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MATEMATiCA
analisi
Hiroyuki Kojima
Shin Togami
Becom Co., Ltd.
SOMMARiO
PrefaZiONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IX
PrologO:
CHE COS’È UNA FUNZiONE? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
1
DERiViAMO LE FUNZiONi! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
2
iMPARiAMO A DERiVARE! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
3
iNTEGRiAMO LE FUNZiONi! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
4
iMPARiAMO A iNTEGRARE! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
5
SViLUPPi Di TAYLOR! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
6
LE DERiVATE PARZiALi! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179
vi soMMario
Condizioni per gli estremi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
Applicazioni all’economia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202
Funzione composta in più variabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
Derivate delle funzioni implicite. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
EpilogO:
A COSA SERVE LA MATEMATiCA? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219
A
SoluZiONE DEGLi ESercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225
Prologo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . .. . . . . . . . . 225
Capitolo 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 225
Capitolo 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 225
Capitolo 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 226
Capitolo 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 227
Capitolo 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 228
Capitolo 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................... . . . 229
B
principali formule, teoremi e funzioni che trovate in questo
libro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
inDiCE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235
soMMario vii
Prefazione
Certe cose si possono fare solo con i fumetti, cioè – nel nostro caso –
con i manga.
E siccome avete preso in mano questo volumetto e state leggendo
queste pagine, con ogni probabilità appartenete a una delle categorie
seguenti.
La prima comprende persone che semplicemente amano il fumetto
e pensano “L’Analisi Matematica spiegata con i manga? Fantastico!” Se
siete questo tipo di persona, dovreste precipitarvi alla cassa e comprarlo
all’istante. Non ve ne pentirete. È un manga delizioso. Nulla di cui
meravigliarsi, naturalmente: il disegnatore Shin Togami è un mangaka molto
apprezzato, e l’idea editoriale è della Becom, uno studio molto professionale.
“Ma di solito i manga scientifici non sono particolarmente divertenti.”
potreste obiettare. Vero. E in effetti, quando un editor della Ohmsha mi
chiese di scrivere questo libro per poco non rifiutai. Molti dei cosiddetti
“manga didattici” sono decisamente deludenti: anche se sono pieni di
illustrazioni e di immagini grandi, non sono dei veri fumetti. Ma quando la
Ohmsha mi mostrò un esempio (era “I manga delle scienze – Statistica”)
cambiai idea immediatamente. A differenza di altre guide analoghe, si
leggeva che era un piacere e l’editor mi disse che il mio libro sarebbe stato
qualcosa di molto simile, così accettai. In realtà, avevo sempre pensato
che usando i manga sarebbe stato più facile insegnare la matematica e mi
sembrò un’ottima occasione di mettere in pratica quell’idea. Vi garantisco
che più siete pazzi per i manga e più vi piacerà. Be’, cosa state aspettando?
Se già non l’avete fatto, correte a comprarlo!
Un secondo tipo di lettore è quello che ha preso in mano il libro
pensando “Anche se sono un disastro o proprio completamente allergico
alla matematica, forse un manga mi aiuterà a capire”. Anche in questo caso,
questo libro fa per voi, perché comprende deliberatamente dei passaggi
pensati per chi in passato è rimasto traumatizzato dall’Analisi: non solo
la spiega a fumetti ma lo fa in un modo sostanzialmente diverso dai testi
tradizionali sull’argomento. Innanzitutto, proponiamo in continuazione le
idee alla base dell’Analisi. Cose che non potreste mai capire limitandovi a
impostazioni didattiche basate unicamente sui limiti (quella che io chiamo
“la logica ε-δ”). Non potrete mai capire veramente l’Analisi, o farne uso con
disinvoltura, se non avrete un’idea chiara di ciò che può veramente fare e
del perché è utile nel mondo reale. Finireste inevitabilmente in un circolo
vizioso fatto di regole e formule imparate a memoria. Il libro spiega le
formule sulla base di un’idea molto generale, quella di approssimazione del
primo ordine, cercando di aiutarvi a visualizzare il significato delle formule,
e a capirle. Si tratta di un approccio didattico unico, che vi permetterà di
passare facilmente dalla derivazione all’integrazione. Ho inoltre adottato un
metodo originale, che non si trova in altri testi, per spiegare l’integrazione
delle funzioni esponenziali e trigonometriche, cosa che anche dopo
ripetute spiegazioni di solito resta arabo per un sacco di persone. Inoltre,
approfondiamo argomenti che in altri manga sullo stesso argomento non
si trovano, come gli sviluppi di Taylor e le derivate parziali. Infine, ho
invitato tre regolari fruitori dell’Analisi – Fisica, Statistica ed Economia – a
fare parte del libro, presentando numerose applicazioni da cui è evidente
quando l’Analisi possa essere indispensabile. Forti di questo armamentario,
vedrete anche voi l’Analisi non come qualcosa di inarrivabile, ma come uno
strumento da utilizzare.
Hiroyuki Kojima
x prefazione
PROLOGO.
CHE COS’È UNA FUNZiONE?
1
Gli uffici
di Sanda-Cho
dell’Asagake
Times devono es-
sere qui vicino.
Lavorerò
come una
È solo la
matta!
redazione loca-
le di un piccolo
giornale, ma sono
pur sempre una
giornalista!
2 prologo
Asagake Times
Distributore di Sanda-Cho
Uffici di
Un distributore? Sanda-Cho... che
sia sbagliata la
cartina?
Cercate la
È la porta redazione di
a fianco. Sanda-Cho? Si
sbagliano tutti
perché i nostri
uffici sono più
grandi.
Whoosh...
Oh, no!!
Un prefabbricato!
È una redazione
M-mantieni la calma, locale ma è pur
Noriko. sempre l’Asagake
Times.
4 prologo
O la va
o la spacca! Buongiorno!
[SPALANC]
...
zzz
z z
Zz
S-sono Ha portato il
s-spacciata. pranzo?
Che c’è?
Mi chiamo
Noriko il tipo grosso è
Hikima. Futoshi Masui, il
Oh, capisco. mio unico soldato
Lei è la nuova sul caMpo.
giornalista.
È stato un
viaggio lungo,
eh? Kakeru Seki, Sono
piacere. Sono il solo
caporedattore. due...
6 prologo
È un ottimo po- Pensare...? Sì. Pensare
sto. Un ambiente alle notizie.
perfetto per Ai fatti.
pensare con
un po’ di
calma.
Un fatto è una
cosa collegata a
un altro fatto.
Se non capisci
questi collegamenti
non diventerai una
brava giornalista.
VERO GIORNALISMO!!
Allora devi
recuperare un
sacco di cose. F-funzioni?
Cominciamo con Matematica?
le funzioni. C-co...?!
S-sì...
8
Sapevi che Supponiamo per
spesso una esempio che x
funzione viene e y siano
No!!
rappresentata animali.
nella forma
y=f(x)?
Animale x f Animale y
Se x è una rana e
la mettiamo nella Ma, uh...
scatola f, che la che cos’è
trasforma, dalla f?
scatola esce il
girino y.
E ovviamente
invece di f pos-
siamo usare una
lettera qualsiasi.
Perfetto! Ora
guarda qua.
e
r a g giung
Crisi: i -43
Jet X 9,6 mondo
o h l
c a la n i Ma c
recor
dd e
m o
consu Nu o v
di
e
cav ial Anche la velocità del
suono e la temperatura
possono essere viste
come legate da una fun-
Un altro esempio: zione. Quando la tempera-
la relazione tra tura aumenta di un grado
la velocità del suono
il reddito e le aumenta di 0,6 metri
spese può esse- al secondo.
re vista come una Come quando
funzione. le vendite di una
società aumenta-
no e i dipendenti
ricevono dei
bonus? E in montagna
la temperatu-
ra scende di
circa 0,5 gradi
ogni 100 metri
o- d’altezza, dico
Yoe e l ! bene?
d
10 prologo
E qui abbiamo
tutto il tempo per
Chiaro no?! pensare con cal-
Siamo circondati ma a queste cose.
da funzioni.
Un giorno, le cose
a cui pensiamo e che
Ora ca-
capiamo potranno
pisco cosa
tornare utili.
vuoi dire!
È una piccola
B UM P!
redazione ma spe-
ro che farai del
tuo meglio. Oh, sì.
Ehi?!
È presto
Non è ora? Sve-
per il pran-
gliatemi quando
zo, Futoshi.
arriva il pranzo,
Lei è...
per favore... zzz.
Flop
È ora di
Futoshi, pranzo?
abbiamo una
nuova...
No, è
presto.
zzz...
12 Prologo
TABEllA 1: LE CARAttERiSTiCHE Di UNA FUNZiONe
y = g ( x ) = 7 x − 30
y
x = 27° 7 × 27 − 30
y = v ( x ) = 0.6 x + 331
A 15°C,
y = v (15 ) = 0.6 × 15 + 331 = 340 m/s
A −5°C, 0 x
y = v ( −5 ) = 0.6 × ( −5 ) + 331 = 328 m/s
Conversioni Passaggio da x gradi Fahrenheit (°F) a y
unità di gradi Celsius (°C)
misura
5
y = f (x) = ( x − 32)
9
Perciò 50 °F equivalgono a
5
( 50 − 32) = 10° C
9
I computer memorizzano i numeri Il grafico è una funzione
utilizzando un sistema binario (cioè esponenziale
le cifre”1” e “0”, dette anche “bit”). Un
y
numero binario espresso da x bit può
codificare y numeri
1024
y = b (x) = 2 x
0 10 x
Il valore P del titolo di una società nel mese x nel corso del 2016 è
y = P(x)
300
Yen
200
100
1 2 3 4 5 6
Mese
La funzione composta di f e g
x f f(x) g g( f(x))
esercizio
14 Prologo
1
Deriviamo le funzioni!
15
Approssimare con le funzioni
Molto bene,
per oggi ho
finito.
Asagake Times
Redazione di Sanda-Cho
Tap-
tap
Oh! Adoro
mangiare
italiano...
andiamo!
Questa è una
redazione lo-
cale, abbiamo
orari diversi.
Oggetto: Titoli
del giorno
Ma... pubblichi
sempre storie
del genere?
[Co n k]
[chomp ]
[chomp ]
Non succede mai
niente d’interes-
sante e il tempo
scorre molto
lentamente.
Noriko, ti assi-
LO SAPEVO! curo che un po’
iO QUi NON Ci d’esperienza
LAVORO! qui ti servirà
egualmente.
Non so
che notizie
t’interessi
coprire...
...Ma ti insegnerò
bene, così
potrai passare
alla redazione
centrale.
il governo ha
affermato ripetu-
tamente che l’eco-
nomia si sarebbe
ripresa.
Ma è passato
molto tempo
prima che apparis-
prezzi sero dei segnali
di ripresa.
Un vero Ho un brutto
giornalista do- presenti-
vrebbe domandar- mento...
si per prima cosa
“Che cosa voglio
sapere?”
D-di nuovo
matematica...?
Lo sapevo!
y
(Prezzi) y = ax + b
Guarda.
Perciò, se a è
negativo possiamo
affermare che la
Approssimando
deflazione è anco-
la fluttuazione dei 2004 2005 2006 x ra in corso.
prezzi con y=ax+b
otteniamo...
(Anno)
0 a>0 0 a<0
l]
row
[G
E adesso
andiamo a
fare pausa al
ristorante
italiano.
Fuori di
qui!
A proposito di
Noi andiamo mangiare, hai presen-
a pranzo, te Johnny Fantastic,
Futoshi. Vedi di la rockstar che ha
non mangiare scritto un libro sulle
troppo. diete che è diventato
un successo? Sì.
Anche se il È se
suo agente Sono già al veramente il
lo aveva av- massimo del peso di Johnny
vertito. peso. ha smesso di
aumentare,
come lui
sostiene.
Ne era certo.
Ora, quello che
il suo agente
vorrebbe capire...
Esattamente.
Proviamo allora a
descrivere l’aumen-
to del peso con
y = ax2 + bx + c y = ax 2 + bx + c
70 70
8 9 10 11 12 8 9 10 11 12
Giorni Giorni
Brava!
Complimenti!
Be’, in
Supponiamo che realtà non
tu voglia sape- m’interessa.
re quanto sono
strette.
]
m
o
Possiamo
o
approssimare ...
Vr
ciascuna curva
[
con un cerchio.
Da queste parti
ci sono un
sacco di curve
strette.
]
del cerchio.
m
o
o
Vr
[
Più R è pic-
colo, più
la curva è
y = R2 − ( x − a ) + b
2
stretta. Ehi! At-
tento!
(x − a) + (y − b) = R
2 2 2
Bang!
Stai bene?
Credo di sì...
È ancora
molto
lontano!
Ehi, ho
un’idea! indichiamo il Cosa?
punto dell’in-
cidente con
la lettera P.
