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(corso di studio autorizzato dal MIUR all’art.1 del DM n° 238 del 18 ottobre 2010 e successivi)
Art.1
Strutture didattiche di appartenenza e organismi responsabili
1. Ai sensi dell’art. 3 comma 3 del regolamento didattico, nell’ambito delle scuole coordinate del
Dipartimento di STRUMENTI A TASTIERA E PERCUSSIONE, la scuola di PIANOFORTE, ha la
responsabilità didattica per il corso di studio di I livello accademico di PIANOFORTE
2. Ai sensi dell’art. 3 comma 2 del regolamento didattico, è attivo il consiglio di corso di
PIANOFORTE.
Il consiglio di corso è composto da tutti i docenti che afferiscono al corso più un rappresentante degli
studenti designato dalla consulta degli studenti, ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera e) del regolamento
didattico.
Art. 2
Col presente articolo si definiscono per ciascun insegnamento disciplinare, ai sensi dell’art. e 16 comma
2 lettere a), b), c), d) g) e i) dell’art.18, commi 1 e 2 del regolamento didattico:
a) gli obiettivi formativi specifici di ogni insegnamento disciplinare e di ogni altra attività formativa;
b) l’eventuale articolazione in moduli degli insegnamenti disciplinari dei corsi di studio, nonché delle
altre attività formative;
c) la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza,
d) le caratteristiche e le modalità di svolgimento degli esami e delle altre verifiche dell’apprendimento;
e) gli obblighi di frequenza e le attività compensative in caso di deroga
Eventuale Il corso prevede lezioni frontali individuali per una durata complessiva di 90 ore
articolazione in articolate in 3 moduli annuali con esame di verifica al termine di ciascun
moduli modulo.
Tipologia delle Il corso prevede esclusivamente lezioni frontali individuali.
forme didattiche,
anche a distanza
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Caratteristiche e Gli esami di verifica al termine di ogni modulo avverranno attraverso una prova
modalità di di esecuzione allo strumento che sarà valutata da apposita commissione
svolgimento nominata ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Regolamento Didattico secondo
dell’esame o di altra quanto previsto dal seguente programma d’esame:
verifica
dell’apprendimento: I ANNO
II ANNO
In alternativa al n. 2 a scelta
2. bis -– esecuzione di una composizione scelta fra le opere dei seguenti
autori: J. C. Bach (sonate), Dussek (sonate), Hummel (sonate), Field,
Mozart (fantasie e variazioni) o
2. ter - Trascrizioni da J. S. Bach di Liszt, Tausig, Busoni.
III ANNO
Ripetizione della Lo studente che, dopo aver frequentato il corso, non avrà sostenuto l'esame di
frequenza verifica potrà essere ammesso alla ripetizione della frequenza nell'annualità
successiva.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;
Obiettivi formativi Lo studente dovrà acquisire una conoscenza complessiva della letteratura
pianistica, dell'evoluzione delle sue forme e dei tipi di scrittura, della biografia e
delle opere degli autori principali.
Eventuale Il programma si sviluppa nell'arco di due distinte annualità, per ciascuna delle
articolazione in quali sono previste trenta ore di lezione. In relazione alle esigenze didattiche è
moduli possibile organizzare il corso in due moduli (primo e secondo semestre).
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online, supportabili con
forme didattiche, l'ascolto e il commento di registrazioni di brani significativi, l'esame diretto di
anche a distanza partiture ed eventuali esemplificazioni allo strumento.
Caratteristiche e Al termine della prima annualità il profitto dello studente verrà accertato
modalità di attraverso giudizio di idoneità attestato monocraticamente dal docente del corso,
svolgimento tramite colloquio e/o valutazione di eventuale elaborato scritto.
dell’esame o di altra Alla fine della seconda annualità lo studente dovrà sostenere un esame
verifica individuale tenuto da una commissione costituita da tre elementi, eventualmente
dell’apprendimento: anche esterni all'Istituzione, nominata dal Direttore su proposta del consiglio di
corso.
Parte generale:
1.Gli esordi della letteratura pianistica nel XVIII secolo; i mutamenti delle
concezioni estetiche e delle strutture formali adottate dai compositori;
intercambiabilità della destinazione strumentale; lo stile galante e la fioritura
della Sonata tastieristica intorno alla metà del secolo (Pescetti, Galuppi,
Paradisi, Alberti, Rutini, J. C. Bach,Vento, Wagenseil, Schobert, Cimarosa,
Paisiello); le avvisaglie di una nuova sensibilità: Sturm und Drang ed
Empfindsamer Stil; C. P. E. Bach.
2. L'epoca classica: Haydn, Mozart, Clementi, Beethoven.
3. Tra Classicismo e Romanticismo: Field, Cramer, Moscheles, Hummel,
Kalkbrenner, Szymanowska, Weber, Schubert.
