Sei sulla pagina 1di 25

2.

0 Pratica Radiestesica
Indice

- 2.1 L'indagine radiestesica


- 2.2 Accedere al proprio Spazio Sacro (2 Pratiche)

- 2.3 Gli strumenti radiestesici


- 2.4 Iniziazione al Pendolo
- 2.5 Prova di sensibilità radiestesica
- 2.6 Formulazione delle domande
- 2.7 Campo di lavoro e utilizzo dei quadranti
- 2.8 Testare l'energia di oggetti, cristalli e rimedi naturali
-2.9 Testare l'energia degli ambienti e zone di disturbo
- 2.10 Protocollo sui Chakra ed autoindagine
- 2.11 Pulizia energetica personale con il Pendolo
2.1 L'indagine radiestesica

“Si assume lo Spirito che si comprende.”


Johann Wolfgang v. Goethe
Chi è il radiestesista?

Il radiestesista è quel soggetto in grado di percepire, rilevare ed


interpretare per mezzo di un pendolo, biotensor o di una
bacchetta rabdomantica, le radiazioni emesse da luoghi,
oggetti ed esseri viventi. In pratica è colui che può indagare
sulle energie sottili. È necessario ricordare che quando
operiamo con metodi vibrazionali non eseguiamo metodi
terapeutici, ma interagiamo solo con la nostra parte sottile,
pertanto i risultati saranno gli effetti dell'interazione che la
nostra componente sottile manifesterà sul piano materiale.
Nell'indagine radiestesica possiamo quindi effettuare
innumerevoli valutazioni ed indagini, sia per noi che per gli
altri.
Accortezze prima di effettuare un'indagine radiestesica :

Il piano di lavoro deve essere pulito e senza fonti di distrazione, anche energetiche ( es. cristalli che non siano oggetto d'indagine
ecc..)

Apertura del campo di lavoro con un gesto o un'affermazione a scelta dell'operatore ( es. affermazione "apro questo campo"),
ricordiamoci anche di chiuderlo!

Centratura energetica del radiestesista ( vedi Accedere al proprio Spazio Sacro )

Ci sono pareri discordanti sulla pulizia del pendolo. Esso è un prolungamento della nostra sensibilità pertanto se sentiamo di doverlo
ripulire lo possiamo fare con salvia, incenso, palo santo ecc.. ma non è obbligatorio!

Se invece possediamo un pendolo in pietra che assorbe particolarmente le energie dobbiamo obbligatoriamente purificarlo come
faremo con un normale cristallo
2.2 Accedere al proprio Spazio Sacro (2 Pratiche)
Al fine di compiere un’indagine radiestesica soddisfacente è necessario imparare a
trascendere la realtà che ci circonda. Entrare nel proprio Spazio Sacro significa
connettersi con la propria Essenza più pura senza intercessione di intermediari ed
ulteriori filtri emotivi, psicologici e fisici. Esistono vari modi per accedere al proprio
Spazio Divinatorio prima di compiere un’indagine; con il passare del tempo ognuno
svilupperà quello che risuona di più con il proprio percorso.
Prima di compiere un'indagine radiestesica ci si deve quindi assicurare di essere in
un luogo calmo, senza distrazioni. Ognuno adopera la pratica a lui più congeniale ma
in questo corso troverai due meditazioni per accedere al tuo Spazio Sacro. Se il
nostro canale è pulito e siamo davvero presenti nel qui ed ora le risposte che
arriveranno saranno precise e valide.
Non praticare mai quando ti senti stanco e spossato. Inizialmente è consigliabile
esercitarsi per massimo 30 minuti al giorno. La pratica richiede molta
concentrazione e dispendio energetico, soprattutto quando si effettua distanza; in
generale, ascoltati sempre!
2.3 Gli strumenti radiestesici

Gli strumenti radiestesici possono essere considerati il prolungamento della sensibilità dell’individuo e servono per evidenziare le abilità
sottili dell’operatore verso i mutamenti energetici di un luogo, un oggetto o un essere vivente; non hanno un loro potere intrinseco. Lo
strumento è quindi simbolico; quello che affronteremo durante questo corso è il pendolo radiestesico.

Pendolo radiestesico
Biotensor
Bacchetta biforcuta a Y
Bacchette di Hartmann
Loboantenna
Antenna di Lecher
braccio
Il pendolo radiestesico è lo strumento essenziale del professionista in
Radiestesia Quantica Evolutiva. Esso permette di compiere indagini
direttamente sul luogo, l'oggetto o l’essere vivente o su tavole specifiche. Può
essere considerato un pendolo qualsiasi oggetto sospeso da un filo ( un anello,
un sassolino ecc..)