E immaginiamo
che la strada
coincida col gra-
fico della funzio-
Ristorante ne f(x) = x
2
italiano
Luogo
dell’incidente
y = g(x)
4km
P P = (2, 4)
4 1km
Approssi-
mazione con
g(x) = 4x − 4
f (x) = x2
Pendenza nel punto P
x=2 x
Nel punto P
La funzione lineare
l’inclinazione aumenta di
che approssima la funzione
4 chilometri in verticale
f(x) = x2 (la strada) in x = 2 è
per ciascun chilometro
g(x) = 4x – 4*. Possiamo usare
percorso orizzontalmen-
questa espressione per cal-
te. in realtà, per la mag-
colare l’inclinazione in quel
gior parte il percorso
punto particolare.
non è così ripido.
Futoshi? Abbiamo
avuto un incidente.
Puoi venire a dar-
ci una mano?
Che razza di
Dove? È funzione dovrei
successo nel usare per ap-
punto P. prossimare quel-
lo che hai dentro
la testa?
L’errore relativo
è il rapporto della
differenza tra i valori
Mentre aspettiamo di f(x) e g(x) e la varia-
Futoshi, ti parlerò zione di x , quando x
dell’errore re- cambia. in altre
lativo, una cosa parole...
Errore
molto importante. relativo?
La La funzione
funzione con cui la
originale approssimiamo
Me ne frego
della differenza
relativa. io vo-
glio mangiare. Guarda
là, per
esempio.
Un ristorante
di ramen?
Ramen
La differenza
diventa allora
f(2,1) – g(2,1) = 0,01
e l’errore relativo è
0,01 / 0,1 = 0,1 (il 10%).
Errore
Errore relativo
L’errore relativo
per questo punto
è minore che per il
ristorante.
1 9 8 1 100,0%
0,1 4,41 4,4 0,01 10,0%
0,01 4,0401 4,04 0,0001 1,0%
0,001 4,004001 4,004 0,000001 0,1%
0 0
...quello di
ramen.
Davvero?
Sigh! il ramen
mi piace, ma volevo
mangiare italiano.
Supponiamo che
un loro manager
abbia aumentato o
diminuito il tempo
complessivo delle
pubblicità televisi-
Hai presente ve, con lo scopo di
“MiXED Cola”, aumentare i ricavi dei
la bibita? vari prodotti.
Sai...
Supponiamo che
la mixed Cola
acquisti spot televisivi
per x ore al mese.
E siccome
f(4) = 20√4 = 40,
la società guadagna
4 miliardi di yen.
Un responsabile
fresco di nomina ha
deciso di interve-
nire sui tempi degli
spot. Secondo te, mmm...
li aumenterà o li
diminuirà?
derivate in azione! 33
passo 1
Non possiamo imitare
l’intera funzione con
un’altra lineare, quin-
di lo faremo solo nei
Siccome f(x) = 20√x pressi del tempo di
è una funzione com- centinaia di milioni di yen messa in onda x=4.
plicata, ricaviamone
una lineare che le approssimiamola
con
assomigli per poi
eseguire una stima
indicativa.
Passo 2
Ora tracciamo la
*
tangente al gra-
fico di f(x) = 20√x
nel punto (4,40).
*
Ecco i calcoli per la retta tangente (v. anche le spiegazioni sulla derivata a
pagina 39).Per f (x ) = 20 x, f′(4) è data da
f (4 + e ) − f (4)
=
20 4 + e − 20 × 2
= 20
( 4+e −2 × ) ( 4+e +2 )
e e e× ( 4+e +2 )
4+e −4 20
= 20 =
e ( 4+e +2 ) 4+e +2
u
il fatto che
nell’espressione di g
il coefficiente sia 5 signifi-
Esatto. Ma
ca un aumento degli introiti
quanto costa
di 500 milioni di yen all’ora.
Perciò, se la variazione è di
aumentare di sei
soli 6 minuti (0,1 ore), che minuti i tempi
cosa succede? degli spot?
Se invece i tempi
il costo dell’au- diminuiscono, dimi-
mento è di 6 x 0,1 nuiranno anche gli
= 0,6 centinaia di introiti di circa 0,5
milioni di yen. miliardi, cioè 500
milioni. Ma siccome
avremo 600 milioni
di costi in
meno...
derivate in azione! 35
La risposta è... la
società ha deciso di
diminuire gli spot!
Esatto!
Esattamente,
non importa
che ne siamo
consapevoli
oppure no.
È un potentissi-
mo giornalista
VUOI di una redazione
locale.
SChERZARE?!
!
non mi farà diventare una
giornalista importante.
A P ?!
STR
derivate in azione! 37
È una follia! Ma io
non mi arrendo!
LA PAUSA PRANZO
È FINITA! RIPA-
RIAMO L’AUTO!
f (a + ε ) − g (a + ε )
=
ε
g (a + ε ) = k (a + ε − a ) + f (a )
f ( a + ε ) − ( kε + f ( a ) ) = kε + f ( a )
=
ε
Quando ε tende a 0,
f (a + ε ) − f (a ) anche l’errore relativo
= − k
ε →0
→0
ε va a 0.
f (a + ε ) − f (a )
k = lim f ( a + ε ) − f ( a ) tende a k
ε →0 ε
ε per ε 0.
(Il simbolo “lim” rappresenta il procedimento che produce il valore a sinistra del
segno di uguaglianza quando e si avvicina a 0.)
Con questo valore di k, la funzione lineare u, o g(x), è un’approssimazione di f(x).
k viene chiamato coefficiente angolare (o differenziale) di f(x)
nel punto x = a.
calcoliamo la derivata 39
CALCOLiAMO LA DERiVATA Di UNA FUNZiONE COSTANTE, LiNEARE E
QUADRATiCA
1. Troviamo la derivata di una funzione costante f(x) = α. Il coefficiente
angolare di f(x) at x = a è
f (a + ε ) − f (a ) α −α
lim = lim = lim 0 = 0
ε →0 ε ε →0 ε ε →0
f (a + ε ) − f (a ) α ( a + ε ) + β − (α a + β )
lim = lim = lim α = α
ε →0 ε ε →0 ε ε →0
f (a + e ) − f (a ) (a + e )
2
− a2 2ae + e 2
lim = lim = lim = lim ( 2a + e ) = 2a
e →0 e e →0 e e →0 e e →0
riassunto
f (a + e ) − f (a )
lim
e →0 e
dy df d
y ′, , , f (x )
dx dx dx
ESERCiZi
1. Sia data una funzione f(x) e una funzione lineare g(x)=8x+10. Sappiamo
che l’errore relativo tra le due funzioni tende a 0 per x che tende a 5.
A.
1. Calcolare f(5).
B.
1. Calcolare f′(5).
esercizi 41
42
2
impariamo a derivare!
43
Accuse di rilevanza
penale contro
Megatrox
Leggi antitrust violate da
contratto edilizio
!!!
Wow! Megatrox
è una società enorme!
Mi capitava di mancare
le notizie importanti.
Non c’è
Una volta ho anche
nulla di cui
scritto una lettera di
scuse per avere vantarsi!
utilizzato notizie
false.
ah ah
ah
Uff
Okay.
io non faccio
finta di sapere
tutto!
Eek!!
Per la
cronaca...
Che cos’è
la legge
antitrust?
p
Thum
E proprio questo
dovrebbe essere il
risultato della concor-
renza: qualità maggiore Capisco.
e prezzi inferiori.
Cerchiamo di
capirlo appros-
Formula 2.1
simando le cose
La derivata della somma nei dintorni di
sia h (x) = f (x) + g (x) x = a.
h ′ ( x ) = f ′ ( x ) + g′ ( x )
Lo abbia-
mo già
fatto.
in altre parole, la
derivata della som-
ma di due funzioni è Che
uguale alla somma cosa vuol
delle derivate del- dire?
le singole funzioni.
Sq ueak
u Sq ue
a k
approssimando Squ
e ak
v
approssimando
w
approssimando uh-oh
Vogliamo
trovare k .
Risistemando i Esatto!
termini di x, l’equa- k = f ′(a) + g′(a) !
zione w dice che il
Vediamo... Siccome il
coefficiente di coefficiente an-
(x - a) sarà k . golare coincide
con la derivata,
abbiamo k = h’(a) =
f’(a) + g’(a).
Supponiamo che
Futoshi stia
camminando sul
marciapiede.
Okay. Ma
Questo cosa vuol
significa che è dire?
passato da A a P in
(x - a) minuti.
Allora l’e-
spressione
diventa...
Precisamente!
f ( x ) − f (a )
≈ f ′ (a ) Quindi f’(a) rappre-
x −a senta la velocità
di Futoshi quando
transita per il
punto A .
Supponiamo che
Futoshi cammini su
un tapis roulant,
come negli
aeroporti. percorre g(x) metri
in x minuti
il nastro avanza di f(x)
metri in x minuti. Rela-
tivamente al nastro,
nello stesso tempo
Futoshi percorre g(x)
metri.
Ma certo!
Formula 2.2
LA DERiVATA DEL PRODOttO Davvero?
Sì.
f ( x ) ≈ f ′ (a ) ( x − a ) + f (a )
Consideriamo
x = a.
g ( x ) ≈ g′ ( a ) ( x − a ) + g ( a )
h ( x ) ≈ { f ′ ( a ) ( x − a ) + f ( a )} × {g′ ( a ) ( x − a ) + g ( a )}
h ( x ) ≈ f ′ ( a ) g′ ( a ) ( x − a ) + f ( a ) g′ ( a ) ( x − a ) + f ′ ( a ) ( x − a ) g ( a ) + f ( a ) g ( a )
2
(x - a) è una
variazione piccola. Que-
2
sto significa che (x - a)
è ancora più piccola e
ragionando per appros-
simazione possiamo
trascurarla.
h ( x ) ≈ { f ′ ( a ) g ( a ) + f ( a ) g′ ( a )} ( x − a ) + f ( a ) g ( a )
k = f ′ ( a ) g ( a ) + f ( a ) g′ ( a ) Ecco il
risultato.
Cosa c’entra
la derivazione
con un pro-
blema socia-
le?
Proviamo a
guardare il
mondo dal pun-
to di vista degli
affari.
Esatto.* in un mercato
perfettamente con-
Un mercato in
correnziale le aziende
cui non è possibile
accettano per il bene
discriminare prodot-
il prezzo determinato
ti forniti da aziende
dal mercato stesso e
diverse viene detto
continuano a produrlo
“perfettamente con-
e a distribuirlo finché
correnziale”.
riescono a ricavarne
un profitto.
Vediamo...
il videono-
leggio?
*in realtà, normalmente per ogni prodotto vi sono grossi marchi di riferimento. Nel
54 Capitolo 2 mercato del videonoleggio esistono catene famose di negozi. Nessun mercato può
essere perfettamente concorrenziale, perciò stiamo parlando di una situazione ideale.
Se il costo di produ-
zione di una unità in più
Supponiamo per esempio che è 10.000 yen, l’azienda
una società che produce dei aumenterà sicuramente
lettori CD, al prezzo unitario la produzione, perché
di mercato di 12.000 yen, valuti in questo modo aumen-
la possibilità di aumentare la terà anche i
produzione. guadagni.
Aumento di
produzione
Siccome anche
altri concorrenti
producono lo stesso
bene, l’azienda pensa che
l’aumento di produzione
produrrà una diminuzione
del prezzo di vendita.
Mercato monopolistico
variazione
variazione
del ricavo
della
produzione
Proprio così. E
Ho capito! Per deci- siccome R(x)=p(x)×x ,
dere se aumentare ricordiamoci
la produzione, l’a- della regola di
zienda dovrà calco- derivazione del
lare R’ e confron- prodotto.
tarlo coi costi di
produzione.
Certo...
*La derivata di x è 1 (v. pagina 40 per i dettagli sulla derivazione delle funzioni lineari)
Ma quando è
un monopolista
a interrompere
la produzione, il
prezzo in realtà è Giusto. Ma diamo
maggiore dei costi un’occhiata più da vi-
di produzione cino. Si tratta di una
addizionali. decisione presa su una
base razionale.
Consideriamo
nuovamente l’e-
spressione dei
ricavi.
R ′ ( a ) = p′ ( a ) a + p ( a )
Che ne il monopolista !!
Che ne pensi,
penso? interrompe la pro-
Noriko?
duzione conside-
rando sia il ricavo
della vendita di un
un’ulteriore unità che
le perdite dovute
alla diminuzione
del prezzo.
Ma per i consumato-
Di per sé, non è nul- ri e per la società
la di “cattivo”. Sem- nel suo complesso
plicemente, agisce questo compor-
in base al principio tamento produce
della ricerca di un prezzi elevati, che
profitto. Da questo non sono auspica-
punto di vista, non bili. Per questo la
ha molto senso ac- legge proibisce i
cusare l’azienda di monopoli.
immoralità.
ME LO
DEVE
DiRE!
L’AMORE?
CHE Mi DiCE
DEll’AMORE?
Asagake Times,
redazione centrale. Vorremmo chieder-
le qualche spie-
gazione su un suo
articolo.
Sì...
...
Grazie per avermi
chiamato. Racco-
glierò tutto il
materiale.
Oh, no,
niente di
grave.
!!!
