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2. Premessa e definizioni 3
5. Tempi o Ritmo 7
7. Sequenze di un ciclo 14
11. Swing 18
12. Twist 20
13. Raccordi 21
16. Conclusione 26
17. Ringraziamenti 26
18. Bibliografia 27
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
1. Introduzione
L’universo è dominato dai cicli, ossia da frequenze che comunemente
sono chiamate vibrazioni Quanti cicli conosciamo? I cicli stagionali,
Lento può passare il tempo quelli delle maree, quello lunare, in fisica parliamo di cicli termodinamici,
ma se perdi tempo i motori sono a cicli di due o quattro tempi. Potremmo andare avanti
poi ti scappa il tempo parecchio a fare esempi di cicli naturali ed è impensabile che anche
(Malika Ayane)
gli asset finanziari non rispondano alle vibrazioni dell’universo.
Un’idea matta? Beh, se ti vuoi addentrare nell’analisi ciclica, non
serve essere matti....però aiuta.
questi appunti si concentreranno sull’analisi tecnica ciclica e sulla ricerca del punto di
ingresso ideale;
per le tecniche di gestione del trade si rimanda il lettore a testi e corsi specifici in quanto
questa parte non verrà trattata.
Mi auguro che gli appunti serviranno a migliorare i vostri risultati e.......
........buon trade a tutti
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2. Premessa e definizioni
Nell’analisi ciclica, si usa un grafico con timeframes di 45 minuti per l’analisi intraday e la
rappresentazione è con candele giapponesi.
Per le analisi superiori a una settimana, si usa il grafico con timeframe di 1 giorno
La “centratura” o “squadratura” è la rappresentazione dei cicli sul grafico
Il vincolo è un livello di prezzo chiave che segnala un confine tra i trend
La “violazione” è la rottura del prezzo al rialzo o al ribasso di un vincolo
Il ”raccordo” è un movimento anomalo del ciclo che unisce, raccorda, due cicli dello stesso
grado
Lo “swing” è un valore di prezzo ben definito la cui violazione fornisce informazioni
sull’andamento futuro fino almeno fino alla chiusura del ciclo corrispondente
1. Il Tempo
2. I Vincoli
3. Il prezzo
4. La reciprocità
Il cavolo o broccolo romano è l’esempio naturale di cicli di diversi gradi; lo stesso disegno, viene riprodotto in forma
ciclica e a scale diverse con la stessa sequenza.
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
• Ciclo Indice
• Ciclo Inverso
I cicli indice partono da un minimo importante e terminano con un altro minimo importante,
formano delle “M” e tendono ad accorciarsi quanto il trend è fortemente ribassista mentre
i cicli inversi tendono ad allungarsi
I cicli inversi partono da un massimo importante e terminano con un altro massimo importante,
formano delle “W” e tendono ad accorciarsi quanto il trend è fortemente rialzista mentre i
cicli indice tendono ad allungarsi.
.
Nel caso in cui il minimo di partenza è inferiore al minimo di arrivo, si definiscono rialzisti.
Nel caso in cui il minimo di partenza è uguale al minimo di arrivo, si definiscono neutri.
Nel caso in cui il minimo di partenza è superiore al minimo di arrivo, si definiscono ribassisti.
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Per i cicli inversi:
Nel caso in cui il massimo di partenza è superiore al massimo di arrivo, si definiscono rialzisti.
Nel caso in cui il massimo di partenza è uguale al massimo di arrivo, si definiscono neutri.
Nel caso in cui il massimo di partenza è inferiore al massimo di arrivo, si definiscono ribassisti.
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
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5. Tempi o Ritmo
Tutto ha un tempo e tutto ha un ritmo anche se disarmonico
I cicli possono essere a 4 o 3 tempi.
Sono solitamente divisi in 4 sotto-cicli di durata simile tra loro (4 tempi), ma capita non
raramente che si manifestino divisi in 3 sotto-cicli di durata simile tra loro (3 tempi).
