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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca


Conservatorio di musica
San Pietro a Majella - Napoli
Istituto Superiore di Studi Musicali e Coreutici

DIPARTIMENTO DI STRUMENTI A TASTIERA E PERCUSSIONE


SCUOLA DI PIANOFORTE

CODICE CORSO DI STUDI: DCPL39

Regolamento del corso di studio


DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN PIANOFORTE

(corso di studio autorizzato dal MIUR all’art.1 del DM n° 238 del 18 ottobre 2010 e successivi)

Art.1
Strutture didattiche di appartenenza e organismi responsabili
1. Ai sensi dell’art. 3 comma 3 del regolamento didattico, nell’ambito delle scuole coordinate del
Dipartimento di STRUMENTI A TASTIERA E PERCUSSIONE, la scuola di PIANOFORTE, ha la
responsabilità didattica per il corso di studio di I livello accademico di PIANOFORTE
2. Ai sensi dell’art. 3 comma 2 del regolamento didattico, è attivo il consiglio di corso di
PIANOFORTE.
Il consiglio di corso è composto da tutti i docenti che afferiscono al corso più un rappresentante degli
studenti designato dalla consulta degli studenti, ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera e) del regolamento
didattico.
Art. 2
Col presente articolo si definiscono per ciascun insegnamento disciplinare, ai sensi dell’art. e 16 comma
2 lettere a), b), c), d) g) e i) dell’art.18, commi 1 e 2 del regolamento didattico:
a) gli obiettivi formativi specifici di ogni insegnamento disciplinare e di ogni altra attività formativa;
b) l’eventuale articolazione in moduli degli insegnamenti disciplinari dei corsi di studio, nonché delle
altre attività formative;
c) la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza,
d) le caratteristiche e le modalità di svolgimento degli esami e delle altre verifiche dell’apprendimento;
e) gli obblighi di frequenza e le attività compensative in caso di deroga

Insegnamento disciplinare: PRASSI ESECUTIVA E REPERTORI


Settore disciplinare: CODI/21 PIANOFORTE

Obiettivi formativi Acquisizione di competenze tecniche e culturali specifiche tali da consentire la


corretta e completa realizzazione delle opere più rappresentative del repertorio
pianistico.

Eventuale Il corso prevede lezioni frontali individuali per una durata complessiva di 90 ore
articolazione in articolate in 3 moduli annuali con esame di verifica al termine di ciascun
moduli modulo.
Tipologia delle Il corso prevede esclusivamente lezioni frontali individuali.
forme didattiche,
anche a distanza
1  
 
Caratteristiche e Gli esami di verifica al termine di ogni modulo avverranno attraverso una prova
modalità di di esecuzione allo strumento che sarà valutata da apposita commissione
svolgimento nominata ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Regolamento Didattico secondo
dell’esame o di altra quanto previsto dal seguente programma d’esame:
verifica
dell’apprendimento: I ANNO

1. Esecuzione di una Sonata di carattere brillante di D. Scarlatti estratta a


sorte fra due presentate dal candidato:
2. Esecuzione di un Preludio e Fuga di J. S. Bach estratto a sorte fra
quattro presentati dal candidato scelti dal I libro del “Clavicembalo ben
temperato”
3. Esecuzione di uno Studio estratto a sorte fra cinque presentati dal
candidato, di tecnica diversa, scelti fra i seguenti autori: C. Czerny op.
740, M. Clementi “Gradus ad Parnassum”, F. Chopin, F. Liszt, J.
Kessler, I. Moscheles, F. Mendelssohn, C. Saint-Saens, C. Debussy, A.
Skriabin, M. Moszkowskj, A. Rubinstein, S. Rachmaninof, I.
Strawinskj, S. Prokofiev, A. Casella e altre opere di pari o superiore
difficoltà.
4. Esecuzione di una Sonata di F. J. Haydn, W. A. Mozart (esclusa la
sonata K 545), M. Clementi, L. van Beethoven (escluse l’op. 49 nn. 1 e
2) o una serie di variazioni di L. van Beethoven.