La derivata di h ( x ) = x n è h ′ ( x ) = nx n −1
Ed è questa la formula
′
( )
Per h ( x ) = x 3 , si ha h ( x ) = x 2 × x , h ′ ( x ) = x 2 × x + x 2 × ( x )′ = ( 2x ) x + x × 1 = 3 x 2
2
regola
h ′ ( x ) = x + 2x + 5 x + 3 ′ = x 3 ′ + 2x 2 ′ + ( 5 x )′ + ( 3 )′
{ 3 2
} ( ) ( )
= x 3 ′ + 2 x 2 ′ + 5 ( x )′ = 3 x 2 + 2 ( 2x ) + 5 × 1 = 3 x 2 + 4 x + 5
( ) ( )
regola regola
h
Si g Non devi
preoccuparti
per lui.
OooHHh!
AaaHHh!
Massimo
y
*
È x
come le Minimo
montagne
russe *Parco
divertimenti
Sandaland di
Sanda-Cho
I punti di massimo e di minimo sono punti in cui la funzione smette
di crescere e comincia a diminuire, e viceversa. Quindi sono importanti
nell’analisi del comportamento della funzione
Siccome un massimo o un minimo potrebbe essere un massimo o un
minimo assoluto, è un punto importante nella ricerca di una soluzione
ottimale.
E adesso
che cosa...? io
clack odio le monta-
gne russe...
clack
Clickety-
clack
(a, f(a))
f′(a) = 0
f′(a) = 0
(a, f(a))
Possiamo
riassumere l’in-
tera discussione
col seguente
teorema.
Un altro
bicchiere, Mr.
Seki?
Perciò
l’energia di una
Con bolla diminuisce
piacere!
col volume
4 3 (dove r
π r è il raggio).
3
Ecco qua!
*Si chiama rinormalizzazione di una variabile. Abbiamo semplicemente moltiplicato ciascun termine per 3/(4)
r
m 2 n
m 2 2 n
La bolla La bolla
rimpicciolisce aumenta
avo! ?!
Br
Clap [r
as
clap p]
Ai
ut
o
A quanto pare, è
arrivata al suo
!
massimo.
u f (b ) ≠ f ′ (a ) (b − a ) + f (a )
Come mai?
B = (b, f(b))
a c b
f (b ) − f (a )
v Pendenza di AB =
b−a
Perciò
f (b ) − f (a )
= f ′ (c )
b−a
Da cui ricaviamo
f (b ) = f ′ (c ) (b − a ) + f (a )
1 = f ( x ) p ( x ) ≈ { f ′ ( a ) ( x − a ) + f ( a )} { p′ ( a ) ( x − a ) + p ( a )}
0 = p ( x ) f ′ ( x ) + p′ ( x ) f ( x )
p (x) f ′(x)
Abbiamo quindi p′ ( x ) = − .
f (x)
1
Siccome p ( a ) = , sostituendo nell’espressione precedente otteniamo
f (a )
− f ′ (a )
p′ ( a ) = .
f (a )
2
g (x) 1
Data h ( x ) = consideriamo in generale h ( x ) = g ( x ) × = g (x) p (x)
f (x) f (x)
e applichiamo a questa espressione la regola di derivazione del prodotto.
1 f ′(x)
h ′ ( x ) = g′ ( x ) p ( x ) + g ( x ) p′ ( x ) = g′ ( x ) − g(x)
f (x) f (x)
2
g′ ( x ) f ( x ) − g ( x ) f ′ ( x )
=
f (x)
2
Otteniamo quindi
g′ ( x ) f ( x ) − g ( x ) f ′ ( x )
h′ ( x ) =
f (x)
2
Mentre in y = b,
g ( y ) − g ( b ) ≈ g′ ( b ) ( y − b )
g ( f ( x ) ) − g ( f ( a ) ) ≈ g′ ( f ( a ) ) ( f ( x ) − f ( a ) )
Sostituiamo f(x) – f(a) nel membro destro con quello della prima
espressione:
g ( f ( x ) ) − g ( f ( a ) ) ≈ g′ ( f ( a ) ) f ′ ( a ) ( x − a )
Poiché g(f(x))=h(x), il coefficiente di (x-a) risulta essere h'(a) = g'( f(a)) f'(a).
Otteniamo così la formula
h ′ ( x ) = g′ ( f ( x ) ) f ′ ( x )
1
g′ ( y ) =
f ′(x)
Esercizi
1
1. Per ogni numero naturale n, calcolare la derivata f’(x) di f(x) = — .
n
x
2. Trovare gli estremi di f(x) = x3 − 12x.
3. Calcolare la derivata di f ′(x) of f(x) = (1 − x)3.
4. Calcolare il massimo valore di g(x) = x2(1 − x)3 sull’intervallo 0 ≤ x ≤ 1.
77
*
Ehi, l’avete
letto l’articolo
sul giornale di
oggi?
*Asagake Times
Quale artico-
r-
lo?
ud e n t e unive
St Questo!
a r io a nalizza Lo studente
sit l vento
” frequenta la
v i a d e
“la mia università!
i re
e bb e c ont ribu
Pot r o
r r e i l fenomen
a ridu di calor
e
le is o le
del ne.
e l le a r ee urba
n
Viene chiamata
anche gas serra
e ha l’effetto di
mantenere calda la
terra, impedendo al
calore di lasciare
l’atmosfera.
Se il calore non
può disperdersi Lo studente ha
oltre l’atmosfe- analizzato l’influen-
ra, la terra diventa za del vento sulla
troppo calda, con temperatura.
conseguenze ano-
male sul clima.
Ha proposto
di limitare la
costruzione di
edifici di grandi
dimensioni che si
trovino sul cam-
mino del vento.
iL RiSCALDAMENTO GLOBALE 79
Oh, no...
Ma come faccia- derivando?
mo a sapere se
la quantità di
CO2 nell’aria sta
aumentando?
[smorfia]
L’integrazione
ci consente di
determinare la
quantità totale
No. integrando, di CO2 nell’aria.
questa volta. Ma
anche per questo
serve una funzione.
INTEGRAZIONE
Conoscendola,
possiamo stima- 1. incidenza della CO2 sul
Ma si tratta di un
re questi altri riscaldamento globale.
problema difficile.
fattori.
2. Quantità di CO2 prodotta
dalle attività umane, come
automobili e industrie.
Uh...
Uh... non ci
sarebbe
qualcosa di
più semplice?
* distillato giapponese
È per la forma-
zione di Noriko. No! È il “Sonno lun-
Peggio per te go mille anni”, un
che lo tieni in rarissimo shochu
ufficio. di Sanda-Cho. Forse è per
questo che
dorme sempre.
iL RiSCALDAMENTO GLOBALE 81
iL TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO
Verseremo dell’ac-
qua bollente in
questo bicchiere
di shochu.
Altezza: 9 cm
2
area di base: 20 cm
Acqua
bollente
Naturalmente, quando
versiamo l’acqua, in
basso il liquore è più
forte, mentre in alto
la concentrazione è
minore.
inoltre, la
concentrazione
varia in maniera
regolare, a poco
a poco, dall’alto
... verso il basso.
Ora, usando la
funzione p(x) ,
esprimiamo la
densità di shochu
a x centimetri dal
fondo, in g/cm3.
0 Altezza 9 x
9 x
Densità
Come illu- p(x)
Adesso immaginiamo strato da
un bicchiere di shochu questo grafi-
dove la densità cambi co, per esem-
in maniera diversa. pio. 0.3
0.2
0.1
0 2 6 9 x
2 4 3
Perché non
la calcoli tu,
Noriko?
Vediamo, separando
il grafico nei vari
0,3 × 2 × 20 + 0,2 × 4 × 20 + 0,1 × 3 × 20
tratti... l’area di
( )( )( )
base è 20 cm2...
alcool alcool alcool
nel tratto nel tratto nel tratto
0≤x≤2 2<x≤6 6<x≤9
Quindi...
0.02
0 9 x
p(x 6) p(x)
x0 x1 x2 x3 x4 x5 x6
in questo modo,
simuliamo p(x) con
una funzione costan-
te a tratti.
p ( x 0 ) × ( x1 − x 0 ) × 20
quantità (ma senza
moltiplicare per
p ( x1 ) × ( x 2 − x1 ) × 20 l’area di base di
2
20 cm ).
p ( x 2 ) × ( x 3 − x 2 ) × 20
p ( x 3 ) × ( x 4 − x 3 ) × 20
p ( x 4 ) × ( x 5 − x 4 ) × 20
+ p ( x 5 ) × ( x 6 − x 5 ) × 20
Quantità approssi-
mativa di alcool
p(x 0)
p(x 1)
...
p(x 6)
p(x)
x0 x1 x2 x3 x4 x5 x6
Ca...
capisco.
Guarda questa
p ( x3 ) × ( x 4 − x3 )
espressione. Ti ri-
corda niente?
Ah! Assomiglia a
un’approssimazione
lineare!
u f ( x ) − f (a ) ≈ f ′ (a ) ( x − a )
ovvero (variazione di f) ≈ (derivata di f) × (variazione di x)
Se l’intervallo tra due valori consecutivi come x0, x1, x2, x3, ..., x6 è
abbastanza piccolo, allora x1 è vicino a x0, x2 è vicino a x1, e così via.
Introduciamo ora una nuova funzione, q(x), la cui derivata è p(x):
q′ (x) = p(x).
Applicando u a q(x), abbiamo
(Variazione di q) ≈ (derivata di q) x (variazione di x)
q ( x 1 ) − q ( x 0 ) ≈ p ( x 0 ) ( x1 − x 0 )
q ( x 2 ) − q ( x1 ) ≈ p ( x1 ) ( x 2 − x1 )
q ( x1 ) − q ( x 0 ) ≈ p ( x 0 ) ( x1 − x 0 )
q ( x 2 ) − q ( x1 ) ≈ p ( x1 ) ( x 2 − x1 )
q ( x3 ) − q ( x2 ) ≈ p ( x2 ) ( x3 − x2 )
q ( x 4 ) − q ( x3 ) ≈ p ( x3 ) ( x 4 − x3 )
q ( x5 ) − q ( x 4 ) ≈ p ( x 4 ) ( x5 − x 4 )
+ q ( x6 ) − q ( x5 ) ≈ p ( x5 ) ( x6 − x5 ) Quindi dobbiamo
trovare una fun-
q ( x 6 ) − q ( x 0 ) ≈ La somma zione tale che
q’(x)=p(x)
{q ( x ) − q ( x )} × 20
6 0
{q ( 9 ) − q ( 0 )} × 20
Ma se
Possiamo
aumentiamo il
dire che
numero dei punti
l’espressione u
x0, x1, x2, x3
da “approssimata”
e così via, diventa “esatta”.
all’infinito...
Ma poiché la somma
delle espressioni La somma di p ( x i ) ( x i +1 − x i )
approssima il valo- = q (9 ) − q ( 0 )
Per un numero infinito di xi
re costante
q(9) − q(0)
=
Quantità esatta
di alcool (÷ 20)
Otteniamo l’e-
spressione che
abbiamo scritto*.
2 2
Supponiamo che q ( x ) = − , allora q′ ( x ) = = p (x)
x +1 ( x + 1)
2
Questa è la
prossima
espressione In altre parole, p(x) è la derivata di q(x).
che studieremo, q(x) viene chiamata la primitiva di p(x).
Noriko.
Allora la fun-
Quantità di alcool
zione che vole-
vamo è questa
q(x). = {q ( 9 ) − q ( 0 )} × 20
2 2
= − − − × 20
9 + 1 0 + 1
= 36 grammi
Ma che
cos’è ∆?
L’espressione
precedente...
Può essere
scritta così. Oh, è
semplice.
Perciò ∆x indica la
distanza che manca
al punto successivo.
in altre parole, per
esempio, rappresen-
ta (x1 – x0) , oppure
(x2 – x1).
indica l’operazione
“somma da x0 =0
a x5 =9 ”.
Ar... ro-
il prossimo simbo- Sì, così...
tondiamo?
lo ci servirà per
semplificare ulte-
riormente questa
equazione.
Siccome rappresenta
la somma di un nume-
ro finito di termini,
passando all’infinito
lo arrotondiamo.
!] nnngg-
o gHHh!!!
hi
c
Oh! ac
ir
t
s
[
Clap
clap
L’espressione w indica la
9 somma quando gli interval-
∫0 p(x)dx li divengono infinitamente
brevi, e rappresenta l’area
tra il grafico e l’asse
delle x.
p(x)
Viene chiamatA inte-
0 9 x grale definito.
Se p(x) è la deri-
∫ p ( x ) dx = q ( b ) − q ( a )
a
Non
proprio
entusiasta
integrale
definito, ti
amo!
riassunto
b
p (x) = ∫ p ( x ) dx ≈
a
∑
x = x 0 , x1 ,..., x5
p ( x ) ∆x = q ( b ) − q ( a )
a b a b
q ( x 2 ) − q ( x1 ) ≈ q′ ( x12 ) ( x 2 − x1 )
Aree
q ( x1 ) − q ( x 0 ) = q′ ( x 01 ) ( x1 − x 0 ) = p ( x 01 ) ( x1 − x 0 )
Somme
q ( x 2 ) − q ( x1 ) = q′ ( x12 ) ( x 2 − x1 ) = p ( x12 ) ( x 2 − x1 )
q ( x3 ) − q ( x2 ) = q′ ( x 23 ) ( x 3 − x 2 ) = p ( x 23 ) ( x 3 − x 2 )
... ... ...
