
fu la protagonista, con un torneo eccezionale per la presenza di due squadre di
americani fortissime, che segneranno l’andamento di quella meravigliosa estate. Ci fu
il canto del cigno del Simmenthal Milano dopo 17 anni gloriosi, all’ultima stagione
prima di diventare le Scarpette Azzurre Innocenti. Partecipava anche lo Spartak di
Leningrado, fresco vincitore della sua prima Coppa delle Coppe d’Europa, la futura
Saporta Cup, anche se mancavano due medaglie d’oro: sia il lungo Ivan Dvorny che
il fuoriclasse Alexander Belov, che solo un anno prima aveva segnato il canestro
vincente a Monaco di Baviera, nella contestatissima finale olimpica che sancì la
prima disfatta degli americani.
Era l’esordio nelle estati italiane per una squadra di americani messa insieme
dall’agente americano Rich Kaner, non avvocato come veniva chiamato a quel
tempo, sponosrizzata dalla Riccadonna e gestita da Franco Tanelli. Era allenata dal
giovane Gary Walters, già compagno di squadra di Bill Bradley a Princeton nel 1965,
e futuro famoso allenatore di college. La squadra era piena di giganti, come Gil
McGregor da Wake Forest, che Walters mi ha descritto grande e grosso come Wes
Unseld, che sarà scelto dall’Alco Bologna e si dimostrerà mediocre. Giocava anche
Bob Morse, il capocannoniere della Serie A rappresentato da Kaner, che a Chieti non
fece grandi cose, a differenza di quel David Hall un centro atletico e potente da
Kansas State, che lottò tutta l’estate contro tutti in area, per confermare quel meritato
contratto che gli era stato offerto dalla Snaidero Udine l’anno prima, senza essere
confermato. Gli altri giocatori erano una coppia di guardie ex Princeton, Ted
Manakas e Reggie Bird, il primo era molto spettacolare in attacco e il secondo
arcigno in difesa, nonostante l’altezza. Mike Allocco e Bob Lauriski erano le bocche
da fuoco. Larry Kenon, Tim Bassett e Clarence Glover erano formidabili intimidatori
d’area, che i professionisti si tennero stretti. Harthorne Wingo gli ultimi due anni li
aveva passati con Coach McGregor e la Gillette, ma adesso con l’anello di campione
NBA giostrava per Kaner.
E veniamo alla squadra che nel cuor mi sta, il Simmenthal, le mitiche scarpette
rosse, alla fine di un viaggio meraviglioso, anche se ancora non si sapeva di sicuro.
Di sicuro Art Kenney era alla fine del suo mirabile triennio milanese, uno scudetto e
due Coppa delle Coppe, con la Coppa Italia del piccolo slam nel 1972. Con lui
giocavano i soliti noti, oltre a uno sbarbatello locale, Dante Anconetani, e un pivot
dell’Altra Milano, Chuck Jura, si proprio lo sceriffo che aveva appena finito il suo
anno da esordiente in Italia, mostrando già mirabilie. Renzo Vecchiato, Massimo
Masini, Sergio Bongo Borlenghi, Mauro Cerioni, Pino Brumatti, Renzo Bariviera,
Paolo Bianchi e Maurizio Benatti.
David Hall, americano di Udine, fece faville alla ricerca di un contratto, e Kenney
e Jura furono aiutati da Paul White aka Paolo Bianchi, che giocò benissimo. Era il
primo scontro tra la regina dell’estate, la Gillette, e la nuova sfidante, la Riccadonna,
e il duello fece vedere le scintille, appannaggio delle lamette guidate da un Coby
Dietrick scatenato (chissà se era davvero parente della Lili Marlene con l’acca finale).
I russi privi di Dvorny e Belov misero sotto la Gillette, e il Simmenthal superò i
comunisti.
Ci furono delle lamentele per il metro arbitrale, come successe tutta l’estate, ma
gli organizzatori Donatelli e De Cesare poterono ritenersi soddisfatti.
