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L'ATTIVISMO PEDAGOGICO

L ‘attivismo pedagogico e l'insieme di tutti gli studi e delle esperienze


riguardanti i pedagogisti e gli educatori di tutto il mondo
L'educazione tradizionale era disattenta alla natura del bambino,il bambino
subiva passivamente, mentre l'educazione moderna è fondata sul
puerocentrismo, poneva il bambino al centro, e si dà molta importanza
all'esperienza attraverso il lavoro (costruiva il suo sapere facendo) ,e alla
socialità(alla relazione sociale).

___________________________JOHN DEWEY _______________________

Una figura importante e John Dewey,nasce a metà dell’800, studia filosofia


interessandosi sin da subito alla pedagogia, nel 1896 fonda una scuola
laboratorio elementare. Continua a studiare la ricerca filosofica,la riforma
sociale, e la formazione dell'uomo.
Tra le sue opere maggiori ricordiamo “Il mio credo pedagogico”

IL SIGNIFICATO E IL COMPITO DELL'EDUCAZIONE

Secondo Dewey l'uomo non sta semplicemente a guardare ciò che gli
accade,ma è attivo nel divenire degli eventi. L'esperienza umana è un
esperienza sociale ,e l' educazione ricostruisce e riorganizza l' esperienza
sociale.
Importante è l'opera 'Il mio credo personale" dove esprime 5 punti
fondamentali:
● l'istruzione è frutto della partecipazione dell'individuo al patrimonio
comune del genere umano
● l'istruzione è un processo sociale,inerente alla vita,ma non deve venire
prima di essa
● il metodo educativo deve incentrarsi sugli interessi dell'allievo
● gli interessi e le attività del bambino devono ispirare il metodo
educativo
● l'istruzione è il fondamento del processo sia sociale sia politico

Nella scuola ci deve essere un rapporto democratico e partecipativo tra


docente e alunno.

L'educazione è un processo sociale,per cui la scuola deve fare parte della


società,non può essere staccata,in essa devono essere utilizzati tutti gli
strumenti,e devono crearsi situazioni che rendono l'allievo partecipe dei beni
che la tradizione culturale ci ha lasciato.
La scuola è un luogo di vita e si sviluppa gradualmente

La rivoluzione industriale ha determinato l'allontanamento del bambino al


mondo del lavoro,quindi dall'esperienza,è la scuola,dunque,ad avere il compito
di introdurre il bambino nella vita sociale e lavorativa.
Il percorso didattico di Dewey parte delle materie prime per poi arrivare ai
processi di lavorazione,per fare vivere ai bambini esperienze concrete.

Nella democrazia ed educazione Dewey chiarisce la funzione della scuola,che


è quella di mediare tra società e fanciullo,preparare il bambino a passare
dalla famiglia al contesto sociale.

L’ attivismo di Dewey consiste nel vedere l’alunno protagonista della


lezione/del suo sapere, il maestro fa sperimentare ai ragazzi determinate
situazioni, crea all’interno della scuola di Chicago dei veri e propri laboratori
pedagogici,dove i ragazzi si attivano praticamente ad imparare e a realizzare
in maniera pratica tantissime cose (laboratori pratici) lavoro tessile, in cucina,
a dedurre dei procedimenti..

In questa scuola partecipano dei ragazzi con una fascia d'età dai 4 ai 18 anni.

Dewey afferma che ci deve essere una forte interazione tra i ragazzi, gli alunni
devono collaborare e cooperare tra loro, per trovare soluzione ai problemi che
il maestro pone.

Il maestro non insegna teoria,ma solo pratica, in seguito dalla pratica ne verrà
fuori la teoria

Alla base del pensiero di Dewey che l'esperienza attiva di ogni singolo alunno.
L’ esperienza porta alla conoscenza, tutto sarà conosciuto attraverso
l'esperienza.

Risoluzione del problema(posto dal docente) :


● osservazione
● formulazione di ipotesi
● sperimentazione dell’ipotesi

CONCETTO DI DEMOCRAZIA.