(
+ q ( xn ) − q ( xn −1 ) = q′ xn −1n )(x n − xn −1 ) = p xn −1n ( )(x n − xn −1 )
∫ { f ( x ) + g ( x )} dx = ∫
b b b
v f ( x ) dx + ∫ g ( x ) dx
a a a
+ =
a b c a b c a b c
a b a b a b
Oh, capisco.
f(x)
Lo sento
persino io...
uh-oh!!
z]
Bah! Questo
[sbron
era comunque il
mio shochu.
Mi sono appena
ricordato di una
cosa che devi fare.
Ci spostiamo in
archivio?
Di che
Cosa? Kakeru Seki... cosa
un articolo parlerà
di Mr. Seki. mai?
Kak
eru
Sek
i
in archivio 97
Burnham... uno
degli inserzioni-
Baia
sti dell’Asagake
Times.
i nat a
Inqu
aus a: un scorie
La c e n t o di
m
versa urnham cts
B
della ical Produ
Chem
Li chiamerò Chiamarli?
immediatamente per Chiamarli?
chiederlo, giuro.
Molto bene.
in archivio 99
Scordatelo!
Gli articoli non si Vai e
scrivono coi piedi! intervistali!
...quindi, stiamo
parlando di
domanda e of-
ferta, giusto?
Precisamente.
in economia, si ...determini
ritiene che l’in- prezzo e
tersezione tra quantità a cui
la curva della le aziende produ-
domanda e quella cono i beni.
dell’offerta...
E possiamo
capirlo meglio
usando il teore-
ma fondamentale
del calcolo.
Fantastico!
L’utile P(x) derivante dalla produzione di x unità di un bene è dato dalla fun-
zione seguente:
P(x) p x C(x)
P ′ ( s ) = p − C′ ( s ) = 0
p (Prezzo)
p = C′ ( s ) il grafico della funzione
p = C′ (s) viene chiamato
p1 curva dell’offerta.
A
s (Volume ottimale di
0 s1 produzione per l’azienda)
Dove u(x) è una funzione che descrive il valore dei beni per tutti i
consumatori.
Questi ultimi, acquisteranno la massima quantità di beni quando sarà
massimizzata anche B(x).
Se t è il valore dei consumi che annulla la derivata B’(t), otteniamo
l’equazione*
B′ (t ) = u ′ (t ) − p = 0
p1 B
p = u ′ (t )
t (Consumi ottimali)
0 t1
Consideriamo ora l’area del rettangolo w: essa è data dal prezzo moltipli-
cato per i consumi. In altre parole, si tratta della spesa totale effettuata dai
consumatori in cambio del prodotto.
La somma delle aree w e x si può ottenere per integrazione.
t1
∫ u ′ ( t ) dt = u ( t1 ) − u ( 0 ) = u ( t1 ) = Valore totale dei consumi
0
Per semplificare,
supponiamo che
u(0) = 0.
Perdita
i benefici complessivi per la
società si riducono della
per la
quantità corrispondente società
all’area vuota in figura.
F
pf
E
xf
Sì, e userò
l’analisi mate- Vado subito a
matica anche nei documentarmi!
miei articoli.
Figura 2
106
Il corriere dell’analisi Inchiesta
4,9t2
Velocità v(x) = 9,8x Distanza
Figura 3
107
Il corriere dell’analisi Inchiesta
Il dado è tratto!
f(x) F(x)
Il Teorema Fondamen-
1
tale del Calcolo vale
anche per i dadi!
Ricordiamo tutti quando 1
⁄6 1
⁄6
da ragazzi giocavamo coi dadi.
Sin dall’antichità questi speciali 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6
esaedri sono stati lanciati un po’
in tutto il mondo, non solo per Figura 4: Funzione densità Figura 5: Funzione distribuzione
giocare, ma anche per predire la
sorte e per scommessa.
Da un punto di vista mate- Funzione densità Funzione distribuzione
matico, possiamo dire che i dadi
f(x) F(x)
sono i più piccoli generatori di
numeri casuali. E sono davvero 1
meravigliosi... ora li lanceremo
per fare degli esperimenti! Su
ogni faccia c’è un numero da 1 a
6 e la probabilità che ha ciascun
1 1
⁄6 ⁄6
numero di uscire è di una su 6. Lo 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6
vediamo bene con un istogramma
(Figura 4), dove i numeri sono
sull’asse delle x e le probabilità su f ( 3 ) + f ( 4 ) + f ( 5 ) = F ( 5 ) − F ( 2)
quello delle y.
L’equazione u si legge così:
“f(x) = probabilità che esca il Figura 6: Derivata della funzione distribuzione
numero x”. Nel caso che tentiamo F(x) = Funzione densità f(x)
di predire uno specifico risultato
per esempio che esca 4 b
f ( x ) dx = F ( b ) − F ( a )
diventa la v.
w ∫a
108
ooops!
[Flop]
ooops!
ArgHHh!
Ouch... Mi restano
era solo solo 15 minuti!
un sogno.
Devo fare un
servizio sul San-
da-Cho Summer Arrivo,
Festival. Mr. Seki!
y
y = F (x)
F(b)
x
a b
Teorema F(a)
fondamentale
del calcolo b x
∫ f ( x ) dx a b
a
Variazione della
funzione originale
S≈ ∑
k = 0,1, 2,..., n −1
f ( x k ) ( x k +1 − x k ) ( x0 = a, x n = b )
y0 = α , y1 , y2 ,..., yn = β
e di conseguenza
a = g (α ) , x1 = g ( y1 ) , x 2 = g ( y2 ) ,..., b = g ( β )
x k +1 − x k = g ( yk +1 ) − g ( yk ) ≈ g′ ( yk ) ( yk +1 − yk )
S≈ ∑ f ( x k ) ( x k +1 − x k ) ≈ ∑ f ( g ( yk ) ) g′ ( yk ) ( yk +1 − yk )
k = 0,1, 2,..., n −1 k = 0,1, 2,..., n −1
f ( g ( y ) ) g′ ( y ) dy
β
∫α
f ( x ) dx = ∫ f ( g ( y ) ) g′ ( y ) dy
b β
∫a α
1 3 1 3
∫ 10 ( 2x + 1) dx = ∫ dy = ∫ 5y 4 dy =35 − 15 = 242
4
10y 4
0 1 2 1
x( )
n +1
1
F (x) = × x( ) =
n +1
n +1 n +1
*
In altre parole, quando x=0 si ha y=1 e quando x=1 si ha y=3. Ed è questo il
nuovo intervallo d’integrazione.
3
u ∫ 1
3 x 2dx
4 x3 + 1
v ∫ 2 x2
dx
( ) ( )
5 7 5 7
w ∫ 0
x + 1 + x2 dx + ∫ x − 1 + x 2
0
dx
Esercizi 113
114
4
impariamo a integrare!
115
LE FUNZiONi TRiGONOMETRiCHE
Th u m p a
Th u m p a
p
Th u m
Fiuuu! Ho
fatto appena
in tempo!
a a
Uff... che
è bell caldo che
La vita a-Cho! Dovrei
Sa n d
fa! mettere
anch’io uno
altro yukata*
in quale
posto
ti mai
Vorres ?
a n d a r e
Grazie alle
Wow, roba da
onde radio
matti!
non è più
necessa-
rio.
Già! Le onde
in natura dell’oceano, i
esistono onde terremoti, le
di ogni tipo. onde sonore... e
la luce.
Le funzioni tri-
Noriko! Si dà il caso, che gonometriche
se stacchiamo la sono molto im-
manica di una ca- portanti nell’ab-
micia, la sezione è bigliamento.
Un grafico di cosθ.
OccAVOLO!
fritt
elle
Pop
co
r n
Crè
pes
L’unità di
misura degli accidenti!
angoli si Prendo sem-
Radiante... pre appunti...
chiama ra-
diante. per abitudine.
[Shock!]
� A
x
−1 1
−1
Allo stesso
modo, la po- Uh, okay... Guarda, Noriko!!
sizione ver-
ticale della
danzatrice ST
RAP
definisce la !!
funzione
senθ = y.
Stupendo! 1
x
−1 1
0
Cosa?
−1
[arross]
Perché è
Capisco...
un festival!
ThUNK
Se chiamiamo
AC l’ombra (la proie-
zione ortogonale), la
sua lunghezza è uguale
a quella del segmento
AB moltiplicata per cosθ.
x
A C
s!
Oop
0 3 2 5
−1 2 2 2
y
Angolo θ1
Guarda questa
con l’asse delle y
figura. Non ti fa A3
venire un’idea? Mo-
stra che se P è il A′2 A2
y
punto che ruota di Lunghezza θ2 − θ1
θ a partire da (1,0), A′1 A1
l’angolo formato Q θ3 − θ 2
θ θ2 − θ 1
dall’asse delle y e θ1 − θ 0 A0
dalla tangente PQ x
1 0
è ancora θ. La variazione di cos θ è la lunghezza A′1A′2,
P cioè la proiezione ortogonale di A1A2.
Lunghezza di A′1A′2 ≈ arc A1A2 × cos θ1 = (θ2 − θ1) × cos θ1
θ
x
0 1
Sfruttiamo
A′2 A2
questo fatto
per integrare Uh...
da 0 ad α,
A′1 A1 (cos θ1, sen θ1)
α
x
0 A0 (cos θ0, sen θ0) = (1, 0)
Giusto?
Esatto!
Quindi, per dirla in
un altro modo, la E adesso
derivata del seno è cerchiamo di
il coseno? ricordarci
queste for-
mule.
v (sen θ ) ′ = cos θ
π π ′ π
Ora in v sostituiamo θ + 2 con θ. Otteniamo sen θ + = cos θ + .
2 2
Dalle equazioni di pagina 124 concludiamo che
w ( cos θ )′ = − senθ
Quindi derivando o integrando il seno otteniamo il coseno,
e viceversa (a meno del segno).
Oookay! E
L!] adesso, il
AL
ballo dell’A-
[B
nalisi... tutti
insieme!!
Ball...?!
che
razza di
suono!
il ballo dell’analisi
versione trigonometrica
Balla
i
-li-s
A-na A-na
-li-
si
A-na
-li-
si
A sinistra Un altro
Entrambe con un sal-
le braccia salto, batti
tello le mani due
in alto a
destra volte.
in questo modo
anche la logica più
noiosa è divertente!
A-an A-na-li-si
Un cerchio di
seni, da integra-
re col coseno!
Entrambe le
braccia a forma-
re un cerchio.
(sen θ ) ′ = cos θ
de
r iv
az
io
ne
L’integrale del
coseno è il
seno. Formate
una “c” con le
braccia.
int
e
zio gra
ne -
x ne
∫ cos θ dθ = sen x o
zi
0 ra
g
Coseno te
in
Dateci un taglio!
Voi due non avete
neanche cominciato
Oh,
a lavorare. Non ci
resta molto tempo
prima dell’edizio-
ne del mattino di
domani!
n o!
Mi sa che il
festival vi piace
un po’ troppo!
Anche a te...
i computer e
Wow! Ho mandato internet hanno
Okay, cambiato molto
spedito! l’articolo!
il lavoro dei
giornalisti.
k
C li c
Per la
cronaca...
Send
D-davvero...?
Be', ecco...
appena un po'...
Funzione Vediamo... un
esponenziale? Una funzione
esempio...
esponenziale
esprime una for-
ma di crescita,
come per esem-
pio quella eco- Uh...
nomica.
Questo aumento
permetteva di ac-
quistare il 10% in
più di beni e servizi
rispetto all’anno
precedente.
G1 = G0 × 1,1
Prodotto interno lordo dopo 1 anno
2
G2 = G1 × 1,1 = G0 × 1,1
Prodotto interno lordo dopo 2 anni G7 = G0 × 1,17cioè 1,95
volte G 0. in altre pa-
G3 = G0 × 1,13 role, il PiL sarà quasi
Prodotto interno lordo dopo 3 anni raddoppiato in soli 7
4 anni.
G4 = G0 × 1,1
Prodotto interno lordo dopo 4 anni Raddoppiato?
Wow! Cosa
5
G5 = G0 × 1,1 potrei com-
prare con il
Prodotto interno lordo dopo 5 anni doppio dello
stipendio?
il PiL di un’economia
Chiamiamo quindi con un tasso di cre-
esponenziale scita α è espresso
una funzione della dalla funzione espo-
forma nenziale
x
f(x) = a0a . x
f(x) = a0(1 + α) .
2 configurazioni 1 bit
Non è difficile, in altre paro-
basta ragionare al le, possiamo
contrario. 4 configurazioni 2 bit rappresen-
n
tare 2 pos-
8 configurazioni 3 bit sibili numeri
usando n bit.