II ANNO

1. Esecuzione di un Preludio e Fuga di J. S. Bach estratto a sorte fra


quattro presentati dal candidato scelti dal II libro del “Clavicembalo ben
temperato”
2. Esecuzione di uno Studio estratto a sorte fra cinque presentati dal
candidato, di tecnica diversa, scelti fra i seguenti autori: M. Clementi
“Gradus ad Parnassum”, F. Chopin, F. Liszt, J. Kessler, I. Moscheles, F.
Mendelssohn, C. Saint-Saens, C. Debussy, A. Skriabin, M.
Moszkowskj, A. Rubinstein, S. Rachmaninof, I. Strawinskj, S.
Prokofiev, A. Casella, B. Bartòk e altre opere di pari o superiore
difficoltà.
3. Esecuzione di una composizione romantica o del primo novecento
scelta fra le opere più significative dei seguenti autori: F. Schubert, F.
Chopin, F. Liszt, R. Schumann, F. Mendelssohn, J. Brahms, C.
Debussy, M. Ravel, F. Poulenc, S. Prokofieff, S. Rachmaninoff, B.
Bartòk, I. Albeniz, E. Granados, K. M. von Weber o altra composizione
di pari o superiore difficoltà

In alternativa al n. 2 a scelta
2. bis -– esecuzione di una composizione scelta fra le opere dei seguenti
autori: J. C. Bach (sonate), Dussek (sonate), Hummel (sonate), Field,
Mozart (fantasie e variazioni) o
2. ter - Trascrizioni da J. S. Bach di Liszt, Tausig, Busoni.

III ANNO

1. Esecuzione di una Sonata di L. van Beethoven (escluse l’op. 49 nn. 1 e


2)
2. Esecuzione di uno o più brani scelti fra le più importanti composizioni
dei seguenti autori del periodo romantico e moderno: F. Schubert, F.
2  
 
Chopin, F. Mendelssohn, R. Schumann, F. Liszt, J. Brahms, C. Frank,
C. M. von Weber, C. Debussy, M. Ravel, S. Rachmaninoff, A. Scriabin,
S. Prokofieff, I. Strawinskj.
3. Esecuzione di una importante composizione del XX secolo o
contemporanea.

Obblighi di Lo studente può essere ammesso a sostenere l'esame se ha frequentato almeno


frequenza l'80% delle lezioni.

Ripetizione della Lo studente che, dopo aver frequentato il corso, non avrà sostenuto l'esame di
frequenza verifica potrà essere ammesso alla ripetizione della frequenza nell'annualità
successiva.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;

Insegnamento disciplinare: LETTERATURA DELLO STRUMENTO I/II


Settore disciplinare: CODI/21 -PIANOFORTE

Obiettivi formativi Lo studente dovrà acquisire una conoscenza complessiva della letteratura
pianistica, dell'evoluzione delle sue forme e dei tipi di scrittura, della biografia e
delle opere degli autori principali.
Eventuale Il programma si sviluppa nell'arco di due distinte annualità, per ciascuna delle
articolazione in quali sono previste trenta ore di lezione. In relazione alle esigenze didattiche è
moduli possibile organizzare il corso in due moduli (primo e secondo semestre).
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online, supportabili con
forme didattiche, l'ascolto e il commento di registrazioni di brani significativi, l'esame diretto di
anche a distanza partiture ed eventuali esemplificazioni allo strumento.
Caratteristiche e Al termine della prima annualità il profitto dello studente verrà accertato
modalità di attraverso giudizio di idoneità attestato monocraticamente dal docente del corso,
svolgimento tramite colloquio e/o valutazione di eventuale elaborato scritto.
dell’esame o di altra Alla fine della seconda annualità lo studente dovrà sostenere un esame
verifica individuale tenuto da una commissione costituita da tre elementi, eventualmente
dell’apprendimento: anche esterni all'Istituzione, nominata dal Direttore su proposta del consiglio di
corso.

Il programma del corso comprende una parte generale ed una monografica.


Nella parte generale verranno passati in rassegna gli autori principali, inquadrati
nei rispettivi contesti storico-culturali, con brevi cenni biografici e riferimenti
3  
 
alle opere più importanti, concentrando l'attenzione soprattutto sulle
composizioni per pianoforte solo o a quattro mani, e per pianoforte e orchestra,
senza tuttavia escludere le principali composizioni cameristiche e per canto e
pianoforte.
Nella parte monografica verrà approfondito un argomento particolare proposto
dal docente (ad es. una tendenza stilistica, l'evoluzione di una struttura formale,
una scuola nazionale, l'opera di un singolo compositore, etc.).