Classifica:
1) Gillette All Stars
2) Riccadonna All Stars
3) Simmenthal Milano
4) Spartak Leningrado
MVP Coby DIETRICK, Gillette
Top Scorer Art KENNEY, Simmenthal
Dal 30 giugno al 1° luglio, torneo estivo maschile di GRADO
A Grado si concluse la tornata di giugno con il 1° Trofeo Città di Grado. Ci fu
il successo meritato della Snaidero di Udine allenata dall’esordiente Trevisan e
condotta in campo da Hall, che stranamente non venne confermato in campionato.
Vero che due Riccadonna (Manakas e Smith) aiutarono a battere in finale la Gillette
dello scatenato e misconosciuto John Pleick, lungo da Notre Dame e grazie a queste
prove estive fu preso a Pesaro per sostituire Pero Skansi. Pleick non ebbe fortuna in
Italia ma andò in Olanda e nei due anni successivi segnò quasi 22 punti di media.
Forse difettava di continuità, perché già il 23 gennaio 1971 aveva contribuito a
battere sorprendentemente la superpotenza UCLA di Wicks e Rowe per 89:82, con un
gioco molto aggressivo ed efficace sotto le plance, tantè che anche John Wooden lo
riconobbe, dopo averlo scartato in uscita dalla El Segundo High School in California.
UCLA riperdette ancora con Notre Dame dopo 88 vittorie di fila, ma questa è un’altra
storia da raccontare. Al terzo posto la Splugen Venezia rinforzata da Pino Brumatti,
che ebbe la meglio sul Saclà con gli USA ancora in rodaggio.
Classifica:
1) Snaidero Udine
2) Gillette All Stars
3) Splugen Bock Venezia
4) Saclà Asti
MVP David HALL, Snaidero
Dal 2 al 4 luglio, torneo estivo maschile di TRIESTE
Quest’estate calda merita di essere ricordata anche per il Torneo di Trieste,
ovvero il I° Trofeo Lloyd Adriatico che apriva le danze di luglio, per un paio di
dettagli che ho sentito di persona durante una conversazione privata tra Art Kenney e
Sergio Tavčar il 4/10/2019 a Milano.
Quarantasei anni prima uno era in campo e l’altro sugli spalti dello stadio
Grezar, sul cui prato venne allestito un campo da basket. Il primo ancora oggi ricorda
il piacere che gli diede vincere contro la Forst dei due americani in prova Dyson e
Doyle. Il secondo ha la voce storica di Tele Capodistria dal ‘71, alla quale mi
abbeveravo quando riuscivo a collegarmi in una lontana epoca nella quale la luce
viaggiava già alla sua velocità, ma non si sapeva niente prima di qualche giorno.
Sergio ricorda il piacere che gli diede assistere ventunenne alla finale tra la Forst e la
Triestina, nobile decaduta che militava in Serie B. Lo dice sempre per manifestare la
semplicità della pallacanestro senza ancora kukkozia e picchenrolli vari.
In quel torneo, che conquistò la passione cestistica del numeroso pubblico, la
Triestina fu rinforzata dal pivot Kenney, che duellò la prima serata con 36 punti
contro Hall, e dalle guardie Pino Brumatti e Nikola Plecas. Quest’ultimo, campione
del mondo nel ‘70, era uno dei grandi protagonisti slavi e non aveva mai giocato con
Pino. Non ci fu tempo neanche per allestire uno straccio di schema, tanto repentino fu
l’ingaggio di Nikola, arrivato in ritardo la prima sera, che durante un’azione di gioco
penetrò in palleggio in area sulla destra, attrasse due difensori su di lui, e senza
guardare, gli espertoni odierni direbbero noluc, lanciò precisa la palla all’indietro
nelle mani del Pino che dalla linea di tiro libero fece uno dei suoi famosi arresti e tiro
ciuffando. Sergio va ancora in solluchero al ricordo dopo quasi dieci lustri,
sottolineando una volta di più che se conosci i fondamentali, what else?