Chiamiamo g(y)
questa “funzio- Otteniamo g(2) =
ne inversa” di 1, g(4) = 2, g(8) = 3 ,
f(x) : una funzione g(16) = 4 ...
che trasforma
y configurazioni
in x bit. il rapporto
Prova! tra f e g può
quindi essere
rappresentato come
g(f(x)) = x e f(g(y)) = y.
log
Esatto! E abbiamo
L’inversa così log22 = 1, log24 = 2,
dell’esponen- log28 = 3, log216 = 4 ...
ziale viene chia-
mata funzione
Nel caso
logaritmica e precedente,
si indica col possiamo
simbolo log. scrivere
g(y) = log2y.
Partiamo da questa
espressione!
f (x + ε ) − f (x) 1
= Risultato per ε → 0 in
f (x)
ε
1 f (x + e ) − f (x) 1
= lim = f ′(x)
e →0 f ( x ) e f (x)
Supponiamo ora che esista una funzione f con tasso di crescita istanta-
neo costante, cioè
f ′(x)
=c dove c è una costante.
f (x)
Supponendo che c = 1,
troveremo una f(x) per cui
f ′(x) Trovarla? E
=1 come facciamo?
f (x)
intanto, se f ′ ( x ) = f ( x ) u, allora f ′ ( 0 ) = f ( 0 )
poi, ricordiamo che per h vicino allo 0, abbiamo
f (h ) ≈ f ′ ( 0 ) (h − 0 ) + f ( 0 )
v f ( h ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1)
f ( x ) ≈ f ′ (h ) ( x − h ) + f (h )
f ( 2h ) ≈ f ′ ( h ) ( 2h − h ) + f ( h )
f ( 2h ) ≈ f ( h )( h ) + f ( h )
f ( 2h ) ≈ f ( h ) ( h + 1)
f ( 2h ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1) ( h + 1)
f ( 2h ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1)
2
f (1) = f (mh ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1)
m
{ }
2
f ( 2 ) = f ( 2mh ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1) = f ( 0 ) (1 + h )
2m m
{ }
3
f ( 3 ) = f ( 3mh ) ≈ f ( 0 ) ( h + 1) = f ( 0 ) (1 + h )
3m m
Così otteniamo
1
w g′ ( y ) = In generale vale questa uguaglianza,*
f ′(x)
1 1 1
x g′ ( y ) = = = da cui vediamo che la
f ′(x) f (x) y derivata della funzione
1
inversa g(y) è .
y
Adesso, col Teorema Fondamentale
del Calcolo, abbiamo
α 1
Otteniamo g (α ) = ∫ dy
1 y
1
Brava! E adesso tracciamo il grafico di z = !
y
*Come abbiamo visto a pagina 75, se g(y) è l’inversa di f(x), allora f’(x) g’(y) = 1
g(α)
1 α y
1
Poiché z = è una funzione in forma esplicita, possiamo
y
calcolare l’area in maniera esatta.
1 1 α 1
Poiché g (1) = ∫
dy = 0, ∫ dy = g (α ) − g (1) che soddisfa la y.
1 y 1 y
Abbiamo quindi trovato la funzione inversa g(y), cioè l’area sotto la curva,
che esprime anche la funzione originale f(x).
A proposito, ...
La prego, Ma lei pian-
che mi dice del
mi dica la ge! È così
tasso di cre- verità!
scita dell’Asa- grave?
gake Times?
f ′(x) = f (x)
1
g′ ( y ) =
y
1
x Definiamo g(α), come l’area delimitata dal grafico h(y) = ,
y
α 1
g (α ) = ∫ dy
1 y
z
1
z=
y
Area = 1
y
1 e
f ( x ) = a0a x
0
Poiché f(g(1)) = f(0) = a0a = a0 and f(g(1)) = 1, abbiamo
f ( g (1) ) = 1 = a 0
Quindi
f (x) = ax
Analogamente, poiché
f ( g ( e ) ) = f (1) = a 1 e
f ( g (e )) = e
e = a1
Abbiamo quindi f ( x ) = e x.
La funzione inversa g(y) è logey che chiameremo “logaritmo naturale” e
che scriveremo semplicemente come “ln y”.
Ora riscriviamo v usando la x in termini di ex e ln y.
z f ′ ( x ) = f ( x ) ⇔ ex ′ = ex ( )
1 1
{ g′ ( y ) = ⇔ ( ln y )′ =
y y
α 1 y 1
| g (α ) = ∫ dy ⇔ ln y = ∫ dy
1 y 1 y
} Per definire 2x, che nasce come funzione dei bit, per ogni numero reale x, partiamo da
f ( x ) = e(
ln 2 ) x
(dove x è un numero reale qualunque)
e ln 2 = 2
( )
x
f ( x ) = e ln 2 = 2x
Possiamo rappresentare anche altre funzioni nella forma f(x) = xα. Eccone alcune
1 1 1
= x −1 , 2 = x −2 , 3 = x −3 ,...
x x x
f ( x ) = xα f ′ ( x ) = α x α −1
Esempio:
1 3
Sia f ( x ) = , f ′ ( x ) = x −3 ′ = −3 x −4 = − 4
( )
x3 x
1 ′ 1 − 3 1
Sia f ( x ) = 4 x , f ′(x) = x4 = x 4 =
4 4
4 x3
dimostrazione:
( )
α
f ( x ) = x α = e ln x = eα ln x
Perciò,
ln f ( x ) = α ln x
1
Derivando ambo i membri, ricordando che ln w = , e applicando la
w
regola per la derivata della funzione composta, otteniamo
1 1
× f ′(x) = α ×
f (x) x
Quindi,
1 1
f ′(x) = α × × f ( x ) = α × × x α = α x α −1
x x
h ′ ( x ) = f ′ ( x ) g ( x ) + f ( x ) g′ ( x )
∫ { f ′ ( x ) g ( x ) + f ( x ) g′ ( x )} dx = f ( b ) g ( b ) − f ( a ) g ( a )
b
b b
∫ f ′ ( x ) g ( x ) dx + ∫ f ( x ) g′ ( x ) dx = f ( b ) g ( b ) − f ( a ) g ( a )
a a
x ′ cos x dx + ∫ x ( cos x )′ dx = f ( x ) g ( x ) 0
π π π
∫0 0
= f (π ) g (π ) − f ( 0 ) g ( 0 )
x ′ cos x dx + ∫ x ( cos x )′ dx = −π
π π
∫0 0
= sen π − sen 0 + π
= 0−0+π =π
Trovato!
Esercizi
145
Redazione centrale
dell’Asagake Times.
Wow! Che
razza di
ufficio!
Come vorrei
lavorare Ho una riunione.
qui! Mi aspetteresti
all’ingresso?
Co... e io cosa
sarei, di
troppo?
e]
mil
[S
Reception
TU?!
Grazie.
Non posso
ancora pubbli-
care il nuovo
servizio.
Ma vi darò
be’, sì. i dati raccolti
dove... dove finora.
li avete presi?
si tratta di cor-
rispondenze
incoraggianti.
Non ti avrei
mai pensata
così sfron- Sono preoccupata,
tata. Mr. Seki. La Burnham
Chemical è un impor-
tante inserzionista
dell’Asagake
Times.
Se portiamo
alla luce i loro
illeciti, ritireran-
no i loro finan-
ziamenti.
Ci ho È come
pensato. uno sviluppo di Cosa?
Taylor.
(1 + x )
n
= 1 + n C1 x + n C2 x 2 + n C3 x 3 + ... + n Cn x n
n!
*È la formula dello sviluppo binomiale, dove Cr = e C =n
r ! (n − r ) ! n 1
n
n ( n − 1) n ( n − 1) ( n − 2 ) n ( n − 1) ... {n − ( r − 1)}
n C2 = , n C3 = ,..., n Cr =
2 6 r!
Se usassi que-
sta espressione, Perciò useremo
prenderesti in Oh, no! Mi aiuti! un’approssima-
prestito troppi zione qua-
soldi e finire- dratica...
sti dentro per
Ve
!
debiti.
ga
rg
o
Pa
g
na
!
A-aspetti un attimo!
Ti dispiace pa-
Credevo che gli
zientare solo
sviluppi di Taylor
un altro un
riguardassero
minuto?
il nostro
giornale!
n ( n − 1)
(1 + x )
n
≈ 1 + nx + x2
2
Modificando
if we modifyleggermente que-
this expression
sta espressione otteniamo
a little, we get a very una
regola molto interessante.
interesting law.
n ( n − 1) 1 1
(1 + x ) (nx ) − nx 2
n 2
≈ 1 + nx + x 2 ≈ 1 + nx +
2 2 2
1
≈ 1 + 0.7 + × 0.72 = 1.945 ≈ 2 è quasi 0, quindi lo trascuriamo
2
Circa il doppio
dopo 35 anni al 2%
Circa il doppio dopo
7 anni al 10%
Circa il doppio dopo 2
anni al 35%
Oh,
Oh, no!!
no!!
Ma èis
This terribile!!
terrible!!
1
Se per esempio f ( x ) = , abbiamo
1− x
1
f (x) = = 1 + x + x 2 + x 3 + x 4 + ... (all’infinito)
1− x
1 1 10
f ( 0,1) = = =
1 − 0,1 0,9 9
1.111...
9 10
Membro destro = 1 + 0,1 + 0,1 + 0,1 + 0,1 + ...
2 3 4
9
= 1 + 0,1 + 0,01 + 0,001 + 0,0001 + ... 10
= 1,111111... 9
10
9
Se calcoliamo 10/9 facendo la divisione, otte-
niamo il medesimo risultato. 10
9
f ( x ) = a 0 + a1 x + a 2 x 2 + a 3 x 3 + ... + an x n + ...
Il membro destro viene chiamato sviluppo di Taylor di f(x) (in un intorno di x=0).
1
A sinistra = = −1
1−2 Visto?
Non sono uguali.
A destra = 1 + 2 + 4 + 8 + 16 + ...
Dato lo sviluppo
v f ( x ) = a 0 + a1 x + a 2 x 2 + a 3 x 3 + ... + an x n + ...
x f ′′ ( x ) = 2a 2 + 6a 3 x + ... + n ( n − 1) an x n −2 + ...
1
Da cui il coefficiente di terzo grado, che è a3 is f ′′′ ( 0 ).
6
Ripetendo l’operazione e derivando n volte, otteniamo
f(
n)
( x ) = n (n − 1) ... × 2 × 1an + ...
dove f (n)(x) è quello che si ottiene derivando n volte f(x).
Da qui è facile trovare il coefficiente di grado n:
1 (n )
an = f (0)
n!
in quale bar
andava quan-
do lavorava
in redazione
centrale, Mr.
Seki?
Co...?
Oh.
Okay, andiamo.
Sì!
Headliners’ Pub
(24 ore su 24)
Mr. Analisi?!
solite chiacchiere
Forse dovrei tra cinquantenni! Non
Ultimamente mi serve a niente!
Bitterman ha Stack è sot- fare qualche
il diabete. to control- controllo
lo medico... anch’io.
problemi di
pressione.
1 1 1 1 (n )
f ( x ) = f (0) + f ′ (0) x + f ′′ ( 0 ) x 2 + f ′′′ ( 0 ) x 3 + ... + f ( 0 ) x n + ...
1! 2! 3! n!
Da cui discende
Per ora, non preoccupiamoci delle condizioni sotto cui lo sviluppo esiste
in un certo intervallo di convergenza.
Usando questa formula, verifichiamo la u a pagina 153.
1 1 2 6
f (x) = , f ′(x) = , f ′′ ( x ) = , f ′′′ ( x ) = ,...
1− x (1 − x ) (1 − x ) (1 − x )
2 3 4
Perciò abbiamo
1 1 1 1 (n )
f ( x ) = f (0) + f ′ (0) x + f ′′ ( 0 ) x 2 + f ′′′ ( 0 ) x 3 + ... + f ( 0 ) x n + ...
1! 2! 3! n!
1 1 1
=1+ x + × 2x 2 + × 6 x 3 + ... + n ! x n + ...
2! 3! n! They
Coincidono!
= 1 + x + x 2 + x 3 + ... x n + ... coincide!
1 1
f ( x ) = f (a ) + f ′ (a ) ( x − a ) + f ′′ ( a ) ( x − a )
2
1! 2!
1 1 (n )
f ′′′ ( a ) ( x − a ) + .... + f ( a ) ( x − a ) + ...
3 n
+
3! n!
2 2
1 1 2 1 3 1 4
1 1 3 5 ex = 1 + x+ x + x + x + ...
f ′′′ ( x ) = × × (1 + x ) 2 ,...
−
1! 2! 3! 4!
2 2 2
1 n
1 1 3 + x + ...
f ′ ( 0 ) = , f ′′ ( 0 ) = − , f ′′′ ( 0 ) = ,... n!
2 4 8
f (x) = 1 + x Sostituendo x = 1, otteniamo
1 1 1 2 1 3 3 1 1 1 1 1
=1+ x+ × − x + × x + ... e =1+ + + + + ... + + ...
2 2 ! 4 3! 8 1! 2 ! 3 ! 4 ! n!
1
f ′(x) = = (1 + x )
−1
= sen x, f (
4)
( x ) = cos x,...
1+ x
f ′′ ( x ) = − (1 + x ) , f ( ( x ) = 2 (1 + x )
−2 3) −3
, Da cui
(4)
( x ) = −6 (1 + x ) ,...