Dewey afferma che il concetto di democrazia è la base di quello che succederà


in futuro,cioè l 'alunno a scuola imparerà varie cose,e dovrà metterle in pratica
anche nell' ambito lavorativo,importante è assimilare questo concetto di
democrazia sin da piccoli.

C'è uno stretto rapporto tra democrazia ed educazione


Dewey è consapevole che non tutte le attività hanno una valenza
positiva.l'educazione serve a orientare il fanciullo verso esperienze educative
esaminando le capacità degli allievi e fornendo il giusto materiale che possa
sviluppare la capacità.
Dewey offre i seguenti consigli
● tutto nasce dall' esperienza
● Tutto deve essere organizzato
● I nuovi apprendimenti sono collegati alle esperienze infantili
● Il passato serve per apprendere il presente
● Il lavoro scolastico si basa sui laboratori

___________________________ KIM PATRICK __________________________

Allievo e collaboratore di Dewey,Kim Patrick,è stato un altro importante


pedagogista del 900.
Formandosi nella scuola di Dewey porta avanti la metodologia di Dewey.
All'interno della scuola primaria annessa all'università di Chicago,Kim Patrick
sperimenta il suo metodo per i progetti.
Questo metodo viene spiegato in tutti i suoi particolari tramite due scritti. Il
primo è il "metodo dei progetti" del 1918,e l'altro è "fondamenti del metodo" del
1920.
Nel secondo sfitto Patrick evidenzia quanto sia importante per il bambino
agire,ed è proprio nell' azione diretta che il bambino conoscerà le
cose,agendo e interagendo nel contesto sociale nel quale si trova,in rapporto
con gli altri.
Per Patrik l'attivitá più formativa adatta ad ogni bambino è proprio quella
della soluzione di situazioni problematiche,questo stimola il soggetto ad
imparare in maniera auto-diretta,e a trovare soluzioni ai problemi c'è gli
vengono posti dinanzi,questo stimola ad arricchire le proprie
conoscenze,perché una volta risolto un problema ce ne sarà sempre un altro
quindi dovrà trovare la strategia,una sorta di ponte tra il problema già risolto
e il problema da risolvere,per trovare sempre nuove soluzioni.
Un punto importante della metodologia di Kim Patrick è il suo 'insistere' tra
l'ordine psicologico e l'ordine logico. La scuola ha l'obbligo di privilegiare
l'ordine psicologico a quello logico,in quanto l'ordine psicologico è quello che
riguarda gli interessi e le abilità del bambino,mentre l'ordine logico è
quell'ordine secondo cui viene disposto tutto ciò che viene appreso
dall'alunno.La realizzazione pratica di tutto quello che afferma Kim Patrik
avviene attraverso il metodo dei progetti,che lui ha potuto sperimentare nella
scuola dal 1916 in poi,secondo cui(il metodo) il vero protagonista di tutto il
processo di apprendimento è il bambino,attraverso una serie di azioni
pratiche,mentre il docente sarà solo un assistente (assist alle varie fasi
dell'apprendimento).

METODO DEI PROGETTI.


Le attività devono essere articolate in un certo modo e si devono realizzare
attraverso delle fasi sequenziali l'una all'altra,devono avere anche degli scopi
ben precisi.
Le fasi sono 4 che si susseguono fino al raggiungimento dell'obiettivo:
1. La prima fase è quella della ideazione, (idea) buttiamo giù l'idea del
progetto
2. La seconda fase è quella della pianificazione del progetto ,bisogna
pianificare le varie fasi di progettazione
3. La terza fase è quella dell' esecuzione
4. La quarta fase è quella del giudizio sui risultati
Queste quattro fasi sono molto importanti perché permettono all'allievo di
apprendere attraverso il fare,(l'agire),e le materie scolastiche diventano il
mezzo attraverso il quale raggiungere questo fine.