Ma la storia del torneo merita ancora di più, perché durante quella
chiacchierata milanese Arturo ha rivelato che a un certo punto Nikola dichiarò che
avrebbe rubato due palloni al playmaker avversario. E successe davvero, tanto che
Arturo cita una terza carpita dal baffone croato! Non c’è la pistola fumante o una foto
che lo provi, addirittura questa voce della sconfitta della Forst (che fu sfavorita un
pochino dall’arbitraggio di casa) è stata smentita seccamente da tre canturini presenti
a Trieste.
Infatti Recalcati, Farina e Marzorati interpellati negano, anzi non sono mai stati
a Trieste in vita loro, figuriamoci se il Pierlo ricorda tre palle perse contro una
squadra di Serie B. E simpaticamente hanno fatto una scommessa con l’americano,
rimasta senza vincitore, su chi avesse la memoria più fresca, con in palio delle
penitenze improbabili.
Per fissare gli avvenimenti mi sono avvalso dei ricordi di Doriano Iacuzzo,
scudettato l’anno prima a Milano, che giocò nella Triestina quella sera con Cepar.
Con Baffo Nikola è stato più difficile, anche per la lingua croata, ma quando gli ho
rammentato che era stato premiato come MVP del torneo, i suoi ricordi sono tornati
d’incanto, tranne la scommessa, ma Arturo è un novello Pico della Mirandola e
precisa: “La mattina della partita io e Brumatti abbiamo fatto snorkeling sulla costa
rocciosa vicino al Castello di Miramare. Poi Pino mi ha portato a casa dei suoi
genitori a Gorizia per un magnifico pranzo, seguito dal pisolino. La casa non era
dotata di aria condizionata, faceva molto caldo, ma è stato un pisolino magnifico,
dopo alcune ore ci siamo svegliati ed eravamo pronti per la finale”.
“Poco prima di iniziare Plecas, giocatore molto forte che non dava confidenza,
ci ha detto che avrebbe rubato due palle alla guardia avversaria. Così ha fatto. Io e
Pino lo abbiamo incitato a rubare la terza. E lui lo ha fatto. Abbiamo vinto facilmente
quella partita ed il torneo. Plecas è stato premiato come miglior giocatore. Eravamo
contenti di aver fatto parte di quella grande vittoria di Trieste”.
Oltre all’aiuto del bellissimo articolo di Ezio Lipott “Trieste riscopre il basket”
(dall’archivio Kenney) che narra “come sarebbe un controsenso per chi conosce le
tradizioni sportive della città giuliana e sa dei Fabiani e dei Pieri, e di tanti altri di
queste terre che hanno giocato in Nazionale, nonché di Rubini il tecnico del
Simmenthal che all’ombra di San Giusto ha visto i natali, ma è proprio così. Trieste è
tornata a scoprire il basket in occasione del torneo quadrangolare valido per il primo
trofeo Lloyd Adriatico.” Nella foto a corredare l’articolo con Arturo e Pino siede in
panchina anche il capitano triestino Umberto Tucci Poli, che era possessore di due
grandi attributi, contropiedista, rapido tiratore anche a Udine.
Di baffone quella sera non c’era solo il croato, ma anche il manceaux: “il buon
Arturo, come lo chiamava l’ingegner Zalateo, è stato il mattatore di sempre, ha dato
spettacolo con i suoi due metri e passa di agilità sorprendente. Le ragazze erano tutte
per lui e così i ragazzini a caccia di autografi.”
Terza arrivò la Snaidero Udine di David Hall, rinforzata dal favoloso
playmaker Ted Manakas, dalla solida ala Art White e dal lungo scarsino Steve Smith
della Riccadonna, davanti alla Mobilquattro Milano di Chuck Jura con la giovane
scarpetta rossa Paolo Bianchi e Enzo Bertuol (che vidi giocare nella CBM Cremona)
in prestito.
