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Nello stesso modo anche Abu Ali Alhussein Ibne-Sina (Avicenna, 1037)
scrisse il celebre libro “Il Canone Della Medicina” dando un enorme
contributo nel campo della Medicina. Quest'opera fu tradotta in Latino e
altre lingue, e venne usata come il libro di testo in molte università fino al
1650.
Il massimo del riconoscimento al contributo musulmano alla ricerca
medica viene dalla celebri frasi scritte da E.G.Browne:
"Quando i cristiani (in generale gli europei) ricercavano la guarigione
nelle processioni e nei pellegrinaggi, i musulmani avevo istituito un
sistema sanitario che comprendeva medici e esperti patentati che
lavoravano negli ospedali più belli e grandi dell'epoca. […] l'ospedale Al-
Mansur di Damasco fondato nel 1284 era aperto a tutti i malati, ricchi o
poveri, maschi o femmine.”(E.G.Browne, Arabian Medicine, pp.100)
Per non allungare il discorso mi limito a quanto scritto, per chi fosse
interessato ad approfondire può guardare i libri citati nella bibliografia alla
fine di questo documento.
I motivi di contrasto tra scienza e Religione in occidente
A questo punto nasce spontanea la domanda: perché nell'Occidente non
solo si verificò un contrasto tra la fede e la scienza ma ci furono atti di
“guerra” tra le due parti? Nell'occidente il problema cominciò a nascere
quando il continente europeo era sotto il dominio, diretto o indiretto, del
cattolicesimo. Con la diffusione della filosofia greca e l'interpretazione
dogmatica della Bibbia la Chiesa formulò un sistema di dogmi nuovi e
estranei agli insegnamenti del Profeta Gesù (pace di Dio con lui). Con il
passare del tempo l'unicità di Dio, predicata dal Figlio di Maria diventò la
trinità predicata da Paolo di Tarso. La filosofia greca ebbe un effetto
“distruttivo” sul pensiero dei padri della Chiesa e come conseguenza di
questo fenomeno tante teorie filosofiche e “scientifiche” divennero dogmi
imprescindibili della Religione cattolica. Come conseguenza di questa
aggiunta nella Bibbia tanti errori scientifici entrarono a far parte delle
Sacre Scritture. Quindi ciò che i cristiani credevano una parte della loro
Religione in realtà non era loro ma una contaminazione greca. Un altro
fenomeno che contribuì in modo più forte fu l'atteggiamento del
Cristianesimo che divide la vita dell'uomo in sacro e profano, privato e
pubblico, spirituale e materiale ecc. Così anche la Scienza fu messa da
parte e considerata come un sapere modano, che non aveva nessuna
funzione “religiosa”. Quindi la nascita di una Scienza senza Dio non è una
“richiesta” della scienza stessa ma una creazione della Chiesa. Quando nel
XVI secolo la scienza rilevò e rifiutò gli errori presenti nei testi cristiani la
Chiesa pensò che questo rifiuto fosse una minaccia per la Religione
cattolica. Quindi tutti gli scienziati che cercarono di formulare teorie
opposte a quelle bibliche furono scomunicati e puniti con pene molto
severe. Un esempio classico di questo conflitto è la vicenda di Galileo
Galilei. Quando lo scienziato, con l'utilizzo del cannocchiale, avanzò le
sue teorie astronomiche venne richiamato davanti al tribunale
d'inquisizione e fu obbligato a abiurare,poi venne nuovamente sollecitato
in tribunale e condannato agli arresti domiciliari dove morì. Molti altri
scienziati furono obbligati a “nascondere” le loro teorie scientifiche oppure
vennero torturati e addirittura bruciati vivi. Alla fine si arrivò a una vera e
propria guerra tra la Scienza e la Chiesa. E secondo la legge divina la
verità (la scienza) uscì vincente da questa guerra.
Quando arrivò l'era della scienza, numerosi pensatori scrissero contro la
Chiesa e la Bibbia, come una sorta di “vendetta”, mettendo in evidenza la
netta contraddizione delle Sacre Scritture con la scienza. Durante questa
lotta tra la scienza e la religione ebbero luogo numerosi concili della
comunità cattolica per difendere la religione cristiana che ebbero fine con
la dichiarazione del Papa, del 1992, riguardo il caso Galileo. Quindi dopo
la resa della Chiesa, a livello accademico, questa guerra tra le due fazioni
è finita (solo in teoria). Come conseguenza di questo conflitto tra la
scienza e la religione cristiana, tante persone pensano che tutte le religioni
del mondo mettano barriere al progresso scientifico. Anche se la realtà è
tutt'altra, il dibattito tra la Religione e la scienza non è mai stato un
dibattito all'interno dell'islam, ma era semplicemente una lotta tra il
dogmatismo cattolico-cristiano e la scienza. Purtroppo anche grandi
studiosi della materia hanno ignorato l'importanza della scienza nella
civiltà islamica. Esempio di questa apertura culturale sono le università di
Baghdad, della Spagna islamica, di Damasco, dell'Asia islamico (Texila,
Nandana ecc.). Anche oggi numerosi libri scritti dagli scienziati
musulmani, presenti nell'Asian section della Leiden University (Olanda),
confermano il fatto che l'Islam ha incoraggiato lo sviluppo scientifico,
quando l'Occidente era immerso nell'età buia. Quindi il problema tra la
scienza e la Religione non è una creazione dell'islam ma dell'oscurantismo
religioso dell'Occidente.
Conclusioni:
Dopo aver visto che non ci sono contrasti tra la Religione Islamica e la
Scienza, e la genealogia del problema nell'Occidente, cerchiamo di capire
quale rapporto sia auspicabile tra queste due sfere della vita umana
affinché la nostra vita diventi sempre più comoda e pacifica, in modo che
la nostra salvezza spirituale e materiale siano realizzate, e il sapere
scientifico-religioso venga usato per progredire nel benessere e non nel
generare violenza e distruzioni. Soffermandosi su questo punto il filosofo,
teologo e poeta pakistano Allama Iqbal si interroga:
Ishq ki tegh-e-jigar urai kis ne?
Ilm ke hath main khali hai neyam eh saqi!