IL PROGETTO
Che cos' è un progetto all'interno del metodo?
Kim Patrick definisce diversi tipi di progetto:
● Il 1 tipo è quello del prodotto,cioè cercare tutte quelle tecniche per
costruire il prodotto oppure per trasformarlo
● La seconda tipologia è quella del consumo ,inerente all'apprezzamento
del prodotto specifico
● Il terzo è quello del problema,cioè trovare una soluzione ad un problema
● Il quarto è quello dell' addestramento cercare di acquisire le
competenze necessarie per affrontare un problema

Gli obiettivi di questo metodo si dividono in obiettivi cognitivi e obiettivi


comportamentali e relazionali.

GLi obiettivi cognitivi,riguardano i processi mentali, il primo obiettivo cognitivo


è quello di raggiungere una buona comprensione dei concetti e dei metodi
specifici di ogni disciplina; il secondo obiettivo è acquisire non solo
competenze e abilità specifiche,ma anche competenze e abilità generali; 3
sviluppare la capacità di affrontare sempre compiti nuovi ed imprevisti,sia
utilizzando conoscenze acquisite,sia mettendo in campo nuove strategie,
nuove soluzioni;4 sviluppare la capacità di saper prendere decisioni in
situazioni incerte;5 essere in grado di selezionare dai vari tipi di fonti le
informazioni necessarie,saperle fare proprie (metabolizzare,saperle
interiorizzare).

Gli obiettivi relazionali e comportamentali


-acquisire la capacità di sapersi relazionare con gli altri,rispettando il proprio
ruolo,anche quando i si trova in contesti diversi
- acquisire la capacità di utilizzare un linguaggio,un tipo di comunicazione
diverso a seconda dell'interlocutore con cui ci si relaziona
- sviluppare alcuni tratti fondamentali della personalità:l'avere fiducia in se
stessi,il senso di responsabilità,l'autonomia nel fare,nel progettare e nel
trovare soluzioni

IL PATTO DEL PROGETTO


Ogni progetto si divide in progetti minori a seconda delle capacità e dell'età
degli alunni.

_______________________HELEN PARKHURST_______________________

-il piano dalton-

Helen Parkhurst avuto l'opportunità di conoscere Kim Patrick nella sua


carriera,ma lei non prosegue il progetto di Patrick,ma elabora metodo tutto
suo.
Studia i bambini elaborando il piano "Dalton".
Del suo percorso ha conosciuto Maria Montessori,e affascinata dal suo
metodo ha deciso di interrompere il suo percorso per seguire la Montessori in
Italia,diventando la sua il suo metodo in modo approfondito.
Così facendo,ha ampliato il metodo della Montessori aggiungendo un piano
di lavoro,indirizzato ai ragazzi della scuola superiori: piano Dalton,prende il
nome dalla città di Dalton.
Ha prodotto diverse opere: l'educazione secondo il piano Dalton, esplorando il
mondo del fanciullo,fatica di crescere.
Il piano Dalton si basa sulla realizzazione di dei curricoli/percorsi a misura di
ciascun bambino,per cercare di esaltare quelle che sono le propensioni del
singolo alunno,(ognuno è responsabile del proprio percorso di
apprendimento)
I programmi sono realizzati in compiti mensili,suddivisi in varie parti relative a
specifiche unità didattiche,che a loro volta comprendono diverse discipline:
l'alunno può utilizzare i materiali presenti nelle aule laboratorio. L'insegnante
segue i suoi lavori e i suoi progressi,gli allievi operano individualmente oppure
cooperano in piccoli gruppi.

Il piano Dalton sa una parte favorisce l'individualizzazione,dall'altra parte


favorisce la responsabilizzazione attraverso il contratto, l' allievo si deve
impegnare a portare a termine quel contratto
Con la responsabilizzazione si coinvolge direttamente l'alunno.

___________________________WASHBURNE _________________________

Un altro grande seguace dell'approccio di Dewey dell'educazione è Washburne,


che si fa il fiere di un'educazione progressiva.
Educazione progressiva e dunque la risposta della scuola nella società
democratica e sviluppo, e si prefigge l'obiettivo di formare il carattere morale
dell'autodisciplina.
L'insegnante deve dunque guidare l'organizzazione di tempi, spazi e modalità
di apprendimento in modo da renderli "progressivi"

Nelle scuole di Winnetka, Washburn descrive la sperimentazione da lui attuata


nell'omonimo sobborgo operaio di Chicago.