Classifica:
1) Lloyd Triestina
2) Forst Cantù
3) Snaidero Udine
4) Mobilquattro Milano
MVP Nikola PLECAS, Lloyd
Top Scorer Chuck JURA, Mobilquattro
Dal 2 al 3 luglio, torneo estivo maschile di VENEZIA
Dopo un mese dal primo ci fu il bis da parte dei veneziani, che presentarono il
1° Trofeo Jagermeister con un quartetto molto interessante. La Gillette All Stars,
forte del quintetto base Kenny Grant, Danny Rodriguez, Tom Chestnut, John Pleick,
Coby Dietrick, riuscì a mettere la museruola alla Reyer di Venezia (sponsor Splugen
Bock) forte del miglior pivot del campionato Steve Hawes e di Luciano Carraro, e
rinforzata per l’occasione dal frombioliere John Fultz, da Mike Rowland della
Gillette e dal goriziano Elvio Pierich, che dopo due anni approderà in laguna. Tom
Chestnut ribatte colpo su colpo allo scatenato Fultz, capocannoniere con 71 punti, e
guida la Gillette al trionfo al fotofinish di una sfida al calor bianco. La finale per il
terzo posto vide prevalere 104:102 la Riccadonna di Yelverton sul Saclà USA di
Rusty Blair, Lalich e Tharp, nella gara più bella finora.
Classifica:
1) Gillette All Stars
2) Splugen Bock Venezia
3) Riccadonna All Stars
4) Saclà Asti
MVP Tom CHESTNUT, Gillette
Top Scorer CHESTNUT e FULTZ, Splugen
Dal 7 all’8 luglio, torneo estivo maschile di FERMIGNANO
A Fermignano nelle Marche si giocò il 2° Trofeo Lamborghini. E fu la
consacrazione di John Sutter che appena arrivato dall’America si permise di zittire il
più grande pivot europeo dell’epoca, nonché campione del mondo, Kresimir Cosic
(meritandosi la copertina dei Giganti di settembre).
L’organizzatore Domenico Toccacieli allestì alla perfezione la seconda
edizione del torneo dell’Urbinate, che risentiva del tifo pesarese, con tanto di
tabellone elettronico tipo NBA nel campo in mezzo alla piazzetta cinta da portici.
Tanto entusiasmo e squisita ospitalità fecero da cornice alla vittoria della Riccadonna
sullo Zadar in finale, vincitore del 1972.
Cosic, annichilito dal nuovo arrivato Sutter, che senza allenamento gli piazza
almeno 10 canestri da fuori, si arrabbia tanto con gli arbitri Vitolo e Soavi, e viene
espulso insieme a Marcelic e al coach Lokin. La squadra allora viene sorretta
dall’italiano Pino Giergia, che in campo e sulla panca, tiene duro. La Mobilquattro
schiera Melilla e il neo acquisto Crippa, ma fatica a battere per il terzo posto la
Maxmobili trascinata dal fromboliere Gurini e dagli USA Pleick e Dietrick, in lizza
per un posto in campionato vinto dal primo, scelto da Bertini.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Zadar Zara
3) Mobilquattro Milano
4) Maxmobili Pesaro
MVP John SUTTER, Riccadonna
Top Scorer Paolo GURINI, Maxmobili
Dal 9 all’11 luglio, torneo estivo maschile di RAPALLO
A Rapallo in Liguria si giocò la 3a Coppa Città di Rapallo e si ebbe uno degli
ultimi squilli di tromba della storia delle Scarpette Rosse. Infatti il Simmenthal riuscì
nell’impresa di mettere in fila le due reginette a stelle e strisce dell’estate e i rivali
canturini. Per fare questo si avvalse in prestito del miglior pivot della Serie A, quello
Steve Hawes di Venezia, che faceva parte di quella schiera di stranieri che sono
diventati leggenda in Italia, insieme a Chuck Jura e a Bob Morse. Steve giocò anche
qualche partita con la Gillette All Stars quell’anno. La medaglia commemorativa del
torneo è di Paolo Bianchi.