−4
f f ( 0 ) = 1, f ′ ( 0 ) = 0, f ′′ ( 0 ) = −1,
f ( 0 ) = 0, f ′ ( 0 ) = 1, f ′′ ( 0 ) = −1, f (3)
( 0 ) = 2 !, f (3)
( 0 ) = 0, f ( 4 ) ( 0 ) = 1,...
f(
4)
( 0 ) = −3!,... Perciò,
1 1 1
Abbiamo quindi cos x = 1 + 0 x − × 1 × x2 + × 0 × x3 + × 1 × x 4 + ...
2! 3! 4!
ln (1 + x ) = 1 2 1 4 1
x + ... + ( −1)
n
cos x = 1 − x + x 2n + ...
1
0 + x − x2 +
1 1
× 2 ! x 3 − 3 ! x 4 + ...
2! 4! ( 2n ) !
2 3! 4
Analogamente
ln (1 + x ) =
1 3 1 5 1
x + ... + ( −1)
n −1
sen x = x − x + x 2n −1 + ...
1 1 1
x − x 2 + x 3 − x 4 + ... + ( −1)
n +1 1
x n + ... 3! 5! ( 2n − 1) !
2 3 4 n
1 2 1 3 1 4
Esatto. consideriamo ln (1 + x ) = x − x + x − x + ...
2 3 4
uno degli esempi di cui sopra, per capire
1 2 1 3 1 4
ln (1 + x ) = 0 + x − x + x − x + ...
2 3 4
Appross.
di grado 0 Appross. quadratica
y
y=x
Esattamente. Poi è il momento
dell’approssimazione lineare.
Vedi che vicino a x=0 la funzione
y=f(x) ricorda approssimativa-
mente y=x? Questo vuol dire che
y = f(x)
in x=0 la funzione cresce. 0
x
1 3 1 2
infine, spingiamoci fino y= x − x +x
all’approssimazione y 3 2
cubica! Vicino a x=0,
ln (1 + x ) ≈ x −
1 2 1 3
x + x y = f (x)
2 3
0
(l’approssimazione
x
cubica corregge ulte-
riormente l’errore di
quella quadratica).
E adesso tutti al
prossimo pub, Mr. Seki!
Basta alcool
Ormai scri- per lei.
ve solo
assurdità!
]
[sniff
[sob]
La distribuzione è
Me lo scusino, mi
caratterizzata da una
sa che scriverà un
funzione di densità di
sacco. Avete mica
probabilità, propor-
degli altri sotto-
zionale a
1 bicchieri?
− x2
f (x) = e 2
a meno di un fattore
di scala. Dalla figura, ch oplà!
scrat
è chiaro che il grafico r at ch
sc
è simmetrico rispetto
all’asse delle y e ha la
forma di una campana.
Negli ambienti
finanziari, si pensa
BONK che i tassi degli
È una distribuzione utili generati dalle
tipica di un sacco di azioni seguano una
fenomeni. Per esem- distribuzione
pio, l’altezza degli normale.
esseri umani o degli
i sistemi di
animali. votazione per gli
studenti spesso si
basano sulla distribu-
zione normale, perché
O gli errori ci si aspetta che venga
di misura negli seguita dai risultati
esperimenti. degli esami.
0.05
0
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19
0.5 1
1 − x2
f (x) = e 2
0.4 2π
0.3
0.2
Quell’equazione
l’ha già scritta! ...la possiamo
Perché continua a riscrivere e
vedere che è
consumare i miei
proporzionale
sottobicchieri?
alla funzione
normale.
Calma,
emh…
x n−x
1 1
gn ( x ) = n Cx
2 2
n
1
= n Cx
2
gn(x) la possiamo
scrivere così.
Quindi… n
n 1
Poiché il grafico gn = n Cn Dividiamo gn(x)
di f(x) è simmetrico 2
2
2
per il risultato
rispetto all’asse
x=0 e gn(x) rispetto
n
n 1…
gn = naCx=
n
2 2
2
gn ( x ) Cx E otteniamo
hn ( x ) = = n
hn, la funzio-
gn ( n
2 ) n Cn ne scalata.
2
]
ib
r
Poiché
c
s
[
[s
cr
ib n! Abbiamo che
] Cx =
x ! (n − x ) !
n
n!
Cn =
i miei poveri n
2
( n
2 ) ! ( n2 ) !
sottobicchieri…
E dividen-
do…
invece di gn(x)
possiamo consi- n! ( n2 ) ! ( n2 ) ! ( n ) ! ( n2 ) !
derare gn(n/2) hn ( x ) = × = 2
x ! (n − x ) ! n ! x ! (n − x ) !
n
poiché x è lontana
2 è la deviazione
dall’asse di
n standard. Se non sai
simmetria , nulla di statistica, puoi
2
cambiamo unità semplicemente conside-
rarla come una specie
n di parola magica*!
di misura in
2
a!
a br
ad
r ac
Ab
]
igh
[s
n n
2 ! 2 !
Otteniamo hn ( z ) =
n n n n n n
poniamo + z=x + z ! − z !
2 2 2 2 2 2
e sostituiamo z in hn .
n n
n − + z
2 2
Passiamo poi al
logaritmo ln di
ciascun membro*
ln hn ( z )
n n n n n n
= ln ! + ln ! − ln + z ! − ln − z !
2 2 2 2
2 2
Ora dobbiamo
calcolare questa
espressione… ma
* ricordiamo la proprietà forse sarà meglio
cambiare bar.
ln ab = ln a + ln b
d
ln = ln d − ln c
c
Pensiero positivo
= m ln m − m + 1
Tra l’altro, n n n n n n
abbiamo usato ln + z = ln 1 + z = ln + ln 1 + z
2 2
n n
l’uguaglianza 2 2
…
E ora usiamo uno
Sì, non vedevo
sviluppo di Taylor…
l’ora.
so che non vedevi
l’ora.
ak
ue ak
Sq u e
S q
Okay,
prendeteli
pure
n
(approssimazione quindi lo è anche z
n
quadratica, o del per ogni z fissato.
second’ordine*)
Pertanto,
Possiamo so-
stituirlo nell’e-
spressione
2 hn ( z ) ≈ −e 2 .
E le distribuzioni
normali? Possiamo
applicarle a cose
diverse dal lancio
delle monete?
Ascolta! Se anche
solo ipotizzassimo, del
tutto indicativamente, che
l’innamoramento di due
persone è assimilabile alla
combinazione dei risultati
del lancio di un numero
infinito di monete…
uh-oh
Ma supponiamo Proprio
di avere una ragazza non mi vuoi dare
totalmente ingenua, retta?
Mr. Seki…
f ( x ) = c0 + c1 ( x − a ) + c2 ( x − a ) + ... + cn ( x − a )
2 n
179
che cosa sono le funzioni di più variabili?
Cosa???
Mr. Seki…
tornerà in
redazione
centrale?
Cos’è succes-
so? L’hanno Non so…
promossa?
È vero, abbiamo
studiato semplici
funzioni che rappre-
sentavano una causa
Me lo ripeteva e un effetto.
ogni giornO! Mi
sono anche ve-
nuti gli incubi!
Una relazione
che possiamo
esprimere
Causa Effetto
Con un diagramma
come questo.
rp
slu
in questo modo
Chiudi il
becco, razza Basta così,
di bue! Noriko. Non ci resta
molto tempo.
Z ]
IZ Dobbiamo
TR imparare le
[S nozioni fonda-
mentali.
Esempio 1
Supponiamo che un oggetto si trovi all’altezza di h(v,t) metri dopo che sono
trascorsi t secondi da quando è stato gettato verticalmente verso terra con
la velocità v. Allora h(v,t) è data da
h ( v, t ) = vt − 4,9t 2
eSEMPiO 2
La concentrazione f(x,y) di sciroppo di glucosio che si ottiene sciogliendo y
grammi di zucchero in x grammi di acqua è data da
y
f ( x, y ) = × 100
x+y
eSEMPiO 3
Sia K la quantità (detta capitale) di attrezzature e macchinari a
disposizione in un paese, e L il lavoro. Supponiamo che la produzione
complessiva di beni (o PIL, Prodotto Interno Lordo) sia data da Y(K,L).
Esempio 4
In fisica, se P è la pressione di un gas ideale e V il suo volume, sappiamo
che la temperatura T è una funzione di P e di V, ed è data da
T ( P, V ) = γ PV
mmm
Una co-
Vediamo adesso che
lonna…
aspetto può avere il Pensa al pia-
loro grafico. Sicco- no x-y come
me hanno due valori in al pavimento
ingresso (x e y) e uno e all’asse z
solo in uscita (z) è natu- come a una
rale usare coordinate colonna.
tridimensionali.
mmm
No, no! x
Andiamo avanti.
19
y
8
3
2
(1, 2) (4, 3)
Come
4
esempio, tracciamo
quello di
x
z = f(x, y) = 3x + 2y + 1.
*in realtà dovremmo scrivere (1,2,0) e (4,3,0) ma per
semplicità omettiamo la terza coordinata.
15
10
5 4
3
0 2
1 2 1
3 4 Sì, è vero!
Cominciando da sinistra,
Diamo ora un’occhia-
le altezze hanno i va-
ta alle colonne sul
lori f(1,1) = 6, f(2,1) = 9,
lato più vicino.
f(3,1) = 12, e f(4,1) = 15.
5 4
3
0 2
1 2 inoltre,1le
3 delle
altezze
4 colonne
ancora posteriori sono
f(1,3) = 10, f(2,3) = 13, f(3,3) = 16, e
f(4,3) = 19 e anche ciascuna di queste
è maggiore di 2 dell’altezza della
colonna che ha davanti.
x
x
f
uff
non è
vero!
Uh, certo…
Cena??
Hanno chiuso
questa scuola No. Mi piace
qualche perché è qui che
anno fa. ho imparato la
matematica.
Wow!
Sul serio?
E Vorrebbe farci in effetti,
sopra un servizio? questa è la
mia città.
E adesso,
Noriko, l’ultima
lezione. Okay!
Programma
Derivate
Oh, la campana
della prima ora!
parziali
Ora parleremo
della derivazione
in due variabili.
(x, y)
O
x
x
La nostra
funzione as- in definitiva, non è molto
somiglia a una A me sembra importante. Ora troviamo
specie di tenda, più una torta! una funzione lineare in due
non trovi? variabili che approssimi
f(x,y) in un intorno
del punto (a,b).
z = f ( x, y )
z = L ( x, y )
(funzione H G
F
lineare di
approssimazione
in due variabili)
f (a + ε , b + δ )
C
D δ E P = (a + ε , b + δ )
f ( a, b )
A = ( a, b ) ε B ε2 + δ2
differenza tra f e L
Errore relativo =
distanza AP
f ( a + ε , b + δ ) − f ( a, b ) − ( pε + qδ )
u =
ε2 + δ2
f ( a + ε , b + 0 ) − f ( a, b ) − ( pε + q × 0 )
Errore relativo =
ε 2 + 02
f ( a + ε , b ) − f ( a, b )
= −p
ε
∂f
f x ( a, b ) = ( a, b ) o anche
∂x
= Pendenza di DE
Esattamente allo stesso modo, otteniamo
∂f
fy ( a , b ) = ( a, b )
∂y
= Pendenza di DF
w z = f x ( a , b ) ( x − a ) + fy ( a , b ) ( y − b ) + f ( a , b )
∂f ∂f
ovvero* z= ( a, b ) ( x − a ) + ( a, b ) ( y − b ) + f ( a, b )
∂x ∂y
y
Consideriamo il punto (α, β) su un cerchio di −1 1
raggio 1 con centro nell’origine del piano x − y
2 2 1
(il pavimento). Abbiamo allora α + β = 1 (questo (α, β)
θ
perché α = cosθ and β = senθ). Calcoliamo ora la
derivata nella direzione che va da (0, 0) a (α, β). −1
x
Uno spostamento lungo t in questa direzione è
espresso da (a, b) → (a + α t, b + β t). Se in u
poniamo e = α t e δ = β t otteniamo
f ( a + α t, b + β t ) − f ( a, b ) − ( pα t + qβ t )
Errore relativo =
α 2t 2 + β 2t 2
f ( a + α t, b + β t ) − f ( a , b )
= − pα − qβ
t α2 + β2
f ( a + α t, b + β t ) − f ( a , b )
= − pα − qβ
t
x Poiché α2 + β2 = 1
f ( a + α t, b + β t ) − f ( a , b + β t ) f ( a, b + β t ) − f ( a, b )
y + − f x ( a , b ) α − fy ( a , b ) β
t t
f x ( a, b + β t )
f ( a + α t, b + β t ) − f ( a , b + β t ) ≈ f x ( a , b + β t ) α t
f ( a , b + β t ) − f ( a , b ) ≈ fy ( a , b ) β t
Sostituendo in y,
y ≈ f x ( a , b + β t ) α + fy ( a , b ) β − f x ( a , b ) α − fy ( a , b ) β
= ( f x ( a, b + β t ) − f x ( a, b ) ) α
Poiché per t abbastanza piccolo fx(a, b + βt) − fx(a, b) ≈ 0, per l’errore rela-
tivo abbiamo = y ≈ 0. Abbiamo quindi dimostrato che “l’errore relativo tende
a 0 quando AP tende a 0 in qualsiasi direzione.”