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
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7. Sequenze di un ciclo
I cicli, oltre a seguire un ritmo, seguono anche una sequenza. Sotto le tabelle che riassumono
le sequenze possibili
Ciclo a 4 Tempi
1 Sotto-ciclo 2 Sotto-ciclo 3 Sotto-ciclo 4 Sotto-ciclo
rialzo rialzo rialzo rialzo
rialzo rialzo rialzo ribasso
rialzo rialzo ribasso ribasso
rialzo ribasso rialzo ribasso
rialzo ribasso rialzo rialzo
rialzo ribasso ribasso ribasso
ribasso ribasso ribasso ribasso
Ciclo a 3 Tempi
1 Sotto-ciclo 2 Sotto-ciclo 3 Sotto-ciclo
rialzo rialzo rialzo
rialzo rialzo ribasso
rialzo ribasso ribasso
ribasso ribasso ribasso
È importante seguire le sequenze per individuare con sicurezza le partenze dei nuovi cicli.
I cicli inferiori a T ossia t-1, t-2, t-3 etc sono a due o tre tempi. Nei cicli a due tempi qualsiasi
configurazione rialzo-ribasso è valida
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
1. Nel caso che il minimo cade su una candela verde in partenza, si pone il conta-barre
nella prima candela rossa che precede il minimo e si conteggia fino al minimo di chiusura
indipendentemente che sia rosso o verde
2. Nel caso che il minimo di partenza sia su candela rossa e il minimo di chiusura su candela
verde, si il conta-barre si pone sulla candela rossa di partenza e si conteggia fino al minimo
di chiusura
3. Nel caso in cui i minimi siano entrambi su candele rosse, si va da rossa a rossa
4. Nel caso in cui i minimi siano entrambi verdi, si applica la prima regola
Caso 1 Caso 2
Caso 3 Caso 4
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9. Cicli Condizionati e Incondizionati
Abbiamo accennato sopra che un ciclo può essere condizionato o incondizionato.
Un ciclo condizionato è quello che supera il massimo (minimo) del ciclo appena concluso
prima del termine del 50% del suo tempo e questa si chiama violazione e genera spesso
una troncatura nel ciclo opposto
La fine di un ciclo condizionato avviene con un ciclo di 2 gradi inferiore. Per esempio,
considerare concluso il nostro ciclo T settimanale se nel primo 50% del ciclo non supera il
massimo o minimo nel secondo T-2 bigiornaliero.
Un ciclo è Incondizionato se il sotto-ciclo di chiusura avviene nel secondo 50% del ciclo in
analisi.
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
11. Swing
Un punto fondamentale, dove si presenta un cambio di trend, viene denominato “Swing”.
Questo punto ci indica un passaggio da un trend rialzista a uno ribassista e contrario.
Per chiarire il concetto, lo swing è il punto di cambio di trend ed è collocato nel ciclo inverso
rispetto a quello in cui avviene la violazione. Se consideriamo che nei trend rialzisti “comanda”
l’inverso con i suoi massimi, durante un trend negativo “comanda” l’indice con i suoi minimi,
lo swing può essere considerato come il punto di passaggio della staffetta del comando.
Lo swing va interpretato nel suo ciclo di riferimento e più il ciclo è alto, più lo swing diventa
importante.
Come per le chiusure, anche lo swing può essere “condizionato” oppure “incondizionato”.
Sappiamo che lo swing condizionato, ovvero quell’inversione dei Prezzi che si manifesta nel
primo 50% di un qualsiasi ciclo, ha una probabilità di realizzazione inferiore al 50%.
Ciò significa che in solo poco meno di 5 casi su 10 decreta l’inversione ciclica o fase correttiva
del ciclo oggetto del segnale. Di contro, pero , è altresì vero che l’oscillazione antagonista
(inverso a prescindere) che lo genera per certo ha dato luogo ad una nuova oscillazione.