La Riccadonna aveva perso molti saltatori neri e si era rinforzata con l’arrivo di
Yelverton, di Randy Noll, di Don Holcomb e di John Sutter, tenendo il lunghissimo
quanto mediocre Steve Smith, e gli ottimi Lauriski, Manakas, Bird, Allocco, e
aggiungendo John Fultz. Nella prima giornata perdono contro i milanesi, anche grazie
al metro arbitrale, che scatena le ire di Angelo Tanelli, in attesa del nuovo coach
Marino in rimpiazzo di Walters. Riuscirono nell’impresa di battere per la prima volta
la Gillette di McGregor, peraltro in disarmo, e da quel momento diveneteranno quasi
imbattibili.
I migliori delle quattro squadre furono Giulio Iellini, Bart Woytowycz detto
Stache per i mustacchi, Pierlo Marzorati e Charlie Yelverton.
Classifica:
1) Simmenthal Milano
2) Riccadonna All Stars
3) Gillette All Stars
4) Forst Cantù
MVP Steve HAWES, Simmenthal
Dal 12 al 14 luglio, torneo estivo maschile di ISCHIA
A Ischia si giocò il 3° Trofeo Isola d’Ischia. Era l’esordio della FAG Partenope
che presto avrebbe subito una perdita drammatica. Vinsero i canturini della Forst,
grazie al dualismo tra Bob Lienhard e i due americani in prova, il bianco Gene Doyle
e il nero Wardell Dyson di Detroit. Durante tutti quei tornei estivi, l’1 il 2 il 3 e il 4 di
Cantù passavano a Bob, quando era in campo. Quando c’erano gli altri americani
tiravano sempre loro 4. Neanche Chamberlain avrebbe segnato con quello schema…
Pierlo-Charlie-Toni-Ciccio ridono ancora oggi, e Lienhard fu confermato.
La Gillette era priva di McGregor, volato in America per fare da guida e
traduttore del Principe Rubini, ormai orfano di Sandro Gamba che dal 30 giugno era
passato ai gialloblu varesini. In compenso era sostituito come allenatire-giocatore da
quel P.J. Carlesimo che farà ancora parlare di sé come allenatore NBA e vice el
Dream Team, oltre che per la violenza subita da Latrell Sprewell nello spogliatoio.
Il pivot della nazionale Antonio Errico disputò a Ischia l’ultima partita della sua
carriera e della sua vita: due giorni dopo morì in un incidente stradale sulla strada per
Baia Domizia, dove stava andando a far visita alla mamma.
Classifica:
1) Forst Cantù
2) Gillette All Stars
3) FAG Partenope Napoli
4) USC Monaco

Dal 13 al 15 luglio, torneo estivo femminile di MESSINA


In Sicilia si giocò il 9° Torneo dello Stretto. E fu l’arrivo delle cinesi a entusiasmare
il pubblico e la stampa.