Notiamo anche che per potere affermare fx(a, b + β t) − fx(a, b) ≈ 0 (t ≈ 0)
fx dev’essere continua. Se non fosse continua, non potremmo dire che la
derivata esiste in ogni direzione, anche se fx e fy esistono. Questo può capi-
tare per funzioni piuttosto strane ed “esotiche” e in questo libro non ne
parleremo.
∂h
(v, 5 ) = 5
∂v
Perciò,
∂h
(100, 5 ) = hv (100, 5 ) = 5
∂v
∂h
(100, t ) = 100 − 9,8t
∂t
∂h
(100, 5 ) = ht (100, 5 ) = 100 − 9,8 × 5 = 51
∂t
L ( x, y ) = 5 ( v − 100 ) + 51 ( t − 5 ) − 377,5
∂h ∂h
= t, = v − 9,8t
∂v ∂t
h ( v, t ) ≈ t0 ( v − v0 ) + ( v0 − 9,8t0 ) ( t − t0 ) + h ( v0 , t0 )
100y
f ( x, y ) =
x+y
∂f 100y
= fx = −
∂x ( x + y)
2
∂f ∂z
fx , fx ( x, y ) , ,
∂x ∂x
( x, y ) → fy ( x , y )
∂f ∂z
fy , fy ( x , y ) , ,
∂y ∂y
differenziali totali
seconda differenziali
ora totali
f ( x , y ) ≈ f x ( a , b ) ( x − a ) + fy ( a , b ) ( x − b ) + f ( a , b )
∂z ∂z
∆x + ∆y
∂x ∂y
∂z ∂z Le espressioni | o }
| dz = dx + dy
∂x ∂y vengono dette differen-
ziale totale.
o
} df = fx dx + fy dy
∂T ∂ ( PV ) ∂T ∂ ( PV )
= =V and = =P
∂P ∂P ∂V ∂P
Il differenziale totale può quindi essere scritto come dT = VdP + PdV.
In maniera approssimata, diventa ∆T ≈ V∆P + P∆V.
Temperature maggiori
P
Pressione
T = costante Volume V
Terza
ora.
Che panorama!
Sanda è sempre
la stessa!
!
Massimo
Oh, no, sarebbe
già la lezione?
Se pensiamo alla
montagna come a una fun-
zione di due variabili, la
cima è il massimo.
y y
Q Minimo
0 x 0 x
Punto di massimo
P
z
Piano tangente
y
0 x
Poiché il piano tangente al grafico nei punti P o Q è parallelo al piano
x-y, abbiamo
f ( x, y ) ≈ p ( x − a ) + q ( y − b ) + f ( a, b )
∂f ∂f
p=
∂x
( = fx ) q=
∂y
= fy( )
f x ( a , b ) = fy ( a , b ) = 0
cioè
∂f ∂f
( a, b ) = ( a, b ) = 0
∂x ∂y
*Non è vero il contrario: anche se fx(a,b) = fy(a,b) = 0, f potrebbe non avere un estremo in (a,b). In
altre parole, questa condizione serve per selezionare i candidati a essere dei punti estremanti.
Esempio
Troviamo il minimo di f(x,y) = (x − y)2 + (y − 2)2.
Per prima cosa, facciamolo algebricamente: abbiamo quindi
( x − y) ( y − 2)
2 2
≥0 ≥0
f ( x, y ) = ( x − y ) + ( y − 2 ) ≥ 0
2 2
Sostituendo x = y = 2,
f ( 2, 2 ) = ( 2 − 2 ) + ( 2 − 2 ) = 0
2 2
Da qui, vediamo che f(x,y) ≥ f(2,2) per tutte le coppie (x,y). In altre
parole, f(x, y) nel punto (2,2), la funzione f ha un minimo, che vale 0.
∂f ∂f
D’altra parte, = 2 ( x − y) e = 2 ( x − y ) ( −1) + 2 ( y − 2 ) = −2x + 4y − 4 .
Se poniamo ∂x ∂y
∂f ∂f
= =0
∂x ∂y
2x − 2y = 0
−2x + 4y − 4 = 0
le due soluzioni
sono uguali!
Ci sono sostanzial-
mente due modi per
dividere il Prodotto
interno Lordo, cioè
la produzione com-
plessiva di un
paese, tra i suoi
abitanti.
Ti piacerebbe sapere
com’è fatta la funzio-
ne f(L,K) che fornisce
un simile risultato, Anche
vero? Douglas era
perplesso, così si
consultò col matema-
tico Charles Cobb.
La funzione che
trovarono, fu la
Quindi adesso
celebre funzione
parleremo un
di Douglas-Cobb.
po’ del mio
L rappresenta il
stipendio?
lavoro, K il capi-
tale e β e α sono
costanti.
Funzione di Douglas-Cobb
f ( L, K ) = β Lα K 1−α
Okay, è un’ottima
applicazione delle fun-
zioni di due variabili.
P = f ( L, K ) − wL − rK
∂P ∂P
= =0
∂L ∂K
∂P ∂f ∂ ( wL ) ∂ ( rK ) ∂f ∂f
u 0= = − − = −w⇒w =
∂L ∂L ∂L ∂L ∂L ∂L
∂P ∂f ∂ ( wL ) ∂ ( rK ) ∂f ∂f
v 0= = − − = −r ⇒r =
∂K ∂K ∂K ∂K ∂K ∂K
w wL = 0,7 f ( L, K )
x rK = 0,3 f ( L, K )
Da u e w,
∂f
y × L = 0,7 f ( L, K )
∂L
Da v e x,
∂f
z × K = 0,3 f ( L, K )
∂K
f ( L, K ) = β L0,7 K 0,3
∂f
×L =
(
∂ β L0,7 K 0,3 )
× L = 0,7β L( ) K 0.3 × L1
−0.3
∂L ∂L
= 0,7β L0,7 K 0,3
= 0,7 f ( L, K )
∂f
×K =
(
∂ β L0,7 K 0,3 )
× K = 0,3β L0,7 K ( ) × K 1
−0,7
∂K ∂K
= 0,3β L0,7 K 0,3
= 0,3 f ( L, K )
y = f ( x ) , z = g ( y ) , z = g ( f ( x )) ,
g ( f ( x ) )′ = g′ ( f ( x ) ) f ′ ( x )
Supponiamo che z sia una variabile delle due funzioni x e y, nella forma
z=f(x,y), e che sia x che y siano funzioni di un’unica variabile t, nella forma
x=a(t), y=b(t). Allora possiamo esprimere z come funzione della
sola variabile t.
a x
t f z
b y
z = f ( x, y ) = f ( a ( t ) , b ( t ) )
dz
— ?
Cosa sarà allora dt
Poniamo a(t0) = x0, b(t0) = y0 e f(x0, y0) = f(a(t0), b(t0)) = z0 per t = t0, e con-
sideriamo solo intorni di t0, x0, y0, and z0.
Se trovassimo un α per cui
u z − z0 ≈ α × ( t − t 0 )
dz
— (t ).
Allora sarebbe un candidato per dt 0
da
v x − x0 ≈ ( t0 ) ( t − t0 )
dt
db
w y − y0 ≈ ( t0 ) ( t − t0 )
dt
Ora, per la formula del differenziale totale di una funzione di due variabili,
f(x,y),
∂f ∂f
x z − z0 ≈ ( x 0 , y0 ) ( x − x 0 ) + ( x 0 , y0 ) ( y − y0 )
∂x ∂y
Sostituendo v e w in x,
∂f da ∂f db
y z − z0 ≈ ( x 0 , y0 ) (t0 ) (t − t0 ) + ( x 0 , y0 ) (t0 ) (t − t0 )
∂x dt ∂y dt
∂f da ∂f db
= ( x 0 , y0 ) (t0 ) + ( x 0 , y0 ) (t0 ) (t − t0 )
∂x dt ∂y dt
∂f da ∂f db
α= ( x 0 , y0 ) (t0 ) + ( x 0 , y0 ) (t0 )
∂x dt ∂y dt
Se z = f ( x, y ) , x = a ( t ) , y = b ( t )
dz ∂f da ∂f db
= +
dt ∂x dt ∂y dt
impianto
b* = b ( f ( s ) )
P2 = qg ( y, b ) − wy
P2 = qg ( y, b *) − wy
che in pratica è una funzione in y di una sola variabile. Per massimizzare P2,
imponiamo la condizione per gli estremi di una funzione di due variabili solo
nella variabile y
∂P2 ∂g ∂g
=q ( y, b *) − w = 0 ⇔ q ( y, b *) = w
∂y ∂y ∂y
∂g
q ( t, b * ) = w
∂y
pf ′ ( s ) = w
∂g
b* = b ( f ( s ) ) , q ( t, b * ) = w
∂y
∂P3 ∂P3
= =0
∂x ∂y
∂P3
= pf ′ ( x ) + q
(
∂g y, b ( f ( x ) )
−w
)
∂x ∂x
∂g
= pf ′ ( x ) + q
∂b
( )
y, b ( f ( x ) ) b′ ( f ( x ) ) f ′ ( x ) − w
∂P3 ∂g
∂x
= 0 ⇔ p+q
∂b
( )
y, b ( f ( x ) ) b′ ( f ( x ) ) f ′ ( x ) = w
Analogamente,
∂P3 ∂g
∂y
=0⇔q
∂y
(
y, b ( f ( x ) ) = w )
Se i valori ottimali del lavoro per il comparto ittico e per l’industria sono
T ed S rispettivamente, soddisferanno le condizioni
∂g
( )
p + q ∂b T , b ( f ( S ) ) b′ ( f ( S ) ) f ′ ( S ) = w
∂g
q
∂y
( )
T, b ( f ( S ) ) = w
p × f ′ (s) = w
( p +) × f ′ ( S ) = w
∂g
Dato che = q b′ ( f ( S ) ) è negativo, p + è minore di p.
∂b
Pendenza f′ piccola.
S s x
Esistono quindi
mezzi praticabili Un altro
per indurre l’a- strumento è la
zienda a ridurre tassazione.
spontaneamente
la produzione
da S a s?
in un’economia
pianificata, o socia-
lista, il governo
può costringere
l’azienda a farlo
per legge.
Carbonio
Tasse Tasse Carbonio
Tasse
impianto impianto
La condizione per
massimizzarlo è
∂g
−= −q b′ ( f ( S ) )
∂b
∂P1
= pf ′ ( x ) − w + f ′ ( x ) = 0 ⇔ ( p +) f ′ ( x ) = w
Questa è una
∂x
costante positiva.
La tassazione ordi-
naria (imposta sul Una tassa ambienta- Tutto chiaro, Mr.
reddito, sui consu- le è finalizzata alla Seki?
mi, eccetera) serve tutela dell’ambiente
per gli investimenti attraverso il con-
pubblici... trollo dell’eco-
nomia.
La matematica
è bellissima.
Fiuuu.
SOGGIORNO
A
CAMER
E T TO
DA L
Eccoti qua,
Noriko! inca
rico
Gliel’ho già
detto.
TRASFERiMENTO
A OKiNAWA
Imminente un
accordo con le
cooperative
dei pescatori.
CUCINA
Addio...
CU C I N A
ESEMPio
f(x,y) = r2, dove f(x, y) = x2 + y2, rappresenta un cerchio di raggio r con
centro nell’origine. In un intorno di un punto per cui x2 ≠ r2, possiamo
risolvere l’equazione f(x, y) = x2 + y2 = r2 e determinare la funzione impli-
cita y = h(x) = r2 − x2 oppure y = h ( x ) = − r 2 − x 2 . Poi, grazie alla formula, la
derivata sarà data da
fx x
h′ ( x ) = − =−
fy y
Esercizi
1. Ricavare fx e fy per f(x, y) = x2 + 2xy + 3y2.
2. Data l’accelerazione gravitazionale g, il periodo T di un pendolo di lun-
ghezza L è dato da by
L
T = 2≠
g
219
Aeroporto Naha Fiuuu, che caldo!
220 epilogo
n g !
o n n
G
Redazione di Okinawa
dell’Asagake Times.
Questa situazione
non mi è per niente TU?!?
nuova!
trot
trot
Oh,
stupendo!
iiik!
Sei arrivata!
Pat
Pat
Pat
222 epilogo
Mr. Seki!!! Mr. Seki!!
Ho deciso di
Wow!
trascorrere un
Mangerò tutta
altro anno in un
Okinawa!
posto caldo a
pensare alle mie
cose.
Davvero?
Ho scoperto a
cosa serve la
matematica, Mr.
Seki!
Domani sarà
un’altra giornata
meravigliosa.
Eh eh
eh
224 epilogo
A
Soluzione degli esercizi
Prologo
1. Sostituendo
5 35
y= ( x − 32) in z = 7y − 30, z = ( x − 32) − 30
9 9
Capitolo 1
1. a. f(5) = g(5) = 50
b. f′(5) = 8
f (a + e ) − f (a ) (a + e )
3
− a3
3a 2e + 3ae 2 + e 3
2. lim = lim = lim
e →0 e e →0 e e →0 e
e →0
2
(
= lim 3a + 3ae + e = 3a
2 2
)
Perciò la derivata di f(x) è f′(x) = 3x2.