4. La "generazione romantica": Mendelssohn, Schumann, Chopin, Liszt.
5. Le scuole nazionali; il graduale discostarsi dal sistema tonale, l'allentamento
dei vincoli formali e i differenziati sviluppi nelle diverse nazioni europee e nelle
Americhe tra 1850 e 1950:
Germania e Austria: Brahms, Reger, la "seconda scuola di Vienna", Hindemith.
Boemia: Smetana, Dvořak, Janaček, Martinů.
Ungheria: Bartók, Kodály.
Polonia: Paderewski, Szymanowski.
Scandinavia: Gade, Grieg, Sibelius.
Russia: A. Rubinštein, Glinka, il gruppo dei cinque (Balakirev, Borodin,
Cui, Musorgskij, Rimsky-Korsakov), Čajkovskij, Skrjabin, Rachmaninov,
Stravinskij, Prokofiev, Šostakovič.
Francia: Alkan, Franck, Saint-Säens, Fauré, Chabrier, d'Indy, Moszkowski,
Chaminade, Dukas, Koechlin, Satie, Debussy, Ravel, il gruppo dei Sei
(Durey, Honegger, Milhaud, Tailleferre, Auric, Poulenc).
Spagna: Albéniz, Granados, Falla.
Gran Bretagna e Stati Uniti: Sterndale Bennet, Gottschalk, MacDowell,
Joplin, Gershwin, Ives, Copland.
America latina: Villa-Lobos, Ginastera.
Italia: Sgambati, Martucci, Busoni, Longo, Respighi, Pizzetti, Malipiero,
Casella, Dallapiccola, Petrassi.
6. Il secondo Novecento; la frammentazione dei linguaggi e l'evoluzione
della scrittura pianistica in figure di particolare rilievo: Cowell, Messiaen,
Carter, Barber, Cage, Britten, Ligeti, Nono, Berio, Boulez, Stockhausen,
Crumb, Bussotti, Glass, Sciarrino, Rota, Xenakis, Kapustin.
Obblighi di Lo studente potrà sostenere sia la prova di idoneità al termine della prima
frequenza annualità, sia l'esame al termine della seconda annualità se avrà frequentato
almeno l'80% delle lezioni.
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Ripetizione della Nel caso di mancato assolvimento degli obblighi di frequenza, lo studente può
frequenza essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre successivo o nel
successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;
Obiettivi formativi Acquisizione di una conoscenza di base delle caratteristiche generali dei
principali trattati e metodi pubblicati dalla seconda metà del XVIII secolo ai
giorni nostri, e della loro correlazione con le esigenze formative dei musicisti,
con le diverse visioni estetiche e con la struttura organologica dei pianoforti
all’epoca disponibili.
Eventuale Modulo unico di 15 ore eventualmente replicabile una sola volta nell’ambito di
articolazione in ciascuna annualità.
moduli
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online.
forme didattiche,
anche a distanza
Caratteristiche e La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso un esame individuale tenuto
modalità di da una commissione costituita da tre docenti, eventualmente anche esterni
svolgimento all’Istituto, nominata dal Direttore su proposta del Consiglio di corso.
dell’esame o di altra
verifica Nel corso dell’esame lo studente dovrà dimostrare di conoscere per linee
dell’apprendimento: generali i principali trattati e metodi pubblicati dal 1750 ai giorni nostri,
illustrandone in modo dettagliato almeno due a sua scelta:
il primo dovrà essere scelto tra quelli di C.P.E. Bach (1753-1762), Löhlein
(1765), Türk, Dussek-Pleyel (1797), Milchmeyer, (1797), Kalkbrenner (1831),
Czerny (1839), Herz (1839), Fétis- Moschles (1841), o di autore diverso purcé
compreso nell’arco cronologico 1750/1850.
Il secondo dovrà essere scelto tra quelli di Thalberg (1853-1868), Lebert e Stark
(1858), Hanon (1870), Mason (1889-1906), Jaëll-Trautmann (1895), Caland
(1897), Brée (1902), Matthay (1903, 1932), Breithaupt (1905-06), Brugnoli
(1926), Cortot (1928), Ortmann (1929), Leimer-Gieseking (1931), Casella
(1937), Neuhaus (1973), Sändor (1981), Fraser (2003), Colombo (2015), o di
autore diverso purché compreso nell’arco cronologico 1850/2020.
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Obblighi di Lo studente può essere ammesso all’esame se ha frequentato almeno l'80%
frequenza delle lezioni.
Ripetizione della Lo studente che, dopo aver frequentato il corso, non avrà sostenuto l’esame di
frequenza verifica, può essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre
successivo o nel successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;
Obiettivi formativi Acquisizione delle conoscenze teorico/pratiche necessarie allo studente al fine
di sviluppare una metodologia d’insegnamento comprensiva sia delle cognizioni
teoriche fondamentali che della capacità pratica di progettare e seguire un
percorso di studi in tutte le sue tappe.