I parametri che caratterizzano un pendolo sono :

Peso
Forma
Materiale
Filo
Peso

Varia dai 5 ai 70 grammi

I pendoli più pesanti sono preferibili per ricerche all'esterno e per rilevazioni su terreno o se si opera in ambiente esterno non seduti
ad un tavolo

Un radiestesista esperto può usare un pendolo leggerissimo; solitamente il principiante inizia con un pendolo da 70 grammi,
riducendo man mano il peso con l'acquisizione delle capacità atte ad usarlo
Forma

Il pendolo può presentarsi in forma cilindrica, sferica; può essere sferico con punta (il
cosiddetto “pendolo a goccia”, forma ovoidale, conica o a spirale

Esistono pendoli con forme particolari, spesso affusolate, i cosiddetti “pendoli egizi” in
legno o terracotta

I pendoli più semplici tendenzialmente sono più efficaci, perché più facilmente
maneggiabili e utilizzabili da operatori di qualsiasi livello e competenza

Sono da evitare i pendoli asimmetrici

Pendolo egizio
Materiale

Vetro, metallo (ottone, ecc), cristalli, legno (mogano, ebanite, sughero


ecc..), terracotta, plastica, plexiglas

L’unico materiale inadatto al pendolo è il ferro magnetizzato

Il pendolo costruito con un materiale particolare può entrare in


maggiore sintonia con l’individuo e con il campo d’indagine ( es.
l'utilizzo di pendoli in legno è consigliato per ricerche sul terreno e in
geobiologia poiché questo materiale risuonerà maggiormente con
l'oggetto dell'indagine )
Vi sono alcuni accorgimenti da rispettare se si sceglie di lavorare con un pendolo in cristallo ( quarzo,
calcite, ametista ecc..) :

Purificare il pendolo: non tutte le pietre sono facili da “ripristinare” energeticamente; potrebbe essere
necessario immergere il pendolo nel sale grosso (marino, non iodato), o collocarlo su una drusa di
ametista. A questo riguardo è bene documentarsi poiché ogni pietra ha alcune caratteristiche che la
contraddistinguono da altre

Eliminare le energie in esso accumulate : lasciare il pendolo per qualche secondo o minuto sotto un
getto di acqua corrente; ciò ha l'effetto di scaricare tutte le energie negative. Ma attenzione, non tutti i
cristalli amano l'acqua!

Caricare il pendolo : si riporta la pietra alla sua piena funzionalità esponendola ai raggi del Sole o Pendolo in cristallo di rocca sferico
della Luna, si consiglia di eseguire questa ultima fase durante l'alba o il tramonto, evitando i raggi
molto forti del mezzogiorno per quelle pietre che risuonano con il Sole. Mentre si predilige la vigilia
di Luna Piena per le pietre che risuonano con energia lunare.
Filo

Il materiale di cui è composta la catenella (o il filo) che sorregge il pendolo non segue regole precise: cotone, lino, seta, tela cerata,
catenine di metallo (nobile o meno) sono tutti materiali eccellenti

La lunghezza deve essere compresa tra i 15 e 20cm

Se risulta troppo lunga si può fare un nodo

È sconsigliato utilizzare fili di plastica o nylon

Il criterio principale con cui va valutato il filo è la sua resistenza e durata nel tempo
2.4 Iniziazione al Pendolo

Per iniziazione al pendolo si intende quella pratica che permette all'individuo di capire come lo strumento mostri la risposta affermativa
e quella negativa.

Tenere il filo con mano rilassata


Il busto deve essere eretto
I piedi non devono mai essere incrociati ma ben ancorati a terra
Il palmo della mano non dominante deve poggiare su una superficie piana
Il respiro deve essere rilassato e regolare
Iniziare il pendolo domandando con quale movimento indica “si” e con quale “no” oppure scegliere come effettuare l'imprinting
rispetto ai possibili movimenti che può fare
I movimenti saranno sempre gli stessi anche con altri pendoli, raramente cambieranno nel tempo
I movimenti del pendolo :

Destroso
Sinistroso
Orizzontale
Verticale
Obliquo verdo destra
Obliquo verso sinistra

Qualità di oscillazione del pendolo :

Fermo
Veloce
Lenta
Indecisa ( talvolta il pendolo durante una lettura compie più giri su sé stesso per definire meglio l’oggetto di indagine, in questo caso
è importante non avere fretta di ricevere la risposta)
2.5 Prova di sensibilità radiestesica

Questa prova serve per comprendere il tuo grado di connessione con la pratica. Se dovesse risultare basso, ovvero sotto al 50% in queste
possibili tavole delle percentuali, oppure se dovesse andare molto piano nella prova del braccio significa che per il momento è meglio non
effettuare alcuna indagine.
Prova di sensibilità radiestesica
2.6 Formulazione delle domande

Prima di effettuare un'indagine è importante stabilire un intento che sia etico. Se vogliamo testare una seconda persona è sempre
necessario chiederle il permesso di entrare nel suo campo energetico. La formulazione corretta della domanda sta nel renderla il più
possibile precisa e logica; è possibile scriverla, se troppo lunga o complessa, per poi ripeterla durante l'indagine.

Es. voglio testare l'energia di una stanza con il Biometro di Bovis.


Quante Unità di Bovis misura la stanza in cui mi trovo in questo momento?