Parte generale:
1.Gli esordi della letteratura pianistica nel XVIII secolo; i mutamenti delle
concezioni estetiche e delle strutture formali adottate dai compositori;
intercambiabilità della destinazione strumentale; lo stile galante e la fioritura
della Sonata tastieristica intorno alla metà del secolo (Pescetti, Galuppi,
Paradisi, Alberti, Rutini, J. C. Bach,Vento, Wagenseil, Schobert, Cimarosa,
Paisiello); le avvisaglie di una nuova sensibilità: Sturm und Drang ed
Empfindsamer Stil; C. P. E. Bach.
2. L'epoca classica: Haydn, Mozart, Clementi, Beethoven.
3. Tra Classicismo e Romanticismo: Field, Cramer, Moscheles, Hummel,
Kalkbrenner, Szymanowska, Weber, Schubert.
4. La "generazione romantica": Mendelssohn, Schumann, Chopin, Liszt.
5. Le scuole nazionali; il graduale discostarsi dal sistema tonale, l'allentamento
dei vincoli formali e i differenziati sviluppi nelle diverse nazioni europee e nelle
Americhe tra 1850 e 1950:
Germania e Austria: Brahms, Reger, la "seconda scuola di Vienna", Hindemith.
Boemia: Smetana, Dvořak, Janaček, Martinů.
Ungheria: Bartók, Kodály.
Polonia: Paderewski, Szymanowski.
Scandinavia: Gade, Grieg, Sibelius.
Russia: A. Rubinštein, Glinka, il gruppo dei cinque (Balakirev, Borodin,
Cui, Musorgskij, Rimsky-Korsakov), Čajkovskij, Skrjabin, Rachmaninov,
Stravinskij, Prokofiev, Šostakovič.
Francia: Alkan, Franck, Saint-Säens, Fauré, Chabrier, d'Indy, Moszkowski,
Chaminade, Dukas, Koechlin, Satie, Debussy, Ravel, il gruppo dei Sei
(Durey, Honegger, Milhaud, Tailleferre, Auric, Poulenc).
Spagna: Albéniz, Granados, Falla.
Gran Bretagna e Stati Uniti: Sterndale Bennet, Gottschalk, MacDowell,
Joplin, Gershwin, Ives, Copland.
America latina: Villa-Lobos, Ginastera.
Italia: Sgambati, Martucci, Busoni, Longo, Respighi, Pizzetti, Malipiero,
Casella, Dallapiccola, Petrassi.
6. Il secondo Novecento; la frammentazione dei linguaggi e l'evoluzione
della scrittura pianistica in figure di particolare rilievo: Cowell, Messiaen,
Carter, Barber, Cage, Britten, Ligeti, Nono, Berio, Boulez, Stockhausen,
Crumb, Bussotti, Glass, Sciarrino, Rota, Xenakis, Kapustin.

Obblighi di Lo studente potrà sostenere sia la prova di idoneità al termine della prima
frequenza annualità, sia l'esame al termine della seconda annualità se avrà frequentato
almeno l'80% delle lezioni.
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Ripetizione della Nel caso di mancato assolvimento degli obblighi di frequenza, lo studente può
frequenza essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre successivo o nel
successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;