Credo sia un passaggio fondamentale per visualizzare meglio, graficamente, il susseguirsi dei
cicli: Se sull’indice dovesse scattare lo swing condizionato sul ciclo T-4 (esempio), sull’inverso
(se è oltre il suo 50%, meglio) è per certo finito un ciclo T-4i. Ho scritto “finito” perché da
quel punto potrebbe essere iniziato, o davvero un nuovo T-4 inverso, o semplicemente un
ciclo di raccordo che farà esaurire il tempo ancora rimasto a disposizione al vecchio ciclo
T-4 inverso.
La conferma, della partenza di un nuovo T-4 inverso, avverrà solo con un T inverso rialzista
(o suo 75%).
Laddove si verifica uno swing incondizionato, non c’è bisogno della conferma della componente
Tempo. In dettaglio: un’oscillazione ciclica, qualsiasi sia il suo grado di appartenenza, che
traguarda il 75% della propria estensione temporale e che conduce i Prezzi ad uno swing
Incondizionato sulla struttura antagonista che anch’essa assume un’estensione pari o
superiore al 75% del proprio sviluppo, non necessità di conferma da parte del Tempo.
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12. Twist
Il twist differisce dallo swing in quanto molte volte non corrisponde con un minimo o un
massimo ma si pone in un sotto-ciclo e sancisce la reale candela di cambio di direzione
e la troncatura del ciclo superiore
In questo esempio, si può vedere che la configurazione era rialzista fino al raggiungimento
del massimo e, alla chiusura del sotto-ciclo inverso, il trend cambia direzione e inizia il
ribasso. Il punto di cambio trend, si può segnare come “allarme precoce” in quanto il suo
superamento porterebbe, non solo alla rottura del massimo precedente, ma a un cambio
di trend.
Normalmente i Twist, quando non coincidono con gli “Swing”, combaciano con il
l’attraversamento del punto zero nell’indicatore “Pista Ciclica”
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13. Raccordi
Ci sono momenti, specialmente tra i cicli di grado superiore, in cui il cambio di trend non è nitido
e questo è dovuto all’inerzia del mercato.
Appaiono come “lingue che non incastrano perfettamente con il ciclo in corso o con la sequenza
dei cicli.
Un raccordo, per essere definito tale deve rispettare le seguenti condizioni:
1. Essere tra due cicli dello stesso grado
2. Essere della durata uguale al sotto-ciclo di 3 gradi inferiore
L’autore del “The egg of Columbus”, un trader di nome George Bayer, dopo aver ammesso di non
durante il banchetto, dopo una zuppa o cocktail, il menù di Bayer prevede (come appuntato di proprio
pugno nella figura iniziale): pesce; vino bianco per mandare giù il pesce e quindi quale correzione;
arrosto (uccello con le sue varie parti: zampe, cuore, ali…): vino rosso, sempre per mandare giù; e
per finire, e per non farsi mancare nulla, champagne, cracker, formaggio, noccioline.
finita la festa iniziano i dolori, quelli che Bayer descrive con tutta la volgarità di cui è capace, per
liberare il corpo dai postumi dell’abbuffata.
l’ultima fase, espletati tutti i bisogni, trova i commensali letteralmente con la lingua fuori (the
tongue hanging out).
Finite queste tre fasi i commensali (e i mercati) sono pronti per sedersi nuovamente a tavola per
un nuovo banchetto.
I raccordi sono più frequenti nei time-frame superiori e alcuni possono essere scambiati per violazioni.
Se sospettate un raccordo, è buona norma controllare se nei time-frame superiori, il punto individuato
è un punto di apertura di un ciclo di tre gradi superiore e se il nostro ciclo in esame presenta un
andamento simile a una “finta” , probabilmente siamo davanti a un raccordo.