Capitolo 2
1. La soluzione è
f ′(x) = −
( x )′
n
=−
nx n −1 n
= − n +1
(x )
2 2n
n x x
Per x < −2, f′(x) > 0, per −2 < x < 2, f′(x) < 0, e per x > 2, f′(x) > 0. Quindi
per x = −2, abbiamo il massimo f(−2) = 16, e in x = 2, il minimo f(2) = −16.
f ′ ( x ) = g′ ( h ( x ) ) h ′ ( x ) = 3 (1 − x ) ( −1) = −3 (1 − x )
2 2
g′ ( x ) = x 2 ′ (1 − x ) + x 2 (1 − x )
( ) 3 3 ′
( )
(
= 2x (1 − x ) + x 2 −3 (1 − x )
3 2
)
= x (1 − x ) ( 2 (1 − x ) − 3 x )
2
= x (1 − x ) ( 2 − 5 x )
2
2
g′ ( x ) = 0 quando x = o x = 1, e g (1) = 0.
5
CAPitolo 3
1. Le soluzioni sono
3 3
u ∫ 1
3 x 2dx = x 3
1
= 33 − 13 = 26
4 x3 + 1 1
4 4 4 1
v ∫ 2 x2
dx =
∫
x + 2 dx = ∫2 xdx + ∫2 2 dx
x 2 x
1 2 1 2 25
=
2
(
4 − 22 − − =
4 4 4
)
7 7
( ) ( )
5 5 5
w ∫ 0
x + 1 + x 2 dx + ∫ x − 1 + x 2 dx =
0 ∫0
2xdx = 52 − 02 = 25
226 appendice a
2. a. L’area tra il grafico di y = f(x) = x2 − 3x e l’asse delle x è data da
3
− ∫ x 2 − 3 xdx
0
1 3 1 3 3 2 9
( ) ( )
3 3
b. − ∫ x 2 − 3 xdx = − x 3 − x 2 =− 3 − 03 + 3 − 02 =
0
3 2 0 3 2 2
capitolo 4
1. La soluzione è
2. Poiché
1
( tan x )′ =
cos2 x
≠
1 ≠
∫0
4
cos2 x
dx = tan − tan 0 = 1
4
3. Da
f ′ ( x ) = ( x )′ e x + x e x ′ = e x + xe x = (1 + x ) e x
( )
il minimo è
1
f ( −1) = −
e
′
∫ (x ) ln xdx + ∫ x 2 ( ln x )′ dx = e 2 ln e − ln 1
e e
2
1 1
e e 1
∫1
2x ln xdx + ∫ x 2
1 x
dx = e 2
1 2
( )
e e 2
∫1
2x ln xdx = − ∫ xdx + e 2 = −
1 2
e −1 + e2
1 2 1
= e +
2 2
capitolo 5
1. Per
f ( x ) = e − x , f ′ ( x ) = −e − x , f ′′ ( x ) = e − x , f ′′′ ( x ) = −e − x
f ( 0 ) = 1, f ′ ( 0 ) = −1, f ′′ ( 0 ) = 1, f ′′′ ( 0 ) = −1...
1 2 1 3
f (x) = 1 − x + x − x + ...
2! 3!
2. Deriviamo
Da cui f ( 0 ) = 1, f ′ ( 0 ) = 0, f ′′ ( 0 ) = 1
228 appendice a
Capitolo 6
2. Il differenziale totale di
1 1
L −
T = 2π = 2π g 2 L2
g
è dato da
3 1 1 1
∂T ∂T − − −
dT = dg + dL = −π g 2 L2 dg + π g 2 L 2 dL
∂g ∂L
Perciò,
3 1 1 1
− − −
∆T ≈ −π g 2 L2 ∆g + π g 2 L 2 ∆L
df df
= 0, = f x + fy h ′ ( x ) = 0
dx dx
Perciò
fx
h′ ( x ) = −
fy
equazioni lineari
L’equazione di una retta di pendenza m passante per il punto (a,b):
y = m (x − a) + b
derivazione
coefficienti di derivazione
f (a + h ) − f (a )
f ′ ( a ) = lim
h →0 h
Derivata
f (x + h) − f (x)
f ′ ( x ) = lim
h →0 h
dy df d
, , f (x)
dx dx dx
{α f ( x )}′ = α f ′ ( x )
{x }′ = nx
n n −1
231
DERiVATA DELLA SOMMA
{ f ( x ) + g ( x )}′ = f ′ ( x ) + g′ ( x )
{ f ( x ) g ( x )}′ = f ′ ( x ) g ( x ) + f ( x ) g′ ( x )
g ( x ) ′ g′ ( x ) f ( x ) − g ( x ) f ′ ( x )
=
f ( x ) { f ( x )}
2
{g ( f ( x ))}′ = g′ ( f ( x )) f ′ ( x )
1
g′ ( y ) =
f ′(x)
Estremi
Se y=f(x) ha un massimo o un minimo in x=a, allora f’(a)=0
Se f’(a)>0, allora y=f(x) aumenta in un intorno di x=a
Se f’(a)<0, allora y=f(x) diminuisce in un intorno di x=a
Teorema del valor medio
Dati a, b (a < b), allora esiste c con a < c < b, e tale che
f (b ) = f ′ (c ) (b − a ) + f (a )
232 appendice b
funzioni esponenziali
{e }′ = e
x x
funzioni logaritmiche
1
{log x}′ =
x
integrali
integrali definiti
Se F′(x) = f(x)
b
∫ f ( x ) dx = F ( b ) − F ( a )
a
b c c
∫ f ( x ) dx + ∫ f ( x ) dx = ∫ f ( x ) dx
a b a
∫ { f ( x ) + g ( x )} dx = ∫
b b b
f ( x ) dx + ∫ g ( x ) dx
a a a
b b
∫ α f ( x ) dx = α ∫ f ( x ) dx
a a
f ( x ) dx = ∫ f ( g ( y ) ) g′ ( y ) dy
b β
∫a α
b b
∫ f ′ ( x ) g ( x ) dx + ∫ f ( x ) g′ ( x ) dx = f ( b ) g ( b ) − f ( a ) g ( a )
a a
1 1
f ( x ) = f (a ) + f ′ (a ) ( x − a ) + f ′′ ( a ) ( x − a )
2
1! 2!
1 1 (n ) (n )
f ′′′ ( a ) ( x − a ) + .... + f ( a ) ( x − a ) + ...
3
+
3! n!
1 2 1 4 1
x + ... + ( −1)
n
cos x = 1 − x + x 2n + ...
2! 4! ( 2n ) !
1 3 1 5 1
x + ... + ( −1)
n −1
sen x = x − x + x 2n −1 + ...
3! 5! ( 2n − 1) !
1 1 2 1 3 1 4 1 n
ex = 1 + x+ x + x + x + ... + x + ...
1! 2! 3! 4! n!
1 1 1 n +1 1
ln (1 + x ) = x − x 2 + x 3 − x 4 + ... + ( −1) x n + ...
2 3 4 n
Derivate parziali
∂f f ( x + h, y ) − f ( x , y )
= lim
∂x h →0 h
∂f f ( x , y + k ) − f ( x, y )
= lim
∂y k →0 k
differenziali totali
∂z ∂z
dz = dx + dy
∂x ∂y
dz ∂f da ∂f db
= +
dt ∂x dt ∂y dt
234 appendice b
indice
236 indice
- di grado N, 62–63, 155, funzioni logaritmiche, - funzione, 75, 76, 134,
231 131, 134–135, 140– 138–141, 138n, 232
- di più variabili, 180– 141, 160, 233, 234 - proporzione, 139
183, 206, 208 - sviluppo di Taylor
- esponenziali, 13, delle, 160, 234 L
131–132, 140–141, funzioni leggi antitrust, 44,
160, 233, 234 trigonometriche 46–47, 52, 58
- implicite, 218 - derivazione e lineare
- inverse, 75, 76, 134, integrazione di, 128, - approssimazione, 161
138–141, 138n, 232 129, 232 - equazioni, 231
- lineari approssimanti, - integrali con, 125 - espressioni, 20, 26
39, 87, 88, 150–151, - sviluppo di Taylor di, - funzione (v. funzioni
184, 192, 194–195, 160, 234 lineari)
194n, 197, 200 - utilizzo di, 116, log (simbolo), 134
- logaritmiche, 131, 118–124 logaritmo naturale, 140,
134–135, 140–141, 141
160, 233, 234 G
- quadratica, 40, 150, gas serra, 79–81 M
151–153 massimi/minimi,
- seno, 127–129 I 64–65. (v.anche punti
funzioni a due variabili, infinito estremanti)
183–185, 191–192, - polinomi di ordine, monopolio, 54–58
200, 206, 207, 209– 153–154, 159
211, 218 - tendere a, 168 O
funzioni esponenziali, integrali (formule), 95, offerta
13, 131–132, 140– 106–107, 233 - curva della, 101,
141, 160, 233 integrali 102–103, 105, 212
- sviluppo di Taylor, - definiti, 93, 95, 108, - e domanda, 55, 101,
160, 234 111, 113, 154, 233 104
funzioni lineari - di funzioni
- a due variabili, 184– trigonometriche P
187, 190–192 (derivazione e pendenza, 26, 39–40,
- a più variabili, 184, integrazione di), 128, 72–73, 186–187,
191 129, 232 192–193, 211, 231
- approssimare, 39, 87, - di potenze, 112 polinomi
88, 150–151, 184, - di somme, 95, 233 - derivata dei, 62
192, 194–195, 194n, - formule di, 233 - di ordine infinito,
197, 200 integrazione 153–154, 159
- approssimate, 30, 34, - per parti, 143–144, 233 - di ordine superiore,
39, 41, 65, 72, 111 - per sostituzione, 153, 175
- calcolare la derivata 111–112, 233 potenza (integrale di
di, 40 intervallo di una), 112
- cenni introduttivi, 13, convergenza, 154, primitive, 90, 112, 143
34, 39–41 159 probabilità
- variabili, 184–192 inversa (distribuzione delle),
165–168, 177
indice 237
prodotto (derivata del), sviluppo binomiale, 150 - condizioni per punti
53–59, 62, 74, 143, sviluppo di Taylor estremanti, 64,
232 - cenni introduttivi, 199–201
prodotto interno lordo 149–156, 161–162 - criteri per funzioni
(PIL), 202 - come ricavarlo, 155 crescenti o
proporzioni - della radice quadrata, decrescenti, 65–71
proporzioni, 139 160, 234 - punti estremanti,
punti estremanti, 64, - di funzioni 64, 78, 102, 103n,
78, 102, 103n, 200n, esponenziali, 160 199–201, 200n, 204,
204, 209–210, 213, - di funzioni 209–210, 213, 232
232 logaritmiche, 160, - valor medio, 72–73,
- condizioni per il 234 94, 232
teorema, 64, 199–201 - di funzioni termini di ordine
- massimo/minimo, trigonometriche, 160, superiore, 153
64–65 234
- formule di, 159, 234 U
Q unità di misura
quadratica T (conversioni), 13
- approssimazione, 152, tangenti (linee), 34, 40,
161–162, 174, 178 72n, 73, 126, 161 V
- funzione, 40, 150, tasse ambientali, 212 valor medio (teorema
151–153 tasso di variazione, 40 del), 72–73, 94, 232
quoziente (derivata di Taylor (sviluppo di), variazione, 27, 29
un), 74, 76 - cenni introduttivi, velocità, 105, 106–107,
149–156, 161–162 183
R - come ricavarlo, 155
radiante, 119–120, 124 - della radice quadrata, X
radice quadrata, 107 160, 234 x (asse delle), 86, 93,
- sviluppo di Taylor di, - di funzioni 94, 108, 110, 113,
160, 234 esponenziali, 160 124, 224, 227
regole. (v. formule e - di funzioni xn (potenza), 76
regole) logaritmiche, 160,
relazione, 9–10, 13, 89, 234
134, 181, 206 - di funzioni
trigonometriche, 160,
S 234
seno (funzioni), - formule di, 159, 234
127–129 teorema fondamentale
sigma (simbolo), 91-92 del calcolo
somma - applicazioni, 101–108
- derivata della, 47, - spiegazione, 82–90
48–52, 62, 76, 232 - riassunto del, 110–112
- integrale della, 95, 233 - utilizzi, 91–93,
sostituzione 142–144
(integrazione per), teoremi
111–112, 233
238 indice
iL BAllO DEllE DERiVATE E DEGLi iNTEGRALi PER LE
FUNZiONi TRiGONOMETRiCHE
Potrà sembrarvi pedan-
tino e poco praticabile Seno e coseno sono
Seno e coseno sono come
ma con questa canzone come un vortice! Di de-
un vortice, è così naturale!
diventerà facile! rivate e integrali sarò
Lo dice il calcolo inte-
l’ambasciatrice!
grale e differenziale.