Classifica:
1) Italia
2) Cina
3) Jugoslavia
4) Romania
5) Ungheria
6) Italia Juniores
MVP Suzana SZABADOS, Ungheria
Dal 16 al 18 luglio, torneo estivo maschile di ROSETO
A Roseto degli Abruzzi si giocò il 28° Trofeo Lido delle Rose. Aldo Giordani
cantava sul numero di luglio del Guerin Basket, IL TORNEISSIMO PER
ECCELLENZA, … ROSETO, una vita tra i canestri, … ROSETO, un nome che non
si dimentica, … ROSETO, sei lettere di simpatia, … ROSETO, mille ricordi, un
unico quadro, ROSETO, un atto di fede nel basket, ROSETO un punto cardine ancor
oggi, …
Questo era l’appuntamento principale e tradizionale dell’estate, e la tivù non
mancava mai. Questa volta fu mandato in onda il match Riccadonna contro i locali
della Molteni, allenati da Lajos Toth del Saclà che si è portato per l’occasione il play
Charlie Caglieris e il forte pivot Rusty Blair mano calda, in corsa per sostituire il
mitico Willie Kirkland, che alla fine sarà confermato. Contro le tre corazzate i
rosetani nulla poterono. Nel match clou tra Forst e Riccadonna ci fu molta polemica,
per alcuni fischi contestati da Manakas all’arbitro Vitolo. Il risultato fu che Ted fu
espulso, Vitolo fece i capricci, gli ultimi 21 secondi non vennero giocati e vinsero i
canturini, nmeritatamente. Per fortuna erano amichevoli prese sotto gamba …
Classifica:
1) Forst Cantù
2) Riccadonna All Stars
3) Gillette All Stars
4) Molteni Roseto
MVP Pierluigi MARZORATI, Forst
Top Scorer Willie KIRKLAND, Molteni
Dal 17 al 18 luglio, torneo estivo femminile di RAGUSA
In Sicilia si giocò la Coppa Città di Ragusa.
Classifica:
1) Italia
2) Jugoslavia
3) Ungheria
4) Cina
Dal 20 al 21 luglio, torneo estivo femminile di PIAZZA ARMERINA
In Sicilia si giocò la Coppa di Piazza Armerina.
Classifica:
1) Italia
2) Ungheria
3) Cina
4) Jugoslavia
Dal 20 al 22 luglio, torneo estivo maschile di LOANO
A Loano si giocò l’11° Trofeo delle Palme.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Gillette All Stars
3) Forst Cantù
4) Saclà Asti
Dal 22 al 24 luglio, torneo estivo maschile di PALERMO
A Palermo si giocò il Trofeo Lido di Mondello.
Classifica:
1) Simmenthal Milano
2) Romania
3) Bulgaria
4) URSS
Top Scorer John FULTZ, Simmenthal
Dal 24 al 26 luglio, torneo estivo maschile di SCAURI
A Scauri si giocò il Trofeo Città di Scauri.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) FAG Partenope Napoli
3) Polonia Universitaria
4) Saclà Asti
Top Scorer Charlie YELVERTON, Riccadonna
Dal 26 al 28 luglio, torneo estivo maschile di MESSINA
A Messina si giocò la 26a Coppa Cesare Lo Forte.
Classifica:
1) Simmenthal Milano
2) URSS
3) Romania
4) Bulgaria
Top Scorer Atanas GOLOMEEV, Bulgaria
Dal 28 al 31 luglio, torneo estivo maschile di PORTO SAN GIORGIO
Nelle Marche si giocò la 21a Coppa Porto San Giorgio.
Dana Pagett segnò 42 punti nella gara Wienerberger-Saclà.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Radnicki Novi Sad
3) Gillette All Stars
4) UBSC Wienerberger
Top Scorer Atanas GOLOMEEV, Bulgaria
Dal 2 al 4 agosto, torneo estivo maschile di GUALDO TADINO
In Umbria si giocò il 4° Torneo di Gualdo Tadino.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Radnicki Novi Sad
3) Scatto IBP Roma
4) Ambassadors USA
Top Scorer Larry WILLIAMS, Scatto
Dal 6 all’8 agosto, torneo estivo maschile di ORVIETO
In Umbria si giocò il 1° Torneo Città di Orvieto, incorniciato sotto la splendida
cattedrale. Un giovanissimo Roberto Brunamonti, anche lui come me quattordicenne,
guardava incantato quei campioni, che dopo qualche anno avrebbe raggiunto sul
parquet.