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
Candele Giapponesi
Seppur non siano un indicatore, ma una forma di disegno del grafico, le intramontabili
candele giapponesi sono il cuore di tutta l’analisi. Oltre ad indicarci i 5 valori base (colore,
apertura, chiusura, minimo e massimo), la conoscenza dei simboli e dei pattern ci aiuta
a raffinare la nostra analisi. Possiamo complementare l’analisi generale con i pattern e i
significati delle candele giapponesi
IMPORTANTE: i pattern delle candele giapponesi hanno sempre e comunque un peso inferiore
sulla strategia generale rispetto all’analisi ciclica
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Media mobile personalizzata
Le medie mobili personalizzate, ci servono per aiutarci nella ricerca dei punti di fine/inizio
dei vari cicli per la nostra operatività.
Si calcolano con la seguente formula:
Esempio:
Grafico barre 45 minuti,
Durata del ciclo Giornaliero (T-3)= 32 barre * 45 min = 24 ore
(24/2)*60/45=16
Questo è il valore della nostra media mobile lenta, la veloce sarà 1/4 quindi
16/4=4
Andiamo a inserire questi valori nel nostro grafico e gli incroci corrisponderanno ai massimi
e ai minimi dei cicli che stiamo esaminando
Classe: Lagged
Williams R%
RSI Stocastico
L’indicatore Stochastic RSI (Stoch RSI) è essenzialmente un indicatore di un indicatore. Viene
utilizzato nell’analisi tecnica per fornire un calcolo stocastico all’indicatore RSI. Ciò significa
che è una misura dell’RSI relativa alla propria gamma alta/bassa in un periodo di tempo
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
definito dall’utente. Lo Stocastico RSI è un oscillatore che calcola un valore compreso tra 0 e 1
che viene quindi tracciato come una linea. Questo indicatore viene utilizzato principalmente
per identificare le condizioni di ipercomprato e ipervenduto.
Assieme al William %R ci aiuta a capire l’inizio e la fine dei cicli. Quando Stoch RSI e William
%R sono paralleli, siamo vicini alla chiusura di un ciclo
Pista ciclica
La pista ciclica è un semplice indicatore “momentum” che indica la velocità di movimento
dei prezzi. Ci da le indicazioni e conferme dei minimi e dei massimi e possiamo anche
identificare i Twist come spiegato sopra
Nella prima tecnica si sceglierà di entrare cercando il livello minimo/massimo che si forma
alla chiusura di un ciclo e potenzialmente si chiuderà al culmine del ciclo opposto successivo.
I minimi e massimi potenziali possono essere individuati con l’aiuto degli oscillatori spiegati
precedentemente. L’utilizzo di sotto-cicli giornalieri facilita l’utilizzo dell’analisi ciclica.
Una volta entrati nella posizione, lo stop-loss andrà posizionato al livello dell’ultimo massimo/
minimo effettuato la cui violazione porterebbe all’invalidazione dell’analisi oppure a un
errato punto di ingresso, dipendendo dal tempo ciclico rimanente a disposizione.
Il target andrà calcolato con altri sistemi analitici (supporti, resistenze, medie mobili,
bollinger, volumi etc.) oppure prendendo a riferimento gli ultimi swing effettuati dai due
sotto-cicli inferiori
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Nella seconda tecnica si sceglierà di entrare al momento successivo alla violazione di
uno swing prima del completamento del 50% del tempo ciclico (chiusura condizionata).
Dipendendo dalla posizione di chiusura del ciclo opposto, può essere conveniente aspettarne
la chiusura ed effettuare l’ingresso a un livello migliore rispetto alla violazione. Il target può
essere temporale, ossia al completamento del primo 50% del tempo ciclico o suo massimo
successivo.
In entrambi i casi citati, meglio restare flat e rientrare con il sotto-ciclo che va a favore del
trend
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Appunti di Analisi Ciclica Avanzata • Luca Vergazzoli
Nel 4° sotto-ciclo meglio restare flat e rientrare poi in direzione del Trend superiore nel 1°
sotto-ciclo del ciclo successivo.
