.. introduciamo l’ esperienza sensoriale dell’installazione musicale interattiva “Al son dal vin”
proprio sulle note di questa meravigliosa canzone composta nel ’65per il film “castelli di sabbia”
Per Jung, l’ombra era come una scatola buia nella quale nascondere le cose rifiutate
(da noi, dalla famiglia e dalla società)
Rothko, pittore che fa capolino in molte opere di questa mostra, con le sue tele nere, varca le soglie di
quella zona d’ombra che sta tra la luce e il buio per ritrovare l’esperienza mistica del colore che, tendendo
al nero, illumina la dimensione del sacro.
Ma per noi, attenti e appassionati degustatori di vini, l’ombra cos’è?
Per i veneti è un bicchiere di vino tenuto dall’oste, per l’appunto, all’ombra per preservarne la freschezza:
vi immaginate Venezia, milletre, millequattro, il Campanile di San Marco e la sua ombra rincorsa dai i
venditori ambulanti che spostano il proprio carretto per tener fresco il vino!
Una scena quasi comica che strappa un sorriso…!
The shadow of WINE’s smile…l’ombra del sorriso del vino!
Sì perché in ogni vino è custodito un sorriso:
è il sorriso che la terra fa al sole che con il suo calore, fa maturare l’uva che a sua volta, fermentando e
trasformandosi in vino, ridona a noi degustatori quel sorriso della terra che sapora di inebriante leggerezza
del vivere del quale, noi, abbiamo tanto bisogno!