Eventuale Il programma si sviluppa nell'arco di due distinte annualità, per ciascuna delle
articolazione in quali sono previste 20 ore di lezione. Il superamento dell’esame del primo
moduli modulo è propedeutico alla possibilità di sostenere l’esame per il secondo
modulo.
Tipologia delle Lezioni frontali collettive, tenute eventualmente anche online, da integrarsi con
forme didattiche, esercitazioni pratiche in presenza.
anche a distanza
Caratteristiche e Gli esami di verifica al termine di ogni modulo avverranno attraverso una prova
modalità di teorico/pratica che consisterà: a) in un colloquio sulle tematiche approfondite
svolgimento durante il corso; b) una prova pratica di simulazione di una lezione frontale da
dell’esame o di altra condurre seduta stante. Le prove saranno valutate da apposita commissione
verifica nominata ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Regolamento Didattico.
dell’apprendimento:
Il programma del corso è così composto:
I ANNO
Parte teorica
1. Nozioni generali su: l’esecuzione pianistica e le sue componenti
ovverossia il rapporto sinergico fra l’interprete e il suo strumento; il concetto
di “tecnica” strumentale.
2. Conoscenze essenziali di anatomia e fisiologia della mano e dell’arto
superiore in rapporto al gesto esecutivo. Conoscenze generali delle
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caratteristiche fisiche e meccaniche del pianoforte (peculiarità del
suono/timbro, produzione del suono, ecc.)
3. La Tecnica pianistica – fondamenti generali dell’interazione
uomo/strumento (la postura, l’azione del dito, della mano, dell’avambraccio,
ecc.); l’impostazione: esercizi preliminari.
4. La prima didattica: a) esercizi a mano ferma (4/5 dita); b) il passaggio del
pollice; le scale. c) i trilli; d) la rotazione del polso; gli arpeggi.
5. La prima letteratura pianistica (studi, brani polifonici, ecc.) e l’alternanza
degli stili e delle forme in funzione dell’apprendimento didattico; prime
nozioni sulle tecniche di produzione e variazione del suono, e sul fraseggio:
legato, staccato, poggiato, la variazione dinamica, ecc.
6. Metodologie di studio: a mani divise, varianti ritmiche, metronomo, la
ripetizione, tecniche di memorizzazione, ecc.
Parte pratica
Con la collaborazione di altri studenti, preferibilmente dei corsi
propedeutici, saranno sperimentate le pratiche didattiche precedentemente
illustrate.
II ANNO
Parte teorica
1. L’appoggio dell’avambraccio sulla tastiera; tecniche del doppio
meccanismo; note doppie: ottave, terze e seste; la polifonia.
2. Conoscenza dei movimenti della mano e dell’avambraccio in passi di
tecnica avanzata/trascendentale; esempi da studi e brani di Chopin, Liszt,
Scriabin, Rachmaninoff, ecc.
3. La corretta diteggiatura di un brano: criteri e principi generali, e specifici,
in rapporto alle caratteristiche del brano e dell’interprete (studente)
4. Il pedale di risonanza, analisi dei criteri generali di utilizzo del pedale;
esercizi relativi. Il pedale dell’una corda. Il pedale tonale.
5. Il percorso formativo (il programma di studio) dello studente:
impostazione e scelte di orientamento, la costruzione da parte del docente
del programma di studio; la tradizionale suddivisione del percorso in tre
periodi: inferiore, medio, superiore; conoscenza delle composizioni e degli
autori che all’interno di ciascun periodo costituiscono le tappe fondamentali
e inderogabili del programma di studi.
6. Analisi della partitura quale fase preliminare alla lettura del brano;
conoscenza dell’autore e del periodo storico. L’andamento, il fraseggio, le
dinamiche, quali indicazioni e precetti dare all’allievo.
7. La scelta da parte del docente dell’edizione e della revisione più adatta in
funzione dell’autore e delle esigenze didattiche poste dal livello del corso e
dallo studente.
Parte pratica
Con la collaborazione di altri studenti, i partecipanti al corso simuleranno
lezioni di pianoforte in cui metteranno in pratica quanto appreso durante il
corso: in particolare potranno dare indicazioni circa l’appropriata
metodologia di studio, la scelta della diteggiatura, il giusto fraseggio, la
pedalizzazione, l’interpretazione, ecc.
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Obblighi di Lo studente potrà sostenere gli esami al termine della prima annualità, sia
frequenza l'esame al termine della seconda annualità se avrà frequentato almeno l'80%
delle lezioni.
Ripetizione della Nel caso di mancato assolvimento degli obblighi di frequenza, lo studente può
frequenza essere ammesso alla ripetizione della frequenza nel semestre successivo o nel
successivo anno accademico.
Attività
compensative in
caso di deroga
(obblighi sostitutivi)
Definizione dei
programmi di
studio e delle
modalità di verifica
per l’organizzazione
dei corsi
propedeutici al
recupero
dell’eventuale
debito formativo
degli studenti
ammessi ai corsi di I
livello accademico;
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