Fultz segnò 44 punti record estivo nella gara Synudine-Riccadonna.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Gillette All Stars
3) Sinudyne Bologna
4) Scatto IBP Roma
Top Scorer John FULTZ, Sinudyne
Dal 10 al 12 agosto, torneo estivo maschile di RIMINI
In Romagna si giocò il 7° Trofeo Trilly a conclusione di una stagione molto
ricca per gli sponsor, divertente per gli atleti ed entusiasmante per il numeroso
pubblico accorso nelle notti estive al chiaro di luna.
Classifica:
1) Riccadonna All Stars
2) Sinudyne Bologna
3) Gillette All Stars
4) Scatto IBP Roma
MVP Al Apple SANDERS, Gillette
Top Scorer John FULTZ, Sinudyne
Coppa Affogasanti di SIENA
Anche se per me il 1973 è stato l’apice di quella bella stagione, i tornei estivi
all’aperto sono proseguiti ancora per anni, anzi proprio nel 1973 nacque la Coppa
Affogasanti di Siena, che il tempo ha consacrato unico ed irripetibile per le magie
della città del Palio. I cestisti migliori facevano di tutto pur di venire a vivere alcuni
giorni indimenticabili a giocare per le Contrade. Quest’anno vinse la contrada della
Chiocciola con Carl Johnson contro l’Oca di Dennis Grey.

CONCLUSIONE
250000 spettatori stimati, oltre a quelli di mercoledì sport, si divertirono alla
visione in diretta delle partite dei 20 tornei estivi maschili, con i loro 82 stranieri che
si confrontarono in almeno 150 partite notturne, con 24 squadre, di cui 3 All Stars
USA, 4 Nazionali, 5 club europei, 12 italiane. Ci furono 6 tornei femminili, con 16
squadre, di cui 5 nazionali, 8 italiane, 3 club europei
E fu un bene che tanta gente abbia salutato per l’ultima volta due squadre
storiche come il Simmenthal e la Gillette, e che ancora oggi ricordino la splendida
Riccadonna messa su da Angelo Tanelli e da Rich Kaner, anche se ballò solo per
un’estate. Non mi resta che salutare i Quintetti All Stars dell’Estate 1973, secondo il
mio modesto parere:
I° Quintetto
Ted MANAKAS (Riccadonna)
Charlie YELVERTON (Riccadonna)
John FULTZ (Splugen, Riccadonna, Sinudyne, Simmenthal)
Art KENNEY (Triestina, Simmenthal, Splugen)
Chuck JURA (Mobilquattro, Simmenthal)
Coach Gary WALTERS (Riccadonna)
II° Quintetto
Pierluigi MARZORATI (Forst)
Nikola PLECAS (Triestina)
Tom CHESTNUT (Gillette)
John SUTTER (Riccadonna)
Steve HAWES (Splugen, Simmenthal)
Coach P.J. CARLESIMO (Gillette)

MVP dell’estate dei tornei fu CHARLIE YELVERTON


Aldo Giordani elesse Yelverton come il miglior cestista dell’intera rassegna
estiva. Fu un’autentica so presa con la sua flemma che rasentava l’indolenza, aveva
degli scatti felini, delle mosse felpate, delle elevazioni da fermo immagine, in
surplace, che finivano a canestro o in un passaggio smarcante. Aveva portato il
playground in Italia, come gli streetballer di “The Cage” e del Rucker Park. Per me
fu il più grande cestista della storia dei tornei estivi e si confermò anche in Europa.
Fu il maggior realizzatore quell’estate con 499 punti e anche nelle seguenti stagioni
dei tornei estivi lascerà il segno da primattore con la Brina All-Stars di Milardi e
Lombardi nel ‘74 e con la Sicutronic di Grigioni e Harrison nel ‘77, di cui c’è anche
un bellissimo video della Domenica Sportiva di Aldo Giordani.

Potrebbero piacerti anche