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(1)
(1)
forza di Lorentz
(3)
(4)
z
medio
Fm qv B
q>0
B indice
y
q
v sinq
pollice
mano destra
v
q>0
q>0
x
z
q q
q>0
v
x
q<0
v
x
Osservazione:
la legge di Lorentz (3) puo essere vista come una definizione operativa del campo magnetico.
q
q
q
q
B ~ 10-10 T
B ~ 10-4 T
B ~ 10-2 T
B ~ 10-2 T
Elettromagneti convenzionali
B~2T
Elettromagneti a superconduttori
B ~ 108 T
In relazione al campo magnetico terrestre, spesso viene usato il Gauss al posto del Tesla:
(6)
La conservazione dellenergia cinetica della particella espressa dalla (6) implica che la sua velocit puo
cambiare in direzione ma non in modulo.
NOTA: Si puo osservare che una forza ortogonale alla velocit agisce sempre in questo modo:
infatti necessario avere una componente non nulla della forza nella direzione del moto per avere
una variazione del modulo della velocit.
Se oltre al campo magnetico, si ha anche un campo elettrico, la carica q sogetto alla forza di Lorentz
generalizzata:
(7)
In questo caso lenergia cinetica della carica varia nel tempo (non una costante del moto) poich
la forza dovuta al campo elettrico compie lavoro.
P
(t=0)
Fm
(8)
(9)
con
accelerazione centripeta
raggio dellorbita
Esplicitando la (9) usando la (8) si ricava
(9)
da cui si ricavano le caratteristiche dellorbit circolare uniforme della carica:
z
raggio orbitale
velocit angolare
campo B uniforme
lungo lasse z
y
(10)
x
periodo di rivoluzione
Fm
q>0
orbit circolare uniforme nel piano (x,y)
Ossevazioni:
T e w date dalle (10) non dipendono dalla velocit: se v piu grande, risulta piu grande anche
il raggio r v e quindi il tempo di percorrenza dellorbit T non cambia.
Il raggio r proporzionale alla massa: a parita di carica il rapporto dei raggi orbitali quindi uguale al
rapporto delle masse. Ad esempio un protone ha un raggio orbitale 1835 volte piu grande di quello
di un elettrone nello stesso campo magnetico poich mp/me=1835.
Se si cambia il segno della carica, cambia anche il suo senso di percorrenza dellorbita rispetto al
verso del campo magnetico (poich cambia il verso della forza di Lorentz).
campo B uniforme
lungo lasse z
z
y
q q
r
Fm
q<0
Fm
q>0
(11)
B
x
Fm qv B
uniforme
passo dellelica
q
Caso con q positivo e B || asse z
La forza di Lorentz a cui sono soggette le cariche libere si trasmettono al reticolo cristallino del metallo
attraverso gli urti e fanno deflettere il filo.
Direzione e verso della forza che agisce sul filo: quello della forza di Lorentz che agisce
su cariche positive che si muovono nel verso della corrente.
sezione di
area A
q+
L
(14)
Osservazione:
La velocit istantanea vi degli elettroni liberi nei metalli molto maggiore della velocit di deriva e
d luogo a una forza di Lorentz Fi di intensit molto maggiore di quella associata alla velocit di
deriva vd. Tuttavia vi non va tenuta in conto nel calcolo della forza macroscopica (14) che agisce sul filo
poich Fi mediamente nulla, essendo legata al moto disordinato delle cariche libere nel conduttore.
(15)
NB: questa formula valida solo per un segmento di filo rettilineo di lunghezza L immerso in un
campo magnetico uniforme.
b) Generalizzazione a un filo conduttore di forma qualsiasi in campo magnetico non uniforme
B
I
ds orientato come I
segmento di filo di lunghezza
infinitesima ds
(16)
(17)
A=C
(18)
La forza magnetica risultante su un circuito chiuso in un campo magnetico uniforme nulla.