Insegnamento disciplinare: TRATTATI E METODI


Settore disciplinare: CODI/21 -PIANOFORTE

Obiettivi formativi Acquisizione di una conoscenza di base delle caratteristiche generali dei
principali trattati e metodi pubblicati dalla seconda metà del XVIII secolo ai
giorni nostri, e della loro correlazione con le esigenze formative dei musicisti,
con le diverse visioni estetiche e con la struttura organologica dei pianoforti
all’epoca disponibili.
Eventuale Modulo unico di 15 ore eventualmente replicabile una sola volta nell’ambito di
articolazione in ciascuna annualità.
moduli
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online.
forme didattiche,
anche a distanza
Caratteristiche e La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso un esame individuale tenuto
modalità di da una commissione costituita da tre docenti, eventualmente anche esterni
svolgimento all’Istituto, nominata dal Direttore su proposta del Consiglio di corso.
dell’esame o di altra
verifica Nel corso dell’esame lo studente dovrà dimostrare di conoscere per linee
dell’apprendimento: generali i principali trattati e metodi pubblicati dal 1750 ai giorni nostri,
illustrandone in modo dettagliato almeno due a sua scelta:
il primo dovrà essere scelto tra quelli di C.P.E. Bach (1753-1762), Löhlein
(1765), Türk, Dussek-Pleyel (1797), Milchmeyer, (1797), Kalkbrenner (1831),
Czerny (1839), Herz (1839), Fétis- Moschles (1841), o di autore diverso purcé
compreso nell’arco cronologico 1750/1850.
Il secondo dovrà essere scelto tra quelli di Thalberg (1853-1868), Lebert e Stark
(1858), Hanon (1870), Mason (1889-1906), Jaëll-Trautmann (1895), Caland
(1897), Brée (1902), Matthay (1903, 1932), Breithaupt (1905-06), Brugnoli
(1926), Cortot (1928), Ortmann (1929), Leimer-Gieseking (1931), Casella
(1937), Neuhaus (1973), Sändor (1981), Fraser (2003), Colombo (2015), o di
autore diverso purché compreso nell’arco cronologico 1850/2020.

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Obblighi di Lo studente può essere ammesso all’esame se ha frequentato almeno l'80%
frequenza delle lezioni.

Ripetizione della Lo studente che, dopo aver frequentato il corso, non avrà sostenuto l’esame di
frequenza verifica, può essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre
successivo o nel successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;

Insegnamento disciplinare: METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO STRUMENTALE I/II


Settore disciplinare: CODI/21 -PIANOFORTE

Obiettivi formativi Acquisizione delle conoscenze teorico/pratiche necessarie allo studente al fine
di sviluppare una metodologia d’insegnamento comprensiva sia delle cognizioni
teoriche fondamentali che della capacità pratica di progettare e seguire un
percorso di studi in tutte le sue tappe.
Eventuale Il programma si sviluppa nell'arco di due distinte annualità, per ciascuna delle
articolazione in quali sono previste 20 ore di lezione. Il superamento dell’esame del primo
moduli modulo è propedeutico alla possibilità di sostenere l’esame per il secondo
modulo.
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online, da integrarsi con
forme didattiche, esercitazioni pratiche in presenza.
anche a distanza
Caratteristiche e Gli esami di verifica al termine di ogni modulo avverranno attraverso una prova
modalità di teorico/pratica che consisterà: a) in un colloquio sulle tematiche approfondite
svolgimento durante il corso; b) una prova pratica di simulazione di una lezione frontale da
dell’esame o di altra condurre seduta stante. Le prove saranno valutate da apposita commissione
verifica nominata ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Regolamento Didattico.
dell’apprendimento:
Il programma del corso è così composto:

I ANNO
Parte teorica
1. Nozioni generali su: l’esecuzione pianistica e le sue componenti
ovverossia il rapporto sinergico fra l’interprete e il suo strumento; il concetto
di “tecnica” strumentale.
2. Conoscenze essenziali di anatomia e fisiologia della mano e dell’arto
superiore in rapporto al gesto esecutivo. Conoscenze generali delle
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caratteristiche fisiche e meccaniche del pianoforte (peculiarità del
suono/timbro, produzione del suono, ecc.)
3. La Tecnica pianistica – fondamenti generali dell’interazione
uomo/strumento (la postura, l’azione del dito, della mano, dell’avambraccio,
ecc.); l’impostazione: esercizi preliminari.
4. La prima didattica: a) esercizi a mano ferma (4/5 dita); b) il passaggio del
pollice; le scale. c) i trilli; d) la rotazione del polso; gli arpeggi.
5. La prima letteratura pianistica (studi, brani polifonici, ecc.) e l’alternanza
degli stili e delle forme in funzione dell’apprendimento didattico; prime
nozioni sulle tecniche di produzione e variazione del suono, e sul fraseggio:
legato, staccato, poggiato, la variazione dinamica, ecc.
6. Metodologie di studio: a mani divise, varianti ritmiche, metronomo, la
ripetizione, tecniche di memorizzazione, ecc.