Mostra dall'obiettivo di far apprendere da solo l'alunno e di fargli correggere


autonomamente il proprio lavoro, e li suddivide il programma:
● In una parte minima, anche riguarda, le conoscenze le tecniche
mediante le quali si deve ottenere un livello comune tra i vari alunni. Ed
è formata da unità didattiche, da fare svolgere con percorsi individuali.
● In una parte di sviluppo, che ha stimoli e offre occasione in vista di un
lavoro creativo che interessa la collettività, in cui si promuove
l'eccellenza
Insegnamento e individualizzato e l'apprendimento segue ritmi di sviluppo del
soggetto: insegnante gira tra i banchi e sostiene con i suoi suggerimenti il
lavoro di ciascuno.
Anche il sistema di valutazione a prende strade nuove ogni alunno si è quel
suo passo e si controlla da c'è, continuando esercitarsi nei punti in cui è
debole.
Vengono molto utilizzati i test con una funzione "diagnostica", per evidenziare
gli aspetti sui quali l'alunno ha bisogno di esercitarsi maggiormente. La
valutazione ho un carattere formativo.

Genitori inoltre, collabora all'attività scolastica secondo il principio della


continuità orizzontale e della cooperazione scuola-famiglia.

Lui pensa ad un sistema di autovalutazione,l' allievo valuterà da solo il suo


percorso.A questo proposito ha creato una serie di strumenti adatti a queste
forme di autovalutazione:
● quaderni chiave
● quaderni controllo
● i questionari
● i test
Questi ultimi hanno funzione diagnostica,cioè rilevare gli elementi che l'alunno
ha ormai appreso e differenziare da quelli che deve ancora apprendere.
Importante è la cooperazione scuola famiglia,cioè il ruolo dei genitori.
Inoltre si parla di continuità orizzontale,cioè una sorta di ponte tra scuola e
famiglia .

Kim Patrick muove delle critiche al Washburne,per cui ha rivalutato il suo


pensiero,inserendo la sua metodologia in una cornice sociale,in modo che
ogni alunno possa contribuire alla collettività.

L'attività di controllo
A questo punto crea delle scuole di educazione dove si sperimentano nuovi
metodi,e dove si possano misurare gli effetti positivi di queste metodologie
L'autore crea di sezioni: la sezione di indagine e la sezione consultiva
La sezione di indagine serve per evidenziare tutti i problemi scolastici che si
presentano nel percorso di studio.
La sezione consultiva diventa un vero e proprio laboratorio di orientamento
infantile,gestito da figure professionali che possano orientare gli alunni,come
lo psichiatra,lo psicologo,il medico e dei tutor. Tutte queste figure collaborano
insieme per dormire agli alunni gli strumenti necessari del lavoro scolastico e
anche per orientare gli alunni verso il futuro.

__________________________ DECROLY ____________________________

È stato il più grande pedagogico dell' attivismo belga.


Nasce il Belgio nel 1871,muore sempre in Belgio nel 1
Il suo interesse per l'educazione nasce fin da piccolo,perché suo padre aveva
messo a disposizione un giardino,in cui giocare e fare esperienze
pratiche,prendendo cura sia delle piante sia degli animali,vi era un rapporto
diretto con la natura. Questo giardino funge proprio come un laboratorio
dove si fa molta esperienza.
Gli viene impartita un'educazione molto pratica sin da piccolo viene messo in
una situazione dove può agire e fare.
Durante i suoi studi superiori si confronta con un'educazione di tipo
tecnico,poco pratico,accusa lo studio del latino come uno studio troppo
teorico e poco pratico,nonostante questo si laurea in medicina.
Specializzandosi in seguito nel 1898 in disturbi nervosi.