Se il trend superiore è ribassista, nel 1° sotto-ciclo restare flat e cercare poi sempre il ribasso
nel 2°, 3° e 4° sotto-ciclo.
Stop Loss: La posizione dello Stop Loss tecnico è sul valore dello swing relativo al ciclo opposto
rispetto a quello cui si sta operando che sarebbe il valore che, se violato, invaliderebbe la
nostra analisi o sancirebbe un cambio di trend con relativa formazione di swing.
In questi casi è meglio rimanere flat e rianalizzare il ciclo in esame, i tre superiori e i due/
tre inferiori per adattare la strategia.
16. Conclusione
Siamo arrivati alla conclusione di questi appunti e spero che possano essere di utilità per gli
studenti che hanno seguito il nostro corso o che semplicemente hanno letto questo testo.
Come si può capire l’analisi ciclica è semplicemente uno degli strumenti del campo
dell’analisi tecnica e come tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, aiuta molto ma
da sola non basta. Spero che il lettore si sia fatto un’idea di come l’asse orizzontale del
grafico, sia importante quanto meno come l’asse verticale e che, lo scorrere inesorabile
del tempo, assieme ai frattali che disegna con le sue variazioni possa introdurre una nuova
visione sulle analisi future.
17. Ringraziamenti
PPer la stesura di queste pagine devo ringraziare due grandi matematici del passato che
hanno aperto una finestra sulla comprensione del nostro mondo e sono Fibonacci e Fourier.
Senza i loro genio, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Ringrazio Gann, il capostipite delle analisi cicliche, riprese da Hurst nel 1973.
Ringrazio Alessandro Tenentes, e la Sat Accademy per aver creduto in me e avermi dato
la possibilità di divulgare quanto appreso.
Ringrazio il miei amici da una vita Delfo e Fabio che nella follia condivisa mi hanno dato la
carica per portare a termine queste pagine.
Un grazie speciale va a tutte le persone che hanno conversato con me sull’analisi ciclica
dandomi la possibilità di vedere altri punti di vista e imparare cose nuove.
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18. Bibliografia
J.M. Hurst “ The profit magic of stock transaction timing”,
Cristopher Grafton “Mastering Hurst Cycle Analysis”
George Bayer “The egg of Columbus”
Elico “https://www.investireoggi.it/forums/members/elico64.13928/”
Contatti:
luca@lucavergazzoli.com
https://t.me/SatAcademyAnalisiCiclica
https://satacademy.it/
Appunti di Analisi Ciclica Avanzata. © 2022 by Luca Vergazzoli is licensed under CC BY-NC-SA
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Foglio1
Giornaliero 4 Ore 45 Min 15 Min Cicli
Min Med Max Min Med Max Min Med Max Chiude Parte
Quadriennale T+7 768 1024 1344 T+4 T+5
Biannuale T+6 384 512 672 T+3 T+4
Annuale T+5 192 256 336 1152 1536 2016 T+2 T+3
Semestrale T+4 96 128 168 576 768 1008 T+1 T+2
Trimestrale T+3 48 64 84 288 384 504 T T+1
Mensile T+2 24 32 43 144 192 258 T-1 T
Bisett T+1 12 16 21 72 96 126 T-2 T-1
Sett T 6 8 11 36 48 66 192 256 336 T-3 T-2
4 Giorni T-1 18 24 32 96 128 168 T-4 T-3
2 Giorni T-2 9 12 16 48 64 84 T-5 T-4
Giorno T-3 5 6 8 24 32 43 72 96 129 T-6 T-5
1/2 Giorno T-4 2 3 4 12 16 21 36 48 63
1/4 Giorno T-5 6 8 11 18 24 33
1/8 Giorno T-6 2 4 5 6 12 15
1/16 Giorno T-7 1 2 3 3 6 9