Parte pratica
Con la collaborazione di altri studenti, preferibilmente dei corsi
propedeutici, saranno sperimentate le pratiche didattiche precedentemente
illustrate.

II ANNO

Parte teorica
1. L’appoggio dell’avambraccio sulla tastiera; tecniche del doppio
meccanismo; note doppie: ottave, terze e seste; la polifonia.
2. Conoscenza dei movimenti della mano e dell’avambraccio in passi di
tecnica avanzata/trascendentale; esempi da studi e brani di Chopin, Liszt,
Scriabin, Rachmaninoff, ecc.
3. La corretta diteggiatura di un brano: criteri e principi generali, e specifici,
in rapporto alle caratteristiche del brano e dell’interprete (studente)
4. Il pedale di risonanza, analisi dei criteri generali di utilizzo del pedale;
esercizi relativi. Il pedale dell’una corda. Il pedale tonale.
5. Il percorso formativo (il programma di studio) dello studente:
impostazione e scelte di orientamento, la costruzione da parte del docente
del programma di studio; la tradizionale suddivisione del percorso in tre
periodi: inferiore, medio, superiore; conoscenza delle composizioni e degli
autori che all’interno di ciascun periodo costituiscono le tappe fondamentali
e inderogabili del programma di studi.
6. Analisi della partitura quale fase preliminare alla lettura del brano;
conoscenza dell’autore e del periodo storico. L’andamento, il fraseggio, le
dinamiche, quali indicazioni e precetti dare all’allievo.
7. La scelta da parte del docente dell’edizione e della revisione più adatta in
funzione dell’autore e delle esigenze didattiche poste dal livello del corso e
dallo studente.

Parte pratica
Con la collaborazione di altri studenti, i partecipanti al corso simuleranno
lezioni di pianoforte in cui metteranno in pratica quanto appreso durante il
corso: in particolare potranno dare indicazioni circa l’appropriata
metodologia di studio, la scelta della diteggiatura, il giusto fraseggio, la
pedalizzazione, l’interpretazione, ecc.

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Obblighi di Lo studente potrà sostenere gli esami al termine della prima annualità, sia
frequenza l'esame al termine della seconda annualità se avrà frequentato almeno l'80%
delle lezioni.
Ripetizione della Nel caso di mancato assolvimento degli obblighi di frequenza, lo studente può
frequenza essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre successivo o nel
successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;

Art. 3 (ai sensi dell’art. 16 comma 2 lettera e) e art 21 comma 3)


Caratteristiche e modalità di svolgimento e di valutazione della prova finale
per il conseguimento del titolo
1. La prova finale, ai sensi dell’art. 21 comma 1 del regolamento didattico, ha la funzione di evidenziare
le competenze acquisite dal candidato durante il percorso formativo.
2. L'esame finale è di norma costituito da una prova di carattere tecnico-pratico-scientifico inerente
l'indirizzo caratterizzante del corso di studi, ai sensi dell’art. 21 comma 2 del regolamento didattico.
3. - Ai sensi dell’art. 21 comma 3 del Regolamento Didattico l’esame finale avrà le seguenti
caratteristiche e modalità di svolgimento:
a) Tesi esclusivamente esecutiva - Consisterà nell’esecuzione di un programma da concerto della durata
minima di 40’. E’ consentita, nell’ottica di un’organica e coerente proposta artistica e culturale del
programma, l’esecuzione di brani già presentati in prove precedenti.
b) Tesi teorico-pratica - Insieme alla parte esecutiva, di durata non inferiore ai 20’, sarà presentata dallo
studente una tesi scritta su argomento inerente ai brani eseguiti. Come per la precedente opzione sarà
consentita l’esecuzione di brani già presentati in precedenti prove.
La tesi dovrà consistere in un lavoro originale di almeno 50 cartelle, carattere Times New Roman, corpo
14, interlinea 1,5, margine 3 a dx e 4 a sx.

