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3 FRANCIA
Dopo la vittoria di Bouvines Filippo II poté affermare la sua autorità. Furono acquisiti feudi più piccoli grazie
alla vittoria. Nell’attività del governo istituì il consiglio del re, composto da grandi vassalli; introdusse la
corte dei conti per il controllo finanziario e il parlamento a Parigi, con la funzione di corte suprema. La
monarchia mantenne questa forza anche con Luigi VIII e Luigi IX.

2.4 LO SCHIAFFO DI ANAGNI


Il papato di Innocenzo III rappresenta l'apice del sistema teocratico. A distanza di quasi un secolo i pontifici
continuavano ad apparire estranei alle lotte politiche. Il nuovo papa che prese il nome di Celestino Quinto
aveva un compito davvero oneroso, egli infatti non si sentì in grado e abdicò. Seguì successivamente
Bonifacio VIII che come Innocenzo III pensava di essere un papà teocratico.  Durante il suo pontificato si
celebrò il primo Giubileo della storia. Questo rappresentava un atto di supremazia della chiesa rispetto
all'Impero poiché tutti i fedeli dovevano recarsi attraverso un pellegrinaggio a Roma per poter ottenere
l'indulgenza plenaria, e quindi avere la remissione dei peccati. 

Nel 1294 esplode un conflitto tra la Francia e l’Inghilterra, entrambe, per cercare di limitare le spese di
guerra, introdussero delle tasse sul clero punto per Bonifacio VIII era una violazione dei diritti papali. Questi
diritti erano ribaditi nella bolla clericos laicos, secondo cui il papa minacciava di scomunicare tutti i laici che
avessero imposto tasse agli ecclesiastici. Allora l'Inghilterra fece un passo indietro ma la Francia guidata da
Filippo IV detto il bello non si sottomise e convocò l'assemblea degli Stati Generali, l'assemblea dei
rappresentanti del clero nobiltà e borghesia. Gli Stati Generali affermarono che il potere del re deriva da
Dio senza la mediazione papale, e, diedero ragione al re Filippo.  Bonifacio VIII promulgò la bolla unam
sanctam che riafferma il potere teocratico del Papa. Seguì l'opposizione francese alla bolla, con la cattura
del papa nella sua residenza di Anagni grazie alla famiglia romana dei Colonna. Il papa fu rapidamente
liberato grazie ad una sollevazione dei cittadini di Anagni e poter far ritorno a Roma. Questo evento è
fondamentale siccome rappresenta l'inferiorità del papa nei confronti dell'imperatore.

2.5 LA CATTIVITA’ AVIGNONESE


Dopo la morte di Bonifacio VIII venne eletto Clemente Quinto. La sede papale venne trasferita da Roma ad
Avignone, in Francia, e segui un periodo dove si succedettero per 70 anni tutti i papi francesi, periodo
chiamato cattività avignonese. Questo è il punto più basso della chiesa siccome il papato riformò il sistema
amministrativo rafforzandolo attraverso nuovo personale. Questo stato prende il nome di curia, dove si
vendevano cariche ecclesiastiche e si distribuivano indulgenze a pagamento.

2.6 COLA DI RIENZO E LE COSTITUZIONI EGIDIANE


La città di Roma fu la prima a subire le conseguenze del trasferimento della sede papale ad Avignone. In
questo contesto maturò L'esperienza di Cola di Rienzo, un notaio che si pose alla guida di una rivolta contro
i Baroni. Cola assunse il governo della città come garante di pace e di giustizia. Il suo programma prevedeva
infatti la lotta ai potenti Baroni e la riorganizzazione delle Milizie municipali. Il troppo potere gli fece
annebbiare la testa e questo suscitò l'opposizione sia del pontefice sia delle grandi famiglie dell'aristocrazia
romana. Fu allora costretto a fuggire da Roma dopo solo sette mesi di governo. Quando tentò di rientrare a
Roma fu riconosciuto e massacrato dalla folla.

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