Fonda due scuole


● la prima la fondò nel 1901,chiamata scuola dell' insegnamento speciale
per bambini diversamente abili.
Questa esperienza lo convince sulla propria necessità di rinnovamento
dell'educazione,e di allargare le esperienze vissute all'interno di questa scuola
a tutti i bambini
● fonda così un altra scuola,la scuola dell'heritage, insegna la vita
attraverso la vita stessa.
Entrambe queste scuole avevano la caratteristica di essere dei veri e propri
laboratori di pedagogia sperimentale ,perché all'interno queste scuole
sperimentano le varie situazioni

Scrisse nel 1921 " verso la scuola rinnovata" ,criticando la scuola


tradizionale,perché secondo lui l'allievo è vittima di questa scuola in quanto
non tiene in considerazione quelle che sono le facoltà dell' alunno,in quanto
passivamente subisce le lezioni.

Per Decroly la scuola deve essere organizzata in modo tale che l'alunno entri
gradualmente in contatto con quelle che so le pratiche di vita sociale
organizzative che lo aspettano fuori nella vita sociale.
Per questo la scuola necessita di nuovi programmi,di nuovi metodi,un metodo
che sia congruente al pensiero di Decroly,con l'aggiunta di docenti più
preparati.
I programmi dovranno rispettare
● una prospettiva psicologica soggettiva,
● una prospettiva oggettivo - sociale.
L'obiettivo della prima esigenza è quello di soddisfare quelli che sono i
bisogni primari dell'uomo(bisogni fisiologici= nutrirsi,liberarsi dalle
intemperie,dormire …) a questi bisogni corrispondono altrettanti interessi
fondamentali specifici.

IL METODO
Decroly nell' attività didattica propone di individuare come centro di interesse
uno di questi bisogni specifici e fare ruotare tutto il piano educativo attorno a
questo centro di interesse,per soddisfare quello specifico bisogno .
Ogni anno ci sarà un bisogno diverso da soddisfare,quindi si individuerà un
centro di interesse diverso e tutto ruoterà intorno a questo centro e intorno al
soddisfacimento di quel bisogno
Il tutto avverrà grazie ad un programma di idee associate (associare sia
spazio sia tempo da quello associato) ai centri di interesse.
L' insegnamento comincia con la osservazione,che è il vero centro dell attività
sia interne che esterne alla scuola
I teorici dell' attivismo sono di formazione medico-biologica,però interessati al
metodo dell'educazione speciale,indirizzata ai soggetti meno abili.
I modelli educativi sono prospettiva psicobiologica.

Importante il termine globalizzazione utilizzata da decroly secondo il quale


afferma che la struttura delle conoscenze venga conta dal fanciullo nel suo
complesso, nella sua "globalità"

I docenti devono essere in grado di insegnare

I NUOVI PROGRAMMI
Secondo decroly l'allievo è vittima della scuola tradizionale, i programmi
tradizionali. Non formare solamente una cultura generale punto i nuovi per
grandi non l'ora rispettare, una forma unitaria, sia l'esigenza soggettiva
psicologica sia quella aggettivo sociale.
Aggettivo psicologica inerte bisogni dell'individuo, che decroly riconduce 4
tipologie principali:
1. Il bisogno di nutrirsi
2. Il bisogno di lottare contro le intemperie;
3. Il bisogno di difendersi dai nemici;
4. Il bisogno di lavorare con gli altri, riposarsi e ricrearsi.

______________________ MARIA MONTESSORI ______________________

È stata pedagogista,medico,neuropsichiatra infantile e anche una


grandissima scienziata.
Nasce nel 1870 in provincia di Ancona,il suo punto di riferimento era lo zio
Antonio Stoppani che era un abbate.
Inizialmente la Montessori si dedicò a studi tecnici,questo non le permise di
studiare medicina (poteva entrarci solo coloro che studiavano al classico),si
iscrisse prima alla facoltà di scienze,per poi passare dopo due anni al corso in
medicina,laureandosi con successo.È stata la prima donna a laurearsi in
medicina,con specializzazione in neuropsichiatria.
La Montessori è dell' idea che prima di ogni intervento educativo ci sia uno
studio approfondito della psicologia del bambino.