E importante osservare che le forze che agiscono sui singoli segmenti di conduttore che compongono
il circuito non sono nulle, la loro somma vettoriale che si annulla. Queste forze possono comunque
portare a deformazioni e a un momento torcente che tende a fare ruotare il circuito attorno a un asse, come
adesso verificheremo.
3
I
I
1
3
I
2
4
figura in 3D
x
4
z
1
(18)
(18)
IA
z
y
momento magnetico
della spira di corrente
x
spira piano (y,z) percorsa
da una corrente I
(19)
p qd
-q
IA
+
I
spira di corrente
Osservazione: N spire di corrente identiche molto vicine tra loro come quelle in figura
hanno un momento magnetico totale pari a N volte quello della singola spira.
bobina di N spire
di corrente di area A
(20)
momento magnetico della singola spira
Una bobina di filo conduttore avvolta strettamente attorno a un cilindro (chiamata anche solenoide)
permette quindi di ottenere un momento magnetico molto piu grande di quello che si avrebbe
con una singola spira di corrente.
A parit di campo magnetico e di corrente nel conduttore, il momento torcente che agisce sulla bobina
infatti N volte piu grande che nella singola spira (le spire della bobina devono ovviamente essere
ricoperte di una guaina isolante per non entrare a contatto).
Con questo sistema si riescono ad ottenere coppie torcenti importanti anche con campi magnetici
relativamente deboli, ad esempio nelle bobine mobili dei motori elettrici, o in quella che serve a
misurare la corrente in un galvanometro di DArsenval (vedi dopo)
vista dallalto
solenoide
(21)
La posizione angolare della lancetta (diretta come il momento magnetico ) quindi proporzionale
alla corrente nel solenoide del galvanometro.
La costante di proporzionalit
(22)
una caratteristica del galvanometro che ne determina la sensibilit alla corrente. Tale sensibilit
risulta quindi essere proporzionale al numero di spire di avvolgimente N del solenoide. Galvanometri
di questo tipo arrivono al fondo scala per correnti dellordine del microampere
A seconda di come viene inserito in un circuito, un galvanometro puo funzionare sia come misuratore
di corrente (amperometro) che come misuratore di differrenza di potenziale (voltametro). Si devono pero
Usare degli accorgimenti per evitare che la corrente nel galvanometro superi il fondo scala, come mostrato
in seguito.
rs<<RG
IG I rs/RG
A
RG
corrente
incognita
rs
I I
La corrente incognita I quindi legata alla posizione della lancetta e alla sensibilit a
del galvanometro dalla relazione
I I
IG
RG>>R
(23)
(24)
(25)
(25)
Un risultato fondamentale della meccanica quantisitica che il momento angolare una grandezza
quantizzata: L puo solo assumere valori discreti pari a multipli interi della costante di planck
quantizzazione di Bohr
del momento angolare
(26)
(28)
Oltre al momento angolare orbitale legato alla loro moto di rivoluzione intorno al nucleo, ogni elettrone
anche dotato di un momento angolare intrinseco S, detto momento di spin. Anche S quantizzato e
puo assumere come unico valore:
momento di spin dellelettrone
In una visione classica, lo spin dellelettrone puo
vedersi come il moto di rivoluzione dellelettrone su se
stesso (spin = trottola in inglese).
momento di
spin dellelettrone
spin
spin B
e
2me
momento magnetico
associato all spin dellelettrone
Atomo o ione
Momento magnetico
(x 10-24 J/T)
spin elettrone
n. pari di elettroni (Z=2 e 10)
n. dispari di elettroni (61 e 73)
Effetto Hall
++++ ++ ++ ++ ++ ++ ++++ ++
y
++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++
x
B uniforme
DVH
B uniforme
y
++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++
x
B uniforme
y
++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++
x
B uniforme
V+
(29)
DVH
d
+ + + + + + + +
B uniforme
o ancora
dove
Esempio numerico: la d.d.p. DVH in genere molto piccola per normali valori della corrente e del
campo magnetico. Per del rame n=8.5x1028 elettroni liberi /m3, prendendo B=1.2T, I=5A e h=1mm si
ottiene