Art. 4 (ai sensi dell’art. 16 comma 2 lettera f)


Regole di presentazione dei piani di studio individuali (art. 24 del regolamento didattico)
1. Il piano degli studi di ciascuno studente deve essere redatto nel rispetto dell’ordinamento didattico del
corso di studio, come riportato nel regolamento didattico del conservatorio.
2. La presentazione da parte degli studenti dei rispettivi piani degli studi ha luogo entro i termini stabiliti
dal Consiglio accademico.
3. Il piano degli studi di ciascuno studente è approvato dal consiglio di corso tenuto conto dei criteri
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definiti dal consiglio accademico.
4. Lo studente può richiedere di frequentare attività didattiche aggiuntive rispetto al piano degli studi
prescelto, sempre che ciò non costituisca onere di spesa per il Conservatorio. Il superamento delle
suddette materie mediante esame o verifica attribuisce crediti comunque non eccedenti il 30% di quelli
previsti dal corso cui lo studente è iscritto.
5. Lo studente può comunque proporre modifiche al piano degli studi all’inizio di ciascun anno
accademico, approvate compatibilmente con le esigenze di funzionalità dei singoli corsi.

Art. 5 (ai sensi dell’art. 16 comma 2 lettera h)


Eventuale introduzione di apposite modalità organizzative delle attività formative per studenti
impegnati a tempo parziale
- Indicare qui le eventuali decisioni del dipartimento e della scuola.

Art. 6 (ai sensi dell’art. 16 comma 2 lettera l)


Conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica anche a conclusione di attività formative
propedeutiche svolte eventualmente in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore.
Per accedere al corso di PIANOFORTE gli studenti dovranno dimostrare di possedere un chiaro talento
musicale, una preparazione tecnica avanzata e conoscenze di base, e di medio livello, relative alla
letteratura dello strumento. Per essere ammesso ai corsi lo studente dovrà superare un esame di
ammissione articolato in due prove di cui la prima, esecutiva, è tesa a verificare le abilità strumentali e
la maturità musicale del candidato; la seconda prova è un colloquio finalizzato alla verifica delle
competenze musicali generali ritenute necessarie per affrontare il percorso formativo del corso di
diploma accademico di primo livello i cui criteri d’esame sono definiti dalla nostra istituzione.
La prima prova consiste nell’esecuzione allo strumento di:
1. Presentazione di almeno 3 studi di tecnica diversa scelti tra quelli di C. Czerny (op. 740), J.B. Cramer
(60 studi), M. Clementi (Gradus ad Parnassum), I. Moscheles, J.C. Kessler, F. Chopin, F. Liszt, A.
Scriabin, C. Debussy, S. Rachmaninoff, S. Prokofieff o studi di altri autori di equivalente livello
tecnico.
2. Programma comprendente: a) un Preludio e fuga dal Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach o 3
brani tratti da Suite Inglesi, Partite, Invenzioni a 3 voci; b) il 1° movimento di una sonata di M.
Clementi, F. J. Haydn, W. A. Mozart, L. van Beethoven o F. Schubert; c) una o più composizioni
significative tratte da quelle di Schubert, Schumann, Chopin, Liszt, Mendelssohn, Brahms, Franck,
Debussy, Ravel, Scriabin, Rachmaninoff, Prokofieff o di altri autori scritte nei secc. XIX e XX.

Art. 7 (ai sensi dell’art. 17 comma 3)


Commissioni per gli esami di ammissione ai corsi di studio ad accesso programmato
- Indicare qui la composizione della commissione per lo svolgimento delle prove di ammissione,
indicandone il numero dei componenti e i settori disciplinari di appartenenza.

Art. 8 (ai sensi dell’art. 20 comma 7 e art. 27 comma 3)


Altre forme di attribuzione dei crediti formativi
e riconoscimento dei crediti formativi in caso di trasferimento da altro corso
1. - Indicare qui se sono previste, oltre alle verifiche di carattere ordinario a cura delle commissioni
d’esame, altre forme di attribuzione del credito ai sensi dell’art. 20 comma 7 del regolamento didattico.
2. Nel caso di trasferimento da altro corso del Conservatorio o da altra istituzione di pari grado, i
consigli di corso operano il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente sulla base
dei criteri stabiliti dall’art. 27 comma 3 del regolamento didattico.

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