LA VITA E LE OPERE.
Cominciò sin da subito a provare interesse verso il mondo educativo infantile.
In seguito istituì la prima casa dei bambini in cui mette in pratica una nuova
concezione di casa dell'infanzia, sviluppando il metodo montessoriano.
Nel 1926 organizzo il primo corsodi organizzazione per insegnanti, nel quale
formava gli insegnanti per approcciarsi al metodo montessoriano: formò 180
insgnanu provenienti da tutta Italia.
Durante la epoca del fascismo le sue scuole furono chiuse perché considerate
troppo rivoluzionarie,e di costretta ad allontanarsi dall'Italia per girare tutto il
mondo,e facendo conoscere il suo metodo.
Per più di 50 anni si è occupato di tutti gli aspetti c'è riguardano i bambini
(aspetto psicologico,motorio…)

Le scuole montessoriano si chiamano case.

IL PENSIERO MONTESSORIANO

Il pensiero montessoriano si forma sull'idea centrale secondo cui ciascun


bambino possiede un potenziale psichico ed intellettivo unico ed irripetibile
che per questo nel rispetto del proprio sviluppo deve essere accompagnato
nella crescita,in modo da potersi esprimere liberamente.
Tutti i bambini hanno una naturale e spontanea predisposizione
all'apprendimento,al lavoro, alla costruzione di qualcosa, dall'interessamento
verso il mondo esterno. Per consentire lo sviluppo delle abilità cognitive,sociali
e morali di alcuni bambini,la Montessori fonda il suo metodo su 3 oggetti
essenziali:
1. La realizzazione di un ambiente educativo preparato scientificamente
2. La preparazione e l'uso di specifico materiale educativo interessante e
stimolante
3. Impiego di tematiche di insegnamento,rispettose, dell' individualità di
ognuno.

Il primo obiettivo dell'ambiente preparato è,per quanto possibile, quello di


rendere il bambino che cresce indipendente dall'adulto. L'ambiente riveste
un'importanza centrale nel metodo della Montessori,quindi bisognerà
predisporre un ambiente capace di aiutare il bambino ad ottenere la
maggiore indipendenza possibile.Ci sono molte cose che si possono fare per
rendere un ambiente s misura di bambino (anche a casa) . L'ambiente
dell'adulto,infatti,non è adatto al bambino,anzi gli pone una serie di ostacoli di
cui noi spesso non siamo consapevoli.
La prima riforma da attuare,spiega Montessori,in "la scoperta del bambino"
riguarda l'arredamento:è necessario che esso sia il più possibile leggero ,ma
anche resistente e grazioso. Per favorire l'autonomia del bambino si potrà
pensare di predisporre nell'ambiente scaffali bassi ,in modo tale che l'alunno
possa accedere autonomamente; è necessario un tavolino e una sedia a
misura di bambino e oggetti e strumenti reali,che il bambino possa scegliere
liberamente ed utilizzare nello svolgimento di attività di vita pratica
(scopa,specchi,spazzola,annaffiatoio..) . L'ambiente oltre ad essere mezzo per
l'acquisizione dell'indipendenza e mezzo per favorire il movimento libero. Se il
bambino può muoversi liberamente acquisisce la capacità di disciplinare lo
stesso ambiente (dare un ordine) . Le forme di ostacolo (le sbarre..)
impediscono di imparare a governare il proprio movimento . Solo se ben
studiato,realizzato e riadattato con il mutare dei bisogni e delle capacità del
bambino, l'ambiente potrà essere funzionale a quel momento di pura
costruzione psichica che è la concentrazione necessaria alla crescita interiore
del bambino. In un ambiente curato e ordinato il bambino si sente sicuro e
sereno e può dedicarsi alle proprie attività.
I principi fondamentali da tenere presenti nella progettazione e nella
realizzazione di un ambiente proprio per il bambino saranno:
● Libertà
l'ambiente preparato dovrà garantire al bambino di sperimentare la libertà di
movimento,libertà di esplorazione e la libertà di interagire liberamente con gli
altri
● Ordine
il bambino è particolarmente sensibile nei confronti dell'ordine soprattutto
quello tra i 0 e 3 anni,il bambino non può lavorare bene in un ambiente
caotico,l'ordine esterno,infatti,non è per il bambino solo un criterio
estetico,come per l'adulto,ma una condizione necessaria per sviluppare la
capacità di cogliere le relazioni tra gli oggetti, sviluppare l'orientamento e
divenire così padrone dell'ambiente
● Bellezza
l'ambiente e i materiali dovrebbero essere attraenti,capace di invogliare il
bambino all'attività,trasmettendogli pace e tranquillità.
● Natura
per la Montessori la natura è fonte di grande inspirazione,lo stesso bambino è
paragonato nel suo complesso processo ad un delicato bocciolo che cerca di
sbocciare e manifestare la sua incredibile bellezza. Nell'ambiente del bambino
è importante dare spazio a piante e fiori e usare quanto più possibile
materiali naturali (legno cotone,e no plastica) .

