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ALICE (cade) ♫ELGAR: II variaz

“Non riesco a capire dove sto cascando….!


Non vedo nulla…!
….ooohhh….ooohhh…oohhhh…..
“Dopo una caduta come questa rotolare dalla scala sarà uno scherzo!
chissà quanti chilometri di caduta ha fatto finora….!

ALICE (beve e rimpicciolisce) LEE n 2


“che strana sensazione! Sembra che mi stia accorciando come un telescopio.
Speriamo che smetta; se continuo così
finirò con il consumarmi tutta come una candela. E allora che aspetto avrei?

ALICE (mangia e ingrandisce) (♫ELGAR: VII variaz)


“Va bene; lo mangerò!
Mangia
“Come divento….come divento?”
“Stranissimo, molto stranissimo…..Adesso mi sto allungando come il più lungo telescopio che sia
mai esistito! Addio piedi! Oh, poveri piedi; chi vi metterà adesso le calze e le scarpe? Io non potrò
di certo!”

BIANCONIGLIO ♫WALTON: Tarantella


“Povero me! Povero me: arriverò troppo tardi”

BIANCONIGLIO
“- Alice: Per quanto tempo è per sempre?
- Bianconiglio: A volte, solo un secondo.”

STREGATTO+ALICE ♫ WALTON: Tango-Pasodoble


Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza".

STREGATTO+ALICE
“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il
Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? —
domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”

REGINA
“Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi
correre almeno il doppio.”

LEPRE+CAPPELLAIO+ALICE ♫ WALTON: Polka


«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina.
«È quello che faccio», rispose subito Alice; «almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa
cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa!» disse il Cappellaio. «Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che
mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»
DUCHESSA
“Sii quello che sembri.”
“Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti
potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.”

ALICE+LEPRE
«Prendi più tè.»
«Non ne ho ancora preso niente, non posso prenderne di più.»
«Vuoi dire non puoi prenderne di meno. È facile prendere più di niente.»

CAPPELLAIO ♫ WALTON: Scotch rhapsody


“È sempre l'ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.”

REGINA
Tagliategli la testa! (Regina di cuori)

ALICE+CAPPELLAIO
“Prendi più tè.”
“Non ne ho ancora preso niente, non posso prenderne di più.”
“Vuoi dire non puoi prenderne di meno. È facile prendere più di niente.”

DOPPIA REC (Alice+ Regina)

Alice rise: "è inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile."
"Oserei dire che non ti sei allenata molto", ribattè la Regina. "Quando ero giovane, mi esercitavo
sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di
colazione."

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