Es domanda mal posta :


C'è energia in questo luogo?
2.7 Campo di lavoro e utilizzo dei quadranti

Il campo di lavoro radiestesico deve essere il più possibile pulito ed ordinato, avremo quindi il nostro pendolo, l'oggetto dell'indagine,
uno strumento per purificare il nostro spazio ( es. palo santo, campana tibetana ecc..) e, se necessario, i quadranti. I quadranti radiestesici
sono dei particolari grafici suddivisi in settori contenenti tutte le possibili risposte in relazione ad un preciso argomento, possono essere
a cerchio o a mezzaluna.

È possibile fabbricarsi quadranti momentanei su fogli di carta con alcune possibili risposte per la domanda che vogliamo porre.
Possiamo utilizzare tantissimi tipi di quadranti/grafici, questi sono reperibili su internet ( ti consiglio il sito https://www.subtil.net/it/
) o acquistabili sotto forma di libri ( vedi Bibliografia ); se però vogliamo crearli è possibile farlo sia a mano che al computer.

Le indagini possono essere svolte anche in piedi e senza un piano di lavoro o se, per esempio, dobbiamo testare una geopatia sul nostro
letto, in quel caso possiamo sederci sopra e posizionare la mano sul punto che vogliamo testare.
2.8 Testare l'energia di oggetti, cristalli e rimedi naturali

Attraverso la pratica radiestesica è possibile testare qualsiasi tipo


di oggetto, basta porlo su una superficie e tenere il pendolo appena
sopra, senza toccarlo, ed intanto porre la domanda. Possiamo
anche utilizzare dei quadranti appositi, qui a fianco è riportato un
esempio.
2.9 Testare l'energia degli ambienti e zone di disturbo

Per testare l'energia di un luogo si utilizza il Biometro di Bovis che abbiamo visto in precedenza, riportato anche qui sotto. Possiamo
utilizzare anche una cartina o mappa di un luogo/casa per compiere un'indagine ed individuare una geopatia. La Radiestesia viene spesso
utilizzata per il Feng Shui, al fine di comprendere per esempio se la disposizione degli oggetti nello spazio risulta armonica o per
scegliere il colore di una parete.
2.10 Protocollo sui Chakra ed autoindagine

Porre il pendolo sopra il Chakra che vogliamo testare

Formulare la domanda : questo Chakra è armonico?

La risposta sarà il nostro si o il nostro no quindi affermativa o positiva

Se il pendolo rimane fermo significa che quel Chakra è scarico

Per testare il grado di carenza o eccesso utilizzare il quadrante delle percentuali

Se vogliamo testare un rimedio si posiziona il pendolo sopra il Chakra di interesse e si pone nuovamente la domanda: questo Chakra
è armonico?

Se la riposta è affermativa significa che quel rimedio è adatto per armonizzare quel Chakra
2.11 Pulizia energetica personale con il Pendolo
Scrivi su un foglio ciò da cui ti vuoi ripulire (es. pensieri ossessivi, entità, ripulire i Chakra ecc.. )

Con la mano dominante tieni il pendolo

Con quella non dominante apri il rubinetto d'acqua fredda

Con l'acqua aperta che scorre mantieni la mano non dominante ben stretta sul rubinetto mentre reciti la tua invocazione

Il pendolo deve iniziare a roteare in movimento destroso molto velocemente

Quando avrà finito la pulizia si fermerà da solo

Appena il pendolo si ferma chiudi il rubinetto e ringrazia

Chiudi la pratica con il gesto che hai scelto


Esercizi di base

Fai preparare da un’altra persona quattro buste uguali che avranno all’interno delle foto di un uomo o di una donna che saranno
mescolate ed inserite nelle buste a tua insaputa

Poni le buste ad uguale distanza su un tavolo e quando avrai il pendolo sopra ogni busta chiedi ad esempio “questa busta contiene la
foto di una donna?”

Verifica le tue risposte aprendo le buste

oppure

Prendere tre bicchieri d’acqua e solo in uno di essi chiedi ad una persona di far sciogliere un cucchiaino di zucchero, quindi interroga
il pendolo chiedendo “in questo bicchiere è stato sciolto dello zucchero?”

Al termine verifica dove fosse presente lo zucchero


Come praticare una buona Radiestesia Quantica Evolutiva?

Un'indagine radiestesica riesce grazie allo studio, alla perseveranza e alla concentrazione. Spesso capita che abbiamo fretta di ricevere una
risposta o formuliamo domande non etiche, per questo viene usato il termine evolutivo che si riferisce all'uso di tale pratica a scopo di
evoluzione. Vi sono anche periodi in cui ci sentiamo più stanchi e meno inclini alla pratica, non dobbiamo mai sforzarci, piuttosto
lasciamo l'indagine ad un altro momento.
Durante le prime pratiche è assolutamente normale compiere degli sbagli e ricevere risposte errone, vedrai che con il tempo e l'esperienza
la tua sensibilità si affinerà a tal punto da diventare naturale compiere indagini anche in pochissimi secondi.
Ti consiglio questa tavola di controllo da utilizzare alla fine di ogni indagine per comprendere se la precedente è stata effettuata
correttamente, la puoi riprodurre anche manualmente; per pre-concetto si intende che l'indagine è stata compiuta troppo in fretta.

Tavola di controllo

Potrebbero piacerti anche