MATERIALE MONTESSORIANO

Il materiale della Montessori viene indicato come materiale scientifico,altri


sinonimi con cui vengono indicati i materiali della Montessori,sono : materiale
di sviluppo,mezzo di sviluppo, materiale strutturato.
● Materiale di sviluppo =
Ne sottolinea in maniera esplicita il ruolo di aiuto alla crescita .
● Materiale scientifico =
in quanto la sua progettazione si fonda su un attento studio delle
caratteristiche dell'infanzia
● Materiale strutturato
perché ogni oggetto è realizzato per rispondere ad una precisa finalità.
Non lo chiama solo materiale didattico come fanno altri pedagogisti.

I materiali ideati da Montessori ancora oggi e in tutto il mondo svolgono


l'importante funzione di facilitare l'apprendimento, permettono di compiere
una vera e propria "ginnastica sensoriale" , che conduce al raffinamento dei
sensi e della percezione,rendendo una più ordinata acquisizione di tutte
quelle impressioni che il bambino coglie sin dai primi anni .
I materiali non sono semplici mezzi didattici ma mezzi di sviluppo che
realizzano il desiderio di crescere e conoscere,incentivano il piacere della
scoperta .
I materiali permettono di compiere un'esperienza diretta,integrando sviluppo
cognitivo motorio ed emotivo
I materiali forniscono una guida scientifica,un aiuto all'acquisizione della
conoscenza a cui Montessori associa dettagliatamente " gradi di
presentazione" ed una serie di esercizi che scompongono l'attività da semplice
a complessa con ordine e precisione. Oltre ad essere sensoriali,in quanto
stimolano l'attività dei sensi ,sono un'astrazione materializzata , cioè offrono
una chiave di esplorazione per linguaggio,scrittura, matematica,botanica ,
biologia,storia geografia e musica.

Le caratteristiche dei materiali:


Sono costituiti da un sistema di "oggetti",che vengono raggruppati secondo la
qualità fisica dei corpi: colore,forma,dimensione,peso, superficie , suono, odori.
Nel materiale sensoriale si evidenziano una serie di importanti caratteri:
● Isolamento di una qualità unica,permette un preciso ed ordinato lavoro
di analisi , distinguendo accuratamente lo stimolo (ad esempio le
spolette dei colori,hanno la stessa forma e la stessa dimensione,ma
varia solo il colore,solo una qualità)
● Possibilità di appaiamento di qualità uguali
● Gradazioni della qualità
● Controllo dell'errore: e il materiale stesso ad evidenziare un eventuale
errore,contiene una logica interna che fornisce un suo feedback,offre la
possibilità di autocontrollarsi e dunque correggere automaticamente gli
errori.

Il materiale montessoriano accompagna il bambino dalla fase delle prime


esperienze sensoriali alla conquista della scrittura e della lettura, fino a
sostenerlo nel contatto con i primi segreti della aritmetica, geometria,
grammatica.
Inoltre i bambini possono trovare nei materiali validi strumenti di supporto e
guida, anche per approfondire esplorazioni nell'ambito dei più disparati campi
del sapere come storia, geografia, botanica, astronomia.
Ogni singolo materiale offre al suo interno un ventaglio di attività e di
esplorazioni possibili. Il bambino può trovare quella di cui ha bisogno per
soddisfare le esigenze interne che più preme in quel momento. Infatti ciascun
bambino si serve dei materiali secondo i propri bisogni individuali, affinché il
materiale montessoriano possa svolgere appieno le funzioni per cui è stato
progettato, è necessario che il suo uso sì accompagnato è sostenuto dalla
libera scelta. Il bambino entra in contatto infatti, con il materiale attraverso il
proprio interesse e questo diventa strumento di sviluppo interiore e cognitivo.

RUOLO DELL'INSEGNANTE
In una classe Montessori non troverete mai una cattedra una lavagna che
segnalino la posizione dominante dell'insegnante, perché l'apprendimento è
veicolato da tutta l'ambiente e l'insegnante Non occupa un posto fisso.
Montessori chiamava l'insegnante " direttrice della classe chiusa " perché il suo
ruolo è quello di dirigere, il suo ruolo è diverso da quello dell'insegnante
tradizionale.
Insegnante organizza tutte le attività, disponendo le con cuore scegliendo
quelle più idonee ai bambini in base all'età punto deve essere soprattutto
un'acuta osservatrice delle esigenze degli interessi di ciascun bambino, il suo
lavoro quotidiano precede dall'osservazione piuttosto che dalla preparazione
direzione prestabilita. Essa dispone di una preparazione specifica evoluzione
del bambino che le consente di comprendere in quale fase dello sviluppo ci
trovi ciascuno dei suoi piccoli allievi. L'insegnante mostra l'esatto utilizzo del
materiale scelto dal bambino, le coinvolge nell'attività in maniera
entusiasmante, registra con cuore aperto tutti i progressi compiuti e lo
incoraggia nel suo percorso.

Maria Montessori osserva la mente dei bambini da zero a 6 anni e scopre che
compie un lavoro straordinario: assorbe a livello inconscio tutto ciò che
l'ambiente circostante. L'ambiente di pers e lo condiziona, li regala delle
impressioni che vengono assorbite dalla sua mente. Il bambino impara e lo fa
con naturalezza, ma questo però non vuol dire che il bambino sia un individuo
passivo. Attraverso l'esperienza quotidiana il bambino cresce e sviluppa tutte
le sue potenzialità intellettive, emotivo e razionale.
La mente assorbente si sviluppa in due fasi:
1. INCONSCIA (da 0 a 3 anni) dov'è il bimbo acquisisce tutto quello che si
trova nel suo ambiente di vita in modo totalmente inconsapevole.
2. CONSCIA (da 3 a 6 anni), dove In questa fase attraverso il gioco, il
bambino agisce in maniera intenzionale sull'ambiente, e il suo cervello
crea categoria si organizza. La mente qui si sviluppa in maniera
progressiva attraverso i sensi, che lo aiutano a fare dell'esperienza
pratica la sua realtà di vita e forza nell'evolvere.

La Montessori scrive anche un libro che fa questa concezione: la mente


assorbente.

La pedagogista fornisce anche informazioni su come favorire lo sviluppo al


meglio delle potenzialità del bambino.

"Il bambino non è come un vaso da riempire, ma una sorgente da lasciarsi


sgorgare."
Partendo da questa frase molto famosa della Montessori si può analizzare
quanto affermato precedentemente.

Il bambino non è un contenitore da riempire di conoscenze, di contenuti e, di


cose da saper fare punto il bambino una persona da aiutare e far brillare, una
scintilla ad accendere, attraverso la scoperta del mondo, piccolo grande che
sia molto famosa della Montessori si analizza e quanto affermato
precedentemente.

UN'EDUCAZIONE PER LA PACE

La pace è dunque innanzitutto un problema pedagogico, e la responsabilità


ultima della sua realizzazione è dell’educazione.

La politica può solo evitare le guerre, ottenere che i conflitti tra i popoli si
risolvano attraverso negoziati piuttosto che attraverso la violenza, ma non
può costruire la pace.
Lo strumento della pace è l'educazione

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